Corso breve di Diritto costituzionale. Seconda lezione: il Parlamento

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Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica” Come recita l’art....
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sono alfonso celotto e insegno diritto costituzionale a roma tre molti pensano che la nostra sia la costituzione più bella del mondo io non so se questo è vero perché stabilire qual è la costituzione più bella del mondo è come decidere una volta per tutte qual è il calciatore più forte di sempre all imperatore romano più grande ma forse anche inutile deciderlo perché una costituzione non va valutata per la bellezza va valutata per la sua forza per la sua applicazione e la nostra costituzione repubblicana la costituzione del 1946 47 è una costituzione forte viva applicata che ci fa vivere da cittadini in una repubblica democratica da oltre 70 anni perciò dobbiamo sempre conoscerla [Musica] sono particolarmente contento di questo corso un corso di diritto costituzionale grazie a pubblica la scuola di arci il parlamento e il centro della nostra repubblica del nostro stato d'altra parte ce lo dice dall'articolo 1 l'italia è una repubblica parlamentare quindi dando l'idea che il parlamento sia l'organo principale questo trova espressa conferma anche nella elencazione topografica degli articoli della costituzione perché perché noi sappiamo che la seconda parte che riguarda l'organizzazione dello stato ha come titolo primo il parlamento e quindi è al primo posto nell'organizzazione dello stato del resto non è un caso che nello statuto albertino al primo posto nella topografia dello statuto quindi l'elencazione degli organi c'era il rent il capovolgimento è molto chiaro al centro della repubblica c'è il parlamento [Musica] etimologicamente la parola parlamento dà proprio l'idea del luogo dove ci si incontra per parlare l'etimologia la base linguistica è francese ma l'origine è molto più antica perché tutti ricordiamo dai nostri studi di storia che il senato romano le assemblee delle policy tre che erano comunque delle forme di assemblee di riunione in cui una parte del popolo si incontrava per discutere le decisioni importanti quindi potremmo dire che antropologicamente il parlamento è una delle forme di decisione collettiva che da sempre accompagna la vita dell'uomo nel senso moderno diciamo nel senso più attuale del parlamento la radice può essere trovata verso l'anno 1100 quando quando si trova una citazione nella chanson de roland per parlare di parlamento come luogo d'incontro comune fra i vari monarchi dell'epoca e anche le delegazioni straniere quindi un'occasione di incontro e di confronto ovviamente l'idea di parlamento dovrà ancora attraversare molti secoli prima di arrivare alla nostra idea attuale anche perché tradizionalmente il parlamento è stato diviso in più classi e in più tipologie forse l'organo parlamentare più famoso dell'epoca assolutistica sono gli stati generali cioè quel tipo di assemblea rappresentativa che ha accompagnato alla francia dalla dall'auto medioevo dal 1300 fino al 1789 allora gli stati generali erano divisi in tre assemblee in tre camere nella camera del primo stato era rappresentato il clero nella camera del secondo stato l'aristocrazia e nella camera del terzo stato la borghesia la cosa particolare degli stati generali e che non si votava per simboli membri ma si votava per assemblea quindi i voti erano tre ed è facile immaginare che molto spesso i primi due stati cioè il clero e l'aristocrazia si mettessero d'accordo e tenevano sempre in disparte il terzo stato cioè la popolazione rurale urbana borghese ecco allora che l'ultima convocazione del 1789 sulla convocazione prerivoluzionaria quando venne chiesto la riunione degli stati generali cioè di riunirli tutti assieme che far votare non più per stati quindi per classi per censi una fa ma far votare direttamente tutti assieme un deputato un rappresentante un voto in questo modo si dà una rappresentanza molto maggiore al terzo stato [Musica] l'idea del passaggio del 1789 fu proprio quella cioè di passare dai tre diversi stati nelle tre diverse camere all'assemblea nazionale un'assemblea in cui tutti fossero rappresentati in maniera paritaria forse potremmo dire che nasce lì il parlamento il parlamento nel senso moderno il parlamento rappresentante di una repubblica parlamentare hegel ci dice che il parlamento rappresenta il porticato fra lo stato e la società civile e in fondo questa stessa idea la troviamo ben rappresentata nell'articolo 1 della costituzione perché perché sappiamo che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione quindi la rappresentanza nella sovranità è fondamentale e la nostra democrazia è essenzialmente una democrazia rappresentativa cioè che opera mediante gli organi eletti a livello centrale ea livello locale ovviamente residuano anche le forme di democrazia diretta come democrazia diretta noi abbiamo essenzialmente il referendum la petizione l'iniziativa legislativa popolare sappiamo che di questi istituti tutti disciplinati in costituzione è il più frequente è il più utilizzato è il referendum gli altri ormai hanno perso senso sia perché l'iniziativa popolare quasi mai arriva a trasformarsi in legge mentre le petizioni che erano tradizionalmente un istituto di scrivere una lettera un invito alle camere o al re hanno anch'esse perso senso perché ormai la petizione la richiesta passano più per una lettera a sovrano o una lettera al parlamento ben si passa direttamente per strumenti più moderni come i giornali o addirittura ormai i social network già lo statuto albertino aveva una forma di rappresentanza parlamentare ed erano due camere una camera elettiva la camera dei deputati e una camera invece di nomina regia la camera alta il senato ovviamente era una forma di bicameralismo cioè due camere abbastanza differenziato anche perché la nomina era totalmente differente in epoca fascista il parlamento perse la sua centralità anche perché da un lato si affiancarono altri organi esterni al sistema costituzionale delle due camere al sistema statutarie delle due camere potremmo dire che poi addirittura nel 1939 si arriva da parte del regime fascista a chiudere il parlamento a chiudere la camera ea sostituirla con la camera dei fasci e delle corporazioni quindi in italia per quasi dieci anni non avremo un parlamento perché il primo parlamento cioè il primo organo assembleare rappresentativo dello stato italiano dopo la seconda guerra mondiale sarà proprio l'assemblea costituente e l'assemblea costituente svolgerà per il possibile anche funzioni di parlamento ordinario approvando il bilancio approvando alcune delle leggi principali come ad esempio il trattato di pace di fine della seconda guerra mondiale l'assemblea costituente dovendo scegliere la forma di governo ovviamente era vincolata nello scegliere una forma repubblicana e non certo monarchica però all'interno della forma repubblicana poteva bilanciare il potere del parlamento e soprattutto orientarsi verso una repubblica parlamentare ovvero verso una repubblica presidenziale la differenza essenziale della repubblica presidenziale consiste nel fatto che il popolo direttamente elegge il capo dello stato che è capo del governo l'esempio più classico davanti ai nostri occhi è sempre quello degli stati uniti d'america in cui il popolo elegge direttamente il presidente quella è una repubblica presidenziale nel senso che il presidente eletto dal popolo regge il governo e finché c'è quel presidente si tiene quel governo cioè non è possibile cambiare la composizione governativa e anzi se il presidente viene meno per qualsiasi ragione può essere sfiduciato il caso dei lupi cemento o può avere un incidente può morire può capitare qualunque cosa in quel caso si torna a votare perché non si può fare un governo guidato da un presidente non eletto in italia una forma presidenziale è quella delle regioni in fondo nelle regioni noi cittadini e leggiamo individuiamo direttamente il presidente il cosiddetto governatore e finché c'è quel presidente regge quel governo non è possibile quello che invece accade con la repubblica parlamentare perché con la repubblica parlamentare si elegge il parlamento e poi è il parlamento a individuare il governo mediante il rapporto di fiducia questa è una caratteristica molto importante della repubblica parlamentare perché è assolutamente sbagliato ritenere che nella repubblica parlamentare sia illegittimo il governo dove il premier il primo ministro non sia eletto dal popolo tante volte abbiamo sentito questa critica su conte su renzi su monti su letta ma in fondo è una critica sbagliata perché perché nella repubblica parlamentare i cittadini vanno a votare per eleggere il parlamento a quel punto il parlamento al suo interno che individua la compagine governativa più adeguata più adeguata cosa ha da dire la maggioranza parlamentare e quindi a governare per questa ragione quando viene meno un presidente del consiglio per sfiducia per dimissioni prima di sciogliere le camere e tornare a votare bisogna sempre trovare un'altra maggioranza parlamentare in fondo è quello che è successo in maniera più vistosa è clamorosa con il primo governo berlusconi nel 1994 quando berlusconi cade col primo governo cadde perché si era rotto l'accordo elettorale con la lega che allora si chiamava lega nord alcune chiesero il voto lo stesso berlusconi dicendo è stato tradito il voto degli italiani è invece il presidente scalfaro trovo un altro governo fu così che nel 1995 si formò il governo dini e questo è tipico della repubblica parlamentare in quanto per la repubblica parlamentare il popolo elegge il parlamento e il parlamento designa il governo quindi non c'è alcun collegamento diretto fra il popolo elettore e il governo ma la rappresentanza e solo in diretta ecco quindi che forse il primo e più importante compito del parlamento è proprio quello di individuare il governo e designarlo mediante la pioggia volendo quindi elencare i poteri del parlamento italiano possiamo dire che rientrano in quattro grandi gruppi innanzitutto c'è il potere di dare la fiducia al governo poi c'è il potere di emanare le leggi quindi il potere legislativo poi c'è un ampio potere di ispezione e di controllo mediante inchieste interpellanze e interrogazioni e infine c'è la funzione elettorale perché sappiamo che è il parlamento ad eleggere il presidente della repubblica una parte dei giudici costituzionali e una parte dei componenti del consiglio superiore della magistratura proprio questi compiti elettivi del nostro parlamento ci fanno passare alla composizione perché il nostro è un parlamento bicamerale cioè un parlamento che si articola in due rami tendenzialmente uguali un bicameralismo perfetto ma tuttavia in alcuni casi il parlamento si può riunire con tutti i membri assieme cioè in questo caso si parla di parlamento in seduta comune che ha essenzialmente compiti elettivi come vedremo la composizione del parlamento è delineata nell'articolo 55 che molto chiaramente ci dice che il parlamento si compone della camera dei deputati e del senato della repubblica e il parlamento si riunisce in seduta comune dei membri dei membri delle due camere nei soli casi stabiliti dalla costituzione quindi configurando subito il parlamento in seduta comune come un'eccezione un'eccezione tassativa cioè che ha soltanto i compiti definiti in costituzione in assemblea costituente si discusse lungamente di sé avere un parlamento con un bicameralismo perfetto o imperfetto il bicameralismo e imperfetto o differenziato se le due camere sono diversamente composte e diversamente elette invece il bicameralismo e perfetto se le due camere hanno le stesse identiche funzioni e sono elette in maniera tendenzialmente eguale il bicameralismo differenziato è tipico degli stati federali prendiamo gli stati uniti d'america o la germania all australia li abbiamo due camere una camera che rappresenta gli stati federati e un'altra camera che rappresenta il popolo questa stessa struttura bicamerale in fondo l'abbiamo anche nell'unione europea perché l'unione europea è un sistema bicamerale e un sistema bicamerale che si distingue nel parlamento europeo eletto direttamente dai cittadini e nel consiglio europeo invece il consiglio europeo e quell organo composto dai rappresentanti degli stati cioè dai presidenti e dai primi ministri dei singoli stati ecco quindi l'idea del bicameralismo differenziato due assemblee composti in maniera differente e spesso con funzioni e compiti diversi la scelta della nostra assemblea costituente è stata verso un bicameralismo perfetto cioè un bicameralismo meditazione o di raffreddamento nel senso che uno dei grandi timori dei costituenti era quello di concentrare il potere eccessivamente solo in alcuni organi e questo avrebbe potuto creare dei rischi di dittatura o svolta autoritaria ecco allora che si spiega il sistema della divisione dei poteri molto articolata nel nostro sistema costituzionale ed ecco anche che il parlamento viene diviso in due rami ed il bicameralismo e perfetto nel senso che ciascuna decisione deve essere approvata da entrambi i rami del parlamento ecco allora che la legge che l'esempio del lato più importante del parlamento va approvato in testo identico da entrambe le assemblee questo cosa significa significa che un modo anche per pensare meglio le decisioni rivederle ripensarle e non essere nel frettolosi nel rischiare svolte autoritarie ovviamente negli anni come sappiamo il nostro bicameralismo perfetto e stato fatto oggetto di critiche ritenendo che ormai un sistema del genere sia troppo lento e troppo farraginoso e quindi sia un sistema diseconomico per lo sviluppo della democrazia e della repubblica ma questo è un punto che affronteremo alla fine della lezione per ora restiamo sulla composizione delle due camere la camera dei deputati si compone di 630 deputati tutti eletti il senato invece di 315 senatori eletti a cui si aggiungono i senatori a vita i senatori a vita sono previsti nell'articolo 59 della costituzione e sono gli ex presidenti della repubblica più cinque cittadini che abbiano illustrato la patria ovviamente questa quota di cittadini di senatori non eletti ricorda un po la camera regia cioè il senatore joe che era tutto vitalizio tutto cioè di indicazione e nomina del re anche il sistema elettorale del 2 camere e tendenzialmente uguale è vero che sono leggermente diversi i requisiti di elettorato attivo e passivo cioè i requisiti per votare ed essere votati elettorato attivo significa chi è l'elettore che può votare ed abbiamo i diciottenni alla camera e i 25 anni al senato invece l'elettorato passivo anche qui leggermente differenziato per che per votare al senato sono necessari 25 anni mentre per essere votati al senato 40 sono piccole differenze di età sia nell elettorato attivo che nell elettorato passivo che tuttavia non influiscono nella composizione parlamentare peraltro la costituzione richiedeva una leggera differenziazione in quanto inizialmente si pensava che la durata della legislatura per la camera fosse di 5 anni e invece di sei anni per il senato e inoltre che il senato venisse eletto a base regionale queste differenziazioni sono venute meno con gli anni sia perché le prime legislature hanno sempre avuto la scadenza contestuale anche del senato che venne sciolto anticipatamente e poi finalmente nel 1958 le camere sono state rese omogenee anche per quanto riguarda la durata quindi tendenzialmente il nostro è un parlamento di bicameralismo perfetto anche sulla composizione resta aperto il problema del numero dei parlamentari anche perché sappiamo che proprio in questo autunno 2020 è previsto un referendum costituzionale confermativo del cosiddetto taglio dei parlamentari perché in sede di revisione costituzionale è stata proposta e approvata la riduzione del numero dei parlamentari scendendo da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori questo è un tema che negli anni ha molto infervorato il dibattito politico anche perché si è spesso ritenuto che l'italia abbia troppi parlamentari e che quindi questo sia un costo eccessivo senza voler scendere nella polemica politica bisogna ricordare che confrontando l'italia con gli stati uniti d'america e vistosa il numero dei parlamentari ed è vistosamente più alto perché gli stati uniti d'america hanno 300 milioni di abitanti con 435 deputati e 100 senatori invece l'italia con soli 60 milioni di abitanti un quinto a più deputati 630 e più senatori 315 tuttavia confrontando il numero degli eletti in italia con altri paesi più piccoli soprattutto europei ci accorgiamo di come l'italia non abbia troppi parlamentari infatti in italia un parlamentare rappresenta circa 63 mila cittadini invece in stati più piccoli un parlamentare rappresenta 5. 000 cittadini a malta 7000 cittadini il lussemburgo 13. 000 a cipro 20.
000 in irlanda quindi ci sono tanti paesi che hanno proporzionalmente più parlamentari che in italia ma tuttavia adesso la politica ha deciso questa riduzione a mio avviso non si tratta di un punto di grande importanza perché è forse sì vero che da un lato diminuisce la rappresentatività del parlamento nel senso che ci sono meno eletti e quindi il pluralismo istituzionale e meno completo perché alcuni territori avranno meno rappresentanti ma è anche vero che ci sarà un risparmio di spesa il punto reale del non funzionamento del parlamento cattivo funzionamento del parlamento comunque a mio avviso non è quello dei troppi co dei pochi parlamentari ma anche su questo torneremo al fine la composizione del parlamento deve tener conto necessariamente del problema della legge elettorale cioè di come si trasformano i voti in seggi sappiamo che l'articolo 48 sancisce un principio molto importante perché sancisce non solo il suffragio universale maschile e femminile ma anche il voto uguale cioè il voto è uguale libero personale e segreto proprio per dare il senso della vera democrazia in cui il voto di uno vale uno invece nei sistemi precedenti c'erano dei voti differenziato i tre classe o per cento e quindi non c'era la vera eguaglianza nel voto ora dato un corpo elettorale molto ampio quello italiano è un corpo elettorale di 46 milioni di abitanti bisogna capire come trasformare i voti in seggi esistono tendenzialmente due sistemi elettorali due grandi famiglie il sistema proporzionale e il sistema maggioritario il sistema maggioritario è quello che conosciamo anche ad esempio nelle assemblee scolastiche nelle assemblee di condominio cioè si vota quel gruppo vota e chi piega e chi prende più voti viene eletto quindi chi riceve la maggioranza dei voti nel sistema proporzionale invece il modello è più articolato perché si vota e poi voti vengono computati con una serie di divisioni successive in maniera che proporzionalmente si cerca di dare una rappresentanza a tutti i gruppi non solo a chi vince il singolo collegio il simbolo gruppo ma anche a chi perde cioè facciamo un esempio in un sistema elettorale maggioritario si divide l'intero paese in collegi e quello che accade soprattutto ad esempio nel regno unito in ogni collegio un collegio piccolo un collegio che riguarda ad esempio una provincia italiana viene eletto un deputato o un senatore ovviamente vincerà chi ha più voti mentre invece che arriva secondo o chi arriva terzo non sarà rappresentato nei sistemi proporzionali invece non sia l'elezione per chi vince il seggio ma si comprano i voti in gruppi e poi si fanno una serie di divisioni successive per stabilire i pazienti e le percentuali elettorali in questo modo non saranno rappresentati soltanto chi ha vinto chi ha avuto più voti ma anche le minoranze questo ovviamente porta a due modelli diversi anche nella rappresentanza perché tendenzialmente nei sistemi maggioritari i partiti cercheranno di accordarsi e tendenzialmente si arriverà a un sistema bipartitico bipolare come proprio quello inglese o anche quello statunitense invece nei sistemi proporzionali saranno rappresentati in parlamento sia le maggioranze sia le minoranze e quindi in un sistema composito e pluralistico come quello italiano ci sarà una frammentazione del voto l'italia è tendenzialmente un sistema pluralistico non è un sistema bipolare o bipartitico noi non abbiamo repubblicani e democratici ma abbiamo una serie di partiti e quindi per questo in italia si è sempre privilegiato il sistema proporzionale con il sistema proporzionale semplice si è votata l'assemblea costituente nel 1946 e poi il parlamento da sempre dal 1948 in poi ovviamente il sistema proporzionale porta a un voto frammentato e quindi come ricordiamo abbiamo dei partiti di maggioranza relativa la democrazia cristiana il partito comunista che tuttavia non raggiungeranno mai la metà dei voti parlamentari proprio perché il sistema proporzionale ecco allora che per formare i governi serviranno delle coalizioni e nei sistemi proporzionali di una repubblica parlamentare la coalizione è successiva al voto perché come abbiamo detto nella repubblica la parlamentare si elegge il parlamento e poi è il parlamento che al suo interno designa il governo ecco che ricordiamo i governi della prima repubblica il pentapartito gli accordi elettorali successivi al voto ed ecco anche che tradizionalmente si accusato questo sistema elettorale proporzionale di essere un sistema che porta a governi fragili perché perché il sistema proporzionale sicuramente porta in parlamento un'ampia rappresentanza ma tuttavia non garantisce la governabilità ecco allora che nel 1993 c'è stata la riforma elettorale prima con un referendum abrogativo e poi con una legge si è arrivati al sistema tendenzialmente maggioritario il cosiddetto mattarellum noi tutti ci incuriosì amo del fatto che le leggi elettorali italiane vengono chiamate con un nome latino mattarellum o porcellum rosatello italicum ovviamente questo non ha nulla a che fare con un'ascendenza dal diritto romano ma si racconta fu una specie di scherzo giornalistico fatto dalla loro articolista dall'allora professore sartori proprio nel 1993 quando venne approvata la legge elettorale tendenzialmente e maggioritaria era una legge di compromesso perché era una legge che seguiva il sistema del crollo dei partiti il sistema di mani pulite e quindi fu proprio sergio mattarella che allora svolse il ruolo di mediatore sergio mattarella era stato il relatore di quella legge nel 1992 e sartori quasi per lodarlo elogiarlo ma forse prenderlo un po in giro gli affibbiò questo nome latino il mattarellum da allora la frasetta latina il nome latino è passata per tutte le leggi elettorali della repubblica italiana il sistema del mattarellum era un sistema tendenzialmente maggioritario cioè un sistema misto due terzi dei collegi ma maggioritari ed il resto di collegi proporzionali in questo modo però tendenzialmente si cercava un accorpamento dei partiti perché i partiti volevano cercare di vincere i collegi maggioritari ecco allora che nascono le coalizioni elettorali prima del voto ed ecco allora che nascono le coalizioni del centrodestra e del centrosinistra così nasce forza italia così nascono gli accordi dell'ulivo a sinistra e per circa vent'anni in italia è andati avanti con questo modello che creava dei governi un po più stabili perché forse l'accordo elettorale era precedente ma comunque questi governi al loro interno erano frammentati perché i grandi schieramenti riuniti erano comunque schieramenti al loro interno frammentati [Musica] ecco allora che nel 2005 si cambia legge la legge è voluta dall'allora governo di centrodestra la legge è scritta dall allora ministro calderoli e la legge passerà alla storia col nome porcellum perché lo stesso calderoli poi in un'intervista successiva alto denigra era dirà che la sua non è una buona legge elettorale perché cosa accade con la legge elettorale del 2005 si passa nel 2005 a una legge elettorale di nuovo proporzionale e quindi che porterebbe alla frammentazione parlamentare però si aggiunge un premio di maggioranza cioè si dice il partito che raggiunge il maggior numero di voti scatta automaticamente a una soglia superiore al 50 per cento in questo modo si garantisce maggiormente la governabilità la stabilità governativa perché il primo partito non raggiungerà più solo la maggioranza relativa ma comunque la maggioranza assoluta inoltre il sistema elettorale del 2005 non prevedeva più le preferenze ma le liste bloccate cioè i partiti sceglievano automaticamente i candidati in ordine di voto e non c'era più la preferenza personale sappiamo bene che la preferenza personale è molto dibattuta perché soprattutto nei primi anni della nostra repubblica si è detto che spesso la preferenza personale era il modello per il voto di scambio cioè per individuare e vendere il voto da parte dei candidati il sistema elettorale del 2005 è stato molto criticato ed è stato molto criticato soprattutto perché il premio di maggioranza ha finito per i per premiare il partito primo classificato questo è caduto soprattutto nelle elezioni del 2013 quando lo schieramento di centrosinistra guidato da bersani ha vinto le elezioni di pochissimi voti rispetto allo schieramento di centrodestra anche perché allora si è cominciato ad affacciare il fenomeno del movimento 5 stelle ma tuttavia lo schieramento di centrosinistra con circa il 25 per cento dei voti ha visto praticamente raddoppiato il proprio così ente elettorale perché grazie al premio di maggioranza si è ritrovato ad avere oltre il 50 per cento dei seggi questo è un effetto chiaramente distorto e per questa ragione dopo tutta una serie di moniti di critiche di dottrine e di teorie si è arrivati alla corte costituzionale e la corte costituzionale con la sentenza numero uno del 2014 ha dichiarato incostituzionale sia il premio di maggioranza sia le liste bloccate richiedendo che una vera democrazia debba avere maggiore parità nella trasformazione dei voti in seggi quindi escludere che ci si trovi ad avere molti seggi con pochi voti ma anche un sistema di preferenza poi la storia della legge elettorale si è complicata perché il governo renzi ha provato alla riforma costituzionale differenziando il bicameralismo e quindi creando elettorale per la sola camera dei deputati in quanto il senato diventava un sistema quasi federale in cui c'erano rappresentanti degli enti locali si era arrivati così a una legge chiamata italicum car una legge a doppio turno che tuttavia anch'essa per quanto mai applicata è stata dichiarata incostituzionale e adesso abbiamo avuto per questo parlamento per questa legislatura la legge cosiddetta del rosa the loom siamo ora nella diciottesima legislatura la legislatura e il periodo di durata delle camere quindi la prima legislatura è quella che va dal 1948 al 53 poi si è votato nel 53 e si è passati nella seconda legislatura questa diciottesima legislatura sappiamo ha avuto questo voto con un sistema comunque misto perché un sistema a metà maggioritario e proporzionale però più proporzionale che maggioritario che comunque ha dato un esito frammentato perché sappiamo che ha avuto una coalizione quella di centrodestra che ha avuto più voti ma non raggiunto la maggioranza relativa avuto il partito 5 stelle che il partito il movimento che ha raggiunto la maggioranza relativa ma anche qui non assoluta e fino ad ora abbiamo avuto due governi di schieramento molto diverso perché il movimento 5 stelle ha prima fatto un'alleanza di governo con una parte del centrodestra e poi con una parte del centrosinistra anche per questa ragione la legge elettorale è ancora sotto critica ed è uno dei temi di cui si parla di una riforma elettorale ovviamente sempre difficile scegliere la miglior legge elettorale possibile anche perché in italia stessa abbiamo decine di leggi elettorali diverse perché la legge elettorale della camera e del senato è differente da quella delle regioni da quella dei piccoli comuni dei grandi comuni del parlamento europeo in fondo i modelli elettorali sono infiniti certo tendenzialmente possono essere proporzionali o maggioritari il punto è un altro i sistemi elettorali proporzionali garantiscono la rappresentatività i sistemi elettorali maggioritari favoriscono la governabilità però il binomio è difficile da riuscire a bilanciare soprattutto in un paese pluralistico come l'italia e quindi noi da sempre abbiamo avuto soprattutto un sistema proporzionale però con governi deboli va chiarita una cosa proprio grazie alla legge elettorale si dice spesso giornalisticamente che l'italia si trova nella seconda repubblica nella terza repubblica questo è tecnicamente sbagliato perché sia il passaggio da una repubblica all'altra soltanto quando si modifica la costituzione questo è accaduto in francia in francia la prima repubblica e quella del 1792 la seconda repubblica del 1848 la terza repubblica del 1870 la quarta repubblica nel 1946 e l'attuale è la quinta repubblica perché nel 1958 si è approvata una nuova costituzione l'italia al rigore e sempre nella prima repubblica perché la costituzione è sempre quella della repubblica approvata nel 1946 giornalisticamente si dice che il passaggio delle leggi elettorali dal proporzionale al mattarellum al porcellum al rosatello ha praticamente cambiato la configurazione dei partiti quindi ci ha portato in un modello differente ma tuttavia è solo un linguaggio giornalistico la nostra è sempre la prima repubblica prima di passare alle funzioni del parlamento quindi a capire cosa fa il parlamento va fatto un approfondimento sul divieto di vincolo di mandato cioè l'articolo 67 della costituzione tante volte giornalisticamente si contestano i cambi di casacca cioè il passaggio di un parlamentare dal partito in cui è stato eletto in un altro gruppo o un altro partito in parlamento questo accade proprio perché c'è la garanzia dell'articolo 67 cioè ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato questa è una garanzia importantissima del fatto che il parlamentare rappresenta la nazione e non il partito quindi del senso della democrazia rappresentativa e quindi c'è piena libertà di voto del parlamentare che può anche votare contro il suo partito contro il suo gruppo proprio perché rappresenta la nazione questa ovviamente è una garanzia di libertà che tuttavia è una garanzia che viene interpretata malamente quando ci sono questi facili cambi di partito o di gruppo ovviamente è una garanzia importante perché invece nei sistemi totalitari il parlamentare rappresenta il partito e quindi ha un vincolo di mandato deve sempre votare come vuole il suo partito ma allora si passa a democrazia dei partiti e non c'è più libertà delle elezioni parlamentari come tutte le cose l'istituto ha un importante valore di garanzia a volte può essere applicato malamente e quindi la cattiva applicazione va criticata non l'istituto in se torniamo alle funzioni del parlamento abbiamo detto che la funzione principale è quella nel rapporto col governo quindi la fiducia al governo il tema della fiducia lo approfondiremo proprio quando parleremo del governo poi abbiamo i poteri di controllo cioè i poteri d'inchiesta e verifica e ancora abbiamo detto i poteri elettivi e il potere legislativo facciamo qualche cenno ai poteri di controllo il potere di controllo e soprattutto un potere di controllo sul governo che può operare mediante le interpellanze le interrogazioni le mozioni ma poi addirittura attraverso lo sviluppo di commissione di inchiesta cioè il parlamento ai sensi dell'articolo 82 può svolgere delle inchieste su precisi argomenti le commissioni d'inchiesta svolgono il proprio ruolo attraverso dei poteri che sono uguali a quelli dell'autorità giudiziaria e quindi possono acquisire testimonianze svolgere indagini e verificare un tema ce ne sono state di famosissime di commissioni di inchiesta nel nostro parlamento forse una delle prime e quella proprio sul brigantaggio nel sud la commissione di inchiesta del 1862 ma poi in epoca repubblicana ce ne sono moltissime di commissione di inchiesta nella terza legislatura sulla mafia in sicilia nella quarta legislatura sul bayonne e ancora la commissione d'inchiesta sul caso sindona la commissione d'inchiesta sulla loggia massonica p2 le commissioni d'inchiesta sul terrorismo che sono più recenti e ancora la commissione di inchiesta sulla mafia nella decima legislatura quindi nanni a noi più vicini e ancora nella undicesima legislatura sul terrorismo sulla mafia da ultimo nell'ultima legislatura nella diciassettesima abbiamo avuto commissione di inchiesta sulla ricostruzione del terremoto all'aquila nel 2009 sulla violenza di genere e il femminicidio ma ancora sul rapimento e la morte di aldo moro quindi il parlamento svolge delle proprie e vere inchieste per accertare alcuni temi mentre interpellanze interrogazioni e mozioni servono per valutare dei fenomeni più specifici chiamando il governo a rispondere su determinati temi la funzione più nota del parlamento è invece quella legislativa cioè di approvazione delle leggi le leggi costituiscono nell'idea della democrazia rappresentativa parlamentare la definizione generale delle regole in fondo forse la più bella definizione di legge la troviamo proprio negli atti rivoluzionari francesi la sua espressione della volontà generale l'idea che la legge sia l'espressione della volontà generale questa è proprio alla finzione della rappresentanza cioè attraverso i propri rappresentanti la volontà generale diventa volontà di tutti e quindi la legge è la volontà di tutti sulla legge si fonda il principio di legalità cioè in un sistema democratico tutto deve avere una base legislativa perché ovviamente nei sistemi assolutistici cela c'era la volontà del re del sovrano nel sistema democratico le scelte vengono prese con la legge ecco allora che dal 1861 abbiamo in italia moltissime leggi i numeri sono veramente impressionanti abbiamo oggi un sito il sito normativa punto it vi consiglio di andarlo a leggere normativa con 2t che il sito pubblico e gratuito di tutte le leggi italia ma sappiamo che accanto alle leggi abbiamo anche tutta una serie di atti equiparati decreti leggi e decreti legislativi regi decreti legge regi decreti di pr decreti del presidente della repubblica e così via lo stock la mole è impressionante perché noi fino ad oggi abbiamo oltre 200 mila atti legislativi in questa banca dati e abbiamo 35 mila leggi 6. 000 decreti legge diecimila regi decreti legge 71 mila regi decreti e quasi 50.
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