abbiamo di recente cominciato a parlare di pietro abelardo grande filosofo della scolastica personalità anche molto originale e con una biografia particolarissima ma nella prima puntata dedicata a questo filosofo francese ci siamo soffermati soprattutto sulle vicende biografiche al limite sull'impostazione generale del suo pensiero oggi invece entriamo maggiormente nel dettaglio parliamo della sua visione della teologia soprattutto per gli aspetti che riguardano la trinità e la creazione e poi parliamo principalmente di etica un campo in cui abelardo portò contributi molto innovativi molto interessanti che gli costarono anche dei problemi con la chiesa cattolica ma che poi avrebbero influenzato
molto i filosofi successivi cominciamo subito dopo la sigla [Musica] entrò alla filosofia un podcast di mano script ferretti 108a puntata l'etica di pietro abelardo [Musica] eccoci qui di nuovo insieme ben trovati per parlare per qualche minuto di filosofia a portare un pò più avanti il nostro programma che sta procedendo speditamente siamo partiti dagli antichi greci ormai siamo quasi alla fine del medioevo però insomma c'è ancora tanta strada da fare assieme ecco proprio questo richiamo al passato ci è utile perché come dicevamo la volta scorsa nelle ultime battute della puntata pietro abelardo è interessante anche perché
forse per la prima volta nel medioevo cerca di recuperare in maniera importante la nera estesa la filosofia antica la filosofia pre cristiana tenete conto che per i filosofi cristiani fino a quel momento relazionarsi con i saggi antiche era stato abbastanza problematico perché i saggi antichi platone aristotele socrate e compagnia bella erano pagani ovviamente non solo erano pagani ma spesso anche portavano un ideale di vita che era anche in contrasto con quello cristiano pensate a socrate che si suicida ad esempio ecco c'era stato cioè un rifiuto di fatto di relazionarsi con loro nonostante in origine il
cristianesimo avesse molti debiti con le filosofie classiche con le filosofie antiche l'abbiamo pur detto quanto agostino l'esempio fosse legato al neoplatonismo e a platone stesso o quanto altre scuole filosofiche cristiane dovessero allo stoicismo all'aris totemismo e così via ecco abelardo fu però il primo a riprendere in mano le antiche filosofie proprio col suo metodo il metodo che abbiamo esposto in sic et non un metodo che si basava proprio sul recupero delle opinioni dei saggi del passato per discuterle per criticarle eventualmente a volte anche per riprenderle poi per arrivare a nuove conclusioni ecco questo interesse che
abelardo manifesta nei confronti della filosofia antica effettivamente porta un nuovo atteggiamento abelardo ad esempio ammira platone e ammira il neoplatonismo perché ritiene che queste filosofie quella di platone e quella dei neoplatonici che certo derivano dallo stesso platone ritiene che queste filosofie abbiano anticipato in buona misura il cristianesimo lui è forse uno dei primi a mettono chiaramente in luce a farlo vedere la cosa che però capite anche che per l'epoca poteva essere anche problematica dal punto di vista della chiesa perché dice questo abelardo predilige guardiamo bene cosa diceva platone cosa dicevano i neoplatonici ad esempio in
platone e ne neoplatonici si parla di dio ma si parla anche di una intelligenza humus che nasce da dio ma che anche co eterna questa intelligenza a dio stesso si parla anche di un anima del mondo ricordate il timeo di platone il demiurgo che metteva dentro le cose un'anima nel mondo questa anima sembra essere una sorta di terza persona qua abelardo in mente anche le famose ipostasi di plotino no l'uno luz l'intelligenza e l'anima anche questa anima questa terza persona sembra procedere da dio e sembra però donare allo stesso tempo la salvezza al mondo tutte
cose che abbiamo già visto al quale aveva fatto platone soprattutto il tardo platone e quando abbiamo fatto plotino e bene a velato però dice guardate che questa triade dio indusse e l'anima sempla tore se è implatini ma in fondo c'è anche nel cristianesimo non sono altro che anticipazioni della trinità cristiano in un certo senso valve figlio e spirito santo questo afferma belardo quindi attenzione i filosofi pagani certo sono pagani ma a volte hanno avuto delle intuizioni che possono essere utili anche per noi oggi che hanno anticipato alcuni rilievi che poi che se lesmo ha portato
maggiormente in luce la verità sta nel cristianesimo ovviamente ma non è detto che gli antichi non abbiano in qualche modo intuito a modo loro in maniera un po oscura anch'essi la verità e quindi gli antichi vanno studiati e però questo approccio che per noi e moderno per noi interessante per noi che studiamo la storia della filosofia è un approccio saggio sano quello di trovare i contatti tra dell'idea che si evolvono cambiano si richiamano ebbene all'epoca però non era così ben accolto anche perché pensate bene quest idea della trinità che abelardo court avanti non è perfettamente
in linea con la dottrina cristiana perché nel neoplatonismo non c'è una vera e propria trinità in platone non c'è una vera e propria trinità dio intelligenza e animano sono tre persone in una ma sono tre aspetti tra elementi della stessa e unica divinità infatti questa visione questo esempio abbiamo appena fatto della trinità lungo i secoli attirerà su abelardo una serie di problemi in particolare un salto del suo tempo so fiero oppositore bernardo di chiaravalle attacca ripetutamente abelardo proprio su questa dottrina perché disse guardate che quello che riceve largo compromette la visione della trinità cristiana perché
per abelardo non esistono tre persone divine ma esiste un'unica persona divina che si presenta con tre attributi con tre volti se vogliamo ma un'unica persona infatti in a ben guardare per abelardo il padre è la potenza di dio il figlio il verbo è la sapienza di dio lo spirito santo e la carità di dio ma dio è sempre uno quella visione platonica è una visione di un dio unico di un unico demiurgo invece nel cristianesimo la faccenda è più complesse e bernardo di chiaravalle se ne rende ben conto e attacca a velato proprio su questo
punto di questo per dire i primi problemi che filosofo francese si trova ad affrontare sul punto di vista teologico sul piano teologico ma non sono gli unici perché ce ne sono anche altri ad esempio l'impostazione di abelardo quella di riflettere e voler capire la teologia lo porta anche a riflettere su dio e sulla creazione se noi pensiamo al fatto che dio ha creato il mondo e che dio onnipotente diventa seconda belardo inevitabile trarre delle conclusioni ad esempio che il mondo che noi viviamo il mondo che abbiamo davanti sia stato scelto in ogni sua parte da
dio io poteva creare il mondo la creatori fatto ma poteva crearlo in mille modi diversi in fondo essendo né potente poteva farlo come l'ha fatto poteva farlo anche diversamente da come l'ha fatto visto che dio buono e persegue il bene cerca il bene evidentemente sì a patto il mondo in questa maniera lo ha fatto così perché questo modo era quello che meglio garantiva la realizzazione del bene se ci fosse stato un modo migliore per raggiungere bene di orbe creato il mondo in maniera diversa ma se l'ha fatto così significa che questo era il modo migliore
la via unica privilegiata per raggiungere bene questo porta a un grande ottimismo di avelar un ottimismo teologico perché perché significa che questo è il migliore dei mondi che dio poteva creare nell'ottica del bene questo è un tema che troveremo ancora nella storia della filosofia e attenzione abelardo sta anticipando rilievi che poi verranno espressi in termini più chiari più netti e anche più celebri da leibniz un filosofo vissuto tra i 600 e 700 cioè vari secoli dopo ave lardo ma ne parleremo tra varie puntate ma ne parleremo ebbene il nostro mondo e dunque il migliore che
dio poteva creare e che vuol dire che quello che accade in questo mondo è necessario non può non accadere pensateci bene pensate al male che accade in questo mondo è vero che c'è del male in questo mondo certo questo male era evitabile dio poteva fare in modo che questo male non avvenisse beh se un onnipotente poteva fare in modo ma se ha lasciato che questo male avvenisse evidentemente questo è l'unico modo per raggiungere un obiettivo che a noi sfugge perché non ce l'abbiamo davanti ma che è necessario ea cui bisogna aggiungere facciamo un esempio concreto
che ha proprio un esempio anche di abelardo pensate al tradimento di giuda sapete benissimo la storia gesù si mette alla guida di un gruppo di apostoli ma appunto vicino a pasqua viene tradito da uno di questi suoi discepoli giuda iscariota che lo vende ai romani e poi viene processato stato condannato e crocifisso ebbene l'atto di giura il tradimento di giuda è un'infamia è un fallimento portato contro dio stesso ed è quindi i peggiori mali peggiori dei peccati verrebbe da dire certo è un male atroce però nota questo abelardo se non ci fosse stato quel male
atroce tg1 sarebbe morto e non sarebbe risorto non si sarebbe compiuto cioè il progetto di dio sull'umanità gesù non ci avrebbe redenti dunque anche quel male incredibile atroce drammatico del tradimento di giuda era necessario non se ne poteva fare a meno bisognava che avvenisse certo è un male ma non c'era altra via ecco nel nostro mondo ci sono mali certo ce ne sono tanti ma se dio lascia che questi mali si verifichino se lascia che il mondo sia segnato da questi mali evidentemente non c'era altra via tutte le alternative erano peggiori tutti gli altri mondi
possibili presentavano un peggior numero di mali e un minor raggiungimento del bene dunque anche il male necessario anche il male va accettato anche il male in ultima istanza è bene anche il tradimento di giuda è un bene da un certo punto di vista non in sé perché in sé un male non bene per quello che ha prodotto a prodotto la salvezza umana tra tante altre cose ma ha prodotto la salvezza umane quindi a un bene tutti i mali hanno una loro ragione hanno una loro finalità anche se magari a noi rimangono nascoste queste finalità anche
se noi non capiamo perché accadono ma in realtà c'è un perché e quel perché è il bere [Musica] attenzione perché in questo modo a velato sta rivalutando molte cose sta rivalutando anche il nostro mondo in fondo che ti sta dicendo che quello che accade nel mondo anche quello che è imperfetto doloroso faticoso e forse ha un suo senso forse ha un suo significato e questa sua visione e risate ancora maggiormente nell'etica che forse la disciplina in cui avelar lo ha dato il contributo più interessante ecco dal punto di vista etico subito il filosofo francese si
mette in linea di rottura con quella che era la dottrina ufficiale della chiesa cattolica del tempo perché perché belardo in primo luogo distingue tra vizio e peccato che invece la chiesa cattolica attendeva uniformare cos'è il vizio per abelardo il vizio non è di per sé il male ma è la propensione al male che è presente dentro di noi naturalmente cioè noi secondo me l'arco siamo vittima molto spesso di desideri ad esempio desideri carnali che sono spontanei naturali che non decidiamo di avere che nascono dentro di noi e che non possiamo fare a meno di avere
ad esempio il desiderio sessuale visti abbiamo parlato di abelardo ed eloisa la volta scorsa è un desiderio che non si può non avere che non si può fermare che non si può evitare di avere questo è il vizio è il desiderio altra cosa però è il peccato perché il peccato è il cedere al vizio è l'atto di cedere al vizio ad esempio facciamo un esempio molto concreto anche un po brutale se me lo permettete poniamo il caso che ove da una bella donna allora una bella donna può provocare in me una certa attrattiva può provocare
in me una certa emozione un desiderio anche proprio di attrazione sessuale ecco questo desiderio se nasce non è sotto il mio controllo io non posso fare a meno di desiderare sognare vagheggiare bramare un contatto con questa signora con questa donna quello che posso fare è controllare però le mie azioni i desideri non li posso controllare le azioni però sì quindi io posso vedere questa donna bella elegante formosa attraente posso provare un'emozione ma posso anche dire a me stesso con la mia forza di volontà ok hai avuto questa emozione calmati ea non far nulla ecco il
vizio è inevitabile il peccato invece è evitabile sarebbe un peccato se invece salvasse a grosso questa signora e provassi a baciarla quello sarebbe un peccato perché sarebbe cedere al desiderio al vizio in una maniera inopportuna che fa male a me fa male a lei e fa male al morale corrente quindi vizio cioè è naturale cioè ogni essere vivente è soggetto al vizio perché nella sua natura essere soggetto al vizio il peccato invece non naturali peccato deriva da una nostra decisione la virtù pertanto cioè il comportamento retto dove sta il comportamento retto non sta nel non
avere tentazioni quello è impossibile ma nel saper resistere a queste tentazioni attenzione questa è la cosa importante nell'ottica invece medievale del cristianesimo tradizionale l'uomo per essere santo non doveva neppure avere tentazioni già la tentazione peccato già la tentazione è male a bellano dice ma no non è vero non è possibile non può esistere un uomo privo di tentazioni non può esistere un uomo che non prova mai desideri anche peccaminosi non si può reprimere il desiderio si può fare come fanno certi mistici medievali che si mettono il cilicio che si frustano per i desideri questo è
innaturale seconda belato desideri ci sono e vanno accettati quello che bisogna fare è controllare le azioni l'uomo virtuoso è quello che non pecca cioè non cede ai desideri li ha ma non cede e quindi sa resistere alle proprie tentazioni verrebbe da dire quindi attenzione il desiderio è qualcosa che non può essere giudicato dal punto di vista della morale è qualcosa che diventa per e morale cioè viene prima della morale esce dalla morale non è sottoposto alle solite valutazioni morali un desiderio non può essere giudicato buono o cattivo santo in puro i desideri sono desideri sono
le azioni dice abelardo che sono buone o cattive sono elezioni che sono sante o in pure pertanto di nuovo c'è una sorta di rivalutazione del nostro mondo del nostro corpo stesso no il corpo in sé non è peccaminoso il corpo in sé non è male vero che il corpo e la sede dei desideri è vero che proprio dal corpo nascono queste tentazioni ma le sensazioni non sono né bene né male sono natura sono elezioni ed essere bene o male quindi corpo risponde alla natura non può essere giudicato come buono cattivo giusto o sbagliato bene o
male quindi è la visione anche piuttosto moderna da questo punto di vista mai più abelardo riflette ulteriormente su questa morale varando quella che potremmo già definire una morale dell'intenzione vediamo cosa vuol dire abelardo infatti fa un ulteriore riflessione vice questo alla fine quello che conta abbiamo detto è se succede o se si resiste alle tentazioni ma questo significa che quello che conta ad avere in ambito morale è l'intenzione che ci governa cioè la nostra forza di volontà potremmo dire il fatto di resistere oppure no alle tentazioni alla fine l'atto vero morale è qualcosa di interiore
è una cosa che scegliamo è la nostra scelta davanti alle tentazioni quello è il momento veramente morale e riuscirono a dominare le nostre passioni dunque da un certo punto di vista i comportamenti diventano piu caldo degli effetti delle nostre decisioni quando io ovvero questa bella donna trovo l'impulso di baciare questa donna ma decido di farlo oppure no eccoli la decisione è l'atto morale l'azione di conseguenza quella di buttarmi sulla donna pure star fermo è solo una conseguenza della decisione che ho preso dentro di me quindi quello che conta davvero è la decisione è l'interiorità è
l'intenzione con cui decide di agire perché dice questo belardo che disse anche nota questo che a volte si fa il male involontariamente e si fa anche il bene involontariamente è però quando si fa tutto ciò non si può essere ritenuti rispettivamente peccatori o santi facciamo degli esempi poniamo il caso che abbiate fame è però non abbiate un soldo in tasca e passiate davanti a un fruttivendolo quei fruttivendoli che espongono la merce anche a volte sul marciapiede no eccetera e vediate della frutta a portata di mano vi venga il desiderio naturale spontaneo inevitabile di prendere una
mela e mangiar vela chiaramente una rete i soldi per pagare quindi questo desiderio se risoluzione se avremo un peccato perché vorrebbe dire rubare dentro di voi nasce un conflitto interiore dovete decidere cosa fare e poniamo il fatto che voi decidiate di rubare alla fine sediate all'impulso ci diate al desiderio cedia tealdi in quel momento a voi state peccando perché quando ricevette di rubare già fatte per carlo riceve l'art poniamo che voi quindi vi avvicinate al banchetto del fruttivendolo siate pronti con la mano nello state già allungando per prendere lamela ma in quel momento il fruttivendolo
esce dal negozio e inizia a tirar dentro i suoi baracchini le sue casse perché sta per chiudere e quindi voi non riusciate a rubare la mela perché avete davanti a voi ecco in quel caso avete beccato pure no secondo a velardo avete peccato sì perché nel vostro cuore avevate già deciso di rubare avevate già ceduto al vizio avevate già detto sì al desiderio e qui li avete peccato anche se poi non riuscite a realizzare l'atto in sé di rubare diretto che il comportamento è una conseguenza della decisione quello che conta è la decisione quindi il
saab e largo se avevate deciso di rubare e poi si è stati semplicemente impediti da cause di forza maggiore non è che questo vi assolva voi siete comunque peccatori poniamo un caso diverso altro esempio poniamo che voi andiate dallo stesso fruttivendolo abbiati soldi e comprate un po di frutta pagate il fruttivendolo vidal resto è andata a casa giunti a casa poniamo che stiate fuori soldi ricavati infilato in tasca e vi accorgiate che il fruttivendolo velato un resto maggiore di quello che vide voleva dare che quindi abbiate di fatto rubato dei soldi perché vi siete a
casa più soldi di quelli che rispettavano ora in quel caso secondo me largo voi non siete peccatori perché non avete acconsentito a un vizio non l'avete detto sì a un desiderio in puro ha un desiderio che poi poteva trasformarsi in un peccato non avete fatto nulla di tutto questo voi avete detto sì solo a desideri santi vi siete comportati correttamente quindi se per caso avete rubato non l'avete fatto apposta non l'avete scelto di rubare pertanto seconda belardo non siete responsabili di quel male il vostro non è un peccato capite il peccato si verifica nell'atto della
scelta quando diamo la senso oppure neghiamo la senso un desiderio licei peccato o la scelta santa morale il comportamento quello che accade poi nei fatti è una conseguenza a volte può andare a volte no a volte funziona volte no ma quello non conta nella valutazione morale secondo abelardo per questo si parla di morale dell'intenzione perché quello che conta è l'intenzione con cui si fanno le cose non le cose che effettivamente e concretamente si fanno questo importante perché verrà fortemente attaccato dalla chiesa cattolica proprio lei consiglio i sen in particolare si attaccherà questa dottrina di abelardo
perché per la chiesa cattolica contano certo le intenzioni è importante anche l'intenzione con cui si fanno le cose ma secondo la chiesa cattolica sono importanti anche le azioni anche le azioni contano hanno un peso uno che fa il male anche pensando di fare bene anche animato da buone intenzioni però fa il male commette un peccato non è che l'ignoranza salvarsi con la chiesa cattolica pertanto questa dottrina che in realtà come forse avrete notato anche un richiamo socratico verrà attaccata da parte della chiesa cattolica e verrà condannata insieme ad altre tesi da parte della chiesa tra
l'altro c'è un'altra importante conseguenza di quello che abelardo appena detto che la chiesa non poteva accettare se davvero a contare sono le intenzioni se davvero ha contato decisione che noi maturiamo dentro di noi allora nessuno può giudicarti o meglio ti può giudicare solo dio faccio un esempio concreto ti ho detto che quello che conta davvero è la decisione con cui facciamo le cose non ciò che facciamo concretamente allora poniamo che io mediamente ruby di soldi ma per sbaglio no perché non mi sono accorto del resto va da casa e aver rubato 5 euro senza accorgermene
in quel caso dice abelardo in non sono peccatore sono nel giusto ho fatto la cosa giusta ma chi può dire davvero se io non me ne ero accorto oppure no non sono solo io nel mio interiore nella mia anima se davvero non mi ero accorto di quel resto ho sbagliato ho fatto finta di non accorgersene capite se la decisione qualcosa di interno a me stesso solo io so davvero cosa ho pensato solo io so davvero se ho deciso di fare bene oppure no solo io e al limite dio che mi può leggere nell'anima io ed
io sappiamo è solo io e dio quindi possiamo giudicarci con una certa conoscenza valida con una certa validità la chiesa non può giudicarci la chiesa non può sapere con che animo abbiamo fatto le cose con quali decisione abbiamo fatto le cose e dunque neppure la chiesa può veramente giudicare gli altri seconda abelardo solo dio può giudicare il bene e il male questo vuol dire che ruolo e per la chiesa tende a diminuire anche parecchio attenzione però ultima nota quando diciamo che non è la chiesa giudicare che gli altri non ti possono giudicare ma che solo
tu sai si è fatto bene al male si verissimo ma questo non vuol dire che bene il male viventi sono soggettivi perché come vi ho detto lo sai tu e lo sa dio ecco dio garantisce sempre una ceppa oggettività dio garantisce che non sia attuale ct le regole da solo a decidere cosa bene cosa male perché tu devi comunque sempre poi rendere conto a dio non renderà i contro la chiesa non renderai conto agli altri nell'ambito morale ma dio si quindi c'è comunque una oggettività garantita dal richiamo sempre al divino [Musica] ecco questo secondo me
era quello che c'è da dire per chiudere un po la pagina su pietra velardo vedere anche le innovazioni del suo pensiero l'originalità ben poco medievale che anticipa molti elementi che ritroveremo poi nelle da moderne live prince come vi ho detto fino in campo in certi aspetti è però direi che abbiamo detto più o meno tutto vi ricordo che il podcast come al solito lo potete ascoltare su tante diverse piattaforme sul por podcast google podcast spotify deezer cast boxart radio speaker horrible e youtube ma su queste piattaforme se volete potete ascoltare anche il podcast gemello che
si chiama invece dentro alla storia in più se vi interessano storia filosofia anche più vicine giorno i nostri più contemporanee potete cercarmi su youtube come l'hanno ferretto come scritto dove trovate oltre a punto i podcast anche centinaia di video e spiegazioni su ogni epoca infine vi ricordo che se volete rimanere in contatto sapere quando escono le puntate le iniziative eccetera potete seguirmi sui social network cioè su facebook twitter oppure instagram dove sono presidente col nickname di script oppure potete abbonarvi alla newsletter gratuita e settimanale che esce ogni lunedì sera che trovate all'indirizzo ermanno ferretti puntoit
basta ho finito ci sentiamo presto per andare avanti con nostri discorsi sulla filosofia medievale poi per tanti altri temi ancora ciao alla prossima [Musica]