ho da poco dedicato un paio di video a sigmund freud grande pensatore austriaco padre della psicanalisi e di solito nel mio programma scolastico che svolgo quei misti uniti mi fermo qui poi passò ad altri filosofi e abbandono di soliti una psicologia da psicanalisi ma da qualche tempo in quest anno in particolare i miei studenti mi chiedono di approfondire di vedere altri oltre a freud di ampliare il discorso è visto che quest'anno insomma c'è anche questa modalità delle video spiegazioni insomma si può effettivamente non può allargare il campo ha deciso per una volta di provare ad
accontentarli e presentare qualche altro esponente della psicanalisi di questa nuova disciplina che ha preso avvio a inizio novecento e che ha avuto tanto successo che tanta parte ha avuto anche nel mondo culturale europeo e novecento oggi quindi parleremo del dell'altro grande polo e l'altro grande psicanalista che a young tant'è vero che oggi si parla spessissimo di scuola freudiane scuola junghiana a volte anche a sproposito tenterò brevemente è perché non c'è il tempo di approfondire tantissimo ma di dare una panoramica sul pensiero young dimostrare commesso e si differenzia in alcune parti in alcuni elementi da quello
di freud in modo da ampliare un po appunto il ratto di questa analisi della psicologia della psicanalisi del novecento andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] un po di caffè o d'obbligo obbligatorio prima di ogni nostra lezione da una parte c'è batman dall'altra c'è topolino c'è anche tolstoj la sotto che ci guarda attorno oggi parliamo di filosofia mi chiamo intanto mi devo presentare michele armanno ferretti sono un insegnante di storia e filosofia di rovigo e segno nel liceo scientifico cittadino è però da circa un anno sto tenendo anche questo canale youtube in cui vi
presento delle video spiegazioni di storie di filosofia che seguono un po il programma che ci fa le superiori a volte nero allargano un po come oggi è però tante lezioni se guardate in descrizione trovate le due playlist principali quella di storia è quella di filosofia dove ci sono all'interno di ognuna più di 100 video più di 100 video spiegazione 15 a tanta tanta roba oggi vi dicevo parliamo di young e carl gustav jung il secondo grande nome della psicanalisi europea e mondiale del novecento normalmente nei libri di testo anche nei libri delle superiori sono dedicate
pochissime righe di solito a young a milano i libri di filosofia intendo poi in dvd psicologia c'è di più ovviamente ma nei limiti filosofia c'è piuttosto poco alcuni libri di dedicano un paio di facciate alcuni altri dicono davvero cinque righe perché non per sminuirlo ma perché ovviamente qui si esce in parte dal campo della filosofia senza soprattutto in quello della psicologia della psichiatria si va un po fuori si entra nel campo della medicina è però secondo me un approfondimento su young forse merita cioè bisogno di farlo perché sì per carità c'è molto di clinico di
medico di psichiatrico e psicologico ma c'è anche qualcosa di filosofico e young stesso ha avuto una profonda influenza su artisti su letterati ma anche su filosofi del novecento teche con scienziati e altri pensatori di vario tipo quindi conviene dedicargli qualcosa in più c'è da dire anche che sui libri l'isterica poche righe di solito anche perché è un po complesso allentarsi nel pensiero di young è un pensiero molto più oscuro per certi versi rispetto a quello di freud freud in fondo forse perché lo sentiamo nominare spesso lo vediamo magari un po banalizzato ma i film in
opere letterarie è decisamente più accessibile pensiero di young è più complicato e quindi è difficile darne una trattazione sintetica o lo si affronta in toto e quindi si studia tutto young ma ci vogliono mesi o meglio fare cinque righe e basta io oggi provo a spiegarvelo in una lezione cercando un compromesso tra le cinque righe e i cinque mesi e vediamo con servizi fuori spero di riuscire a essere comprensibile a toccare i punti più importanti dei pensieri young comunque spiegandovi che il pensiero young è molto complesso e andrebbe studiato in toto per comprenderlo veramente però
sono le facce interessa dare un'infarinatura a quello scopo di questo canale proprio questo è anche lo scopo del liceo in generale proprio questo dare un'infarinatura intanto poi uno vuole approfondire approfondisce altra cosa da dire prima di iniziare a parlare della sua vita normalmente nei libri di testo di filosofia ma in tante opere young viene descritto come il primo allievo di freud il più importante degli allievi di freud è però se dite a uno psicologo junghiano uno psichiatra ogni indiano a young era un allievo di freud e prendetevi sputa in un occhio o ci va vicino
perché perché gli indiani non intendono affatto che young fosse una leva di fronte lo presentano molto più spesso come un collaboratore di freud perché questo problema perché effettivamente lungara fusione di freud quindi freud era sicuramente la figura di riferimento e young arrivò la psicanalisi un pochino dopo freud pertanto trevi si era iniziato a interessare dell'indagine sull'inconscio dalla prima della fine dell'ottocento insomma verso la fine dell'ottocento nel 1900 aveva pubblicato la sua opera capitali interpretazione di sogni e young arriva necessariamente dopo anche perché non nasce nel 1875 quindi quando esce l'interpretazione dei sogni lunga 25 anni
e giovani 24 anzi perché esce nel 99 quindi è chiaro che young a develop arriva dopo e è forse proprio la ricerca di freud che lo avvicinava che proprio l'interpretazione dei sogni che lo spinge a indagare l'inconscio però è anche vero che se fra idee per certi versi un suo maestro lui si pone quasi subito in un rapporto direi quasi paritetico con freud non è l'allievo che va dal maestro imparare è piuttosto lo studioso che ha affascinato dalle teorie del maestro ma prova quasi subito a metterle in discussione infatti che i due diventano amici tramite
una corrispondenza epistolare abbastanza presto ma anche altrettanto presto di rapporti si incrinano perché young elaborerà una sua visione che contraddice in parte quella di freud quindi si è allievo somma fino a un certo punto in parte sì perché c'era questo rapporto di vedere in freud un maestro ma anche un allievo di non quelli classici che pende dalle labbra del maestro ma un allievo riottoso per certi versi e poi questo rapporto maestro allievo dura comunque pochissimo quindi è lecito anche affermare che ne young fu compensato autonomo formato sia anche leggendo freud ma anche andando all telefonato
questo per fare un po il punto sulle varie questioni lessicale anche vi dicevo nasce nel 1875 nasce in svizzera figlio di un pastore protestante nasce a che su in una cittadina della svizzera ma si laurea inizia a lavorare in un ospedale psichiatrico a zurigo è proprio questa prima esperienza all'interno di un ospedale psichiatrico quindi l'esperienza clinica diretta sul campo lo porta effettivamente a convincerci che freud ha visto giusto almeno in parte ha visto giusto perché l'idea di freud cioè che le nevrosi nascano da conflitti inconsci da conflitti rimossi effettivamente lo convince studiando i pazienti che
ha in carico aiutandoli cercano gli eterni cercando di sostenerli nel conto che effettivamente questi pazienti c'è un problema che freud sembra saper spiegare quello di questi conflitti interiori conflitti inconsci che c'è bisogno di far emergere quindi mi sembra averci visto giusto e young si mette indagare ed inizia a scrivere anche a freud i due si scambiano lettere poi certo punto si incontreranno anche e tra e quindi inizia ad indagare maggiormente ma come vi dicevo il rapporto non dura tantissimo perché già nel 1913 young scrive un opera che segna il distacco da frodi che segna già
la rottura questa opera si intitola trasformazioni e simboli della libido e vedremo anche adesso nella lettera che froge che il problema proprio come si intende la libido per freud la libido vi ricordate abbiamo già detto nei video su freud che trovate linkato in descrizione la libido era la l'energia pulsionale di natura sessuale la pulsione sessuale che poi si muove tutte le nostre azioni un'energia spesso inconscia che ci spinge a fare i capi sogni ad agire in certi moria naturale certe nevrosi e così via per young e lo vedremo tra poco la libido non è solo
questo e ne parleremo quindi 1913 prima rottura i rapporti si incrinano i due sostanzialmente non si consulteranno piume iungo va avanti per la sua strada inizia anche a farsi conoscere un'altra opera molto importante di cito solo due ma sono tante le opere però citiamo le due prime tv si la seconda del 21 quindi pochi anni dopo molto famoso si intitola tipi psicologici che un'opera che è un grandissimo successo di cui vi dirò qualcosa alla fine di questa lezione perché introduce alcune possiamo dire categorie diciamo psicologiche alcuni tipi appunto psicologici che hanno avuto un certo successo
anche a livello popolare a volte banalizzando un po il messaggio di young però non ha avuto un certo successo con queste due opere di ray young pone le basi del suo sistema alternativo a quello freudiano che alcuni punti in comune con quello free via noè l'eba ci sono più o meno le stesse ma alcune diverse analisi creano quelle che poi saranno chiamate due scuole è vero che si parlerà di scuola freudiane scuola junghiana young stesso dirà che la sua disciplina disciplina che lui ha fondato si chiamerà psicologia analitica quindi preferirà questo termine psicologia analitica al
termine psicoanalisi che invece è il termine usato dai fiori viani però va barilari termini insomma sono due concezioni che hanno qualcosa in comune ma anche a qualcosa di diverso assistente roll e dirgli cosa hanno di diverso young poi dopo la prima guerra mondiale avrà un certo successo nel ancora di più dopo la seconda guerra mondiale avrà in cura letterati artisti scienziati molto importanti e si interesserà tra l'altro non solo di psicologia perché ha una vita piena di interessi si interesserà anche di cose di questioni che con la scelta hanno poco a che fare normalmente perché
si interesserà addirittura di alchimia di astrologia e poi anche di paranormale sono alcuni studi di hume sul paranormale sulla sincronicità che sono intriganti se volete approfondire io oggi non approfondirà anche perché poi filosofico anno pochino tutto sommato ma se siete curiosi fu una personalità davvero ambivalente strana particolare con interessi davvero molto disparati che passano dalla fisica moderna alla al paranormale a ae medium eccetera reincarnazione cose di questo genere su un personaggio strano ma adesso cerchiamo di vedere il suo pensiero ripartiamo appunto da questa libido vi ho detto già che per far la libido era la
pulsione sessuale la spinta sessuale a accoppiarsi a riprodursi e ad unire no anche se nell'ultima parte della sua vita aveva aggiunto che a questa componente erotica anche una componente mortifera in un certo senso identificato con la figura di thanatos però per molto tempo questa pulsione era sempre stata vista da ford in termini sessuali young già appunto nel 1913 invece rivede la definizione di libido per noi la libido è qualcosa di più ampio e di come la vede freud è certo può avere anche una natura sessuale certo anche quello ma non solo quello la libido per
come la vede e young è una pulsione dinamica alla vita quella che già berson aveva definito uno slancio vitale vi ricordate persone l'iscrizione vi metto il link che parlavo di lui certo però non filosofo puro potremmo dire sì ecco l'interesse per la psicologia ma non è uno psichiatra però in fondo quindi lungo forse aveva intuito qualcosa nel senso che ventenni noi c'è quella che appunto young che ama libido una spinta una spinta energetica una pulsione in avanti che guarda al futuro e che ci spinge a vivere a desistere ma non solo a resistere in noi
stessi anche a svilupparci a migliorare a espandersi in un certo senso sia in termini sessuali perché ovviamente anche sasso e questo no il sesso è un tentativo di espandere ad esempio procreando ad esempio espandendo la nostra vita in altre vite non certo modo ma anche per esempio la creazione artistica è una creazione di questo tipo anche la creazione ingegneristica pro costruire un ponte cos'è in fondo costruire un ponte è sempre una spinta verso la creazione di qualcosa di nuovo verso l'espansione del nostro io verso la il dominio del mondo in qualche misura e questo vale
per la scrittura di un libro per un'opera ingegneristica come vi ho detto per una scoperta scientifica vale in tanti campi qui non è solo sesso non è una questione sessuale è l'espansione della vita una pulsione a vivere ea espandersi a evolvere in un certo senso come diceva anche verso anche parlava di evoluzione creatrice no questa spinta caratterizza l'individuo ma caratterizza anche la specie l'individuo a questa livido come energia come pulsione espandersi ma c'era anche la specie ovviamente e questa è livido quindi non è da vedersi come la vedeva freud in un'ottica negativa piuttosto 4 in
un'ottica positiva mi spiego meglio per freud la libido era questa spinta che si identificava prettamente con les ma con questa parte pulsionale che ci spinge e ci spinge a volerci accoppiare volerci a sognare un certo tipo di atteggiamento con gli altri ad avere a espandere la nostra potenza ma viene sempre frenata dal super io che sia super individuale o come dirà internet al super io sociale sempre quindi 11 di una lotta tra questa pulsione e i freni che noi mettiamo in campo questa pulsione quindi viene vista sempre come problematica raffrontano va gestita va frenata senza
essere troppo frustante frustrante questo freno e c'è sempre un così un accento pessimisti con un certo senso l'abbiamo visto quando hanno parlato del disagio della civiltà questo libro di freud in cui emerge una visione abbiamo detto quasi schopenhauer jano no di una vita segnata dal dolore perché questa pulsione non viene mai appagata veramente ed è impossibile a pagarla veramente in young è l'atteggiamento è diverso perché sì questa è livido cioè la pulsione respinta ma non bisogna vedere questa spinta come una cosa da frenare tenere a freno imbrigliare per forza sempre comunque perché questa pulsione sia
troppo a volte manifestarsi in termini negativi ma in realtà è una passione alla vita è una pulsione al dominio la creazione del mondo della realtà di se stessi è una pulsione positiva è uno slancio positivo alla vita di per sé la limido non è qualcosa di negativo sostanzialmente ci sta dicendo young la vedeva quasi in senso negativo come come problematica secondo jung e la libido non è problematica più problematico è il tentativo di soffocare la libido quello sì che è problematico cioè ha detto in altri termini per young e le nevrosi non nascono tanto dalla
libido non è la libido la responsabile delle nevrosi beh la mancata accettazione della libido a generare le nevrosi e generare i problemi a generare le incapacità dell'uomo dal livello psicologico quindi cosa sono le nevrosi in ultima istanza le nevrosi sono l'effetto di una persona di un uomo o una donna ovviamente che non riesce a diciamo utilizzare questa libido farla espletare nell'ambiente cui si trova come abbiamo bisogno di buttar fuori questo slancio vitale ne abbiamo bisogno di espletare questa nostra volontà di vivere potremmo dire per usare sempre una terminologia che non è junghiana che abbiamo bisogno
di spingerci a migliorarci ma volte le circostanze l'ambiente noi stessi non riusciamo a dare sfogo a questa nostra desiderio a dare sfogo a questa nostra voglia e quando riusciamo a dare sfogo a questa nostra pulsione ci sentiamo frustrati lì nasce la nevrosi capite che l'atteggiamento non è poi così tanto diverso da freud ma c'è una differenza da 100 che è rilevante ripeto in freud si la nevrosi nasce dal soffocamento ma una parte questo alibi dovà soffocata perché la libido è pericolosa in tali video è comunque qualcosa che non ci permetterebbe di vivere società quindi va
comunque soffocata volte esageriamo un po soffocamento ma la leaf video genera problemi perché spesso questi alunni vino nasce da traumi eccetera per freud cioè scusate per young invece la libido di per sé non è problematica è problematica ormai la gestione di questa livido nel senso che a volte non riusciamo a dare sfogo a questa volontà di creazione a questa volontà di vita e questo ci genera dei dei problemi delle nevrosi dei traumi ma meglio che traumi direi delle nevrosi delle difficoltà psicologiche che a volte possono essere addirittura insormontabile è già abbastanza evidente credo che questa
libido per come le tende young hanno natura sia biologica sia spirituale cioè ha una doppia faccia in un sotto censura lay up sia al corpo sia lo spirito in qualche misura e soprattutto che questo è livido si relaziona ovviamente con l'inconscio anche qui l'inconscio è fondamentale come già in freud ovviamente è dall inconscio che questa libido e merce e ci influenza nella vita quotidiana ci influenza nella vita concreta ora in corso per come l'intende young però non è esattamente uguale all'inconscio per come lo intende freud e questo bisogna capirlo bene per freud l'inconscio vi ricordate
la l'iceberg eccetera è la parte più sepolta della nostra psiche una parte che si va popolando nel corso della vita di ricordi di pensieri di sentimenti che vengono rimossi no non ricordiamo più e si mettono lì ora l'inconscio quando nasciamo e sostanzialmente vuoto dunque per freud noi nasciamo e l'inconscio è vuoto e poi un po alla volta ci vanno a finire dentro i ricordi e le emozioni provate pensi cerca che si sedimentano i traumi soprattutto che si sedimentano lì per young invece l'inconscio non è vuoto alla nascita se vi dirò perché ci sono delle cose
che nascono in attesa nell'inconscio quando nasciamo quindi non è vuoto intanto poi ceps iva popolare anche ulteriormente di altre cose ma non a vuoto e dentro a questo inconscio secondo young ci sono soprattutto i complessi ora cos'è un complesso per young tento di spiegare in maniera semplice senza complicarsi troppo la vita ma anche dando un po un'idea di cos'è un complesso non complesso lui la questa definizione che per provo a spiegarvi è un nucleo a tonalità affettiva ed archetipica nucleo a tonalità affettiva ed archetipica in pratica questi complessi vengono visualizzati più o meno così da
young c'è appunto un nucleo centrale proprio tipo il nucleo voglio dire della biologia della chimica un nucleo composto da emozioni molto semplici tipo la gioia la tristezza alla rabbia alla vergogna questa emozione qui quelle se avete un po presente il film inside out ecco quelle emozioni lì sono quelle all'interno di questi complessi il nucleo fondamentale di tipo emotivo attorno a queste a questo nucleo come gravitando attorno ad esse ci sono delle emozioni più complesse dei sentimenti più complessi i complessi ne pensi del più complessi che danno origine poi ha dei comportamenti 15 passa dalla parte
diciamo istintiva o quantomeno inconscia ha degli atteggiamenti tramite questi passaggi progressivi attenzione però perché questo nucleo appunto affettivo questo insieme di emozioni molto semplici spesso è collegato secondo young aa degli archetipi di natura archetipica cosa sono questi heart happy archetipi ora lo andremo ad indagare perché effettivamente veneto l'inconscio è diverso in corso indiano è diverso dall inconscio freudiano perché l'inconscio frediano inizialmente vuoto e poi si riempie di tutti i traumi l'inconscio junghiano invece non nasce vuoto non è un foglio bianco non è una tabula rasa quando lascerò massaggiare i contenuti cioè dentro al nostro inconscio
secondo young ci sono già delle figure potremmo definirle così lui li chiama archetipi cioè delle dei simboli dei meccanismi dei rapporti delle figure proprio io direi che sono proprie della nostra specie sono come una sorta di memoria collettiva di per la chiamato così dai un inconscio collettivo che ci influenza quindi non ci sono solo i traumi che anche quelli anche quelli vanno iscritti nell'inconscio anche le esperienze ricordi passati traumatici di un certo tipo vanno lì si sedimentano ii e in qualche modo ci influenzano ma la cosa più interessante che ci sono anche delle influenze che
potremmo definire ancestrali perché non dipendono da noi dalla nostra storia ma dipendono dall umanità stessa ci sono dei ricordi di conditi delle figure recondite comuni a tutta l'umanità che segnano ogni uomo perché noi nasciamo tutti qui al polo nord al polo sud oggi ieri e domani con ceppi archetipe dentro di noi nel proprio sepolti nel nostro inconscio in una sorta di inconscio collettivo appunto che ci influenzano che ci condizionano la vita in maniera inconscia ma efficace questi complessi che quindi spesso sono legati a questi archetipi questi complessi che costituiscono la materia diciamo fondante del nostro
inconscio e vanno scaricati sono anche energie lui le paragone in fondo ai nuclei e attorno a cui gravitano nelle cose proprio perché è qualcosa di energetico una appunto pulsione un'energia una scarica che va scaricata questi complessi portano a tentativi di libidici di espletamento potremmo dire cioè sono desideri che vogliono venire alla luce che vogliono uscire che vogliono essere buttati fuori di noi e portarci ad agire in certi modi quando quando queste energie inconsce trovano libero sfogo trovano uno sfogo che non contraddice la nostra personalità che non conta dice il nostro io cioè la nostra coscienza
consapevole quando trovano il libero sfogo in questo modo l'individuo non soffre di alcuna nevrosi cioè vuol dire che le pulsioni interne si relazionano bene in qualche misura con la nostra coscienza e quindi non c'è conflitto quando però invece questa energia non riesce a sfogarsi adeguatamente cioè non riesce a emergere senza che le a creare conflittualità conflitti con la nostra coscienza senza creare contrasti lotte dissidi problemi con la nostra conosce coscienza o con l'ambiente che ci circonda allora lì quando sono questi conflitti nasce la nevrosi la nevrosi è in pratica una scarica hanno scaricato una pulsione
che non trova sfogo una pulsione che è essenzialmente positiva che però per qualche motivo può essere ambientale che può essere anche nostro la nostra personalità di come ci siamo strutturati di come siamo cresciuti di come ci siamo formati un'identità in qualche misura non trova più questo sfogo e quindi nasce la nevrosi ma quali sono questi archetipi come sono strutturati questi archetipi che sembrano richiamare un promemoria addirittura platone no perché le idee platoniche volte e venivano definite anche archetipi no non solo l'idea platonica ovviamente questi archetipi li si può scoprire andare ad indagare certo i pazienti
ma anche di chu young soprattutto il patrimonio dei miti delle leggende di ogni popolo se noi andiamo a leggere lui lo fece effettivamente negli anni dieci e venti del novecento andiamo a leggere le leggende dei popoli eschimesi degli indiani d'america dei miti norreni dei miti greci eccetera ci accorgiamo che ci tocca abbiano molti aspetti in cambiano molte cose cambiano i nomi cambiano le circostanze eccetera ma ci sono degli elementi comuni ci sono delle cose che ritornano così vale per i miti ma così vale anche per le religioni e così vale anche ad esempio per le
favole se ne andiamo a vedere le favole per bambini di ogni in zona d'europa del mondo quelle tedesche quelle latine e cioè tra troviamo negli elementi ricorrenti perché perché i miti le leggende le favole del religioni non sono altro che il riflesso di questi archetipi cioè sono modi attraverso cui gli uomini di varie epoche o di varie situazioni varie zone geografiche hanno trovato una valvola di sfogo per il rocchetti p hanno trovato una moralità per raccontare per espletare questi archetipi che sono approccio porti dentro ogni uomo essendo il nati influenzano certo sugli uomini diversi ma
si ritrovano ritornano poi magari a camuffati mescolati presentate maniera lievemente diverse ovviamente a seconda della cultura di un popolo delle tradizioni dell'ambiente eccetera ma gli elementi cardine ritornano perché sono in attimi in ogni uomo di ogni epoca fanno parte del dell'inconscio collettivo di questa umanità il patrimonio diciamo quasi non direi genetico ma quasi della psiche dell'umanità in capite ora questi archetipi sono tanti sono tanti tenta anche di individuarli forse i due più famosi o meglio i quattro famosi sono due coppie perché questi archetipi hanno questa caratteristica che spesso si presenta la coppia a coppie di
opposti cioè sono due lati della stessa medaglia potremmo dire il bianco e nero come dire quali sono queste due coppie più famose la prima è quella costituita da persona e ombra una persona non va inteso nel senso il italiano del termine ma nel senso latino persona come maschera e ombra va inteso come l'oscurità cosa vuol dire con questa dicotomia con questo dualismo persona ombra che dentro di noi c'è l'archetipo dell'immagine che vogliamo dare la persona la maschera che indossiamo quando siamo in società quando siamo in mezzo agli altri eccetera e quindi la parte rispettabile di
noi da parte presentabile di noi la parte socialmente accettabile di noi e poi c'è però anche ombra cioè la parte di cui ci vergogniamo la parte oscura di noi a me piace quando presento questo aspetto paragonarlo a jekyll e hyde no i cervelli personaggi di stevenson del famoso romanzo ottocentesco che effettivamente avevano intuito molte cose della psicanalisi in anticipo sui tempi però sono jekyll e hyde sono la stessa persona che però si trasformano già killer è il dottore ben rispettato apprezzato dalla società ai della sua parte oscura violenta che tende però a emergere ecco ai
dell'ombra ai due dire nascondere non a caso e questo è proprio un archetipo direbbe direbbe young ai dell'ombra freud e alla persona quindi dicotomia persona ombra questo archetipo è presente in tutti noi in tutte le comunità in tutte le sculture se andiamo a vedere in tutte le culture ci sono miti leggende storie che si riallacciano a questo dualismo a questo binomio persona ombra in qualche misura un altro binomio importante archetipico è quello costituito da animus ed anima animus e anima sono modi e se la faccia un po semplice per non complicarsi troppo la vita diciamo
la personalità maschile animus e la personalità femminile anima che sono presenti in ognuno di noi dentro noi c'è questo archetipo maschio femmina animus anima sepolto in noi e sempre in dualismo in rapporto dialettico ovviamente questi due elementi del binomio e poi ce ne sono stati di tanti altri uno famoso anche è il vecchio il bambino che convivono in noi come archetipi e così via ora capite spesso questi archetipi si presentano appunto come due facce di una medaglia e e si presentano sepolti anzi ho detto si presentano una data non si presentano perché sono inconscia vengono
fuori emergono maniera non pura perché certo ci influenzano certo emergono veneto nei miti nelle leggende ma quando emergono emergono no allo stato puro come sono sepolti dentro il noe iscritti dentro di noi nell'inconscio ma si presentano sotto forma di simboli dice lunga cioè poi quei simboli che freud individuava nei sogni in realtà non sono simboli puramente legati al nostro sogno la interpreta rete tra sono simboli che derivano all'archetipo è l'archetipo che si mostra in maniera simbolica e quindi questi simboli si trovano appunto nelle religioni ad esempio che fanno largo uso di simboli nelle mitologie che
fanno largo uso di simboli oggi ad esempio questo diciamo così modo per fare emergere l'archetipo tramite dei simboli ce l'abbiamo nei mass media anche a volte di raiuno guardian il cinema il cinema perché a volte certi fini ci catturano ci fanno commuovere o ci incantano anche se magari hanno una trama che a ben guardare è piuttosto banale magari non c'è niente di così innovativo è un po la solita storia perché riescono a interpretare l'archetipo profondo sepolto in noi in una maniera che ci che ci prende il cui simbolo ciribella l'archetipo in qualche misura ci fa
sentire che tra noi e quella storia c'è un legame anche se la storia non racconta di noi però racconta di quelle dinamiche che sono iscritte nel nostro inconscio in un certo senso capite quindi c'è un rapporto complesso tra il nostro inconscio il resto dell'umanità e le storie delle leggende che sono i simboli attraverso cui l'archetipo si mostra in qualche misura archetipo almeno l'archetipo inteso come inconscio collettivo come elemento costitutivo di questo inconscio collettivo che ci lega a tutti e infatti quando un film o una canzone o quello che volete fare una poesia eccetera sa parlare
veramente in profondità sa cogliere veramente l'archetipo parla a tutti perché l'archetipo presente in tutti questo spiega come mai secondo young in fondo è la vera arte è universale universale perché sono universali gli archetipi a cui quell'arte si lega fora attenzione sottolineamo un aspetto di quello che vi ho detto che ho detto che gli archetipi sono spesso coppie di opposti in rapporto dialettico tra loro quindi c'è il la razionalità e irrazionalità il maschile e del femminile c'è anche ad esempio l'introverso l'estroverso di cui adesso parleremo brevemente queste coppie spesso non non vengono poi portate alla luce
in ugual misura da un individuo individua venturi se questi questi archetipi che l'influenza non ma non hanno lo stesso peso nella vita dell'individuo passiamo ad esempio maschile femminile per farci proprio un esempio ovviamente ognuno di noi in cui è presente un elemento maschile la personalità è un elemento femminile da personalità può tendere a gestirli entrambi nelle equilibrata ma può anche tendere a dare molto più peso a un elemento che all'altro sapete quei maschi che rifiutano quello come si dice molto banalmente il loro lato femminile diciamola così molto banalizzando e quindi devono essere il perfetto ma
ciò non uomo forte che corrisponde a un archetipo no però interiore non è presente solo l'archetipo maschile è presente anche l'archetipo femminile quindi pratica scelgono in un certo senso un archetipo scelgono inconsapevolmente ovviamente non è un atto consapevole è la definizione del nostro io che ci porta a dare un peso un archetipo è molto più peso molto meno peso all'altro anche in questo binomio che ho appena citato tra estroversione l'introversione eccone noi diventano estroversi alcuni altri diventano introversi per tutta una serie di circostanze di abitudini di vita familiare di genetica per ognuno di noi diventa
una cosa diversa però nella psiche più profonda nell'inconscio sono presenti entrambi i rami di questo i lati di questo binomio non c'è presente solo il maschile c'è presente anche femminile non è presente solo che son introversione è presente anche l'estroversione e così via allora il problema secondo young e nasce quando noi rifiutiamo una parte del nostro inconscio la seppelliamo ulteriormente trasporta ma se parliamo ancora di più è la media ma questa negazione una parte del nostro inconscio porta a traumi o meglio porta a nevrosi porta a problemi vi ho detto che la nevrosi nasce quando
una libido non riesce a espletarsi non riesce a espandersi non riesce a venir fuori per questioni ambientali a volte ma anche per questioni nostre ecologiche perché mi chiamo magari una parte della nostra allibito perché non accettiamo una parte della nostra libido perché soffochiamo una parte la nostra invito perché la nostra parte cosciente lio che è la nostra identità non accetta che sia una cosa il contrario allora il compito della psicanalisi o meglio della psicologia analitica di young è proprio quello di trovare l'equilibrio di ritrovare l'equilibrio perduto anche ammettendo ciò che non sia in un certo
senso è chiaro che quando noi cresciamo ci definiamo e impariamo essere ciò che siamo di fatto scegliamo di essere una cosa di non essere di non essere l'altra facciamo consapevolmente o meno delle scelte cioè ci configuriamo in un certo modo e ovviamente non possiamo essere tutto e il contrario di tutto saremo una cosa però però quello che non siamo quindi archetipi che non vengono sviluppate in un certo senso che non trovano sfogo non possono essere ignorati non possono essere soffocati non possono non esistere esistono e vanno presi in considerazione bisogna riportare la luce e portarli
a relazionarsi in modo armonico con gli archetipi che invece abbiamo implementato in qualche modo cioè alla fine l'idea di young a questa che la persona è tra virgolette sana cioè è l'equilibrio è psichicamente equilibrata e trova dire bejart young la sua realizzazione nel momento in cui comprende in un tutto organico sia gli archetipi che ha rafforzato sia quelli che non ha seguito ma che ci sono e che sono comunque presenti in noi quindi senza legare nessuna parte di sé dei propri complessi della proprio inconscio dei propri archetipi questo più importante quando parliamo o lei o
meglio è tanto più evidente meglio ancora quando parliamo della introversione destro versione che uno degli aspetti più famosi anche se non è proprio quello più fondamentale uno dei più famosi dell'analisi thing come vi dicevo scrive e tipi psicologici che uno delle opere più importanti in cui analizza il punto alcuni tipi psicologici alla fine ne individua 8 addirittura diciamo che introversione resto versione sono le fondamenta su cui poi stabilisce quattro diverse funzioni che adesso non stiamo a indagare troppo perché tanto è una classificazione che lascia un po il tempo che trova ma parliamo l'introversione questo versione
cosa sono secondo young era come vengono definite young l'introversione l'estroversione sono due modi diversi di espletare la propria libido nel senso che l'individuo estroverso tende a dare sfogo la libido esteriormente e quindi relazioni e quindi amicizie e quindi vita sociale e quindi che so lavoro anche no tutto ciò che è al di fuori di sé della propria personalità quindi rapporti l'estroverso quello che in epoca di co lead soffre da matti perché la sua libido appunto questa pulsione si sfoga all'esterno e se viene chiuso in casa fa fatica a sfogare all'esterno quest'alibi dono perché come diceva
non tipo estroverso un tipo che ha bisogno di questa pulsione alla vita questa spinta vitale di buttarla fuori e di vivere le relazioni agli altri riviverlo introverso al contrario hanno individuo che espleta questa livido soprattutto internamente a sé internamente se vuol dire cose in un mondo interiore che può essere fatto di pensieri può essere fatto di emozioni che lui sente particolarmente ti riflessioni interiori a tutto un mondo dentro potremmo dire e quel mondo è il luogo in cui si appaga la sua libido una buona parte della sua libido quindi magari rifugio un po da per
rapporti interpersonali né alcuni ma non tanti perché soprattutto ha bisogno di parlare con se stesso più che con gli altri potremmo dire ovviamente questo individuo introverso in questa situazione di co lead sta bene perché il per lui essere chiuso in casa non è un gran problema in fondo è la sua vita interiore più importante della sua vita esteriore e lì la sua libido trova a pagamento e quindi tutto sommato non ha risentito magari troppo le restrizioni che abbiamo subito in questi mesi ora queste due tipologie sono due tipologie che poi in realtà dice young non
è che siano così nette come l'abbiamo appena dipinte nel senso che anche l'individuo estroverso ha dentro di sè anche l'introversione perché estroverso introverso e sempre un archetipo no come l'individuo verso ha dentro di sè anche l'estroversione certo definendosi crescendo il suo io si è configurato come introverso piuttosto che estroverso ma quell altra componente che non si è sviluppata è comunque presente e fa ha portato alla luce va tirata fuori come per l'estroverso la componente introversa va portata la luce va portata fuori non si può lasciarla sepolta e ignorata e fa finta che non esista le
nevrosi nascono proprio quando si fa finta che l'altra l'altra faccia della medaglia l'ombra per così dire sia inesistente non braccia c'è la persona come dicevamo prima cioè l'immagine che vogliamo dare chediamo che abbiamo anche a noi stessi e ci ha però all'ombra le pulsioni che magari ci vergogniamo di avere ma ci sono ora di individuo deve fare un processo insieme allo psicanalista lo al medico un processo che young rifinisce il processo di individuazione che è fondamentale per la psiche la psicanalisi o meglio psicologia analitica c'è un diana per la psicologia analitica indiana questo processo di
individuazione cosa consiste consiste nel riuscire come dicevo prima a portare la luce ciò che è sepolto ciò che ha ignorato ciò che non vogliamo ammettere e metterlo in relazione con la parte consapevoli di noi con la nostra identità col nostro io questa relazione tra i posti certo può essere problematica ma deve venisse a creare in modo che l'individuo si possa identificare come un tutto organico come un tutto fatto di contraddizioni certo ma contraddizioni che sono presenti contraddizioni che certo poi ci faranno pendere da un lato piuttosto che dall'altro inevitabilmente ma in cui è sempre presente
anche l'opposto l'individuo per essere individuo vero per individuarsi cioè scoprisse sapere chi è veramente questo processo di individuazione e quindi per trovare un senso alla sua esistenza deve identificarsi come questo tutto contraddittorio ma equilibrato solo tenendo presente alla coscienza portando presente alla coscienza le proprie contraddizioni archetipi che potremo dirla così l'individuo può trovare un senso esistenza può trovare un equilibrio e una ragion d'essere quindi il problema è qui concludo la differenza fondamentale nella cura tra un ad hector young diciamo così è un adepto di front qual è che per psicanalista freudiano lo psicanalista freudiano bisogna
recuperare i traumi e si pensa che recuperando i traumi spesso i traumi infantili si scioglieranno i nodi nevrotici per lo psicanalista in indiana invece non vanno recuperati i traumi quelli contano fino a un certo punto vanno recuperati gli opposti vanno recuperati e quelle parti di noi in quei lati di noi che non vogliamo ammettere una volta recuperati gli opposti si può arrivare a un individuo che si autorealizza in qui la libido trova sfogo vero sfogo ursano sfogo utile una livido che è responsabile di tutti i progressi di umanità cercano une delle grandi scoperte delle grandi
avanzamenti dell'umanità sia livello di specie sia poi livello di individui allora se noi vogliamo dare sfogo positivo questa libido dobbiamo trovare questa totalità questa autorealizzazione che tiene conto dei contrari ecco il video non è neppure particolarmente lungo pensiamo di metterci di più però spero che sia una discreta infarinatura come dicevo non è semplice e sintetizzare un pensiero così complesso come lo young in pochi minuti e in modo che rimanga comunque abbastanza comprensibile e accessibile spero di esserci riuscito spero di avervi quantomeno stimolato la curiosità poi se volete approfondire di libri ce ne sono a iosa
sui lunghi young soprattutto non facilissimi devo dirvi la verità in prima battuta però se avete voglia di approfondire buttatevi e prima o poi qualcosa di più capirete in descrizione che ho trovato è comunque anche il titol etti dei capitoli in cui è strutturato questo video con il noto cliccabile se volete riascoltarmi alcune parti che magari potrebbero non esser video tutto chiare in modo da chiarire ancora meglio le idee in più ci sono i link di dati video che citato ai lati risorse importanti di questo ci vediamo presto però i video di storia filosofia in questa
specifica ciao la prossima [Musica] l'indiscrezione è una scelta ho trovate gli argomenti di cui ho parlato ma se voleva la cimice per completare