abbiamo cominciato l'altra volta a parlare della città di dio importante opera di sant'agostino importante sia dal punto di vista religioso cristiano per l'idea di una città celeste a cui l'uomo dovrebbe tendere sia però anche per la filosofia della storia perché in quest'opera abbiamo già anticipato agostino pone le premesse di un nuovo approccio a questa disciplina cioè proprio alla storia oggi concludiamo discorso vedendo anche il pensiero di agostino su i filosofi precedenti e poi proprio sulla storia su chi guida la storia e su come questa storia viene guidata nei cominciamo a parlare subito dopo la sigla
[Musica] dentro la filosofia un podcast di ermanno scrip ferretti 95esima puntata la filosofia della storia d agostino [Musica] eccoci qui di nuovo insieme ben trovati per parlare per qualche minuto di filosofia e in particolare di filosofia cristiana già da qualche tempo ci siamo imbarcati in questa avventura all'interno dei padri della chiesa della patristica e soprattutto ci stiamo da qualche puntata soffermando su sant'agostino che sicuramente è il principale pensatore di quest'epoca un pensatore che ha lasciato il segno maniera molto profonda sia sulla teologia cristiana e sia poi su tutta la filosofia perché è chiaro che queste
prime lezioni che abbiamo fatto ci agostino possono sembrare molto virate verso il cristianesimo ma da vedete nel conto che molti filosofi anche laici che vedremo più avanti nel corso del nostro percorso dovranno fare i conti con agostino dovranno fare i conti con la sua idea della verità con la sua idea anche della storia di cui parliamo oggi è quindi è chiaro che questa filosofia è molto virata verso il cristianesimo verso la religione verso la teologia ma ai flussi pesanti su tutto il pensiero e va quindi compresa capita e fatta propria ecco l'altra volta come vi
dicevo già nella premessa abbiamo cominciato a vedere quest opera importantissima che è la città di dio un'opera i cui agostino prende spunto dalla crisi dell'impero romano per fotografare pensare a due tipi di città abbiamo detto no la città terrena che è spesso preda dell'orgoglio del pregiudizio dell'ambizione umana e quindi una città sede del peccato e la città invece divina cittaceleste la città appunto di dio che invece quella in cui gli uomini mirano al bene milano all'amore alla carità cristiana e cercano di mettere in pratica i precetti evangelici queste due città abbiamo detto l'altra volta convivono
in parallelo l'una con l'altra in ogni situazione storica sembra dirci agostino c'è una città terrena segnata da certi vizi ma c'è chi in parallelo magari a volte anche in ombra mazza è una città celeste perché gli uomini vivono spesso questa doppia dimensione vivono in un ambiente che è se del peccato delle ambizioni dei problemi è però anelano si spingono verso una dimensione più alta questa era anche la condizione dei cristiani del tempo d agostino che vivevano in una roma decadente per certi versi in un impero romano segnato dall'inizio del peccato ma cercavano ricostituire in parallelo
una comunità di santi una comunità di persone che cercava di elevarsi al di là di questi peccati momentanee i contingenti per questo avevano detto l'altra volta che agostino attacca roma definendola addirittura la babilonia d'occidente una roma decadente perché ha perso di vista il vero bene perché ha perso di vista dio e la sua santità da qui ripartiamo perché a questo punto agostino si lancia anche in alcune analisi dei pensatori del passato visto che si è messo a ragionare su roma e quindi sulla storia anche dell'impero romano vale la pena anche di pensare alle varie dottrine
filosofiche che sono messe a roma ma anche prima nel mondo greco e con questa iniziativa agostino fa un po i conti anche con le due scuole filosofiche che più l'hanno influenzato cioè quella di platone e quella del neoplatonismo quando noi all'inizio del nostro percorso su agostino abbiamo spiegato come lo stesso agostino si avvicina al cristianesimo abbiamo più volte menzionato l'influsso pesante forte del platonismo e del neoplatonismo su agostino ebbene lo stesso agostino riconosce questo influsso si rende ben conto di dovere molto a platone da un lato a plotino dall'altro però non risparmia critiche ai suoi
maestri infatti proprio riguardo a platone agostino lo riconosce come un grande pensatore un pensatore che ha saputo forse per primo cogliere la spiritualità e l'unità del divino ha saputo capire che dietro alla materia cioè qualcosa in più alto qualcosa di più grande qualcosa di spirituale bacio cui l'uomo dovrebbe tendere ma l'effetto di platone il limite di platone è stato quello di non riconoscere l'unico dio e di non glorificare questo unico dio in fondo anche nel mito della caverna alla fine l'uomo esce dalla caverna vede sole e quel sole che rappresenta preparatore l'idea di bene sembra
presagire a un dio unico eppure alla fine platone rimane politeista tutto sommato non riesce a rendersi conto che sia un unico vero dio quindi platone coglie qualcosa di vero probabilmente lo coglie secondo agostino perché aveva anche viaggiato in oriente e forse ipotizza agostino aveva potuto conoscere anche i libri sacri ma non era stato capace di andare oltre questa prima intuizione non aveva saputo completare l'opera potremmo dire quelli bene bisogna rivalutarlo ma bisogna anche mostrare se con d'agostino che il pensiero di platone non giunge a compimento è una critica analoga si può fare al neoplatonismo a
plotino in particolare agostino riconosce che i neoplatonici hanno insegnato la dottrina del verbo del logos no ma non hanno compreso che questo verbo sia anche incarnato e si è sacrificato per gli uomini cioè hanno colto qualcosa anche loro della divinità di questo 1 primo di cui parlavano che in fondo è dio ma non hanno compreso che questo 1 primo si è fatto carne leccese in mezzo agli uomini questo l'ha compreso solo il cristianesimo questo l'ha compreso solo il cattolicesimo quindi quindi anche il platonismo rimane una filosofia a metà potremmo dire aveva intravisto il fine ultimo
del luogo già proprio la città celeste di cui agostino sta parlando ma non ha saputo indicare la vera strada per raggiungere questa città celeste per capire la via per il bene quindi ci sono le passato filosofie utili certo ci sono le pensato filosofie che hanno avviato un percorso giusto corretto e vero certo ma alla fine l'unica filosofia che porta a compimento i vari ragionamenti la filosofia cristiana l'unica verità è quella portata da cristo portata dai vangeli portata dalla chiesa come vi dicevo però al di là dei giudizi sui vari filosofi precedenti la città di dio
è utile come il libro come opere di agostino anche per inquadrare questa filosofia della storia anzi forse agostino il primo vero pensatore a creare una filosofia della storia se noi pensiamo appunto i pensatori presidenti a platone ma anche ad aristotele a vari quale filosofiche hai preso crati sia i sofisti eccetera noi facciamo fatica a trovare un'idea di storia in questi pensatori perché perché nel mondo greco generalmente pur con qualche sparuta eccezione ma generalmente linee del tempo era quella di un tempo circolare c'era l'idea cioè che tutto prima o poi si ripetesse oa livello cosmico e
ricorderete forse empedocle che in questo senso era molto esplicito oppure gli storici che parlavano di panin genesi di eterno ritorno dell'uguale eccetera oppure a livello individuale in fondo anche lo stesso platone era convinto della metempsicosi cioè e la nostra anima vivesse una vita salisse al cielo e poi però si reincarna se più volte quindi c'era un'idea del tempo che era portato a ripetersi a ricominciare daccapo e dipanarsi poi ricominciare daccapo e dipanarsi così via e così via e così via all'infinito questa era l'idea che a volte in maniera più esplicita a volte sotto traccia emergeva
da tanti pensatori antichi da tantissimi pensatori anti agostino da questo punto di vista porta una vera e propria rivoluzione porta una rivoluzione perché lui rifiuta questa idea dell'eterno ritorno questa idea ciclica del tempo e introduce invece l'idea allineare del tempo un'idea che permette anche l'introduzione del concetto di progresso per i cristiani infatti è così nel primo a metterlo ben in chiaro il tempo non può essere ciclico non può tutto ripetersi all'infinito c'è un inizio che è unico che alla creazione del mondo da parte di dio è lì che si crea il mondo è lì che
si crea anche il tempo c'è una prosecuzione che è unica e ci sarà una fine che deve ancora arrivare certo ma che arriverà la fine dei tempi giudizio universale preannunciato dall'apocalisse quindi il tempo non si ripete non è che ci sono infiniti inizi e infiniti finali inizio alla fine sono unici come unica è la venuta sulla terra di dio l'incarnazione di dio in gesù cristo sceso sulla terra morto e risorto per noi è venuta una sola volta nella storia e non si ripeterà tutti gli eventi che accadono sono eventi unici e irripetibili perché perché la
storia è una linea che non si ripete che non ritorna su se stessa una linea retta un segmento meglio ancora con un inizio e una fine ma proprio perché non si ripete questa storia ci può dare per una volta l'idea anche di un progresso c'è un cammino della storia se ne abbiamo l'idea di una storia che si ripete all'infinito che è un cerchio è chiaro che i cammini sono anche delle retrocessioni in un certo senso perché perché se anche io mi sto evolvendo se anche io sto facendo fare dei passi in avanti alla civiltà poi
la civiltà morirà e rinascerà è di nuovo farà dei passi avanti e poi di nuovo crollerà e rinascerà l'idea di un tempo che ritorna su se stesso e quindi non progredisce mai definitivamente se invece l'idea del tempo quella di una linea i progressi possono diventare duraturi nel senso che c'è un orientamento in questa storia il tempo è un segmento ma è un segmento orientato cioè come una freccia stiamo andando verso una certa direzione e per i cristiani questo è verissimo no si va verso il giudizio universale la storia non procede a caso la storia prosegue
in una certa direzione voluta pensata concepite per dio quindi c'è un progresso c'è un cambiamento quindi c'è anche un divenire i fondi o per platone aristotele se ci pensate bene il divenire certo sera nel mondo il mondo era soggetto a divenire nel mondo era tutto sommato qualcosa di meno perfetto pensate ad esempio ad aristotele la sua divisione dell'universo in due fasce in due zone ricorderete che c'era il mondo sub lunare quello dove esisteva il divenire che era il pianeta terra in pratica e poi c'era un mondo celeste quello in cui non c'era il divenire ecco
le cose di minor conto le cose imperfette erano soggette al divenire come la nostra terra le cose perfette più importanti invece no erano eterne ed immutabili ebbene questo dava l'idea in aristotele ma anche in altri pensatori che divenire fosse una cosa tutto sommato secondaria un'imperfezione dell'universo e proprio che in fondo questo divenire venisse poi superato perché si sa il tempo è ciclico e vero che c'è il cambiamento ma il cambiamento poi è destinato a fini e ricominciare daccapo proseguire finire ricominciare daccapo proseguire finite ricominciare daccapo nel ciclo infinito e quindi divenire perde di significato conta
poco perché è una frazione in un eterno succedersi di eventi si è invece l'ottica è quella di agostino cianotica lineare un'ottica univoca direzionata ma anche unica la storia non si ripete il divenire diventa qualcosa di molto importante perché vi retrò i momenti della storia sono unici e irripetibili quindi i cambiamenti che avvengono sono anch'essi unici e irripetibili la nostra vita i nostri cambiamenti del nostro invecchiare accade una sola volta e non accadrà più e quindi diventa importantissimo lari cesa sulla terra di gesù cristo è accaduta una sola volta e non accadrà più in quei termini
in quei modi e dunque diventa importantissima la storia è unica la storia e irripetibile ed è una storia universale che quindi diventa anche condivisa da tutti cioè il passato non torna era nel passato ci influenza ma definitivamente io potrei dire nell'ottica greca che il passato conta fino a un certo punto perché tanto il passato si ripeterà il passato non è un unicum è destinato a ritornare e quindi posso anche forse un po dimenticarmi di questo passato perché tanto mi si ripresenterà di fronte il mondo lo rivivrà ancora a quel passato se invece il passato è
unico è accaduto una sola volta diventa a rilevantissimo la discesa proprio lì gesù cristo su cui agostino ovviamente esiste parecchio è un unicum ma fondamentale nella storia e quindi tutte le genti devono capirlo conoscerlo condividerlo e sud questo passato fondare la loro esistenza quindi la storia è di fatto per come la inquadra agostino una storia della salvezza cioè il percorso che l'umanità compie per salvarsi meglio ancora il percorso del divenire del cambiamento che la provvidenza divina metti in campo per salvare l'umanità intera perché pensateci bene quali sono le tappe fondamentali della storia prima tappa la
creazione dio che crea il mondo e lo dona agli uomini perché in fondo adamo ed eva nell'eden avevano ricevuto il mondo in dono quindi lei della creazione poi c'è la caduta perché c'è l'errore di rame devil peccato di lavorerà che perdono il paradiso terrestre e cadono e poi c'è la redenzione cioè gesù cristo che scende sulla terra per togliere peccati del mondo per salvarci e quindi è un percorso che avvenne una volta sola ripeto ma fondamentale è un percorso che non avviene a caso che dio ha voluto per noi che dio ha diretto per noi
tramite la provvidenza ed è in caduta redazione sulle tre tappe fondamentali del percorso dell'uomo verso la salvezza un percorso che si concluderà solo alla fine dei tempi che si concluderà solo con la risoluzione della carne con giudizio universale con il ritorno di dio sulla terra ma questo è la nostra prospettiva questo è la prospettiva del mondo questo è il cammino della provvidenza ecco questa visione che chiaramente è pesantemente influenzata dalla teologia cristiana come è logico che sia ha avuto una grandissima eco nella storia della cultura occidentale però è anche al di là del cristianesimo in
fondo l'idea che la storia sia unica ma si sa che un percorso guidato da una forza superiore da una provvidenza divina che fa sì che le cose accadano per uno scopo è rimasta nell'occidente è rimasta le tesi errori tantissimi filosofi e cifuentes e buona misura ancora oggi pensiamo a persona come ad esempio è del filosofo idealista dell'ottocento anche critico per certi versi nei confronti della religione e pure hegel avrà un ottica provvidenziali stica cioè riprenderà d'agostino questa idea poi riveduta e corretta ovviamente in termini diversi ma la riprenderà pensate per fino a karl marx forse
il più ater e filosofi perché insieme a nietzsche quantomeno perché autore di pesantissime critiche verso la religione cristiana eppure marx avrà un ottica per certi versi anche gli provvidenziali stica della storia o comunque di una storia che procede non a caso in una storia che procede secondo una legge quasi della storia che riprende alcuni elementi della filosofia di agostino pensate anche al positivismo sempre l'ottocento filosofia che esalta la scienza e che critica pesantemente la religione è però deve molto anche a questa filosofia della storia d agostino insomma ci saranno anche molti filosofi non cristiani o
addirittura anti cristiani che impareranno d'agostino una certo approccio alla storia poi ce ne saranno anche altri che criticheranno questo approccio ti ho citato nice proprio perché è anzi un nemico di questo approccio criticherà pesantissimamente la visione previdenziali stica la visione di agostino ma la storia della filosofia dell'ottocento e novecento e spesso nab storia di lotta tra queste due visioni chi si riallaccia d'agostino e chi lo critica segno anche però del grande influsso che questo pensatore ha avuto su tutto il pensiero occidentale su tutta la storia del pensiero [Musica] ecco con questi discorsi direi che abbiamo
concluso la presentazione della città di dio seconda grande opera oltre alle confessioni di agostino e ci abbiamo ormai verso la fine di questo pensatore rimane qualche breve discorso da fare sulla pedagogia su altre questioni in parte secondarie ma li faremo in fretta e presto passeremo ad altri filosofi concluderemo la patristiche ci avvieremo verso la scolastica però mi interessava che oggi alcuni punti fondamentali fossero chiari e li riprenderemo torneranno in mano nostra nelle prossime puntate anche nei prossimi secoli perché questo percorso del nostro podcast dentro la filosofia è ormai lungo ma ci sono ancora moltissime puntate
da fare per oggi ci fermiamo però qui vi ricordo che il podcast lo potete ascoltare su tante piattaforme sul podcast google podcast spotify deezer cas box appradio spreaker audible youtube e su queste piattaforme però se volete potete ascoltare anche il podcast gemello chiamato dentro alla storia visto che oggi abbiamo parlato di filosofia della storia vale la pena di ricordarlo in più vi ricordo anche che se vi piacciono la filosofia la storia anche più vicine giorno i nostri potete cercare di sci youtube dove sono presenti centinaia di video sulle varie epoche storiche le varie epoche e
filosofiche basta cercarmi come ermanno ferretto pure come script se poi volete rimanere in contatto tenere a mente tutti gli appuntamenti e le iniziative è certa potete seguirmi se volete sui social network su facebook su twitter oppure su instagram dove mi trovate come skype oppure potete abbonarvi alla newsletter gratuita e settimanale esce appunto il lunedì sera oltre anche lunedì notte se faccio tardi dove facciamo il punto dei video dei podcast fatti giu altra settimana ma anche di consigli di lettura consigli divisione varie cose per abbonarvi basta andare sul sito internet ermanno ferretti punto i teli nella
home page trovate già il modulo per lasciare la vostra email e ricevere questa newsletter basta ho finito ci sentiamo presto parlando avanti col nostro percorso e concludere il discorso su agostino e poi per tanti altri autori pensatori filosofi lungo la storia già alla prossima [Musica]