Alessandro Barbero - Dal Medioevo all'Umanesimo

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I fondamenti della pedagogia moderna, intesa come scienza matura e dotata di una propria identità sp...
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benvenuti a questa quarta puntata della bussola e la clessidra in cui come sempre cercheremo di rispondere a qualcuna delle tante domande che ci avete mandato seguendo il filo dei documentari ideati da roberto rossellini alla fine degli anni sessanta girati da suo figlio renzo come regista sul tema della lotta dell'uomo per la sopravvivenza in pratica l'intero percorso della storia umana la puntata di oggi entriamo nel basso medioevo cioè agli ultimi secoli del medioevo dopo l'anno mille e il periodo in cui i pregiudizi tradizionali su questo periodo diventano veramente inadeguati ecco cominciano a starci davvero un po
troppo stretti perché i secoli dalle mille in poi che si concludono con il rinascimento sono sono secoli di crescita continua di sviluppo anche tecnologico ma soprattutto culturale e civile ecco c'è ben poco di di oscuro di tenebroso di barbarico in quei secoli e anche i nostri documentari di questo si rendono conto perché rossellini a un certo punto lo dice a un certo punto dice nel basso medioevo il tenore di vita cresce produce ricchezza e benessere una delle cose che interessavano di più a rossellini quando ha pensato questi documentari era il progresso tecnologico e nel basso
medioevo cene a partire dall'uso dei mulini dei mulini a vento dei mulini ad acqua che non è che non esistessero nell'antichità nell'antichità la manodopera era talmente a buon mercato c'era la schiavitù almeno questo di solito la spiegazione che ci diamo per il fatto che gli antichi conoscevano questi macchinari ma non li usavano poi tanto nel medioevo e invece diventano di uso universali e non soltanto per macinare il grano che rimane comunque un'attività indispensabile perché tutti vivono di quel grano che viene macinato nei mulini dall'imperatore fino all'ultimo dei montanari devono passare per il mulino per nutrirsi
ecco ma oltre a questo i mulini vengono usati anche per altri usi tecnologici per esempio nell'industria tessile nato come strumento destinato esclusivamente alla macchina di cereali il mulino ad acqua assume ben presto la funzione di motore primario grazie all'applicazione di sempre nuovi congegni che le arti meccaniche nate dalla necessità e dallo studio ingegnoso dei primi artigiani creano per sfruttare la forza dell'acqua anche in altri settori di lavoro i mulini muovono frantoi torni e il sega da falegname mole per la filatura di coltelli e falci e permettono un nuovo vigoroso impulso alla fabbricazione dei tessuti [Applauso]
i grandi ma gli mossi dai mulini per mezzo di ruote di canne battono il tessuto bagnato per infittire lo e renderlo impermeabile e caldo è questa l'operazione chiamata follatura per sgrassare il tessuto si usano ingredienti come una particolare argilla il succo della pianta saponaria elorina umana fermentata e proprio a proposito dell'industria tessile ci scrive ci scrive giuseppe da prato e quindi da una delle capitali dell'industria tessile italiana è però è giuseppe lo dice insomma io mi interesso a queste cose perché perché sono di prato ho molto apprezzato dice giuseppe la parte dedicata alla produzione dei
tessuti molto suggestive le immagini dei grandi mulini in legno e interessante la spiegazione di come avveniva la folla tura e giuseppe dice questa è la domanda ma davvero si utilizzava urina fermentata ebbene sì ebbene sì si utilizzava perché ero materiale già pronto adatto all'uso occorreva una soluzione molto alcalina non chiedetemi i particolari tecnologici della faccenda ma serviva questo liquido in cui immergere i tessuti per contattarli e l'urina umana serviva perfettamente all'uso non soltanto nel medioevo ma già nell'antichità c'è l'aneddoto secondo cui i vespasiani si chiamano così perché l'imperatore vespasiano aveva messo una tassa sull'uso dell'urina
io non ci metterei la mano sul fuoco ma insomma queste sono le leggende che corrono certo questa cosa ci fa pensare a qualcosa di significativo che ci siamo un po dimenticati e cioè nel passato non si buttava via niente del passato erano poveri rispetto a noi e dunque tutto serviva come dire anche gli escrementi servivano per concimare e l'urina serviva per l'industria del resto guardate che fino almeno alla seconda guerra mondiale la raccolta dei rifiuti nelle nostre grandi città a veniva così si accumulavano le immondizie in grandi depositi e lì c'era gente che andava selezionare
per individuare tutto quello che ancora poteva servire scene che oggi immaginiamo appunto nelle favelas di certi paesi del terzo mondo è che invece avvenivano danno sui tessuti peraltro giuseppe da prato a una curiosità ancora più specifica e cioè vorrebbe capire o meglio vorrebbe conferma di una cosa di cui lui è già convinto e cioè che i primi commerci di un certo rilievo sono proprio legati alle pelli e ai tessuti e direi che è abbastanza vero al di là del discorso dei primati cronologici perché come dire gli archeologi che studiano la preistoria trovano ogni tanto dei
depositi di selci di selci già lavorato e per farne delle armi e degli strumenti oppure anche di selci ancora grezza ma accumulate chiaramente per intervento umano e c'è chi crede che ci fossero nell'europa dell'età della pietra dei luoghi adatti a trovare e quindi anche poi a lavorare questa pietra che poi veniva veniva commerciata veniva venduta quindi è possibile che nell'età della pietra il primo commercio fosse proprio il commercio delle pietre giustamente e poi non dobbiamo dimenticare l'enorme importanza dei commerci di alimentari quelli sono sempre stato il primo sostegno del commercio dei grandi imperi nell'impero romano
dappertutto c'erano navi cariche di grano di olio di vino che attraversavano il mediterraneo dopo di che però giuseppe ha ragione l'altro grande ambito in cui il commercio prospera specialmente nel medioevo devo dire sulle antichità romane a non ci giurerei ma nel medioevo di sicuro è il commercio dei tessuti perché lì i tessuti di qualità si fanno solo in certi posti per esempio a firenze e da lì vengono esportati letteralmente in tutto il loro mondo nostro documentario prosegue con altri aspetti della tecnologia medievale e in particolare la metallurgia dal iii secolo dopo cristo la metallurgia e
in crisi fino al secolo decimo i pochi padri per forgiare gli strumenti strettamente indispensabili usano minerali raccolti in superficie o tratti da vecchi pozzi ormai pressoché esauriti adesso ferro o buona alza la santa bona ecco quindi se se se se sesso sesso in braille a vantaggio con l'undicesimo secolo anche l'arte di lavorare i metalli torna a fiorire si generalizza l'uso di terrare gli animali importato dagli invasori germanici i quali a loro volta lo avevano appreso dalle tribù nomadi dell'est i romani si limitavano a proteggere gli zoccoli di cavalli e buoi son cestelli di vimini o
di cuoio o raramente di metallo questo scrive antonio il documentario dice che dal iii secolo dopo cristo la metallurgia è in crisi ma non spiega perché lei me lo può dire e perché poi ricomincerebbe a fiorire dall'undicesimo secolo allora come dire beh i documentari ogni tanto sono costretti a cercare qualche scorciatoia ea semplificare un po io non credo che la metallurgia sia entrata in crisi con le invasioni barbariche nel senso che le conoscenze tecnologiche per la lavorazione dei metalli siano regredite perché i barbari se c'era una cosa che sapevano fare era appunto la lavorazione dei
metalli per i barbari che sotto ogni altro aspetto erano più indietro rispetto alla civiltà romana però fabbricare armi e va detto anche fabbricare gioielli ecco erano cose che a loro importavano molto ed erano bravi i fabbri delle popolazioni germaniche ammantati addirittura di un'aura di sacralità per la loro capacità di trasformare i metalli in spade taglienti ecco erano sicuramente bravi quanto i fabbri degli antichi romani però il problema è un altro e qui il documentario ragione se non è l'abilità dei fabbri o degli orefici che regredisce però la società nel suo complesso è più povera per
qualche secolo declina decisamente il tenore di vita e la povertà vuol dire che anche il metallo diventa raro i ricchi hanno le armi i poveri fanno fatica ad avere attrezzi di metallo effettivamente quello che più impressiona è come ancora il tempo di carlo magno negli inventari delle ricchezze di una grande azienda agricola insieme ai sacchi di grano ammassati in magazzino insieme al bestiame insieme agli schiavi sono inventariati anche loro ovviamente ecco poi ci sono gli attrezzi e uno trova una grande azienda agricola dove c'è un forcone di metallo una falce due falsi inventariate una per
una ecco è chiaro che gli attrezzi di metallo erano rari e costosi dopo l'undicesimo secolo antonio semplicemente tutta la società medievale comincia a crescere e certe strettoie che prima erano normali pian piano spariscono rimangono poveri rispetto a noi ma rispetto ai loro antenati di qualche secolo prima gli abitanti del basso medioevo sono ricchi ora si scavano nuove miniere e si inizia anche l'estrazione del carbon fossile che viene usato per le operazioni preliminari cioè di fornitura per le lavorazioni conclusive si usa ancora il carbone di legna si riesce a ottenere temperature abbastanza elevate è così possibile
produrre ladisa esperti orientali che in particolare provenienti dalla siria insegnano a molti artigiani europei i perfezionati sistemi in uso nei loro paesi nella borgogna si arriva a sagomare l'acciaio sfruttando il fenomeno della cristallizzazione del metallo a cui si perviene attraverso varie successivi processi di raffreddamento un'ulteriore spinta alla ricerca di tecniche migliori e ata anche dalla necessità di costruire forme sempre più grandi per la fusione delle campane sempre sui metalli c'è un'altra un altro aspetto è enfatizzato dal documentario che ha incuriosito tommaso il quale dice ma veramente la fabbricazione delle campane ha dato una spinta alla
ripresa della metallurgia in europa e beh è vero può sembrare buffo oggi perché noi oggi siamo circondati di oggetti di metallo e le campane sono l'ultima cosa che ci viene in mente proviamo a trasferirci nel loro mondo certo agli oggetti di metallo servono a tutti lo dicevamo prima le armi gli attrezzi ma c'è qualche cosa che ancora più indispensabile perché le campane sono indispensabili la liturgia cristiana passa attraverso le campane e ogni chiesa se non le sa desidera comunque avere delle campane e la chiesa ha i mezzi per spendere e i fedeli sono contenti di
aiutarla e di sovvenzionarla e quindi e quindi si le campane sono uno dei principali prodotti della metallurgia nel senso che sono il più difficile io non so niente degli aspetti tecnologici ma non faccio fatica a immaginare che fondere una campana che deve essere se ho capito bene di un solo pezzo per funzionare sia un'impresa tecnologica tutt'altro che semplice per molto tempo è stata la cosa più difficile in assoluto da fare si fondevano le campane e poi si provavano sempre col rischio che si rompessero perché la fusione non era stata perfetta poi con l'invenzione della polvere
da sparo delle armi da fuoco la nuova sfida per i per la metallurgia europea sarà la fabbricazione dei cannoni e li lin si tratterà di produrre oggetti in metallo ancora più grandi delle campane molto più grandi e lì anche lì però il rischio sarà sempre quello è quante volte i cannoni fusi nel quattrocento nel 500 la prima volta che sparavano scoppiavano davvero in pezzi perché la fusione noi era stata perfetta [Musica] e credenza comune nel medioevo che i metalli germoglino nelle viscere della terra e che via via si perfezionino fino a diventare oro l'oro infatti
è quanto di più perfetto la natura abbia mai prodotto le miniere sono a volte chiuse per un certo periodo di tempo affinchè si arricchiscano [Musica] [Musica] dopodiché tommaso anche un'altra curiosità perché da qualche parte si accendono il documentario alla credenza che i metalli vivessero in germogli assiro nelle viscere della terra e che via via diventassero oro giustamente tommaso ha qualche dubbio sul fatto che fosse una credenza così diffusa non mi risulta è una di quelle cose che sembra un po l'invenzione di un alchimista in vena di esoterismo o un po spinti non penso affatto che
la gente nel medioevo condividesse questa idea non ne avranno avuta nessuna di idea su cosa erano i metalli questo mi pare più probabile che pensassero ai dettagli ai metalli che via via germogliano e invecchiando diventano oro lo escluderei anche perché sennò loro lo avrebbero l'avrebbero seminato insomma avrebbero seminato i metalli aspettando che diventassero oro e questo prima di pinocchio ecco l'idea di seminare loro credo non l'abbia mai avuta nessuno ma d oro si parla molto nel documentario è molto vorrebbero parlare gli spettatori che che ci hanno scritto c'è un particolare un aspetto del documentario che
viene molto messo in evidenza come l'oro pian piano passa anche nelle mani della povera gente e quindi produce produce un movimento di riscatto sociale tutte le operazioni concernenti loro sono considerate opera di alchimia un grande teorico medioevale il monaco teofilo scrive ci sono molti tipi di oro tra i quali il migliore viene estratto dalla terra di abi l'ha circondata secondo il genesi dal fiume pisone una volta scoperte le vene sotterranee gli uomini esperti in quest'arte le portano alla superficie e dopo aver purificato loro col fuoco e averlo saggiato nella fornace lo assoggettano al loro uso
i metodi di estrazione e di raffinamento non sono molto diversi da quelli in uso nella roma antica si sfrutta la proprietà del mercurio di legarsi alloro in qualunque condizione esso si trovi l'amalgama ottenuta è facilmente separabile dalle rocce e dagli altri minerali una volta separata la il mercurio l'argento vivo viene distillato che si libera così l'oro a un notevole grado di purezza un altro metodo consiste nel legare l'oro con il rame il piombo e poi di separare i vari metalli fondendoli a temperature differenti [Musica] l'enorme valore dell'oro in cui l'artigiano può anche se con molta
difficoltà a entrare in possesso aumenta notevolmente le occasioni di autonomia e di potere dei lavoratori l'impossibilità del signore di seguire e di controllare la complessa lavorazione del prezioso metallo permette infatti agli artigiani di sottrarle piccole quantità che vengono accumulate e che costituiscono una riserva da usare come potente arma di trattativa al momento opportuno infatti avviene che il signore partendo per le crociate per sopperire alle spese di viaggio e di vita per sé e per i suoi uomini deve rifornirsi di una certa quantità di oro e di denaro abituato a vivere dei prodotti della sua terra
deve chiedere in prestito oro ai borghigiani questo è incuriosito per esempio eugenia che dice ma il curioso scoprire se è così vedo che ho seminato giustamente il dubbio sul fatto che i nostri documentari o meglio i documentari di rossellini meravigliosi da tanti punti di vista non sempre vanno presi proprio alla lettera e per le interpretazioni che offrono eugenio dice se è così è curioso scoprire che è proprio attraverso piccoli furti compiuti dai lavoratori che lo estraevano che si ottengono nuovi dire perché il documentario mette in scena la concessione di nuovi diritti da parte di un
signore agli artigiani a pagamento questa cosa ha colpito anche franco il quale dice molto divertente la ricostruzione della scrittura del contratto fra il signore e i borgatari vorrei sapere se funzionava veramente così la terra toccata dai piedi santi del nostro signore la terra dove egli è nato la terra dove gli ha sofferto ed è resuscitato al fine deve essere liberata sì che possa essere baciata dai pellegrini che vogliono portare fin lì la loro testimonianza d'amore sì abbiamo inteso ma noi che abbiamo sempre mangiato il pane del dolore vorremmo che ci dicesse cosa precisamente si vuole
da noi oro armi spade e freccia e stoffe eccellentissimo signor e la nostra mente come i nostri mulini le nostre macchine sono tua disposizione ma al loro l'oro dove andiamo a prendere loro loro lo richiamate dalle pietre si eccellentissimo signor e questo è vero con grande lavoro con grande sudore noi riusciamo ricavare da montagne di pietra un pizzico d oro e allora è quello è loro che voglio ma chi ci darà la forza di trovarlo se noi non possiamo lavorare tanto perché viviamo stentatamente e allora villano ecco il mio signore se noi ci si potesse
mettere bene forse se ci si nutrisse se si potesse mangiare quanto la fame ci dice se si potesse cacciare pescare cacciare pescare nelle mie terre dove scena allora questo è uno di quei casi in cui vale la pena di fermarsi un momento a raccontare cosa succedeva davvero nel medioevo da questo punto di vista perché il documentario racconta come dire stravolgendola un po secondo me una vicenda reale che è una delle più importanti della nostra storia medievale tutti noi abbiamo in mente il medioevo dei castelli dei signorotti dei feudatari che spadroneggiavano sui servi della gleba per
usare le immagini così del senso comune non tanto quelle che usiamo noi specialisti ecco tutti noi ce l'abbiamo in mente questa immagine no cosa c'è di vero e vero che a un certo punto nel medioevo l'insicurezza era tale dopo il crollo dell'impero di carlo magno a ridosso nell'anno mille l'insicurezza era tale per le guerre continue e per le scorrerie dei vichinghi degli ungari dei saraceni che effettivamente tutta l'europa sia coperta di fortificazioni i castelli e chi aveva i mezzi per costruire un castello e garantiva protezione ai contadini di una certa zona e beda quei contadini
voleva qualcosa in cambio voleva ubbidienza e prestazioni di servizi e pagamenti e tasse il nostro signor principe ordine comanda quanto segue ricordandovi la protezione il rifugio è la difesa che vi ha sempre offerto quando i tempi lo richiedevano e correvate il rischio di essere uccisi derubati deportati di fornire di deleghe e poteri 3 di voi finché essi 3 rappresentando gli interessi tutti e delegati nelle forme dovute a rappresentarvi pattuire stipulare possano discutere con esso signor principe di interessi temporali ma con messi con quelli superiori della nostra fede e della nostra santa religione nasce la signoria
che non è badate però come dire soltanto l'abuso del signorotto col tempo diventa il quadro normale in cui si gestisce la vita collettiva nelle campagne tutti vivono sotto l'autorità di un signore che deve mantenere l'ordine deve rendere giustizia deve garantire ognuno i suoi diritti e in cambio però pretende e pretende molto e poi a un certo punto a un certo punto noi cominciamo a incontrare dei documenti in cui un signore e i suoi sudditi si mettono d'accordo e il signore fa delle concessioni concede degli statuti per esempio gli statuti sono dei regolamenti in pratica scritti
però in cui si stabilisce come deve funzionare la vita nel villaggio quali sono gli obblighi di ciascuno quali sono le punizioni per i reati ora tutto questo c'era anche prima ma si tramandava oralmente ed era soggetto all'arbitrio del signore adesso il signore accetta scriviamo tutto d'ora in poi si farà così e ciascuno avrà i suoi diritti garantiti dagli statuti o a partire dal giorno della firma del presente atto diritto di caccia e di pesca nelle mie terre per un periodo di comune accordo stabilito della durata di anni 12 agli artigiani rappresentati da agapito gaber lucchio
regolarmente autorizzato e delegato dai 24 artigiani a noi ben noti e qui appresso elencati il quale apponendo il suo nome a questo capitolato prende preciso e irrevocabile impegno anche a nome di tutti gli altri che esso uno di conseguenza in virtù di questo stesso di strumento come lui vincolati a fornirmi oltre le 6 mila 180 once di oro fino a tutt'oggi già concessioni rifiuto allora concessami solo io concedo l'altra concessione ancora più significativa sono le franchigie quando il signore dice ho parlato con i miei contadini allora mi hanno spiegato che sono molto arrabbiati perché ci
sono certe pretese mie di solito il signore dice dei miei funzionari dei miei dipendenti che pretendono troppo hanno aumentato le tasse ingiustamente e poi i miei contadini mi dicono che certe cose che loro devono fare per me da sempre non le vorrebbero più fare perché gli pesa lo teniamo conto che non si trattava soltanto di tasse da pagare il signore aveva bisogno di lavoro aveva bisogno di giornate di lavoro gratuito da parte dei contadini quando doveva trasportare i suoi racconti per esempio abbiamo bisogno di turni di guardia sulla torre del castello in tempo di guerra
e tutte queste cose i contadini erano obbligati per tradizione a farle ea un certo punto vengono fuori questi documenti le franchigie in cui il signore dice i miei contadini mi dicono che non vogliono più farlo che si sentono dei servi a dover lavorare gratis per me a dover pagare le tasse quando io lo dico senza aver voce in capitolo e non è bene dice il signore che i miei contadini si sentano dei servi perché la libertà è una gran bella cosa non sto scherzando è questi documenti spesso aprono il discorso in questi termini come bella
la libertà e perciò il signore dice ho deciso di concedere quello che mi chiedono non saranno più obbligati a fare quei lavori gratis non saranno più obbligati a pagare le tasse ogni volta che io lo chiedo il livello delle tasse lo stabiliamo una volta per tutte quelle prestazioni le aboliamo detto fra parentesi questi documenti che sono numerosissimi in tutta europa sono una delle prove dell'inesistenza del famosissimo ius prime noctis perché questo diritto che dovrebbe essere quello che ai contadini dà più fastidio la prima cosa che avrebbero dovuto chiedere di togliere non è mai menzionato in
nessuno di questi documenti dove invece si va molto minuziosamente a dire finora una volta al mese dovevamo scaricare il letame cortile del signore e d'ora in poi non lo faremo più ma per tutto questo gli abitanti pagano ci si metteva d'accordo su una somma gli abitanti pagavano e in cambio ottenevano i nuovi diritti ora rossellini ha intuito che questo è un momento centrale nella storia della nostra società quando veramente l'idea dei diritti scritti del fatto che tutti hanno dei diritti si stabilisce una volta per tutte poi rossellini la un po stravolta perché aveva in testa
loro e quindi si è immaginato che gli abitanti per avere dell'oro dovevano punto ogni tanto rubarne e un po quando lo si lavorava e che comunque fossero solo gli artigiani che avevano loro e che fosse agli artigiani che il signore concedeva appunto le nuove libertà tutto questo è tutto inventato non si usava allora loro non circolava in europa fino alla metà del duecento ma il denaro si naturalmente c'era denaro fatto d'argento di rame di leghe minori ma il denaro circolava dappertutto tutto si pagava in denaro e tutto si poteva comprare e vendere compresi appunto i
diritti del signore e il diritto di non pagare le tasse poi però un certo punto il denaro comincia a essere anche d'oro e su questo ci scrive guido potrebbe dirmi perché si è affermato il fiorino fiorentino allora riprendiamola un po bene questa storia del denaro circolava denaro diceva nell'europa medievale non ha mai smesso di circolare non è ma non è vero che il baratto a un certo punto abbia sostituito il denaro anche nei periodi di maggiore declino economico le multe e tanti pagamenti si fanno il denaro questo denaro dall epoca di carlo magno in poi
consisteva di monetine d'argento carlomagno aveva preso atto del fatto che loro in europa praticamente non c'era e quindi aveva creato una nuova moneta d'argento che si chiamava per l'appunto il denaro e per molto tempo questa monetina d'argento è stata il principale strumento di scambio qualcosa succede la crescita dell'economia medievale dopo il mille diventa travolgente si commercia sempre di più c'è sempre più gente che di mestiere non fa il contadino l'artigiano ma il mercante girano sempre più soldi quando l'economia cresce voi lo sapete i prezzi pian piano salgono è inevitabile con un denaro d'argento al tempo
di carlo magno si comprava magari un porcellino e qualche secolo dopo si compra solo una gallina o magari sei uova finché esiste solo il denaro d'argento con i prezzi che crescono il mercante che deve fare dei grossi affari comprare magari un'intera barca carica di sale che arriva da comacchio risalendo il po ma anche ma anche quello il contadino che una volta nella vita deve comprare una mucca e boe dovrebbe andare in giro con dei sacchi pieni di queste piccole monetine e contarne centinaia o migliaia ogni volta che fa il pagamento la società comincia a premere
sui governi vogliamo una moneta che funziona un po meglio la prima idea è di fare delle monete d'argento ma più grossi e dappertutto dove c'è un'economia un po vivace per esempio nelle città italiane ma la stessa cosa la fanno i sovrani ai principi europei si cominciano a coniare monete più grosse siccome non hanno tanta fantasia le chiamano i grossi e con questi se non altro si diminuisce il numero di monete da usare da contare ogni volta però il problema non è risolto veramente perché il peso rimane sempre quello la moneta d'argento ha un valore legato
al suo contenuto d'argento quindi e i prezzi continuano ad aumentare arriva un momento e siamo alla metà del duecento quando nei luoghi più ricchi d'europa e cioè a firenze a venezia a genova i mercanti che li comandano cominciano a dire non se ne può più dobbiamo fare una moneta diversa una moneta che abbia molto più valore intrinseco ci vuole la moneta d'oro e noi oramai loro ce l'abbiamo perché la nostra economia è talmente cresciuta che commerciamo con l'oriente con gli arabi con i bizantini loro loro ce l'hanno quelli vi loro ce l'hanno avuto da sempre
adesso arriva a noi abbiamo i cofani piedi d'oro dobbiamo coniare una nostra moneta d'oro la primissima che lo fa e firenze effettivamente che probabilmente ai mercanti più ricchi del mondo in quel momento ma subito dopo a ruota vengono venezia genova ognuna conia la sua moneta ma la cosa straordinaria è che anche se nessuno li obbliga i fiorentini i veneziani i genovesi fanno una moneta d'oro identica con un nome diverso a venezia a genova la faida già quindi si chiama il ducato ma il ducato veneziano è identico al fiorino fiorentino come peso sono completamente intercambiabili questo
per dire di come loro hanno l'idea chiara di un'economia complessa tutta collegata dove la moneta d'oro rappresenta un nuovo punto di forza che prima mancava bene e ora che il mondo passi dalle tenebre dell'ignoranza alla luce del sapere ma noi moderni non passeremo dalle tenebre dell'ignoranza alla luce della sapienza se non rileggeremo con l'amore più vivo le opere degli antichi dei pagani e ma naturalmente il progresso del medioevo non è soltanto un progresso tecnologico e commerciale è anche un progresso come dire culturale e civile alla fine si arriva al rinascimento si arriva all umanesimo che
noi siamo abituati a pensare come i momenti in cui finalmente il medioevo finisce è in realtà è un modo di vedere le cose è sbagliato perché è il contrario il medioevo è cresciuto è cresciuto talmente tanto che a un certo punto hanno avuto la sensazione di vivere in un mondo diverso di vivere in un mondo cambiato l'umanesimo è il punto culminante della grande crescita culturale medievale e in questo senso il documentario lo fa vedere molto bene c'è una domanda di paolina la quale dice che questo articolato dialogo che introduce l'umanesimo con il ritorno dei classici
da oriente la nascita delle università e paolina dice l'ho trovato molto ben scritto vorrei capire cosa c'è di vero in questi discorsi a quali fonti hanno attinto gli autori ecco che essi sono pagani questo lo sappiamo ma certe loro opere o parole visto che ammettiamo che sono piene di saggezza non le dobbiamo assolutamente conoscere e quindi a nostra volta le dobbiamo insegnare ciò che è saggio è vero e ciò che è vero è dio del resto dobbiamo ricordarci di una cosa quando gli ebrei si sono liberati misticamente dall'egitto di ha ordinato loro di spogliare gli
egiziani dei loro tesori per arricchirsi nei questo fatto non deve essere sottovalutato anzi dobbiamo cercare di trarne un utile insegnamento esponiamo anche noi allora conformemente ai comandamenti di dio e con il suo aiuto il filosofi pagani della loro saggezza ed eloquenza se scorriamo dunque questi infedeli in modo di arricchire noi stessi nella nostra sede con le loro spoglie noi che siamo convinti di detenere tutta la verità viviamo come bruti guardate ad esempio tutti i prodotti rari e ricchi che ci vengono d'oriente tentazioni si dice che siano perdizioni sì ma con questi prodotti che ci vengono
da bisanzio damasco baghdad cordova e con le spezie in genere sono tornati a noi manoscritti che ci hanno rimesso sotto gli occhi tutto il sapere degli antichi in realtà gli autori non hanno ripreso dei testi dell'epoca hanno messo insieme una serie di idee che circolavano in quell'epoca in quell'epoca non rinascimento nel medioevo le idee che in quel dialogo vengono palleggiate presentate come novità e lo sono partito da un certo momento è ma non hanno aspettato gli umanisti per circolare l'idea l'idea che gli antichi e certo allora non erano cristiani quindi bisogna un po diffidare dai
loro testi però però bisogna leggerli lo stesso perché gli antichi hanno tantissimo da insegnarci questo è un'idea che comincia a circolare in pieno medioevo nel xii secolo gli intellettuali medievali inventano l'immagine che poi si rimpallano l'un l'altro perché a loro piace moltissimo dei nani sulle spalle dei giganti cioè loro dicono gli antichi platone aristotele virgilio giganti oggi non c'è nessuno di quel livello però allora erano pagani non hanno visto la venuta di cristo il mutamento della storia la nascita del mondo moderno noi che siamo così piccoli però abbiamo i loro libri saliamo sulle loro spalle
quello che sapevano loro lo sappiamo anche noi e in più sappiamo anche qualcosina di più vediamo più lontano degli antichi come dei nani che salgono sulle spalle dei giganti le opere di aristotele euclide tolomeo ippocrate galeno che hanno seguito in oriente i cristiani eretici monofisiti e nestoriani che anche gli ebrei che furono perseguitati da bisanzio sono state accolte nelle scuole musulmane e ora tornano finalmente sulle rive del mondo cristiano così come medievale naturalmente è la riscoperta dei testi greci attraverso la mediazione degli arabi il medioevo ci sono centri promossi dalla chiesa che vuole conoscere la
cultura degli arabi beninteso per combatterli meglio è traducono anche il corano a un certo punto perché bisogna sapere chi sono gli avversari ma in questo modo scoprono anche che l'antichità ci ha lasciato molti più libri di quelli che loro già conoscevano e li traducono dall'arabo e le università sono un'invenzione medievale anzi a dire la verità agli umanisti polemizzerà anno contro le università perché le università le vedranno un po diciamo come un baluardo di una cultura ormai ormai un po in crosta tano irrigidita con questi professori universitari solenni che credono di sapere tutto di avere già
tutto nei loro libri gli umanisti in genere gli intellettuali del rinascimento non insegnano all'università polemizzano contro le università e contro i frati che dominano le cattedre di teologia ecco fino a ieri ognuno si è sforzato di rimanere al suo posto ligio ai suoi doveri al suo ordine al suo stato e allora noi siamo degli evasi e non abbiamo e soprattutto non vogliamo un domicilio fisso né prevende nei benefici ma godiamo dell'intelletto quindi andremo come api ad abbeverarsi di città in città a tutte le gocce di sapere che scopriremo quindi diciamo in questo dialogo che ha
colpito così tanto paolina c'è l'essenza della grande crescita culturale del medioevo che poi sbocca sfocia nel umanesimo e nel rinascimento e poi e poi si torna si torna a quello che a rossellini si vede affascina veramente più di tutto il resto cioè la crescita tecnologica e solo devo dire veramente momenti tra i più belli di questi documentari quelli in cui viene rappresentato il mondo di chi produceva qualcosa tra medioevo e rinascimento inizio dell'età moderna e tanti dei nostri spettatori sono affascinati da queste cose per esempio mariangela che quando passa vicino a trastevere e vede dice
le vecchie insegne di una cereria storica resta affascinata incuriosita e vorrebbe sapere da quando la candela è diventata fondamentale per l'illuminazione e beh le candele candele le conoscevano già gli antichi ma come tante cose che conoscevano non le hanno usate in modo molto spinto gli antichi preferivano le lampade le lampade a olio poi il medioevo nonché le lampade a olio siano sparite ma invece hanno preferito la candela anche perché hanno imparato a fare una cosa che gli antichi non sapevano fare gli antichi per capirci avevano elaborato il concetto che se tu immergi uno stoppino infiammabile
dentro una materia infiammabile lo accendi quello brucia lo facevano immergendo lo stoppino nelle lampade a olio e la loro idea di candela era di immergere uno stoppino dentro a un mucchietto di cera oppure anche di grasso animale e di sego nel medioevo viene inventata la candela come la concepiamo noi con la sua forma cilindrica ben precisa la candela il cero e lì ha avuto molta importanza alla chiesa in realtà perché perché la gente le candele in casa le teneva ma appunto erano fatte di sego candele di seguo sono meno belle puzzano un po di più
ma costano molto meno invece in chiesa le candele dovevano essere diceva trattati di metallurgia dell'epoca ci parlano della malga mazione dell'argento del forno al riverbero del processo di lì 4 né di procedimenti cioè validi tutt'oggi estremamente perfezionata è la lavorazione del rame uno dei primi metalli conosciuti dall'uomo lo si usa col piombo e con l'arsenico per fare specchi con loro e gli smalti per fabbricare oggetti preziosi come scrigni calici reliquiari coppe ma l'officina più comune per la lavorazione del rame è quella del calderaro dove si confezionano pentole e utensili per la cucina [Musica] il fascino
di queste tecnologie ricostruite da rossellini l'ha sentito anche marco il quale dice che belle le ricostruzioni delle botteghe dei calderari e dei fabbri ferrai mi domando dove rossellini abbia trovato questi macchinari ancora in funzione e se siano a tutt'oggi visitabili ora confesso quelli di rossellini non lo so ma rispetto ai suoi tempi cioè 50 anni fa oggi è enormemente più facile andare a vedere queste cose perché c'è tutto il grande mondo delle rievocazioni normalmente lo si dice in inglese è più facile scriverlo che pronunciarlo il rennes act man ecco e non ci sono soltanto quelli
che si vestono in costumi medievali e sfilano poi in corteo nelle strade delle città ci sono quelli che praticano le tecnologie ci sono quelli che praticano tecnologie diciamo così solitarie in tanti luoghi ci sono appunto parchi archeologici per esempio dove uno può vedere il fabbro ferraio al lavoro oppure altra cosa che piace moltissimo la zecca con quello che conia le monete battendo con una mazza su un tondino di metallo appoggiato sulla forma metallica nome e poi ci sono però anche i casi in cui un'intera città si è consacrata alla ricostruzione delle botteghe artigianali medievali ce
ne sono probabilmente diverse io invece me ne viene in mente una che è una delle più spettacolari bevagna in umbria a bevagna in umbria ogni anno c'è questa grande festa del mercato delle gaite in cui l'intera città praticamente e si veste in costumi medievali ma soprattutto i quartieri le gaite le chiamano lì i quartieri gareggiano perché ognuno ha delle botteghe artigianali in cui si fabbrica di tutto così come veniva fabbricato alla fine del medioevo e li si può vedere ci può stare lì perone se uno volesse a vedere come si producevano dai tessuti alle candele
per l'appunto nel medioevo un altro dei motivi che danno un fortissimo impulso al progresso umano e l'introduzione della carta e il sorgere di numerose cartiere la carta conosciuta in cina già dal 105 dopo cristo è stata introdotta europa dagli arabi attraverso la spagna nel xii secolo ora con l'incremento del commercio e il propagarsi della cultura e la conseguente necessità di fissare note dati contratti su di un supporto più facilmente trasportabile della pergamena la carta viene prodotta e distribuita industrialmente la preparazione e la fornitura del nuovo materiale sono i principali elementi che condizionano lo sviluppo dell'arte
della stampa durante la prima metà del quindicesimo secolo intorno al 1400 47 a magonza inizia la sua attività la prima stamperia europea tre uomini contribuiscono principalmente alla sua creazione e al suo rapidissimo sviluppo johann gutenberg johan fust e poi veder schaefer volevo ancora rispondere alla domanda di giulia la quale la quale chiede se è nata prima l'industria del ferro o della carta che poi dice sarebbe un po come andare a verificare il detto che la penna uccide più della spada allora beh dipende da cosa intendiamo con carta perché se noi fossimo come dire se qui
si stesse parlando inglese noi diremmo paper e quindi avremmo ben chiaro che la carta e il papiro nella testa dei nostri antenati era più o meno la stessa cosa anche il francese papi è anche in spagnolo papello noi invece usiamo un altra parola carta che nel medioevo voleva dire documento la carta era il documento con i suoi sigilli ecco in tutte le altre lingue in realtà invece la carta viene chiami molte altre lingue la carta viene chiamata con la parola papiro e allora ecco se il discorso è viene prima il ferro o viene prima il
tentativo di ricavare dalla natura qualche qualche supporto per scrivere li devo dire è una bella partita ma credo che viene prima l'idea di scrivere le prime di descrivere perché già come dire nell'età del bronzo si scriveva faticosamente sulle tavolette d'argilla per esempio quindi quindi la penna prima della spada ben prima della spada di ferro perché dal bronzo alle spalle c'erano perché se non di ferro allora in altre parole giulia ha messo il dito sul fatto che l'umanità si può piacere o no ma due delle esigenze più antiche che l'umanità ha sempre avuto sono state una
che magari ci piace molto scrivere tramandare conservare la memoria e armarsi fino ai denti che magari ci piace di meno ma le due cose vanno assolutamente in parallelo se prendiamo alla lettera ferro e carta e ben o prima il ferro perché l'età del ferro arriva già molti secoli avanti cristo e la carta invece va bene le inventano i cinesi a un certo punto come hanno inventato tutto ma nella vita europea entra soltanto nel pieno medioevo a partire dal xii xiii secolo ma giulia dice anche grazie per tutto quello che fate e rai storia lo dite
quasi tutti io non lo leggo quasi mai ovviamente però ogni tanto devo dire fa anche piacere leggerlo e finalmente finalmente con il ferro si fanno i caratteri mobili per la stampa e questo è l'altro progresso decisivo con cui il medioevo veramente cambia cambia il mondo tanto che appunto dopo aver inventato la stampa si diffonde anche tra i dotti l'idea che siamo in un'epoca veramente nuovo che adesso davvero il progresso si tocca con mano pensa quei poveretti di una volta che se volevano un libro se lo dovevano copiare tutto a mano si disegnano le lettere su
funzioni d'acciaio rame ottone si battono poi questi su di un metallo morbido come il piombo e si creano così le matrici sulle quali si fondono i caratteri questi spesso non sono molto regolari una fusione difettosa o un distacco impreciso della matrice costringono l'esperto al mare la superficie fino a ottenere una discreta regolarità si compone poi la pagina e la si passa al torchio per la prima volta di stampa è un lavoro lento e durissimo dati i mezzi del tempo occorrono settimane mesi per compiere e perfezionare ogni operazione ma da questa prima stamperia escono opere meravigliose
come il messale di costanza e la grande bibbia a 42 righe le cui 1.700 pagine in folio costituiscono un capolavoro di tecnica e di composizione per opera di questi geniali artigiani tra il 1450 e il 1500 vengono stampati circa 8 milioni di libri più di quanti forse tutti i copisti d'europa ne avevano prodotti nei mille anni precedenti a questo proposito manfred da bolzano dice per fortuna che nel documentario quando si parla della stampa si ricordano anche iohannis fust e peter shaffer e non solo gutenberg che tutti ricordiamo sempre come l'inventore della stampa manfred supplica di
raccontare di più su questi altri personaggi lo farò molto brevemente ma non possono farlo allora è vero gutenberg e per quanto ne sappiamo è il primo che a un certo punto nella magonza del quattrocento ha detto in giro mi è venuta un'idea che potrebbe essere un grosso affare però avrei bisogno di capitali per che costa questa cosa è il primo che ha trovato dei soci i quali si sono fatti spiegare di cosa si trattava e si trattava di fare una cosa che già da tanto tempo si sapeva fare stampare certo tutti stampano si stampano le
immaginette che poi la gente appende al muro fai una bella matrice di legno con tutto il disegno e poi si stampano tante copie certo gutenberg dice io avrei avuto un'altra idea per stampare dei testi si può fare anche quello 1 a un testo incide su una tavoletta di mezzo una lastra di metallo tutto il testo e poi si stampa dov'è la novità certo un po faticoso e gutenberg dice no alla novità è un'altra la novità è che noi facciamo i caratteri individuali separati con gli stessi caratteri stampiamo un testo montandoli in una formella di legno
e poi lo smontiamo ne facciamo un altro con un set di caratteri noi facciamo tutti i testi che vogliamo gutenberg a questa idea perché lui è un orefice tutti i primi tipografi sono orefici gente abituata a fare col metallo lavori di fino però il metallo costa e poi ci vorrà il i torchi per stampare è un impianto industriale che bisogna mettere in piedi gutenberg i soldi non li ha trova gente che gli da retta come fusto gente del mestiere ora fu anche lui che capisce subito che l'idea funziona egli mette i capitali necessari e gli
mette anche il personale come suo genero genero di fus e tax shelter che anche lui è un esperto di queste cose e lavorano insieme dopodichè manfred devo anche dire che la gloria di johannes fust e di aver finanziato gutenberg poi però non si può fargliene una colpa ma è un po meno gradevole quello che succede dopo perché quando loro stampano la meravigliosa bibbia di gutenberg è talmente meravigliosa che costa ancora troppo e non riescono a venderla e alla fine l'impresa fallimento e fusto si prende tutto perché fa causa gutenberg dicendo io ho messo i soldi
non me li ha restituiti l'impresa non rende niente in sostanza la tipografia se la prendono fuste schaefer e anche questo purtroppo va detto insomma fa parte della storia dell'invenzione della stampa e direi che a questo punto abbiamo seguito a lungo il documentario di rossellini nella sua scoperta delle arti e dell'artigianato del medioevo e del rinascimento e a me a questo punto non resta che darvi appuntamento alla prossima puntata [Musica]
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