ciao ragazzi e benvenuti oggi affronteremo uno dei filosofi più importanti di tutta la storia del pensiero umano in mano il cant ve lo presenterò vi spiegherò un poveri sono i cardini del suo pensiero inizieremo anche subito ad affrontare alcuni elementi della sua prima grande opera alla critica della ragion pura andiamo a cominciare [Musica] canta è uno di quei filosofi che nel corso della terza della iv superiore si citano parecchio quando si fayoum si dice ovvio che hume anticipa cante quando si studia che sono la categoria dei sottili che ci dice attenzione perché di categoria e
parlerà anche kant quando si studia la prova ontologica di sant'anselmo si dice sì va bene a molti successi su molto altro punto arriverà accanto insomma canta è uno di quei filosofi e veramente imprescindibile che ha segnato potremmo dire proprio una cesura nella storia del percorso della filosofia ora per questo è anche un filosofo molto importante che bisogna comprendere bere anche perché dopo di lui sono venuti tutta la serie di altri pensatori che in qualche modo sono stati costretti a fare i conti con lui a confrontarsi col suo pensiero ea cercare di confermarne magari alcune alcune
spezie invece criticarle altri allora prima di tutto cerchiamo però di delinearne brevemente la vita perché vico brevemente perché la vita di canti in realtà è una vita povera divenne avvenimenti kant era proveniente un tipo molto abitudinario tanto è vero che esistono anche storielle su di lui che cercano un po di darsene il carattere intanto bisogna dire l'anno di nascita è l'anno di morte cante nasce a chris burden capitale allora della produce orientale nel 1724 e morirà sempre anche l'esperto 80 anni dopo nel 1804 oggi sera cercate sulla cartina geografica che rehberg non la trovate più
come mai è una città distrutta demolite realtà no in realtà semplicemente questa città ha cambiato nome oggi è kaliningrad si trova in russia addirittura molto vicina alla alle repubbliche baltiche quindi estoni e lettoni lituani però al tempo questa città molto orientale verso protesa verso l'europa orientale era prussiana appunto la capitale delle professioni tali quindi era una città di lingua tedesca quindi chronis berg si parlava tedesco camp è sostanzialmente un filosofo tedesco tedesco che viene poi educato diciamo a una a un modo una religione un modo di essere che in germania l'area tedesca in quel periodo
aveva un certo peso che era il cosiddetto pietismo ora che ti smo era sostanzialmente una un sottogruppo potremmo dire del della chiesa protestante che però rifiutavo dava pochissima importanza ai dogmi della fede cristiana è invece insiste ma molto di più sull'aspetto morale comportamentale cioè ad esempio il sistema molto sul fatto che i fedeli gli adepti dovessero praticare una vita molto morigerata molto rigorosa direi quasi ascetica anche da un certo punto di vista in pratica sosteneva che ogni fedele dove cercherà di trovare dio dentro di sé più che non nelle regole dei dogmi nel nel rito
e quindi per trovare dio le 36 ci si dovesse anche in un certo senso convertire tramite anche uno stile di vita molto esemplare molto semplice molto attento e molto anche basato sulla rinuncia quindi era un modo di intendere la fede cristiana estremamente rigoroso e questo modo per quanto poi chiaramente è un filosofo quindi aderisce a certe forme a certe forme religiose ma poi va per la sua strada per quanto sia autonomo sicuramente influenzato da questo modo di essere sicuramente l'educazione ricevuta nell'infanzia aiuta canta maturare un certo tipo di approccio quanto mai non certo tipo di
idee però queste idee le vedremo soprattutto sul finale della critica della ragion pura e meglio ancora all'interno della sua seconda grande opera che la critica della ragion pratica quindi ci arriveremo un po alla volta a riprendere questi punti però intatto tenete a mente perché ci serviranno studia all'università in realtà studia disciplina anche te loro piuttosto diversi studi a matematica studia filosofia studi anche teologia siamo verso la metà del settecento un epoca in cui soprattutto dal punto di vista scientifico nominano le tesi newtoniane liuto spericolata fine seicento ha scritto i principi a ha dato ordine a
tutta quella grande ricerca fisica e scientifica che si era sviluppata nei decenni precedenti e adesso nel 700 la fisica newtoniana è la scienza per eccellenza a cui tutti in qualche modo si appellano e fanno riferimento come un esempio un baricentro da imitare quanto me dopo la laurea inizia a lavorare canta intendo come recettori inizialmente poi riesce anche a entrare all'università di chris byrd e dove insegnerà per tutta la vita ecco la sua vita infatti parliamo già parlato più volte di che il rispetto perché lui vive sostanzialmente è sempre lì non ha grandi passioni non compie
grandi viaggi d'esplorazione dell'europa a ripeto è un tipo molto modesto anche da un certo punto di vista almeno dal punto di vista degli usi e dei costumi tant'è vero che era probabilmente è così abitudinario e così metodico che a telese perché tirava una storiella su kant cioè che in pratica tutti gli abitanti della città regolassero il loro orologio non tanto sul suono delle campane della chiesa o su altri elementi d'appoggio diciamo ma sull'ora in cui il cant passava durante la sua passeggiata in pratica ogni giorno lui passeggiavano sempre alla stessa ora puntualissimo e la gente
poteva addirittura a regolare il proprio orologio su di lui capire quanto fosse tra virgolette monotono probabilmente da giovane aveva avuto qualche frequentazione della vita mondana di pieris birdie appare addirittura che abbia forse corteggiato qualche il nobil donna locale però non si sposò mai e anche durante la vecchiaia diciamo ci sono delle curiose pagine scritte da kant abbastanza abbastanza misogine quelli che manifestano una sottovalutazione delle donne e anche abbastanza sessuofoba cioè una sorta di repulsione verso tutti gli aspetti affettivi relazionali e sessuali della vita quindi un tipo particolare questo bisogna dirlo dal punto di vista politico
non si espresse ma in maniera troppo netta no fu come gli altri illuministi perché vedremo canto per certi versi un illuminista in un fu come gli altri luministiche si schieravano facevano politica attiva pensata voltaire per dire la russo che poi magari pagavano anche le conseguenze delle loro idee però sicuramente kant aveva delle simpatie diciamo cioè scrisse alcune pagine favorevoli diciamola così sia nei confronti della rivoluzione americana come sapete toccò il suo apice negli anni 70 76 del 700 quelli kant era cinquantennio poco più si sa poi verso la rivoluzione francese soprattutto nelle prime fasi dell'urss
e le precise quindi guardava con simpatia a queste esperienze rivoluzionarie fortemente influenzate tra l'altro proprio dall illuminismo però appunto non scrisse tantissimo anche perché a un certo punto subì una censura da parte del sovrano di prussia quando c'era come sul trono federico guglielmo ii questa censura per alcuni suoi scritti di carattere religioso gli impedì di pubblicare per qualche tempo anche cose su questo tema e quindi diciamo questo lo rallentò abbastanza morì come abbiamo detto nel 1804 mai celeberrimo equa vale la pena citarlo l'epitaffio che si trova scritto sulla tomba di canto un epitaffio che tratto
dalla sua critica della ragion pratica appunto una di queste grandi opere di cui parleremo l'epitaffio recita così il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me l'accettazione completa è un pochino più lunga non è riportata di centro abitato ma per comprendere meglio cosa intende dire kant due cose che riempiono l'animo di ammirazione venerazione sempre crescenti il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me non è un ep tanti occasione non è solo poesia come può sembrare in questo momento non è solo poesia perché queste due questi due
lati queste due branche della frase il cielo stellato e la legge morale rappresentano i due lati della sua indagine filosofica la sintesi estrema di ciò che lui ha cercato di indagare da un lato il cielo stellato cioè le bellezze della scienza la scienza e la conoscenza potremmo anche dire dall'altro la legge morale cioè i misteri delle nostre scelte di vita delle nostre scelte morali la legge che c'e dentro di noi queste sono due grandi cose o verso cui si è rivolto il mondo esterno con le sue leggi con le sue meraviglie anche da un certo
punto di vista è il mondo interno con le sue leggi anche qui e di questi due ambiti parleremo prima però di andare avanti vorrei fare una brevissima premessa sul discorso dell'illuminismo visto che abbiamo un attimo citato durante la biografia allora cult fu un filosofo illuminista è una bella domanda questa perché sicuramente per certi versi fu un illuminista però come vedremo non avanti col nostro percorso e soprattutto quando arriveremo alla critica del giudizio che è la terza grande critica vedremo che kant anticipa per certi versi anche alcune riflessioni prettamente romantiche e influenza in questo modo anche
l'attacco lauree precedenti una in parte l'idealismo che la corrente filosofica che nasce immediatamente dopo il successo di kant ed è strettamente legata al romanticismo allora kant diciamola così è un villaggio fuori passaggio vive in un epoca in cui l'illuminismo ha sparato diciamo le sue cartucce migliori sta un po alla volta lasciando il campo qualcosa di nuovo e questo qualcosa di nuovo soprattutto nell'ottocento sarà il romanticismo però quindi calde essi fortemente legato alle lunghissimo perché ragiona più o meno nel modo in cui ragione gli illuministi ma sente già in un certo senso che prometta anche nel
suo animo che qualche idea nuova si sta affacciando all'orizzonte queste idee nuove tenta un po di sintetizzare dal loro corpo in senso filosofico potremmo dirla così tante da un certo punto di vista è l'ultimo degli illuministi e da un altro punto di vista il primo dei romantici dico questo perché anche nelle opere di kant si sente moltissimo a questa moltissimo questa cesura ci sono opere penso in particolare alla critica della ragion pura e sono tipicamente illuministe la critica la ragion pura è l'apice dell'illuminismo è un percorso iniziato da locke passato attraverso hume e che si
completa con kant quindi è un'opera illuminista c'è poco da dire altre opere ripeto in particolare della critica le giudizio è già un opera potremmo dirla così preromantica quindi non c'è un percorso nel corso degli anni soprattutto degli ultimi anni la sua vita kant si sposta gradualmente la supposizione nuove generalmente viene classificato comunque pom illuminista perché sicuramente l'influenza illuminista e più forte è quella più forte tra tutte quelle che lo attraversano però sicuramente anche un pensatore molto originale che è difficile poi inquadrare in una sola corrente ora prima di iniziare ad addentrarci nel pensiero rijkaard però
facciamo anche una piccola parentesi sulle opere che ha scritto noi abbiamo già citate alcune le ho buttate lì velocemente ma facciamo un po quadri allora vi opere attaccante di scrivere molto è un filosofo molto prolifico e pero l'idea e potremmo dire certo noi non avremo il tempo di parlare di tutte le opere di canti perché già affrontare le tre opere principali ci porta via un sacco di tempo sono opere che vanno studiate bene vanno comprese a fondo e quindi quel tempo lì non possiamo poi dedicarlo ad altre opere magari minori interessanti ma sicuramente che hanno
influenzato meno la storia del pensiero adesso però 10 ti amo facciamo una veloce panoramica e poi sappiate che saranno tre quelle di cui parleremo in maniera più corposa in realtà poi la terza sulla terza andremo via un pochino più veloce diciamo due molto bene una un po più velocemente alla prova prima di vedere queste tre grandi opere dobbiamo fare una premessa nel senso che tanta arriva a scrivere le tre critiche dopo chiaramente un percorso non uno si mette a scrivere delle opere così importanti impegnative senza aver fatto dei passi precedenti allora l'opera che più di
tutte potremmo dire anticipa il senso delle critiche e in particolare della prima critica è una dissertazione che canta scrive per l'università di chris perché la scrive quando sta studiando per ottenere la cattedra all'università come una sorta di casey diciamo diremmo oggi di dottorato di laurea lui scrive questa dissertazione creare un titolo in latino che vi cito vi scrivo dei mondi sensibili acque intelligibili sforma ed principis ok sulla forma i principi dei modi sensibili intellegibili ora è un'opera che gli permette di accedere alla cartella in cui kant introduce alcuni temi alcune distinzioni soprattutto le forme ne
parleremo molto il mondo sensibile mondo intellegibile ne parleremo volto alcune distinzioni che poi saranno fondamentali per capire l'impostazione base del suo pensiero quindi non la vedremo mai era diffusa non abbiamo il tempo però sappiate questo già nel 1770 questo è l'anno in cui scrive questo testo la famosa dissertazione del 1770 e l'opera cui tante per la prima volta inizia con una certa sostanza solidità ad affrontare questi argomenti questi argomenti che poi trovano la jones lance maggior ampiezza di argomentazione nelle appunto critiche sono tra in queste grandi opere i tre capolavori di campo la prima quella
su cui alla fine passeremo più tempo perché anche quella un pochino più complessa comprendere è la critica della ragion pura viene pubblicata nel 1781 ma poi viene anche più volte rimaneggiata nel corso degli anni e sappiate che successivamente cannes scrive anche una versione potremmo dire e riassuntiva di questa critica della ragion pura che doveva essere un po più accessibile anche per il pubblico che si intitola prolegomeni ad ogni metafisica futura che si presenterà come scienza un titolo molto lungo lasciarvi ricordarlo riportate ricordate critica della ragion pura qualche anno dopo nel 1787 pubblica la critica della
ragion pratica e infine nel 1790 pubblica la critica del giudizio che a volte trovate nei libri anche citate come critica della facoltà di giudizio sempre lei dipende dalla diversa traduzione quindi critica non ha ragion pura critica della ragion pratica critica del giudizio ognuna di queste tre grandi opere si occupa di un diverso ambito della filosofia la critica della ragion pura è un'opera di tipo geologico cioè sia si occupa affronta il tema della conoscenza si chiede se possiamo conoscere la criticano nella john pratica invece si occupa di morale cioè si chiede come dobbiamo vivere se c'è
una legge una regola per la vita la critica del giudizio infine si occupa invece dell'estetica cioè si chiede cosa significa la parola bello il concetto di bello e varie sue derivazioni allora questa è trai sulle opere di cui parleremo che vanno ricordate sapute bene occhio alle parole non ho detto critica alla ragion pura critica sulla ragion pratica ho letto politica della una cosa che spesso gli studenti sbagliano ma quel della ha un significato ne parleremo quindi ricordate le altre opere che pubblica poi negli anni successivi ci son tante nel 1784 pubblica un libricino molto interessante
che si intitola risposta alla domanda che cos'è l'illuminismo ora di quest'opera se vi ricordate ne abbiamo già parlato quando abbiamo visto poi storia o quanti filosofia l'illuminismo perché lì si trova la più bella definizione forse dell'illuminismo cioè un illuminismo vi ricordate el uscita da uno stato di minorità che l'uomo deve imputare a se stesso e kant che da questa definizione dalla proprio in questo piccolo libro risposta alla domanda che cos'è l'illuminismo quindi lui stesso si considerava per molti versi illuminista un'altra opera interessante 1785 fondazione della metafisica dei costumi che è in un certo senso una
anticipazione di quello che poi vince nella critica della ragion pratica e infine concludo 1795 per la pace perpetua che è un'opera interessante più dal punto di vista forse storico che filosofico perché sì per carità anche dal punto di vista filosofico ma per gli influssi che avrà perché in questa piccola opera 22 cose in croce giusto per darvi le per suscitare magari spera la vostra curiosità in questa breve opera per la pace perpetua kant per la prima volta mette in campo l'idea che gli stati debbano iniziare a lavorare per evitare le guerre per garantire appunto una
pace duratura e per fare questo per raggiungere questo scopo secondo cante bisognerà creare un organismo sovranazionale cioè un ente che stia al di sopra delle nazioni che possa gestire i problemi litigi tra le varie nazioni in termini pacifici cioè ed il fatto canti in quest'opera scritta fine 700 quelli 200 e passa anni infatti anticipa quell'idea che passeranno alla base della nascita della società delle nazioni dell'onu evviva gli organismi di questo tipo ora finora siamo ancora nell'ambito delle pure premesse abbiamo parlato della vita abbiamo parlato delle opere poco altro certo fare un'ulteriore premessa perché bisogna mettere
i tasselli al po al loro posto prima di poter partire questo è ulteriore premesse riguarda la parola critica che abbiamo visto una parola chiave perché si ritrova nel titolo di tutte e tre le principali opere di kart criticano la ragion cura della ragion pratica e criticare giudizio allora perché è così importante sta però alla critica è così importante tanto è vero che si parla addirittura di criticismo per descrivere la filosofia di kant per mostrarla in realtà non è una parola per noi completamente nuova perché se vi ricordate anche con loc abbiamo un parlato di criticismo
e di critica quindi kant non è che inventa da zero questo atteggiamento di cui adesso andiamo a parlare però sicuramente lo porta potremmo dire alle estreme conseguenze e lo fa il suo stile filosofico per eccellenza allora intanto per capire cos'è cismo dobbiamo capire quale erano situazione della filosofia qui nel settecento quando canta scrive le sue principali opere nel corso dei 100 150 anni precedenti la le varie i vari filosofi alleni principali si erano divisi in quelle che potremmo definire due scuole due tendenze da una parte c'erano stati i razionalisti e dall'altra parte c'erano stati gli
empiristi i razionalisti trovavano il loro campione in cartesio gli empiristi in loc se vi ricordate tutti e due avevano tutte queste scuole queste tendenze avevano delle armi forti da usare delle frecce nel loro arco di un certo peso però chiaramente si erano opposti in maniera spesso antitetica l'una rispetto all'altra i razionalisti pensavano che si potesse conoscere in maniera affidabile esclusivamente usando la ragione è stata cartesio che fanno solo usando la ragione riesce a dimostrare che dio esiste dio è buono e che non ci può ingannare e quindi tutto ciò che noi percepiamo ha un suo
fondamento questi razionalisti vengono definiti da account spesso dogmatici con un termine che obiettivamente è un po critico e spregiativo nei loro confronti dogmatici perché finivano per accettare per vero il messaggio della ragione senza problematizzando senza metterlo in dubbio dall'altra parte si erano schierati invece gli empiristi che ritenevano che ogni nostra conoscenza non partisse tanto dalla ragione mar ai sensi tutte le nostre idee nascono la percezione per il giornate locke no l'idea è semplice l'idea è complessa non le idee semplici derivano sempre dall'esterno è però qual è l'esito di questi empiristi l'esito sia con youm se
noi davvero accettiamo le premesse di locke cioè che ciò che conosciamo ciò che ci deriva dai sensi allora non possiamo essere certi che ciò che conosciamo corrisponda alla realtà perché alla fine finiamo per cadere nello scetticismo quello è l'esito inevitabile essere rigorosi dal punto di vista né gli empiristi quindi alla fine queste due scuole filosofiche per quanto ben ben agguerrite e ben strutturate sono arrivate a due vicoli ciechi potremmo dire perché i razionalisti certo ci danno una certa idea di solidità però ci pare anche una sordità poco fondata gli empiristi c dei mondiali maggior fondatezza
ma ci portano a sbattere contro un muro perché ci portano a dire che non possiamo sapere quasi nulla di quello di ciò che ci circonda ora kant questi due approcci li ha ben presenti in particolare è molto presente l'approccio di un di cui si rivela un ammiratore in qualche modo anzi è famoso un suo alcune sue parole di continuum che ringrazia per averlo svegliato dal sonno dogmatico disse così canta cioè dà l'impressione di sapere cose senza però opporsi davvero le domande su quelle cose quindi era una conoscenza molto sonnacchiosa potremmo dire ora l'idea di kante
è che si debba fare un po i conti con tutti questi esiti e si debba trovare una soluzione chiara seria per capire come funziona la nostra conoscenza ci dobbiamo fidare della ragione ci dobbiamo fidare dei sensi ci possiamo fidare di qualcosa visto che tutto pare così scarsamente sfollato e questo è il compito che si propone di svolgere soprattutto la prima nella prima critica ma poi vedremo che influenzerà anche le critiche successive cioè le vuole portare ogni nostra forma riconoscenza che a ogni nostra forma di scelta anche nella vita davanti a una sorta di tribunale vuole
fare un processo a ogni nostro modo di pensare questo processo ovviamente avrà un giudice che non potrà essere altri che la ragione il tribunale è il tribunale della ragione l'unico appunto giudice che può valutare che può decidere se la nostra forma di conoscenza e valida è la ragione per questo bisogna stare attenti perché la ragione è contemporaneamente giudice è imputato perché in fondo alla ragione è chi giudica ma anche chi viene valutato e questo è una sorta di corto circuito che bisogna gestire con una certa attenzione appunto concetto e cautele per ora l'unico possiamo fare
perché solo la ragione può giudicare in questo caso che vedremo nella critica la ragion pura considera al riguardo in particolare cose dovrà su quali sono le accuse con su cose dovrà giudicare la ragione le accuse sono che le nostre forme di conoscenza o le nostre scelte non siano fondate quindi il tentativo sarà quello di vedere se le nostre forme di conoscenza sono possibili se queste forme di conoscenza ammesso che siano possibili se siano valide e se siano valide fino a quale punto siano valide io spesso lo riassumo così ma che canta esso assume così della
questione possibilità validità e limiti della conoscenza dobbiamo chiederci questo dovremmo chiederci se la conoscenza possibile valida e fino a che punto è valida in tutto questo chiaramente counter si ispira a vari pensatori abbiamo letto youm che sicuramente gli apre gli occhi sono con le questioni ma anche molto a loch che è stato quello che ha aperto la strada alle crisi del criticismo canto lo riconosce molto chiaramente il problema dice canta rispetto a loch è stato che il filosofo inglese non ha guardato quali erano veramente le basi e il fondamento della mente si è occupato per
lo più di mostrarci come funziona l'associazione di idee in un certo senso ma ha trascurato una domanda che è fondamentale e che canta invece si pone subito è vero che noi riceviamo da fuori le idee che poi le amalgamiamo le mettiamo insieme facciamo con tutte quelle cose che locke che riteneva che facessi ma questa è la domanda c'è per caso qualcosa dentro di noi che precede quelle idee cioè esiste un elemento a priori locke sembrava dire di no però che era tutto a posteriori tutto veniva da fuori country dice sì tutto o quasi tutto perché
può darsi che qualcosa di a priori esista magari poco magari qualcosa di un pò particolari ne parleremo però questo è un sospetto e ne parleremo molto di questo qualcosa a priori quindi canta rimane tutto sommato fortemente influenzato dall'empirismo sicuramente la scienza la conoscenza viene dall'esterno ma ma c'è qualcosa secondo lui che va scoperto dentro all'uomo per questo parlerà anche della ragion pratica nel campo della morale della legge morale che è interna all uomo c'è qualcosa di a priori e questo qualcosa va scoperto va riscoperto infatti cult non è uno scettico e vedo che influenzano dei
un ne accetta alcune critiche molto importanti ma rispetto ai un e rispetto in parte anche a locke il suo esito è tutto sommato più positivo gli si chiede se la conoscenza è possibile qualche forma di conoscenza è possibile è convinto che non siamo nel mondo di di hume in cui non possiamo dire nulla con certezza alcune cose le possiamo dire con certezza certo queste alcune cose non sono o meglio hanno dei limiti e di questi limiti parleremo nei confini proprio potremmo dire quasi geografici entro cui devono restare però sono all'interno di questi confini prettamente fortemente
significativa e valide ora finalmente dopo tutte queste premesse che abbiamo fatto anche molto lunghe però importanti iniziamo a parlare finalmente di questa prima grande opera che è la critica della ragion pura pubblicata nel 1781 in quest'opera cancro abbiamo già anticipato lo riprendiamo si occupa di museologia cioè si chiede se possiamo conoscere e indaga le forme della nostra conoscenza ora quali erano le principali discipline i principali ambiti potremmo dire conoscitivi che i filosofi indagavano all'epoca 2 principalmente proprio su questi due si fonderà anche la critica della ragion pura da un lato c'era la scienza dall'altro lato
c'era la metafisica ora è ovvio che queste due discipline sono tra loro assai diverse e lo stesso canto e la stessa filosofia del settecento lo sapeva molto bene la scienza infatti stiamo parlando della scienza minuto riana quindi la scienza ancora non quella di einstein non quella del del principio di indeterminazione quella quantistica quella moderna la scienza classica diciamo la fisica e lettonia la scienza sembrava una forma di conoscenza validissima fortissima inattaccabile era una forma di conoscenza che aveva delineato le sue leggi nel corso dei secoli precedenti e queste leggi sembravano certe sembravano avere permettevano di
conoscere e anticipare il mondo quindi sulla scienza tutto sembrava ben fondato gli scienziati erano nel mondo gli italiani tedeschi inglesi francesi americani erano tutti concordi sulle leggi della scienza nessuno criticava newton nessuno criticava galilei tutti erano d'accordo che quelle leggi fossero leggi solidissime e certissime permettessero di conoscere cose nuove di fare scompare la scelta era al suo apice la metafisica invece era fortemente in crisi perché è questo non sottolinea lo stesso canta la metafisica nel corso dei secoli ha formalizzato diverse teorie i filosofi pensate aristotele pensate a platone pensate a tutti philosophia scolastica da lì
in poi farà lo stesso cartesio e tutti gli altri hanno formulato delle dottrine che magari sembravano anche solide ma appena morivano il filosofo successivo le metteva subito in dubbio e le modificava e le criticava cioè la metafisica non è giunta a soluzioni condivise a verità condivise la metafisica non a verità lo sappiamo bene anche quando studiamo filosofia agli stessi voi stessi studenti quando studiate vi rendete conto che nell'ambito metafisico in filosofi servono dire una cosa un un'altra un altro ancora e non c'è accordo non c'è un qualcosa che tutti accettano come vero c'è chi dice
che di regista c'è chi dice che non esiste cioè che vi serie b ha fatto in un modo chi è fatto in un altro chiuso una prova chiudono c'è un'altra l'anima non ne parliamo per alcuni e il materiale per altri materiali insomma è scusatemi il termine mamma e casinò e canta questo lo sa bene la scienza sembra solida la metafisica non lo sembra affatto non a caso lo stesso canta è molto dispiaciuto per questo esito per questa situazione a lui stesso si autodefinisce un innamorato deluso della metafisica perché lui ammette chiaramente che la metafisica è
una disciplina importantissima la più importante forse perché per la vita all'uomo sapere se dio c'è o non c'è se l'anima è mortale o immortale sono domande fondamentali ovviamente qual è il senso della vita alla domanda che ci poniamo tutti chissenefrega di sapere con quale legge cade un grave quando lasciò cadere una torre quello interessi fisici tra e se qualcuno per carità vanoni pressa a tutti ma sapere se la nostra vita ha senso se nella nostra vita finirà quando moriremo continuerà e una domanda che interessa tutti quindi la metafisica ci pone delle domande fondamentali e questa
è la sua grandezza però non riesce a rispondere a queste domande fondamentali e questo è il suo pesantissimo limite ripeto kant si definisce un innamorato deluso perché la amava questa disciplina ma questa disciplina non gli ha dato in cambio nulla di fondato e solito quindi all'interno della critica della ragion pura canta proprio queste due discipline vuole indagare vuole vi ho detto come come vi ho spiegato prima vuole vedere se sono possibili se sono valide e fino a che punto sono palin eventualmente cioè si chiede la scienza è possibile fare scienza bene la risposta sarà probabilmente
segnala possiamo anticipare ma vedremo come ci arriverà è valido quello che ci dice la scelta cioè ci dice la verità la scelta e questo già è un problema da affrontare non è detto che sia così scontato che la scienza ci dica la verità è anche se ammettiamo che si dica la verità ci dice la verità su tutto o ha dei limiti e questo è un bel problema perché è vero che newton la fisica newtoniana sta ottenendo grandissimi successi ma non è detto che sia vera in ogni sua fatto che ci dica la verità sul mondo
complessivamente di questo parleremo non solo la scienza da un lato la metafisica nell'altro e la metafisica è possibile è possibile fare metafisica in termini conoscitivi in termini potremmo dire tra virgolette scientifici e se anche si può fare la metafisica ci può dare risposte valide davvero è stato solo perché i filosofi finora hanno sbagliato ma c'è una via per trovare la verità oppure proprio strutturalmente la metafisica non può darci la verità e se potessi la cina verità fino a che il limite insomma queste sono le grandi domande che a cui canta tenta di rispondere allentato della
critica della ragion pura il titolo l'ho già anticipato ma lo ribadisco un attimo e lo vediamo in dettaglio è molto importante e molto importante perché queste parole non sono casuali critica ma abbiamo già detto critica l'atteggiamento critico di kant critico non nel senso che lui ami criticare per il gusto di distruggere le conoscenze la sua critica va inteso nel senso di sottoporre a un esame di analizzare critica nel senso di vedere se sta in piedi quindi non per il gusto nella critica cosiddetta distruttivo potremmo dire monetica da un certo punto di vista costruttiva perché vuole
esaminare se queste forme di conoscenza sono valide non vuole morire per forza vuole vedere se nella violetto e importante è importante perché perché la ragione e lydeka della ragion pura la ragione è sia giudice che è imputato e si sa chi deve dare il suo giudizio finale ma anche chi viene esaminato all'interno di questo libro e se ci pensate anche in italiano la preposizione articolata della ci fa capire questo doppio significato se io dico io sto facendo una critica del professore vuol dire o le due cose la critica contro il professione e la critica fatta
dal professor e quello dico critica di francesco può essere una critica contro francesco mona critica fatta da francesco allo stesso modo critica della ragion pura significa critica fatta dalla ragion pura ma anche critica subita dalla ragion pura perché la ragione ripeto è giudice è imputato è l'arbitro è il giocatore che disputa questa partita potremmo dire la ragione e indica diciamo la nostra facoltà re della conoscenza ma ne parleremo più dettagliatamente andando avanti interessante il termine pool a termine che troveremo ritardo intanto nel pensiero ricanta e che ci permette di introdurre anche il particolare significato che
kant dalle parole canto è un filosofo a volte un po ostico un po difficile proprio perché usa i termini con dei significati che non sempre sono condivisi dagli altri filosofi dosso invitato proprio alle parole magari richiamandosi altra lezione al medioevo l'antichità però insomma modifica il significato di alcuni termini in questo caso pura cosa intende con puro io direi che ha una doppia valenza anche questa parola pura da un lato indica la ragione è poter morire teoretica a ragion pura significa alla ragione slegata dagli effetti pratici quindi la ragione che non ha tanto interesse a guidarci
ma la ragione che interessa conoscere perché voi ben sapete se avete fatto un po di filosofia e la ragione ha spesso 2 utilizzi da un lato ci porta a conoscere e ri gusto puro della conoscenza e il gusto di sapere per la ricerca della verità questa è la ragione che 18 nelle chiamate filosofia teoretica dall'altro c'è la ragione che invece si vuole guidare nella vita di tutti i giorni nella vita quotidiana questa ragione pratica perché ha finalità appunto pratiche allora quando concrete quando canto dice rodano pura intende probabilmente ha ragione teoretica ragione finalizzata alla ricerca
della verità infatti quando parleremo di morale di vita di scelte parleremo di conoscenza in termini generali però c'è anche una seconda valenza della parola puro che può essere usato quasi come segni come sinonimo di a priori puro può essere inteso anche come diciamo libero dall'esperienza sensibile vi ricordate cosa dire a priori cosa unirà posteriore abbiamo già visto varie volte ma lo riprendiamo a priori vuol dire prima dell'utilizzo dei sensi a posteriori dopo l'utilizzo dei sensi ora una ragion pura significa che lui va a indagare la ragione nelle sue strutture a priori perché come vi dicevo
prima canta convinto che si noi prendiamo le cose da fuori ma ci sia nella nostra mente qualcosa di a priori quindi quella luce critica della ragion pura vuol dire critica della ragione teoretica ma vuol dire anche critica della ragione nelle sue forme a priori nelle sue modalità a priori perché qualche modalità di funzionamento a priori c'è e ne parleremo vedremo molto diffusa mente questo è sostanzialmente il senso e per del titolo dell'opera ma ora dobbiamo cercare di capire un discorso preliminare che cantava all'interno della ragion pura che è importante poi per affrontare le varie sezioni
del libro questo discorso preliminare e quello che riguarda i cosiddetti giudizi sintetici a priori ora intanto cerchiamo di capire che cosa sia i giudizi alla parola che in realtà non dovrebbe giungervi nuova che deriva da aristotele e poi adattato ripreso nel corso della storia della filosofia da tantissimi pensatori e in restodel a volte vengono chiamate anche proposizioni ma sono la stessa cosa i giudizi sono delle affermazioni delle frasi diciamola così e degli enunciati meglio ancora in cui si dice la faccio semplice in cui si dice qualcosa di un dato soggetto solo nelle frasi in cui
dico ad esempio socrate è immortale ok vi ricordate quando parlavamo del sillogismo in terza abbiamo visto tutte quelle proposizioni ogni uomo mortale socrate un uomo quindi shock rete moore allora questi sono tre proposizione i tre giudizi ok allora i giudizi la storia della filosofia rai aveva associati parecchi e generalmente aveva individuato questo si vedeva in parte anche i knew me in altri pensatori anche le razionalisti eccetera aveva individuato due tipi principali di giudizi che kant chiama giudizi analitici a priori e giudizi sintetici a posteriori vediamoli uno alla volta e cerchiamo di capire bene come funzionano
non sono cose del nuovissimo alla bisogna a riprenderla in mano nel linguaggio di carte perché poi vedremo canti introdurrà un terzo e nuovo tipo di giudizio ai giudizi analitici a priori questi giudizi già dal nome rendono abbastanza chiaro quali caratteristiche hanno allora intanto sono nei giudizi cioè delle frasi in cui io predico qualcosa di un soggetto sono analitici nel linguaggio di kant analitico vuol dire infecondo non fecondo cioè sono giudizi che non aggiungono conoscenza cioè in pratica sono giudizi in cui io è vero che predico dico qualcosa di un soggetto ma questo qualcosa che dico
non dà nuove informazioni semplicemente esplicita qualcosa che era già sottointeso nel soggetto ok in più sono giudizi a priori a priori vuol dire che sono formulati senza fare ricorso all'esperienza basandosi unicamente sulla ragione ora questo in generale ma vediamo un esempio perché vedendo un esempio probabilmente risulta più chiaro cosa intendiamo dire come esempio cantiano è questo i corpi sono estese è un giudizio certo sto dicendo che i corpi soggetto sono estesi predicato qui dico qualcosa sul soggetto ma sono giudizi è un giudizio fecondo questo cioè mi dice qualcosa di nuovo tante dice no in realtà
perché l'estensione è una caratteristica già nota del soggetto qual è la definizione di corpo corpo è un qualcosa adottato in estensione quindi di fatto quando enrico i corpi sono estesi non sto altro che esplicitando ciò che era già il sottinteso cioè un'informazione che era già contenuta nel soggetto potremmo devi fare un altro esempio il triangolo a tre lati anche questo è un giudizio analitico a priori perché perché è un giudizio in cui io dico una cosa ma questo qualcosa era già sotto inteso nella definizione stessa di triano ok dire marco è un maschio è una
frase che io posso dire per qualsiasi marco in italia perché ovviamente parte c'è una parte eventuali casistiche di essi non tradizionali diciamola così però è chiaro che la parola marco implicano un bel maschile che quindi sia abbinato a una persona di sesso maschile quindi non sto dicendo nulla di nuovo in pratica cioè dico una cosa che potevo anche non dire perché non mi fornisce nuove informazioni però attenzione sono anche a priori perché a priori perché non ho dovuto fare esperienza sì io vi dico i porti sono estesi non è che devo andarmi a studiare i
corpi che ci sono nel mondo un giudizio del genere lo posso formulare semplicemente attendendo la definizione sirico marco è un maschio non ne può andare a conoscere questo eventuale marco capite solo il nome mi fa già capire prima ancora che io lo vede che lo conosca che si tratta di un maschio quindi sono giudizi formulati a priori io li faccio prima dell'esperienza ed essendo formulati a priori sono giudizi solidi validi forti perché si basano solo su un ragionamento ok essi si basano sul ragionamento utilizzano potremmo definirla così un metodo che è prettamente deduttivo e come
vi ricordate da aristotele il metodo deduttivo e solido ok io se usano la riduzione si è illuso la ragione e la uso meno ovviamente non commetto errori la verità è assicurata quindi questi giudizi analitici a priori hanno pregi difetti e li vetta chiaramente che non mi danno nuove informazioni sono infecondi e quindi io con questi giudizi non crei scola non ha cresco la mia conoscenza il però pregio è che sono giudizio molto solidi cioè non dico il falso possono essere certo che se dico triangolo questo triangolo a tre lati non c'è dubbio non è possibile
il dubbio in questi casi questi erano i giudizi che spesso secondo qanto erano stati usati nel corso della storia dai nazionalisti giudizi solidi giudizi affidabili ma che non accrescono le mie conoscenze dall'altra parte ci sono abbiamo già accennato non ci vediamo meglio i giudizi sintetici a posteriori facciamo un esempio di kante mettiamo nel thriller un esempio di tante la frase che tanta fornisce come esempio è i corpi sono pesanti ora questo è un giudizio sintetico sintetico vuol dire che al contrario analitico che non davano informazioni sintetico significa che dà nuove informazioni ciò che è fecondo
allora è secondo i corpi sono pesanti tanto dice sì perché la definizione di corpo è che sia una sostanza estesa ma che abbia un peso non è sottointeso nella ricezione non è sottointeso quindi all'informazione nuova ok potrei dire marco è simpatico ok nella parola marco non è sottinteso che marco sia poi simpatico potrebbe essere attivato che potrebbe essere anche altre cose quindi è un giudizio che mi dà nuove informazioni vi dice qualcosa che non sapevo click ma queste nuove informazioni come mere da mele da a posteriori cioè facendo esperienza io per dire che i corpi
sono pesanti non posso dirlo dalla definizione e allora come posso dirlo posso dirlo dopo averlo sperimentato dopo aver visto studiato il corpo al corpo b il corpo civico al po di tantissimi corpi e alla fine di cui corpi sono pesanti per poter dire marco è simpatico devo poter andare a conoscere questo signor marco devo vedere parlarci devo fare esperienza quindi questi giudizi sintetici a posteriori sicuramente sono secondi accrescono la mia conoscenza e quindi questo è un punto a loro favore ma il punto a loro sfavore è che sono meno solidi dei giudizi analitici a priori
perché sono meno soldi perché l'esperienza e se è meno solida l'esperienza può essere ingannevole pensate al signor marco io vado a conoscerlo mi sembra simpatico perché magari in quel momento fa il simpatico con me ma in realtà non è simpatico pensate a i corpi sono pesanti io posso aver studiato 100 corpi aver visto che questi 100 corpi sono tutti pesanti ma magari esiste nascosto da qualche parte nel mondo un corpo privo di peso è possibile sì che è possibile e quindi la mia conoscenza basata sull'esperienza non può mai essere completamente affidato non è affidabile allo
stesso modo della conoscenza a priori quindi anche questi giudizi vere positivi perché secondi ma la pedonalità che si lascia a volte nell'incertezza questi giudizi sintetici a posteriori spesso dice kant sono stati utilizzati da gli empiristi quindi a priori spesso i nazionalisti a posteriori spesso gli empiristi ora fin qua in realtà nulla di così drammaticamente nuova luna cose che magari con termini diversi nel corso della storia della filosofia erano più o meno già state detta però canto dopo questa analisi dice quello che non si sono accorti quello di cui non si sono accorti i filosofi che
mi hanno preceduto è che esiste un terzo tipo di giudizi che lui chiama giudizi sintetici a priori attenzione che già il nome è significativo sintetici vuol dire che sono secondi a priori che sono soldi di perché basati non si l'esperienza ma sulla ragione cioè pratica questi giudizi sintetici a priori che secondo lui esistono le sue rivediamo anno i pregi di entrambi i giudizi precedenti fusi tra loro senza averne i difetti perché sono sia fecondi che fondati sia secondi che validi questo sarebbe il punto di svolta della teoria della conoscenza e canta convinto che questi giudizi
sintetici a priori esistono cioè siano giudizi universali necessari e fecondi facciamo degli esempi allora l'esempio più facile questo c è da kantiana 5 più 7 uguale 12 è una semplice operazione matematica direte voi ve lo dice kant attenzione le operazioni matematiche sono in realtà giudizi sintetici a priori questo vale per tutte le operazioni perché dice questo allora intanto sono sintetiche mi danno 9 faro nazioni 5 più 7 soggetto uguale 12 predicato ora il 12 all'informazione nuova che io non avevo prima sito all'informazione nuova io per risolvere questa operazione devo fare un calcolo non posso prevederlo
da 5 set voi direte sì ma io appena dico 5 più 7 sarà immediatamente che fa dall ici sì è vero ma lo sa immediatamente perché è un'operazione molto semplice ma non sarà un'operazione più complessa se io dicessi 12.700 24 per 7900 sapreste immediatamente il risultato la risposta è no dovreste fare il calcolo dovreste dimettervi a scrivere l'operazione in colonna oppure usare una calcolatrice e vedere qual è il risultato segno che il risultato non è già noto nel momento in cui io do il soggetto do l'operazione da svolgere quindi è sintetica le operazioni matematiche sono
centrati solo anche a priori è la risposta è sì dice canta io quando vi dico 5 più 7 è vero che da bambini vi insegnano a far le operazioni matematiche e contando contate 5 contate con un'altra mar 52 contate le dita ma quello è un modo per avviare all'operazione matematica quando vi dico punto 12 mila e rotti per 7 mila e rotti lì non contate mica con le dita lì mica andate a contare gli alberi a vedere quante volte gli alberi e mila alberi ricontati 12 mila volte non fate questo fate un'operazione matematica già applicate
con la ragione delle regole voi dite sì ma in noi la facciamo la lavagna noi la facciamo per iscritto la fate per iscritto solo perché è difficile veramente tutte le cifre in realtà quando scrivete non fate altro che aiutare la mente a tener a mente delle cose ma è un'operazione mentale che fate capite l operazione a priori non basato sull'esperienza basata sull'applicazione di regole a razionali quindi la matematica ci dà nuove informazioni e però se l'era per via a razionale quindi maniera necessaria da universale il risultato delle operazioni non dipende dall'esperienza e quindi non è
soggettivo e oggettivo se io vi dico marco e simpatico la frase di prima vi ricordate sintetica posteriori magari a me sembra simpatico o un altro non sembra simpatico l'esperienza è spesso soggettiva ma la ragione no 5 più 7 calorici per tutti 7 mila e rotti per 12 mila e rotti fa quel che fa e non ho idea al momento ma fa quel che fa per tutti a patto che hanno sbagliato a fare il conto ma se sbagliate vi posso dire guarda che è sbagliato mostrarvelo e voi dite sì è vero cioè c'è un accordo card
si rende conto quindi che esistono dei giudizi che noi usiamo senza rendersene neanche troppo conto che sono sia sintetici che a priori questo vale per la matematica che l'esempio più semplice da capire ma poi canta fa anche degli altri esempi ve li cito velocemente ma poi li vedremo meglio più avanti perché andando avanti quel discorso capiremo meglio quello che canto vuol dire quindi vi consiglio anche adesso di ascoltarvi tutto il video riguardarlo ma quando mai avremmo finito la critica della ragion pura trovate qui per la tele ascoltare questo punto e capirete meglio questi giudizi che
lui porta come esempio di giudizi sintetici a priori esempi cantiani sono primo tutto ciò che accade a una causa oppure un altro ancora tutti i fenomeni stanno tra loro in rapporti di tempo ora sono frasi giudizi che ci dicono cose nuove apparentemente sì e se le dico la seconda canta a priori cioè non basandosi sull'esperienza ma basandosi sulla nostra mente e vedremo che visibile causa i rapporti di tempo sono cose che canta e ritiene essere nostre forme mentali ne parleremo meglio le abbiamo lette lasciamolo lì per il momento tra poco aggiungiamo qualcosa e cerchiamo di
addentrarci in questo mistero prima però chiudiamo la parentesi sui giudizi allora esistono secondo cante questi nuovi tipi di giudizio nuovi promuove di dire perché era tanto amato sono giudizi che appunto a fano non certo senso un mix potremmo dire dei giudizi precedenti tenendole in piedi gli aspetti migliori questi giudizi sono secondo kant alla base della scelta cioè noi quando facciamo scienza utilizziamo questi giudizi attenzione però una cosa importante questa non utilizziamo solo questi giudizi questi sono la base il punto di partenza il punto d'appoggio sopra questa base poniamo le nostre esperienze 7 alla matematica viene
usato la fisica certo la fisica quando studia i fenomeni quando studia le leggi cerca poi di quantificare quello che ha carichiamo che gli altri laboratorio e facciate un esperimento sul moto fate partire un oggetto colpo non fate partire il cronometro quando arriva la fine del suo percorso l'oggetto stoppato il cronometro cosa avete dei numeri avete uno spazio avete un tempo e mettete in relazione spazio tempo secondo delle leggi ok ora in quel caso cosa state facendo è stato utilizzando dei dati che avete ricavato dall esperienza il tempo lo spazio e le reti misurati quindi sono
dati esperienze ali che vengono nell'esperienza ma poi li legate tra loro usando la matematica e la matematica non deriva dall'esperienza perché le leggi matematiche come funziona la moltiplicazione come funziona la dizione così via l'avete già nella mente come ricavare da una formula la formula inversa quello è una tematica giusto ora voi mettete insieme quindi esperienza da un lato e i giudizi sintetici a priori direbbe cat quindi la scienza cos'è la scienza giudizi sintetici a priori ad esempio la matematica ma non solo la matematica però per il momento diciamo sì così la matematica più esperienza chiaro
ora c'è però un problema da dove vengono fuori questi giudizi sintetici a priori cioè sembrerebbe sembrerebbe che noi abbiamo dentro di noi e le qualcosa direi delle regole quasi a priori che ci permettono di conoscere cose nuove è una cosa strana questa e canta tenta di e chiarirla nelle pagine immediatamente successive con un discorso che a volte i libri di testo li portano più avanti ma che secondo me è meglio fare adesso il discorso è seguente giudice quando noi conosciamo ma noi facciamo conoscenza andiamo incontro a una materia ea una forma della conoscenza qua sta
riprendendo una terminologia aristotelica se vi ricordate aristotele che spiegava che le cose sono scivolo di materia e forma anche nella conoscenza secondo campo c'era una materia e c'è una forma ora cosa sono materia e forma della conoscenza la materia della conoscenza sono i dati che arrivano quello è il materiale grezzo che io conosco quando guardo in giro vedo la mia amica pazza ricevo dentro dei dati della materia che sono gli impulsi le esperienze ma questi dati che arrivano vengono secondo kant strutturati ordinati ricevuti tramite quelle che lui chiama delle forme materia e forma cioè è
come se la mia mente non fosse vuota come diceva lot e ricevere entro un foglio bianco su cui io scrivo ma è come se la mia mente fosse più con foglio bianco un grande casellario in cui il filo i dati e dati in filo una volta la casella ips come le caselle della posta no i dati arrivano ma il postino non li mette tutti insieme li distribuisce secondo precise caselle queste caselle sono la forma della conoscenza mente le lettere che io metto dentro le caselle sono i dati e quindi la materia della conoscenza capite qui
non è tanto un foglio bianco ma è più una casa una grande quelle cassette delle lettere dei condomini per capirci veltroni si fa spesso un esempio per far capire meglio questo concetto che è a quello delle lenti allora con colorate immaginate facciamoci un un ipotesi di ragionamento immaginate che gli uomini nascano tutti con delle lenti appiccicate agli occhi delle lenti attaccate lenti non trasparenti ma colorate poniamo di azzurro allora chiaramente c'è tutti gli uomini nascessero con queste lenti colorate di azzurro sugli occhi certo vedrebbero il mondo alla fine cambierebbe poco per loro il mondo lo
vedrebbero lo vedrebbero se avrebbero orientarci saprebbero anche che so studiare le leggi della fisica cambiare venete gravi cadrebbero alla stessa maniera i suoni viaggerebbero alla stessa maniera quasi tutto funzionale palazzi essa maniera però cosa cambierebbe i colori gli uomini non percepirebbero i colori come li percepiscono oggi li percepirebbero come grava azioni variazioni di blu se avessimo davvero queste lenti colorate sugli occhi sempre dalla nascita e non potessimo in nessun caso togliercele noi chiederemo che il mondo fosse tutto azzurro blu scuro più intenso più chiaro ma sempre sul blu non conosceremmo neppure i nomi degli altri
colori perché per noi il mondo sarebbe blu non ci porremmo neppure il problema di come se fosse fatto il mondo perché lo crederemo blu ok ora 2a cat noi di fatto nasciamo con delle lenti colorate davanti agli occhi tra virgolette è una metafora ovviamente cioè noi nasciamo con il cervello che funziona in un certo modo e il modo in cui il cervello funziona influisce sul modo in cui noi conosciamo il mondo perché non riceviamo i dati ma questi dati vanno in casellati vanno messi dentro alle case alle cassette delle lettere e noi certo che siete
le abbiamo certe cassette forse non le abbiamo ne faccio un altro esempio noi sappiamo oggi che l'uomo parliamo proprio di colori può percepire i colori la luce entro una giacca gamma di lunghezza donna giusto e si è trovato un po di fisica sapete che ci sono lo spettro luminoso diciamo percepibile dall'uomo è limitato non è illimitato ci sono delle lunghezze donna che l'uomo non percepisce stessa cosa per i suoni l'uomo percepisce certi suoni non li percepisce tutti ci sono gli ultrasuoni per esempio che l'uomo non sente che magari oppure certi suoni che gli alcuni animali
riescono a sentire se avete mai provato un fischietto per cani avete visto che fischiano c dentro non sentite nulla va il cane sempre perché la frequenza di quel suono non è percepibile la l'orecchio umano è percepibile dall'orecchio del cane ora cosa significa questo che la nostra esperienza nel mondo è in qualche modo limitata che noi conosciamo il mondo solo nella misura in cui i nostri sensi ce lo consentono e non solo i nostri sensi ce lo consentono ma nella misura in cui i nostri se ci si danno dei dati che vengono in casellati nelle forme
del nostro cervello non è che il nostro orecchio non percepisca gli ultrasuoni di seguiteci aiuto sono in colpiscono comunque nostro orecchio nostro timpano lo colpiscono è che l'informazione non passa non viene ripresa non meno incasellata dal nostro apparato mi seguite quando guardo attorno a me io vedo un mondo tridimensionale ok ma la domanda che ci dobbiamo porre è questa il mondo è davvero tridimensionale possiamo noi che percepiamo il mondo come tridimensionali è una domanda che spesso anziché non ci poniamo mai in macchina è molto importante porci sapete che forse sapete che alcuni animali non hanno
la tridimensionalità percepiscono solo due dimensioni ok noi ne percepiamo 3 ma è possibile che magari da qualche parte del diverso ci sia un essere che percepisco che percepisce quattro dimensioni che ne percepisce 5 che ne percepisce 6 ha forse è anche possibile no chi lo sa non siamo certi che le dimensioni siano davvero 3 nel mondo noi ne percepiamo 3 ma che siano tre è tutto un altro paio di maniche perché noi ne percepiamo 3 perché il nostro occhio i nostri due occhi anzi sono fatti in modo per come è strutturato il nostro apparato visivo
da creare una rete tridimensionale che si permette di percepire il mondo come tridimensionale il nostro cervello riceve questi dati e li organizza li struttura in una rete tridimensionale questo sta dicendo cante da molto moderno per lago d'orta oggi si pensa che davvero funziona così il nostro cervello cioè lui sta dicendo kart sta dicendo noi percepiamo di dati ma questi dati vengono organizzati dalla mette è strutturato in un modo che non è detto che corrisponda esattamente alla realtà delle cose noi proseguiamo il mondo come tridimensionale ma il mondo non è detto che sia tridimensionale potrebbe averne
4 di dimensione noi la quarta potremmo non percepirla come non percepiamo gli ultrasuoni noi vediamo come se venissimo il mondo dal fatto tutto da azzurro ma potrebbe avere centinaio di altri colori che noi non percepiamo allo stesso modo per lo spazio lo spazio lo percepiamo tridimensionale ma potrebbero esserci cento dimensioni noi magari ne cogliamo solo tratto e questo ci permette di vivere di muoverci di fare esperienza per carità ci permette un'esistenza più che dignitosa però però non ha detto che le dimensioni siano solo tra chi tutto questo ci porta a dire porta accanto nel corso
della critica della ragion pura a dire che esistono due diverse realtà dobbiamo distinguere c'è la cosa in sé e c'è la cosa per me cosa significa questo discorso il mondo potrebbe essere riversano come io lo percepisco quindi c'è un mondo in sé cioè il mondo come ha davvero e poi c'è il mondo come io lo percepisco la cosa in sé il mondo come e la cosa per me cioè il mondo come io lo percepisco come i miei sensi la mia mente lo inquadrano mi seguite lui chiama questi due mondi mondo numerico noumenico per dirvi come
andrebbe scritto come spesso viene pronunciato ma deriva lanus parola greca perché è l'intelligenza dell'intelletto perché mondo numerico perché è il mondo come io posso solo pensare che sia ma non posso percepire e il mondo fenomenico il mondo come li appare come è per il fenomeno è l'oggetto che io percepisco io vedo questa stanza che ho davanti come tridimensionale quella è il fenomeno è la stanza come mi appare la stanza per me la stanza passata attraverso le lenti ma la stanza potrebbe non essere tridimensionali quindi c'è anche una stanza non meno una stanza comense che io
non non percepisco io conosco il fenomeno non conosco il nome perché io quando guardo il mondo devo guardarlo per forza attraverso le mie lenti colorate sono letti che non posso togliermi questo sono studenti crollate i miei sensi gli occhi le recchie dedita quelle orlo posso fare a meno di usare quelle e quelle sono limitate e la mia mente che organizza i dati in un certo modo quella grande cassette quell insieme di cassette delle lettere così è fatto non posso inventarmi quindi io percepisco il mondo in un certo modo e non posso essere sicuro che questo
modo in cui percepisco il mondo corrisponda la vera realtà del mondo il numero è ormai inconoscibile questa è una cosa fondamentale ricordare e da capire soprattutto il mondo in sé per me è ignoto io posso conoscere solo ed esclusivamente il mondo per me è quindi uno potrebbe dire io conosco il mondo come lo vedo non conosco il mondo come accordo scordiamoci il mondo come come il mondo nome nico chissenefrega di questo mondo se non possiamo conoscerlo in realtà accanto dice no non possiamo fare questa operazione tutt'altro dobbiamo sempre tener a mente che c'è un mondo
non un medico che c'è un numero perché dobbiamo tenere la mente perché per noi questo rappresentano lo rifinisce così un promemoria critico cioè sapere che il mondo potrebbe essere diverso da come noi lo percepiamo è qualcosa che dobbiamo tenere in mente per ricordarci che la nostra conoscenza è limitata che non sappiamo tutto che non conosciamo tutto che non conosciamo la vera realtà del mondo conosciamo il mondo come ci si mostra c'è una parziale verità non tutta la verità capite quindi io del numero non posso far a meno devo ricordarmi anche se non posso conoscere c'è
da dire un'altra cosa però sul fenomeno uno potrebbe dire beh allora siamo caduti in un soggettivismo estremo cioè io conosco solo ciò che mi sembra e l'altra non è così è vero che la conoscenza si basa secondo carte in parte sul soggetto perché le nostre l'ente nostre mosse caselle della posta influenza nel mondo come lo percepiamo quindi è il soggetto a plasmare in qualche modo il mondo a collaborare diciamo così a plasmare il mondo ma queste lenti le abbiamo tutti come vi ho detto immaginate che immaginate che tutti gli uomini nascano con delle lenti attaccate
agli occhi noi tutti abbiamo delle lenti ma queste lenti sono identiche in tutti gli uomini questa casellario voi sensi il modo più in funzione nei sensi sono immedesimo in tutti gli uomini io percepisco la questa stanza come tridimensionale ma chiunque qualunque essere umano la percepisce come te dimensionali alcuni animali magari no magari la percepiscono come bidimensionale alcuni altri esseri come quadridimensionale eccetera ma noi esseri umani tutti abbiamo la spazialità delle dimensionale e quindi percepiamo gli stessi spazi alla stessa maniera quindi il fenomeno non è un qualcosa di soggettivo nel senso di legato è diverso da
soggetto a soggetto ma è qualcosa di oggettivo ed è un po paradossale questa conclusione si basa su di noi su strutture nostre su qualcosa che è dentro di noi ma il suo tempo oggettivo perché perché queste strutture queste lenti sono uguali in tutti e quindi la conoscenza che deriva dal fenomeno sarà anch'essa oggettiva nel senso che se io vedo il mondo tridimensionale e anche gli altri lo vedono tridimensionale io e gli altri siamo d'accordo non abbiamo idee diverse le conoscenze che possiamo fondare su questo fenomeno sono le stesse possiamo arrivare a conclusioni condivise quindi questa
conoscenza che deriva dal fenomeno è oggettiva è universale ed è anche necessaria e lo vedremo andando avanti ok ultimo discorso e poi per oggi abbiamo finito che mi hanno detto tantissime cose abbiamo messo tanta carne al fuoco è questa canta a questo punto dice con poca molestia per la verità ma vedevano che canta si rende ben conto di essere da questo punto di vista è un filosofo che porta a compimento un certo percorso comunque con poca modestia dice di aver compiuto una vera e propria rivoluzione copernicana vedremo che canta riterrà in ogni sua opera di
aver fatto una grande rivoluzione copernicana quindi questa questa espressione tornerà più volte comunque questa è la rivoluzione copernicana in josé hologic a cosa intende con rivoluzione copernicana lui dice è stata quello che ha fatto copernico copernico cosa ha fatto ha invertito i rapporti tra cielo e terra cioè prima si pensava che può il sistema risultare il cotone maico che al centro dell'universo ci fosse la terra e che sole girasse attorno a darla de corato si vuole un'orbita circolare cosa ha fatto copernico ha detto no rovesciamo i termini al centro dell'universo c'è il sole e la
terra gli le gira attorno gigi rapporto perché solo maschile al centro il sole e la terra in periferia ora questa inversione operata da copernico tra sole e terra è la stessa in versione che canta ritiene di aver fatto nell'ambito della conoscenza perché fino a quel momento dice canta in un certo senso era la mente umana che doveva adattarsi alla realtà noi facevamo degli sforzi per cercare di capire il mondo quindi usavamo strumenti usavamo microscopi usavamo cronometri diciamo così antiquati vari macchinari per cercare di adattare i nostri sensi la nostra mente al mondo ora però ricercate
in realtà ben guardare non siamo noi che ci adattiamo al mondo ma il mondo che si adatta a noi io ho invertito i rapporti non più l'uomo che si adatta al mondo nel mondo di salatto luogo in che senso il mondo si adatta all uomo nel senso che erice kant il mondo ci si presenta non come è ma in un modo che permette di essere conosciuto cioè il mondo ci si mostra come fenomeno il mondo ci si presenta azzurro se facciamo riferimento a quelle lenti cioè il mondo si mostra a noi nel modo giusto perché
noi lo percepiamo già pronto per essere percepito dalle nostre forme dalle nostre modalità dalle nostre lenti ok e questo è un discorso che già credo spero di avervi reso un po più chiaro che diventerà estremamente chiaro man mano che ne va avanti tra è tanto facciamo tanto noi andare incontro al mondo ma il mondo che viene incontro a noi presentandoci come fenomeno come cosa per tridimensionale azzurro secondo gli esempi che abbiamo fatto però su questo tema approfondiremo molto approfondiremo già dalla prossima volta quando inizieremo a delineare quali sono le facoltà della conoscenza ea vedere le
tre più importanti sezioni della critica della ragion pura finora quelle che abbiamo posto sono sembrerà assurdo perché siamo qua da quanto tempo più di un'ora abbondante uno sguardo quelle che abbiamo posto sono solo le premesse adesso entriamo dentro alla critica della ragion pura e vedremo meglio come funziona il fenomeno come funziona eventualmente nome le cose possiamo dire del fenomeno quale conoscenza possiamo fondare su questo su questa cosa per me ma questo argomento delle prossime elezioni dei prossimi video per il momento abbiamo concluso riguardate riascoltate rielaborato e un po anche tutto questo discorso che è il
complesso ma è importante cercare di capirlo profondamente e poi andremo avanti a esplorare qualcosa di nuovo ciao alla prossima [Musica] [Musica]