Tutto Spinoza in un'ora

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Video Transcript:
baruk Spinoza è uno dei filosofi più interessanti del Seicento più trascurati alla sua epoca più riscoperti nei secoli successivi ancora oggi è uno dei filosofi più studiati del suo tempo vale la pena ricordarlo vale la pena studiarlo l'abbiamo spiegato ampiamente in una serie di video Oggi facciamo invece un video di ripasso un video riassuntivo tutto Spinoza in un'ora per chi ha già studiato e vuole dare una ripassata veloce agli argomenti più interessanti di questo grande filosofo olandese Andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] un Suso di caffè nella solita tazza con la scritta Andiamo
a cominciare che mi fa sempre compagnia con me a farmi compagnia ci sono anche i soliti compagni di avventura Topolino R Stoy Batman di Andre il mostro peroso cuscino e quest'altro mostriciattolo qui e poi ci sono io Io mi chiamo Hermano Ferretti Sono un insegnante di storia e filosofia su internet utilizzo a volte spesso anche il nickname di scrip Ma qui su questo canale realizzo video spiegazioni appunto di storia di filosofia A volte anche di educazione civica che seguono più o meno il programma che si fa alle superiori ogni tanto si lanciano anche in qualche
approfondimento in qualche allargamento o anche in qualche ripasso dicevo a Spinoza abbiamo dedicato tutta una serie di video una playlist intera che trovate linkata in descrizione a questo questo video Se volete le cose spiegate in maniera più calma più ampia con esempi e chiarimenti più precisi sull'opera di spinozza ma come faccio sempre coi grandi filosofi quando si fanno tutta una serie di video che durano 4-5 ore può diventare anche difficile poi ricordare tutto e ripassare tutto Allora alla fine faccio anche di solito un video riassuntivo da un'ora un'ora esatta più o meno Spero di starci
nella cifra precisa per ricapitolare i punti salien per rimembrare se avete già studiato Spinoza semplicemente volete ripassarli i capisaldi siete nel posto giusto Comunque vi rimando In ogni caso anche i video più ampi più completi per avere una panoramica più precisa oggi parleremo di Spinoza chi è questo filosofo due cose velocemente sulla vita un filosofo del 600 nasce nel 1632 muore Nel 1677 molto giovane neppure quarantacinquenne ed è olandese di nascita nasce ad Amsterdam poi vivrà gran parte della sua vita a Laia ma in realtà il cognome non vi suona olandese ovviamente perché spinozza sembra
un cognome spagnolo in effetti spinozza è un filosofo Ebreo che ha vissuto o meglio la cui famiglia ha vissuto a lungo in Spagna e poi anche in Portogallo dopo la cacciata degli ebrei dalla penisola iberica questa famiglia si stabilì appunto in Olanda e lì nacque anche baruk a volte tradotto anche come Benedetto Spinoza quindi ebreo olandese che però verrà presto rinnegato dalla sua stessa comunità Nel senso che le opere di Spinoza e le vedremo verranno accusate già con lui in vita sostanzialmente di ateismo e quindi verrà scomunicato dalla chiesa protestante che in Olanda era molto
forte Dalla Chiesa Cattolica Dalla Chiesa chiesa tra virgolette dalla comunità ebraica verrà scomunicato un po' da tutti tenteranno anche di ammazzarlo verrà escluso per le sue idee da molte comunità o circostanze e però lui le sue idee continuerà a professar le e a scriverle non sempre a pubblicare le opere di opere ne pubblicherà poco in vita perché già un'opera in cui aveva riposto una certa eh speranza il Trattato teologico politico che era stato pubblicato anonimamente aveva ricevuto fortissime critiche quindi la sua opera principale su cui ci soffermeremo anche a lungo che è l'etica ordine geometrico
rostrata etica dimostrata secondo le modalità geometriche verrà pubblicata solo postum ma lui la scriverà la diffonderà tra alcuni amici ma non non le darà mai una stampa vera e propria se non appunto dopo la sua morte proprio perché era un'opera che rischiava di essere tacciata di eresia di problemi di varia natura Quindi lui si è un filosofo Ma è un filosofo che potremmo dire quasi sconosciuto dilettante perché non è quella la sua prima preoccupazione perché non può neppure pubblicare i libri che avrebbe in mente di pubblicare la sua prima occupazione è quella di Ottico Infatti
si mantiene facendo il molatore di lenti un mestiere artigianale che in Olanda era particolarmente importante pregiato c'era un grande artiganato di questo tipo lui appunto Aia Lavora su questo settore Poi appunto ha qualche discepolo qualche ammiratore qualcuno con cui scambia idee A volte questi discepoli Tentano anche di dargli degli aiuti economici per mantenerlo ma lui spesso rifiuta muore di tisi appunto abbastanza giovane e Però lascia una serie di scritti molto molto interessanti che si collegano Alla filosofia del 600 la filosofia anche cartesiana ad esempio Ma vanno anche molto oltre per partire con la trazione del
pensiero di Spinoza partirei però da un libro minore da un'operetta piccola meno importante delle altre che è il Trattato sull'emendazione dell'intelletto che però ci permette di capire qual è il fine ultimo della riflessione di Spinoza in questo libro Spinoza cerca di capire come si fa a essere felici come si può dirigere bene l'intelletto verso la felicità Perché Perché molto spesso gli uomini si lasciano incantare da cose futili si lasciano catturare da cose che non sono veramente importanti nella vita ad esempio le ricchezze ad esempio gli onori ad esempio oggi vemo la carriera eccetera questi beni
questi queste cose di cui andiamo in cerca per cercare di essere felici però non ci appagano mai sono transeunti cioè finiscono in fretta sono fugaci cioè Appunto non durano E generano spesso più inquietudini che felicità anche la ricerca del denaro certo Magari il denaro ci permette di fare le cose ma siamo sempre in ansia di perderlo questo denaro Allora questi beni che noi C crediamo a essere dei beni in realtà non sono dei beni in sé possono essere R spinozza dei mezzi per arrivare al vero bene cioè il denaro non è che faccia proprio schifo
e gli onori non è che facciano proprio schifo però non possono essere questi gli obiettivi veri perché si esauriscono in fretta perché non ci soddisfano mai perché non ne siamo mai pieni di questi onori se vogliamo essere veramente felici dobbiamo puntare altrove e trasformare questi da obiettivi in mezzi quindi considerarli dei mezzi per arrivare verso qualcos'altro e cosa sarà questo qualcos'altro questo qualcos'altro che dobbiamo cercare per essere felici deve essere qualcosa di durevole di duraturo di eterno di capace di inondarti della sua pienezza senza esaurire mai la sua forza e la sua carica di felicità
questo Qualcosa deve essere appunto qualcosa di eterno di infinito e questo qualcosa secondo Spinoza è Dio voi mi direste come Dio abbiamo appena detto che Spinoza è un filosofo accusato di ateismo Ebbene adesso lo vediamo Spinoza venne accusato di ateismo ma in realtà non era ateo o quanto o meno era ateo per le religioni tradizionali ma una certa visione di Dio ce l'aveva molto precisa e anzi la sua filosofia è una ricerca di Dio non del dio delle religioni tradizionali ma di un Dio diverso vediamo quale prima di vedere però che visione ha Spinoza di
Dio Qual è il suo Dio Bisogna capire come critica gli dei delle religioni tradizionali perché effettivamente come vi dicevo Spinoza nasce in una comunità ebraica Ma viene rinnegato dall'ebraismo verrà scomunicato addirittura maledetto dai rabbini di di dell'Olanda del tempo viene scomunicato cacciato dalla comunità protestante che pure in Olanda è molto forte verrà perseguitato pure re cristiani Quindi è un filosofo davvero rinnegato da ogni religione rivelata e però bisogna anche dire che lui non aveva risparmiato critiche verso queste religioni rivelate Anzi prima di tutto Dobbiamo notare che Spinoza compie un'analisi precisa critica e forte nei confronti
dei Testi Sacri di queste religioni in particolare della Bibbia che ovviamente è testo sacro per i cristiani è testo sacro in versione diversa anche per gli ebrei Perché Perché Spinoza è forse l'autore della prima analisi storico critica seria della Bibbia e analizzandola nota tutta una serie di incongruenze che secondo lui rendono la Bibbia meno meritevole di fiducia di quanto invece non si faccia di solito ad esempio analizzando proprio L'Antico Testamento e in particolare la torà che sono i primi libri della Bibbia sia ebraica che eh Cristiana i Testi Sacri quelli che tradizionalmente vengono attribuiti a
Mosè Spinoza dimostrò abbastanza facilmente per la verità che non potevano Questi libri essere attribuiti a Mosè Perché di fatto narravano eventi certo anche della vita di Mosè ma perfino eventi successivi alla morte di Mosè E allora come poteva Mosè aver scritto dei libri che raccontavano fatti avvenuti dopo la sua morte quindi secondo spinozza questo è una prova inconfutabile del fatto che questi testi non potevano essere stati scritti da Mosè ovviamente ma allo stesso modo analizzando tutto L'Antico Testamento Spinoza trova tutta una serie di incongruenze ad esempio Dio stesso che viene presentato in certi libri in
un modo in certi altri libri in un modo diverso contraddicendosi cioè ad esempio In certi punti si dice che Dio è colui che non si pente mai e in altri punti Invece Dio si pente E allora o non si pente mai o si pente In certi punti Dio viene presentato come qualcosa che non si può mai mostrare fisicamente in certi altri punti invece si mostra come un Roveto ardente e così via quindi contraddizioni segno che la Bibbia non era un testo vero in ogni sua parte secondo Spinoza e poi soprattutto un tema su cui Spinoza
si sofferma particolarmente è quello dei Miracoli che sono presenti nell'Antico Testamento nel Nuovo Testamento e sono spesso all'epoca almeno ero considerati prove della presenza di Dio e dell'esistenza di Dio Ecco spin dice Ma guardate bene i miracoli Logicamente non hanno ragione di esistere perché Mettiamoci nell'ottica di di Dio Dio è considerato l'autore del mondo colui che ha plasmato il mondo che gli ha dato le leggi cosa sono i miracoli stando l'interpretazione classica delle varie religioni sono momenti in cui le leggi di natura si interrompono smettono di funzionare all'improvviso e avviene qualcosa che le leggi di
natura non possono spiegare ora se questo è vero si arriva a una contraddizione Dio ha creato le leggi di natura Eppure pur avendole creato lui e pur essendo onnipotente a un certo punto ha bisogno di trasgredire a quelle leggi che lui lo stesso imposto i miracoli sono trasgressioni e le leggi di natura ma se Dio è onnipotente non poteva creare delle leggi di natura migliori se davvero voleva che accadessero delle cose perché ha dovuto ricorrere i miracoli i miracoli sembrano quasi correzioni di leggi che sono state scritte male ma Dio onnipotente non può aver scritto
male le leggi quindi i miracoli nell'ottica di Spinoza sono contraddizioni dell'onnipotenza Divina e quindi non hanno ragione d'essere Dunque La Credenza dii miracoli è pure superstizione ma in generale Spinoza attacca tutte queste l'ebraismo il cattolicesimo il protestantesimo perché le ritiene foriere di superstizioni da dove nasce la religione secondo spinozza nasce dalla paura dell'uomo che si trova davanti a un mondo che non comprende di cui non conosce ancora le leggi e proprio perché non conosce le leggi si appella alla religione si fida di questi sacerdoti che gli dicono guarda viene così perché Dio vuole questo In
realtà c'è una legge dietto a gli accadimenti di natura le cose accadono i terremoti le carestie accadono perché ci sono delle leggi di natura ma il fatto che l'uomo non le conosca gli fa pensare che queste cose accadono perché sono volontà di Dio e quindi magari precando Dio si possa risolvere il problema Ecco secondo spinozza Questo è non solo una bugia ma è un danno per l'uomo perché credendo a queste religioni l'uomo non usa la sua ragione e rinuncia a usare la sua ragione preferendo appellarsi a spiegazioni fantasiose superstiziose non cercando di capire veramente la
realtà delle cose preferendo mettere in pausa la propria ragione e accettando delle spiegazioni che non hanno nulla di scientifico la riflessione che spinozza fa sulla Bibbia lo porta presto a trattare anche il tema dello Stato soprattutto nel trattato teologico politico un tema quello dello Stato che all'epoca era ampiamente affrontato soprattutto dalla corrente giusnaturalistica Vi ricordo che Spinoza vive nel 6 è il secolo anche di obs che pochi anni prima rispetto a Spinoza ha esposto sue teorie nel Leviatano nel de cive eccetera vi metto magari in descrizione un link a obs ora Spinoza in effetti è
abbastanza in linea con Ops dice ehm proviamo a immaginare lo stato di natura lo stato di natura se non vi ricordate cos'è È quella situazione ipotetica in cui filosofi immaginavano l'uomo prima della nascita dello stato prima della nascita di ogni associazione come vivrebbe un uomo in natura Ebbene secondo spinozza nello stato di natura gli uomini avrebbero tanti diritti quanti ne possono ottenere con la loro loro forza quanti la loro forza gliene concede nello stato di natura secondo Spinoza Infatti non esistono ancora i concetti morali giusto sbagliato di bene e male sono cose che nascono dopo
quando gli uomini si associano il giusto lo sbagliato il bene e il male nello stato di natura vige solo la legge del più forte quindi il più forte si può imporre sul più debole il più forte può obbligare il più debole ad Rob bergli e questo è il suo diritto perché il diritto dipende dalla forza e quindi chi è più forte ha più diritti Chi è meno forte ha meno diritti Ovviamente se questo è vero lo stato di natura diventa immediatamente uno stato pericoloso di vita perché tutti tentano di esercitare la forza gli uni sugli
altri i più forti prevalgono i più deboli soccombono Ma è uno stato pericolosissimo perché anche i più forti per quanto prevalgano rischiano sempre la vita i deboli si possono alleare tra loro e uccidere o malmenare o schiavizzare il più forte Dunque è uno stato in cui tutti i cittadini rischiano costantemente la vita e dunque dice Spinoza ragionando gli uomini capiscono che è più conveniente uscire da questo stato di natura firmare una sorta di patto tra i cittadini e fondare lo stato vero e proprio lo stato positivo quindi la nascita dello Stato è un atto razionale
con cui gli uomini decidono anche di rinunciare alla loro forza una parte della loro forza perché affidano questa forza allo stato per aver salva la vita per non dover rischiare di morire in ogni istante ovviamente ente questo vuol dire Appunto rinunciare a una parte della propria Libertà ma solo a una parte perché Spinoza dice questo intanto lo stato ha come avevano i cittadini prima ha tanti diritti quanta la sua forza gliene concede quindi lo Stato deve essere autorevole e anche forte deve esercitare la forza in certi casi quando serve e la sua forza sta nell'esercizio
di questa forza il suo diritto sta n nell'esercizio di questa forza prima cosa ma seconda cosa Ehm questo Stato deve comunque garantire le libertà se i cittadini lo fondano perché vogliono essere più liberi perché vogliono aver salva la vita perché vogliono avere più diritti lo Stato deve garantire questi diritti deve garantire la sicurezza deve garantire soprattutto la libertà di parola di opinione eccetera Il problema secondo spinozza più forte è proprio questo della libertà di parola e di opinione e questo si lega anche al discorso della religione che facevamo prima vi dicevo che Spinoza critica la
Bibbia e la ritiene un'opera di superstizione come tutte le religioni tradizionali quelle rivelate anche se bisogna anche dir questo dice Spinoza se noi poi spogliamo le religioni l'ebraismo il cattolicesimo eccetera da tutte le superstizioni miracoli eccetera Cosa Rimane Rimane un insegnamento morale Ecco l'insegnamento Morale delle religioni non è tutto da buttar via secondo spinozza è valido Quando ad esempio l'ebraismo il cristianesimo impongono di amare il proprio vicino il proprio nemico il proprio compagno il proprio Pros Ecco questo è un insegnamento morale che ha un suo fondamento secondo Spinoza Quindi quello che non va nelle religioni
è tutto l'apparato di miracoli superstizioni ma l'insegnamento morale può avere una sua validità E allora se noi dobbiamo rifiutare i miracoli le superstizioni non solo perché sono falsità dicevo prima non solo perché non ci fanno usare la ragione ma perché di fatto in chiave politica dice spinozza queste superstizioni ci impongono L'obbedienza la religione non ci spiega la verità non ci vuole portare alla verità non ci vuole portare a conoscere il mondo ci vuole portare ad obbedire Mosè quando è sceso con le tavole della legge dal Sinai non ha detto agli Ebrei cari ebrei vi spiego
perché è meglio non uccidere ha detto non si uccide fine non ha detto agli Ebrei vi spiego perché è meglio non rubare ha detto non si ruba fine così è la religione secondo Spinoza l'esempio di Mosè è suo l'ho un po' romanzato Perché la religione non ti spiega perché devi credere perché è meglio comportarti in un certo modo perché meglio comportati in un altro modo g insegnamenti morali sono anche validi ma non te li spiega mica la religione te li impone Perché Perché la religione non ha come suo scopo quello di insegnarti qualcosa quello di
farti capire il mondo e le cose la religione ha come suo scopo L'obbedienza dunque la religione da rifiutare ed è anche contraria allo spirito dello Stato lo spirito dello Stato secondo Spinoza è quello di garantire la libertà di garantire il maggior numero di libertà possibili per i cittadini la religione da questo punto di vista È l'esatto opposto queste premesse possiamo arrivare al punto clu più importante della filosofia di Spinoza cioè all'etica ordine geometrico dimostrata un'opera capitale importantissima che vi ho detto si intitola in questo modo in latino significa etica spiegata secondo le moralità geometriche è
un libro di etica cioè un libro che ci insegna come vivere Proprio perché L'obiettivo è la felicità Alla fine però per capire come vivere Dobbiamo capire anche in che mondo viviamo Prima di tutto e cosa siamo in questo mondo quindi parte da premesse di stampo metafisico logico e soprattutto Spinoza per fare tutti questi ragionamenti sceglie uno stile molto particolare spiegata secondo l'ordine geometrico Cosa vuol dire vuol dire che il suo libro l'etica è strutturata Sul modello degli elementi di Euclide vi ricordate sicuramente che Euclide è il grande fondatore della geometria appunto euclidea e scrisse un
testo che era gli elementi che è il testo cartin della geometria idea un libro scritto in un modo molto particolare perché è un libro pieno di definizioni di teoremi di dimostrazioni di assiomi eccetera Come si fa in geometria Ebbene Spinoza applica queste stesse moralità definizioni dimostrazioni teoremi corollari eccetera all'ambito etico cioè dice Voglio scrivere un libro che non si tratti che non tratta di geometria tratta di vita di Mondo di realtà di Dio ma lo scrivo come se fosse un libro di geometria perché questo perché intanto la geometria è un linguaggio molto chiaro e limpido
e permette di ragionare in maniera coerente ovviamente Quindi lui vuole un ragionamento che sia convincente che sia ordinato che sia ben strutturato E coerente Ma poi anche perché spin è convinto che il mondo abbia di fatto una struttura geometrica cioè sia retto da regole necessarie Come è la geometria e quindi applicare il metodo geometrico allo studio del mondo ha un suo senso ora cosa dice usando questo metodo prima di tutto Dobbiamo capire che cos'è questo mondo e Spinoza di Decide di partire da un concetto fondamentale che è il concetto di sostanza parola che noi abbiamo
incontrato tante volte in filosofia da Aristotele in poi termine sostanza torna e torna e torna la versione più vicina a quella di Spinoza del concetto di sostanza proprio cronologicamente era quella di Cartesio anche Cartesio aveva parlato di sostanza aveva chiamata sostanza Pensante e sostanza estesa in latino res cogitans e estensa sostanza cioè Cartesio aveva introdotto questo reintrodotto diciamo così in filosofia questo concetto definendo la sostanza come una realtà autosussistenza di autonomo però Spinoza proprio ragionando su Cartesio dice ma Cartesio Sì ha detto che la sostanza deve essere qualcosa di autosussistenza è davvero autosussistenza c'è qualcosa
di veramente autonomo che non ha bisogno d'altro per esistere è mica tanto perché la Res cogitans in fondo ha bisogno di Dio per esistere nel sistema cartesiano come la resistenza ha bisogno di Dio per esistere Dio che l'ha creata dunque non è veramente una sostanza dice Spinoza bisogna essere più precisi e allora lui inizia proprio l'inizio dell'etica con una definizione di sostanza che è abbastanza celebre ve la mostro anche a schermo dice questo Spinoza per sostanza intendo ciò che è in sé e per sé si concepisce cioè ciò il cui concetto non ha bisogno del
concetto di un'altra cosa da cui debba essere formato Cosa significa questa frase che è famosissima significa che la sostanza per Spinoza è ciò che è veramente autonomo ciò che non ha bisogno di nient'altro né per esistere né per essere pensato si dice in filosofia che la sostanza è autonoma dal punto di vista ontologico cioè non ha bisogno di altro per esistere l'ontologia riguarda l'esistenza non ha bisogno di altro per esistere ma è autonoma anche dal punto di vista logico gnoseologico perché non ha bisogno né d'altro neppure per essere pensata e capita E allora si chiede
Spinoza Ma cos'è sta sta sostanza Cioè cos'è che esiste in questo mondo che non ha bisogno di nient'altro Io non sono non ho questa caratteristica perché io molto banalmente ho avuto bisogno dei miei genitori per esistere i miei genitori hanno avuto bisogno dei nonni per esistere questo tavolo ha avuto bisogno di un falegname questa telecamera di un'industria noi non siamo mica autonomi Cioè abbiamo bisogno di qualcos'altro per abbiamo avuto bisogno di qualcos'altro per esistere qual è l'unica cosa che non ha bisogno di nient'altro Per esistere Beh ovviamente Dio L'unica cosa che la storia della filosofia
ci ha detto essere necessaria cioè essere veramente autosussistenza è Dio l'unico ente che non ha bisogno di altro per esistere m lo diceva Tommaso lo diceva Anselmo lo dicevano tutti ok bene E fin qui sembra che Spinoza stia confermando quello che hanno detto fior di filosophy ma in realtà a questo punto Spinoza dice Attenzione però quando io parlo di Dio non intendo il Dio dei Cristiani non intendo il Dio degli ebrei Ma intendo la natura Deus sive natura in latino Dio cioè la natura la sostanza è tutto è l'unica cosa che c'è al mondo tutto
è la sostanza o la sostanza è tutto il che vuol dire che io non sono un'altra sostanza perché se c'è una sostanza che è veramente autonoma questa sostanza appunto Dio deve essere anche infinita deve essere increata deve essere l'unica cosa che esiste il che porta Spinoza a dire che tutte le cose del mondo io il tavolo la telecamera eccetera Non siamo altro che manifestazioni di quella sostanza la sostanza è una sola è Dio e noi siamo parte di questa sostanza E che vuol dire che Dio non è un'entità che sta da qualche parte lontana da
noi Dio siamo noi Dio è il mondo siamo davanti a un panteismo Dio è la natura l'universo intero è Dio la l'ordine geometrico che regge il mondo è Dio Dio non è un signore con la barba che sta da qualche parte Dio È l'universo stesso Dio è la realtà questa realtà che abbiamo davanti è Dio l'unica vera sostanza L'unica cosa che esiste e che necessariamente deve esistere attenzione adesso spinozza complica un po' le cose in effetti Spinoza è difficile da leggere da comprendere perché anche Usa questo stile appunto geometrico un po' complicato ma cerchiamo di
capire lui dice Attenzione questa sostanza che è Dio ma chiamiamo chamola pure sostanza con la s maiuscola è il tutto è la realtà è la natura M ma si presenta in modi diversi Ad esempio si presenta tramite degli attributi questa sostanza ha degli attributi gli attributi sono dice Spinoza infiniti perché la sostanza è infinita questo Dio è infinito e quindi infiniti sono anche i suoi attributi solo che noi esseri umani riusciamo a concepire solo due di questi infiniti attributi che sono l'estensione e il pensiero che sono i due attributi fondamentali cioè le qualità essenziali della
sostanza ok Non solo però ci sono gli attributi ci sono anche i modi Fatevi proprio uno schema dall'alto al basso la sostanza che poi ha degli attributi estensione pensiero e che poi ha dei modi questi modi sono le modificazioni accidentali della sostanza mentre gli attributi sono le qualità essenziali i modi sono più accidentali Ma i modi sono a loro volta divisi in due tipi diversi ci sono i modi infiniti e i modi finiti i modi infiniti derivano direttamente dagli attributi ad esempio V detto che due attributi che noi conosciamo sono l'estensione del pensiero Ebbene dal
modo dall'attribuzione derivano i modi infiniti della Quiete del moto Mh dall' attributi dall' attributo invece del pensiero Esistono i modi infiniti dell'intelletto e della volontà quindi varie ramificazioni faccio notare una cosa vi ho ho detto che i due attributi fondamentali sono estensione e pensiero vi dovrebbe suonare un campanello d'allarme Perché di fatto sono le due sostanze cartesiane la res cogitans e la Res estensa Praticamente sza ci sta dicendo Guardate Cartesio ha un po' sbagliato ma non ha sbagliato tanto quando ha detto che esistono due sostanze chiamandola Res cogitans cioè pensiero e Res estensa cioè estensione
In realtà ha frainteso queste non sono due sostanze sono due attributi dell'unica sostanza che è Dio Ok però c'è andato vicino Mh Allora ci sono gli attributi ci sono i modi infiniti Poi ci sono i modi finiti Cosa sono i modi finiti siamo noi sono le singole cose Io sono un modo finito Cosa vuol dire che tutta la natura tutta la realtà è Dio è la sostanza C'è un'unica sostanza infinita ed è la realtà tutta Mh questa realtà tutta però noi non la vediamo mai per intero io anche se guardo davanti a me non vedo
la realtà tutta vedo uno squarcio di realtà un piccolo pezzo di questa realtà mh vedo tra l'altro delle cose finite Vedo me stesso e mi sento finito vedo questa poltrone e la sento finita vedo Topolino lo sento finito eccetera tante cose diverse e finite Però appunto queste cose diverse e finite se passo un livello superiore mi rendo conto che sì sono diverse ma poi hanno anche delle cose in comune ad esempio hanno una certa estensione hanno a volte la capacità di pensare Io so pensare il mio gatto sa pensare in modo diverso un altro essere
umano sa pensare Allora il pensiero ci accomuna l'estensione ci accomuna il moto e la quiete ci accomunano l'intelletto e la volontà ci accomunano benissimo quindi vuol dire che ci sono degli elementi che ci unificano e che quello che a noi sembrano cose diverse in realtà sono meno diverse di quanto sembri perché in realtà ciò che ne costituisce l'essenza vera cioè l'intelletto cioè la volontà cioè la quiete cioè il moto cioè gli attributi appunto nono più in alto quindi estensione e pensiero sono comuni Il che vuol dire che alla fine l'essenza vera delle cose È sempre
una sola ed è la sostanza che poi si manifesta in modi diversi capite quindi è l'immagine che mette Spinoza è questa C'è un'unica sostanza un'unica realtà che poi compare in modalità diverse c'è un uomo un altro uomo sembriamo diversi ma in realtà facciamo parte tutti della stessa realtà che ci comprende questa realtà è Dio panteismo dicevo anche prima Dio è l'unica realtà attenzione questo Dio quindi è il mondo non è qualcosa di diverso del mondo di fuori del mondo quindi vi ho detto non dovete immaginarvi Dio come un signore con la barba lunga Spinoza si
scaglia contro l' antropomorfismo e adesso lo vediamo ma si scaglia anche contro l'idea che Dio abbia creato il mondo perché ha voluto creare il mondo che Dio abbia creato il mondo per un atto d'amore come dicono i cristiani come dicono gli ebrei eccetera no tutt'altro Dio non pensa non è un signore che decide Oh Adesso faccio il mondo sono stupidaggini secondo Spinoza Dio è il mondo e il mondo si è autoc creato in un certo senso o meglio si è generato per la sua stessa natura Spinoza usa un celebre esempio dice come da dalla definizione
di triangolo deriva che la somma degli angoli interni di questa figura geometrica è 180° così dalla definizione di Dio deriva il mondo cosa intende dire con questa esempio che è un po' strano intende dire che il mondo Viene creato per necessità matematica necessità geometrica non perché ci sia un atto di volontà Dio non è che un giorno ha deciso adesso faccio il mondo Perché Dio non è una persona che decide Dio È l'universo Dio è la realtà stessa e la realtà si autofa e si fa non perché ha deciso di farsi si fa perché è
strutturata così perché è fatta così perché le leggi interne del mondo fanno sì che il mondo funzioni così io esisto Non perché Dio mi ha voluto far nascere io esisto perché il mondo è regolato dle leggi biologiche che hanno fatto sì che sulla terra si è comparsa la vita poi sono comparsi degli animali le scimmie l'evoluzione l'uomo e infine io capite Questo è il meccanismo secondo spinozza un meccanismo puramente meccanico e geometrico m per questo la L'opera è scritta in linguaggio geometrico in forma geometrica Perché è così che funziona il mondo il mondo è un
ordine geometrico le cose avvengono perché ci sono delle leggi non perché di colpa un Dio decide di fare le cose concludiamo ora questo discorso su Dio vi ho detto Spinoza rifiuta quello che viene solitamente chiamato l'antropomorfismo religioso cioè l' immaginarsi un Dio che abbia le fattezze umane antropomorfo vuol dire simile all'uomo le religioni tradizionali ci presentano Dio come un ente simile all'uomo a volte proprio lo raffigurano con la barba come un signore anziano come proprio fosse un uomo ma lo chiamano padre dicono che ci ama che ha un intelletto che ha una volontà cioè gli
attribuiscono sempre caratteristiche umane lo rendono quasi un super uomo un uomo dotato di particolari poteri ma questo è un pregiudizio dell'uomo Dio non è fatto così Dio non è un ente simile a noi Dio è la natura è tutt'altra cosa quindi è frutto di superstizione pensare che Dio ci ami ci odi eccetera quindi non ha neppure tanto senso pregarlo o sperare che ci aiuti eccetera Dio non è una persona da pregare da amare da ammirare è tutt'altra cosa ma questo discorso contro le religioni tradizionali tocca il suo culmine forse nel discorso che spinozza fa riguardo
al finalismo cos'è il finalismo è la credenza che che tutto nell'universo Avvenga per uno scopo e che questo scopo sia stato deciso da Dio no ogni religione ritiene che le cose che accadono abbiano un fine no E quindi anche ad esempio a voi quando accade qualcosa di brutto Vi si dice sì ma c'è uno scopo c'è un motivo Dio ha un progetto e Questo progetto si deve realizzare Ecco secondo Spinoza parlare di finalismo non ha alcun senso Perché Dio non ha progetti Dio è la natura la natura non ha progetti in sé non è che
le leggi di natura abbiano progetti scopi e Fini ma cerca anche di capire come mai l'uomo ha iniziato a credere al finalismo e dice Guardate se andiamo a vedere la storia dell'umanità probabilmente l'uomo i primi uomini avevano la necessità di sopravvivere di trovare dei mezzi per sopravvivere e quali erano i mezzi che trovavano per sopravvivere erano mezzi naturali cioè trovavano un campo che dava dei frutti trovavano delle mandre di animali che si potevano cacciare per alimentarsi eccetera Ora visto che questi mezzi gli animali il branco che passava o l'albero che dava il frutto eccetera o
la pioggia che finalmente bagnava la terra e permetteva il raccolto eccetera visto che questi mezzi non erano frutto dell'uomo non li aveva inventati l'uomo arrivavano dalla natura l'uomo si è convinto che lui stesso che aveva lo scopo di sopravvivere potesse usare i mezzi naturali per realizzare quello scopo e dunque anche che ci fosse un'entità sovraumana un Dio che aiutava l'uomo nel perseguimento dei propri scopi Cioè l'uomo abituato a aggiungere uno scopo e a usare tutto quello che vedeva come un mezzo per quello scopo ha iniziato a pensare a che tutto avesse uno scopo e B
che ci fosse un'entità superiore che poteva aiutare l'uomo a raggiungere questi scopi e quindi ha iniziato a pregare gli dei a chiedere la pioggia a chiedere l'aiuto a chiedere di evitare le carestie di evitare le malattie le pandemie e così via E da lì sono nate le religioni questo è frutto solo di superstizione Perché Perché credere che esista un fine nell'universo significa molto banalmente anche limitare Dio Cosa vuol dire che Dio ha un fine nell'universo che Dio ha uno scopo se Dio ha uno scopo significa Andiamo Prendiamo per vero quello che dicono i religiosi che
Dio ha uno scopo se fosse vero questo allora significherebbe che Dio vuole raggiungere qualcosa che non ha avere uno scopo significa voler ottenere qualcosa che ancora non hai Ma se Dio è perfetto ed è onnipotente come fa ad avere qualcosa che gli manca come fa a mancare di qualcosa se Dio è perfetto Non manca di nulla e allora non può avere scopi un Dio perfetto Dunque le religioni sono contraddittorie ci dicono che Dio è perfetto e poi ci dicono che ha degli scopi che è l'una cosa non può stare d'accordo con l'altra dunque c'è un
errore di fondo che è quello di pensare a un Dio come persona in generale conclude Spinoza i finalisti commettono l'errore di confondere i mezzi con i fini e fa un esempio celeber primo che è quello del Sole cosa pensa un finalista un finalista Che Dio ci abbia messo il sole lì dove sta per farci vivere No il sole sta alla giusta distanza dalla terra se fosse più vicino bruceremo e non ci sarebbe vita sulla terra se fosse più lontano saremmo ghiacciati e non ci sarebbe vita sulla terra Quindi sole è all'esatta distanza dalla terra e
allora un finalista dice vedete che grande opera fa Dio ci ha messo il sole proprio lì ce l'ha dato perché noi potessimo vivere e quindi il sole è stato fatto per noi Spinoza dice Non è vero È esattamente il contrario noi esistiamo grazie al sole non è il sole che esiste grazie a noi cioè perché pza dice il sole stava lì la terra per puro caso ha finito per essere alla distanza giusta tanti altri pianeti sono a distanze sbagliate un pianeta era la distanza giusta e lì proprio perché era la distanza giusta si è sviluppata
la vita e lì siamo arrivati noi ma non è che Dio ci ha dato il sole perché ci amava è che il sole c'era già la Terra ce l'a già E noi siamo nati Perché per circostanze fortuite Eravamo alla giusta distanza ok quindi non è il sole che è stato dato a noi ma siamo noi che siamo nati grazie al sole è il rovesciamento della questione Attenzione però avevo detto che il libro si intitola etica ordine geometrico mostrata e dovrebbe parlare di Etica ma per ora abbiamo parlato solo di Dio di natura eccetera e adesso
parliamo di etica perché dopo a tutte queste premesse Spinoza dice Adesso è il momento di parlare di come l'uomo deve vivere se vuole cercare di essere felice e soprattutto cercare di capire come funziona L'uomo in primo luogo abbiamo capito che l'uomo fa parte della sostanza è una un modo finito della sostanza come l'albero come il la telecamera come ogni cosa di questo mondo ogni cosa di questo mondo è un modo finito della sostanza Dunque dice Spinoza dal punto di vista etico questo cosa vuol dire che l'uomo non è speciale tutti i filosofi hanno detto che
l'uomo ha una posizione speciale nelluniverso diverso da tutte le altre cose eccetera sbagliano L'uomo è un elemento della natura esattamente come gli altri come un albero come il mare come un libro come una telecamera non c'è tutta questa grande differenza No certo l'uomo ha magari l'attributo del del pensiero però è un elemento naturale come gli altri Dunque Noi dovremmo studiare L'uomo dal punto di vista etico come studiamo tutte le altre cose cioè con un rigido geometrismo morale dice Spinoza Cioè l'uomo va studiato come si studiano le figure geometriche con sguardo scientifico verrebbe da dire con
un una linguaggio più moderno va studiato perché è un elemento della natura perché come tutti gli altri elementi della natura subisce le leggi della natura è soggetto alle stesse leggi ci sono delle leggi Quindi bisogna prima di tutto individuare le leggi del comportamento umano che non sono poi così diverse dalle leggi della caduta dei Ravi eccetera e poi capire e questo è il punto più interessante se queste leggi ci rendono schiavi o ci lasciano la libertà perché quando parliamo della natura noi pensiamo a cose che non sono libere la mia telecamera non è libera la
mia telecamera se schiaccia il bottone registra non è che può decidere cosa fa noi Però sembriamo più liberi della natura e allora bisogna anche capire se l'uomo che è un elemento della natura ha una sua naturalità è però anche in parte libero vediamo allora quali sono le leggi del comportamento umano ce n'è una fondamentale secondo Spinoza che riguardano non solo il comportamento dell'uomo ma di ogni cosa della natura ogni aspetto della natura dagli animali alle piante le cose inanimate Ogni cosa della natura tende a perseverare nel proprio essere cioè tende ad aut conservarsi fa di
tutto per autoconservazione questa seconda Spinoza è la legge della natura è la legge di tutto e anche dell'uomo l'uomo ha questo questa energia possiamo chiamarla energia vitale se vogliamo più profonda di tutte le altre e Spinoza questo sforzo di autoconservazione lo chiama con una parola latina perché l'etica è scritto in latino che è diventata un po' il simbolo di questo concetto che è la parola con atus conatus che in italiano suona come un conato di vomito in realtà vuol dire sforzo anche il conato È uno sforzo a vomitare no ecco conatus nel senso di sforzo
ogni ente ogni uomo in particolare ogni essere umano tende si sforza di perseverare nel proprio essere di continuare a esistere e questa è l'unica legge fondamentale della natura non esistono bene e male o meglio bene e male sono secondo spinozza dei derivati di questa legge di natura cosa voglio dire che ogni uomo Cerca di sopravvivere ogni uomo cerca non solo di sopravvivere Ma di migliorare la propria esistenza di sopravvivere meglio di soddisfare il proprio conatus e cerca di evitar di danneggiare questo conatus infatti dice Spinoza il conatus poi si concretizza in volontà in cupidità in
azioni Mh in particolare lui dice esiste Esistono delle emozioni che noi proviamo quando il conatus viene soddisfatto e delle emozioni che noi proviamo quando il conatus viene invece danneggiato leso lui li Chiama affetti primari Quali sono gli affetti primari in particolare due fondamentali che sono Gioia o Letizia e tristezza cosa sono Gioia e tristezza Gioia è l'affetto primario che sentiamo quando il nostro conatus Viene appagato cioè quando sentiamo di passare da una minor perfezione a una maggior perfezione la tristezza al contrario è la passione opposta la affetto primario opposto la tristezza È l'affetto primario che
proviamo quando sentiamo Rip passare da una perfezione Maggiore a una perfezione minore cioè quando il nostro conatus Viene frustrato facciamo un esempio per capirci poniamo che io vada a scuola venga interrogato e prendo un bel voto allora in quel momento provo Gioia Mh benissimo dice Spinoza è esattamente una prova di quello che sto dicendo perché il tuo conatus cioè la tua spinta a esistere A conservarti eccetera sa bene in fondo fondo che è un buon voto ti fa tirare una bocata di respiro ti fa star meglio se prendi un broto voto devi studiare il doppio
devi recuperare eccetera spendi un bel voto sei a posto quindi il tuo conatus ambisce al bel voto perché sa che il bel voto vuol dire avere più possibilità di sopravvivenza molto banalmente anche nella vita quotidiana no bene un bel voto ti fa passare da una perfezione minore a una perfezione maggiore perché il tuo status di diciamo a pagamento del conatus cioè il tuo status di sicurezza migliora con un bel voto e quindi provi gioia vi ho detto la gioia è l'affetto che si prova Quando passi da una perfezione minore a una perfezione Maggiore puniamo invece
che trovare a scuola venga interrogata pera quattro tristezza e in effetti sì tristezza È l'affetto primario che proviamo quando passiamo da una perfezione Maggiore a una perfezione minore stavamo meglio prima dal punto di vista della conservazione dell'autoconservazione un brutto voto ci dice Ah i miei mi mi rimprovererà dovrò studiare di più rischio di essere bocciato e eccetera eccetera eccetera quindi peggioriamo la nostra condizione Quindi gioia e tristezza sono affetti primari che derivano dal da come il nostro conatus viene o appagato o frustrato Ma attenzione anche bene o male derivano da questo secondo Spinoza noi chiamiamo
bene ciò che appaga il nostro conatus e chiamiamo male ciò che danneggia il nostro conatus cioè ad esempio Perché diciamo che è bene prendere dei bei voti non perché abbiamo dei valori morali forti che ci dicono questo questo è bene e allora tu studi per avere un bel voto No dice Spinoza è esattamente il contrario noi vediamo che prendere un bel voto ci fa star meglio e quindi diciamo chiamiamo bene questa cosa che ci fa star meglio e chiamiamo male quello che ci fa star peggio quindi i valori morali secondo Spinoza non danno le regole
di comportamento Ma derivano dal comportamento derivano dal conatus alla fine l'unica legge fondamentale il conatus è chiaro che questo vuol dire anche che i concetti di bene e male Sono relativi mh dipendono dalle circostanze in certe circostanze eh poniamo che poniamo un 6 e mezo come voto l'interrogazione un 6 e mezzo è un bel voto o un brutto voto Eh dipende dipende da quello a cui sei abituato vi ho detto che la gioia si prova quando si passa da una minor perfezione una maggior perfezione se io sono abituato a prendere sempre cinque il 6 e
mezo è un grandissimo voto e quindi sono felicissimo provo gioia e dico quello lì è il bene è il vero bene 6 e mezzo se io sono abituato a prendere sempre nove il 6 e mezzo invece è un abbassamento del mio standard e quindi provo tristezza e dico quello lì è il male capite bene e male diventano concetti relativi ma non solo gioia e tristezza detto sono i due affetti primari Perché esistono anche degli affetti secondari cioè degli affetti che derivano da bene e male cioè meglio Scusate che derivano da gioia e tristezza Pensiamo ad
esempio all'amore e all'odio Cos'è l'amore l'amore è una gioia che proviamo che la cui causa però l' attribuiamo a una persona esterna cioè ad esempio Quand'è che dico prova Amore quando vedo una certa persona di cui sono innamorato e mi sento bene mi sento in Gioia mi sento felice sento che la mia condizione migliora e so che è per merito suo allora l'amore cos'è è una forma di gioia quindi l'elemento base è sempre la gioia Però è una gioia un po' particolare è una gioia che provo quando dico è stato merito suo e quindi amore
l'odio cos'è È una tristezza che provo quando attribuisco la causa di questa Tristezza a un una persona è una forma di tristezza Certo Quindi l'elemento base l'affetto primario è la tristezza Ma è una tristezza che arriva in certe circostanze quando vedo una persona e dico è colpa sua Che cos'è la speranza è una gioia che provo quando mi aspetto di migliorare la mia condizione Quindi è una gioia però in certe circostanze la paura cos'è È una tristezza che provo per paura di peggiorare capite quindi esistono due affetti primari gioia e tristezza da cui derivano tutti
gli altri tutte le sensazioni le le emozioni le passioni che proviamo sono forme miste un po' elaborate di gioia e di tristezza che sono quindi le basi ora come vedete da quello che abbiamo detto secondo spin queste emozioni sono leggi di natura cioè noi proviamo queste emozioni non perché vogliamo provarle Stiamo affrontando il problema della Libertà adesso no Ad esempio prendo un brutto voto e provo tristezza io quella tristezza non l'ho voluta non l'ho desiderata non di essere triste Non è un atto libero la tristezza che provo come la gioia che provo quando prendo un
bel voto non l'ho decisa la provo e basta Spinoza ci sta facendo notare che questi sono elementi naturali come un albero non può fare a meno di tendere verso il sole così non possiamo fare a meno di provare Gioia tristezza a seconda delle circostanze quando sentiamo che il nostro coronatus Viene appagato oppure no come non possiamo fare a meno di cercare di appagare Il nostro conatus è una forza di natura e in questo noi siamo elementi della natura e quindi non siamo liberi c'è un famoso esempio di Spinoza che dice un bambino un neonato non
è libero di decidere di aver voglia del latte ha voglia del latte e non è che lo decide Non è un atto di libertà Oggi ho voglia il latte vuole il latte crede di essere libero ma non è libero come noi quando prendiamo un brutto voto o quando qualcuno ci offende ci arrabbiamo crediamo di essere liberi ma non siamo liberi Dipende da come siamo fatti se siamo personaggi persone focose cioè che C arrabbiamo facilmente è un esempio sempre di Spinoza e uno ci offende noi ci arrabbiamo e non siamo liberi di non arrabbiarci la rabbia
ci monta È una sensazione che non possiamo impedire che ci viene da sola Magari vorremmo non arrabbiarci ma ci sentiamo una rabbia dentro quante volte accade che non vorremmo provare una certa sensazione e però la proviamo lo stesso Ecco da quel punto di vista lì dice spinozza non siamo liberi Cioè non abbiamo il libero arbitrio non siamo in grado di decidere cosa provare perché le sensazioni le emozioni ci arrivano addosso non decidiamo noi di Essere tristi non decidiamo noi di essere arrabbiati non decidiamo noi di essere gioiosi non decidiamo noi di essere innamorati eccetera bene
quindi non abbiamo il libero arbitrio sembra una pro provocatorio ma spinozza ne è convinto però attenzione non abbiamo il libero arbitrio perché il cornat su una forza di natura e ci condiziona Ma l'uomo ha questa caratteristica di S Spinoza non può decidere di essere innamorato non può decidere di essere arrabbiato eccetera ma può decidere come agire cioè io uno mi offende sono un personaggio focoso mi monta la rabbia ma a quel punto posso decidere come gestire questa rabbia la rabbia ce l'ho È inevitabile che io ce l'abbia però posso decidere di non dare un pugno
all'altro magari la rabbia mi dice dagli un pugno Dagli un pugno io posso cercare di contenere questa rabbia e di sfogarla in altro modo posso innamorarmi di una persona magari una persona con cui non posso stare di essere innamorato Non posso evitarlo Ma posso decidere di reprimere questo amore o di direzionare in un altro modo o di sfogar in un altro modo ancora posso decidere io come comportarmi Ecco la caratteristica dell'uomo è questa che non è libero di volere non è libero di decidere cosa vuole ma è libero di decidere come gestire questa volontà come
direzionare il proprio conatus dice Spinoza Questa è la grandezza dell'uomo in fondo che non è che per forza Quello che prova lo deve subito sfogare può anche moderar lo cambiarlo gestirlo eccetera e allora l'uomo saggio è l'uomo che impara a gestire il conatus impara a gestire queste emozioni Le emozioni arrivano per forza Non c'è nulla di male perché è naturale se provo dell'odio è normale provare dell'odio se provo dell'amore è normale provare l'amore è natura Noi siamo elementi della natura e non ha senso dire è una cattiva azione una buona azione cattivo e buono sono
valori relativi No da questo punto di vista Spinoza critica le religioni che colpevolizzano Chi desidera la donna ad altri Chi desidera la roba ad altri ma è un i comandamenti sono assurdi secondo Spinoza perché il desiderio della cosa ad altri o della donna ad altri può nascere e non ci puoi fare niente quello che puoi fare è evitare poi di agire in certi modi Quindi l'uomo morale l'etica di spinosa è un'etica della dire del direzionamento di queste emozioni Le emozioni arrivano bisogna imparare a gestirle a gestirle nei miglior dei modi cercando il piacere cercando il
la gioia ad esempio bisogna anche capire che mi può venir voglia di rubare una cosa Ma se rubo quella cosa cosa accadrà poi mi cercherà Mi arresteranno o mi sentirò in colpa o questo o quello E allora forse non rubare quella cosa è la cosa migliore da fare soffro un po' adesso ma ottengo un piacere più grande dopo la lo scopo è sempre il piacere sempre la gioia L'obiettivo della vita è la felicità e la felicità deriva dal piacere dalla gioia e dal dal conatus che si realizza ma bisogna usare saggezza perché ad esempio rubare
una mela mi può far dire ok appago Il mio conatus Ho fame appago il mio conatus ma per per la pagare conatus adesso rischio di danneggiarlo molto di più dopo finendo in carcere avendo 1le problemi allora meglio rinunciare adesso per avere un vantaggio Maggiore dopo e quindi l'uomo saggio è quello che sa fare questi ragionamenti che sa fare questi calcoli che sa gestire il conatus e quindi Spinoza inizia a dare tutta una serie di regole di vita come vivere e come non vivere regole di vita che finiscono Quasi quasi per assomigliare anche le regole della
Bibbia alla fine vi ho detto all'inizio che spinozza critica un sacco di cose della Bibbia ma dice anche che dal punto di vista morale gli insegnamenti della Bibbia non sono poi così sbagliati e lo conferma perché dice ad esempio Guardate l'odio Se una persona ci odia come reagiamo all'odio come dobbiamo reagire all'odio Beh l'istinto C direbbe Beh ci odia ci fa sentire tristi perché ci odia Allora noi reagiamo con altro odio picchiami litighiamo eccetera ma lì dice spinozza se ci ragioniamo a mente fredda ci rendiamo conto che rispondere all'odio con l'odio non è una grande
scelta perché Se Tizio ci odia e noi lo odiamo gli facciamo dispetti Allora tizio ci farà altri dispetti noi ne faremo di più e lui ne farà di più ancora Entriamo nel circolo vizioso per cui alla fine si peggiora si peggiora si peggiora sempre se vuoi annullare l'odio dice Spinoza devi amare l'odio si sconfigge solo con l'amore perché l'odio si alimenta di altro odio se tu invece ami l'odio si annulla Se una persona ti offende e tu dimostri indifferenza o addirittura gli dici Grazie questa persona poi non sa più cosa dire e quindi l'unico modo
per agire saggiamente davanti all'odio è l'amore che segra un Pretto evangelico ma Spinoza non ce lo dice perché l'ha detto Dio che Dio non ci dice niente dice di fare così perché è più logico perché è più razionale dobbiamo trovare i mezzi razionali per vivere bene tutto questo porta Spinoza a trarre le conclusioni e riassumere tutto quello che abbiamo detto fino adesso in una teoria che è quella dei gradi della conoscenza te dice Spinoza esistono Quando l'uomo cerca di capire il mondo tre livelli diversi tre gradi di conoscenza del mondo a cui corrispond Tra l'altro
tre tipi di vita diversi il grado più basso quello più superficiale quello più elementare è quello della percezione sensibile cioè quando ci accontentiamo di conoscere quello che vediamo ci accontentiamo dei sensi è il grado più superficiale perché in quel caso quando ci accontentiamo solo del dato sensibile non cogliamo l'unità delle cose io vedo tante cose mi sembrano tutte separate tra loro tutte diverse tra loro tutte indipendenti l'una dall'altra non cogliamo l'unità allora in questo livello che quello più elementare in cui non troviamo i legami tra i fenomeni viviamo una vita che è la vita più
bassa che è la vita meno meno importante ed è quella della schiavitù delle passioni quando Viviamo così superficialmente noi sentiamo le passioni che ci emergono l'odio l'amore eccetera ma non capiamo un perché e non sappiamo governarle e quindi quando ci viene l'odio rispondiamo all'odio con l'odio quando ci viene la rabbia tiriamo i pugni quando ci innamoriamo corriamo dentro la prima che passa Ecco in quel caso noi non non direzioni il conatus Siamo schiavi del nostro conatus il conatus si dice A B C si fa prendere da 1le passioni Noi corriamo dietro ad ogni cosa perché
abbiamo ancora uno sguardo molto superficiale non riusciamo a elevarci al di sopra di questo primo livello percezione sensibile secondo livello livello un po' più alto è quello della ragione nel momento in cui ci accorgiamo che le cose che vediamo attorno a noi non sono così separate come sembravano ma ci sono dei legami i fenomeni stanno tra loro in hanno qualcosa in in comune fanno parte di meccanismi rapporti di causa effetto quindi troviamo che il mondo effettivamente è fatto di collegamenti E allora l'uomo che inizia a vedere le cose in questo modo non vive più come
uno schiavo delle passioni ma vive secondo ragione cioè inizia a direzionare il conatus Sento un'emozione mi dice Ma vale la pena di soddisfarla adesso è meglio che faccia altre cose la rabbia che ho verso questa persona vale la pena di dargli un pugno e meglio che v a farmi una partita a calcio e mi sfoi in maniera diversa o v in palestra e mi sfoi in maniera diversa Ecco l'uomo che vive secondo ragione fa questi ragionamenti usa la ragione per guidare il conatus e così facendo raggiunge una maggior felicità riesce a essere un po' più
felice dell'uomo che vive secondo le passioni che ovviamente è infelice Quindi ripeto vita secondo passioni schiavo delle passioni del più basso vita secondo ragione il livello secondo più alto ma c'è anche un terzo livello più alto ancora ed è il livello punto d'arrivo di tutta la La filosofia spinoziana è quello della conoscenza intuitiva cioè dopo aver visto che le cose sono collegate Io posso anche intuire non più con la ragione ma facendo un salto posso intuire che non solo le cose sono legate tra loro ma che il tutto è un'unica cosa c'è un legame necessario
tra tutto che c'è questa sostanza di cui tutto fa parte anche io non sono solo legato all'animale alla pianta alla telecamera ma io la telecamera siamo la stessa cosa Siamo parte di questa sostanza di un ente necessario che tu tutto ciò che avviene è necessario vuol dire anche Eh quello che avviene se mi ammalo è perché così è nella natura delle cose Se io muoio è perché così è nella natura delle cose muoio io muoiono le piante muoiono le montagne tutto è soggetto al divenire Tutto cambia continuamente e non c'è un bene o un male
non c'è un prima o un Dopo tutte le cose sono interconnesse e quindi le cose che accadono a me non è che accadono a me perché io sono speciale accadono a me come accadono ad ogni cosa Ecco la consapevolezza di far parte di un tutto necessario in cui le cose accadono perché accadono è quello che ci porta alla vita più alta la forma di vita più alta che non è più la vita secondo ragione ma è quello che spinozza chiama l'amore intellettuale di Dio Io amo Dio Ma Dio In che senso non il dio Cristiano
non il Dio ebreo Amo Dio nel senso amo il tutto amo l'infinito amo la sostanza amo la natura amo il fatto amo il destino cioè rendo conto che io non sono niente in questo Universo Io sono un granello di sabbia in questo universo ma ne faccio parte e quindi i miei mali le mie passioni i miei dolori le mie speranze Le mie aspirazioni sono poca cosa sono un elemento della natura uno tra miliardi di miliardi di miliardi di altri e se riesco ad amare tutto questo se riesco ad accettare questa realtà dove tutte le cose
accadono secondo leggi che non hanno un fine uno scopo ma accadono Allora so accettare Anche la mia vita e allora vivo veramente felice perché ho trovato quell'equilibrio col mondo col Cosmo col creato che mi fa dire sono parte di questo mondo sono parte di questo Dio e accetto tutto quello che mi capita Ecco questo era quello che sostanzialmente volevo dirvi per riassumervi Spinoza e la sua filosofia Come avete visto una filosofia sicuramente molto avanti nei quei tempi rispetto al 600 la filosofia razionalista che riprende comunque l'impostazione cartesiana che riprende l'idea della sostanza che riprende un
modello di filosofare che è geometrico come aveva fatto anche il Cartesio vi ricordate che il metodo cartesiano era un metodo geometrico anche spinozza sposa questa linea come la sposa anche Ops come la sposero in molti nel 600 l'idea è che la geometria sia la forma di conoscenza più alta e ci permetta non solo di conoscere gli elementi geometrici ma forse col suo metodo possa essere applicato anche alla vita concreta e però quindi un'impostazione ripeto razionalistica Spinoza non va a fare esperimenti non va a fare osservazioni empiriche ragiona e basta e però con questo ragionamenti ritiene
di aver trovato una via per la felicità dell'uomo una via completamente agli antipodi alle modalità dominanti nell'epoca che rifiuta ogni religione rivelata che rifiuta ogni religione in cui Dio è un elemento antropomorfo che rinuncia a ogni trascendenza perché non esiste un altro mondo non esiste un'altra realtà non esiste un altro Dio non esiste nessun Paradiso nessun inferno niente di tutto questo esiste solo la nostra realtà che è infinita che è la sostanza che siamo noi in fondo è l'unione di tutto quello che abbiamo noi siamo qui siamo questo e l'unica forma di felicità che si
può raggiungere È la consapevolezza di questo tutto di cui facciamo parte all'inizio abbiamo detto che gli uomini non sono felici perché si fanno prendere da 1le passioni dalla ricchezza dagli onori da cose di questo genere dall'importanza eccetera tutto sbagliato perché l'unica forma di felicità vera È la consapevolezza del proprio ruolo il sapere dove si sta il sapere di far di un mondo di questo tipo se noi troviamo quell'equilibrio secondo Spinoza e se riusciamo a diciamo così governare il conatus la legge di natura che ci condiziona e da quii non possiamo scappare Riusciamo a essere felici
riusciamo a trovare un amor Fati come lo definirà poi Nietzsche in questo abbastanza vicino a spinozza un amore per il destino per quello che accade per quello che è per la realtà in sé che si porta alla felicità Spinoza vene perseguitato tutta la vita vene scomunicato lo Acc coltellaro anche una volta Eh certo ebbe vita difficile a sostenere queste tesi nel 600 le avrebbe avute anche probabilmente nell'800 e forse anche in parte 900 Ma verrà molto ripreso eh Spinoza pur essendo poco conosciuto nel 600 verrà riscoperto nell'800 soprattutto dagli idealisti soprattutto da personaggi come Hegel
in particolare che si fict e altri che saranno fortemente debitori rispetto a Spinoza poi cambieranno anche alcuni aspetti alcune cose ma l'idea di un tutto infinito e di cui noi siamo parte di cui noi elementi finiti siamo solo un frammento questa ritornerà all'interno del Romanticismo all'inerno del idealismo e poi studiata ancora oggi e con questo direi che abbiamo detto davvero tutto vi ricordo come sempre che in descrizione trovate la playlist con tutto Spinoza spiegato in maniera più diffusa e altri link list principali eccetera eccetera eccetera e anche i bordi per rimanere in contatto col canale
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grandi filosofi o grandi fasi storiche in un unora Ciao alla prossima [Musica]
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