ciao ragazzi oggi inizieremo a parlare di uno scrittore atipico un vero e proprio caso letterario un autore che dopo una vita trascorsa praticamente nell'anonimato quasi per caso raggiunse successo italo svevo la parola chiave su cui si concentra tutta la sua produzione è in fondo il protagonista dei principali romanzi di inizio novecento è lì netto ovvero l'anti eroe un uomo comune che fallisce perché non si sente adatto all'ambiente in cui vive non sai non vuole scegliere un vero e proprio disadattato il capolavoro di italo svevo sulla coscienza di zeno il primo romanzo italiano con una chiara
apertura al mondo della psicanalisi un romanzo di un'attualità disarmante e per questo motivo molto letto ancora oggi infatti in nessun autore della modernità letteraria vale come perdevo l'equazione letteratura uguale autoanalisi nel senso che perdevo la scrittura è sempre uno strumento per cercare di capire se stessi fuori della penna non v'è salvezza amava ripetere per questo si parla di realismo critico nel senso che per svevo il romanzo non ha la funzione di raccontare intrattenere fantasticare ma quella di conoscere in romanzo è analisi studio una radiografia della condizione umana io non riesco a pensare se non con
la penna in mano la scrittura per lui non è arte è conoscenza se la letteratura di d'annunzio era sempre orientata all'esibizione al successo alla retorica potremmo dire fuori da sé la produzione di svevo invece è tutta rivolta dentro di sé nel tentativo di capire e risolvere quei conflitti interiori che l'autore affronta va tutti i giorni i protagonisti dei suoi tre romanzi saranno quindi sempre molto autobiografici dunque il tema dell'inetto e dell'adattamento attraversano anche la vita di italo svevo che vedremo quest'oggi la racconteremo perciò attraverso i quattro grandi conflitti interiori che l'hanno scandita ben partiamo innanzitutto
il luogo e la data di svevo nacque a trieste nel 1861 da madre italiana e padre tedesco di origini ebraiche il 1861 è la data dell'unità d'italia tuttavia trieste è una di quelle terre che entreranno a far parte del territorio italiano soltanto molti decenni dopo quindi svevo si sente italiano ma in realtà ha una carta d'identità austriaca ecco il primo motivo di conflitto interiore infatti il suo vero nome è hector armani jeans ma sceglie lo pseudonimo italo svevo per indicare proprio la doppia natura delle sue origini ma soprattutto della sua formazione culturale da una parte
italo italiana dall'altra svevo che ci ricorda la svevia una regione della germania quindi tedesca bisogna poi aprire una piccola parentesi su trieste una città che a inizio novecento vi dona straordinaria stagione di fioritura sia a livello economico che culturale è l'unico vero porto commerciale dell'impero austriaco e si trova proprio nel centro di un crocevia di nazioni una città di confine qui si incontrano popolazioni e razze diverse che oltre a scambiarsi merci mettono in atto ben di pace dialogo culturale artistico l'immigrazione e la diversità multietnica possono essere una grande fonte di ricchezza trieste è una città
cosmopolita che respira il clima mitteleuropeo ha una solida borghesia tedesca ed ebraica si affianca infatti una bassa popolazione italiana oltre una con sul consistente comunità slava non ci sorprende quindi se tra le sue strade in questi anni si incontrano autori internazionali del calibro di james joyce umberto saba con lo stesso italo svevo grandi critici letterari come bobi bazlen o filosofi come sigmund freud e alcuni dei suoi allievi in questo clima economico favorevole il padre di svevo aveva raggiunto una certa solidità finanziaria grazie al commercio di vetrani è chiaramente voleva che anche il figlio seguisse le
sue orme svevo frequentò un collegio in baviera e in seguito un istituto commerciale a trieste qui tuttavia capire che per il commercio non era nato nacque così lui l'interesse per la ii letteratura ebbe però una formazione disordinata da autodidatta gli scrittori di qui rimase maggiormente affascinato sono quelli che lui chiama gli scrittori di cose boccaccio machiavelli e guicciardini anche i grandi romanzieri europei dell'ottocento mi passa a flobert isola balzac e gli scrittori russi come dostoevskij è molto più tardi anche i romanzieri inglesi lakers oltre alle letture che compì il tedesco proprio negli anni del collegio
dovete schiller richter studia in seguito i grandi filosofi dell'ottocento darwin marx nietzsche sicuramente però l'influenza più grande sarà quella del filosofo arthur schopenhauer scrive svevo che schopenhauer era il suo filosofo preferito il primo che seppe di noi ne possedeva l'opera completa e spesso in di citava interi brani memoria schopenhauer avrà sarà un vero e proprio ponte verso le teorie psicanalitiche di freud ma ecco giungere il secondo motivo di conflitto interiore a causa del crack finanziario del padre svevo fu costretto a trovare un lavoro diventò corrispondente a trieste della union bank di vienna dunque il nostro
giovane autore iniziò a lavorare in banca un mestiere che odio fin dal primo giorno ma qui rimase dall'età di 19 anni 1880 per 19 anni fino al 1888 l'unico rifugio dalla noia di questo lavoro da impiegato fu la biblioteca civica nella quale nella quale tutte le sere si ritirava per leggere in particolare la letteratura italiana frutto di queste letture fu il primo romanzo che pubblicò a sue spese nel 1892 dal titolo una vita un fiasco nel 1898 svelo ci riprova e pubblica sempre a sue spese il suo secondo romanzo dal titolo senilità ancora un fiasco
ecco il terzo motivo di conflitto interiore 0 a grandi velleità letterarie vorrebbe diventare un autore famoso della letteratura ma non trova successo deluso decise di non pubblicare più e dismettere addirittura di scrivere cito le sue parole voglio chiudere con quella ridicole dannosa cosa che si chiama letteratura gettai la penna alle ortiche per 15 anni nel mio tempo libero suonai rabbiosamente il violino uno strumento che apparirà tra l'altro anche nella coscienza di zeno il vero problema che ruota attorno a questi fallimenti letterari sta nella lingua utilizzata da svevo questo è il quarto motivo di conflitto interiore
che affligge d'autore ed è una classica domanda da maturità attenzione qual è il motivo di questi successi svevo è uno scrittore sgrammaticato al lavoro parla per 8 ore tedesco a casa invece il dialetto triestino l'italiano lo impara esclusivamente leggendo nella biblioteca civica dunque fatica esprimersi nella nostra lingua abbiamo quasi la percezione che scrive in italiano utilizzando però costruzioni tedesche inoltre le metafore che utilizza sono spesso legate al campo burocratico commerciale per via del suo lavoro il pubblico italiano invece abituata una certa cura formale per questo motivo lo stile di questi due primi romanzi non viene
apprezzato tuttavia svevo è uno di quegli autori che sono molto più importanti per il contenuto rispetto allo stile nel frattempo svevo si era sposato con libia veneziani questo incontro segnerà profondamente la vita dell'autore infatti gli consenti nel 1898 di cambiare mestiere iniziò a lavorare per la fabbrica di vernici sottomarine del suo ceo questo lavoro gli consentiva di compiere numerosi viaggi in europa soprattutto in inghilterra ed ecco la vera svolta due incontri casuali che segneranno la vita di italo svevo il primo per migliorare la conoscenza dell'inglese svevo decise nel 1906 di prendere ripetizioni da un giovane
ragazzo irlandese di 24 anni che si era da poco trasferito a trieste e che si guadagnava da vivere proprio impartendo lezioni i due diventano amici questo giovane ragazzo nuotando l'interesse di svevo per la letteratura in dimostra qualche suo scritto non ancora pubblicato un romanzo dal titolo ritratto dell'artista da giovane è una raccolta di racconti gente di dublino svevo a questo punto decide di aprirsi dimostrare a sua volta i suoi due romanzi ignorati dalla critica il ragazzo è incuriosito chiede in prestito in due volumi e la lezione successiva torna entusiasta sa addirittura memoria e diversi passi
e condanna in modo polemico la chiusura mentale dei critici che noi hanno saputo apprezzare per la prima volta se lo trova un lettore che lo capisce questo giovane ragazzo poco più che ventenne è niente di meno che james joyce che diventerà uno dei più importanti scrittori in lingua inglese europei del novecento un faro della cultura e della letteratura contemporanea purtroppo scoppiò la prima guerra mondiale e per via della dichiarazione di guerra fra austria e neal terra jones fu costretto a lasciare trieste e tornare in patria i due rimarranno comunque in contatto e fu proprio grazie
a james joyce che a distanza di 25 anni dal suo secondo romanzo svevo tornerà a scrivere il suo capolavoro la coscienza di zeno vediamo prima però la seconda importante influenza culturale che sta alla base di questi della genesi di questo importante romanzo più o meno negli stessi anni il cognato di svevo inizio a manifestare una malattia psichica e decise di rivolgersi a un famoso medico austriaco che sta sperimentando un nuovo metodo di cura questo metodo in questo medico non è nient'altro che il fondatore della psicanalisi sigmund freud svevo non lo conoscerà mai personalmente ma leggera
e tradurrà le sue opere e da qui deriva la sua apertura verso questo nuovo campo ancora una volta dunque un incontro dettata dal caso il cognato non guarirà mai e svevo si convincerà sempre più dell'inefficacia della psicanalisi per la cura delle malattie mentali tuttavia ritenne che questa nuova disciplina potesse risultare decisiva per gli scrittori i quali potevano utilizzarla per sondare ancora più in profondità l'animo umano che proprio grazie a freud a una nuova parola per essere definito link o dice subito dopo la prima guerra mondiale svevo è pronto ad interrompere il suo silenzio letterario fu
un attimo di travolgente ispirazione non avevo possibilità di salvarmi bisognava scrivere quel romanzo certo si poteva fare a meno di pubblicarlo tuttavia finalmente gli abitanti di casa mia ebbero le orecchie salve dall'increscioso rumore aritmico del mio violino il 1923 uscì doom la coscienza di zeno ancora una volta pubblicato a sue spese ancora una volta un fiasco tuttavia grazie all'amico james joyce che lo recensì in francia il romanzo inizio ad acquistare un certo successo all'estero sì devo dunque un primo autore della letteratura italiana che end è successo prima all'estero che in italia sicuramente si deve a
bobi bazlen giovane coltissimo critico triestino la scoperta anche nel nostro paese di italo svevo bazlen consiglio a montale romanzi di svevo e così nel 1925 eugenio montale che diventerà poi il suo grande amico pubblicò un articolo dal titolo omaggio a italo svevo e la fama dell'autore triestino venne definitivamente consacrata anche da noi dopo una vita trascorsa praticamente nell'inettitudine svevo finalmente visse una stagione di successo e notorietà in questi anni scrive tantissimo novelle opere teatrali anche l'inizio di un quarto romanzo tuttavia questo periodo duro solo qualche anno perché nel 1928 il 13 settembre in seguito a
un banale incidente stradale lo scrittore morì all'età di 67 anni e con questo è tutto per oggi i ragazzi nelle prossime puntate analizzeremo i tre romanzi di svevo ricordate chi riesce a capire gli altri è un uomo saggio ma chi riesce a capire se stesso è un uomo illuminato ciao alla prossima [Musica]