La scuola di Chartres [Dentro alla filosofia, episodio 110]

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vela già anticipato la volta scorsa quando abbiamo parlato dei mistici medievali ecco la scuola mistica fu sicuramente una scuola importante nel basso medioevo con cui filosofi si dovettero misurare ma non fu l'unica tendenza un po particolare di quel periodo più o meno lo stesso infatti i periodo storico emerse anche un'altra scuola che era per certi versi agli antipodi la mistica voleva rifiutare la ragione andare oltre la ragione questi esponenti invece di cui parleremo oggi volevano fare della ragione la loro principale guida soprattutto nello studio della natura siamo davanti infatti a una scuola che anticipa anche
se maniera un po ambigua di un po particolare alcuni temi che poi diventeranno centrali soprattutto nel rinascimento sto parlando della scuola di shutter di cui oggi presenteremo i principali esponenti cominciamo subito dopo la sigla [Musica] dentro la filosofia un podcast di ermanno script ferretti cento decima puntata la scuola di chartres eccoci di nuovo insieme ben trovati e per parlare per un'altra ventina di minuti come al solito di filosofia e da un po di tempo di filosofia medievale una filosofia un po particolare ve ne siete ben resi conto in cui si alternano filosofi che difendono la
tradizione che si richiamano molto a d'agostino ei padri della chiesa e ad altri che invece tentano pesantemente di innovare il panorama di cambiare le carte in tavola di proporre addirittura delle dottrine che non sempre sono in linea con i canoni della teologia cattolica e purtroppo a volte lo vedremo ne faranno anche le spese dovranno scontrarsi con condanne e un po più avanti nel tempo anche con persecuzione soprattutto quando poi arriverà il cosiddetto spirito controriformistico ma ecco una delle scuole che più contribuiva a svecchiare un po il pensiero del medioevo a portare un po più in
là il campo degli interessi l'asticella in un certo senso fu questa scuola che abbiamo citato già in apertura la scuola di shar una scuola francese come al solito perché come vedete da un postumo parlando soprattutto di pensiero francese la francia in questo momento gode di un certo avanzamento culturale che si riflette anche sulla filosofia la scuola francese legata però come sempre in questi casi anche al mondo cattolico ovviamente tutti i filosofi che abbiamo visto erano esponenti della chiesa a volte direttamente a volte legati comunque alla chiesa come nel caso del velabro che era pur sempre
un canonico e veniva ospitato in una cattedrale per gli uomini di cultura l'unico modo per fare veramente cultura per riflettere e per campare del proprio lavoro intellettuale era quello di appoggiarsi alla chiesa cattolica a cui comunque tutti più o meno si sentivano di appartenere poi qualcuno criticava alcuni aspetti della chiesa ma tutti si sentivano in quell'epoca cattolici almeno in francia almeno nell'europa occidentale ecco anche questa scuola si sviluppa nello stesso ambito nello stesso ambiente si chiama scuola di sharp perché effettivamente trovò il suo baricentro nella cattedrale di chartres dove attorno già alla fine del decimo
secolo un vescovo fondo appunto una scuola questo vescovo si chiamava full berto e la scuola era letteralmente annessa alla cattedrale una scuola che divenne molto rapidamente un centro di attrazione per diversi studiosi per diversi intellettuali del tempo qual era la caratteristica che più di tutte balza agli occhi che risaltava e che rese famosa questo a scuola era il fatto che in questa scuola ci interessava prima di tutto allo studio della natura ma ad uno studio della natura molto diverso da quello a cui si era abituati al tempo attenzione molto spesso si pensa ci si immagina
che il medioevo sia stata una coca tipo uno studio di dio di teologia per commenti altissime d'altan no non è vero nel medioevo si studiarono tutti gli ambiti della vita umana certo ci si rivolse prepotentemente a dio che ho visto proprio l'altra volta il peso che ebbe la mistica che abbandonava il mondo terreno per innalzarsi verso dio ma ci furono tanti pensatori tanti studiosi sia nel mondo più nettamente cattolico sia in quello laico che si occuparono di scienza di natura eccetera però l'atteggiamento non era sempre coerente nel senso che nel medioevo la natura veniva si
studiata ma veniva studiata prevalentemente come qualcosa di secondario se non addirittura di pesantemente svalutato e questo si lega all idea generale che i medievale avevano del mondo per l'uomo medievale che fosse intellettuale o meno cambiava poco la verità è la vera realtà non era il nostro mondo nè nel mondo della carne era l'altro mondo il mondo di dio il paradiso ma su cui ognuno di noi tendeva nella nostra terra nella nostra esistenza terrena bisognava fare i conti con una serie di vicissitudini con una serie di mancanze di debolezze di impurità che si segnavano anche col
dolore con la morte ma tutto questo sarebbe stato superato nella perfezione del paradiso dell'aldilà quindi il nostro mondo finirà per essere una preparazione al massimo una copia in tono minore imperfetta di un mondo migliore che ci attendeva e pertanto se io devo occuparmi di studiare questo mondo lo studierò soprattutto se penso in questo modo per mostrarmi i caratteri di difetto le mancanze le impurità appunto contrapponendole invece alla purezza del mondo superiore l'aveva fatto in parte anche agostino se vi ricordate in chiave politica quando aveva scritto la città di dio dove contrapponeva la città degli uomini
cara in perfetta segnata dal peccato dalla cupidigia dalla vanità e dall'ambizione e da contrapponeva appunto invece la città di dio dove regna la virtù dove regna il bene questo atteggiamento che agostino aveva già in un certo senso reso paradigmatico in campo politico poi si riflette anche nel basso medioevo in tutti gli altri ambiti quindi si studiava certo la natura ma la si svalutava dal torello natura è materia è assenza di spirito o scarsa rilevanza dello spirito mentre l'anima e spirituale tende verso un dio che ha inteso spirituale ecco gli esponenti della scuola di sharp però
provarono a mettere in campo un atteggiamento nuovo nei confronti della natura cioè il loro atteggiamento non era più quello di chi guardava la natura sono per contrapporla alla lila ma per la prima volta c'è un interesse vero e reale per questa natura c'è un interesse per scoprirne in qualche modo le leggi per conoscerle e quindi senza giudicarle senza dire bene o male e allontanamento avvicinamento da dio ma intanto conosciamo cos'è questa natura conosciamo così a questo mondo quindi un atteggiamento almeno così a grandi linee che è già direi pre scientifico cioè che anticipa quello che
sarà poi invece più pienamente l'atteggiamento degli uomini della rivoluzione scientifica del rinascimento che vedremo tra qualche puntata bisogna anche dire che gli esponenti di questa squadra di chartres tentarono nel far questo anche di cambiare le loro fonti cioè cercarono di non appellarsi più a quello che la tradizione aveva consegnato loro nei confronti della natura ma cercare strade diverse cosa intendo dire più detto che le medioevo non è che non si studiasse la natura ma la si studiava sempre in chiave direi teologica ed in effetti i testi base secondo gli intellettuali medievali per studiare la natura
erano da un lato i testi biblici dall'altro alcuni testi filosofici testi biblici soprattutto la genesi la genesi che come sapete è il libro della bibbia primo libro in cui si presenta la creazione del mondo di fatto presenta la creazione della natura quindi monti nel medioevo pensavano che se si voleva capire come funzionava la natura il testo di riferimento fosse la genesi lì veniva spiegato come di aveva creato il cielo e la terra come verrà creato le montagne e così via dunque lì ci dovevano trovare le radici per spiegare il cielo la terra le montagne e
tutto il resto chiaro che non è per nulla questo un atteggiamento scientifico è un atteggiamento che certo guarda la natura ma la guarda ovi guardia tramite il filtro del testo sacro l'altro punto di riferimento era venuto un filosofo in particolare non tanto aristotele all'inizio che pure abbiamo visto è un filosofo che è molto scientifico per certi versi ma piuttosto platone e soprattutto il timeo di platone ricordate questo dialogo della tarda età di platone di cui abbiamo parlato a suo tempo all'inizio del nostro percorso quasi in questo dialogo platone aveva raccontato con una storia aprili finiva
verosimile quasi un mito la creazione del mondo da parte del demiurgo demiurgo era un essere dotato vi ricordate di intelletto e volontà che ama il bene e che prendendo a modello le idee plasma la natura plasma il mondo usando una materia che è già preformata ma che va di fatto plasmata punto ecco anche il timao viene studiato abbastanza bene dai fisici del tempo timeo è forse il dialogo platonico meglio studiato e meglio conosciuto durante il medioevo ed è un dialogo che effettivamente palla anche esso di natura di creazione della natura allora dicono gli studiosi abbiamo
la bibbia la genesi abbiamo il timeo cali metterci da qualche altra spiegazione magari certo un testo pagano ma qualche indicazione ce la può anche dare e così abbiamo tutto abbiamo la chiave per capire la natura ecco gli esponenti della scuola di chartres invece compiuto una piccola rivoluzione da questo punto di vista perché dicono ma lasciamo perdere la bibbia e platone che sono pure importanti a non è che rinneghino la bibbia ma gli esponenti di questa scuola dicono proviamo a studiare la natura guardando il fenomeno fisico il fenomeno naturale guardando che so cosa una montagna oggi
guardando cos'è un terremoto oggi guardando cos'è la pioggia oggi senza al ahrar cercare cose dice la bibbia al riguardo questa attenzione non va inteso però con l'atteggiamento anti cristiano in polemica con la bibbia anzi tutt'altro questi studiosi dicono infatti guardate bene il mondo l'ha creato dio e la genesi ci racconta anche come sicuramente ma quindi se oggi arriva la pioggia questo è un effetto della creazione divina se oggi arriva il terremoto questo è un effetto della creazione divina studiare la pioggia il terremoto la carestia e sole eccetera ci aiuta a capire magari partendo dagli effetti
e risalendo magari per quanto possibile alle cause ci aiuta a capire il processo che dio ha messo in atto magari forse pure la volontà di dio però attenzione la loro idea è anche che questi fenomeni siano certo effetto di dio siano certo provocati da dio ma non direttamente qui è forse la più importante novità apportata dalla scuola di share perché quelli che venivano prima di loro studiavano la bibbia e studiarono il timeo perché dicevano ogni fenomeno fisico ogni cosa che avviene nel mondo e nella natura è voluta da dio e dio la fa venire dunque
se c'è un terremoto evidentemente questo terremoto deve essere stato voluto da dio che l'ha messo in atto e l'ha messo in atto magari per darci un segnale magari per punirci magari per un qualche motivo che a noi sfugge ma che è presente se oggi piove evidentemente l'ha voluto dio che sta facendo piovere per un certo motivo questa era la tesi dei classici pensatori medievali la scuola e short dice non può proprio così secondo noi secondo noi se piove certo effetto di dio se c'è terremoto certo effetto di dio ma non perché dio ha devoluto oggi
far venire la pioggia oppure oggi far venire il terremoto dio ha creato il mondo ha creato le leggi della natura e da lì in poi sostengono queste leggi si esplicano indipendentemente da dio se oggi cioè arrivo il terremoto perché evidentemente le leggi della natura hanno fatto sì che oggi si verificasse questo terremoto non è che dio ha scelto oggi di farci nel terremoto sono leggere la natura che lo fanno a venire leggi che dio ha posto ma che ha posto all'origine dei tempi ok quindi quando noi guardiamo alla natura abbiamo tanto guardarvi per cercare il
segno di dio per cercare la volontà di dio come facevano gli altri no gli altri team audi ci guardavano terremoto dicendo dio ci sta punendo gli esponenti della scuola di sharp che invece guardano al terremoto dicendo ok è avvenuto un fenomeno fisico rilevante dovuto evidentemente ha delle leggi naturali che noi ancora non conosciamo bene ma che dobbiamo indagare se oggi piove non sa perché dio ha voluto la pioggia oggi necessariamente ma perché dio sa possono essere delle leggi che nel corso dei millenni hanno fatto sì che oggi piovesse cerchiamo di capire come funzionano queste leggi
quindi è un atteggiamento già laico e mi faccio notare questo già molto molto moderna perché ed è una cosa che risulterà chiara più avanti nel nostro percorso quando arriveremo a cartesio a pascal se noi sposiamo la tesi di questi filosofi di chartres se noi diamo per vero quello che stanno dicendo allora il mondo va avanti chi indipendentemente da dio è vero che viola creato dio l'ha plasmato dichiarato le leggi ma poi se le leggi funzionano da sole senza che dio sia sempre lì a metterle in atto allora il mondo in un certo senso non ha
più bisogno di dio almeno per quanto riguarda i fenomeni naturali questa può essere una conseguenza di cui attenzione i filosofi di short non si resero conto e forse neppure troppo i loro oppositori ma che diventerà più rilevante soprattutto in età moderna quando la fisica farà dei bei passi avanti e lisci che queste idee si scontreranno venderà anche drammatica [Musica] e chiaro comunque che questo atteggiamento nuovo e la squadra richard ha come effetto quello di tentare di svincolare la fisica la scienza in generale dalla teologia le indagini su una natura non devono più far capo ai
teologi e quindi neppure alla genesi o al limite a platone ma devono fare capo all'esperienza concreta del mondo chi era che poi sosteneva queste cose quali erano i principali esponenti della scuola bike loro molti forse i due più importanti furono bernardo di chartres e teodorico richard entrambi vissuti all'inizio del dodicesimo secolo quindi 1100 come al solito di sharp vuol dire semplicemente che operarono shart nonché erano originari del luogo però loro bisogna aggiungerne poi molti altri fu una scuola relativamente cospicua ci furono anche gilberto porrettano con gli albori conscia ermanno di carinzia bernardo silvestre altri ancora
però sicuramente bernardo e teorico furono i due più famosi più importanti vediamoli brevemente in dettaglio bernardo è famoso soprattutto per essere stato uno dei primi pensatori a rivalutare la filosofia antica proprio tra l'altro il platone nel timeo un timeo che certo era stato interpretato da molti in chiara e teologica ma che era interessante anche perché proponevano approccio nuovo alla natura in fondo platone diceva guardiamo la natura guardiamo a quello che avviene al di là del cristianesimo perché platone inevitabilmente era vissuto molto prima del cristianesimo quindi studiare i filosofi antichi si arriva anche a trovare un
margine di autonomia rispetto alla teologia e poi bernabe famosissimo soprattutto in ambiente britannico per essere l'autore di una frase che poi venne ripresa secoli dopo da isaac newton è che è diventato quasi un proverbio in lingua inglese la sentite nominare molte volte anche in romanzi in canzoni scrisse questo bennato di choc noi siamo come nani sulle spalle di giganti così che possiamo vedere più cose di loro è più lontane non certo per la come della vista all altezza del nostro corpo ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura di questi giganti cosa sta
dicendo qui bernardo lisciata sta dicendo noi uomini di oggi del medioevo quantomeno chiaramente loro non lo chiamavano medioevo ma uomini del nostro tempo riusciamo a capire molte più cose degli antichi perché riusciamo ad appoggiarci a loro noi siamo piccoli non è che siamo dei geni c'è anche una certa modestia in quello che dice bernardo ma in un certo senso è come se fossimo protesi in alto dallo stare sulle spalle di questi grandi uomini del passato platone più avanti sarà aristotele eccetera che quella loro statura con le loro scoperte ci hanno permesso anche se noi siamo
piccoli di vedere un po più in là vedere più lontano questo online sulle spalle dei giganti a moro appunto proverbiale di dire quando ci si vuole un pò sminuire e si vuole dar merito a chi è venuto prima di noi per permetterci di fare dei passi in avanti importanti caso noi con questa frase bernato sta anche dando grande pregio punta alla filosofia antica la sta rivalutando ci sta mostrando quanto gli uomini del medioevo debbano agli antichi ed è una frase molto moderna perché frasi simili e li ritroveremo appunto nel rinascimento nella rus scientifica cioè qualche
secolo dopo l'auto grande esponente che visitava e teodorico questo ed eolo rico forse fu addirittura più importante di bernardo perché scrisse un opera una nota come l'opera dei sei giorni in cui si mise a studiare e commentare la genesi sciolto libero in cui parlavamo prima però con un nuovo metodo interpretativo cioè secondo lui è vero che la genesi un tasso sacro va studiata ma capita si ma va anche interpretata e lo studio delle jene ci deve portarci a studiare la natura secondo i principi stessi della natura cioè in base alle leggi che sono scritte dentro
la natura telesio un filosofo del rinascimento riprenderà quasi totalmente questa visione parlando di uno studio iuxta propria principia cioè la natura va studiata secondo i propri principi intrinseci ma questa cosa la razza detta già teorico pochi secoli prima dalle donne come vi ho già anticipato per teorico effettivamente dio era la causa prima della natura ma poi esistevano tutta una serie di cause seconde le chiamava lui cioè di effetti naturali che avevano portato al mondo di oggi se oggi piove non è per la causa prima dio ma per le molte cause seconde che ci sono in
mezzo tra dio e la oggi cioè le nuvole le correnti davi e così via quindi un lavoro nuovo interessante studiare le cause secondo utile studiare la natura in se stessa e per farlo dice teorico dobbiamo usare l'osservazione ma soprattutto dobbiamo usare anche la matematica e anche qui c'è un riferimento al team di platone ricordate che nel timeo platone aveva anche insistito molto sullo studio dell'astronomia e appunto pitagorica mente della matematica che è lo strumento forse più adeguato a capire la natura ecco teodorico fa sua questa tesi dobbiamo iniziare a usare la matematica per studiare la
natura quindi molto molto moderna poi attenzione io sto insistendo molto sui caratteri di novità di questa scuola di shark ma non dobbiamo neppure farci trarre troppo inganno nel senso che sicuramente intero rico e negli altri esponenti ci sono elementi moderni ci sono anticipazioni di vari ragionamenti che ritroveremo nel cinquecento nel seicento però attenzione manca ancora qualcosa ci sono ancora dei passi importanti da fare ad esempio manca un carattere sistematico in queste riflessioni manca proprio un metodo scientifico sono spunti interessanti spunti innovativi ma che a volte si trovano mescolati anche ad argomenti quasi mistici anti scientifiche
o pre scientifici suo ma non è ancora la scienza moderna che troveremo invece tra il cinquecento e seicento però insomma un bel passo in avanti in ogni caso infine bisogna anche dire questo la squadra di chartres fu importante mise in atto alcune innovazioni propose alcuni atteggiamenti nuovi ma non ebbe poi un grandissimo seguito nel senso che è vero che in questa cattedrale francese si riunirono vari pensatori ci fu proprio una scuola che ebbe un peso lì a chartres in francia nel basso medioevo ma raramente quest'idea e riuscirono a uscire da chartres e rifonde si nelle
altre zone intellettuali sia della francia che dell'europa rimase una scuola per certi versi un po confinate in se stessa nello sci a plasmare veramente la mentalità del medioevo futuro eccezione che la regola questo voglio dire quindi sì bene ma ci sono ancora davvero molti passi da fare siamo ancora lontani da quello che sarà poi effettivamente il rinascimento le ipotesi degli esponenti sharp passarono l'altro ne molto presto dimora nel senso che dopo teodorico dopo bernardo pochi altri proseguire su quella strada anche perché questa scuola era abbastanza influenzata come abbiamo visto dal platonismo mai platonismo passando un
certo senso di moda già verso 200 emerse invece più prepotentemente l'aristotelismo che certo aveva un approccio anche scientifico ma un approccio diverso ad esempio non matematico quindi quei rilievi fatti dal teorico fatti da bernardo e da altri animali un po lettera morta vennero presto dimenticati [Musica] ecco questo sostanzialmente da quello che c'è da dire oggi sulla scuola di chartres sul suo ruolo sul suo impatto e sulle sue anticipazioni interessanti che abbiamo visto però direi che per il momento possiamo chiudere qui la lezione vi ricordo che come al solito il podcast lo potete ascoltare su tante
diverse piattaforme su apple podcast google podcast spotify deezer cast box medio spreaker audible youtube ma su queste stesse piattaforme se volete potete ascoltare anche il podcast gemello chiamato dentro alla storia in più vi ricordo anche se volete notizie su scuole filosofiche più moderne più recenti vicine a noi o superiori storici più vicini a noi potete cercarmi anche su youtube mi trovate come ermanno ferretti oppure come scrive li trovate centinaia e centinaia di video spiegazioni su ogni fase storica e filosofica in più vi ricordo anche che se volete rimanere informati sapere quando riescono il podcast quando
escono i video cosa leggo cosa non leggo eccetera potete abbonarvi alla newsletter settimanale gratuita esce una volta settimana e in modo paragonarsi andare all'indirizzo internet ermanno ferretti puntoit lì subito in home page c'è il modo per lasciare la vostra email oppure potete seguirmi se volete sui social network facebook twitter oppure instagram mi trovate su tutte e tre col nickname iscritto vasto ha concluso ci sentiamo presto per parlare ancora di filosofia medievale poi per tanti altri argomenti ancora ciao alla prossima [Musica]
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