eugenio montale e il poeta che ha interpretato la crisi dell'uomo del novecento avendo vissuto in prima persona le due guerre mondiali e la dittatura fascista nella sua opera ha cantato il male di vivere la fine della speranza che diventa però un pegno d'amore e di salvezza futura conosciamo meglio la sua vita e le sue poesie eugenio montale nasce il 12 ottobre 1896 a genova e muore il 12 settembre 1981 a milano il padre domenico e titolare di una piccola ditta commerciale e nel 1905 fa costruire una villa a monterosso nelle cinque terre dove la famiglia
negli anni successivi trascorre i periodi di vacanza la villa occupa un posto importante nell'immaginario montaliano ed è possibile trovarne traccia nei versi del poeta l'adolescenza non è un periodo facile eugenio compie studi irregolari e si diploma nel 1915 in ragioneria prendi anche lezioni di canto ma solo per un breve periodo la passione per la musica però lo accompagnerà anche negli anni successivi nel 1917 durante la prima guerra mondiale è chiamato alle armi e combattere basa fino al maggio 1928 dal 1920 al 1923 frequenta anna degli uberti la giovane donna che canta nelle sue poesie col
nome di annette arletta dopo l'esperienza della guerra conosce stringe amicizia con i poeti liguri angelo barile adriano grande e camillo sbarbaro nel 1922 appare sulla rivista primo tempo un primo gruppo diversi dal titolo accorti degli anni venti si avvicina anche al gruppo di intellettuali torinesi guidati da piero gobetti del 1925 scrive un articolo dal titolo stile e tradizione il saggio stile e tradizione viene pubblicato su il baretti rivista fondata da piero gobetti in linea con il pensiero di quest'ultimo montale esprime in questo saggio il rifiuto delle esperienze dell'avanguardia e il bisogno di semplicità e chiarezza
della poesia lo stile si conquista quando nell'auto re maturano coscienza e onesta e non risponde a nessuno rigido tradizionalismo del 1925 montali inizia a scrivere anche sul quotidiano il lavoro sul settimanale e la rassegna sul mensile l'esame per l'esame scrive l'articolo omaggio a italo svevo in cui sottolinea l'importanza e l'originalità dell'autore fino ad allora ignorato dai critici ha chieste incontra e diviene amico di svevo e saba dello stesso anno presso le edizioni goberti pubblica ossi di seppia la sua prima raccolta poetica gli ossi di seppia che danno il titolo alla prima raccolta poetica di montale
sono residui che si trovano sulla spiaggia dopo l'azione di erosione compiuta dal mare e infatti il paesaggio ligure in particolare quello delle cinque terre a ispirare le poesie un paesaggio arido tormentato dal mare e dal sole nella natura scabra essenziale allucinante della sua liguria il poeta ricerca il senso profondo della vita e dell'uomo e lo fa interrogando il mondo fenomenico gli oggetti le immagini reali e gli elementi della natura diventano emblemi di concetti e sentimenti affranti la poesia però non riesce a sciogliere il mistero della vita non permette all'uomo di raggiungere la salvezza e la
verità l'unica forma di conoscenza possibile in questo periodo storico è una conoscenza di ciò che non è il poeta può soltanto capire ciò che non siamo ciò che non vogliamo nient'altro nel 1925 montale firma il manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da benedetto croce in risposta al manifesto degli intellettuali fascisti di giovanni gentile in questo modo montale esprime il proprio dissenso verso il regime del 1926 montale incontra il poeta americano ezra pound e allarga i suoi interessi alla letteratura internazionale nel 1927 inizi a lavorare presso l'editore bemporad a firenze in quel periodo è uno degli animatori
delle riviste solaria e letteratura frequente il caffè giubbe rosse ed è in contatto con gli scrittori italiani più importanti del tempo nello stesso anno conosce drusilla tanzi moglie di un famoso critico d'arte che avrebbe sposato nel 1962 drusilla viene ricordata nelle poesie con il nomignolo di mosca del 1929 viene nominato direttore del gabinetto di s un gabinetto di lettura che era stato fondato a firenze nel 1806 si trova ancora oggi a palazzo strozzi montale mantiene l'incarico fino al 1938 quando viene esonerato perché aveva rifiutato di iscriversi al partito fascista nel 1933 montale conosce irma brandeis
una giovane studiosa statunitense che canterà in numerose opere col nomignolo di clizia nel 1939 esce presso l'editore einaudi la sua seconda raccolta poetica le occasioni le occasioni sono nell'immaginario del poeta eventi particolarmente importanti rivelazioni che potrebbero mutare il corso monotono dell'esistenza aumentano allora agli incontri specie con figure femminili inafferrabili e divine a cui il poeta affida la sua speranza le relazioni umane si complicano il presente risulta vuoto e la mente è tormentata da fantasmi paurosi immagini allucinate e presagi di morte tra il 1939 e il 1943 montale continua a collaborare con diverse riviste corrente oggi
tempo la ruota e molte altre lavora anche come traduttore dall'inglese e dallo spagnolo sono gli anni della seconda guerra mondiale che monta le trascorre a firenze vicino tra gli altri a umberto saba dopo la liberazione della città riceve un incarico dal comitato nazionale di liberazione e fonda nel 1945 la rivista il mondo che dirige fino al 1947 nel dopoguerra si dedica anche alla pittura nel 1948 si trasferisce a milano dove inizia a lavorare come redattore per il corriere della sera e per il giornale collegato corriere d'informazione scrive soprattutto articoli di attualità letteraria e cultura critica
musicale e racconti i racconti confluiranno nel volume farfalla di dinard nel 1956 nel 1956 l'editore neri pozza pubblica la sua terza raccolta di poesie dal titolo la bufera e altro la bufera allude allo sconvolgimento causato dalla guerra la sfiducia nella storia si fa più forte è il poeta dichiara l'impossibilità per lui di portare avanti qualsiasi impegno politico attivo proprio perché la realtà gli appare contraddittoria e incerta anche la simbologia degli oggetti tipica dei suoi versi diviene perciò oscura è indecifrabile ai segni della realtà della bufera come nelle occasioni si accosta una figura femminile è portatrice
di salvezza che il critico ferroni definisce una beatrice moderna minacciosa è benigna si tratta prevalentemente di clizia nomignolo di irma brandeis ma in qualche caso anche di mosca e nell'ultima parte del libro di volpe la poetessa maria luisa spaziani in un passaggio dall angelico al terrestre nel 1971 l'editore mondadori pubblica satura la raccolta satura dopo due poesie iniziali si articola in quattro parti xenia prima xenia seconda satura prima satura seconda gli xenia sono componimenti dedicati alla moglie volta chiamata mosca satura titolo delle ultime due partite l'intera raccolta si riferisce soprattutto al tono satirico con cui
i versi si rivolgono alla società contemporanea una società che ha perso la propria dignità concentrata solo sul benessere economico e sul consumo nel 1975 eugenio montale riceve il premio nobel per la letteratura a stoccolma trascorre la sua lunga vecchiaia a milano del suo appartamento sito in via bigli 15 muore in una clinica di milano il 12 settembre 1981 ed è salutato con funerali solenni e sepolto nel cimitero di san felice a ema presso firenze vicino a sua moglie e drusilla tanzi vi salutiamo con questi versi tratti da una poesia degli ossi di seppia dal titolo
casa sul mare in cui montale riflette sul trascorrere del tempo e sul presagio della morte vorrei dirti che no che ti si appressa l'ora che passerà il di là dal tempo forse solo chi vuole sì infinita e questo tu potrai chissà non io