eccoci alla seconda lezione del nostro corso per anci e per pubblica la scuola di anci per giovani amministratori il corso abbiamo detto riguarda la strutturazione dello stato delle autonomie il funzionamento del nostro sistema repubblicano e costituzionale allora questa seconda lezione riguarda i tre poteri cioè riguarda il legislativo l'esecutivo e il giudiziario capiamo come nascono i tre poteri i tre poteri nascono storicamente e nascono per limitare l'assolutismo perché perché inizialmente c'erano stato assoluto cioè lo stato del 1500 del 1601 stato del re sole in francia quindi lo stato in cui lei poteva fare qualunque cosa i
grandi studiosi montesquieu loc vanno proprio a studiare questo che per limitare il potere del sovrano il potere va diviso e va diviso nei tre corpi nei tre corpi che sono il legislativo l'esecutivo e il giudiziario quindi tre poteri che si controllano e si limitano ciascuno a loro volta il legislativo è composto dal parlamento i rappresentanti dei cittadini che servono quindi per approvare le leggi perché le leggi devono essere la volontà di tutti la volontà generale approvata dai cittadini poi invece abbiamo l'esecutivo il governo che un altro potere da cui poi dipende la pubblica amministrazione e
poi il giudiziario i giudici che invece devono applicare la legge a loro modo sia l'amministrazione l'esecutivo sia il giudiziario appena la legge ma l'applicano affini differenti perché da una parte la applicano per le decisioni amministrative quindi l'attuazione i giudici l'africano invece quando ci sono delle liti questa struttura che nasce quindi nella teorica del 1600 del 1700 arriva fino ai nostri giorni e la troviamo nella costituzione la troviamo nella parte seconda la parte seconda si chiama proprio ordinamento della repubblica quindi dà l'idea della divisione dei poteri della strutturazione della repubblica nella parte seconda quindi abbiamo la
disciplina dei tre poteri e poi abbiamo gli organi di garanzia che vedremo nella prossima lezione corte costituzionale presidente della repubblica e le autonomie su cui poi ci focalizzeremo nella seconda parte di questo corso nelle elezioni successive dalla quarta in poi allora vediamo rapidamente come funziona il parlamento il governo e la pubblica me la pubblica amministrazione e il giudiziario quindi i tre poteri classici il legislativo è composto in italia da un sistema bicamerale un sistema bicamerale perfetto che cosa significa che abbiamo due camere uguali perché sono due camere uguali perché il costituente scelse di dividere il
potere travolti organi per evitare che ci fossero delle concentrazioni di potere dei rischi di dittatura e quindi il parlamento per decidere più meditata mente a due camere che hanno la medesima competenza in che senso che per approvare una legge l'atto principale del parlamento la legge deve essere approvata in testo identico da entrambe le camere ecco che invece in altri ordinamenti il bicameralismo e differenziato cioè le camere rappresentano diversamente il sistema dello stato ad esempio in germania esempio classico abbiamo una camera che rappresenta il popolo è invece un senato che rappresenta i lander i territori quello
tipico dei sistemi federali il bicameralismo differenziato in cui una camera rappresenta i territori se ci pensiamo bene anche l'unione europea un sistema di bicameralismo perché perché il parlamento europeo eletto dai cittadini rappresenta il popolo mentre il consiglio europeo rappresenta gli stati anche quello è una forma in fondo di bicameralismo un po anomalo ma che rappresenta in fondo le due gambe su cui si muove l'unione europea quindi il nostro è un sistema di bicameralismo perfetto composto da due camere la camera dei deputati e il senato della repubblica che operano ciascuno nelle sue competenze sappiamo che attualmente
i deputati sono 630 i senatori 315 più i senatori a vita che sono gli ex presidente repubblica quelli nominati e quelli nominati invece dal presidente della repubblica per alti meriti artico 59 secondo comma sappiamo anche che questa è l'ultima legislatura in cui si arriva quasi mille onorevoli perché dalla prossima legislatura invece c'è il taglio dei parlamentari e quindi si arriverà a 600 in tutto 400 deputati e 200 senatori il parlamento si elegge con un sistema elettorale anche su questo lo vedremo più approfonditamente con delle elezioni politiche generali di una legislatura che dura cinque anni il
sistema elettorale può essere maggioritario può essere proporzionale attualmente la legge il cosiddetto rosatello che un sistema visto anche su questo approfondiremo nella parte successiva poi della lezione per capire bene come avvengono le elezioni le camere sono quasi uguali perché sono entrambe lette a suffragio universale e anche le piccole differenziazioni riguardano l'età per esempio per essere deputato ci vogliono 25 anni per essere senatore 40 anni ma ma le competenze principali sono bicamerali cioè soprattutto la legge che l'atto di volontà del parlamento articolo 70 della costituzione viene approvata in testo identico da entrambe le camere questo lo
leggiamo poi sul procedimento legislativo articolo 71 72 73 74 invece la composizione della camera troviamo negli articoli dal 55 in poi con la differenziazione della camera del senato sappiamo anche che la camera e senato possono lavorare in seduta comune quando quando devono avere dei corpi di retini soprattutto l'elezione del presidente della repubblica che tutti ricordiamo dove camera e senato vengono integrate anche dai rappresentanti regionali delegati regionali poi parlamento il suo da comune e legge i giudici della corte costituzionale ed elegge anche membri del csm quindi il parlamento in seduta comune che è la riunione delle
due camere e che avviene presso la camera dei deputati per tradizione per regolamento è la riunione di entrambe le camere per queste competenze tassative previste dalla costituzione il parlamento oltre all'attività legislativa ha poi l'attività ispettiva di controllo quindi a mozioni interrogazioni inchieste queste troviamo regolate ad esempio dell'articolo 82 della costituzione poi il parlamento approva atti importanti del governo per esempio il bilancio articolo 81 della costituzione i trattati internazionali articolo 80 il parlamento anche un potere di controllo importante sugli atti legislativi del governo perché perché si vero delle leggi e mano dal parlamento ma anche il
governo ha in parte una collaborazione sul potere legislativo come essenzialmente con due atti il decreto legge il decreto legislativo articolo 76 e articolo 77 anche qui c'è un controllo parlamentare a monte nella legge delega articolo 76 a valle nel decreto legge articolo 77 che deve essere convertito il governo non ha solo poteri legislativi per il governo ha essenzialmente poteri amministrativi quindi ha potere di amministrazione dello stato e di gestione dello stato noi siamo una repubblica parlamentare questo è un punto importantissimo cioè il governo non viene nominato direttamente dal popolo ma il governo viene nominato dal
parlamento questo lo troviamo indicato molto chiaramente negli articoli 92 93 94 della costituzione che cosa accade ci sono le elezioni politiche dopo le elezioni politiche in parlamento bisogna individuare una maggioranza per fare questo per individuare la maggioranza di governo il presidente della repubblica individua un possibile candidato al presidente del consiglio effettua le consultazioni dopo di che il presidente del consiglio primario una lista di ministri articolo 92 della costituzione quindi designazione del presidente del consiglio dei ministri poi indicazione dei ministri su proposta del presidente del consiglio nominato il presidente repubblica a quel punto tutti ricordiamo la
cerimonia il presidente designato conte draghi renzi letta sale al colle esce con la lista dei ministri il governo giura il governo giura e poi entro dieci giorni deve avere la fiducia del parlamento alla fiducia delle cave l'articolo 94 perché perché nel sistema parlamentare lo slot proprio quello cioè lo snodo si pone nel fatto che il parlamento deve approvare il programma del governo deve appoggiare con la sua maggioranza il governo perché è il parlamento il centro della rappresentanza del nostro modello il modello è proprio quello democrazia diretta ma soprattutto democrazia rappresentativa ai cittadini esercitano col voto
la loro democrazia rappresentativa elenco i propri rappresentanti i propri rappresentanti approvano le regole generali le leggi ma anche scelgono il governo cioè scelgono quei soggetti che devono poi dare attività esecutiva a le decisioni fondamentali sappiamo che il governo può durare l'intera legislatura ma il governo può anche andare in crisi come vedrete il governo come cade come va in crisi può cadere over sfiducia parlamentare l'articolo 94 della costituzione nella storia sono caduti con sfiducia soltanto più il governo prodi due volte entrambi i governi prodi sia nel 1996 sia nel 2006 entrambi i governi prodi sono caduti
per sfiducia parlamentare poi invece normalmente il governo cade per crisi extraparlamentare cioè cioè cade perché il presidente del consiglio si dimette ricordiamo fosse tutti con te perché sono state le divisioni più recenti quando non c'è più la maggioranza stabile quando quindi non trovi più la rappresentanza in parlamento e il governo cade chiariamo una cosa il governo non è eletto direttamente dal popolo quindi è sbagliato dire che tra vino dal popolo con te non eletto dal popolo perché perché il popolo non elegge noi non eleggiamo il governo ma noi leggiamo i partiti la maggioranza e poi
la maggioranza farà il suo governo questo è un punto fondamentale vediamo ora la composizione e i poteri del governo la composizione del governo è fatta dal presidente del consiglio ed ai ministri il ministro abbiamo detto sono scelti dal presidente del consiglio nell'ambito della maggioranza parlamentare quindi un governo di coalizione poi con tutti gli aggiustamenti il cosiddetto manuale cencelli cioè l'attribuzione ai diversi partiti dei diversi ministeri in base ai pesi che hanno nella coalizione la scelta dei ministri infonde libera del presidente del consiglio però vi porta al presidente della repubblica deve vidimare convalidare questa scelta e
i ministri quindi rappresentano poi le singole parti dell'amministrazione i singoli dicasteri ministro dell'interno ministro degli esteri della giustizia e così via questa è la composizione il governo decide la suo plenum il consiglio dei ministri che sappiamo si riunisce a palazzo chigi ma poi ogni ministro ha la sua competenza la sua competenza su cosa sull'attività governativa quindi sulla attuazione dell'indirizzo politico che il governo sceglie sulla base della fiducia parlamentare i compiti da svolgere e quindi il ministro degli interni si interessa di immigrati il ministro della salute si interessa di co lead il ministro delle infrastrutture si
interessa nelle costruzioni e così via il ministro e accadono della struttura è un politico che guida l'amministrazione perché poi l'amministrazione come sappiamo è composta da direttori generali dirigenti funzionari che attua una cosa le linee indicati dal ministro nella applicazione delle cioè il nostro sistema si prendono delle regole generali quelle regole generali poi vengono attuate dalla pubblica amministrazione quindi questa è la struttura del funzionamento del governo il governo ovviamente è il motore centrale dell'attività perché il governo non svolge solo funzione amministrativa ma svolge alcuni un importante condizione legislativa come facendo approvare i disegni di legge cioè
avviando l'iniziativa legislativa portando in parlamento i suoi disegni di legge per attuare l'indirizzo politico ma anche soprattutto con decreti di gente greti legislativi che sono atti che hanno la stessa forza della legge e che sono atti con cui il governo applica direttamente in casi di straordinaria necessità ed urgenza il decreto legge o sulla base di principi del parlamento la legge delega quelle che sono le regole fondamentali del vivere democratico il governo ovviamente ha un ruolo importantissimo perché soprattutto in questi anni cui in parlamento ha perso un po la sua centralità il governo invece ha sempre
più rafforzato la sua centralità decisionale e applicativa in fondo l'indirizzo politico nel nostro modello c'era il governo nel bilanciamento tra i poteri ma tuttavia spetta sempre al parlamento poter revocare il governo e quindi farlo andare in crisi sappiamo che ove poi non si riesca a formare un nuovo governo dopo la crisi spetta al presidente della repubblica il suo potere di bilanciamento sciogliere anticipatamente le camere articolo 88 e andare ad elezioni anticipate ma questo è il funzionamento del bilanciamento poi c'è il terzo potere la magistratura la magistratura se noi leggiamo in costituzione articoli 101 e seguenti
non è un potere non è un potere perché perché per tradizione in ordine questo lo ritroviamo addirittura e montesquieu montesquieu comando teorizza la magistratura dice molto chiaramente che la magistratura non deve essere un potere perché se fosse stabile sarebbe troppo forte e questo poi lo vediamo nelle grandi polemiche soprattutto che abbiamo fra magistratura e politica negli ultimi anni no quindi la magistratura secondo montesquieu dovrà essere un potere a tempo un ordine a tempo chiamata solo alcuni mesi l'anno a giudicare le cause cosa fra la magistratura la magistratura ciò dice l'articolo 101 è soggetta soltanto alla
legge cioè deve applicare la legge se ci sono delle controversie civili tra due cittadini amministrative tra un cittadino e la pubblica amministrazione o penali quando un cittadino viro alla legge saranno i giudici a dover applicare la legge in quel caso concreto quindi il parlamento fra le regole generali la pubblica amministrazione e le applica ancora in via generale i giudici vanno a risolvere le controversie fra i singoli cittadini questa è l'impostazione la magistratura è autonoma in cassese e autonoma perché si autoregola si autoregola come col consiglio superiore della magistratura il csm eletto in parte dagli stessi
giudici con delle elezioni che rappresentano diverse categorie dei giudici giudici ordinari e poli invece abbiamo i membri laici cioè eletti dal parlamento in seduta comune in rappresentanza di altri giuristi che devono bilanciare questo potere però il csm è il cuore del funzionamento della magistratura cioè l'auto organizzazione della magistratura non dipende dagli altri poteri ecco qui siamo ancora sulla tripartizione cosa avrà riportato sulla magistratura che abbiamo più giurisdizioni cioè il giudice non è solo quello ordinario civile e penale ma abbiamo anche il giudice amministrativo il giudice contabile il giudice tributario il giudice militare che sono dei
giudici specializzati che devono decidere su determinate materie il giudice amministrativo nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione il giudice contabile per i danni all'erario statale quindi per verificare i conti degli eventuali ammanchi fatti dei funzionari pubblici la responsabilità erariale di cui tutti i loro funzionari pubblici abbiamo grande timore per fatto ammanchi rispetto allo stato l'articolo 28 della costituzione ancora la magistratura militare sui militari quindi sui militari di carriera ormai da quando non c'è più il servizio militare obbligatorio è un pezzo veramente residuo un piccolo e poi c'è la magistratura tributare che invece riguarda il contenzioso
quello sulle tasse la magistratura anche un potere molto articolato molto complesso forma è diventato un potere ormai spesso si parla di modifiche del sistema giudiziario proprio per renderlo più semplice anche perché ricordiamo un numero in italia ogni anno ci sono circa 5 milioni di sentenze quindi ci sono troppe decisioni troppi processi e questo non sempre favorisce una giustizia chiara con la giustizia chiara deve essere anche una giustizia rapida questo è un po il modello di funzionamento dei tre poteri ad esso passo la parola la professoressa pistorio che approfondirà alcuni argomenti per rendere più specifica questa
lezione sul parlamento governo e magistratura l'articolo 16 della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino prevede che la costituzione allorquando vi sia garanzia dei diritti e separazione dei poteri la separazione dei poteri indica quella ripartizione delle funzioni che vanno esercitate nell'ambito di un ordinamento giuridico tra più soggetti si tratta di un aspetto particolarmente significativo e anche strumentale alla garanzia dei diritti dei consociati perché sappiamo bene che nella assolutismo di epoca moderna quando tutti i poteri soprattutto la funzione legislativa erano concentrati nelle mani di un unico soggetto del sovrano assoluto non vera separazione dei poteri opponendosi
a questa concezione john locke montesquieu proposero quella che era la separazione dei poteri la divisione cioè nella necessità di affidare ad organi diversi e il potere legislativo il potere esecutivo e potere giurisdizionale il potere legislativo sappiamo o compete spetta al parlamento di cui abbiamo già parlato con riguardo a quello che all'esercizio della funzione legislativa ovvero approvazione di leggi ordinarie ex articolo 70 e seguenti e leggi costituzionali di revisione costituzionale ex articolo 138 e seguenti per quel che riguarda invece il potere esecutivo esso è attribuito nel nostro ordinamento al governo ma sappiamo anche che il governo
non è solo titolare del potere esecutivo anche a fronte di quello che è il ruolo particolarmente significativo attivo e diciamo di vero e proprio protagonista nell'ambito della politica estera con riguardo ai rapporti con ordinamenti sovranazionali quindi sono particolarmente importanti e significative le diverse funzioni svolte dal governo come titolare del potere esecutivo e non solo nel nostro ordinamento per quel che riguarda l'organizzazione interna il procedimento di formazione le disposizioni costituzionali sono piuttosto scarne e laconiche è l'articolo 92 della costituzione a contenere alcune disposizioni rispetto al procedimento di formazione del governo che va però ovviamente integrato con
diverse norme contenute per lo più nella legge 400 del 88 per la legge che disciplina l'attività di governo e l'ordinamento della presidenza del consiglio dei ministri oltre a quelle che sono alcune prassi e consuetudini costituzionali quindi le fonti diremo in merito al procedimento di formazioni costituzionali sono di diversa natura fonti di norma di grado costituzionale di grado legislativo e consuetudinario con ceduti costituzionali articolo 92 prevede che il governo della repubblica è composto nel presidente del consiglio dei ministri e dei ministri che costituiscono insieme il consiglio dei ministri secondo comma il presidente della repubblica nomina il
presidente del consiglio dei ministri e su proposta di questo i ministri unica diciamo disposizione che attiene a quella che è la formazione del governo preceduta ovviamente siffatta diciamo fase di conferimento dell'incarico da una serie di consultazioni le consultazioni è emblematica espressioni di consuetudini costituzionali vengono svolte dal presidente della repubblica o con diverse personalità istituzionali per esempio gli ex presidenti della repubblica per esempio presidenti delle camere o con personalità politiche per esempio le delegazioni di partiti comunque il presidente della repubblica si compra pronta ai fini dell'individuazione di quel soggetto al quale conferire poi l'incarico di presidente
del consiglio dei ministri e quindi poi per la formazione dell'intera compagine governativa è possibile come spesso accade che queste consultazioni non si rivelino esaustive e quindi il presidente della repubblica abbia bisogno ad esempio di conferire un mandato esplorativo di solito a personalità diciamo super partes ha personalità istituzionali per svolgere appunto ulteriori indagini in merito all'individuazione del soggetto cui attribuire l'incarico è altresì possibile che il presidente della repubblica decida di conferire un pre incarico a quel soggetto ritenuto idoneo poi a svolgere la funzione di presidente il consiglio dei ministri per sondare il terreno e verificare se
e in che modo possa poi ottenere la maggioranza parlamentare alla fine di queste indagini di queste eventualità il presidente della repubblica conferisce l'incarico il conferimento dell'incarico avviene in forma orale e l'accettazione avviene sempre con riserva riserva che viene poi sciolta dal soggetto appunto designato in modo positivo o negativo nel momento in cui sciolta la riserva il soggetto o decide di esercitare siffatta funzione sia una fase successiva che quella della firma dei decreti abbiamo infatti il decreto di dimissioni del governo uscente il decreto di accettazione del governo entrante e il decreto di nomina dei ministri perché
come abbiamo letto nell'articolo 92 il presidente della repubblica su indicazioni su proposta del presidente del consiglio dei ministi procede poi la nomina dei ministri quindi alla formazione indiremo dell'intera compagine governativa questi tre decreti emissioni il governo scelta cioè il governo entrante e nomina dei ministri vengono controfirmati dal nuovo presidente il consiglio dei ministri come oggi espressamente previste all'articolo 1 comma 2 della legge 488 a questo punto presidente del consiglio dei ministri e singoli ministri ai fini diciamo della conclusione del procedimento di formazione è in dispensa un'ulteriore fase che è quella del giuramento rispetto alla quale
l'articolo 93 prescrive che il presidente il consiglio dei ministri ministri prima di assumere le funzioni prestano giuramento nelle mani del presidente della repubblica a questo punto il cui il governo entra in carica entra in carica prima e indipendentemente dalla fiducia quindi ci troviamo in questa fase in un momento importante singolare significativo perché abbiamo la presenza di un governo dimissionario per il disbrigo degli affari correnti e per garantire quella continuità nel passaggio da un governo all'altro e la presenza di un governo in attesa di fiducia la fiducia come ben sappiamo nel nostro ordinamento in cui la
forma di governo la forma di governo parlamentare è un requisito ineludibile è un requisito fondamentale che contraddistingue proprio la forma di governo cioè quella ripartizione dei diversi poteri delle diverse funzioni tra gli organi costituzionali tra gli organi dello stato e la forma di governo parlamentare è caratterizzata proprio dal rapporto di fiducia tra il governo e parlamento cioè quella sorta di remo di approvazione che il parlamento effettua nei confronti del programma politico del governo e che deve persistere però durante tutto il rapporto che interagisce che sussiste tra governo e parlamento ecco allora come l'articolo 94 della
costituzione disciplina alcune alcuni aspetti alcuni elementi fondamentali di questo rapporto fiduciario e prevede poi che sono atti interruttivi e atti installativi del rapporto fiduciario articolo 94 comma 1 prevede che il governo deve avere la fiducia delle due camere quindi questa sorta di approvazione iniziale e ripeto che deve essere costante e duratura durante appunto il lo svolgimento del della funzione di indirizzo e di controllo svolta dal parlamento nei confronti del governo della funzione legislativa sporta dal padrone italy e dal parlamento ma anche di quel potere esecutivo esercitato dal governo quindi un rapporto di fiducia stabile continuo
e duraturo l'articolo 94 breve dal comma 2 che ciascuna camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale ecco l'atto installativo del rapporto fiduciario entro dieci giorni dalla sua formazione il governo si presenta alle camere per ottenere la fiducia quindi giuramento entro 10 giorni dal giuramento cioè appunto dalla formazione il governo si presenta le camere per ottenere la fiducia la fiducia appunto attraverso questa mozione un atto introduttivo del un atto instaurati vo del rapporto fiduciario va votata per appello nominale ovviamente a garanzia di responsabilità da parte di tutti i votanti
e va approvata a maggioranza semplice dal momento che la costituzione non prescrive una maggioranza diversa e quindi si applica quella che è la regola generale per le deliberazioni l'atto instaura tivo del rapporto fiduciario e così che è previsto e disciplinato dalla costituzione all articolo 94 l'articolo 94 disciplina anche quello che l'atto interruttivo del rapporto fiduciario la cui iniziativa può scaturire da una decisione del parlamento o medio di alcuni componenti il parlamento la mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera e non può essere messa in discussione prima di tre
giorni dalla sua presentazione è possibile chat e nell'andamento del rapporto tra governo e parlamento il parlamento proponga una mozione di sfiducia ovvero richieda voglia interrompere questo rapporto fiduciario in tal caso la costituzione prescrive che venga presentata da almeno un decimo dei componenti di una camera e interessante quest'ultima parte ovvero la necessità che intercorrono tre giorni tra la presentazione e la votazione e questo proprio perché in assenza di una maggioranza specifica prevista in costituzione si applica comunque la regola generale che prevede prescrive la maggioranza semplice e quindi per evitare colpi di mano pensiamo all ipotesi in
cui un giorno in cui venga presentata la mozione di sfiducia e componente il parlamento siano diciamo poco il numero effettivamente scarso poco significativo si potrebbe avere una conseguenza molto destabilizzante ovvero le dimissioni da parte del governo a fronte di una votazione a maggioranza semplice ecco la necessità dei tre giorni tre giorni che servono per organizzarsi affinché appunto nelle aule parlamentari siano presenti i componenti di camera e senato al fine della votazione sulla questione sulla mozione di sfiducia quindi l'andamento fiduciario può essere interrotto a fronte di un iniziativa che scaturisce dal parlamento strumento che fa da
contraltare alla mozione di sfiducia è invece la questione di fiducia la questione di fiducia non è strettamente prevista in costituzione ma oggi regolamentata dai regolamenti disciplinata dai regolamenti di camera e senato è allo stesso tempo un atto diciamo interruttivo del rapporto fiduciario che scaturisce però è un'iniziativa poste in essere dal governo e per altro potremmo dire in deroga a quanto prescritto all'articolo o 94 terzo comma da dove leggiamo che il voto contrario ed uno da entrambe le camere su una proposta del governo non importa obbligo di dimissioni questa è la regola generale qualora cioè il
1 entrambe le camere si esprimano in maniera negativa su una proposta non sopra dal governo non è ovviamente conseguente la dimissione del governo salvo il caso in cui il governo abbia apposto su quella determinata proposta per esempio un disegno di legge una questione di fiducia in tal caso infatti il voto contrario o che obbliga il governo a dimettersi si tratta quindi la questione di fiducia di uno strumento particolarmente importante significativo a disposizione del governo per potremmo dire garantire una stessa ma al pari della mozione di sfiducia nelle mani del parlamento quindi per ricompattare la maggioranza
parlamentare qualora risulti necessario a seguito per esempio i comportamenti altalenanti di allontanamenti da parte del parlamento rispetto a quella che era una manifestazione di volontà di approvazione al programma politica espresso dal governo quindi la il rapporto di fiducia il rapporto fiduciario fondamentale nella forma di governo parlamentare e si caratterizza per un atto introdotti per un atto instaurati vo ovvero la mozione di fiducia per un atto interruttivo la tua iniziativa può scaturire da una volontà del parlamento ovvero la mozione di sfiducia un eventuale ulteriore atto interruttivo la cui iniziativa pro rimessa ai rimessa alla decisione del
governo ovvero la cosiddetta questione di fiducia il governo contrare in crisi per diverse ragioni dobbiamo anzitutto distinguere quelle che sono le crisi di governo parlamentari dalle crisi di governo extra parlamentari crisi di governo parlamentari sono determinati da atti interruttivi del rapporto fiduciario oppure la mancata concessione della fiducia iniziale entro 10 giorni dalla formazione del governo abbiamo visto l'articolo 94 prescrive che il governo debba avere la fiducia delle camere è possibile che vi sia appunto un voto contrario su questa proposta iniziale quindi la mancata concessione della fiducia iniziale anche soltanto da parte di una camera determina
quella che è una crisi del governo una crisi parlamentare come per esempio avvenuto nel governo andreotti del 1979 atti interruttivi del rapporto fiduciario che determinano quindi una crisi di governo parlamentare sono poi quelli dovuti ad esempio alla al voto contrario su una questione di fiducia ovvero quello strumento abbiamo detto a disposizione del governo che può implicare ovviamente la caduta del governo qualora appunto il voto sia sia contrario su una questione di fiducia proposta avanzata da parte del governo pensiamo al governo prodi nel 1998 o del del 2008 e altresì possibile che la crisi di governo
sempre di natura parlamentare si è invece imputabile alla approvazione di una mozione di sfiducia con lo strumento che fa da contraltare invece alla questione di fede un software a disposizione del parlamento è chiaramente il cui la cui approvazione determina le dimissioni da parte del governo a fronte appunto dell'impossibilità di sanare questa rottura questa frattura del rapporto fiduciario ricordiamo di recente il governo contento 2019 diverse dalle crisi di natura parlamentare sono invece quelle extra parlamentari league le crisi di natura extra parlamentare sono invece dovute per ragioni diciamo politiche personali a dimissioni per lo più del presidente
del consiglio dei ministri pensiamo ad esempio a seguito del referendum costituzionale 2017 le dimissioni di renzi e quindi alla inevitabile conseguenziale dimissione del del governo a fronte appunto di questa crisi extraparlamentare le crisi extraparlamentari come ben sappiamo però snaturano quella che è la logica del rapporto fiduciario e pongono le camere diciamo in una posizione quasi di spettatrici quindi molto spesso quando ciò a quando si verificano è il presidente della repubblica che invita comunque il governo a parlamentarizzare la crisi cioè comunque a presentarsi davanti alle camere per esporre quelle che sono le diverse ragioni che hanno
spinto alla a siffatta situazione siffatta crisi non certo per trovare una soluzione dal momento che la la situazione già evidente la crisi è già lampante ma quanto più che altro per consentire partiti di assumere le proprie responsabilita in parlamento ma anche di fronte all'opinione pubblica oltre a crisi parlamentare extraparlamentari abbiamo le dimissioni senza crisi cioè dovuta all'insediamento delle nuove camere ad esempio all'inizio della legislatura oppure alla nuova elezione del presidente della repubblica ovviamente si tratta in questo caso di dimissioni di cortesia e quindi dimissioni che vengono respinte diverse dalle crisi parlamentari extraparlamentari o le dimissioni
senza crisi sono invece i ribassi governativi si tratta cioè di una modifica che va ad incidere sulla compagine governativa quindi sostituzione nuovi elementi in sostituzione dei precedenti ma senza determinare appunto una crisi di governo quindi semplicemente una modifica rispetto all'assetto così strutturato della compagine governativa per quel che riguarda la composizione del governo la legge 488 contiene delle disposizioni particolarmente importanti significative che vanno ad integrare quelle scarne laconica disposizioni costituzionali contenute nella disposizione la costituzione all'articolo 95 e in parte anche all'articolo 51 della costituzione e questo perché la legge 488 definisce quello che è il numero
massimo dei componenti la compagine governativa l'articolo 51 ricorda l'importanza della delle pari opportunità nell'accesso o tra uomini e donne il governo come emerge dalle disposizioni costituzionali è un organo complesso che si compone di due organi individuale il presidente consiglio dei ministri ei ministri e quello che un organo collegiale cioè il consiglio dei ministri consiglio dei ministri ministro e presidente del consiglio dei ministri sono organi governativi necessari l'articolo 95 detta alcuni principi fondamentali che garantiscono la gestione l'organizzazione del dell'operato del governo e nel rapporto soprattutto tra presidente il consiglio dei ministri ministri e consiglio dei ministri
il presidente del consiglio dei ministri dirige la politica generale del governo e ne è responsabile mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo promuovendo coordinamento e coordinando l'attività dei ministri i ministri sono responsabili collegialmente degli atti del consiglio dei ministri e individualmente degli atti dei loro dicasteri la legge provvede all'ordinamento della presidenza del consiglio determina il numero le attribuzioni l'organizzazione dei ministri la legge 488 dall'articolo 95 emergono quindi tre principi fondamentali che regola in disciplinano l'attivita di governo il principio con lei anzitutto che valorizza il consiglio dei ministri il consiglio dei ministri svolge diverse importanti funzioni
se pensiamo ad esempio all'iniziativa legislativa all'approvazione dei testi di atti normativi primari adottati dal governo per esempio decreti legge a cui decreti legislativi all'esercizio di quelli che sono i poteri necessari conferiti dal parlamento in caso di guerra al promovimento delle questioni di legittimità costituzionale a fronte ad esempio di leggi regionali visive di materia di potestà di materia di potestà di potestà statale quindi per l'accesso alla corte costituzionale questione di legittimità india principale quindi il consiglio dei ministri svolge importanti funzioni nei confronti di diversi organi costituzionali l'articolo 95 poi detto al principio fondamentale per quel che
è il per quel che rappresenta il cuore del presidente del consiglio dei ministri cioè il cosiddetto principio monocratico cioè assicura sostanzialmente una preminenza al presidente consiglio dei ministri come primus inter pares e questo perché il presidente il consiglio dei ministri come emerge dalla stessa disposizione costituzionale ha poteri di rappresentanza di coordinamento dell'attività dei diversi ministri e di direzione di quelli che sono diversi organi collegiali ancora l'articolo 95 contiene poi il principio della competenza ministeriale cioè assicura una certa autonomia e indipendenza ai singoli ministri i ministri sono componenti il consiglio dei ministri ma allo stesso tempo
sono organi di vertice e quindi svolgono delle importanti funzioni nell'ambito di quello che il dicastero loro attribuito hanno una responsabilità quindi politica importante che è sia individuale che collegiale per esempio a seguito del del caso mancuso sappiamo che la mozione di sfiducia può essere anche individuale cioè nei confronti del singolo ministro proprio perché il ministro appunto titolare di una responsabilità anche individuale in un solo collegiale sono titolari ovviamente e di una responsabilità anche civile amministrativa in quanto funzionari e dipendenti dello stato di sulla base all'articolo 28 della costituzione e di una responsabilità penale ex articolo
96 della costituzione sottoposte alla giurisdizione ordinaria e non più come previsto in precedenza rispetto alla legge costituzionale 1 dell'ottantanove non più quindi sottoposti alla messa in stato d'accusa da parte del parlamento il giudizio da parte della corte costituzionale presidente il consiglio dei ministri consiglio dei ministri e ministri compongono quindi col diverso nome di organi governativi necessari accanto a questione degli governativi necessari è possibile eventuale che vi siano degli organi non necessari di natura collegiale oppure individuale per esempio organi non necessari collegiali sono a disposizione gabinetto che svolge un importante contributo diciamo nella determinazione di indirizzo
politico del governo oppure comitati interministeriali che svolgo quindi un'attività di coordinamento tra i diversi ministri oppure i comitati dei ministri organi non necessari di natura individuale sono per esempio i sottosegretari di stato i ministri senza portafoglio invece il vicepresidente copie vice presidente il consiglio dei ministri i viceministri con belliche di particolari più o diciamo di più ampiezza di di maggiore o minore ampiezza rispetto a quanto espressamente loro conferito dal presidente del consiglio dei ministri se il potere legislativo aspetto al parlamento né il potere esecutivo al governo il potere giurisdizionale spetta invece alla magistratura a dire
il vero l'idea di una attività giurisdizionale concepita in termini di funzione volta alla tutela dei diritti e alla risoluzione dei casi concreti che sia svincolata dal potere politico del tutto autonoma e del tutto indipendente affonda le sue radici nel periodo precedente la rivoluzione francese è solo a partire da questo momento che quindi emergono quelli che sono gli aspetti più significativi e di garanzia nei confronti del potere giurisdizionale prima infatti diciamo che la figura del giudice era un po concepito quale bocca della legge sulla base di questa metafora di questa affermazione si era soliti riconoscere nel
giudice un mero esecutore della legge e quindi si escludeva che il giudice potesse in qualsiasi modo introdurre degli elementi di natura soggettiva valutativa degli apprezzamenti di natura soggettiva proprio perché si riteneva che il giudice anzi che rientrasse nella funzione del giudice la mera applicazione della legge e quindi in quanto assoluto esecutore della legge non poteva in alcun modo effettuare alcuna attività ermeneutica interpretativa non poteva introdurre alcun apporto soggettivo e quindi sulla base di tale diciamo di tale definizione il giudice doveva assolutamente limitarsi ad una posizione di totale neutralità rispetto rispetto alla legge questo sistema entra
rapidamente in crisi siamo primi anni del 1800 e già in francia siano delle iniziali perplessità proprio perché lo stesso codice civile francese iniziava a riconoscere il potere interpretativo dei giudici e quindi imponeva giudici anche la l'obbligo di applicare quelle che erano delle ccie scure delle leggi dal significato ambiguo e quest'obbligo chiaramente presupponeva il compito del giudice di sciogliere il dubbio interpretativo e cioè di attribuire il significato a quella disposizione ambigua ovvero riconosceva quindi al giudice un potere nuovo la possibilità di introdurre un proprio apporto soggettivo derivante dall'attribuzione di significato a quella disposizione ambigua attività fino
ad allora del tutto esclusa e del tour di cui rifiuti c'era assolutamente privo dal momento che in quanto mero esecutore della legge doveva limitarsi esclusivamente all'applicazione della stessa in italia sappiamo bene che durante la vigenza dello statuto albertino il giudice si trovanno una posizione di totale assoluta rigida sottoposizione al potere esecutivo l'influenza era particolarmente evidente sentita e è spenta diciamo ad affermarsi l'idea di una gerarchie di una giurisdizione concepita in termini di autonomia ed indipendenza cioè l'urto in una funzione in grado di avere appunto una propria autonomia strutturale rispetto al potere esecutivo e questo ancora
diciamo nell'italia dell'italia unitaria il primo forse elemento di rafforzamento dell'autonomia della magistratura sia nel 1907 un anno in cui sia l'istituzione del consiglio superiore della magistratura un primo elemento che concorre a svincolare il potere giurisdizionale da quello che era il potere esecutivo ma tutto cambia soltanto con l'avvento della costituzione e quindi con i principi formalmente introdotti nel testo costituzionale a garanzia della funzione giurisdizionale a garanzia dell'autonomia dell'indipendenza della terzietà del giudice rispetto a qualsiasi altro potere e tale contesto che quindi l'avvento della costituzione implica uno stravolgimento dell'assetto del potere giudiziario in costituzione è vero che
non v'è una definizione di potere di funzione giurisdizionale è quasi come se questa funzione e su come questa definizione della funzione fosse presupposto ma in realtà se dovessimo intravedere individuare un significato a riguardo a tale attività sicuramente andrebbe individuato nell'attività volta l'applicazione del diritto per la soluzione di un caso concreto cioè il giudice ha proprio questa funzione di mettere in correlazione il diritto con il fatto di sussumere diritto nel fatto cioè di trovare quella norma giuridica attraverso un'attività ermeneutica attraverso un attività interpretativa al fine di risolvere quello che caso concreto dinanzi a lui sollevato quindi
si tratta proprio di una attività che implica più funzioni che implica più attività anzitutto la conoscenza la valutazione l'esame della normazione delle norme attraverso un attività interpretativa e quindi una valutazione un'attribuzione di significato alle diverse disposizioni un'attività di attuazione di correlazione tra il diritto e il fatto è tutto esercitato in una situazione una garanzia di massima autonomia indipendenza rispetto a qualsiasi altro potere ecco perché in questo stravolgimento diciamo dell'assetto del potere giurisdizionale introdotto dalla costituzione l'articolo 101 della costituzione non rappresenta una chiave di lettura fondamentale della funzione giurisdizionale la giustizia è amministrata in nome del
popolo l'importanza di una funzione giurisdizionale in funzione della garanzia dei diritti sulla base di quanto abbiamo detto l'articolo 16 della dichiarazione diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 prevede ovvero la separazione dei poteri in funzione della garanzia dei diritti la giurisdizione l'attività giurisdizionale deve essere volta a a garantire diritti e deve essere amministrata in nome del popolo questa assume un'importanza fondamentale appunto come strumento di garanzia i giudici sono soggetti soltanto alla legge il secondo comma dell'articolo 101 della costituzione reca in sé diverse norme diversi significati importanti anzitutto il termine legge deve essere interpretato in modo
espansivo una sorta di tinet che una parte per il tutto cioè la legge non va intesa come atto normativo possono essere dal parlamento in attuazione di articoli 70 seguenti della costituzione cioccolato di livello primario ma legge ex articolo 101 della costituzione significa come peraltro in altre occasioni contenute nel testo costituzionale le fonti del diritto ovvero tutte quelle che sono le fonti del diritto che essi però di avere un'applicazione che possono essere inutile al giudice per la risoluzione del caso concreto anche l'articolo 3 della costituzione reca il principio di eguaglianza e garantisce sono tutti i quali
che tutti sono uguali davanti alla legge anche in quell'occasione termine legge utilizzato il senso atecnico cioè si fa riferimento appunto a tutte le fonti del diritto cosa significa che i giudici sono soggetti soltanto alla legge vuol dire che i giudici sono liberi di poter esercitare la propria funzione senza alcuna influenza da parte di altri organi da parte di altri poteri in primis alla luce di questa diciamo valutazione influenza storica e indipendenza e autonomia e inevitabilmente rispetto al potere esecutivo quindi c'è una assoluta indipendenza rispetto a qualsiasi altro potere e in primis rispetto al potere esecutivo
e significa anche i giudici sono soggetti soltanto alla legge che godono di una assoluta autonomia interpretativa anche rispetto agli altri giudici quindi l'unico obbligo consiste nel dare applicazione alla legge cioè le fonti del diritto a quel diritto positivo il testo scritto a quelle norme che servono per risolvere casi concreti e questa attività che consiste appunto nel mettere in relazione il diritto al fatto nel dare applicazione al diritto nel caso di specie nel caso concreto deve avvenire in una condizione di assoluta autonomia e indipendenza rispetto a qualsiasi altro potere in primis rispetto al potere esecutivo ma
anche rispetto a qualsiasi tipo di condizionamento derivante da altri giudici l'articolo 101 della costituzione e quindi una emblematica garanzia nei confronti del giudice nell'esercizio della propria funzione una garanzia di assoluta autonomia indipendenza rispetto a qualsiasi altra potere rispetto a qualsiasi condizionamento ermeneutico interpretativo il giudice quindi devono applicare nell'applicare il diritto si è molto discusso anche sul ruolo che la costituzione riveste in merito all'applicazione concreta la costituzione è oggetto di applicazioni e diretta da parte dei giudici beh indubbiamente non si può che rispondere positivamente a questa a questa problematica dal momento che i giudici devono per
applicare il diritto devono interpretare le disposizioni e questa attività di interpretazione del del diritto ovvero di attribuzioni di significato alle disposizioni e giudici devono utilizzare tutti quelli che sono i propri strumenti ermeneutici tutti gli strumenti ermeneutici che l'ordinamento giuridico mette a loro disposizione per poter attribuire significato la disposizione questo è il senso dell'interpretazione e quindi indubbiamente laddove ad esempio manca una disposizione idonea a disciplinare quella determinata fattispecie giuridiche giuridica il giudice deve rivolgersi a quelli che sono i principi fondamentali e quindi è assolutamente possibile l'applicazione diretta della costituzione da parte del giudice laddove non c'è
ad esempio una norma di legge ad hoc che sia utile indispensabile per la risoluzione del caso concreto quindi laddove l'articolo 101 si riferisce alla legge si riferisce indubbiamente in senso tecnico a tutte le fonti del diritto e si assolutamente in primis tanca la costituzione è possibile un applicazione diretta della costituzione e dei principi che per vado nel testo della costituzione per esempio qualora manchi una disposizione specifica pensiamo ad esempio a tutti quei casi particolarmente problematici in cui c'è una vera e propria omissione del legislatore nella disciplina della fattispecie se pensiamo a questioni diciamo di grande
impatto morale etico sociale al problema legato all'eutanasia pensiamo ad esempio a quello che fu il famoso e destabilizzante caso englaro in cui ha seguito appunto di un incidente stradale la donna si trova in stato di coma vegetativo e attraverso i genitori si richiedeva al giudice l'interruzione dell'alimentazione forzata che procedeva attraverso un sondino nasogastrico i giudici si trovano di fronte alla risoluzione di un caso giuridico in cui manca una norma legislativa e quindi a fronte di questa lacuna normativa devono applicare quelli che sono i principi costituzionali ma i principi costituzionali vanno bilanciati come in quella occasione
perché se da un lato c'è il diritto alla salute e quindi l'obbligo da parte del del medico di continuare di garantire in qualsiasi modo la salute sia pur attraverso un alimentazione artificiale dall'altro c'è il diritto della donna all'autodeterminazione alla libertà personale emblematica estrinsecazione della dell'articolo 13 della costituzione della libertà di ciascuno di affermare quella che è la propria volontà nel bilanciamento ovvero nel contemperamento tra diversi interessi il giudice deve scegliere e lo fa tenuto conto di quelli che sono le peculiarità che connotano quel determinato caso dando applicazione a uno piuttosto che all'altro principio costituzionale quindi
laddove si parla di legge nell'articolo 101 ci si riferisce indubbiamente a tutte le fonti del diritto e in primis al testo costituzionale che può essere applicato in modo diretto oppure ad esempio in chiave ermeneutica se pensiamo all'importanza che riveste nell'ordinamento giuridico all interpretazione conforme a costituzione ovvero quello strumento ermeneutico è che evita il sorgere delle antinomie normative attraverso proprio una lettura che sia compatibile col testo costituzionale che sia costituzionalmente conforme laddove una disposizione ad esempio sia suscettibile di più letture una disposizione legislativa sia suscettibile di più letture abbia più sensi più significativi sui significati è
compito del giudice è quello di cogliere di applicare quel significato quella norma della disposizione che sia tale da evitare qualsiasi contrasto con la costituzione quindi è fondamentale l'applicazione da parte del giudice della legge legge considerata in senso atecnico e legge che presuppone sempre necessariamente un'attività ermeneutica chi sono i giudici quali sono le competenze che la costituzione che l'ordinamento giuridico italiano attribuisce ai giudici e quali sono le garanzie riconosciute tali soggetti nell'esercizio delle loro funzioni innanzitutto vediamo che la costituzione prevede sensi dell'articolo 106 che le nomine dei magistrati ad un luogo per concorso quindi l'accesso a
questa all'esercizio di questa funzione avviene necessariamente per concorso l'articolo 25 comma 1 della costituzione garantisce poi a ciascun individuo che il giudice debba essere precostituito per legge il giudice naturale ovvero il giudice competente a risolvere una determinata controversa non può essere istituito ad hoc successivamente ad esempio al sorgere della controversia ma deve essere istituito per legge ancora una volta la costituzione introduce una riserva di legge cioè un istituto che consente soltanto la legge in quanto atto posto in essere dal parlamento quindi organo rappresentativo organo di garanzia nei confronti del cittadino di stabilire quella che è
la la figura del giudice e si tratta di una riserva di legge assoluta è solo la legge che stabilisce appunto quello che è il giudice naturale in assenza quindi di criteri successivamente sorti rispetto al verificarsi della controversia il giudice è precostituito per legge sulla base quindi di una espressa disposizione costituzionale l'articolo 102 prevede poi il divieto di istituire i giudici ad hoc appunto in funzione di una terminata controversia o giudici straordinari per singole controversie o giudici speciali gli unici giudici speciali che tutt'oggi diciamo residuano sono i tribunali militari la corte dei conti e la giurisdizione
amministrativa al di fuori di queste ipotesi non vi sono giudici speciali né possono essere istituiti ripeto giudici ad hoc successivamente ad esempio a verificarsi di una determinata controversia particolare rilievo assume poi il l'insieme di garanzie che la costituzione prevede nei confronti dei giudici anzitutto è l'articolo 104 della costituzione a garanzia dei giudici prevede che la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere quindi fondamentale la garanzia di autonomia ed indipendenza rispetto a qualsiasi altro potere e ripeto da un punto di vista storico indipendentemente la luigi leone ha in primis rispetto al potere
esecutivo ma anche all'interno dello stesso potere giurisdizionale ciascun go ciascun giudice gode di una assoluta autonomia e libertà interpretativa rispetto ad altri giudici il giudice gode poi di una garanzia di assoluta terzietà e indipendenza rispetto alle parti è garanzia di indipendenza e di autonomia che si estrinseca nella applicazione anzi nell'esercizio della propria funzione cioè nel mettere appunto in correlazione diritto al fatto ovvero nel garantire la risoluzione della controversia di un'anziana lui sottoposta attraverso l'applicazione della legge la leggete concepita così come abbiamo detto in senso atecnico il giudice obbligato a motivare i propri provvedimenti proprio per
dimostrare quella connessione da lui individuata per applicare il diritto al fatto per risolvere quel caso concreto attraverso la utilizzazione delle fonti normative è particolarmente importante sottolineare che il giudice è obbligato ovviamente a risolvere la controversia in virtù di quel principio per cosiddetto divieto di noi di quel ovvero una volta iniziato un procedimento giurisdizionale non può certo concludersi con una consapevolezza da parte del giudice con una mancata risposta con una banca con un mancato esito del procedimento e questa è una peculiarità di cui abbiamo già parlato in relazione alla differenza che intercorre rispetto al procedimento legislativo
il procedimento legislativo astra insabbiato cioè l'iniziativa legislativa posta in essere da soggetti luogo abilitato governo parlamento ciascun componente delle camere il cnel consigli regionali il popolo non necessariamente implica la conclusione del procedimento nel procedimento giurisdizionale sì perché è più in ossequio a quello che è il diritto di difesa di cui ciascun individuo gode per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi a ciascun cittadino può rivolgersi al giudice nel momento in cui attiva il procedimento il procedimento deve avere una conclusione deve avere un esito e quest'esito deve essere il frutto della correlazione tra il diritto
al fatto quindi la risoluzione di una controversia giuridica attraverso l'incrocio di quell'insieme di attività di cui si compone la funzione giurisdizionale ovvero la valutazione delle diverse disposizione il passaggio dalla disposizione alle norme attraverso l'interpretazione la scelta della norma e l'applicazione della norma al caso di specie si tratta quindi che una funzione particolarmente importanti in su e in relazione a quello che è il diritto del simbolo e quindi balletta proprio in relazione anche a quello dell'articolo 24 della costituzione perché l'articolo 24 della costituzione riconosce e contiene un principio fondamentale che è il diritto di agire in
giudizio per la tutela dei propri diritti interessi legittimi laddove per diritto soggettivo ma si intende quella posizione giuridica soggettiva di cui gode il soggetto è che ricevono a tutela immediata e autonoma e pieno coordinamento a garanzia di un bene della vita pensiamo ad esempio alla proprietà l'interesse legittimo invece quella diciamo situazioni giorni di carne mediata se così vogliamo definirla ovvero la situazione giuridica di vantaggio che di fatto coincide con l'interesse della pubblica amministrazione al al buon andamento al raggiungimento di quelli che sono gli obiettivi comunque prescritti prescritti dalla legge al rispetto della legalità l'articolo 104
della costituzione prevede quindi che la magistratura sia nord e in un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere a garanzia quindi della assenza di qualsiasi tipo di condizionamento ingerenza esterna o interna a tal fine l'articolo 104 prevede le istituzioni del consiglio superiore della magistratura il consiglio superiore della magistratura non è un organo di autogoverno della magistratura come spesso si è soliti definire affrontanti della componente laica di cui si compone è uno strumento quindi è un organo che garantisce l'autonomia e l'indipendenza del dei magistrati le deliberazioni poste in essere dal codice superiore della magistratura equivalgono
ad atti amministrativi e quindi in quanto tali possono essere impugnati dinanzi al tar dinanzi al tar lazio o tranne se queste deliberazioni vengono adottate dalla sezione disciplinare sono in questo caso che infatti una siffatta deliberazioni sono impugnabili dinanzi alla corte di cassazione a garanzia poi dei giudici la costituzione stabilisce all'articolo 107 il principio di inamovibilità i giudici sono i magistrati sono inamovibili non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del consiglio superiore della magistratura adottata o per il motivo e con le garanzie
di difesa stabilite dall'ordinamento giudiziario o con il loro consenso ulteriore strumento di fondamentale garanzia a tutela della indipendenza e dell'altro dei giudici il parlamento esercita nel nostro ordinamento o due importanti funzioni funzione legislativa e la funzione di indirizzo e di controllo nei confronti del governo per quel che riguarda la funzione legislativa si estrinseca sostanzialmente nell'approvazione di legge legge ordinaria o leggi di revisione costituzionale o altre leggi costituzionali ex articolo 138 della costituzione la funzione legislativa è disciplinata da poco e disposizioni costituzionali scarne e disposizioni costituzionali sulla base di una scelta consapevole da parte dei padri
costituenti per rimettere cioè all'autonomia normativa regolamentare di ciascuna delle camere la scelta in merito alle norme da seguire per addivenire alla produzione dell'atto primario della legge ecco perché appunto le disposizioni costituzionali sono poche e contengono anche delle scarne disposizione delle scarne regole anzitutto l'articolo 71 della costituzione prevede che l'iniziativa legislativa aspetti al governo a ciascuna componente delle camere hartnell ai consigli regionali e poi al popolo al corpo elettorale mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori una volta che l'iniziativa legislativa viene espletata da uno dei soggetti appunto all'uovo abilitati il presidente d'assemblea della camera
la quale disegno di legge è stato presentato sceglie se opportuno se necessario la attivazione del procedimento legislativo e quindi assegna quel disegno di legge alla commissione competente per materia perché se opportuno se necessario perché il procedimento legislativo a differenza ad esempio di altri procedimenti che esistono nel nostro ordinamento per 800 giuristizione altro cedimento amministrativo pur essendo caratterizzato da una serie concatenata di atti in cui ciascuna fase prodromica per il raggiungimento della successiva per lo svolgimento e la successiva una volta che viene attivato mediante l'iniziativa legislativa non necessariamente deve essere portato a compimento ma rientra in
una di quella che è la scelta una di quelle che sono le scelte politiche poste in essere dalle camere qualora quindi si decida l'attivazione del procedimento e la commissione competente per materia che inizia all'analisi del del disegno di legge dell'iniziativa legislativa rispetto a questa fase dobbiamo in realtà a sottolineare l'importanza del nostro ordinamento anno i tre differenti procedimenti legislativi cioè la approvazione della legge l'intervento di camera e senato può svolgersi secondo regole diverse a seconda del tipo di procedimento legislativo scelto il procedimento legislativo può essere normale cioè la cosiddetta procedura normale di esame di approvazioni
disegni di legge prevede l'intervento prima della commissione e poi dell'assemblea sia per quel che riguarda la discussione ed approvazione l'esame e la votazione sui singoli articoli e sul disegno di legge nel suo complesso invece i due procedimenti legislativi diciamo speciali sono il procedimento decentrato che prevede l'intero svolgimento di questa fase deliberativa quindi la valutazione l'esame e l'approvazione la votazione sui singoli articoli e sul disegno di legge nel suo complesso in commissione il procedimento misto invece prevede una diversa diciamo ripartizione dei compiti tra camera e senato in merito all intervento prima della commissione e poi dell'assemblea
sicuramente la procedura normale di esame di approvazione dei disegni di legge a quella maggiormente garantista per che prevede appunto sia l'intervento della commissione dopo le dell'inter assemblea ed è per questo che l'articolo 72 porto comma prevede necessariamente la riserva di legge taste ebrea quindi il rispetto della procedura normale di esame e approvazione disegno di legge per i disegni di legge in materia elettorale è materia costituzionale per l'approvazioni bilanci e consuntivi per le leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali le leggi di delegazione legislativa per il resto è invece rivista l'autonomia a delle camere la
scelta in merito al tipo di procedimento una volta che la legge di ad approvare nello stesso testo da camera e senato una legge perfetta a quel punto però non è efficace cioè necessita di un'ulteriore fase integrativa dell'efficacia che a sua volta si articola in tre momenti la promulgazione della legge da parte del presidente la repubblica la pubblicazione in gazzetta ufficiale la entrata in vigore del dl testo di legge questa è la funzione legislativa delle leggi ordinarie che esperta che rientra nell'esercizio appunto della funzione del parlamento accanto acquista dicevo però che il parlamento svolge anche una
funzione di indirizzo e di controllo nei confronti del governo e che si inserisce perfettamente nella nostra forma di governo la forma di governo parlamentare caratterizzata quindi dal rapporto di fiducia e lega governo e parlamento e nell'ambito della quale dunque è riconosciuta al parlamento attraverso diversi strumenti di diritto parlamentare la possibilità di controllare l'operato del governo come attraverso mozioni risoluzioni interpellanze ordini del giorno ovvero per l'occhio degli strumenti con i quali il parlamento si rivolge al governo per chiedere informazioni sull'andamento sulla veridicità di alcuni fatti sulle linee di condotta sui comportamenti possono essere rispetto a determinate
situazioni da parte della parte del governo nel nostro ordinamento dice poi nell'ambito dell'organizzazione delle diverse funzioni tra camera e senato quell'ora bicameralismo perfetto cioè camera e senato svolgono le stesse funzioni gli stessi compiti hanno lo stesso ruolo a dire il vero qualche differenza la possiamo riscontrare per quel che riguarda la composizione e questo perché abbiamo una composizione inferiore al senato rispetto alla camera con legge costituzionale 1 del 2020 si è modificato il numero dei componenti ciascuna delle due camere e oggi sappiamo sono 200 i senatori 400 i deputati ma comunque rimane appunto una differente composizione
peraltro al senato abbiamo una componente non elettiva perché l'articolo 59 comma 2 della costituzione precisa che il presidente la repubblica può nominare senatori a vita a cinque cittadini che hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale scientifico artistico e letterario peraltro a seguito della legge costituzionale 1 del 2020 sempre tutto un ulteriore com specificando che il numero non può comunque essere superiore a 5 e poi anche quelli che sono i senatori sono senatori di diritto ea vita come per scritto all'articolo 59 comma 1 salvo rinunzia a tutti i presidenti della repubblica a questo
per dire che appunto la composizione del senato è diversa da quella della camera proprio perché prevede anche una componente non elettiva abbiamo poi alcune differenze per quel che riguarda i requisiti di elettorato passivo 25 anni alla camera 40 al senato quanto invece al mio tornato attivo la recente legge costituzionale 1 del 2021 ha eliminato che la cara la precedente differenza e l'elettorato attivo spetta a tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo a tutti i cittadini che hanno compiuto il diciottesimo anno di età e non più quindi il requisito dei 25 per l'elezione al senato oltre
a queste diciamo differenze tra camera e senato gli elementi per diciamo l'esercizio né funzioni o nell'organizzazione interna sono pressoché simili per esempio abbiamo due importanti cause ostative per lo svolgimento dell'attività la funzione di deputato e senatore e presentano appunto delle peculiarità specifiche ovvero abbiamo delle cause di ineleggibilità e delle cause di incompatibilità le cose di ineleggibilità a dire il vero sono delle condizioni soggettive di impedimento veri e propri all'elezione e quindi inficiano l'invalidità della dell'elezione nell'eventuale ipotesi in cui appunto dovessero verificarsi per esempio il sindaco il sindaco non può essere ovviamente eletto componente di camera
e senato proprio per un evidente condizione soggettiva ostativa l'elezione diversa dalle energie per i rally cieli compatibilità l'incompatibilità attiene invece alla situazione in cui versa l'eletto esercitando delle funzioni che non possono essere contemporaneamente svolte per esempio non si può essere contemporaneamente componente della camera e del senato non si possa svolgere compone le funzioni del senatore e quelle del componente il csm con presidente la regione con quindi si tratta di una situazione diversa ma appunto ostativa all'esercizio della funzione una volta che non so stessa nota le cause di impedimento e i componenti camera e senato vengono
eletti durano in carica cinque anni la legislatura dura in carica cinque anni salvo con eventuale proroga come diciamo istituto di natura eccezionale che avevo che può venire però soltanto per legge e solo in caso di guerra diversa dalla proroga invece l'istituto della prorogatio cioè quello che è un istituto di un'ordinaria amministrazione che garantisce la continuità da una legislatura all'altra e quindi fino a che non sono riunite diciamo le nuove camere si prolungano i lavori delle precedenti ma si tratta quindi di un istituto ben diversa a garanzie ben diverso garanzia della continuità del lavoro svolto da
da entrambe le camere per quel che riguarda invece la modalità di elezione e quindi dei componenti di ciascuna delle due camere esistono diversi sistemi il sistema elettorale altro non è che proprio la trasformazione anzi quel meccanismo che consente la trasformazione dei voti in seggi e che sostanzialmente può avvenire attraverso diversi tipi di strumenti diversi tipi di di sistemi un sistema proporzionale ad esempio il sistema maggioritario il sistema proporzionale prevede sostanzialmente la ripartizione dei dei voti in proporzione scusate la ripartizione dei seggi in proporzione rispetto a quelli che sono i voti che vengono ottenuti dai diversi
candidati ora il sistema proporzionale sicuramente un sistema che rappresenta un indubbio vantaggio che è quello della rappresentatività cioè è in grado di rappresentare tutti i partiti anche quelli come dire di entità minore diverso dal sistema proporzionale e quello maggioritario che invece sicuramente presenta un indubbio vantaggio per quello della cura inabilità perché i conti vengono i seggi vengono attribuiti a quelli che sono a quelli ecco i candidati contengono il maggior numero dei voti quindi sicuramente sono l'aspetto più significativo è vantaggioso e quello della governabilità è più facile governare con un sistema maggioritario ma ovviamente il difetto
la scarsa rappresentatività ecco perché diciamo diversi sistemi elettorali per lo più sono costituiti da elementi misti che utilizzano sia aspetti del sistema maggioritario sia profili di quello proporzionale per rendere più intuì liberato il rapporto tra rappresentatività e governabilità ovvero i vantaggi di entrambi i tipi di sistemi nel nostro ordinamento fino al 1993 il sistema diciamo era un proporzionale puro tutti diciamo i partiti venivano rappresentato raggiunto soltanto un minimo di voti indicati dalla legge dal 1993 abbiamo invece ho avuto un sistema misto al 75 per cento maggioritario e il restante 25 per cento proporzionale per arrivare
poi con la legge numero 270 del 2005 ad una proporzionale con alcuni correttivi l'italico mentre in vigore nel 2015 con la legge numero 52 e entra in vigore il primo luglio del 2016 a quest'età l'icona segue come ben sappiamo poi il rosatello un bis che la legge 165 del 2017 che prevede un sistema misto la cui prima applicazione risale al marzo del 2018 e che ha d lorenza diciamo dei precedenti sistemi misti non diciamo si caratterizza per quelli che sono degli innesti di stampo maggioritario su un sistema proporzionale ma realizza una compenetrazione tra quelli che
sono i due sistemi e questa fino ad oggi è appunto la legge in vigore l'unica legge dal momento che nel nostro ordinamento giuridico in assenza di qualsiasi disposizione costituzionale il sistema elettorale è disciplinato unicamente dalla legge per quel che riguarda invece l'organizzazione interna delle camere ciascuna di esse ha un proprio presidente lincoln funzioni di rappresentanza e di esternazione della volontà dell'organo e con importanti compiti per garantire il funzionamento e l'organizzazione all'interno di ciascuna camera ecco allora che il presidente svolge una funzione di controllo sulla direzione dei lavori parlamentari di garanzia del rispetto delle norme regolamentari
e di vigilanza sul buon andamento della dell'organizzazione interna di ciascuna camera il presidente coadiuvato nell'esercizio delle sue funzioni dall'ufficio di presidenza l'ufficio di presidenza costa di quattro vicepresidenti di otto questori e di scusate di otto segretari e di tre questori nell'organizzazione diciamo nel funzionamento a garanzia del buon andamento della organizzazione interna di ciascuna camera è fondamentale poi il ruolo e il compito svolto dai gruppi parlamentari il mio parlamentari sono unioni di deputati ed i senatori costituiti sulla base dell'appartenenza ad un gruppo politico ad uno stesso gruppo politico partitico a movimento soltanto coloro che decidono di
non schierarsi con uno o con un altro movimento a partito appartengono al cosiddetto gruppo misto all'interno dell'organizzazione di ciascuna delle due camere svolgono poi un ruolo di fondamentale primaria importanza anche le commissioni permanenti le commissioni permanenti sono degli organi necessari svolgono delle funzioni per lo più politiche soprattutto ripartiti per materia e quindi c'è una ripartizione all'interno sia di camera e senato riguardo alla specifica materia ad essi attribuiti legate statuita le commissioni svolgono funzioni legislative e funzioni di indirizzo e di controllo rispetto invece alla funzione che potremmo definire più politica appunto delle commissioni permanenti le giunte
altre articolazioni interne particolarmente importanti nell'organizzazione e nel funzionamento interno delle camere svolgono per lo più delle funzioni tecnico giuridiche sono infatti degli organi collegiali sono permanenti anche se così come le commissioni e mette come le commissioni membri sono nominati dal dal presidente le funzioni sono appunto più tecnico giuridiche per che si occupano di compiti e di funzioni strettamente connesse alla vita all'operatività all'interno della camera escom particolare diciamo riferimento a quelli che sono alcune valutazioni attinenti specificamente ai singoli componenti del parlamento per esempio alla camera ne abbiamo tre la giunta per il regolamento la giunta per
le autorizzazioni a procedere e la giunta per le elezioni al senato solo due semplicemente perché la giunta per le elezioni e l'autorizzazione a procedere sono accorpate insieme e oltre a questa è prevista poi la giunta per il regolamento una particolarità riguarda poi l'organizzazione interna della camera a fronte della istituzione di un comitato per la legislazione si tratta di un organo di particolare rilievo composto da da dieci componenti del della camera e che svolge un'importante funzione di consulenza di consulenza sulla qualità della legislazione è infatti nell'ottica di una semplificazione di un miglioramento della qualita legislativa che
il comitato redige dei pareri sulla omogeneità sulla chiarezza sulla semplicità cioè per migliorare è sostanzialmente quella che è la tecnica redazione del dei progetti di legge ai fini quindi di un miglioramento della qualità formativa degli atti per quel che riguarda le caratteristiche poi specifiche di ciascuna camera guardate ed esaminata del suo complesso possiamo affermare che le disposizioni costituzionali garantiscono una certa autonomia a ciascuna delle due camere autonomia testi estrinseca da più punti di vista anzitutto è l'articolo 64 a riconoscere l'autonomia normativa perché ciascuna delle due camere come già abbiamo sottolineato adotta un proprio regolamento a
maggioranza assoluta dei propri componenti il regolamento assumono importanza fondamentale nella vita nell'organizzazione e nel funzionamento della camera anzitutto perché è proprio espressione di quella indipendenza guarentigia ta di cui gode ciascuna camera e proprio in funzione di questa garanzia la corte costituzionale ne ha da sempre escluso la sindacabilità ad opera della corte stessa e quindi i regolamenti parlamentari non possono costituire non possono essere oggetto del sindacato di costituzionalità da parte della corte non tanto in virtù di quella che può essere una forza di legge sulla quale la corte non si è mai espressa saltando proprio a
piè pari la problematica ma escludendo le comunque il valore di legge a fronte appunto della necessità di garantire l'indipendenza coretti giato di cui ciascun al coro di cui ciascuna camera gode quindi l'autonomia normativa è sicuramente un aspetto fondamentale assicurato a ciascuna delle due camere peraltro i regolamenti parlamentari non solo non possono costituire oggetto del sindacato di costituzionalità ma non sono nemmeno parametro nel giudizio di legittimità costituzionale che vuol dire questo vuol dire che se una legge dovreste entrare in rotta di collisione con un regolamento parlamentare con una norma contenuta il regolamento parlamentare il regolamento non
può fungere da parametro e quindi non si potrà dichiarare l'illegittimità di una legge per violazione di una norma del regolamento parlamentare perché questa questa regola fondamentale questa esclusione quindi della parametri cita del regolamento essenzialmente perché nell'ambito della vita e funzionamento e l'organizzazione interna delle camere vige quello che è il principio del neminem ponente ovvero se nessuno si oppone e quindi se ci troviamo di fronte ad una unanimità all'interno di ciascuna camera a fronte per esempio della non applicazione di una norma del regolamento parlamentare la norma non si applica sarebbe perciò del tutto illogico incoerente dichiarare
l'eventuale illegittimità di una legge per contrasto con una norma la cui diciamo non applicazione è stata determinata dalla unanime volontà dei componenti ciascuna camera quindi l'autonomia normativa di cui godono le camere molto importante e proprio a sostegno di questa autonomia correnti già ta di cui essa ne è piena espressione la corte costituzionale ne è esclusa tanto la sindacabilità quanto una parametri cita ciascuna delle camere cose poi di autonomia contabile di autonomia finanziaria ed inoltre espressamente prevista anche la cosiddetta immunità della sede cioè è vietato qualsiasi è strano di recarsi all'interno di quella che è la
sede di ciascuna camera perfino alle forze dell'ordine salvo ovviamente qualora vi sia un ordine da parte del presidente di ciascuna delle due camere nell'ottica di quella che è necessario svolgimento di un buon andamento e l'organizzazione è dei lavori importante nell'ambito di quella che è l'autonomia di ciascuna camera e l'organizzazione il funzionamento anche la giurisdizione domestica di cui godono per c'e l'iscrizione dei maestri che si intende quella manifestazione di autonomia degli organi costituzionali in questo caso telecamere imposto che sono esse stesse a decidere sulle controversie relative allo status giuridico ed economico dei propri dipendenti e questo
assume ovviamente importanza fondamentale a conferma ulteriore della autonomia di ciò di cui ciascuna camera gode ancora ciascuna camera code della autonomia nell'esercizio della cosiddetta verifica dei poteri ovvero il potere di accertamento in merito alla regolarità delle elezioni abbiamo già detto dell'importanza delle cause ostative ovvero delle incompatibilità ed ineleggibilità anche di questo si occupa espressamente ciascuna delle due camere nell'ambito di quella che appunto l'autonomia di cui esse godono per guardare a guardando invece a quelle che la organizzazione e le specifiche autonomie di cui la specifica autonomia di cui gode ciascun singolo componente di camera e senato
l'articolo 67 della costituzione riconosce un divieto di mandato imperativo nei confronti di ciascun componente ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato si tratta di una disposizione molto importante perché garantisce l'indubbia un'indiscussa un'importante autonomia nei confronti di ciascun parlamentare non solo rispetto al corpo elettorale ma anche rispetto al partito d'appartenenza quindi si tratta di un'evidente manifestazione di garanzia di autonomia riconosciuto a ciascun componente il parlamento ancora l'articolo 68 della costituzione garantisce poi due forme di immunità di particolare rilievo nei confronti dei componenti del parlamento articolo 68 primo
comma afferma infatti che i membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni si tratta della cosiddetta insindacabilità si tratta di una immunità assoluta nel senso che non è temporaneamente circoscritta alla durata del mandato ma è assoluta anche una volta c'è stato l'esercizio delle funzioni comunque questa immunità persiste quindi anche se c'è state dalla carica comunque parlamentare componente in parlamento godono di questa importante insindacabilità che ovviamente esclude qualsiasi forma di responsabilità rispetto alle opinioni espresse con riguardo ai voti dati pur che prevede espressamente la
costituito e ciò avvenga mille esercizio delle funzioni ovvero è necessariamente subordinata alla verifica circa il nesso funzionale ovvero qualora ad esempio in parlamentare si trovi al di fuori delle carte la camera del senato quindi del dell'edificio in cui esercita le proprie funzioni è possibile che operi comunque questa garanzia di insindacabilità purché vi sia una perfetta coincidenza tra quanto detto dal parlamentare nelle aule e quanto riprodotto all'esterno per esempio nel corso di una trasmissione nel corso di un'intervista purché quindi sia dimostrata l'esistenza di questo nesso funzionale inteso in termini di assoluta identità in merito a quanto
detto espresso nelle aule parlamentari che quanto poi per il prodotto all'esterno il secondo comma dell'articolo 68 prevede invece quella della inviolabilità ovvero si tratta di un'immunità diversa che garantisce il ciascun componente di camera e senato nel momento in cui esercitano le loro funzioni quindi si tratta in questo caso di una immunità temporalmente circoscritta alla durata del mandato e limitatamente a questo periodo la disposizione costituzionale necessita di una autorizzazione della camera di appartenenza ai fini di un eventuale adozione di un provvedimento limitativo della libertà personale senza autorizzazione della camera alla quale appartiene nessun membro del parlamento
può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale o mantenuto in detenzione salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza in flagranza quindi ad eccezione di queste due ipotesi è necessaria l'autorizzazione della camera l'appartenenza ai fini di un eventuale provvedimento restrittivo della libertà personale è importante sottolineare che questa disposizione è stato oggetto di modifica nel 93 precedentemente rispetto a siffatta modifica era necessaria l'autorizzazione a procedere quindi non
al provvedimento limitativo della libertà come oggi previsto ma addirittura di iniziare quello che era un procedimento penale oggi invece il procedimento penale può iniziare l'autorizzazione richiesta è solo per il provvedimento limitativo della libertà personale ultimo comma prescrive poi che analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del parlamento ad intercettazioni in qualsiasi forma di conversazioni o comunicazioni ea sequestro di corrispondenza si tratta ovviamente di una ulteriore disposizione a garanzia dell'autonomia di cui godono i parlamentari quindi anche per quello che è un atto più persona tour ha probabilmente è una sorpresa come l'intercettazione è comunque richiesta
la autorizzazione da parte della camera di appartenenza