allora siamo giunti a un passaggio cruciale dobbiamo per quanto riguarda l'analitica trascendentale dimostrare la validità dell'utilizzo delle 12 categorie dei dodici giudizi che diventano dodici categorie siamo di fronte a quel passaggio e cantiamo deduzione trascendentale delle categorie le categorie sono forme a priori sono forme pure forme a priori come funzionano dello presentati ora bisogna capire se sono valide la deduzione trascendentale dunque e la fondazione della validità delle categorie che vuole dimostrare la legittimità delle 12 categorie le dodici categorie hanno il diritto sono legittime nel fondare la conoscenza umana essi sono queste funzionano così sono legittime
nella loro pretesa di funzionare così sono legittime loro pretesa di fondare la conoscenza la conoscenza si fonda sui dati empirici lenticchie di spazio tempo e dieci categorie ma ora che ho fondato la conoscenza in quelli azione devo fondare i fondamenti della conoscenza devo fondare la legittimità la pretesa delle 12 categorie di essere vere valide vi faccio questo esempio un conto è possedere una pistola un conto è essere legittimati ad usarla con queste sempre un conto è dire che possediamo e 12 categorie un conto è avere il diritto di utilizzarle come fondamento della conoscenza umana nella
russia trascendentale cannes vuole appunto fondare la legittimità e una legittimità pretesa e ma infondata ora una legittimità pretesa è fondata per far questo bisogna rispondere alla domanda cosa ci garantisce che la natura esterna obbedirà alle 12 categorie noi pensiamo attraverso le categorie cosa ci dice che la natura esterna obbedisce alle 12 categorie la natura esterna si lascia conformare dalle 12 categorie le dodici categorie sono valide nel fondare la natura esterna questo è quello che kant wall e adesso fare vuole dimostrare iniziamo punto di partenza è il seguente secondo kant l'unità del molteplice ad esempio quello
che vi è su questa cattedra l'unità del molteplice secondo caso non sta nel molteplice stesso è chiaro perché l'unità del molteplice e figlio di una sintesi operata dall'intelletto ripartiamo l'unità vuol dire la conoscenza delle cose molteplici che diventa una tonalità che diventano unità una pluralità che io relazione la sintesi della molteplicità colori suoni forme vengono sintetizzati dall'intelletto alice federica sono unità l'unità federica l'unità alice ma l'unità in questione è sintetizzato operata dal mio intelletto loro sono l'unità di tante cose cioè di molteplicità sensoriali udito in olfattive tattili va bene di gusto eventualmente che arrivò mangio
una brioche e una unità poi di forma di gusto di profumo va bene di phorm appunto di consistenza ma questa unità è una molteplicità unità non a partire dalle molteplici ma dal mio intelletto dunque l'intelletto che unifica sintetizza il molteplice l'unità non sta nella molteplicità ma sta nell'intelletto così come già ci aveva detto locke che l'intelletto operava sulle idee semplici producendo le idee complesse partenza in quella dimostrazione è chiaro l'unità non sta nella molteplicità ok non è il molteplice unito ma l'unità st nell'intelletto che unifica molteplici due c'è una differenza importante ci dice cannes tra
unificazione e unità cancro a ci dice l'unificazione e il processo attraverso il quale si opera la sintesi l'unificazione un processo l'unità invece il principio che realizza l'unificazione l'unificazione e un processo di sintesi io unisco tanti oggetti di con la totalità di questa cattedra unisco tanti dati e producono croce significazione federica alice portafoglio l'unificazione il processo di sintesi di unificazione di unità l'unità e il principio che sta alla base del dell'unificazione del processo unificazione processo unità e il principio fondativo della unificazione e l'unità sapete cos'è e io penso cioè vi è un'unità percettiva di base nel
nostro intelletto che si chiama io penso che raccoglie tutte le percezioni e le unifica le sintetizza il nostro intelletto procede unificando forse qua c'è la vecchia evoluzione della ghiandola pineale cartesiana io penso che non è una cosa fisica è un'unità a percettiva percettiva sintetizzato ice di base che ogni intelletto umano a che porta ad unificare tutto il materiale che deriva dai sensi dunque il materiale luci colori suoni va bene forme odore tutto viene percepito nello spazio del tempo ma poi viene percepito sintetizzandolo unitariamente dalle io penso cioè abbiamo un motore immaginare qua intellettivo lio pes
uguali tutti gli uomini che procede in maniera unitaria uguale per tutti e unifica li open e come procede io penso unità percettiva sintetizza felice di base procede attraverso i giudizi opera in maniera unitaria attraverso i giudizi sui interpreta giudica la realtà in maniera unitaria cioè attraverso il giudizio vero le le categorie io penso opera attraverso le categorie io penso e l'unità percettiva di base che sia tu a si realizza realizzare unità realizza il processo unitario realizza il processo di unificazione attraverso i giudizi su attraverso le dodici categorie che sono il modo in cui agisce io
penso dunque noi abbiamo una sorta di computer ok che è un unità di base che procede attraverso delle categorie che sono il modo in cui io penso tu unifica la realtà e dunque tutti gli oggetti non possono che non essere unificati formati percepiti attraverso le dodici categorie lo penso io penso e il principio di unità attraverso cui los intelletto opera l'unificazione ma unificando attraverso le dodici categorie gli oggetti non possono che non essere pensati se non attraverso le dodici categorie io penso e l'unità che guida l'unificazione ma poiché il processo di unificazione e guidato da
un'unità attraverso le dodici categorie gli oggetti unificati non potranno che non s se non attraverso le categorie pertanto noi pensiamo attraverso dc categorie e la natura è unificata dal principio unitario del io penso attraverso le dodici categorie e dunque ristoro all'esempio prima del mio cugino ma gli strumenti di cucina sono quelli che pertanto i materiali dati non possono che trasformarsi in quella torta intorno ad esempio degli occhiali torno ad esempio delle formine sulla spiaggia torno all'esempio dei cassetti che hanno quelle forme poiché i cassetti della vostra scrivania del nostro normale dei vestiti non hanno che
quelle forme hanno quelle formule ne possono avere un'altra voi i vostri vestiti i vostri bisogni li organizzate nella forma categoria giudizio dei vostri cassetti e dunque io entro stanza delizia tutto ordinata ma perché in ordine e perché l'ha ordinato unificata a partire da un principini tario di base che avendo quel modus operandi di unificazione ha unificato in quel modo lì pertanto i vestiti e gli oggetti la collezione di francobolli e unificato in quel modo lì perché le strutture unificanti sono quelle dunque la natura non può che essere che percepita se non attraverso le dodici categorie
dunque la domanda è valida la operatività delle 12 categorie e valida perché perché la natura stessa che si adegua alle 12 categorie cosa vuol dire riprese tutti i pensieri presuppongono lio penso tutti i nostri pensieri federica portapenne piatto di spaghetti il fuoco che brucia tutti i pensieri che faccio presuppongono unità percettive di basell io penso che ha unificato ma come ha unificato attraverso le categorie pertanto tutti gli oggetti sono pensate attraverso le categorie e gli oggetti sono pensati in maniera corretta perché non possono essere pensate se non attraverso le categorie non c'è un modo per
pensare ad un oggetto ad un dato se non attraverso le gelaterie dunque non sono difficili apposite soltanto farmi il vocabolario è questi mesi la datità tutto ciò che può essere dato la datità empiriche naturale non può che non passare da quell'imbuto e dunque se un imbuto e a un moon che uscirà un buco se questo invece è uno scolapasta centobuchi share con centro luchi cela datità le monde empirico naturale e unificato da un principio unitario a percettivo e di basiglio penso attraverso quegli strumenti categoriali più dischi giudizi che sono quelli pertanto non si può pensare
alla natura se non attraverso le dodici categorie i giudizi armonizzati dall io penso ecco qua che cos'è dunque io penso è un incapace di base spendo ancora due parole poi andiamo alla di trascendentale io penso e un'unità percettiva di base che ha un carattere formale io penso non è un quid non è un che cosa è cos'è io penso io penso è un oggetto no non è un che cosa è non è una sostanza non è un quid non è un ente è una legge formale è un'unità formale ha la caratteristica dell'essere formale è finito
se forma unisce in maniera finita limitata la natura circostante attraverso le sue categorie attraverso le dodici categorie dunque si limita ordinare la realtà si limita e un ordinatore la realtà non la crea la ordina ma la ordine in quel modo lì e non può che non lo diranno i cui modelli parlando una realtà così ma non ha creato la realtà la realtà c'è e la realtà se come fenomeno perché noi come sia come fenomeno lo possiamo sapere perché noi la realtà la formiamo soltanto con l'unità percettiva formale finita nel io penso e la percepiamo filtrata
soltanto attraverso le categorie kantiane dunque un'unità percettiva di base finita formale e dunque una unità che a che fare con un mondo esterno io penso sta per arrivare la metafisica quando non vorrà relazionarsi con il mondo esterno e avrà la pretesa di essere un legislatore che non legifera più con dei dati empirici un legislatore che legifera a partire da se stesso stando in se stesso io pensi diventerà metafisico e produrrà delle idee che nulla che hanno che fare con la scienza e le crede e che nulla hanno a che fare con la scienza sono l'idea
di anima di monde di dio ma tra poco ci arriviamo c'è un altro pezzo di video lezione andiamo alle conclusioni parziale per quei canti inserisce altre forme pure oltre alle categorie gli schemi a cui sono i numeri andiamo oltre che voi sappiate bene le categorie e il processo di unificazione attraverso le categorie operato dal principio unitario di base che io penso ma la conclusione dobbiamo farla intorno al numero dunque che cosa può conoscere l'uomo l'uomo può conoscere soltanto di ricevo il il il fenomeno io penso l'intelletto 12 categorie le intuizioni pur di spazio tempo diventò
il legislatore della natura noi possiamo conoscere la natura ma la natura la conosciamo per quello che appare dunque la conoscenza ha sempre a che fare con sempre che fare con la natura con il mondo in tempi rico chiaro dunque cos'è il numero e il numero ha una doppia valenza per cani il numero è uno è di fatto l'oggetto di un'intuizione non sensibile ma noi possiamo conoscere qualcosa che valga dei sensi no in quel numero possiamo dirci in questo caso e non sensibile e rimanda alla metafisica quando ne parliamo pensiamo a dio parliamo di dio ci
rifacciamo a dio parliamo di anima noi andiamo verso il numero perché dell'anima possiamo fare esperienza dell'anno non senso volgare questo cibo ha un anima questo vino ha un'anima forte vuol dire che le senso ultimo di quel cibo di quel vino dio non è il vino o il cibo o dio anima mondo sono idee oggetti dunque di intuizioni non più sensibili ma della pretesa della ragione di andare al di là dei sensi in questo caso sono numeri ha un'accezione positiva con loro il numero è quello che va al di là della intuizione solo quelle idee sovrasensibile
2 il no meno però un'eccezione anche negativa e quella che quell'oggetto che come che validità della sensibilità di cui noi non possiamo fare esperienza e che pertanto non possiamo conoscere il numero è il limite della conoscenza umana una conoscenza e vere valida quando a che fare con i dati empirici con gli elementi pure a priori spazio tempo 12 categorie io penso l'unione delle 12 categorie delle open source lo spazio il tempo con i dati empirici c dalla conoscenza dei rivali da quando io voglio andare al di aia di empirici voglio conoscere a partire da lio
penso le categorie lo spazio del tempo io non avrò mai una conoscenza vere valida cadrò negli errori della metafisica e dunque vorrò andare verso il numero ma il rumeno è l'equivalente di radice quadrata di meno hicks il numero è l'inconoscibile numero è il limite della conoscenza umana il numero è quel limite che ci dice la conoscenza umana un argine oltre il quale si può andare puoi andare per fondare la tua etica vive alice come se dio esistesse guidasse a sua vita perfetto va bene ok federica vivo come se io avessi un'anima immortale che va al
di là della morte del corpo vivo come se e credo a dio e all'anno immortale non dico l'anima immortale esiste dio esiste perché porto e verdi re dio esiste vuol dire conoscere dio ma la conoscenza passa aperti l'esperienza e gli elementi puri le forniture a priori e di dio tu non puoi fare esperienza io vivo come se l'anima fosse immortale per dire che l'anima si ha realmente esistenti come immortale dovrei fare esperienze da immortale ma dell'animo facciamo esperienza e dunque l'anima immortale va al di là delle pirico dei dati di chiese natura ed è una
pretesa dell'intelletto con le sue forme pure ma l'intelletto con le forme pure senza esperienza non produce conoscenza dunque ciò che è valido praticamente dio e l'anima voi potete vivere come se dio esistesse come se l'anima immortale esistesse non vale come conoscenza come veloso elogi avverrà certa kangle e affondare la matematica e la fisica la geometria alle scienze astronomia conoscenze nere certe rispetto lo scetticismo dei un razionalismo idealista di cartesio ma non vuole fondare la metafisica come scienza perché ci vuole fare l'opposto mostrare commessa sia una disciplina connaturata all'uomo perché lo condisce andare adesso al numero
ma una disciplina che andando oltre esperienza non potrà mai essere una disciplina scientifica pertanto è la chiusura la critica della ragion pura nella parte dell'analitica trascendentale ci dice una conoscenza e vera certa nei limiti dell'esperienza e nelle giuste corrette operazioni formali del io penso delle categorie e delle intuizioni spazio e tempo una conoscenza e bere vai da quando è l'unione di elementi a posteriori l'esperienza i dati empirici e di elementi pure a priori io penso le categorie che lo spazio il tempo dentro questa dimensione pratica empirica e aprioristica e possibile una conoscenza avere certa pertanto
è possibile la matematica e scienza la fisica come scienza la geometria conoscenza ora non vedere appunto se possibile la metafisica ma questo l'argomento della dialettica trascendentale