Delivery e Trabalhar pra sobreviver | 047

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Tese Onze
Nós trabalhamos e consumimos, mas não somos nós que determinamos as regras de exploração no sistema ...
Video Transcript:
Vi ricordate della riforma del lavoro di Temer? Quella che, secondo il governo, sarebbe stata una modernizazione delle leggi sul lavoro? Esatto.
Al tempo, la sinistra ha protestato molto contro la riforma, ma non è stato sufficiente e la riforma è passata. Abbiamo protestato anche contro la riforma della previdenza, ma anche questa è passata. E tutta la promessa della riforma che avrebbe creato lavoro, è rimasta solo una promessa perché la riforma non serviva a proteggere e incentivare posti di lavoro ma solo a flessibilizzare il mercato e portare più protezione ai padroni.
Dal 2017 ad ora, la disoccupazione continua a crescere i brasiliani disoccupati sono più di 13 milioni Mezzo milione di posti di lavoro sulla carta sono scomparsi nel nulla e molta gente è caduta anche nel lavoro in nero. Molte persone sono diventate lavoratori in proprio e molte persone rientrano in quella categoria che l'IBGE considera "sub-occupata" ossia una persona che lavora meno ore di quanto potrebbe o vorrebbe lavorare durante la settimana o anche persone che svolgono mansioni al di sotto delle proprie qualifiche e della propria formazione. Volevo parlarvi un po' di questa questione del lavoro in nero e di quanto sia RIDICOLA la condizione di molte persone che vengono considerate lavoratori "autonomi" qui in Brasile e di come il capitalismo funzioni esattamente così ed è proprio così che dev'essere secondo le sue regole.
Il capitalismo funziona garantendo che la maggioranza rimanga precaria, senza grande scelta di lavoro, dovendo accettare quello che capita e facendo sì che la maggioranza di noi guadagni solo a livello di sussistenza, quello che serve per sopravvivere o ancora meno di ciò che serve a sopravvivere. Prendiamo ad esempio il caso di una persona che consegna cibo a domicilio attraverso un'app - ce ne sono molte. Recentemente, ci sono stati anche degli articoli che hanno mostrato che app come Uber, iFood, Rappi (IT: Just Eat, Deliveroo, Foodora) formino, tutte insieme, il maggior "datore di lavoro" del Brasile.
"Datore di lavoro" tra virgolette, perché le piattaforme non riconoscono di avere un rapporto d'impiego con tutte queste persone che dipendono da tale rapporto per lavorare e sopravvivere. Ma, come dicevo, a seguito della riforma del lavoro questo rapporto d'impiego è diventato quasi un privilegio. Un'altra di quelle cose che nella nostra società dovrebbe essere per tutti, ma non lo è.
Stavo anche leggendo delle relazioni stavo leggendo una notizia di un po' di tempo fa che diceva che, in un giorno, i rider potrebbero guadagnare fino a 400 reais in una giornata buona e 100 in una meno buona e che nel pomeriggio, quando non c'è molta richiesta, c'è anche tempo per fare un pisolino in mezzo alla piazza. Secondo questa media, una settimana di cinque giorni lavorativi significherebbe fare 8000 reais - se il mese fosse fatto solo di giornate buone, e almeno 2000 reais in un mese di giornate storte. Solo che, poiché tutto è legato al fatto che viviamo in una società capitalista, sarebbe bene valutare, con attenzione, com'è che questa storia ci è stata presentata.
In questo articolo - tutti i link sono sempre qui sotto, un rider dice:"È nel weekend che c'è il boom, chi non va ci perde! ". A questo punto sembra un'opportunità fantastica, non sapete che vi state perdendo, disoccupati!
Sbrigatevi a prendere una bici e andate a consegnare panini. Solo che, subito dopo questa frase del boom del weekend, noto il piccolo dettaglio che questo rider pedala 18 km da casa sua a Campo Limpo per poter fare le consegne durante il giorno nei quartieri della classe media e nei quartieri ricchi di São Paulo. Ma questo non è un dettaglio, è tutto ciò che ci serve sapere per fermarci a pensare a come le metropoli brasiliane siano organizzate per mantenere i poveri nelle periferie e quelli che stanno meglio nel centro.
E quelli proprio ricchi, i borghesi, la borghesia, quelli che controllano i mezzi di produzione, abitano in super ville, hanno sistemi di sicurezza e persino autisti per procurarsi ciò che vogliono, ciò che vogliono mangiare e tutto il resto. Immaginatevi un mega riccone tipo Abílio Diniz fermo in mezzo alla strada con il telefono in mano che aspetta che arrivi il suo Uber. Comunque: pedalare 18 km fino al centro di São Paulo per continuare a lavorare pedalando per le colline e prendendosi la pioggia per il resto della giornata, rischiando sul serio la vita a causa degli automobilisti - perché succede, e lo sappiamo!
- e subendo attacchi, e probabilmente essendo maltrattati dai clienti. . .
questo si chiama lavoro precario. E il lavoro precario non è un'invenzione del capitalismo di oggi Un lavoro di questo tipo, senza alcuna sicurezza, e dove ti dicono di dire grazie a dio per l'opportunità, questo tipo di lavoro esiste, sotto forme diverse, da molto tempo. Il problema è quanto tutto ciò è stato normalizzato.
Nessuno lo trova sbagliato. Ordini il tuo hamburger sull'app in un giorno di pioggia perché con che voglia esci mentre piove per andare a prendere da mangiare? L'hamburger arriva in un'ora e mangi bello felice Solo che la persona che è venuta da Campo Limpo e si è fatto la collina in bicicletta per venire a casa tua - bicicletta che, tra l'altro, ha preso a noleggio - lui ha molta voglia di uscire con la pioggia, la pioggia è un'opportunità, ha aumentato la domanda!
Senza contare che ci sono stati giorni in cui ha pedalato praticamente gratis per poter pagare lo zainetto termico. Perché è ovvio che nessuno vuole un hamburger congelato e fradicio. Congelato e fradicio può esserlo solo chi fa le consegne.
Una situazione del genere viene ridotta semplicemente a "lavoro in proprio". Sono più di 23 milioni i "lavoratori in proprio" oggi in Brasile e quasi 4 milioni si trovano in una situazione simile. La persona deve noleggiare la bici per lavorare, pagare lo zainetto, pedalare come un pazzo per andare e tornare dal lavoro, e pregare di non svenire in mezzo alla pioggia o al sole a picco.
E poi l'app si prende la sua parte e il rider dice grazie a dio per non star morendo di fame, e per aver trovato un lavoro durante la crisi. Questo rider che fa le consegne in bicicletta è un lavoratore È un lavoratore che pedala come parte del proprio lavoro ma i 18 km di andata e i 18 di ritorno che si fa da casa sua fino al centro di São Paulo non sono retribuiti, non viene pagato per questo. Paga il proprio zainetto, paga il noleggio della bici, l'app guadagna fornendo una piattaforma digitale, ma non ha nessun obbligo di provvedere alla parte materiale basilare che rende possibile consegnare il cibo che è stato ordinato.
L'app mette in contatto il cliente, il ristorante e il rider ma senza il rider - il rider, la bici e lo zainetto - il cibo non si consegna da solo, giusto? L'app fallirebbe, la sua unica funzione non sarebbe compiuta. E già questo è qualcosa a cui dobbiamo pensare.
È per questo che, nella fase attuale del capitalismo, le cosa si fa sempre più grottesca. Prima potevamo dire che il capitalista aveva i mezzi di produzione ad esempio, la fabbrica, i macchinari, etc. e il lavoratore aveva la forza lavoro senza la forza lavoro del lavoratore, i mezzi di produzione rimarrebbero inattivi non servirebbero a nulla, starebbero fermi.
È per questo che il socialismo afferma che un modo fantastico di porre fine allo sfruttamento è trasferire i mezzi di produzione alla classe operaia che sta facendo TUTTO, tutto dipende da loro, sono loro a star producendo il valore, è la maggioranza che lavora e fa sì che i mezzi di produzione girino. Se il capitalista borghese si mette a dormire, la produzione può continuare ma senza i lavoratori, la produzione si ferma. I lavoratori sono la maggioranza e garantiscono la produzione essere lavoratore non significa parlare, comportarsi o vestirsi in una certa maniera, significa stare in questo luogo della produzione.
Per questo, ad esempio, lo sciopero è uno strumento ottimo per fare pressione alla società ci ricorda che nel capitalismo la merce è dappertutto e chi la sta producendo, la sta trasportando, la sta portando, questa merce sono i lavoratori. Vi ricordate dello sciopero dei camionisti l'anno scorso? Ho fatto un video al riguardo.
Perché oggi ci sono lavoratori sfruttati solo che il capitalista non fornisce nemmeno i mezzi di produzione non forniscono la bicicletta, come abbiamo visto spesso non forniscono nemmeno lo zainetto, non rimborsano le spese di trasporto, non rimborsano i pasti, non sussistono rapporti d'impiego, dunque il lavoratore è autonomo. Ma noi sabbiamo che vuol dire "autonomo" in questo contesto di cui stiamo parlando, no? Significa che il lavoratore deve autoriprodursi, deve cavarsela.
Se cade dalla bici e si rompe una gamba, deve cavarsela. Semplice. Questo vale per i lavoratori "autonomi", ma vale la pena menzionare anche che con il governo Bolsonaro che sfascia il Ministero del Lavoro e tutto il resto è a rischio anche la fiscalizzazione del lavoro e anche nelle industrie in cui sussiste un rapporto d'impiego diventerà più difficile far sì che il capitalista si prenda la responsabilità per gli incidenti sul lavoro.
Un lavoratore che consegna cibo a domicilio può arrivare a lavorare 12 ore al giorno senza nessuna garanzia che quel giorno guadagni o meno perché tutto dipende dalla domanda di consegne. Dunque non ha un salario minimo. Il momento in cui dorme in mezzo alla piazza è più un'attesa non retribuita tra le varie richieste che un bel sonnellino.
Alcune app danno persino un bonus ai rider che restano ad aspettare nel locale ci sono addirittura spazi d'attesa, spazi di riposo, danno degli incentivi per vincere delle lunchbox, ma non ci sono garanzie circa la durata di tutto ciò, ed è completamente arbitrario. Tutti quelli che lavorano per Uber dicono sempre che prima si guadagnava molto di più, quindi può cambiare tutto da un giorno all'altro. Al momento, le app agiscono praticamente senza regolamentazione e il lavoro è un lavoro "autonomo" quindi almeno non stai morendo di fame, grazie mille dio tvb E, inoltre, la questione della salute.
C'è un altro articolo - anche questo della BBC, lascio in descrizione in cui un rider afferma di pedalare 80 km al giorno comprese consegne e andata e ritorno. Com'è la salute di una persona così? Pensate a come lavorano: con il sole, con la pioggia, al freddo, in mezzo al traffico senza diritti sindacali - come fa questa persona ad andare in pensione, ad esempio?
So che, secondo il governo, già non ci potremo andare mai nemmeno lavorando in altri modi e con un contratto firmato. Allora dovranno rivolgersi alla previdenza privata, visto che un lavoratore autonomo così, con la bici, nemmeno sa se domani sarà ancora vivo per pedalare e come farà a pianificare i propri guadagni per diventare un imprenditore di successo? Tipo quella stronzata della ragazza che è diventata milionaria con gli annunci di Youtube In questo stesso articolo, un altro ragazzo dice di guadagnare circa 300 reais a settimana che è un po' di più di un salario minimo ma in queste condizioni di lavoro, ragazzi - e spero che se state guardando questo video già abbiate capito che queste condizioni sono orribili.
E ricordiamoci che il salario minimo in Brasile è minimo solo di nome, perché questo "minimo" è solo un livello. Nel caso di un lavoratore dipendente, non si può pagarlo meno di questa cifra ma questa cifra non ha nulla a che vedere con un salario che davvero possa coprire le spese minime necessarie per una vita dignitosa. Anzi, è il contrario, perché secondo il DIEESE il salario minimo brasiliano è un quarto di quello che spetterebbe al lavoratore per vivere dignitosamente con la propria famiglia.
Secondo l'ultimo calcolo del DIEESE di maggio 2019, il salario minimo necessario in Brasile per una famiglia di quattro persone dovrebbe essere 4259 reais e 90 centesimi. Questo in Brasile è considerato un salario di classe media per cui le persone si sentono dire "sei un privilegiato", "mangi in piatti d'argento" e così via ma il DIEESE afferma che è il salario necessario MINIMO Questa è la stima del DIEESE per cui si riescano a soddisfare le esigenze basilari di abitazione, alimentazione, trasporto, educazione, salute, igiene, tempo libero e previdenza. Ma oggi viviamo in una realtà in cui ci sono più di 13 milioni di disoccupati in Brasile, e lavoratori "autonomi" che pedalano 80 km al giorno senza la garanzia di arrivare a questi 4259.
90 reais. Ah, e guardate: l'IBGE ha già sottolineato come metà dei lavoratori brasiliani abbiano un reddito mensile al di sotto del salario minimo. Al di sotto di quasi il 20%.
È di questo che parlava Marx trattando della relazione di sfruttamento del lavoratore, che è il proletariato. Marx scrive che il valore della forza lavoro è il valore dei mezzi di sussistenza necessari per la manutenzione del proprietario di tale forza lavoro, ossia il lavoratore. Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che, tra le persone che stanno guardando questo video, alcuni di voi potrebbero anche star guadagnando bene, nel vostro singolo caso. Ma nella filiera di produzione capitalista, la classe lavoratrice riceve meno di quello che produce come valore che accumula per il capitalista nella produzione della merce e riceve un valore che è ridotto al mero sostentamento. E per molta gente in Brasile, questo valore è quattro volte minore di quello che gli istituti considerano salario di sussistenza.
Sapete qual è la cosa che mi dà più rabbia - a parte tutte le cose di cui abbiamo parlato? È che la metà di chi lavora in Brasile guadagna molto meno di quanto sarebbe necessario per sostentare sé e la propria famiglia, e in questa epoca di flessibilizzazione totale del lavoro, nascono app come queste e, per non morire di fame, le persone entrano in questi lavori - che sono lavori abbastanza di merda, no? Pedalare 80 km al giorno credendo di star ricevendo chissà quale opportunità, quando è lo stesso sistema di sempre che spreme le persone.
Perché, prima che fossero inventate queste app, esisteva già il cibo a domicilio esistevano già il ragazzo delle consegne, il ristorante, il cliente Esistevano già anche le spese di spedizione e di consegna Però oggi pedalano 80 km, pagano il noleggio della bicicletta, fanno 2000, forse 3000 reais al mese e iFood, per prender iFood come esempio, prevede di fatturare 1 miliardo di reais nel prossimo anno. Fatturare solo per l'app! Perché è il ristorante che prepara il cibo, il rider che pedala la bicicletta, che ha noleggiato lui, con lo zainetto che ha comprato lui, perché ci sono anche tanti modelli da scegliere sul sito di iFood, eh.
Ed è il rider che effettua la consegna, che fa sì che avvenga! Perché se non avvenisse, iFood avrebbe un problema, no? E poi vengono dei tizi nei commenti, dicono che Marx delirava quando parlava del tasso di sfruttamento dei lavoratori e di cose come il plusvalore.
La cosa peggiore è che ancora oggi ci sono discorsi neoliberali come la "autoresponsabilità" di cui dovremmo farci carico. C'è crisi, manca il lavoro, allora è "devi ringraziare che ci sono queste app", "lavora, non pensare alla crisi", "collabora con noi", "entra nel nostro team", "scegli le tue ore di lavoro", che bellezza. E poi ci sono gli stessi rider che ripetono "È vero, se ti impegni riesci a fare anche 1000 reais al giorno.
Dipende da quanto ti impegni. " Si beve questa favoletta E questo è un mito venduto dall'ideologia neoliberale, che "dipende da quanto ti impegni" Lascio qui in descrizione un articolo di Alfredo Saad-Filho che parla di questo, di come questa ideologia punti a collocare la responsabilità dei successi o dei fallimenti sulle spalle degli individui. Ma purtroppo, molta gente ha dovuto bersi questa favola per necessità Per necessità, il lavoratore arriva anche a pensare a pensare che il suo interesse sia lo stesso del padrone, che sia il tipo in BMW sul luogo di lavoro, o l'app sul telefono.
Ma l'interesse non è lo stesso. Non lo è. Nel capitalismo non esiste proprio "basta impegnarsi" non c'è la mobilità sociale che la gente pensa In realtà, è più come quel meme bellissimo di Whatsapp che è il tipo di meme che io vorrei girasse molto più sui gruppi di famiglia che le fake news di Bolsonaro dell'anno scorso Questo qui: c'è il capo arriva con la macchina nuova l'impiegato la guarda con ammirazione, gli fa i complimenti, e il capo, in tutta sincerità, gli dice la verità: se lavori duramente, se ti impegni, se ti sforzi a fine anno, il capo va in concessionaria e si compra un'altra macchina ancora migliore.
È tutto per oggi. Al momento sono nel caos a causa dell'uscita del libro se abitate in una città in cui ci sarà il lancio in libreria, consultate il calendario qui sotto e magari ci si vede in libreria. Se ancora non lo siete, iscrivetevi al canale, mettete mi piace, e se volete supportate il canale su Apoia.
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