[SUB12] O AGIR INVISÍVEL DE DEUS - Luciano Subirá

C’è una caratteristica unica e singolare nella forma e nella maniera in cui Dio agisce nelle nostre vite. Siamo noi che normalmente non vediamo quello Lui che sta facendo. La domanda da fare è: Perché?

Perché Dio ha scelto di agire in modo invisibile ai nostri occhi? Rimani con me e nei prossimi minuti parleremo a questo riguardo. In Ecclesiaste 11:5 incontriamo questa dichiarazione delle Scritture: "Come tu non sai la via del vento, né come si formano le ossa nel grembo della donna incinta, così non conosci l’opera di Dio che fa tutte le cose".

La NVI, invece di tradurre "non sai", ha preferito "non conosci". In realtà, la parola che appare nell’originale ebraico è la parola "yada". Essa parla di conoscenza e una delle possibili traduzioni è "percepire e vedere".

Parla di una conoscenza che comprende la percezione visuale. Anzi, gli esempi che ci sono dati sono esattamente questi, due esempi sono citati come una forma di illustrare la maniera di agire di Dio. Il primo de questi è la dichiarazione: "Così come tu non sai quale sia la via del vento".

Sappiamo che il vento ha il suo proprio tracciato, tuttavia è una cosa invisibile ai nostri occhi. Possiamo sentire la brezza soffiando sul nostro viso, possiamo osservare la foglia di un albero dondolare. Nel momento in cui sentiamo la brezza, guardiamo la foglia dell’albero dondolare, possiamo perfino dire: in questo momento so dove passa il vento, so che sta soffiando in questa direzione.

Ma non sappiamo dire, come dice il proverbio: "dov’è che il vento fa la curva", perché le correnti d’aria si alternano ad ogni istante, quindi, una cosa a riguardo del tracciato del vento che può essere osservata è che: è invisibile ai nostri occhi. È una cosa certa, è una cosa reale, in alcun momento possiamo avere una nozione, una breve percezione di ciò che sta succedendo, ma non possiamo conoscere il tracciato del vento, principalmente per la percezione visiva dei nostri occhi. Subito dopo c’è un altro esempio: "né come si formano le ossa nel grembo della donna incinta".

Se questo comprendesse appena la questione del conoscere, probabilmente potremmo dire che questa dichiarazione biblica non sarebbe più attuale, perché oggi abbiamo tutta la conoscenza della biologia, sulla calcificazione, sulla formazione delle ossa e del feto nel grembo di sua madre. Possiamo avere, ogni tanto, un elemento visuale a riguardo della formazione come, ad esempio, quando si fa una ecografia. Quando Kelly, mia moglie, era incinta, per ognuno dei nostri figli, abbiamo fatto delle ecografie ed abbiamo avuto delle percezioni visuali dello sviluppo di quel bambino, ma nella maggior parte del tempo quello avviene fuori dalla vista dei nostri occhi.

Può lasciarci qualche evidenza, come la grandezza del pancione della mamma che, mese dopo mese nella gestazione, continua a crescere, ma il processo, nella maggior parte del tempo, avviene fuori dalla vista dei nostri occhi. È dopo questi due esempi, che Salomone, lo scrittore di Ecclesiaste, per mezzo dello Spirito Santo, dice: " Come tu non sai o non vedi la via del vento, così come non vedi come si forma il bambino nel grembo di sua madre, così non conosci o non vedi le opere di Dio che fa tutte le cose". Quando parla delle opere di Dio, lui parla di un Dio che fa tutte le cose, parla di un Dio che non agisce appena in una o in altra cosa, parla di un Dio che agisce non solo all’inizio della creazione e poi volta le spalle a tutto.

No, assolutamente no. C’è un Dio che continua ad agire tutt’oggi. Tuttavia, questo agire non è necessariamente costatato dalla percezione dei nostri occhi.

Il che mi porta a chiamare questo agire così speciale da parte di Dio come il Suo "agir invisibile". La domanda è: perché Dio sceglierebbe di agire in un modo invisibile ai nostri occhi? Credo che il primo elemento che merita la nostra attenzione è che siamo chiamati ad un rapporto di fede.

Anzi, la parola di Dio dice, nel libro di Abacuc, ed è ripetuto in Romani, Galati ed Ebrei nel Nuovo Testamento, che il giusto vivrà della sua fede. Tutta la nostra relazione con Dio è basata sulla fede. La definizione di fede in Ebrei 11:1 è che la fede è la "convinzione di cose che non si vedono".

Quindi, un eccellente motivo per cui Dio agisca in modo che i nostri occhi non lo percepiscano, è perché Lui spera che noi procediamo in fede, che è giustamente la convinzione di quello che non si vede. Ma comprendo anche che c’è anche un altro motivo che comprende la nostra fede, ma che deve essere sottolineato quando parliamo di questo agire che è invisibile ai nostri occhi. Para a riguardo della forma in cui Dio pensa e progetta, che non riusciamo a comprendere.

Molte volte Dio sta costruendo qualcosa a nostro favore. Può non essere necessariamente qualcosa a lungo termine, ma la nostra mente non riesce ad accompagnare la mente di Dio, molte volte ci sembra che Dio non sta agendo quando in realtà lo sta facendo. Andiamo a vedere alcuni esempi biblici?

Giuseppe riceve da Dio una promessa: che sarebbe stato esaltato ad una posizione di governo, che la sua stessa famiglia si sarebbe curvata davanti alla sua posizione di autorità, ma durante molto tempo quello sembrò davvero essere così distante dall’avverarsi che potremmo dire: sarà possibile che era proprio questo che Dio aveva per Giuseppe? Sarà che era proprio questo che Dio voleva dire o promettere? Perché in realtà, potremmo dire che all’inizio l’impressione era quella che "il tiro fosse uscito dalla culatta".

Giuseppe fu venduto dai suoi fratelli come schiavo; va in Egitto in una condizione terribile; è allontanato, strappato dal seno della sua famiglia, dal rapporto con i suoi e da lì a poco si trova in una terra estranea nella condizione di schiavo. Lui rimane fedele al Signore. Dio lo benedisse, lo fece prosperare dentro la casa di Potifar, ma dopo un po’ viene accusato ingiustamente e finisce per essere lanciato in prigione perché volle rimanere fedele non solo a Dio, ma pure al suo stesso signore, Potifar.

Ma fu là in prigione che Giuseppe incontra ciò potremmo chiamare il "trampolino" affinché il piano e il proposito di Dio si realizzassero nella sua vita. È in prigione che interpreta il sogno die un coppiere che, due anni dopo essere uscito, parla di Giuseppe davanti al faraone e, a partir da lì, tutto il piano ed il proposito di Dio si sviluppano. La domanda è: sarà che Giuseppe riusciva a vedere l’agire di Dio quando fu venduto dai suoi fratelli come schiavo?

No. Con gli occhi naturali non era possibile. Sarà che lui riusciva a vedere l’agire di Dio quando fu imprigionato ingiustamente?

Sono sicuro che non era una cosa che lui riusciva a vedere, tanto che quando interpreta il sogno del coppiere gli chiede aiuto per uscire di là. Se avesse saputo che Dio aveva un piano ed un proposito per lui in quel luogo non avrebbe chiesto aiuto per uscire. Ma in Genesi 40 lo vediamo chiedere aiuto: "Ricordati di me quando sarai davanti al faraone.

Intercedi per me. Sono arrivato qui ingiustamente". Perciò, vediamo un Giuseppe che non sta vedendo, che non sta comprendendo, lui deve fidarsi di Dio.

La Parola del Signore ci dichiara che c’è un Dio che si prende cura di ognuno di noi, ma questa stessa Parola garantisce che questo agire non sarà necessariamente visibile ai nostri occhi. Un’altra cosa che potremmo includere in questa questione dell’agire invisibile di Dio, non è appena la capacità di credere in un Dio che opera anche quando non riusciamo a vedere, ma è anche un Dio che ha il motivo per farlo. Che comprende non solo il mio ed il tuo atteggiamento di fede e di fiducia in Lui, ma una cosa che possiamo evidenziare nella Bibbia è che molte volte il diavolo, visto che anche lui non comprende la maniera con cui Dio agisce, così come noi, gli uomini, non capiamo perché l’agire di Dio è al di sopra della nostra comprensione.

Nel libro di Isaia leggiamo che le vie dell’Eterno sono più alte delle nostre e i pensieri di Dio sono più alti dei nostri. Ma ecco che, in Matteo 16, il Signore Gesù quando riprende un’azione maligna dietro Pietro dice: "Vattene da me, Satana! Perché non hai il senso delle cose" e il non avere il senso significa "non pensare".

"Non pensare alle cose che sono di Dio, ma solo a quelle che sono degli uomini". Quello che Gesù ci sta rivelando è che Satana, che è un angelo caduto, nonostante sia caduto, ha ancora le qualità e le abilità di un angelo, che sono superiori a quelle degli uomini. .

. anzi, la Bibbia dice che l’uomo fu creato un po’ minore agli angeli, dobbiamo comprendere che lui ha una maniera di pensar simile a quella dell’uomo. Quindi, se i pensieri di Dio sono più alti dei nostri, sono più alti pure di quelli di Satana.

Nelle Scritture incontreremo altri tentativi di Satana, sia contra le persone che contro il piano e il proposito di Dio, che non hanno funzionato per lui, al contrario, hanno favorito il piano e il proposito di Dio e quello che Dio aveva in mente. Nel corso delle Scritture, incontreremo permissioni divine per azioni sataniche. Gesù, per esempio, dice a Pietro in Luca 22: "Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano".

Praticamente stava dicendo: "Satana vuol vagliarvi e vedere cosa ne rimane". Immagino Pietro perplesso, forse volendo dire: "Gesù, non permetterai una cosa simile! " Quando il Signore Gesù dice: "Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai tornato, conferma i tuoi fratelli".

Quello che Gesù sta dicendo è che, anche quando viene dato un permesso al nemico, e praticamente quello che Gesù sta dicendo a Pietro è questo: "Pietro, permesso concesso. Il vaglio sarà impietoso con voi. Questo non significa che vi abbandonerò.

Pietro, starò intercedendo per te, non ti volterò le spalle, non ti lascerò solo e c’è dell’altro Pietro: non solo non ti abbandonerò e che sto pregando per te, ma alla fine ne uscirai un Pietro molto migliore quando ti convertirai. Perché quello che il nemico tenterà contro di te, in realtà, te perfezionerà. Quando ti convertirai conforta i tuoi fratelli".

Ci sono circostanze che Dio permette che tu ed io passiamo per la nostra crescita. Gli amici di Daniele quando furono lanciati nella fornace, la Parola di Dio dice che il fuoco non bruciò nemmeno un capello, non c’era nemmeno odore di fumo, ma quelle corde che li legavano, queste furono bruciate al punto tale che il re Nabucodonosor chiede: "non avevamo lanciato nel fuoco tre uomini legati? " gli risposero: "è vero", ma lui dice: "Vedo quattro uomini liberi!

". Perché l’unica cosa che il fuoco poté bruciare furono le corde che li trattenevano. Ci sono momenti in cui Dio permetterà alcune azioni maligne non affinché siamo distrutte, al contrario, saremo protetti come lo furono gli amici di Daniele.

Saremo protetti come Pietro lo sarebbe stato con l’intercessione del Signor Gesù, ma alla fine ne usciremo molto migliori di come siamo entrati in quella situazione o circostanza. Dio ha forme di agire che i nostri occhi non riconoscono, che la nostra mente non intende, ma una cosa è certa: tu ed io possiamo sempre fidarci di un Dio che è fedele, anche quando noi non lo siamo, di un Dio che governa ancora sovrano su tutte le cose, e di un Dio che, così come il tracciato del vento, che nonostante non sia visibile ai nostri occhi è reale, così come lo sviluppo di un bimbo nel grembo materno che, nonostante avvenga fuori dalla vista degli occhi, è reale ed indiscutibile, così pure lo è l’agire di Dio nelle nostre vite. Tu ed io possiamo credere, possiamo fidarci e ancora, possiamo continuare tranquilli sotto le cure di questo Dio benevolo e straordinario.

Che la tua fede si rafforzi e che tu viva in completa fiducia anche se tu non stia vedendo quello che Dio sta facendo.