schopenhauer è un filosofo e sinistra questo lo abbiamo già messo in chiaro nella lezione precedente quando abbiamo visto che cosa c'è una volontà e rappresentazione per questo filosofo tedesco e abbiamo visto come lui interpretava la distinzione tra fenomeno e nomino già operata da kant ora però questo pessimismo avrà messo in un certo senso la prova dei fatti nel senso che dobbiamo provare a vedere come questa situazione cosi ncaa questa volontà di vivere che è la vera realtà delle cose influenzi la nostra vita e l'influenza come prevedibile maniera piuttosto tragica andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica]
il solito batman non è notte ma una giornata estiva e tempestosa quindi magari se di tanto in tanto sentito il rumore di fondo è probabile che siano i tuoni che echeggia nell'ambiente ma ci stanno bene perché oggi parliamo di qualcosa che ha un che di diciamo così maestoso sublime e tragico allo stesso tempo cioè parliamo del dolore che come vedremo contrassegna tutta la filosofia di schopenhauer e tutta l'esistenza umana purtroppo perché il dolore diciamo che questa constatazione del fatto che la nostra vita sia dolore schopenhauer la ricava direttamente dalla sua metafisica dall'idea che il numero
cioè la verità più profonda sulla realtà sia l'esistenza di una energia di una pulsione che avevo chiamato volontari vivere ora dire che tutto è volontà di vivere che tutte le volontà che tutto è desiderio implica necessariamente ammettere in dolore un dolore totale in totalizzante perché perché fa questa semplice osservazione e schopenhauer volere cosa significa come ho detto l'altra volta che è liberare bramare spingerci verso qualcosa che si vuole ottenere ma che ovviamente ancora non si sa se l'essere umano le piante gli animali dettate batman tutti bramano continuamente qualcosa e questa è la loro natura più
profonda significa che tutti sentono la mancanza di qualcosa perché bramare desiderare vuol dire volere qualcosa che non si sa ma se tutti sentono continuamente la mancanza di qualcosa significa che tutti soffrono che tutti vivono è costitutivamente in un perenne stato di pensione di desiderio di aspirazione che non viene mai appagata cioè la vita e nessuno la vita degli uomini la vita di tutto il cosmo è dolore per un povero dicevo anche l'altra volta quando vi ho detto che dobbiamo ripiegarci su noi stessi per capire cosa siamo realmente ora se noi ci riteniamo ci noi stessi
sentiamo che desideriamo e come vi dicevo il nostro desiderio non sia paga mai desideriamo una persona di cui siamo innamorati ad esempio che li facevo l'altra volta è bene la raggiungiamo la conquistiamo in qualche modo il nostro sogno si corona limpa non è che mi chiamo felici da lì in poi semplicemente viviamo preda di altri desideri perché una volta raggiunta la donna l'uomo ti amiamo vogliamo sposarci una volta o andare a convivere e una volta andati a convivere o sposati vogliamo i figli oppure vogliamo una casa più grande su una volta che abbiamo i figli
vogliamo che i figli studi oppure vogliamo una macchina più grande un lavoro migliore una soddisfazione di un certo tipo una sensazione di un altro tipo tutta la nostra vita è un rincorrere desideri dice schopenhauer desideri che non appagano però desideri che non ci mettono mai in pace con noi stessi perché appena raggiungiamo un desiderio appena dopo che stiamo subito ne nasce uno nuovo dentro di noi subito nella nostra mente catturata da altri obiettivi da raggiungere e anche e poi c'è da dire anche che a volte non li raggiungiamo e quindi infelicità ma anche quando li
raggiungiamo salute dopo siamo preda di altri desideri di desideri si rinnovano continuamente mentre la pagamento non si rinnova e se desideri sono continui significa che sono continue anche le sofferenze perché il desiderio è per sua natura sofferenza e questo è tanto più vero per l'uomo l'uomo più degli animali più delle piante e più della materia inanimata vive per i desideri certo peso per avere tutto deciderà tutto vuole ma i desideri delle cose più elementari sono minori per numero e sono meno consapevoli sono questi in tv nell'uomo sono più consapevoli e quindi nella sofferenza maggiore dicevamo
l'altra volta non solo per un desiderio che raggiungiamo 10 ne rimangono i soddisfatti insomma il destino dell'uomo è davvero quello di vivere perennemente nel dolore di non a pagarsi mai di non raggiungere mai il piacere o almeno non raggiungere mai un piacere duraturo perché cosa il piacere anche qui schopenhauer si pone questa domanda perché in fondo se vogliamo capire cosa al dolore è bene capire anche cosa il piacere questioni che si erano già prossimi antichi annona non ogni età con filosofo si chieda cosa solo pensiero e dolore c'erano posti epicuro nell'antichità siano posti gli storici
se la rapporto spinosa se lo hanno posto un po tutti questi problemi ma che cosa è il piacere schopenhauer per definire dare la sua definizione di piacere si richiama a una definizione che era stata data poco prima da pietro verri celebre illuminista italiano per l'altro a verri si schiera anche leopardi per la sua concezione del piacere del dolore segno che come anticipavo l'altra volta da leopardi schopenhauer c'è un certo legame c'è una comunione di intenti c'è una visione simile del mondo magari non non c'è un contatto vero 32 perché schopenhauer conoscerà le poesie di leopardi
molto tardi molto velocemente e molto superficialmente non sarà veramente un è stato non le parti ma entrambi vivono diciamo in una sorta di medesima situazione ambientale culturale e uno di queste situazioni uno di questi punti di riferimento di entrambi i pensatori proprio pietro verri che aveva definito il dolore un breve saggio di fine settecento mai definito il piacere su usate come cessazione di dolore cos'è il piacere non è altro che smettere di soffrire se noi assumiamo perderà questa definizione cioè che il piacere se solo smettere di soffrire che è un po quello che diceva anche
epicurea in fondo riguarda piacere stabile se lo ricordate se noi perdiamo davvero questo ci sono delle conseguenze che lo stimo schopenhauer rai in maniera molto chiara e molto limpida la prima conseguenza è che per provare piacere noi dobbiamo necessariamente prima provare dolore se il piacere è la fine del dolore invece resiste solo nella misura in cui prima soffriamo ok quindi esempio che possiamo fare che so io soffro perché ho sete 87 proprio la mancanza dell'acqua desidero l'acqua soffro a un certo punto finalmente riesco a bere dell'acqua o bere caffè e mi sento appagato finalmente quel
desiderio è soddisfatto e provo piacere ma perché proprio piacere proprio piacere non perché l'acqua sia di per sé piacevole non a caso quando beviamo continuamente acqua la quando ci dice nulla claudio piacere in quel caso perché quel piacere annulla il dolore precedente avevo sofferto talmente tanto per la sete che l'acqua mi pare la più piacevole delle bevande no proprio perché cancella un dolore annulla un dolore fa cessare un dolore ok però appunto la cometa piacere solo nella misura in cui io ho avuto sete se io devo continuamente acqua la cometa più nessun piacere l'acqua diventa
piacevole quando io ho sete allo stesso modo certi cimino ci sono cibi che non ci dicono nulla ma dopo un mese di digiuno una settimana religio uno qualsiasi cibo anche quello che più lordi amo ci renderà felici ci darà piacere non perché il cibo di ps si è piacevole in sé ma perché annulla un golo quindi da un lato non può esserci piacere senza dolore non è possibile provare piacere autonomo per celi indipendente dal dolore l'inter è possibile provare del dolore senza che ci sia il piacere perché il piacere arriva quando noi appariamo desideri ma
tante volte non riusciamo da pagare un desiderio se io ho tanta sete ed effettivamente non bevo non a pago desiderio non provo alcun piacere il piacere dipende dal dolore ma il dolore non dipenderà il piacere capitano librato in tanto più tante volte abbiamo dolore e non arriva pensieri poche volte abbiamo dolore e poi arriva un po di piacere quindi questa è la prima caratteristica seconda caratteristica il piacere per annullare il dolore ha bisogno di annullare anche se stesso dice schopenhauer cosa intende dire che ebbe tanta sete bevo e bevendo sconfiggono il dolore momentaneamente anni nel
dolore ma questa vittoria tra virgolette è una vittoria brevissimo io ho sete o ceto o siete soffro per ore all ora la sete finalmente trova una fontanella bevo dell'acqua provo piacere sto bene ma questo piacere dura pochi minuti quando va bene se non pochi istanti sono obiezioni nel momento più breve perché finalmente mi sento sollevato ha pagato bevo bevo 30 secondi e un minuto 2 minuti perché basta favole che sono a posto non proprio piacere e anzi cominciò a desiderare qualcosa di nuovo che una volta pagate alla 7 magari dico è però è anche tanto
che non mangio iniziare siderar e qualcos'altro succede sempre così pensate alle storie lavori di tutta lavavano tu ti innamori di una persona soffre perché quando ti innamori e non proceda vorresti stare con questa persona ma non ha detto che questa persona ti ricambi non sai se verrà ricambiato cela conquisterai se il tuo sogno si coronerà eccetera eccetera è certo a sofri poi mettiamo che le cose vadano bene effettivamente questa persona è anch'essa in la natalità onde vuole perché è pesce conta felicità la felicità dura poco però hai sofferto magari per tre mesi si esce una
sera va tutto bene sei felice e gasato per una sera due sere 36 dopodiché le cose anche quando vanno bene tendono a diventare normali no non hai che la punì quarto appuntamento è bello come il primo e il quinto e sesto cui paziente proprio la bellezza e la felicità le piacere che derivano da questi appuntamenti de cresce fino a diventare ballantyne normali tano segno che un piacere c'è stato perché ha significato la fine del dolore e temevi che quella che c'erano tv cambia si teme di rimanere da solo eccetera piacere che appaga tranquillizza quella tua
paura con il tuo desiderio però il piacere passa quindi piacere si annulla il dolore ma lo fa annullando anche se stesso perché si autocondanna a durare poco ma perché dipende dal dolore quando il ricordo del dolore passato finisce anche il piacere perché un certo punto tutto il mito e all'altra persona che ho vinto e all'acqua che stai vedendo perché non ti ricordi più la sofferenza che è partito non la senti più e allora e piacere finisce perché il piacere finto di quella sofferenza questo è un apporto profondamente squilibrato che ci fa capire che si penserà
esiste nella vita schopenhauer non nega che esistano momenti di piacere è vero esistono ma solo fugaci sono brevissimi e non riescono a soppiantare dolore la nostra vita una vita segnata dal dolore con brevi pause di piacere con brevi istanti di piacere e tutto questo discorso schopenhauer lo sintetizza comunque una frase che a me piace molto che è molto emblematica che che in poche parole riesce a riassumere tutto quello che ho detto finora e che anche un po un gioco di parole su un proverbio popolare la fase è questa gli scrissi miei strumenti poi interrogazione chiedo
di commentarla perché mi piace la frase è non ci sono rose senza spine ma ci sono molte spine senza rose è un detto popolare no non c'è rosa senza spine un modo di dire per cui la saggezza popolare chi dice che per essere felici dobbiamo anche soffrire sacrificarci lavorare duro no bene quindi non c'è piacere senza un po di dolore però vi si scioperava davvero non c'è piacere senza dolore ma ci sono molti dolori che poi non culminano in alcun piacere segno che il rapporto tra cielo e dolore pende nettissimamente verso il dolore tutto questo
secondo schopenhauer lo sappiamo bene lo sappiamo già tutti è che non vogliamo ammettere tutti noi sappiamo che questo è lecito dell'uomo un perenne dolore e un desiderio inappagato ma ci vogliamo illudere che la vita sia qualcosa di diverso vogliamo preferiamo vivere in un certo senso con il bello di maio davanti agli occhi non accettando la verità sul mondo e il fatto che noi lo sappiamo bene tutto questo è reso evidente secondo schopenhauer e anche dalla letteratura o dalle storie degli eroi se ci pensate bene qui si vede un po l'influenza di un filosofo che è
figlio di una scrittrice ma se ci pensate bene tutte le storie della letteratura e della metrologia ulisse e ne ha ma poi via tutti i grandi eroi tutte fini film di oggi no i film di james bond di qualsiasi eroe dei giorni nostri supereroi non ne parliamo tutte queste storie raccontano l'avventura di un eroe che vuole raggiungere uno scopo che ha un desiderio unisse vuole tornare a itaca oppure che ne so gli avengers vogliono sconfiggere thanos tutti hanno un obiettivo da raggiungere e il film il romanzo il poema un è altro che la narrazione di
questo scopo da raggiungere uno scopo che è ben chiaro fino all'inizio le roi de the vivere una serie di vicissitudini di problemi per cercare arrivare l'auris è l'esempio classico no per arrivare a itaca deve passare per mezzo mediterraneo e mille avventure rischiano due volte la vita fino a quando non riesce a lieto fine a raggiungere sul corpo ad arrivare a itaca emergere servono farci due film prima di riuscire a sconfiggere thanos definitivamente e così via con le sofferenze e dolori qualcuno che muore qualcuno che sopravvive eccetera bene tutte queste storie ci raccontano avventure di eroi
che lottano per raggiungere uno scopo che soffrono perché sono stati sofferenza nei rangers an muoiono ai uguale mezzo mondo a un certo punto spero che ho fatto dopo spoiler quindi si soffre si è sconfitti si nota si nota si nota è tutta la lotta e sofferenza ulisse non ne parliamo alla fine c'è il lieto fine di solito l'eroe vince leroy dopo mille sacrifici giunge a casa ottiene quello che voleva conquista la sua bella nel caso dei romanzi ore le storie d'amore è però proprio nel momento in cui l'eroe raggiunge il suo obiettivo cala il sipario
la storia finisce il film si chiude con l'icona oppure il poema giunge a compimento perché questo dice schopenhauer perché i narratori sanno bene che quando verrà raggiunge l'obiettivo cioè supera tutte le sofferenze vissute fino a quel momento prova piacere e che trasmette piacere ovviamente anche al lettore ma subito dopo questo piacere finisce se noi potessimo proseguire nella lettura narratore ci raccontasse quello che accade dopo vedremo che l'eroe una felice gli orari non può essere felice perché perché il piacere dopo poco si sa nulla il piacere dopo poco finisce il piacere termina in fondo citato unisse
non a caso perché simili quadrate chiaramente l'odissea finisce con l'insegna torna italia ma dante il nostro poeta grande poeta medievale da provate a immaginare cosa sarebbe successo a ulisse se diciamo omar avesse seguito le gesta anche dopo che cosa sarebbe successo ulisse avrebbe ricominciato a viaggiare non sarebbe potuto rimanere lì fermo no a te il famoso canto di ulisse si racconta di comuni si sia avventurato poi di nuovo nel mediterraneo ora nel seicento non sono i tuoni quest'anno sarà di dolore e sofferenza tragica come dicevo si è rafforzata vittima di questa tempesta estiva dicevo ulisse
è il simbolo di questo eroe che raggiunge l'obiettivo è felice ma la felicità finisce e subito dopo i tre degli altri desideri è preda di altre aspirazioni di all the brave e quindi di altri dolori a questo punto 5 laura pepe rifiuti era un po le somme qual è la condizione dell'uomo 1 individua in realtà tre fasi tre condizioni dell'uomo una che domina le altre due che però si alterna quella dominante quella veramente più importante quella che contraddistingue l'esistenza umana e dolore la nostra vita è dolore permanentemente cioè nel senso si può anche a fiorire
un po il dolore può anche sembrare di scomparire man a scomparsa momentane tutte le altre cose arrivano vanno dolore rimane quindi dolore è la vera natura della nostra vita ma non c'è solo il dolore c'è anche il piacere vi ho detto che una breve istante di pausa e c'è infine una terza condizione che alla noia cos'è la noia da noi ha quindi non è che siano punizione poi così piacevole la noia ma cos'è stano la noia è quella condizione che proviamo nel momento in cui dopo aver appagato un desiderio aver provato piacere viviamo per qualche
momento in una assenza di desideri ulisse raggiunge itaca sconfigge i proci riacquisisce suo trono felicità piacere poi pensieri che dura qualche minuto qualche ora fa la grande dopo di che noi a guardia perché non ha ancora una vedi sidari troppo stanco forse per avere nuovi desideri ma il pensiero è già finito e questa noia è chiaramente preludio poi a un nuovo dolore analisi dei per ragioni sta anche la noia che è comunque una mancanza di piacere e una mancanza di dolore quindi cosa la vita riassumendo sempre con una delle celebri frasi liscio penale la vita
è un pendolo dice così la vita un pendolo che oscilla tra dolore e noia con brevi istanti di piacendo chiaro che una condizione così drammatica non si era ancora vista mare il quadro è ovviamente tragico lo avevo già detto ma adesso lo stiate capendo in maniera più concreta e toccando un po con mano anni è un quadro tragico che riguardano solo luogo ricordatevelo questo riguarda tutto tutto l'universo soffre perché tutto l'universo ai volontari di vivere ovviamente quindi tutto l'universo contrassegnato da questo dolore con loro e perenne permanete nuovo fa parte di questo gas soffre anche
lui ma soffre addirittura le di più perché è più consapevole di questo colore e tra tutti gli uomini un uomo che maggiormente soffre il nero la vera vittima di questa vita è in genio il genio che qui c'è una eco ancora un richiamo romanticismo al genio artistico insomma il genio è l'essere che avendo maggior consapevolezza avendo maggior sapete conoscenza di questa realtà soffre di più quindi ripeto non ci avere scampo c'è via di scampo per nessuno chi ha dipinto l'universo come un mondo fatato dove mai si rivivono viaggiando verso il bene verso la realizzazione del
progetto divino verso la felicità per centro gresso eccetera si è sbagliato si è illuso il mondo non è un posto bello in cui vivere l'universo non è un posto meraviglioso in cui vivere che l'uomo può dominare l'universo è una sorta di sepolcro è un luogo in cui gli esseri vivono ma muoiono so finale si ricompongono è una specie di grande cimitero questo universo dove la morte segna tutto segna la nostra esistenza che se le facciamo finta che non sia così mai così segna l'esistenza di ogni cosa anche l'uomo stesso in fondo cosa essendo un sepolcro
dice proprio così scioperava l'uomo è il sepolcro nei mille altri animali perché l'uomo per vivere deve uccidere gli altri animali e a loro volta gli animali per vivere devono uccidere altri animali ancora o altri esseri viventi come le piante questo universo è una carneficina è un luogo in cui tutti si uccidono a vicenda per vivere incutono sofferenze agli altri e non c'è via di scampo questo questa è la tragica natura dell'universo quindi possiamo dirla proprio chiaramente siamo di fronte pessimismo cosmico un pessimismo che investe tutto l'universo e loro in primis tutto l'universo non ha scopo
non ha senso non ha significato la moretto anche l'altra volta ma adesso è piuttosto chiaro se l'uomo è nato per soffrire già in sofferenza inutile non è che come l'analisi del cristianesimo qualcuno alcune dottrine cristiane si nella vita soffriamo ma serve a qualcosa verremo ricompensati nostro dolore ci è utile il nostro dolore è inutile se conosce però ci porta semplicemente a quando va bene ha un po di piacere che però non con a pagare tutto quel dolore e viene subito soppiantato da nuovo dolore all inizio dalla noia la nostra vita è utile la vita di
tutto l'universo è inutile per questo pessimismo cosmico fa che davvero siamo agli antipodi di ogni forma di ottimismo di fede e di speranza di unico fine dell'universo è continuare a soffrire e continua a resistere ma questo vuol dire continuare a soffrire poi c'è altro scopo non c'è altro significato quindi tragedia ovviamente uno potrebbe dire beh ammetto anche che la vita sia dolore sia sofferenza c'è la morte ci sono molti desideri che non vengono pagati gli altri che vengono pagati ma rinascono insomma si può anche accettare un lato al nero del discorso il suo per avere
maniera abbastanza ha senso che su alcune cose che potremmo essere d'accordo più o meno tutti però uno pulire appunto non è sempre così ci sono delle eccezioni ad esempio uno potrebbe dire l'amore amore vero è un'eccezione perché è vero che la vita e sofferenza ma il compagno la compagna l'amore per i figli l'amore tra i genitori l'amore per gli amici ci permettono di sopportare molto bene questo dolore di superare questo dolore no in genere uno cerca l'amore nell'altro proprio perché sa in fondo che la vita è fatta anche di sofferenze ma aiutandosi a vicenda con
il proprio partner poi india eccetera può trovare sollievo da questo dolore ecco schopenhauer affronta il tema accetta questa possibile critica è però tenta di demolirla nel senso che l'indice cos'è l'amore non è intendendo amore di coppia per il momento soffriamo l'amore sessuale che innamora così cioè l'amore tra due partner che vogliono hanno una attuazione in natura anche fisica oltre che spirituale allora questo tipo di amore è secondo schopenhauer un inganno è un un inganno della natura una furbizia della volontà che possiamo chiamarla anche furbizia della specie che sfrutta le legittime aspirazioni dell'uomo e della donna
per perpetrarsi come ho detto no che l'unica unico obiettivo vero della volontà è continuare a esistere continuare questa catena di sofferente ovvio che per far continuare l'esistenza nella nostra specie se diciamo della riproduzione non potrebbe continuare la sua specie scelte alla riproduzione umana e allora cosa da fare la natura cosa fa la volontà per spingerci a realizzare l'unico obiettivo che sia posta è l'unica vera senso unico vero senso delle sue esistenti ci provo con un attrazione sessuale con lo scopo di spenderci a riprodurci e poi far nascere dei figli che soffriranno anche loro faranno sì
che la sofferenza continua l'amore è la vergine anche questo in maniera tragicissima schopenhauer l'amore dice schopenhauer sono dure infelicità che si continua perdita una terza infelicità sono due parte delle infelici che si incontrano non per superare questa felicità ma per far continuare a esistere l'infelicità facendo figli quindi non c'è via di scampo dentro un liscio pena wer questa furbizia della specie è evidente anche diciamo così dal corpo delle donne e qui si vede una forte misoginia di schopenhauer che non era molto gentile con le donne gestire con quasi nessuno perché c'è da dire che aveva
un carattere carattere piuttosto scorbutico e odiamo praticamente tutti però con le donne era più cattivo del solito sì perché dice questo sulle donne schopenhauer dice se ci fate caso le donne quella che sono belle quando hai che esercitano sugli uomini sui maschi un'attrazione sessuale quando sono in età fertile cioè quando sono giovani e appunto fertili quando arriva la menopausa perdono il loro fascino finiscono per una tra le più a segno che dice schopenhauer anche lì la bellezza delle donne viene sfruttata dalla natura per attrarre gli uomini al fine di procreare al fine di riprodursi l'unico
scopo è la rivoluzione l'amore a quell unico scopo la rivoluzione e quindi la continuazione della sofferenza è chiaro con discorso un misogino che immagino le studentesse rifiuteranno completamente e magari anche anche gli studenti è però il che non è trascorso molto superato però capite che si collega tutto il ragionamento che sta facendo schopenhauer di quello di un amore che ha inganno che è illusione e attenzione inganno in cui cade l'uomo stesso non è che l'uomo crea l'inganno non subisce l'inganno l'uomo e la donna subiscono un inganno perché si sentono attratti l'uno all'altra oggi che ebbe
molte conoscenze in campo evolutivo diremmo che probabilmente c'è anche qualcosa di vero nel senso che l'uomo e la donna quando sono fertili come tutti gli animali effettivamente hanno un fascino maggiore perché mettono già tutti tutti i tipi di ormoni che spingono ovviamente schopenhauer avere come un inganno una furbizia della natura della specie l'uomo quindi è proprio radice così anche questo show canale è lo zimbello della natura nel senso che cade naming anni che la volontà gli presenta l'uomo dell'uomo come uomo e donne insieme l'umanità si illude che l'amore vi sembrerà i suoi problemi che l'amore
il solleverà dalle sofferenze che l'amore gli darà la felicità una realtà l'amore sfrutta questa illusione per portare l'uomo a soffrire ancora di più a far soffrire ulteriormente i propri figli a commettere quindi il peggiore dei crimini perché far fini per schopenhauer a un crimine è il peggiore dei crimini perchè condanni un bambino innocente in forno all'infelicità di della vita solo per rendermi felice e vince su penale è proprio per questo motivo che quando parliamo di sesso gli argomenti legati alla sfera sessuale proviamo imbarazzo e vergogna non perché se esso sia un tabù ma perché sotto
sotto questa è la vera ragione sotto sotto sappiano che il sesso è un crimine che sesso è un ingiustizia è un regalare l'infelicità ai nostri figli alle uniche persone che diciamo di amare come sangue del nostro sangue per questo che abbiamo imbarazzo per questo ci vergogniamo e nascondiamo tutte le la sfera sessuale nel privato non lontano in mostra una mettiamo in pubblico perché è vergognoso perché ci sentiamo in colpa ecco in discorso credo sia abbastanza chiaro ora lo concludiamo affrontando una serie di critiche schopenhauer rivolge alle varie forme di ottimismo che erano emersi nella storia
della filosofia nel senso che lui è un pessimista l'abbiamo capito ma in realtà al salone la filosofia spesso presenta visioni completamente opposte perché generalmente nella maggior parte dei casi almeno c'è una visione ottimista o almeno cautamente ottimista che emerge dai clienti precedenti ecco schopenhauer magari non un'opera unica ma un po qua un po line vari opere in vari discorsi che affronta prende di petto queste visioni precedenti e le attacca adesso il momento di ricapitolare un po il punto perché alcune cose che abbiamo già dette ma adesso tiriamo le somme allora primo luogo schopenhauer attacca il
cosiddetto ottimismo cosmico cioè quell'ottimismo che riteneva che l'universo fosse guidato da leggi che portavano luogo il mondo verso il bene è ottimismo di aid el peten e una no per il quale è vero che magari l'uomo un po soffrire che è che la mette la sofferenza umana ammette le tragedie le disgrazie l'uomo possa offrire ma questa sofferenza è sempre un punto di passaggio in un percorso che è globalmente positivo che è globalmente diretto verso è bene verso la felicità ok questa è la visione dell'ottimismo cosmico schopenhauer ritiene che sia vero esattamente il contrario non c'è
nessuna legge nazionale che miri al mondo l'unica leggere il mondo è la legge della giungla la legge della violenza e della morte e non c'è spazio ovviamente per quindi per nessuna forza superiore razionale che sia l'assoluta delle anno che sia il dio cristiano la provvidenza quello che volete non c'è spazio per nulla di tutto questo come vi dicevo schopenhauer è ateo la volontà è un assoluto ma sicuramente non è un dio perché è una forza di razionale come dicevo libera e cieca quindi schopenhauer è ateo e scrive veramente su dio maschi ma una frase che
è rimasta un'altra diventata abbastanza famosa ve la presento cattura il mio oriente uno dei libri secolare però insomma interessanti di soprano dice questo verrà un tempo in cui la dottrina di un dio come creatore sarà considerata in metafisica come ora in astronomia si considera la dottrina degli epicicli cosa vuol dire che in futuro ci conoscete nacque l'idea di dio che ha segnato la storia della filosofia delle religioni per millenni per la messa da parte verrà riservata una cosa antica così come oggi si considera antica la dottrina degli ip cicliche era quella dottrina se vi ricordate
usata nel sistema dispone di cotone maico per giustificare in un'auto di certi pianeti che non risultava chiaro secondo la teoria dell'orbita circolare oggi nessuno più parla dei pc clinic che sono scemenze sono state superate allo stesso modo secondo schopenhauer ci supererà l'idea di dio che verrà ritenuta prima o poi futuro un retaggio di una credenza ingenua di un'umanità ancora poco sapiente ovviamente questo pessimismo però non riguarda solo il cosmo riguarda anche la società difatti schopenhauer attacca il cosiddetto ottimismo sociale cioè quell idea che l'uomo sia naturalmente portato vivere insieme agli altri l'idea che abbiamo visto
non aveva già aristotele dei greci l'uomo come animale sociale per è stata ripresa in parte dal look da russo eccetera da molta parte dell'illuminismo ecco scioperavano invece si ispira molto di più aux la vede praticamente come aux l'uomo non è un essere che ama che vuole bene naturalmente agli atti l'uomo una bevo l'uomo è un animale non hanno né male sociale è un animale e basta quindi proprio l'uomo homini lupus di hobbes che vive insieme agli altri solo per interesse per bisogno per forme di egoismo come diceva anche se proprio pari pari lo stato secondo
schopenhauer quindi esiste non perché ci possa guidare verso il bene non perché siamo naturalmente portati a convivere con gli altri no lo stato esiste solo per evitare che ci ammazziamo a vicenda perché altrimenti se non ci fosse lo stato riemergerebbe proprio senza più alcun limite la natura egoista e violenta dell'uomo luogo fonda gli stati per garantirsi garantirsi la sicurezza per evitare la morte diretta come dicevamo lo so proprio esattamente quindi poche speranze anche qui non è che la cosmo è triste e drammatico ma con gli altri uomini ci possiamo aiutare non c'è molto spazio neppure
per quello anche la vita sociale grana vita segnata da sofferenze segnata da dolore segnata da prevaricazione continua sappiamo accettiamolo così va la vita secondo show cannavò infine terza forma di ottimismo schopenhauer si scaglia anche contro il cosiddetto ottimismo storico cioè quella tendenza che tra l'altro era molto forte proprio nell'inizio dell'ottocento di vedere nella storia un percorso di graduale e costante miglioramento la storia va sempre verso un meglio verso il bene questa idea era tipica del sistema che li hanno lo abbiamo detto ma come vedremo la troveremo anche nel marxismo e la troveremo anche nel positivismo
due correnti che proprio emergeranno attorno alla metà dell'ottocento e quindi segno che questo secolo 800 escono secolo di grande fiducia nella storia ci portava una belen era esattamente opposto a lui c'è un pessimismo anche storico perché perché la storia non porta il nuovo a migliorare la storia non porta veri miglioramenti e si illudono quelli storici quei filosofi che vogliono presentarsi una storia come un cammino di costante perfezionamento non è così l'uomo è sempre uguale a se stesso nella storia se noi guardiamo davvero con occhio onesto alla storia dice schopenhauer ci accorgiamo che si ripetono sempre
gli stessi fatti che l'uomo commette sempre di nuovo gli stessi errori che nuovo non impara mare alla storia potremmo dire no perché avevo capito nelle guerre sono cattive e potremmo a farle abbiamo capito che l'odio verso l'altro proprio le cattivo è però continuiamo a fare cioè l'uomo non cambia se conosce penale il luogo è immutabile quindi chi fa storia mostrando dei progressi dei cambiamenti dei mutamenti che viaggiano verso un costante perfezionamento è un bugiardo a volte ho un illuso nella migliore dell'ipotesi sconosciuto anche perché tenta di far storia trovando delle leggi generali quando la storia
non può dare le leggi generali secondo ceppo nuovo perché per la storia parte dell'individuale la somma di tante azioni infatti le singole e quindi non si può dare una legge universale che valga per tutte per tutti come si fa invece che sono alle scelte nelle scienze scienze si può fisica cercare una legge che vale sempre comunque nella storia non si può la storia non è possibile perché la storia degli eventi storici sono la somma delle mosse individuale e quindi sono imprevedibili come dicevamo fin dall'inizio no anche nel mondo fenomenico la morale l'azione dell'uomo sfuggono alle
leggi necessarie così la storia non si può dare una storia vera collegi uniformi e costati per questo non si può fare una storia generale casomai unico scopo della storia qui sopra vi propone una vera propria cancellazione alla vecchia storia a rifondazione nella storia se noi dovessimo rifondare la storia dovremmo farlo rimarcando sempre la costanza della storia cioè la nostra dovrebbe essere una storia che ci mostra che l'uomo come dicevo prima è sempre uguale a se stesso e quindi la storia più grandi storici e schopenhauer dovrebbe essere fatta dai filosofi che rimarcano le caratteristiche dell'uomo quindi
questo nemmeno legata ai fatti di per sé e che contano quel che conta perché tanto sono nè le ripetizioni ma la storia fatta dal punto di vista della filosofia una filosofia che mostra la costanza e l'uniformità del comportamento umano ecco questo è il quadro questa è la situazione questa è la visione di schopenhauer per quanto riguarda la vita umana la vita e società l'universo e tutto quanto è una visione come vi ho detto durano digerire infatti io la lezione di oggi la terminerà qui perché c'è già abbastanza materiale per pensare a quello che abbiamo detto
per aggiornarsi sopra avete come sempre il vostro libro a cui fa riferimento e se avete domande sapete dove trovarli in descrizione trovate gli argomenti che ha torchiato oggi con link per ripescarlo all'interno del video la prossima volta parleremo delle mie di liberazione perché sembra tutto tragico e tutti drammatico ma schopenhauer dice che forse si può uscire da questo meccanismo di dolore si può fare un percorso per liberarsi dal dolore e vedremo chi ci vediamo con la sua volta conscio penale ma poi anche con lezioni di storia e di equazione civita ciao [Musica] [Musica]