[Risate] [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] ogni uomo è complicato solo nei romanzi i personaggi sono coerenti ma nella realtà ogni uomo e una somma di incoerenze e non se ne accorge il fatto perché l'uomo non è fatto per essere riassunto in una formula ma al contrario per essere capace di tutto la seconda delle circostanze che si presenteranno e se lo mettete di fronte alla sua incoerenza scrollerà le spalle e dirà che aveva questa o quella ragione per agire così e non se ne darà più pensiero perciò la storia è complicata ma è piatta è un tappeto
in tessuto di innumerevoli fili tanti che nessuno al mondo potrebbe contarli ma soltanto due dimensioni non conosce la profondità la terza dimensione gliel'abbiamo noi con l'impatto emotivo che la storia su di noi con quello che ci insegna su come funziona l'uomo e con le risposte che da alle preoccupazioni del presente [Musica] [Applauso] [Musica] alessandro barbero nato a torino nel 1959 è professore ordinario presso l'università del piemonte orientale a vercelli studioso di storia medievale di storia militare ha pubblicato saggi tradotti in diverse lingue tra cui carlo magno un padre dell'europa la battaglia storia di batterlo 9
agosto 378 il giorno dei barbari e il recentissimo barbari immigrati profughi deportati nell'impero romano ha pubblicato altresì quattro romanzi storici il primo dei quali bella vita e guerre altrui di mister pyle gentiluomo ha vinto nel 1996 il premio strega ed è stato tradotto in sette lingue collabora con le pagine culturali della stampa e con il supplemento dello stesso quotidiano tuttolibri nel 2005 il governo della repubblica francese gli ha conferito il titolo di chevalier de l'ordre des art and the letter noi siamo qui per parlare di un evento che è successo qui a roma 1206 anni
fa come potete immaginare mi sono chiesto lungo come cominciare questa conversazione poi ho deciso di cominciarla in un modo magari un po brutale leggendo in pochissime righe il modo in cui un contemporaneo ha raccontato quei fatti si tratta di eginardo che è stato già citato eginardo e il biografo di carlo magno è una delle fonti più importanti che noi abbiamo fra le mani per capire qualcosa di quell'uomo e di quell'epoca e dunque noi potremmo aspettarci che eginardo su un evento cruciale come l'incoronazione di carlo magno in san pietro nell'anno 800 ci desse un racconto ampio
e dettagliato ci spiegasse tutto ecco questo noi ce lo aspetteremmo sentite cosa dice eginardo quando racconta questo evento tenete conto che eginardo sta scrivendo qualche anno dopo quando carlo è già morto si mette a parlare di questo perchè si è messo a elencare le volte che carlo magno è venuto a roma e poi dice è venuto quattro volte l'ultima il motivo per cui è venuto a roma fu che i romani avevano aggredito il papa leone lo avevano insultato in tutti i modi cioè gli avevano strappato gli occhi e tagliato la lingua e l'avevano costretto a
venire a cercare rifugio presso il sovrano perciò carlo venendo a roma per riparare lo stato della chiesa che era fin troppo agitato passo lì tutto l'inverno e in quell'epoca prese il nome di imperatore e di augusto e poi ag nardò aggiunge questo dettaglio che ha fatto impazzire da allora gli storici e questa cosa all'inizio gli dette tanto fastidio da fargli dire che quel giorno anche se era una grande festività non sarebbe neanche entrato in chiesa se avesse saputo che cosa aveva intenzione di fare il papà bene voi vedete che questo è un modo di raccontare
che ci lascia interdetti è un modo di raccontare per gente per un pubblico che sa già tutto reggi nardò nostri degna di dire che era natale per esempio lo sanno tutti accenna alla grande festività non si degna di dire che questo è avvenuto in san pietro anche quello lo sanno tutti tutti sanno tutto aig nardò interesse introdurre certi dettagli fra cui questo che a noi lascia appunto sorpresi di un carlo che non sapeva neanche cosa sarebbe successo e che si è pure arrabbiato ora io oggi vorrei cercare di fare qualcosa di completamente diverso con voi
e cioè vorrei cercare di raccontare i fatti in modo un po più ampio e dettagliato per fortuna abbiamo altre fonti e perché se dovessimo accontentarci di eginardo abbiamo altre fonti cercheremo di raccontare i fatti più in dettaglio ma cercheremo anche di fare una cosa che eginardo non fa per nulla la dava per scontata cioè di spiegare perché questa cosa è successa cosa intendevano i contemporanei nel momento in cui facevano queste cose compivano questi gesti cosa voleva dire per loro e cercheremo anche ultimo di chiederci perché noi stiamo ancora qui 1206 anni dopo a parlare di
quella data certo è un grande avvenimento storico carlo magno è un grande personaggio storico basta questo no non basta in realtà se noi continuiamo a parlare di quell'avvenimento e perché in qualche modo la storia dell'europa allora ha preso una direzione che la influenza ancora adesso ecco io cercherò di far vedere alla fine che in qualche modo quell'evento che è il simbolo di tutta una svolta politica ovviamente quell'evento simboleggia appunto una nuova epoca nella storia d'europa di cui le conseguenze si sentono ancora oggi e ultimissimo ma non è la cosa meno importante anzi qui stiamo parlando
dei giorni di roma ebbene quello che vorrei far vedere che questo non è un avvenimento che capita a roma per caso ecco ma che non ha poi un'incidenza diretta sulla storia di questa città io credo che sia possibile sostenere che quel giorno anche la storia della città di roma ha preso una strada diversa che in qualche modo ciò che roma e oggi il suo posto nell'europa di oggi è stato influenzato anche da quei fatti del giorno di natale dell'anno 800 ma cominciamo con i fatti perché ovviamente si parte sempre dai fatti per capire quel giorno
bisogna fare qualche passo indietro l'incoronazione di carlo magno in san pietro è il punto d'arrivo di una serie di vicende di negoziati politici che comincia almeno un anno un anno e mezzo prima estate del settecento 99 quando il papa leone iii arriva fuggiasco in germania a paderborn in sassonia un paese che carlo ha appena conquistato dopo decenni di guerre sanguinose dove sta facendo costruire una città e qui quell'estate in quella che appunto non è ancora una città ma un cantiere aperto carlo non ancora imperatore re dei franchi riceve la visita del papa visita preceduta da
notizie tremende appunto il papa è stato aggredito dai suoi nemici li hanno cavato gli occhi e strappato la lingua poi è riuscito a scappare miracolosamente in realtà quando il papa arriva si vede che il miracolo si è spinto anche molto più in là la provvidenza gli ha fatto ricrescere gli occhi e la lingua quindi il papa è in buona salute e tuttavia fuggiasco scacciato da roma lì dunque si incontrano per la prima volta e due protagonisti delle nostre storia i due uomini che poi saranno uno davanti all'altro in san pietro il natale dell'ottocento e allora
cominciamo a presentare questi due protagonisti chi sono questi due uomini carlo ha 57 anni che per quell'epoca sono molti e vecchio anche se lui era uno tenace e durerà fin oltre i 70 anni meta abbastanza eccezionale ma 57 anni era già un uomo vecchio però era un uomo poderoso fisicamente alto un metro e novanta e non sono solo le chiacchiere dei cronisti hanno ritrovato le sue ossa le hanno misurate era un uomo di una vitalità e di una sensualità estrema chiamava mangiar carne arrosto in vecchiaia i suoi medici cercheranno di spiegargli che sarebbe meglio ridurre
un po questi arrosti di selvaggina e carlo però non li stava ad ascoltare il bollito ma è un uomo di una sensualità estrema che in vita sua avrà cinque mogli una dopo l'altra almeno sei concubine di cui conosciamo il nome e chissà quante che non conosciamo almeno 20 figli tra maschi e femmine dunque un uomo di una vitalità debordante che conduce una vita intensamente fisica fa la guerra tutti gli anni tutta l'estate e poi quando torna a casa va a caccia tutto l'autunno perché è così che vive un re però però è anche un politico
sottile e uno che è in grado di pianificare campagne militari complesse e di mantenere relazioni diplomatiche in un mondo anche quello complesso di mandare ambasciate al califfo di bagdad harun al rashid all imperatore bizantino a costantinopoli di gestire una politica complessa di riforme di interventi anche religiosi culturali è un politico a 360 gradi ed è un intellettuale gli studenti di solito ridono quando dico che questo intellettuale non sapeva scrivere è vero ma questo è perché all'epoca ai bambini si insegnava a leggere scrivere era una cosa da tecnici carlomagno che era pieno di curiosità in vecchiaia
cercherà anche di imparare a scrivere ma senza grandi risultati tuttavia dico che era un intellettuale non solo perché parlava correntemente varie lingue fra cui il latino è un po di greco ma perché leggeva o si faceva leggere opere di teologia i padri della chiesa agostino gli atti dei concili in cui si dibattevano questioni teologiche ed era in grado di intervenire in queste discussioni ne discuteva continuamente di teologia e di politica che a quell'epoca erano un po la stessa cosa in realtà c'è una lettera d del principale fra i suoi consiglieri alcuino in cui gli dice
ti ricordi quella volta che stavamo in piscina ad aquisgrana aquisgrana è un posto di acque termali naturalmente per quello che carlo magno si stabilisse lì ti ricordi quella volta che eravamo in piscina è c'era piena di gente perché tu avevi fatto entrare in piscina anche le guardie del corpo e poi ti è venuto in mente di pormi una questione teologica e io su due piedi non l'ho saputo risponderti questo gli scrive alcuino che intanto poi sia documentato e ha trovato le risposte insomma questo è l'uomo sfaccettato evidentemente di fronte a lui c'è leone iii e
su papa leone iii è molto più difficile dire qualcosa e papà da cinque anni vivrà ancora un po più a lungo di carlo morirà nell'ottocento 16 due anni dopo carlo non sappiamo quando sia nato tutto fa pensare che fosse più giovane di carlo all'epoca si poteva diventare papi anche se si era molto giovani leone iii è un personaggio anche lui complesso a suo modo sembra che sia uno che non ha grandi una grande famiglia alle spalle come di solito i papi dell'epoca è uno che ha fatto carriera nella burocrazia romana nella burocrazia del laterano che
poi doveva però avere anche lui i suoi agganci le sue protezioni le sue clientele se nell'anno 795 è riuscito a diventare papà perché appunto la nomina del papa era questione di intrighi di pressioni di interventi delle grandi famiglie romane era una faccenda interna romana sia chiaro anche se il papa aveva grande prestigio internazionale come vescovo di roma però l'elezione era questione locale ora non la faccio lunga ma sapete che non esisteva ancora nel collegio dei cardinali nel conclave niente era il clero di roma che eleggeva il suo vescovo e potete immaginare in mezzo a quali
pressioni dunque leone iii diventa papà e questa elezione però scontenta molti l'uomo era chiacchierato noi sappiamo che sul suo conto correvano accuse vaghe nessuno ci ha mai scritto bene in dettaglio di cosa si parlava se qualcuno l'ha scritto quei testi non sono arrivati fino a noi però sappiamo che correvano accuse di immoralità e dovevano essere accuse frequenti perché perché lo stesso carlo magno quando il papà di notifica di essere stato eletto ebbene carlomagno gli risponde con una strana lettera in cui in sostanza gli dice bene mi raccomando cerca di comportarsi bene di non dare adito
a sospetti ecco a roma c'era però anche qualcuno che ci giocava su questi sospetti nei confronti del papa su questa cattiva fama perché c'era molta gente che era rimasta scontenta di questa elezione il predecessore di leone adriano primo era stato un papa formidabile che aveva regnato molto a lungo e che aveva piazzato i suoi uomini i suoi nipoti soprattutto in tutti i posti chiave dell'amministrazione romana questi evidentemente morto lo zio avevano scontato di continuare a mantenere uno dei loro sul trono di pietro non c'erano riusciti e a loro che leone iii dava molto fastidio sono
loro che a un certo punto cominciano a soffiare sul fuoco attizzare queste voci di immoralità di corruzione sempre vaghe che circolano sul suo conto e finalmente cominciano a scatenare la piazza contro il papa leone iii è visibilmente un papà debole di fronte alla piazza non ce la fa fugge può darsi che davvero sia stato catturato poi è riuscito a scappare in ogni caso la provvidenza lo assiste come sappiamo arriva profugo a chiedere aiuto a carlo a carlo che in quel momento è il re più potente dell'occidente su questo torneremo ma diciamolo subito altrimenti non si
capisce non è un re qualunque carlomagno è già sostanzialmente il padrone del continente grazie alle sue conquiste e dunque il papa arriva a chiedere aiuto e di fronte a carlo si presenta un problema delicato cosa bisogna fare chi può giudicare il papa chi può decidere se queste accuse sul suo conto meritano ascolto oppure no carlo magno noi indoviniamo un po da tutto vorrebbe chiudere in fretta questa partita insabbiare risolvere però intanto ci sono dei problemi grossi da chiarire ha il diritto lui di avviare un'indagine per esempio noi abbiamo un bel parere di alcuni il suo
consigliere sempre a cui carlo ha posto appunto questo problema cosa posso fare io ho il diritto di intervenire in questa questione e al queen risponde in modo molto molto prudente e dice sì è difficile stabilire quale sia la dignità suprema nel mondo cristiano perché c'è il papa e c'è l'imperatore d'oriente a costantinopoli e c'è il re dei franchi che domina l'occidente è difficile dire fra queste tre autorità quale sia suprema però in questo momento dice alcuino se andiamo a vedere il papa è stato cacciato messo sotto accusa a costantinopoli altro aspetto cruciale da ricordarci incredibilmente
regna una donna per la prima volta il basileus l'imperatore è una donna irene che ha governato a nome del figlio che era il legittimo erede poi l'ha liquidato in qualche modo l'ha fatto accecare togliere di mezzo e ha assunto il potere dunque il basileus l'imperatore è una donna lei si bada bene lo a chiamarsi imperatrice lei si firma all'imperatore irene però è una donna e dunque dice alcuino anche lì la dignità del trono imperiale di costantinopoli in questo momento è da discutere e quindi restituirlo to effettivamente io in questo momento sei l'autorità suprema del mondo
cristiano tocca a te carlo questo punto rispedisce leone iii a roma accompagnato da una commissione di inchiesta una commissione di dieci fra vescovi e funzionari i quali vanno a roma con l'incarico preciso di far luce sulle accuse che sono state rivolte a papa leone anche qui noi intuiamo che la commissione di inchiesta avrebbe fatto bene a insabbiare tutto se ci fosse riuscita a questo è quello che si chiedeva loro e invece non ci riescono noi non abbiamo il rapporto che il presidente della commissione l'arcivescovo di salisburgo manda ad aquisgrana non ce l'abbiamo questo rapporto perché
alcuino dopo averlo letto lo distrugge però abbiamo la risposta di alcuni no al presidente della commissione di inchiesta e in sostanza alcuino in questa risposta dice beh chi è senza peccato scagli la prima pietra insomma la commissione si è resa conto che non si può insabbiare tutto queste accuse corrono hanno una sostanza e allora carlo deve fare quello che probabilmente non avrebbe avuto voglia di fare muoversi lui personalmente andare lui a roma e sbrogliare questa faccenda nel corso dell'anno 800 fra estate autunno carlo si prepara si mette in marcia va a roma e qui entra
in gioco se vogliamo entra in scena e il terzo protagonista del nostro racconto carlo leone ma il terzo protagonista e roma e questa città di roma che noi facciamo fatica a immaginare perché in fondo noi pensiamo a questi secoli l'alto medioevo come l'epoca di massima decadenza declino vero certo che se uno fa un paragone fra la roma dell'anno 800 è quella di augusto e poi invece in futuro non lo so quelle di giulio ii certo che c'è un abisso in apparenza però dobbiamo stare attenti a non farci trascinare troppo da questo noi dobbiamo valutare le
cose nel loro tempo nel suo tempo roma è una città immensa è importantissima poi certo le cifre sono quelle questo è un mondo dove tutte le antiche città romane hanno conosciuto un grande declino si sono ridotte a poco quasi a nulla roma a 50.000 abitanti probabilmente all'inizio dell'ottavo secolo al tempo di carlo magno è cresciuta sono certamente di più ora è certo che se noi diciamo 50 70 80 mila abitanti rispetto alla roma di augusto che ne aveva un milione ma io sono medievista io studi un mondo in cui per mille anni in europa una
città di 50.000 abitanti era una grande metropoli in cui le grandi metropoli del basso medioevo firenze di dante venezia di marco polo avevano cifre 50 100mila abitanti forse di più ma insomma queste sono le unità di grandezza e dunque nell'anno 800 roma è un'immensa città non c'è niente del genere in tutto l'occidente ed è una città in ripresa il papà adriano ha fatto investimenti colossali si parla di almeno 50 chiese ricostruite decine fra monasteri e ospizi per pellegrini perché c'è un flusso costante di pellegrini questi pellegrini arrivano da tutta l'europa cristiana gli archeologi trovano le
loro monete monete che degli anglosassoni per esempio se ne trovano innumerevoli c'è dunque un apertura di roma al mondo essenzialmente per la via del pellegrinaggio alle grandi reliquie che in città sono conservate e innanzitutto alla tomba di san pietro dunque una città in crescita una città prospera per l'epoca ma non solo prost è una città unica per l'epoca carlomagno arriva a roma dunque nel novembre dell'anno 800 e la quarta volta che arriva a roma e se noi facciamo il confronto con la prima volta ci accorgiamo di quante cose sono cambiate nel frattempo carlomagno era venuto
a roma per la prima volta nel 774 se 26 anni prima quando aveva appena conquistato il regno longobardo era alleato con il papa di allora adriano e mentre ancora il re desiderio era assediato in pavia carlo era andato a passare la pasqua a roma il papa adriano primo lo aveva aspettato in san pietro spiego subito perché parlo di questo perché per la gente di allora come dire le cose i riti della politica avevano un'importanza cruciale i momenti in cui sotto gli occhi di tutti in pubblico si faceva vedere quali erano i rapporti fra i poteri
chi contava di più e ci contava di meno e questa è una cosa cruciali per la politica di allora il papa adriano prima aveva aspettato carlo in san pietro non gli era quindi andato incontro carlo sempre parlando della sua prima visita a roma tanti anni prima era arrivato a san pietro aveva salito in ginocchio tutti i gradini di san pietro baciandoli uno per uno nell'anno 800 le cose sono un po diverse leone iii va incontro a carlo magno a 12 miglia dalla città tenete conto che l'usanza del cerimoniale imperiale romano da costantino in poi era
che i papi andassero incontro all'imperatore a 6 miglia di distanza leone iii decide che non è il caso di risparmiare su queste cose fa 12 miglia per andare incontro a carlo i rapporti di forza sono ben evidenti in queste circostanze carlo arriva a roma e probabile che lo convincano anche avvertirsi da romano perché in quest'epoca ciascun popolo ha ancora dei suoi modi di vestirsi ben diversi un franco si distingue facilmente da un romano franchi hanno le loro pellicce le loro baracche e carlo magno questo ce lo dice eginardo si veste da franco è un patriota
e quasi un nazionalista anche se il termine un po anacronistico carlo è un nazionalista franco si veste sempre da franco non gli piace in un altro modo ma ci dice di nardò quando andava a roma i papi gli chiedevano che per piacere facesse questo sforzo di vestirsi come i romani tunica clamide mantello scarpini all'uso romano e carlo magno brontolando si rassegnava dunque carlo arriva a roma e adesso si tratta di sciogliere la questione come fare per assolvere il papa dalle accuse perché è chiarissimo che questa è l'intenzione non c'è nessuna intenzione non c'è mai stato
per un attimo l'intenzione di processarlo sul serio col rischio di far venire fuori chissà che cosa ecco no la questione va chiusa va chiusa in modo indolore e quale può essere però questo modo per fortuna nel diritto dell'epoca esiste un modo diffuso diffuso anche nel diritto penale con cui chi è accusato di qualcosa può uscirne pulito senza che si celebri un vero processo in moltissimi ambiti il diritto penale riconosce a chi è accusato il diritto di venirne fuori giurando la propria innocenza stavo per dire semplicemente giurando non è così giurare è una cosa di enorme
importanza si giura sul vangelo o sulle reliquie e questa è tutta gente che crede fermamente nell'aldilà e che sa che mette in gioco la salvezza della propria anima se spergiura dunque il giuramento è una cosa importante è una cosa cruciale non che non ci siano gli spergiuri ovviamente ci sono ma non è una cosa così semplice spergiurare tanto che appunto in molte situazioni il diritto riconosce all'accusato la possibilità di liberarsi dalle accuse così la legge dei sassoni per esempio dice se uno è accusato di furto di pecore se trova altri dodici persone disposti a giurare
che non è stato lui non perchè lo sanno ma perché dicono lo conosciamo bene non è il tipo non può essere stato lui ebbene l'accusa cade questa cosa viene bene ovviamente anche nell'ambito del papa anche se acquista un altro tipo di solennità non è questione di furto di pecore qui però in sostanza viene deciso che il papa non verrà giudicato non c'è nessun tribunale che possa giudicarla però si presenterà davanti a un concilio e spontaneamente giurerà di non essere colpevole dunque carlo lui autorità politica non ti il papà carlo raduna un concilio una grande assemblea
di vescovi per buona misura intervengono anche tutti i funzionari franchi che sono presenti a roma quindi un concilio misto di ecclesiastici ed i potenti laici e davanti a questo concilio papa leone giura la propria innocenza i suoi accusatori vengono arrestati e messi a tacere e il papa viene reinsediato nella pienezza dei suoi poteri pochi giorni dopo il natale carlomagno ma sentir messa nella basilica di san pietro che naturalmente non è la basilica che conosciamo noi oggi è ancora l'antica basilica costantiniana un edificio straordinario noi abbiamo una serie di immagini insomma tardo medievali rinascimentali della basilica
prima che venisse demolita per costruire il san pietro attuale era un edificio imponente aveva la struttura classica delle basiliche paleocristiane con le sue cinque navate papà adriano aveva appena fatto rifare il tetto con travature e piombo regalati proprio da carlo poi davanti che era un grande portico c'era un altro corpo d'edificio come una scalinata quella famosa scalinata che carlo la prima volta aveva risalito in ginocchio con un campanile si può quasi immaginare ma lo dico scherzando che se uno mettesse insieme san paolo fuori le mura e davanti santa maria maggiore avrebbe un complesso che molto
alla lontana può darci l'idea di che cos'era san pietro in quell'epoca ed era la chiesa più famosa d'europa era la chiesa con delle lingue più importanti quelle di san pietro a cui pellegrini appunto accorrevano fin dai posti più lontani qui dunque carlo ma a sentire messa e qui cosa succede avete visto se dovessimo accontentarci di ag nardò sapremmo poco le fonti per fortuna sono altre più o meno si indovina questo per prima cosa il papa si è avvicinato a lui e gli ha messo in testa una corona questo il motivo per cui noi parliamo di
incoronazione e per noi è una cosa molto familiare un sovrano che prende il potere viene incoronato dobbiamo fare uno sforzo per renderci conto che in realtà questo non era un gesto così familiare probabilmente i re barbari dell'occidente non usavano l'incoronazione un re veniva acclamato dai guerrieri e semmai è stato sugli scudi la corona era un evoluzione del diadema imperiale era un simbolo che fino a quel momento avevano usato soltanto gli imperatori romani ei loro successori gli imperatori bizantini parliamo di nuovo di simboli quindi e sono importanti pare anche che il papa dopo questo gesto si
sia inclinato fino a terra toccando terra con la fronte tre volte davanti al nuovo imperatore questo è il rito della pro screen esiste come si diceva a bisanzio il rito che di nuovo si usava a bisanzio per simboleggiare la sottomissione al potere imperiale e poi carlo e questa è forse la cosa più importante di tutte viene acclamato dai presenti il popolo di roma ci dicono le fonti chi c'era in san pietro in quel momento il clero innanzi tutto e la gente comunque acclamano questo nuovo augusto e questo se vogliamo dei tre momenti è quello più
importante in assoluto perché gli imperatori romani prendevano il potere per acclamazione del popolo romano questo era il momento c'erano tante altre cose l'approvazione del senato fino a una certa epoca interveniva anche l'esercito ma questa idea dell'acclamazione del popolo romano è chiaramente quello che nell'anno 800 loro si ricordano loro si ricordano che un vero imperatore prende il potere così e dunque è successo tutto questo eginardo si dice se carlo avesse saputo che succedeva non sarebbe neanche andato a messa vabbè che era natale ma come facciamo a credergli gli storici ve l'ho detto si sono interrogati per
un sacco di tempo su questa frase sibillina di eginardo le spiegazioni possibili sono tante e sono tutte buone forse la più semplice se proprio la più banale anche eginardo sta costruendo un modello un ideale scrive tenendo sul tavolo le vite dei cesari di svetonio perché sta raccontando anche lui la vita di un cesare di un imperatore romano e in svetonio viene fuori spesso come anche in tanti altri testi della tradizione antica il fatto che quando si riceve un onore il grande uomo e quello che subito rifiuta che non si sente degno di accettare questo onore
la tradizione cristiana poi ha ulteriormente accentuato questo aspetto quindi forse è tutto lì forse eginardo vuole soltanto far vedere carlo consapevole da buon cristiano dei suoi limiti che voleva rifiutare quest'onore forse c'è anche un'altra possibilità ed è che carlo fosse molto seccato del fatto che il papa gli aveva messo la corona sulla testa con le sue mani e vero che poi si era inginocchiato e aveva toccato la terra con la fronte ma intanto la corona e l'aveva messa in testa lui e questo poteva avere una valenza simbolica grossa qui non so noi forse siamo influenzati
dal fatto che in secoli successivi gli imperatori avranno modo di pentirsi e come di questo rituale di incoronazione quanti imperatori medievali troveranno pesantissimo il fatto di dover andare a roma e farsi incoronare dal papa perché ormai la tradizione è quella e se il papa non è d'accordo bisogna convincerlo e andare d'accordo col papa non è facile in altre parole in qualche modo qui c'è già il germe di quella dialettica tra impero e papato che poi diventerà troppo spesso un conflitto conflitto anche mortale non per stabilire chi dei due è più potente conflitto fra impero e
patate papato segna un po tutta la storia del basso medioevo e anche dell'età moderna e tutto in qualche modo è cominciato lì quando leone iii che era il più debole dei due era il più debole come uomo ed era il più debole politicamente era nelle mani di carlo solo grazie a carlo aveva potuto tornare lì essere assolto però a questo colpo di genio di inscenare questo rituale in cui la corona gliela mette in testa lui che questo aspetto simbolico ha messo un'importanza cruciale lo spostiamo come dire ulteriormente dimostrare facendo una piccola digressione se mela concedete
mille anni dopo ci sarà un altro imperatore che si incoronerà in europa un imperatore che è ben consapevole di questi precedenti dell'importanza dei simboli napoleone napoleone farà mettere in scena la sua incoronazione studiando accuratamente come si facevano incoronare gli imperatori medievali primo fra tutti carlo magno e poi però napoleone introduce alcuni piccoli cambiamenti ci vuole il papa però il papa lo facciamo venire a parigi e il papa a parigi assiste alla cerimonia ma la corona napoleone la prende dal cuscinetto con le sue mani se la mette in testa da solo e dice dio me l'ha
data guai a chi la tocca quindi insomma è plausibile anche questo che carlo magno in qualche modo col suo fiuto politico abbia annusato che c'erano dei guai per il futuro in questo fatto che fosse il papa a incoronare l'imperatore quello che possiamo escludere è che carlo magno non sapesse cosa sarebbe successo se possiamo escludere con la massima tranquillità che carlo magno sia entrato in san pietro senza sapere che sarebbe stato acclamato imperatore è un gusto questo è certamente una cosa che era stata discussa a lungo almeno a partire da quel famoso viaggio del papa a
paderborn un anno e mezzo prima ma in realtà è una cosa che era nell'aria da molto tempo e dunque io adesso avendo sostanzialmente raccontato i fatti perché questi sono io adesso vorrei passare alla seconda parte del mio proposito è cioè vorrei cercare di far vedere cosa volesse dire questo avvenimento per loro è come tutta la storia dell'occidente da un po di tempo stesse cominciando a preparare le condizioni perché succedesse questa cosa in altre parole cercheremo di far vedere che certo quello un avvenimento anche contingente se non ci fosse stata l'insurrezione contro il papa la fuga
di leone magari non sarebbe avvenuto in quel momento in quel modo certo ma avvenimenti che in qualche modo segnano una svolta nella storia di solito hanno delle radici antiche che è possibile andare a ritrovare in questo caso è possibile far vedere che la storia dell'occidente spingeva in modo irresistibile da molto tempo verso un qualcosa di questo genere ecco guardate non sto facendo del determinismo e non sto dicendo che tutto quello che succede doveva succedere per forza così però quando una cosa grossa succede il nostro mestiere è anche di andare a vedere com'è che pian piano
si sono create le condizioni perché questo succedesse e allora allora io ho io farei un grosso salto indietro se la cosa non ci confonde troppo dare un salto indietro all'ultimo imperatore ad occidente prima di carlo magno romolo augustolo romolo augustolo che fu deposto nel 476 e che è l'ultimo imperatore romano d'occidente ricordiamoci sempre di questa differenza a oriente un imperatore romano continua a esserci ma nel 476 l'occidente non è più un imperatore l'occidente si sta suddividendo in regni guidati da re barbari in italia c'e odoacre per breve tempo poi vengono gli ostrogoti di teodorico lo
fanno fuori regnano a lungo poi verranno i longobardi i franchi sono in gallia insomma tutto quello che era stato l'impero romano d'occidente si parcellizza in una serie di reni barbari questi regni barbari però all'inizio non si sentono come una rottura netta rispetto a roma l'unico orizzonte politico che riescono a immaginare e quello dell'impero romano il re barbari devono imparare a gestire del potere in posti che sono comunque province dell'impero romano abitati da romani con tutte le infrastrutture romani ancora funzionanti e hanno sempre di fronte l'imperatore d'oriente che è molto più potente di tutti loro anche
se non ce l'ha fatta a difendere tutto l'impero dovuto lasciarli andare dei pezzi ma insomma in sostanza l'imperatore d'oriente all'inizio dell'epoca dei barbari nel quinto sesto ancora vii secolo è una è la massima potenza del mediterraneo dell'europa quindi re barbari si considerano in qualche modo subordinati all'imperatore d'oriente questo lo si vede concretamente in tante cose quando battono moneta la battono con sopra la faccia o il monogramma dell'imperatore non hanno il coraggio di metterci la propria faccia e queste di nuovo alla simbologia della politica non sono cose che contano se prendiamo teodorico che regna sull'italia tra
la fine del quinto all'inizio del sesto secolo teodorico re degli ostrogoti in realtà e di a tutti gli effetti come se fosse un imperatore d'occidente non c'erano le condizioni politiche per prendere il titolo ma per il resto teodorico governa in perfetto accordo col senato di roma e i senatori non si fanno nessuno scrupolo di erigere delle lapidi in cui si rivolgono al loro re teodorico chiamandolo augusto l'imperatore d'oriente lo considero un collega tant'è vero che uno dei due console ogni anno è nominato da teodorico voi sapete che i consoli continuano a esserci a roma noi
di solito li associamo di più all'epoca repubblicana quando i consoli con tavano ma anche per tutta l'epoca imperiale le autorità romane continuano a nominare i consoli ed è una nomina importante essere console e il vertice della carriera politica molto spesso è l'imperatore stesso che occupa uno dei due consolati bene al tempo di teodorico c'è questo accordo sui due consoli 1 la nomina l'imperatore d'oriente e l'altro lo nomina teodorico re degli ostrogoti in italia e quando a un certo punto teodorico fa la guerra ai goti e riconquista la provenza cassiodoro si congratula con lui dicendogli hai
riportato quelle popolazioni sotto il dominio di roma insomma vedete che la transizione dall'antichità dal mondo romano al medioevo romano barbarico è una transizione lenta faticosa ci vuole molto tempo prima che ci si accorga che qualcosa è davvero cambiato aveva ragione momigliano che scrisse un famoso articolo intitolato la caduta senza rumore di un impero per dire che quando fu deposto romolo augustolo all'epoca non se ne accorse nessuno praticamente è però poi le cose invece cominciano lentamente a cambiare in parte questo è dovuto al fatto che l'impero romano d'oriente ha avuto una botta terribile dall'arrivo degli arabi
inizio vii secolo è comparso maometto è nato l'islam gli arabi cominciano espandersi e in pochissimo tempo conquistano metà dell'impero romano rimasto tutto il medio oriente il nord africa quindi l'impero bizantino e cominciamo a chiamarlo così per capirci anche se è sempre all'impero romano d'oriente ecco l'impero bizantino si è fortemente ridimensionato i re barbari dell'occidente cominciano ad avere invece come dire maggior sicurezza cominciano a sentire che in fondo non devono andare a mendicare una nomina o un qualche simbolo del loro potere a costantinopoli possono regnare da soli con le loro forze cominciano a mettere il loro
monogramma sulle monete non più quello dell'imperatore d'oriente e cominciano questi popoli anche questi popoli barbari che governano l'occidente a costruirsi una loro identità un loro mito nazionale tecnico che li mette in concorrenza con i romani e mi spiego prendiamo i franchi che sono quelli che ci interessano di più perché sono i più forti ed è da loro che viene fuori carlomagno naturalmente no ecco i franchi nel corso del settimo ottavo secolo cominciano a costruirsi tutta una memoria leggendaria straordinaria cominciano a dire per esempio e ci sono come dire autori franchi dell'epoca cronisti franchi di quest'epoca
che dicono sì i romani si sa discendono dai troiani enea lo sappiamo ma anche i frati scendono dai troiani perché quando a roma fu distrutta e c'era un principe che si chiamava francione che fugge da e da lui discendono i franchi e quindi è inutile che i romani siano tante arie perché i franchi sono nobili quanto loro i franchi cominciano a dire noi non siamo come i romani che hanno perseguitato i cristiani per tanto tempo prima di convertirsi noi franchi ci siamo convertiti al cattolicesimo subito appena l'abbiamo incontrato ed allora noi siamo i veri cristiani
la vera colonna della fede in occidente noi abbiamo sconfitto i romani abbiamo preso il loro posto ed è giusto così noi siamo nobili quanto i romani e siamo più potenti di loro dio e amico nostro quando carlo magna una ventina d'anni viene scritto un prologo alle leggi dei franchi alla legge salica in cui si dicono queste cose viva cristo che ama i franchi è così viene costruendo dunque nella società franca tutta questa ideologia o mentalità se volete del nuovo popolo eletto e questo implica anche che il re dei franchi sono in qualche modo i nuovi
davide i nuovi giosuè i nuovi salomone ma nuovo popolo eletto vuole anche dire che in qualche modo il potere che anticamente era dei romani adesso è tempo che passi a un popolo nuovo giovane forte prediletto da dio e allora il capo di questo popolo il re franco non è solo un nuovo davide un nuovo salomone è anche un nuovo gusto meglio un nuovo costantino perché augusto certo è ben noto ma provoca sempre qualche imbarazzo è pur sempre pagano l'imperatore romano per eccellenza e costantino quando noi nella naturhouse di carlo magno cominciamo a vedere che qualcuno
si rivolge a lui elogiandolo come un nuovo costantino ecco cominciamo a renderci conto di cosa sta succedendo ed è il papa stesso il papà adriano quando carlo magno interviene a difendere la chiesa dai longobardi e distrugge il regno longobardo il papà adriano lo saluta nuovo costantino le implicazioni appunto sono evidenti mancano ancora molti anni all'incoronazione dell'anno 800 e tuttavia nei testi scritti alla corte franca nelle lettere dei consiglieri di carlo comincia a comparire tutto un vocabolario appunto a non augusto però serenissimo sovrano ortodosso sovrano tutti termini che il cerimoniale fino allora riservata all imperatore bizantino
ora il re franco comincia a prenderli e il re franco comincia anche ad assumere certe simbologie del potere che fino allora erano proprie solo dell'imperatore bizantino siglare con un monogramma i proprio diplomi con una bolla ecco tutte cose che i re barbari dell'occidente non facevano cose che non si addicevano a un re che è un titolo tutto sommato secondario perché l'imperatore è ben altra cosa ecco il re dei franchi negli ultimi anni prima dell'ottocento sta già facendo tutte queste cose è dunque chiaro che da parte franca ci sono tutte le condizioni perché in qualche modo
si arrivi alla fine a decidere di fare un passo in là e che questo potere che imperiale a tutti gli effetti si potrebbe anche decidere di ufficializzarlo dopo di che noi dobbiamo vedere anche l'altro versante perché sono in due a giocare a questo gioco il papa perché è il papa progressivamente si è convinto a fare questo e allora torniamo indietro anche qui non fino a romolo augustolo ci basta tornare indietro fino alla conquista longobarda d'italia 568 dopo cristo i longobardi conquistano grossi pezzi d'italia ma non tutta tra l'altro non conquistano roma roma quindi continua a
far parte dell'impero bizantino l'impero bizantino che difende come può certe parti d'italia gran parte del sud ma anche ravenna la romagna roma manda truppe manda funzionari e in qualche modo riesce ad arrestare l'avanzata dei longobardi roma non sarà mai conquistato dai longobardi e a roma però emerge anche molto chiaramente il potere del vescovo come la vera autorità locale molto presto ci si rende conto che i governatori bizantini vanno e vengono e che però portano in genere poche risorse bilanci ridotti all'osso e poche truppe e che quindi in qualche modo bisogna anche arrangiarsi e come in
tante altre città dell'occidente di fronte alle invasioni barbariche anche a roma il vescovo si assume in qualche modo l'incarico di difendere la città e diventa anche la massima autorità politica della città però sempre all'interno dell'impero bizantino questo vuol dire cose molto concrete vuol dire che torniamo ai simboli la moneta che corre a roma e la moneta bizantina anche quando i papi battono moneta la barton ha nome dell'imperatore oppure prendiamo un'altra cosa che ha una valenza simbolica fortissima i documenti pubblici la data dei documenti pubblici in questi secoli di cui parliamo non avevano ancora inventato il
fatto di datare gli anni dalla nascita di cristo e quindi avevano dei grossi problemi per datare i documenti in genere la cancelleria di un sovrano data la i documenti dagli anni di regno di quel sovrano ebbene i papi da tavano i loro documenti dagli anni di regno dell'imperatore bizantino questo vuol dire che roma si considerava ufficialmente parte di quell'impero è però è però quell'impero a partire dalle invasioni arabe dal vii secolo è sempre più debole e sempre meno capace di intervenire con successo contro i longobardi per esempio che continuano a minacciare roma non hanno rinunciato
all'idea di conquistarla di fare del papa un vescovo del regno longobardo l'impero bizantino fa fatica a come dire difendere quel che resta dell'italia i papi si configurano sempre di più come la vera autorità che nella parte bizantina dell'italia si contrappone ai barbari anche dal punto di vista linguistico occidente e oriente pian piano sono sempre più fatica a capirsi in occidente il greco si parla meno in oriente il latino si parla pochissimo i funzionari o i militari bizantini mandati in italia cominciano pian piano essere percepiti come degli stranieri certo li manda l'imperatore il nostro imperatore ma
poi quando ci ritroviamo di fronte sono degli stranieri cominciano le tensioni gli scontri anche le insurrezioni i litigi e cominciano anche le avance dei papi per cercarsi un protettore che sia un po più efficace che non l'imperatore bizantino ora questo protettore c'è sullo scacchiere europeo è bello e pronto è il re dei franchi all'inizio dell'ottavo secolo comincia questo avvicinamento fra i papi eire franchi che si concluderà l'anno 800 con l'incoronazione di carlo magno perché i franchi ho già parlato prima del fatto che i franchi si sono molto montati la testa si considerano pari ai romani
anzi superiori nuovo popolo eletto non ho detto forse potevo dirlo già prima che i franchi sono comunque di gran lunga il più potente fra i vari popoli barbari hanno sottomesso tante tribù germaniche per cui il loro regno non è soltanto la gallia la francia attuale è anche la germania gran parte della germania quindi franchi sono potenti molto più dei longobardi per esempio i franchi all'inizio dell'ottavo secolo si trovano in prima linea anche contro l'invasione araba perché gli arabi hanno sommerso anche la spagna e stanno dilagando anche la dal gila dei pirenei sono i franchi che
li affrontano e che li fermano e il nonno di carlo magno carlo martello che vince quella famosa battaglia di poitiers che in qualche modo poi anche se oggi qualcuno dice ma è stato un tafferuglio in realtà probabilmente poco più ma è rimasta nella storia come una svolta ed è stata considerata una svolta già dai contemporanei c'è un testo contemporaneo incredibile in cui si dice sotto la guida di carlo martello gli europei hanno fermato l'invasione è una delle prime volte che questo termine viene usato allora per tanti motivi dunque i franchi cattolici da sempre sono l'alleato
ideale per il papa più volte nel corso dell'ottavo secolo quando i longobardi si fanno troppo aggressivi i franchi vengono chiamati vengono sconfiggono regolarmente i longobardi poi tornano a casa dopo aver dato questa lezione e i patti si abituano all'idea che il re franco è un protettore molto più prezioso che non l'imperatore bizantino e anche qui noi scusate se continua a insistere su questi aspetti di simbologia del potere ma sono le cose che noi abbiamo in mano per capire in realtà no il papa normalmente quando veniva eletto notificava la propria elezione all'imperatore a un certo punto
nell'ottavo secolo i papi smettono di farlo è però cominciano a notificare la propria lezione al re dei franchi i papi smettono di battere moneta col nome dell'imperatore bizantino smettono di intitolare i loro documenti con gli anni di regno dell'imperatore bizantino adriano primo dopo che carlo magno ha sconfitto definitivamente i longobardi comincerà a mettere sui suoi documenti ufficiali anche l'anno di regno di carlo hanno ri pontificato anni di regno insomma l'alleanza l'asse strategico fra il papato e di franchi cresce nell'arco di diversi pontificati e ben solido questo non vorrebbe ancora dire che i tatti abbiano per
la testa di nominare imperatore il re franco stiamo solo dicendo che ci sono tutte le condizioni perché questo a un certo punto possa succedere no diciamo non ci stupiamo più che sia successo ma quand'è che hanno cominciato a pensarci concretamente di fare questo passo ulteriore e qui qui e leone iii c'è poco da fare nell'anno 795 muore adriano primo subentra leone iii adriano primo era un papa poderoso che non si spaventava di niente e che quando carlo magno veniva a roma lo aspettava seduto in vaticano leone iii è un papà debole che ha un gran
bisogno di protezione per i motivi che abbiamo detto ebbene noi sappiamo che leone iii subito dopo la sua elezione a papa comincia avviare i lavori di un grande mosaico che dovrà decorare la sala delle udienze in laterano questo mosaico non c'è più ma abbiamo ancora dei disegni rinascimentali di questo mosaico quindi sappiamo cosa rappresentava in questo mosaico papa leone iii fa rappresentare al centro naturalmente cristo che distribuisce gli emblemi del potere il pallio che rappresenta il potere ecclesiastico e lo stendardo che rappresenta il potere dei re da una parte alla destra di cristo ci sono
costantino e il suo papà papa silvestro papa silvestro riceve da cristo il palio e costantino riceve da cristo lo stendardo dall'altra parte sono rappresentati carlo re dei franchi e papa leone e san pietro non cristo badate san pietro consegna il pallio a leone e lo stendardo a carlo ora se questo non è un programma politico io non so che cosa sia un programma politico l'equiparazione e chiara carlo che già da tempo si chiama nuovo costantino e viene celebrato come nuovo costantino è esplicitamente equiparato a costantino salvo che naturalmente nel caso di leone iii e di
carlo e san pietro che concede tutti questi poteri c'è già in nuce riconosciamo l'idea di leone iii di dire comunque e tramite me tramite san pietro e quindi tramite il papa che questo re diventerà imperatore bene quindi evidentemente appunto è una cosa di cui si è discusso si è parlato ci si è pensato le precondizioni c'erano tutte e a un certo punto hanno detto va bene lo facciamo hanno detto lo facciamo quando la situazione è precipitata quando la congiuntura ha costretto il papa fuggire carlo a interessarsi di questo andare a roma quando certamente si è
cominciato a dire sì se carlo viene a roma bisogna che sia chiaro a tutto il mondo che ha il diritto di venirci di venirci da padrone e da giudice e allora forse è anche indispensabile che lo nominiamo imperatore perché altrimenti la cosa rischia di non passare agli occhi di chi non passare sempre difficile quando si parla di opinione pubblica per il medioevo immaginarci cosa voleva dire credo che se ne possa parlare però perché un re comunque dell'epoca aveva un rapporto con i suoi sudditi per cui voleva che si sapesse in base a cosa regnava in
base a quali diritti regnava e comunque si trattava in ogni caso di giustificare questa cosa nella direzione in cui era più difficile giustificarla ai cristiani d'oriente a quelli che avevano il loro imperatore a costantinopoli e che lo consideravano l'imperatore romano e basta sapevano che in occidente regnavano dei re barbari ma a volte le cose non vanno come vorremmo ci si rassegna e tuttavia per l'imperatore d'oriente quelli erano sempre re barbari ecco ai bizantini sarà difficile far ingoiare questa cosa che gli occidentali si sono ricreati un loro imperatore romano infatti bizantini non ingoieranno mai i bizantini
reagiscono con una freddezza tremenda alla notizia che questo re barbaro si è fatto incoronare a roma ho detto prima che fra i rituali dell'incoronazione c'era stata anche l'unzione con l'olio sacro il papa leone iii aveva unito carlo magno con l'olio consacrato come usavano fare i re franchi è un gesto che di nuovo li associa ai re dell'antico testamento ebbene i cronisti bizantini quando raccontano questa cosa li prendono in giro raccontano che il papa ha unto il re franco con l'olio sacro dalla testa ai piedi che è quello che si fa per l'estrema unzione questo fatto
che in occidente un capo barbaro si sia fatto incoronare imperatore non andrà mai giù il protocollo bizantino non riconoscerà mai sul serio questo titolo imperiale anche quando sono costretti a venire a patti con l'occidente sotto all'inizio non vengono fatti per niente el'incoronazione dell'anno 800 provoca immediatamente la guerra su tutti i confini tra l'impero di carlo dell'impero di bisanzio però poi questa guerra alla lunga si esaurisce nessuno più voglia ristabiliscono dei rapporti ma sempre con una freddezza di fondo sotto il successore di carlo suo figlio ludovico il pio noi abbiamo delle lettere dell'imperatore bizantino che scrive
lodovico il pio che vuole essere in buoni rapporti con lui è in quel momento e non si stanno facendo la guerra anzi è l'imperatore indirizza queste lettere a ludovico re dei franchi che i suoi chiamano imperatore e dunque è dunque qui misuriamo come quel gesto quell'insieme di gesti nella basilica di san pietro abbia rappresentato una rottura storica che si stava preparando da tanto tempo ma che avrà delle conseguenze però cruciali perché perché appunto sostanzialmente si prende atto del fatto che il mondo è cambiato e questo io credo che sia anche il motivo per cui ha
senso che noi oggi continuiamo a parlare di queste cose perché appunto l'ultimo l'ultimo aspetto che mi proponevo di trattare con voi è sostanzialmente questo abbiamo visto credo che per gli uomini dell'epoca in un modo o nell'altro si è trattato di qualcosa di grosso di qualcosa che si stava preparando da tanto tempo però arrivare a farlo sul serio è un'altra faccenda si è trattato di sancire che il mondo era effettivamente cambiato rispetto a come era stato per tanto tempo di prendere atto di una serie di cambiamenti di cui non si voleva prendere atto e va bene
ma perché noi stiamo ancora qui 1200 anni dopo a raccontare questa faccenda non solo perché è stata comunque un grande avvenimento è il protagonista è stato un grande uomo va bene due grandi uomini non osa dire perché sul leone iii il giudizio rimane in sospeso appunto ma allora non è questo e non è neanche il fatto che l'impero di carlo magno in realtà come costruzione politica è rimasta poi in piedi per mille anni e anche di più oddio già questo basterebbe a dire beh in fondo il giorno in cui quell'impero è stato fondato e un
giorno di cui val la pena di parlare si tutta la storia europea del medioevo ma anche dell'età moderna ha fra i suoi protagonisti l'impero che è nato quel giorno tutte le volte che noi nella storia d'europa d'italia incontriamo un imperatore beh quell'imperatore uno che siede sul trono di carlo magno poi l'impero cambia faccia nel corso dei secoli naturalmente ma come istituzione e quella federico barbarossa che ha un posto così grande nella storia dell'italia centro settentrionale è un successore di carlo magno federico ii di svevia che ha un posto così grande nella storia dell'italia meridionale è
un successore di carlo magno carlo quinto che scatenerà i suoi lanzichenecchi per il sacco di roma è un successore di carlo magno questo impero fondato da carlo magno verrà sciolto ufficialmente da un altro bar venire da un altro sul pad ore da napoleone sarà napoleone che costringerà l'imperatore a rinunciare a queste eredità a cambiar nome al suo impero non ci sarà più il sacro romano impero dopo il 1804 sarà comunque durato appunto 1400 anni e se vogliamo continuare questa linea di ragionamento fino in fondo quell'impero cambia solo nome e l'impero degli asburgo che sotto altro
nome continua a esistere e l'impero di francesco giuseppe e quell'impero che crolla definitivamente solo nel 1918 con un ultimo imperatore che per una ironia della storia si chiama carlo anche lui l'ultimo imperatore asburgico tra il 1916 e il 18 solo lì finisce la storia di questo organismo politico che il papa e il re dei franchi hanno creato nell'anno 800 e dunque dicevo già questo da un certo punto di vista potrebbe anche bastare per dire beh si tratta di qualche cosa di cruciale nella nostra storia ma io vorrei provare a fare un passo in là io
vorrei provare a ragionare con voi sul fatto che in qualche modo ancor oggi noi viviamo in un mondo in cui in qualche modo si sentono delle conseguenze di quella trasformazione politica che l'incoronazione in san pietro ha simboleggiato e mi spiego l'impero di carlo magno si chiama ufficialmente un impero romano poi lo chiameranno sacro romano impero vuole essere romano roma è fondamentale perché questo impero possa esistere nella loro prospettiva hanno rimesso in piedi l'impero d'occidente dopo questa parentesi sgradevole da romolo augustolo in poi c'è di nuovo un imperatore romano in occidente è bene sta di fatto
che però questo impero è profondamente diverso dall impero romano e allora adesso forse per l'ultima volta vi invito a fare un salto indietro un grosso salto indietro nel tempo proviamo rapidamente a visualizzare che cosa era l'impero romano quello vero l'impero romano non assomigliava neanche un po all'europa occidentale anche se noi nella nostra distorsione in quanto accidentali a volte rischiamo un po di dimenticarcelo l'impero romano era un impero che comprendeva tutti i balcani tutta l'attuale turchia tutto l'attuale medio oriente fino in mesopotamia tutto il nord africa e quelli non erano posti periferici il mediterraneo per quell'impero
era davvero il cuore dell'impero un lago interno e le province orientali e africani erano province che per lungo tempo sono state anche più importanti più ricche rispetto alle province del continente europeo quelle a nord la galli alla spagna la stessa italia un certo punto declina basta pensare a quel fenomeno centrale nella storia del tardo impero romano che è la nascita e diffusione del cristianesimo il cristianesimo nasce nella parte orientale dell impero nasce dove si parla greco i vangeli sono scritti in greco gli apostoli predicano in un mondo greco san paolo a chi scrive agli ateniesi
agli efesini ai tessalonicesi tutto questo mondo greco e orientale e in realtà impero romano a pieno titolo e c'è anche motivo di pensare che tutto sommato i funzionari o i legionari romani si sentissero ancora più a casa loro in egitto o sull'eufrate che non quando gli sbattevano su quegli estremi confini del nord il reno il danubio è vero erano quelli si erano la frontiera fra il mondo civile e il nulla in qualche modo agli occhi dei romani ecco questa roba non assomiglia l'europa occidentale che noi conosciamo proprio per niente ma l'impero di carlo magno si
assomiglia si l'impero di carlo magno in altre parole sancisce il fatto che l'antica unità del mediterraneo l'antica unità tra oriente e occidente l'antica unita anche della cristianità ecco non è più attuale sancisce il fatto che le cose sono cambiate il mediterraneo non è più un lago interno è una frontiera ed è una frontiera pericolosa a sud ci stanno altri ci stanno i musulmani gente percepite come una minaccia l'impero di carlo magna un impero continentale questa è la prima volta in cui un unico sovrano è un insieme di leggi uniformi e un'unica cultura e un'unica moneta
funzionano in uno spazio che va da barcellona amburgo a budapest a benevento questo è in sostanza il vero cuore dell'impero di carlo magno attuali francia germania belgio olanda austria svizzera un pezzo di ungheria italia centro settentrionale un pezzo del sud ma non tutto un pezzo di spagna la catalogna che non per niente per secoli in spagna si colorerà di essere più avanti del resto del paese più europei e del resto del paese ecco questo è uno spazio che in qualche modo assomiglia alla nostra idea di europa occidentale e credo che si possa dire che da
quel momento in poi certo cambieranno ancora tante altre cose succederanno ancora tante altre cose ma quel tipo di orizzonte geopolitico rimarrà e dunque con carlo magno si consuma un trapasso di cui noi ancora oggi in qualche modo sentiamo le conseguenze naturalmente un altro aspetto di questo trapasso è insito nel fatto che gli occidentali che parlano latino si sono fatti il loro imperatore occidentale questo vuol dire che tutti i fratelli cristiani che parlano greco e con cui ci si capisce sempre meno e di cui si diffida anche un po perché anche con i loro teologi e
difficile discutere e non siamo più neanche proprio ben sicuri che la loro versione del cristianesimo sia proprio così giusta ecco tutti costoro in qualche modo cominciano ad appartenere a un orizzonte estraneo con cui si ha sempre meno in comune e naturalmente la cosa è reciproca la cosa è reciproca perché i cristiani d'oriente assistono sbigottiti prima a questa pretesa di un capo barbaro di dichiararsi imperatore romano quando tutti sanno che il vero imperatore romano siede a costantinopoli poi a questa alleanza fra questo finto imperatore e il papa di roma e allora qui la cosa si ribalta
questi latini che parlano latino pregano in latino non gli si capisce quando parlano che idee hanno sono cristiani per bene o no ecco questo genere di crescente malinteso di crescente diffidenza reciproca certamente con l'incoronazione di carlo magno acquista una forza che prima non aveva e da quel momento le cose andranno sempre peggiorando come sapete questa idea di un occidente che si sente estraneo al mondo cristiano d'oriente qui trova una delle sue tappe diciamo fondamentali dopodiché io vorrei concludere riprendendo questo argomento dal punto di vista della città di roma è un po lo stesso argomento ma
secondo me vale la pena di declinarlo proprio da questo punto di vista per ribadire quello che dicevo all'inizio che questo non è un avvenimento l'incoronazione di carlo magno che si è verificato a roma così per caso è successo qua e quindi lo possiamo inserire in queste giornate di roma ma in realtà non è un momento in quella storia della città abbia conosciuto una svolta ebbene non è così anche la storia della città di roma ha conosciuto una sterzata netta in questo momento e torniamo alla roma che era parte dell'impero bizantino alla roma dove i patti
erano greci e questa è un'altra cosa che si rischia di dimenticare l'ultimo grande papa che appartiene con certezza una grande famiglia di senatori romani come sapete e gregorio magno della gens anicia che muore all'inizio del vii secolo dopo di lui noi abbiamo un alternanza di papi di famiglia più oscura per lo più di cui molti sono greci greci dell'italia meridionale ma anche greci della siria e questo dimostra più di ogni altra cosa quanto sia profondamente integrata romane l'impero d'oriente ancora fino al tempo di carlo magno ancora nell'ottavo secolo molti papi sono greci altri sono romani
naturalmente rampolli delle grosse famiglie locali che intrigano per farli eleggere ma molti sono greci perfino di leone iii a un certo punto è stato ipotizzato che in realtà come etnia fosse greco anche se poi sembra che non ci siano davvero proprio gli elementi per dirlo con certezza allora questa città governata da papi greci profondamente integrata nell'impero d'oriente pian piano scivola però via da questo impero lo abbiamo visto e a partire dal giorno di natale dell'anno 800 fa ufficialmente parte di un altro impero quello occidentale quando dico ufficialmente questo va preso molto sul serio a partire
da quel momento torna sempre a questi aspetti simbolici sulle monete di leone iii compare in monogramma di carlo magno sui documenti di leone iii ricordate prima adriano metteva gli anni di pontificato propri e poi gli anni di regno di carlo adesso non basta neanche più quello sui documenti di leone iii cell anno di regno di carlo e basta roma in altre parole fa parte dell'impero di carlo magno a tutti gli effetti del resto io potrei citare il testamento di carlo magno carlo magno nel suo testamento lascia enormi ricchezze oro gioielli pietre preziose ai 21 arcivescovi
del suo impero ed elenca fieramente le 21 sedi metropolitane del suo impero i nomi delle metropoli a cui bisogna fare questa elemosina o ovvero elargizione sono roma ravenna milano e poi via via colonia salisburgo lione bordeaux eccetera eccetera eccetera allora allora io credo che si possa dire che la città di roma in quel momento ha davvero conosciuto una svolta nella sua storia una svolta che si stava preparando da tanto tempo certo noi parliamo di una giornata che ha simboleggiato questa trasformazione storica si capisce perché roma non apparteneva a quel sistema di città a partire da
questo momento roma non appartiene più al sistema delle antiche città cristiane delle grandi metropoli cristiane dei primi secoli in cui era perfettamente integrata all'inizio a partire dall'anno 800 roma non fa più parte di un sistema di città che comprende antiochia alessandria d'egitto gerusalemme la stessa costantinopoli fa parte di un sistema a cui appartengono alle città dell'italia settentrionale della francia della germania credo che sia uno di quei momenti in cui la storia di una città che è rimasta oscillante fra due possibilità fra due mondi definitivamente sceglie una delle due possibilità papi greci a roma non ce
ne saranno più a partire da quel momento agli occhi della corte bizantina naturalmente questa è una cosa inaccettabile i cronisti bizantini quando raccontano dell'incoronazione di carlo magno in genere concludono dice almeno non generano ce n'è uno specificamente mi ricordo questa frase che conclude dicendo a partire da quel momento roma e sotto il governo dei barbari ecco noi la vediamo un po diversamente ma è perché i discendenti di quei barbari siamo noi grazie [Applauso] [Musica]