buongiorno un buon pomeriggio e buonasera oggi vi parlerò di giacomo leopardi l'autore perfetto per una maturità infatti lui studiava in modo matto e disperatissimo [Musica] giacomo leopardi nasce nel 1798 a recanati nelle marche è figlio del conte monaldo e della marchesa adelaide antici una donna conosciuta per essere arcigna e gretta monaldo invece era un uomo colto che occupava la maggior parte del suo tempo nella vasta biblioteca di famiglia già come il primogenito di cinque figli e tra i fratelli ha un legame molto stretto con carlo e con paolina leopardi sin da bambino manifesta una forte
propensione allo studio infatti trascorre alcuni anni della sua vita dal 1809 al 1816 nella cosiddetta fase dello studio matto e disperatissimo impara il greco il latino l'ebraico compone tragedie sagge roditi e prose in latino e in italiano insomma non si fa mancare niente oggi a casa leopardi possiamo trovare un'iscrizione che reca la definizione studio matto e disperatissimo qui vedete una foto di uno studioso matto e disperatissimo intento sulle sue sudate carte tra il 1815 il 1816 leopardi a una conversione letteraria che lui stesso definisce un passaggio dalle l'edizione al bello quindi abbandona la filologia e
si appassiona dei grandi poeti per esempio dante ma anche russo alfieri di rete in questo periodo stringe amicizia con pietro giordani a dicembre conosce la cugina geltrude casi lazzari di questa innamora a una cocente delusione e non sarà l'unica sarà la prima delle tappe nel 1819 leopardi vive una forte depressione cerca di fuggire dalla casa paterna però il tentativo viene scoperto e sventato a causa di questo fallimento leopardi è sconfortato e re ha vinto da una nera orrenda e barbara malinconia sarà però in questo periodo che si aprirà la stagione della sua poesia più importante
compone gli idilli e le canzoni predendo con eccessivo terrore che insieme con la fanciullezza definito il mondo e la vita per me nel 1822 leopardi finalmente riesce ad uscire da recanati e si reca a roma dagli zii purtroppo però la città delude le aspettative ritiene l'ambiente letterario romano mediocre e chiuse un anno dopo torna a recanati affranto e consapevole nel corso del 1824 compone le operette morali nel 1825 chi si presenta un'ottima occasione inizia a lavorare per una serie di opere tra le quali edizioni di cicerone per l'editore stella quindi viaggia tra milano e bologna
nel 1826 si trasferisce a firenze per poi andare a pisa tuttavia la sua salute è sempre cagionevole era bisogno di un clima più mite ritrova l'ispirazione poetica nel 1828 scrive a silvia con cui si apre il ciclo dei canti pisano recanatesi sì rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale a causa delle necessità economiche e anche della salute cagionevole leopardi è costretto a tornare ai canati vivrà per un periodo da solo nel palazzo del padre senza aver rapporti con nessuno e in questo periodo che compone le ricordanze la quiete dopo la tempesta il sabato del
villaggio o il canto notturno di un pastore errante dell'asia nel 1830 riesce a ritornare a firenze dove incontra fanny targioni tozzetti l'ennesima donna che purtroppo non lo ama ea cui lui e spirerà il ciclo di aspasia sempre questo periodo stringe amicizia con antonio ranieri che un giovane napoletano passeranno una parte della vita insieme e antonio ranieri sarà colui che gli starà vicino fino alla morte nel 1833 leopardi si stabilisce a napoli con antonio ranieri negli ultimi anni della sua vita le sue condizioni di salute si aggravano dopo aver scritto alla ginestra il suo testamento spirituale
muore nel 1837 è soltanto 39 anni nodo cruciale per le parti e l'infelicità umana il suo pensiero attraverso varie fasi il pessimismo storico il pessimismo cosmico e l'invito alla solidarietà che emerge nel suo testamento spirituale per leopardi l'uomo è infelice per natura è costitutivamente infelice in questa fase del suo pensiero leo parmi considera la natura come benigni c'è un sogno che faccio sempre e credo che mi sogno corato raccontami tutto è una madre che aiuta i propri figli le proprie creature e come le aiuta le aiuta fornendo loro degli inganni che velano gli occhi e
che permettono all'uomo di sopportare la realtà leopardi si rende conto che gli antichi come i greci ai romani che vivono vicini alla natura erano più felici perché capaci di vivere nell'illusione con il progresso della civiltà l'uomo sviluppa la ragione e quindi si allontana da quella che è la fanciullezza e vede sotto i suoi occhi la realtà cruda e infelice i moderni a differenza degli antichi sono meschini egoisti ripiegati su di sé in questa fase leopardi afferma che l'infelicità umana dipende dallo sviluppo e dal progresso leopardi capisce che la natura è in realtà non è buona
semplicemente vuole conservare la specie e per questo è disposta anche a sacrificare il singolo ea generare moltissima sofferenza tutta l'umanità è condannata alla sofferenza al pessimismo storico subentra la fase del pessimismo cosmico io sono tuo padre perché l'infelicità non è più dovuta al progredire della storia o è relativa all uomo ma è una condizione assoluta è necessaria l'uomo è infelice ed è destinato ad esserlo la natura ha infuso il piacere nell'uomo e per questo è un al vaso perché l'uomo è un essere finito ed ha dentro di sè un piacere un desiderio infinito e quindi
non può mai essere appagato e totalmente soddisfatto nell'ultima fase della sua vita leopardi rivaluta la figura della natura e capisce che non è crudele ma soltanto indifferente la realtà è un ciclo meccanicistico di distruzione riproduzione continua quindi la natura in realtà considera l'uomo come considererebbe un sasso o un insetto un animale una pianta l'uomo non è migliore degli altri esseri e del soggetto ai cicli di nascita e distruzione leopardi a tre concezioni in merito alla natura la natura per leopardi è benigna buona positiva una madre che vuole bene all'uomo e gli offre le illusioni ma
è anche matrigna cattiva vuole il suo male l'ultima concezione della natura di leopardi riguarda l'indifferenza la natura è indifferente non le importa dell'uomo come non le importa di un sasso sono la stessa cosa tutto è soggetto un ciclo di nascita di distruzione e la natura è completamente indifferente a questo ciclo per leopardi il piacere un bisogno insito nell'uomo che aspira a un piacere infinito ma non essere finito ciò che non è misurabile si avvicina all'idea di infinito e fa provare all'uomo piacere per questo leopardi elabora la teoria del vago e dell'indefinito leopardi si rende conto
che tutti gli uomini sono comunali dallo stesso destino e quindi anziché farsi la guerra dovrebbero provare pietà gli uni per gli altri ed unirsi insieme tutti i testi poetici di leopardi sono raccolti nei campi ci sono tre edizioni la prima è del 31 e raccoglie gli idilli le canzoni e i campi la seconda del 35 a in aggiunta al ciclo di aspasia mentre nel 45 abbiamo l'ultima edizione dei canti che è stata pubblicata post mortem e curata da ranieri tra il 1818 il 1823 leopardi compone le canzoni che poi pubblica nel 1824 le canzoni sono
di argomento civile e di argomento filosofico tra le più importanti ricordiamo alitalia e sopra al monumento di dante di ambito civile e anche le canzoni di ambito filosofico brutto minore e ultimo canto di saffo in queste due canzoni emerge del tema del suicidio che visto come una sfida dell'eroe nei confronti della malvagità della natura ma che cosa sono gli idilli l'idillio è un quadretto un bozzetto per gli antichi greci gli idilli erano dei componimenti poetici brevi di carattere descrittivo leopardi sceglie di chiamare i villi sai poesie che hanno un carattere contemplativo per esempio l'infinito sempre
quest'arma colle queste poesie esprimono in modo diretto lo stato d'animo personale di leopardi dopo la stagione degli idilli leopardi a un momento di silenzio poetico che dura fino al 1828 in questo periodo non scrive più poesia ma si dedica alla prosa filosofica il 2 maggio leopardi scrive a paolina ho fatto dei versi questa aprile ma versi veramente all'antica e con quel mio cuore ed una volta scrive a silvia che apre la stagione dei canti pisano recanatesi definiti anche dalla critica i grandi idilli potete trovare giacomo leopardi anche su facebook sulla pagina giacomo maìna gioia leopardi
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