Salve, mi trovo qui a Gerusalemme, in Israele, che molti chiamano “Terra santa”. La domanda è: sarà davvero santa questa terra? Per saperlo, rimani con me nei prossimi minuti e risponderò a questo.
Questo è l’ultimo giorno di 3 settimane che abbiamo passato qui in Israele, registrando messaggi biblici nei luoghi dove tutto è avvenuto. Un programma che, in breve, annunceremo e renderemo disponibile qui nel canal. Ma in questa mia permanenza qui in Israele e in Gerusalemme, molti hanno commentato: "Ma che bello essere nella terra santa!
Che meraviglia conoscere la terra santa! " E ascoltando tutte queste dichiarazioni a riguardo della terra santa, mi sono reso conto che è importante intendere esattamente quello che significa questa dichiarazione. Perché credo che quando abbiamo una comprensione sbagliata, abbiamo una convinzione sbagliata ed una convinzione sbagliata può portarci a risultati sbagliati.
La domanda è: la Bibbia chiama questo luogo terra santa? La risposta, curiosamente è: sì e no. Sì, dentro di un proposito specifico e di un aspetto specifico che deve essere compreso in relazione al passato, in relazione al futuro.
No, in relazione alla corrispondenza letterale della santità del suolo in questo momento. È importante comprendere queste cose. Qui dietro a me abbiamo il monte degli Ulivi, questa parte verde che vedete si trova subito dopo il patio del tempio, dove vedete questa cupola dorata, oggi è una moschea, ma è stata costruita, è chiamata "la Cupola della Roccia", è stata costruita esattamente sopra il luogo dove si trovava il tempio dei giorni di Gesù.
Il tempio che Erode il Grande restaurò. Anzi, abbiamo una parte del muro, delle fondamenta del patio, che sono esattamente le stesse costruzioni che esistevano nei giorni di Gesù. È emozionante pensare che qui a 200 metri dal tetto dove mi trovo, può essere stato il luogo della crocifissione di Gesù, il così detto Golgota.
È emozionante pensare che stiamo andando, camminando in questi giorni nei luoghi dove è stato Gesù. Ma la domanda è: è possibile che oggi possiamo riferirci a questo luogo come "terra santa"? Il Salmo 78, che sebbene riassuma e presenti anche alcuni dettagli della liberazione della nazione di Israele dall’Egitto, nel momento in cui Dio li tolse di là, nel verso 54, dice: "Ed Egli li portò così nella sua terra santa, al monte che la sua destra aveva conquistato.
" Quindi, è vero, che questo luogo è già stato chiamato dalla Scrittura stessa Terra Santa. Ma dobbiamo comprendere ciò che significa questo. Anche perché, non soltanto Israele fu chiamata Terra Santa.
La Parola di Dio dice, là nel libro di Esodo, che quando Mosè è davanti al roveto ardente, il verso 5 di Esodo 3 dice che il Signore gli dice: "Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo. " Questo, che è già stato classificato da Paolo come il Monte Sinai, nel libro di Galati stando, nella divisione dell’epoca apparteneva all’Arabia, oggi appartiene all’Egitto. Quel luogo è stato chiamato terra santa e non è per questo che oggi noi chiamiamo l’Egitto "terra santa".
Quando il Signore dice a Giosuè: "togli i sandali dai tuoi piedi perché il luogo dove ti trovi è anch’esso un suolo santo", quando il capitano degli eserciti del Signore appare a Giosuè e crediamo che sia una teofania, una manifestazione dello stesso Gesù, lui sta per attraversare il fiume Giordano e stava dove oggi è la Giordania. Quindi, anche questo luogo è stato chiamato terra santa. Perché?
Il Signore stava parlando di un momento specifico e di una cosa che stava succedendo in quell’istante. Non significa che c’è una santità distinta, permanente e continua in quel suolo. Io credo che sia importante comprenderlo.
Perché? La stessa Parola che, in vari luoghi si riferisce qui a questo luogo dove siamo, come "terra santa", usa anche ciò che sarebbe contraddittorio se non ci fosse una maniera differente di comprendere, usa un’espressione per questo luogo che, spiritualmente parlando, ha una descrizione fatta nei giorni del Nuovo Testamento che è addirittura spaventosa. La Parola di Dio dice, nel libro di Apocalisse, nel capitolo 11 e nel verso 8: ".
. . E i loro cadaveri .
. . " sta parlando dei due testimoni, la Bibbia dice: ".
. . E i loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il nostro Signore è stato crocifisso.
" Osservate ciò che sta dicendo la Bibbia: "I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto. " Dove anche il nostro Signore è stato crocifisso? Dov’è stato crocifisso Gesù?
A Gerusalemme. Ma la Bibbia sta affermando qui, l’apostolo Giovanni, mediante lo Spirito Santo sta dicendo, che spiritualmente questa città si chiama Sodoma ed Egitto. Pensa in due dichiarazioni fatte nella Bibbia che parlano di una cosa che, spiritualmente, non possiamo chiamare né santa né benedetta.
Quando la Parola di Dio si riferisce alla santità, stava parlando di momenti dove: o la manifestazione di Dio toccò il suolo, indipendente di essere dentro i limiti della terra promessa o meno, o essa sta facendo allusione al compimento di un piano e di un proposito che Dio ha. Per esempio, il Signore Gesù quando parlava a riguardo dei giuramenti, disse: "Non giurate per Gerusalemme", in Matteo 5, "perché è la città del gran Re. " Allora la domanda da fare è: quand’è che Gerusalemme è stata la città del gran Re?
Gesù nacque a Betlemme, crebbe a Nazareth, stabilì il Suo ministero a Caparnaum e andò a Gerusalemme alcune volte nel corso della Sua vita e vi rimane per po’ più di tempo alla fine del Suo ministero. Guardando gli ultimi giorni di Gesù, passò i Suoi ultimi 5 giorni qui a Gerusalemme. Non possiamo, semplicemente dire, basandoci sul fatto che Gesù passò di qui, che questa è la città del gran Re.
Allora, quando la Bibbia sta dicendo che Gerusalemme è la città del gran Re, sta parlando a riguardo di eventi futuri. Qui dietro di noi, nel Monte degli Ulivi, è stato il luogo dove Gesù fu assunto ai cieli. Angeli apparvero agli apostoli e dissero: "Nella stessa maniera come lo avete visto salire, lo vedrete scendere.
" Il libro di Apocalisse dice: "In quel giorno", sta parlando di una profezia che non si è ancora compiuta, "I Suoi piedi si fermeranno sopra il Monte degli Ulivi, che si spaccherà in mezzo. " Se questo non è successo ad oggi, significa che succederà. Quindi, quando la Parola parla di Gerusalemme come la città del gran Re, sta parlando di avvenimenti futuri.
Oggi non esiste niente di più santo qui che in qualunque altro luogo sulla terra. Sto dicendo questo perché, quando dissi che sarei venuto qui, alcuni sono arrivati al punto di dire: "Preghi per noi là! Metti una richiesta di preghiera lì nel Muro delle Lamentazioni!
" Come se qui ci fosse qualcosa, spiritualmente parlando, migliore che in un altro luogo. Ripeto quello che ho detto prima: la comprensione sbagliata genera una convinzione sbagliata, che ci porta a luoghi sbagliati. Se questo luogo fosse realmente santo come alcuni pensano che sia, questo dovrebbe essere oggi una terra di risveglio e delle manifestazioni più gloriose di Dio.
Ma questo è uno dei luoghi dove il Signore Gesù è maggiormente rifiutato e la Sua signoria non è accettata né dai gentili, nella loro grande maggioranza, né dagli stessi giudei. Non possiamo dire che questo suolo sia migliore che gli altri. Alcuni credenti, purtroppo, vanno lì al Muro delle Lamentazioni pensando di trovarsi in un luogo santo perché è vicino a dove si trovava il tempio, è vicino a dove si trovava il Santo dei Santi.
Quando Gesù morì sulla croce il velo si è strappato, Dio stava dicendo: "La Mia presenza non è più circoscritta, limitata o ristretta a questo luogo. " Quell’ambiente è stato santo finché la presenza di Dio stava confinata in quel luogo? Sì, chiaro che sì!
Il sommo sacerdote poteva entrare solamente una volta all’anno e se non lo facesse correttamente, sarebbe morto, sarebbe stato fulminato dalla gloria di Dio. Ma quando il velo si strappò, la Bibbia ci sta dicendo che Dio non era più limitato a quel luogo. Quando Stefano sta predicando, in Atti 17, lui dice: "Dio non abita in templi fatti da mani d’uomo!
Questo tempo è finito, se n’è andato. " La presenza di Dio oggi, è dentro di ognuno di noi! Devi credermi: io amo stare in questo luogo, è la mia terza volta qui, l’anno prossimo porterò un gruppo di persone a conoscerlo, quindi, comprendi, non sto parlandone contro, ma non c’è nulla in questo luogo che ci porti più vicino a Dio di quanto lo siamo nel luogo dove ci troviamo.
Se non hai mai potuto visitare questo luogo, forse hai perso l’opportunità di conoscere meglio la geografia, di misurare l’ambiente, che è una cosa speciale, ma non sei stato derubato spiritualmente di nulla! Devi credere che oggi, quando preghi, è il nome di Gesù che ti dà accesso a Dio e non il luogo dove ti trovi. È l’opera di Gesù sulla croce che ti permette di entrar nel vero Santo dei Santi, che è il luogo della presenza di Dio.
Sei tu che sei diventato il santuario ed il tempio dello Spirito Santo. Questo tempio qui, quando i discepoli si eccitavano guardando la struttura che Erode aveva innalzato, che si trova qui dietro a noi, Gesù disse: "Di tutte queste cose che ammirate, verrà il giorno in cui non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata. " Sai cosa stava dicendo Gesù?
"Questo ha avuto il suo valore, ma non continuerà. Sarà distrutto. " Ancor oggi è stato consegnato, è nelle mani dei gentili.
Pensi che, se Dio considerasse questo terreno talmente santo per Lui, ci sarebbe qualcosa di così differente dalla fede che i giudei credevano e professano ancor oggi? Abbiamo due moschee dentro il terreno del patio del tempio. Non è il luogo che è santo!
Dobbiamo comprendere: siamo santificati. Purtroppo, alcuni credenti valorizzano più un luogo che il Dio che ha santificato perfino il luogo che, nell’occasione, fu chiamato santo. Devi capire che la santità di Dio nella tua vita, l’accesso al Santo dei Santi mediante il nome di Gesù e che, quando preghi, entri in questo stesso luogo che un giorno è già stato chiamato Santo.
Non hai bisogno della santità di un luogo, basta solo che ti relazioni correttamente con il Dio Santo. Pensare, avendo la comprensione corretta, ti porterà ad avere una convinzione corretta e la convinzione corretta ti porterà a risultati corretti. Puoi provare molto di più di Dio dove ti trovi invece di semplicemente far diventare mistici questi altri luoghi.
Che Dio realmente ti aiuti a comprendere l’accesso che hai a Lui. La Parola di Dio ci parla di una donna cananea che comprese che avrebbe potuto mangiare le briciole che i figli, i giudei, stavano disprezzando e lei ne provò molto. Immagina quando tu ed io comprenderemo quello che è un nostro diritto oggi come figli di sederci a tavola!
Dio ha molto per te e per me. Ovunque saremo, noi vivremo intensamente. Sii tu uno che manifesta santità de Deus e santifica i luoghi e le persone ovunque passi.
Che Dio ti benedica, nel nome di Gesù.