Buongiorno Buon pomeriggio e Buonasera Questa è la terza lezione dedicata a Machiavelli e Oggi parleremo del principe prima però ricordatevi di lasciarmi mi piace qui sotto di iscrivervi al canale e di seguirmi anche su Instagram mi trovate come diario di Charlotte [Musica] nelle scorse lezioni abbiamo già dedicato una video lezione alla vita di Machiavelli che vi lascio qui abbiamo poi analizzato brevemente le altre opere importanti di Machiavelli come il discorso sopra la prima Deca di Tito Livio Ma anche la commedia La mandragola e vi ho dedicato un'altra videolezione oggi però parliamo dell'opera più importante quindi
del Principe di Machiavelli mentre si trova all'albergaccio Machiavelli si dedica all'ozio letterario e scrive per l'appunto i discorsi sopra la prima Deca e il principe il titolo originale dell'Opera doveva essere in latino e doveva chiamarsi de principatibus quindi questo era il nome di un opuscolo ciò lo sappiamo dalla lettera a Francesco vettori nella quale dice Machiavelli di volerlo dedicare a Giuliano de' Medici figlio di Lorenzo il Magnifico leggiamo ora la lettera al Vettore numero 10 dicembre 1513 e Perché Dante dice che non fa scienza senza non ritenere lo avere inteso io ho notato quello di
che per la loro conversazione ho fatto capitale è composto un opuscolo dei principatibus quindi qui il titolo del Principe dove io mi profondo quanto io posso nelle congitazioni quindi nelle riflessioni di questo sughetto disputando Che cos'è il Principato di quale specie sono come si Acquisiscono come si mantengono perché si perdono e se vi piacque mai alcuno mio ghiribizzo quindi così definisce la sua opera questo non si dovrebbe dispiacere Quindi se vi piacciono i miei scarabocchi Questa però in particolare non dovrebbe dispiacervi e a uno Principe a un massimo e un principe nuovo dovrebbe essere accetto
ma io lo Indirizza la magnificenza di Giuliano come abbiamo detto Giuliano dei Medici figlio di Lorenzo il Magnifico Tuttavia nel 1916 Giuliano de' medici muore e quindi Machiavelli dedica il libro a Lorenzo di Piero de' medici duca di Urbino Ecco perché spesso quando andate su internet trovate che il principe sia stato dedicato a Lorenzo de' medici e molti confondono con il magnifico che però era già morto Inoltre spesso viene associato proprio al principe online viene associata all'immagine di Lorenzo il Magnifico ma non è Lorenzo il Magnifico è Lorenzo Piero de' medici duca di Urbino Quindi
fate attenzione la prima edizione del principe risale al 1532 e il Trattato assume il titolo definitivo poi nell'edizione a stampa che usciranno postume Quindi dopo la morte di Machiavelli Che cos'è il principe è un trattato sul sovrano ideale in 26 libri Questo genere fiorirà Grazie proprio Alla diffusione degli specula principi che cos'erano erano degli elenchi delle Virtù del principe perfetto Qual è la struttura di quest'opera abbiamo 26 capitoli titolati in latino più la dedica la lettera dedicataria ad magnificom laurentium medicem Lorenzo Piero dei medici da qui la confusione come dicevo con Lorenzo de' medici il
magnifico cosa fa quindi Machiavelli offre il piccolo volume al nipote del magnifico che riassume quindi un'impresa anche dei grandi uomini e riprende le letture antiche piglia Dunque vostra magnificenza questo piccolo dono con quello animo che io lo mando il quale se da quella Fia dirigentemente considerato eletto vi conoscerà dentro un estremo mio desiderio Chella pervenga quella grandezza che la fortuna e le altre sue qualità Le promettono quindi Machiavelli dice leggenda vostra magnificenza questo mio piccolo dono quindi questo mio libro Il quale se sarà letto in modo diligente quindi letto approfondito capito porterà che cosa a
riconoscere al principe la fortuna le grandezze e anche le qualità che dovrebbe avere e se vostra magnificenza dallo Apice della sua altezza qualche volta volgerà gli occhi i luoghi Bassi in questi luoghi bassi quindi abbasserà gli occhi leggendo il libro conoscerà quando indegnamente io sopporti una grande e continuava ma dignità di fortuna anche qui emerge già il tema della fortuna molto caro è importante a Machiavelli Machiavelli qui imita il discorso di Isocrate che si era rivolto al Re di Salamina per mostrarvi come governare al meglio la città vediamo ora i primi 11 capitoli che sono
dedicati al Principato abbiamo un'introduzione nel primo capitolo il Principato ereditario nel secondo capitolo Dal terzo al quinto troviamo il Principato misto Dopodiché troviamo dal Sesto all'ottavo capitolo Il nuovo principale in particolare al settimo capitolo importante perché dedicato a Cesare Borgia Il Valentino aveva poi nel nono capitolo il Principato civile al decimo capitolo trovate in che modo si misurino le forze dei Principati e poi il Principato ecclesiastico L'undicesimo capitolo come vedete qui Machiavelli ci parla di tre tipi di principati quelli ereditari quelli misti e quelli nuovi da una parte abbiamo in Principati familiari che sono più
facilmente conservabili dei nuovi quindi il principe ereditario mantiene il potere a meno che non sia cacciato con la forza abbiamo poi I principati misti che sono in parte ereditari e in parte Però con nuove province annesse e I principati nuovi che sono i più difficili da mantenere che sono quelli conquistabili con armi proprie Come accade per quanto riguarda Cesare Borgia Il Valentino che approfondiremo nel settimo capitolo nel sesto capitolo vi parla per l'appunto Machiavelli dei Principati nuovi sui principali proprio del tutto nuovi e si sofferma su degli esempi esemplari quindi sui famosi egsempla ovvero Mosè
Ciro Romolo Teseo quindi coloro che costruiscono dei nuovi ordini che cosa dice Machiavelli che per avere un nuovo Principato bisogna essere degli Arcieri prudenti anche qui Questa è una metafora di fatto mutuata dalla tradizione medievale che si trova anche in Dante quindi sì essere pronti a colpire con la propria freccia ma al momento opportuno Machiavelli naturalmente ci fornisce modelli positivi ma anche modelli negativi e come il caso di Savonarola da qui nacque che tutti i profeti armati vincono e li disarmati ruinorono Perché Perché Savonarola verrà poi disarmato e arso vivo Quindi alla fine riuscirà certo
a creare attorno a sé di fatto grande nuovo poter rinnovato che però poi perderà e ci sarà la sua Ruina cioè la sua rovina nel settimo capitolo Come vi dicevo si parla di Cesare Borgia sui principati nuovi che in questo caso non si conquistano con armi proprie Come si dovrebbe ma con armi altrui oppure con la fortuna in questo caso più difficile mantenere il potere perché lo stato è un albero che è cresciuto troppo in fretta ci riuscirà a Cesare Borgia per un po' Ma poi anche il suo Principato finirà nell'ottavo capitolo Machiavelli ci dice
che si può governare anche con la forza per esempio un Principato si può ottenere anche con crudeltà come nel caso del tiranno di Siracusa però a un certo punto viene denunciata perché il principe il tiranno in questo caso perde il consenso gradualmente è vero Dunque che il fine giustifica i mezzi come vi dicevo nella scorsa videolezione dedicata alle opere di Machiavelli questa non è una frase di Machiavelli e una frase attribuita a Machiavelli Perché Perché nel XVIII capitolo del principe si legge nelle azioni di tutti gli uomini e massime dei principi si guarda al fine
i mezzi saranno sempre giudicati onorevoli ed a ciascuno lodati quindi possiamo dire che è una libera interpretazione di un'idea di Machiavelli e una frase una massima ispirata Ah Machiavelli al principe ma non l'ha scritta Machiavelli e quindi non è proprio vero che il fine giustifica tutti i mezzi Voi che ne dite nei capitoli dall'undicesimo al dodicesimo ci parla Machiavelli dell'esercito mercenario questione che ritorna in tante sue opere anche dedicate proprio all'arte della guerra Infatti Machiavelli sottolinea l'inaffidabilità delle truppe mercenarie e la necessità che il principe si circondi di armi proprie Come deve essere Però questo
principe deve intanto avere a disposizione non un esercito mercenario ma un proprio esercito e deve avere anche determinate qualità le qualità del Principe di fatto sono un argomento molto in voga già durante tutto il medioevo ma non solo anche nel mondo antico ne parla Aristotele ne parlerà poi Tommaso D'Aquino Dante Pontano però per tracciare il profilo del principe ideale Machiavelli richiama la verità effettuare della politica cioè la verità che deriva Dai fatti Quindi il principe deve sapere essere buono o non buono dipende dal contesto quindi Machiavelli respinge un po' quel catalogo di qualità o di
vizi del principe ma introduce l'aspetto del contesto famosissima è la metafora della volpe e del leone dice Machiavelli nel XVIII capitolo che il principe deve sapere essere volpe e leone dovete Dunque sapere come ci sono due modi di combattere l'uno con le leggi l'altro con la forza il primo modo appartiene all'uomo Il secondo alle bestie Ma poiché molte volte il primo modo non basta Si rende necessario ricorrere al secondo il principe È dunque costretto a saper essere bestia e deve imitare la volpe e il leone dato che il leone non si difende dalle trappole e
la volpe non si difende dai lupi bisogna essere volpe per riconoscere le trappole e leone per impaurire i lupi quindi forte come leone e astuto come la volpe come vedete qui Machiavelli ribadisce una visione materialistica naturalistica ed esume proprio questa metafora dalle letture classiche per esempio da Cicerone l'astuzia della volpe e la forza del leone negli ultimi capitoli Machiavelli affronta le ragioni che determinano Come dicevamo la perdita degli stati da parte dei Principi il rapporto tra fortuna e virtù e poi un'esortazione finale un altro tema importantissimo Infatti Machiavelli è la fortuna che arbitra di metà
delle azioni umane mentre l'altra metà è nelle mani degli uomini La fortuna è paragonata a un fiume rovinoso che allaga le pianure gli uomini quindi previdenti possono ad esempio degli Arci Però la fortuna Cambia quindi può investirci oppure no E può possiamo dire sommergerci può farci fare naufragio oppure permetterci di condurre una buona vita la fortuna Cambia Cambia come il vento si dice mentre la natura umana è immutabile nonostante ciò però non Bisogna rassegnarsi Machiavelli Paragona la fortuna a una donna che si lascia vincere da chi è giovane ha deciso coraggioso dice la fortuna è
donna ed è necessario volendola tenere sotto batterla e urtarla naturalmente siamo nel Cinquecento Questa era un'idea accettabile all'epoca oggi non paragoneremmo la fortuna a una donna perché deve essere battuta e urtata Ma questa è un'immagine metaforica naturalmente Quindi bisogna dire che di fatto la fortuna non va subita ma diciamo deve attivarsi per cavalcare la fortuna o meno oltre alla fortuna Emerge anche un'altra parola chiave Machiavelli Ovvero la virtù perché virtù e fortuna si implicano a vicenda le dosi del politico restano potenziali se non c'è l'occasione adatta per affermarle non basta quindi avere la virtù Ma
ci vuole anche l'occasione per mostrare di avere questa virtù viceversa l'occasione resta potenzialità se un politico virtuoso non sa approfittarsene Insomma dovrebbe farvi pensare a questo discorso se studiate Filosofia alla potenza e all'atto di Aristotele certe cose rimangono in Potenza e non vanno in atto non diventano atto proprio perché perché non c'è l'occasione l'occasione quindi è quella parte della Fortuna che si può prevedere e calcolare grazie alla virtù nella sua esortazione finale Machiavelli conclude l'opera dicendo che i medici devono prendere il potere devono dotarsi le armi proprie sconfiggere le fanterie spagnole svizzere e liberare l'Italia
l'Italia come saprete in quel periodo storico era in una situazione di vera e propria crisi e infatti Machiavelli denuncia La debolezza militare degli eserciti italiani tornando più e più volte sul tema dei mercenari per esempio Inoltre esorta i medici Perché liberino l'Italia dagli stranieri Infatti nella sua esortazione finale cita anche all'Italia di Petrarca si verifichi dice Machiavelli quel detto dal Petrarca virtù contro furore prenderà allarme e sia il combattere corto che L'Antico valore nell'italici Core non è ancora morto concludiamo questa video lezione dicendo che dal punto di vista della lingua dello stile Machiavelli rifiuta La
retorica ha uno stile Sobrio e asciutto ma vi sono anche in quest'opera dell'espressione impopolaresche e colte insieme a termini tecnici naturalmente del campo diplomatico e militare quest'opera è caratterizzata dal dilemma dal procedimento dilemmatico Quindi da questi periodi costruiti sull'uso della disgiuntiva o o appunto out out o questo o quello argomentazione quindi è chiusa in una successione di principali che sono collegate da congiunzioni avversative ci vediamo al prossimo video dedicato a Guicciardini [Musica]