Il VENTENNIO FASCISTA in ITALIA

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dopo la prima guerra mondiale il Regno d'Italia ha subito un umiliazione bruciante a seguito di tutti i sacrifici e nonostante la vittoria la pace è vissuta come una sconfitta il popolo italiano senti il bisogno di una guida di qualcuno che possa guidare alla grandezza la patria offesa non riconoscendosi in uno stato liberale percepito come debole e incapace durante il primo dopoguerra la lotta politica avrebbe visto L'ascesa del Movimento fascista e del suo partito il pnf guidato da Benito Mussolini nel 1922 dopo la marcia su Roma il Duce sale al potere il ventennio fascista è appena
iniziato Mussolini non sali improvvisamente la guida del governo Anzi impiega anni di lotte politiche per arrivare a questo punto se siete interessati abbiamo un video apposito sull'argomento lo trovate sul canale A differenza dei vari stati totalitari che sarebbero apparsi in Europa il regime fascista di Mussolini ha una differenza decisiva l'esperienza del partito Nazionale fascista in Italia è definita come totalitarismo imperfetto Ma perché in Italia A differenza degli altri Stati totalitari continuano a sopravvivere le strutture del regno Mussolini è sì il Duce del Fascismo e capo dell'esecutivo ma il capo dello Stato rimane il re il
pnf è solo una parte del regime E a differenza di un paese come l'URSS non soppianta alcun ruolo dello Stato ma lo affianca nelle sue mansioni Mussolini per portare avanti la sua volontà non usa Infatti il partito ma si rifà i Prefetti come un normale Capo di Governo e l'Ordine pubblico è mantenuto dalla polizia non dalle Milizie fasciste l'obiettivo di Mussolini rimane comunque quello di fascistizzare l'Italia Ma a differenza di altri sviluppatori decide di mediare con l'ordine che ha soppiantato piuttosto che stroncarlo essere membri del pnf non è Infatti obbligatorio per ogni cittadino Ma sicuramente
aiuta la tessera del partito fascista perde rapidamente il suo valore elitario diventando ad un certo punto necessaria per lavorare nell'ambito pubblico l'obiettivo di fascistizzazione delle masse passa per altre vie la tessera del partito per il Duce non corrisponde ad un vero cuore fascista il regime crea una costellazione di associazioni in cui inserire la popolazione ad esempio abbiamo l'opera Nazionale dopo lavoro che si occupa dello svago dei Lavoratori nel loro tempo libero ovviamente svago fascista il regime però sa che per un futuro veramente littorio bisogna focalizzarsi sul futuro d'Italia i giovani nascono nei primi anni del
ventennio i Fasci giovanili i gruppi universitari fascisti e in particolare l'opera Nazionale Balilla fondata nel 1926 lo NB inquadra tutti i ragazzi tra gli 8 e 18 anni dividendoli in Balilla e avanguardisti dando loro un uniforme un approfondimento è una speciale dottrina di educazione fisica paramilitare e propagandistica si sarebbe poi fatto una distinzione per i bambini tra i 6 e i 12 anni con la creazione dei fili della lupa il fascismo cerca di accompagnare il cittadino dalla più giovane età Fino all'età adulta i figli d'Italia si vestono di nero e portano il Fez classico copricapo
turco adottato dagli Arditi durante la grande guerra e traslato nel ventennio fascista questi ragazzi da quando nascono sono Circondati dalla onnipresenza benigna del Duce il regime Infatti non solo occupa lo spazio libero dei giovani e degli adulti ma occupa le strade le piazze di stadi tutte le manifestazioni di massa diventano di stampo Fascista o quasi la chiesa è Infatti il grande avversario del Fascismo per il controllo delle masse in un paese che si Professa al 99% cattolico e che vede le parrocchie piene di fedeli la religione cristiana ha un potere sulla popolazione che Mussolini non
può sottovalutare ma Papa Pio XI salita al Soglio Pontificio nello stesso anno della marcia su Roma è aperto al dialogo mu Mi sa che inimicarsi la chiesa sarebbe un suicidio politico nel 1926 iniziano trattative segrete con la Santa Sede l'11 febbraio 1929 dopo due anni e mezzo di negoziati nel palazzo del Laterano Benito Mussolini e il segretario di stato Vaticano Pietro Gasparri firmano Finalmente un accordo I Patti Lateranensi un documento che possiamo dividere in tre parti principali primo luogo I Patti Lateranensi sono un trattato internazionale finisce la questione romana di risorgimentale memoria la Santa Sede
riconosce lo Stato italiano e la sua capitale Roma in cambio il Regno d'Italia riconosce lo stato della Città del Vaticano uno stato con un territorio poco più che simbolico ma comunque indipendente dall'Italia e a tutti gli effetti una monarchia teocratica con a capo il Papa Pio XI ne sarebbe diventato il primo regnante secondariamente abbiamo una convenzione finanziaria L'Italia si impegna a pagare un sostanzioso risarcimento alla Santa Sede per la perdita dello Stato pontificio conquistato più di 50 anni prima Infatti Lateranensi sono anche un concordato si regolano i rapporti interni tra la chiesa e il Regno
d'Italia abbandonando la politica di assoluta laicità tenuta fino a quel momento tra i vari punti salienti del concordato troviamo i sacerdoti sono esentati dal servizio militare il matrimonio religioso prende anche effetti civili la dottrina Cattolica diventa materia scolastica nell'istruzione pubblica e in particolare l'azione Cattolica è lasciata libera di agire sotto il controllo della chiesa e senza alcuna affiliazione politica la buona riuscita dei Patti Lateranensi è un grande successo per il fascismo Mussolini diventa il conciliatore colui che finalmente riuscito a portare una soluzione brillante alla lotta tra Italia e Santa Sede cavalcando l'onda dell'entusiasmo di questa
missione diplomatica il popolo italiano conferma tutta la propria fiducia nel pnf alle elezioni del marzo 1929 poche settimane dopo gli accordi il voto Nonostante sia plebiscitario e alista unica è una vittoria totale quasi il 90% degli aventi diritto si presenta alle urne e il 98 sacco di voti sono favorevoli un Trionfo impressionante per Mussolini nonostante la dubbia veridicità dei dati queste elezioni consolida nel potere di Mussolini e mostrano il grande supporto del popolo italiano per il suo Duce I Patti Lateranensi però hanno un effetto non voluto la chiesa riesce a mantenere una presenza attiva e
capillare nella società italiana l'azione Cattolica nonostante non si opponga a regime in alcun modo è dotata di associazioni circoli che rivaleggiano con il fascismo specialmente nei settori giovanili è stata un lato abbiamo la chiesa e Pio XI dall'altro abbiamo il potere monarchico di Vittorio Emanuele III di Savoia ed è qui che il fascismo Mostra tutti i suoi limiti Infatti al vertice dello Stato non c'è come negli altri regimi totalitari Il dittatore ma il re nonostante la sua debolezza politica Vittorio Emanuele detiene La Corona Ferrea e tutto il potere che ne consegue il re è la
più alta autorità dello stato il comandante supremo delle Forze Armate sceglie i senatori e può nominare o revocare il capo del governo almeno in teoria in pratica per il momento il re è il punto di riferimento solo dei militari della borghesia conservatrice e poco più la presenza della monarchia sarebbe stata una perenne spina nel fianco per il regime fascista che al primo momento di debolezza sarebbe stato stroncato dai poteri del monarca ma per il momento questa fragile Alleanza tiene il regno si sta godendo un periodo di espansione e di entusiasmo ma anche di ambiguità e
di ombre il Duce guida l'Italia nel suo ventennio fascista [Musica] la rivoluzione fascista era riuscita nel 1922 e per tutto il corso del ventennio Anno dopo anno Benito Mussolini cerca di plasmare lo spirito dell'Italia ma come conciliare la volontà del Duce proiettata verso il futuro con la realtà dei fatti riuscirà l'Italia in difficoltà economica e sociale a raccogliere la pesante eredità dell'Impero Romano l'eredità romana è uno dei capisaldi dell'ideologia fascista sia nello spirito tramite gli esempi degli antichi che nella forma con la sua monumentalità i ritratti del Duce negli spazi pubblici il giganteschi cartelloni per
i viali gli edifici pubblici costruiti con lo stile inconfondibile del razionalismo le ha donato in uniforme i fasci littori e i bagni di folla di Mussolini Sono solo alcuni degli esempi che vengono in mente l'impegno del regime fascista nell’apparire grandioso si rispecchia sulla società italiana del ventennio Sullo sfondo il Duce sa che l'Italia deve farsi grande anche all'interno per ambire all'eredità di Roma ma questo obiettivo non sembra così facile da raggiungere lo sviluppo dell'Italia durante il periodo fascista e sostenuto ma con una guerra mondiale sulle spalle il bel paese non riesce a tenere i ritmi
di espansione inarrivabili del periodo pre guerra un dato positivo arriva dalla demografia dal 1922 la popolazione italiana continua a crescere da 38 milioni si passerà 44 nel 1939 l'urbanizzazione intanto Porta molti comuni a raggiungere e superare i 100.000 abitanti l'Italia avanza anche nella divisione del Lavoro laboratorio agricoli scendono dal 58 al 51%, lasciando spazio al settore industriale e al settore terziario La diminuzione degli occupati nel settore primario È un chiaro segnale dell'Innovazione in corso nel paese ma quelli che sembrano dati promettenti impallidiscono davanti ai progressi delle altre grandi potenze Sul continente l'Italia del primo dopoguerra
è bruciata ai blocchi di partenza Infatti pur con un buon ritmo di crescita il divario tra l'Italia e i grandi stati europei e mondiali vincitori sconfitti comincia ad allargarsi sempre di più sempre guardando risultati del 1939 il reddito medio italiano è la metà di quello francese un terzo di quelli inglese e un quarto di quella americano alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale il caffè il tè e lo zucchero sono ancora considerati per buona parte della popolazione italiana un bene di lusso i prodotti alimentari Inoltre tendono a coprire più della metà delle spese mensili di un
italiano medio Per quanto riguarda invece beni simbolo dello sviluppo e dell'avanzamento tecnologico il paragone è in Glorioso se in Italia nel 1939 c'è un automobile per ogni 100 abitanti in Francia e Inghilterra questo valore è di 1 a 20 per quanto riguarda i telefoni la storia si ripete in Italia Ne troviamo uno ogni 70 abitanti mentre in Inghilterra uno ogni 13 Infine per le radio un cittadino italiano su 40 Ne possiede una mentre in Francia Il numero è di 1 ogni 8 Insomma l'economia italiana non va esattamente a gonfie vele Ma sapete chi altro avrebbe
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questa arretratezza si collega ad una tendenza tipicamente italiana per la tradizione e per le idee conservatrici due caratteristiche che Mussolini cerca di sfruttare a vantaggio del regime tra le varie correnti del Fascismo Infatti troviamo quella ruralista ispirata all'eredità Latina lo Stato si dovrebbe basare su contadini guerrieri scoraggiando i grandi agglomerati urbani visti come fonte di corruzione morale ed economica inoltre il fascismo si fa promo fine dell'importanza del matrimonio e della famiglia due istituzioni molto care anche alla chiesa focalizzandosi sullo sviluppo demografico del paese l'incremento della popolazione è uno degli obiettivi cardine del regime un'Italia forte
ha bisogno di molti giovani fin da bambini indottrinati come perfetti membri del regime le politiche demografiche sono tra le più svariate gli assegni familiari vengono aumentati vengono favorite le assunzioni dei Padri di famiglia vengono creati premi per le coppie più prolifiche inoltre di Romana memoria viene messa una tassa sui non sposate dall'altro lato il regime si impegna a bloccare l'indipendenza femminile la donna è custode del focolare domestico e il suo posto secondo il fascismo è a casa Le organizzazioni fasciste destinate alle donne Però come i Fasci femminili e le massaie rurali non riescono a prendere
mai veramente piede sulla penisola Se però il fascismo può sembrare conservatore mobilista basato su Antiche Tradizioni e strutture sociali del passato a suo modo è anche progressista con la sua ricerca della creazione di un uomo nuovo fascista figlio del gestione del suo tempo è proiettato verso il futuro d'Italia membro di una società inquadrata nelle strutture del Fascismo e pronto a combattere per la Patria il vero problema di quest'idea ovvero una società ultra militarista dettata dall'avanzamento continuo verso l'utopia fascista e che si sposa male con la qualità intrinseca dell'Italia troppo arretrata sia a livello sociale che
è economico questa arretratezza è un duro colpo alla fascistizzazione del bel paese e agli obiettivi di Mussolini Che senso ha avere il controllo della radio Se pochi ce l'hanno come possibile raggiungere i centinaia migliaia di paesini che costellano alla penisola come può interessare la rivoluzione fascista se è difficile mettere cibi in tavola Lo stato fascista non ha le risorse per essere pervasivo come altri sistemi autoritari europei quello che manca è la capacità di vincere le classi lavoratrici e le fasce più basse della popolazione un tentativo però c'è Mussolini cerca di vincere il favore di queste
classi con la carta del Lavoro varata nel 1927 questo documento Prova a dare una base a delle riforme nel mondo della descrizione ma non riesce a scalfire il problema dopo il 1922 i lavoratori hanno Difatti perso la loro autonomia organizzativa e la loro capacità contrattuale la Confindustria a gioco facile a non aumentare i salari arrivando perfino ad abbassarli l'organizzazione del Dopolavoro e i miglioramenti nel campo previdenziale non bastano a vincere i lavoratori davanti ad un calo del 20% dei salari dal 21 al 39 rimane L'amarezza di una rivoluzione economica mai arrivata il successo più grande
del Fascismo è dato quindi dalla sua popolarità nella media e piccola borghesia con la nuova burocrazia nascono numerose vie di scalata sociale e Borghesi sono i maggiori beneficiari di queste politiche economiche del regime Inoltre i ceti Borghesi sono quelli più ricettivi e valori del Fascismo di Dio patria e famiglia e al concetto di gerarchia e ordine che il Duce promette per tutta Italia la fascistizzazione non riesce ad espandersi oltre gli strati medi della società fallendo nella penetrazione tra quelli più bassi disinteressati agli obiettivi fascisti percepiti come troppo astratti il fascismo quindi riesce nella sua impresa
di cambiare i comportamenti pubblici e lo spirito delle folle ma fallisce nel mobilitare tutte le classi sociali nonostante i video di propaganda e l'immagine che ci lascia il regime il Duce è perennemente le prese con una parte d'Italia indifferente refrattaria anche alle azioni più eclatanti Mussolini avrebbe tentato in ogni modo nei suoi vent'anni di regime di vincere l'apatia classica del popolo italiano nei confronti del potere dal 1922 era infatti iniziata una lotta continua e a tratti senza speranza che sarebbe passata per due vie i banchi di scuola e le poltrone del cinema durante il Novecento
i vari dittatori che si erano affermati in Europa capiscono che per controllare le masse hanno bisogno di una cosa in particolare il consenso il Duce sa che per avere in mano le folle e dare stabilità al regime fascista deve dominare due cose in particolare l'educazione e l'informazione la scuola è Dove cresce il futuro d'Italia il fascismo sa che controllare Fin dall'infanzia il cittadino è la via da seguire già nel 1923 la Riforma Gentile aveva ristrutturato il sistema scolastico italiano una riforma che si può riassumere con un termine pedagogia idealistica gli studi sono visti come un
periodo formativo dello studente basato sulla severità e sul primato delle materie umanistiche su quelle tecniche negli anni altre riforme avrebbero portato la fascistizzazione della scuola gli insegnanti cominciano ad essere sempre più controllati e libri scolastici vengono modificati censurati e riscritti nel 1930 arriva l'imposizione dei testi unici per le elementari La gioventù italiana lavora sugli stessi libri Questo vuol avere la possibilità per il regime distillare le stesse idee collettive a tutta la popolazione per quanto riguarda i maestri delle elementari e i professori delle medie La maggior parte accetta il fascismo senza grande Resistenza Bisogna però notare
che la generazione degli insegnanti è ancora quella Attiva nello stato liberale la visione al fascismo per molti professori è solo superficiale una messa in scena per non avere problemi l'università è un discorso a parte l'ambito accademico gode di un'autonomia decisamente Maggiore rispetto alle scuole primarie e secondarie specialmente all'inizio del regime Ma col tempo arrivi il conto anche per questi professori che fino a quel momento avevano continuato a coesistere con il fascismo senza grandi lamentele nel 1931 viene imposto il giuramento di fedeltà al regime su 1.225 professori universitari in tutta Italia solo 12 Si rifiutano di
giurare fedeltà al fascismo perdendo la cattedra la vittoria del regime È palese i professori che si sono rifiutati non riescono a creare un movimento coeso antifascista mi aiuta che molti di loro sono già prossimi alla pensione sminuendo gli occhi dei colleghi il gesto una buona parte dei professori si trova ad accettare e per varie ragioni un supporto sincero al fascismo e alle sue idee una questione di quieto vivere o perfino per ragioni veramente economiche un'eccezione sono i professori di Fede comunista che è sotto consiglio di Togliatti accettano di giurare pur di mantenere la posizione di
influenza all'interno del regime ma questi professori devono avere un modo di comunicare per evitare di cadere sotto l'occhio indagatore dell'Opera e fallire la rivoluzione e il sogno comunista nel 1926 Togliatti aveva lasciato la penisola per le steppe sovietiche e nello stesso anno Antonio Gramsci era stato arrestato la comunicazione all'interno del Partito Comunista è danneggiata ma non distrutta la capacità di resistenza del sistema comunista all'interno all'esterno del regime è ammirevole E pensare che non potevano avvalersi degli Incredibili vantaggi offerti dal servizio di norvpn lo sponsor di questo video nordvpn è un servizio che ti permette di
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di accettare il giuramento con quella che è definita una riserva interiore alla fine il fascismo esponente dello Stato e perciò deve essere rispettato sottomessa la glassa accademica il regime si pone come obiettivi il controllo sulla cultura stessa e in particolare su chi la crea gli intellettuali i salotti dell'alta cultura italiana aderiscono al regime Luigi Pirandello Guglielmo Marconi Pietro Mascagni Marcello Piacentini Gioacchino Volpe Sono solo alcuni degli intellettuali che si dichiarano apertamente di Fede fascista il fascismo quindi non deve sforzarsi nell'ambito culturale dove invece il regime investe la maggior parte delle sue risorse e nel dominio
della comunicazione di massa La Stampa politica subisce una fascistizzazione già dal 1922 e in pochi anni vede un controllo sempre più stretto da parte del potere fascista anche tramite la censura questa stampante è controllata da un preciso ufficio che dopo una serie di riforme confluisce nel Ministero per la addirittura popolare il micul pop creato nel 1937 il mincul pop si ispira al Ministero tedesco della propaganda Ma viene gestito da Benito Mussolini in persona in fin dei conti il Duce nasce giornalista e certa abitudini sono dura a morire Mussolini dedica alla lettura dei quotidiani a loro
controllo una buona parte del suo tempo libero questo per quanto riguarda la carta stampata ma ormai il mondo è cambiato nuove tecnologie possono aiutare il regime a raggiungere le masse come la radio e il cinema Per quanto riguarda la radio nel 1927 nasce l'ente italiano per le audizioni radiofoniche layer che può essere definito l'antenato della RAI la radio Però come si è visto non è ancora abbastanza diffusa in Italia Uno degli obiettivi del regime fascista diventa anche la diffusione di questo apparecchio nel 1935 Infatti il governo decide di installare apparecchi radiofonici nelle scuole negli edifici
pubblici e nelle sedi del pnf e dei suoi organismi collaterali così Durante gli anni trenta la radio comincia davvero a diffondersi in Italia specialmente nella piccola e media borghesia i messaggi propagandistici sono intervallati da canzoni servizi sportivi ed sceneggiati radiofonici con questa nuova tecnologia la vita di molti italiani cambia per il cinema invece la storia è diversa il regime vede nella macchina da presa la sua arma più forte e sa che l'influenza sulle masse dei film è troppo grande per lasciarla solo alle grandi pellicole di Hollywood Per quanto riguarda la produzione cinematografica il regime decide
di non sbilanciarsi evitando una censura troppo pesante sulle pellicole piuttosto il fascismo preferisce mettere prima dei film uno speciale di informazione il cinegiornale destinato ad essere il vero strumento di propaganda del Fascismo per gestire la creazione la produzione dei cinegiornali nel 1924 viene creato l'istituto luce la voce del regime e il più chiaro esempio di propaganda dell'intero ventennio la forza dell'immagine A differenza della radio è adatta ad impressionare a meravigliare il pubblico il cinema diventa un naturale luogo di informazione propaganda a coronare questo impegno del Fascismo nella settima arte è la fondazione nel 1937 del
complesso di Cinecittà a Roma nasce uno dei più grandi Poli cinematografici d'Europa destinata a produrre film e propaganda per l'Italia in questi anni non sono solo la cultura e la comunicazione ad essere modificate dal fascismo uno stato per essere forte ha bisogno di un'economia sana davanti alle esperienze del capitalismo e del Comunismo il fascismo decide di percorrere una via diversa una terza via l'Italia sta cambiando la rivoluzione fascista vuole scuotere fin dalle fondamenta lo Stato liberale italiano e non c'è modo migliore di cambiare una nazione che riformando la sua economia Questa è la terza via
del Duce l'idea alla base dell'economia nell'Italia fascista può essere riassunta in una sola parola corporativismo il sistema corporativo nasce durante il medioevo e si basa sul controllo dell'economia da parte delle categorie produttive in ottica moderna il fascismo unisce idee del sindacalismo rivoluzionario e del nazionalismo creando il presupposto per un'economia gestita sia dagli imprenditori che dai lavoratori divisi in settori di produzione sulla carta il gruppo relativismo può essere una nuova risposta ai limiti delle politiche economiche viste nel capitalismo di stampa americano e nel Comunismo sovietico Ma l'Italia non sembra pronta le riforme rimangono sulla carta fino
al 1934 quando le corporazioni vengono introdotte ufficialmente il risultato è deludente le corporazioni diventano solo un altro livello di burocrazia per il mondo del lavoro il fascismo fallisce nel creare un nuovo sistema economico a parte l'esperienza del corporativismo il fascismo agisce sulla linea dell'economia liberista almeno dal 1922 al 1925 questa politica porta ad un aumento della produzione ma anche numerosi lati negativi più inflazione più deficit e il collasso della lira nell'estate del 1925 arriva la svolta il Cambio Lira Sterlina raggiunge 145 a 1 e si decide che è abbastanza il ministro dell'economia Alberto De Stefani
è accompagnato alla porta al suo posto arriva Giuseppe Volpi e inizia una nuova fase dell'economia italiana basata su vari punti protezionismo deflazione stabilità monetaria e intervento statale nell'economia il primo provvedimento importante del nuovo ministro volpi e l'aumento dei dazi sui cereali non proprio una novità la politica protezionistica risale al 1887 Ma i tempi sono cambiati insieme a questa mossa Infatti il Duce si impegna in una grande nostra campagna propagandistica la battaglia del grano l'obiettivo dichiarato della Battaglia è il raggiungimento dell'autosufficienza nel settore dei cereali iniziata nel 1925 Alla fine degli anni trenta la produzione di
grano è aumentata del 50% e l'importazione Cala di un terzo la battaglia si può dire vinta ma perché il Duce si impegna così tanto proprio sul grano in una sola parola autarchia lautarchia è a livello economico la capacità dello stato di mantenere l'economia Attiva anche senza scambi con altri paesi unità classica dei regimi totalitari Ma l'Italia non è il terzo Reich e tantomeno non è l'Unione Sovietica le capacità autarchiche tantovolute dal Duce si scontrano con la realtà di un'economia arretrata e priva delle stesse risorse dei suoi diretti avversari o alleati la guerra economica però è
appena iniziata nell'agosto del 1926 il Duce in persona annuncia la nuova battaglia questa volta per il bene della lira quota 90 quota 90 e un pubblico ambizioso abbassare il cambio di una sterlina inglese ad appunto 90 lire italiane raggiungerla vorrebbe dire emanare un'aura di sicurezza di stabilità monetaria e politica nonostante i dubbi di alcuni economisti iniziano le riforme per raggiungere quota 90 il credito è drasticamente ridotto vengono tagliate le spese ristrutturati i debiti e vengono presi cospicui prestiti dalle grandi banche statunitense dopo un anno di sacrifici Nel giugno del 1927 quota 90 era giunta e
superata Ma questo successo nella politica monetaria si porta dietro numerosi problemi la deflazione taglia gli stipendi ai lavoratori dipendenti danneggia l'esportazione agricola a basso costo e rovina le attività industriali più piccole focalizzate sull'export le aziende più solide e quelle focalizzate sul mercato interno invece diventano sempre più grandi portando ad una concentrazione industriale il Duce è soddisfatto Ora l'Italia ha bisogno di riassestarsi e l'espansione economica potrà continuare senza problemi ma la borsa di New York a un altro piano in mente arrivata dagli Stati Uniti la crisi del 29 colpisce come un uragano all'Europa l'Italia però nonostante
la flessione del mercato globale non è colto alla sprovvista infatti la politica autarchica del Duce ha riso l'economia italiana quasi refrattaria crisi globale di questo tipo Difatti lautarchia salva l'Italia dal peggio non bisogna però pensare che la crisi del 29 scivoli sulla penisola senza far danni i disoccupati Infatti passano da 300.000 nel 1929 a 1.300.000 nel 1933 il Duce decide di agire due sono le direttrici su cui il regime cerca di arginare il problema le grandi opere di Edilizia Pubblica e l'intervento dirette non dello Stato per salvare i settori in crisi il fascismo è tra
le altre cose un'ideologia monumentalista amante dei monumenti e delle costruzioni di infrastrutture che per qualità artistica possono prendere nel posto negli anni trenta la penisola si riempie di monumenti strade ferrovie edifici pubblici stazioni le grandi città d'Italia famiglia vengono risanate per fare spazio alla nuova edilizia fascista il risanamento è un simbolo della rivoluzione fascista e del cambiamento al risanamento urbano per il regime deve seguire anche quello territoriale e tempo di bonificare in tre anni di lavoro dal 1931 al 1934 Le paludi dell'agro pontino a sud della capitale vengono bonificate 60.000 nuovi ettari di terreno vengono
consegnati a coloni da tutta l'Italia in particolare dal Veneto a coronare il successo vengono fondate le nuove città di Sabaudia e Vittoria mostrando l'energia il dinamismo del regime sullo sfondo delle bonifiche Pontine il sistema bancario è un altro settore che ha bisogno di essere salvato in particolare la banca commerciale e il credito italiano che in seguito investimenti rovinosi stanno cadendo a pezzi per salvare le banche il regime decide di intervenire creando nel 1931 Limi l'istituto mobiliere italiano con l'obiettivo di sostituire le banche non più in grado di finanziare le industrie in difficoltà di cui sono
spesso azionisti di maggioranza due anni dopo nel 1933 dal limite nasce il Liri istituto per la ricostruzione industriale che grazie ai fondi dello Stato diventa azionista di maggioranza delle banche in crisi e ne prendi il ruolo come investitore di conseguenza alcune Industrie private come l'ansaldo l'ilva e laterni diventano pubbliche Questa vuole essere per il regime una soluzione temporanea ma purtroppo per il Duce la situazione si complica nessun privato Vuole rilevare e privatizzare di nuovo le imprese Mussolini accetta lo stato di cose rendendoli permanente nel 1937 senza volerlo lo Stato italiano si trova a controllare buona
parte del settore bancario industriale della penisola quello che il fascismo ha appena creato è uno stato imprenditore e banchiere Ma a differenza di uno Stato comunista come lurs i gruppi privati continuano ad espandersi e sono ben felici di vedere come lo Stato si stia assumendo i costi della crisi tutte queste riforme però non partono dal pnf o dal Duce Anzi Mussolini in persona Affida a tecnici neutrali la gestione delle politiche economiche come per le bonifiche o Alberto Beneduce per Liri l'affidamento dei tecnici mostra come il regime prediliga la capacità del singolo piuttosto che la sua
cieca fedeltà ai dettami fascisti creando la base Senza volerlo di una burocrazia parallela destinata a sopravvivere al regime stesso alla metà degli anni trenta l'Italia sta uscendo dalla crisi ma proprio nel momento in cui l'economia sta ripartendo il Duce decide che è ora di pensare in grande dal 1935 Mussolini aveva una politica di riarmo e di spese militari che danneggia l'assetto economico italiano Non ancora ripreso sì del tutto il riarmo non può dare gli stessi risultati come nella Germania nazista pochi settori Regnano sovrani in questa nuova economia di guerra di guerra Infatti si comincia a
parlare sui colli di Roma è una questione di tempo il Duce darà l'Italia un impero la rivoluzione fascista ha portato con sé nuove politiche e nuovi pilastri della cultura uno di questi è il nazionalismo cresciuti tra le rovine del glorioso Impero Romano i fascisti vogliono ricrearne le gesta un nuovo Impero l'Italia è un nuovo Cesare il Duce dopo l'imbarazzante sconfitta diplomatica di Versailles non era servito neanche il successo di Giolitti nei trattati di Rapallo del 1920 a togliere la sensazione di amarezza al popolo italiano Il problema è che questa frustrazione non ha sfogo In fin
dei conti la Jugoslavia ha ceduto e non ci sono più altre regioni da pretendere Altre Terre irredente da reclamare il regime fascista nella sua fase iniziale non riesce a dare un vero obiettivo strategico alle folle quel che rimane è una denuncia aperta e netta nei confronti del sistema creato a Versailles una denuncia che però non si traduce in ostilità nei confronti delle potenze vincitrici Gran Bretagna in primis un clima di distensione regna nei primi anni 30 l'accordo firmato a Stresa nell'aprile del nel 1935 mostra come l'Italia fascista si è di fatto un membro del blocco
occidentale contro il riarmo tedesco Non bisogna dimenticare infatti che è giusto un anno prima Mussolini era intervenuto dopo la morte del cancelliere austriaco dolphis per fermare Adolf Hitler Se volete saperne di più ne parliamo in questo video ma mentre Mussolini si presenta a Stresa per assicurare la pace in Europa i piani sono già in movimento per un nuovo conflitto L'Italia ha un conto in sospeso In Africa Il regno di Etiopia si erge come Baluardo contro La colonizzazione del continente unico vincitore in una guerra coloniale contro una potenza occidentale Adua è un ricordo ancora vivo nella
popolazione italiana l'onta della sconfitta di Adua del 1896 deve essere vendicata per il Duce l'Italia fascista riuscirà dove l'Italia liberale ha così sonoramente fallito ma il regno di Etiopia fa parte della Società delle Nazioni Non è accettabile che uno dei suoi membri venga cancellato dalle mappe la Francia e la Gran Bretagna minacciano il duce di non andare oltre ma con un fascistissimo me ne frego Mussolini va avanti con i suoi piani il 3 ottobre 1935 le truppe italiane del Generale De Bono entrano in Etiopia la condanna della società non si fa attendere seguita dal martello
delle sanzioni ma il colpo manca il bersaglio le sanzioni vengono facilmente aggirate dal regime fascista Germani e Stati Uniti Infatti non fanno parte della Società delle Nazioni e fanno affari d'Oro con il Duce Mentre una crepesanabile si apre tra l'Italia e I due maggiori esponenti della società Francia e Gran Bretagna la propaganda fascista a gioco facile a mostrare l'ipocrisia dei più grandi Imperi del mondo Perché l'Italia dovrebbe fermarsi quando loro non l'hanno fatto chi sono loro per dire cosa è giusto e cose sbagliato l'opinione pubblica infiammata da questa retorica un'Italia proletaria contro le plutocrazie che
cercano di schiacciarla il Duce arringa le piazze e le folle sono con lui il popolo è ispirato il re impersona dalla sua benedizione persino alcuni antifascisti sono d'accordo con la campagna una mobili tradizione Popolare senza precedenti attraversa il paese l'Etiopia però non se ne andrà gentilmente nella notte per sette mesi il Negus e le salassié guida la resistenza dell'esercito etiope su ogni valle e su ogni montagna De Bono viene assicurato e sostituito dal maresciallo Pietro Badoglio con esercito forte di 400.000 uomini mezzi corazzati e aerei e solo questione di tempo per la vittoria Il 5
maggio 1936 le truppe italiane entrano ad Addis Abeba il necus fugge in esilio il 9 maggio 1936 davanti ad una folle estasiata il Duce Annuncia il popolo italiano creato R notte con il suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi in questa erbetta Suprema levati in alto legali lei spegne il ferro a salutare dopo Eccoli [Musica] il re d'Italia assume il titolo di imperatore d'Etiopia Mussolini non solo e visto come il Salvatore d'Italia ma anche come rifondatore dell'impero passato però l'entusiasmo iniziale bisogna farsi i conti in tasca l'Etiopia è un paese povero
di risorse naturali e poco adatto all'agricoltura con una popolazione non felice del dominio italiano ci vorranno anni per vedere qualcosa di buono arrivare da Addis Abeba nel frattempo Mussolini si gode la gloria della Vittoria in Africa come i tempi dell'antica Roma un obelisco e portato nella capitale ed eretto a ricordare per sempre la vittoria la stele dixum davanti alla realtà delle cose e vedendo il fallimento della loro politica Francia e Gran Bretagna mollano il colpo le sanzioni sono ritirate il 14 luglio 1936 il successo dell'Italia è specialmente del Duce Dimostra come la Società delle Nazioni
sia debole e impreparata a gestire crisi di questa entità l'Italia ne esce decisamente rafforzata Mussolini dopo la guerra di Etiopia ha piegato la Società delle Nazioni al suo volere il Duce sembri inarrestabile ma l'eccesso di fiducia è un assassino lento e insidioso il regime fascista decide di allargare la propria sfera di influenza approfittando anche della guerra civile spagnola scoppiata il 17 luglio 1936 pochi giorni dopo la fine delle sanzioni ispirato dal nuovo ministro degli Esteri Galeazzo Ciano Mussolini cede Al richiamo di Francisco Franco e dei suoi nazionalisti l'Italia scende di nuovo in guerra questa volta
con nuovi alleati dopo le sanzioni il rapporto con la Francia la Gran Bretagna si può dire definitivamente rovinato l'Italia è costretta a cercare un'amicizia in un luogo inatteso Adolf Hitler è l'unico alleato utile per Mussolini sull'intero continente mentre le truppe volontarie italiane le truppe tedesche della Legione Condor combattono fianco a fianco in Spagna il duceilfuhrer decidono di sedersi allo stesso tavolo il 24 ottobre 1936 viene firmato un patto di amicizia tra Italia e Germania il primo novembre a Milano Mussolini presenta le folle il nuovo asse Roma Berlino a migliorare ancora i rapporti arrivi il 6
novembre 1937 l'adesione dell'Italia al patto anticomintern un patto creato il 25 novembre 1936 tra Impero giapponese e terzo Reich per fermare il comunismo internazionale e più in particolare lurs nonostante la volontà di Hitler Mussolini cerca in tutti i modi di non far diventare l'asseroma a Berlino un'alleanza militare In fin dei conti Il Terzo Reich è una pedina usata l'alluce per mettere pressione sulle potenze occidentali L'Italia ha Infatti bisogno di tempo dopo gli sforzi In Etiopia in Spagna per riprendersi militarmente ed economicamente ma Mussolini sta perdendo il controllo della situazione Hitler non ha intenzione di essere
una pedina la sua politica è troppo veloce dinamica aggressiva il Duce da guida sta diventando gregario nonostante in apparenza I due dittatori sembrino sullo stesso livello in pubblico l'Italia viene schiacciata dalla potenza industriale militare del terzo Reich Hitler profondamente Mussolini ma fa capire in fretta che non avrebbe accettato di seguire nessuno se non se stesso il Duce inizia a cedere alla politica del fuhrer accettando persino Lush l'unione tra Austria e Germania nel marzo del 1938 bloccata proprio dal regime fascista pochi anni prima al capolinea di queste mosse tedesche c'è una guerra per distruggere il sistema
creato a Versailles pochi in Europa hanno dubbi a riguardo ma il Duce crede ancora di poter dialogare con Hitler ma in realtà è troppo tardi il 22 maggio 1939 viene firmato da Ciano e ribbentrop il patto d'acciaio un'alleanza militare assoluta il destino dell'Italia della Germania e dei loro leader sono ora legati indissolubilmente ma mentre nelle sale del potere sceglie il proprio destino al suo interno il regime del Duce e veramente così solido nel momento di suo Massimo splendore non si può notare ma c'è sempre qualcuno che sta spingendo contro il volere di Mussolini un gruppo
eterogeneo di intellettuali politici oppositori in una sola parola antifascisti il regime fascista visto da fuori sembra un monolite il popolo italiano È unito e compatto dietro al suo Duce e alla sua missione ma non tutti sono d'accordo nonostante il consenso Sembri quasi assoluto Mussolini sa che i nemici del Fascismo non sono spariti dopo la marcia su Roma si sono solo nascosti quelli che possono essere definiti antifascisti sono un gruppo estremamente diverso e variegato Non a caso il Duce aveva vinto soprattutto grazie alle divisioni nell'opposizione per la maggior parte dopo il periodo caotico che ha portato
alla marcia su Roma nel 1922 gli oppositori al fascismo accettano di aver perso un silenzio assordante prende il posto degli agitatori antifascisti gli ex popolari i liberali non fascistizzati e molti socialisti seguono questa politica di abbandono della lotta il fascismo ha vinto ed è lì per restare i cattolici godono di uno Stato ombra la chiesa su cui appoggiarsi e per difendersi dall'occhio sempre attento della polizia fascista ma in questo questo momento la chiesa è alleata del Fascismo e Mussolini ha portato finalmente pace tra lo Stato italiano e la Santa Sede gli ex membri del Partito
Popolare italiano non hanno alcun piano di lotta al fascismo i liberali che si oppongono al regime trovano il loro faro in Benedetto Croce ormai anziane Troppo famoso per essere toccato dai fascisti il filosofo si gode la sua natura intoccabile grazie ai suoi libri e dalla rivista la critica da lui curata Croce permette a molti intellettuali di stampo Liberale di non rimanere in silenzio Ma nonostante il nome la critica Appunto non si mostra mai una vera e aperta opposizione al regime dalla marcia su Roma di anni in anno andare contro il regime diventa sempre più difficile
dalle leggi fascistissime del 1926 e dalla fondazione dell'opera La polizia segreta fascista nel 1927 si chiudono sempre di più le vie legali per opporsi la scelta ricade su due strade l'esilio l'abbandonare l'Italia e continuare L'opposizione all'estero oppure tentare la via più rischiosa non lasciare l'Italia e iniziare una lotta clandestina per chi è abituato all'opposizione sommersa il regime fascista è semplicemente una nuova sfida i comunisti sono gli unici con l'esperienza adatta contro il regime Non a caso il fascismo tenta in tutti i modi di estirpare La minaccia Rossa dalla penisola Il Partito Comunista Italiano però è
duro a morire il PC riesce a creare una rete clandestina dedita a distribuire propaganda antifascista e anti regime oltre ad infiltrare sui uomini a vari livelli dell'associazione del pnf I comunisti pagano questo impegno costante più di tre quarti dei condannati politici del ventennio sono membri simpatizzanti o cellule del PC una delle pene classiche del periodo fascista e il confino ovvero prendere individui dannosi per il bene pubblico e portarli in un posto recluso Ad esempio un'isola dove tenerli sotto osservazione I comunisti però sono casi isolato gli altri partiti antifascisti non riescono a creare cellule forti o
influenti come i loro cugini Rossi questi politici socialisti anti regime repubblicani Liberal democratici ispirati da Amendola e Gobetti provano ad influenzare dal nuovo video la politica italiana in Francia si viene a creare una comunità di intellettuali esponenti dell'antifascismo il vecchio Turati Pietro Nenni e Giuseppe Saragat ad esempio membri della nuova generazione socialista si trovano oltre nel 1927 questi vari gruppi eterogenei si uniscono nella concentrazione antifascista un'organizzazione che non riesce Difatti a raggiungere grandi obiettivi Ma che testimonia l'energia del Movimento anti regime all'estero la concentrazione diventa spesso la voce dell'Italia Democratica fuggiti in esilio davanti alla
vittoria della rivoluzione fascista Inoltre la concentrazione avvicina a tutti questi gruppi più A meno diversi aiutando anche il psi spaccatosi fatalmente nel 1922 A riunificarsi nel 1930 a Parigi ma la concentrazione da alcuni è vista comunemente passivo e di fatine inerme bisogna agire e non lasciare l'iniziativa clandestina solo ai comunisti queste le idee di Emilio Lussu e Carlo Rosselli che nel 1929 fonda nel movimento Giustizia e libertà o gl questo movimento capace di far concorrenza ai comunisti e che concilia socialisti repubblicani e liberali giustizia e libertà inizia a fondare cellule clandestine mentre sul piano politico
segue una linea di conciliazione tra liberalismo e marxismo voluta da Rosselli Rosselli sarebbe poi stato ucciso da Sicari fascisti nel 1937 I comunisti rimangono comunque strane e la concentrazione e alla GL Se non direttamente ostili e nonostante avessero membri in esilio decidono di rimanere isolati Almeno per il momento il centro organizzativo comunista si trova sia a Parigi ma riceve le direttive direttamente da Mosca dopo l'arresto di Gramsci del 1926 È infatti Palmiro Togliatti a prendere le redini del PC in esilio Togliatti oltre ad essere un abile politico e anche uno dei dirigenti più noti del
comintern il PC si allinea in tutto e per tutto all’unione Sovietica in questo periodo di assoluta fedeltà all'ursi il partito espelle gli eterodossi e tiene private le idee innovative dello stesso Gramsci troncato nel 1937 dal carcere duro a cui era sottoposto a metà degli anni trenta arriva il periodo dei fronti popolari ogni Alleanza è auspicabile piuttosto che un ennesima Vittoria fascista in Europa se arriva al punto che nel 1934 comunisti e socialisti stringono un patto di unità d'azione Ma questa stagione sembra dover bruciare in fretta la guerra di Spagna è il momento più alto e
allo stesso tempo la tomba di questa politica iniziata con grandi speranze per il fronte unito repubblicano a fine guerra è tanto se vari membri del fronte non si sparano addosso a vicenda al fallimento della guerra di spagna bisogna aggiungere la notizia sconcertante delle purghe saliane della conseguente rottura dell'URSS con il blocco occidentale e infine la notizia del patto ribbentrop Molotov nel 39 A questo punto i fronti popolari si possono dire estinti In sostanza dalle leggi fascistissime del 1926 in poi il movimento antifascista non riesce a creare una vera e propria Resistenza ci sarebbe voluta la
guerra per cambiare la situazione nonostante le grandi energie spese una speciale per la difesa dello Stato lovra la milizia la polizia e i vari organi del regime riescono a fermare ogni tentativo di agitazione antifascista allo stesso tempo però le varie cellule di giustizia e libertà e quelle comuniste rimaste dormienti saranno la base della Resistenza armata dal 1943 in poi ma per il momento Mussolini dorme sonni tranquilli la folla lo ama e ama il fascismo tutto sta andando per il meglio Non può saperlo ma questi sono gli ultimi anni d'oro del Duce l'Italia fascista ha dimostrato
di poter sedere al tavolo delle grandi potenze nonostante le sanzioni è riuscita a piegare la volontà della Società delle Nazioni la vittoria Nella campagna di Etiopia è il punto più alto di popolarità raggiunto dal Duce e dal regime ma purtroppo per Mussolini da qui non si può far altro che scendere alla fine del 1935 davanti alle sanzioni imposte da Francia e Gran Bretagna il regime fascista decide di aumentare ancora di più la sua politica autarchica prendendo l'eredità della battaglia del grano di un decennio prima il Duce impone che l'economia italiana diventi indipendente ma non è
così facile come sembra l'autorchia è una politica di guerra mascherata dato che si basa specialmente sull'autonomia delle materie prime e della produzione industriale però la guerra non c'è quindi l'Italia per difendere una formula economica chiusa è costretta ad alzare il muro del protezionismo oltre ad aumentare gli investimenti in combustibili e prodotti sintetici lautarchia però rimane un miraggio l'Italia continua a non avere le risorse per mantenerla e la produzione industriale Ne soffre Difatti non solo lautarchia porta ad una crescita lenta quasi nulla ma anche ad un aumento dei prezzi generali e di conseguenza a danneggiare i
ceti più bassi della popolazione una popolazione che vede prima con curiosità poi con ansia le mosse di politica estera del Duce in Europa in questi anni l'Italia Decide da che parte stare e sembra che i richiami di Adolf Hitler abbiano colto nel segno a Roma il ministro degli Esteri del regime fascista Galeazzo Ciano spinge per accettare le richieste del fiore ma i critici di ciano sono numerosi non solo perché il genero di Mussolini mettendo forti dubbi di nepotismo sulla sua carica ma anche perché nel 1936 quando diventa ministro solo 33 anni ed è visto come
troppo giovane inesperto per un ruolo del genere Inoltre l'amicizia con la Germania non è proprio apprezzata dall'opinione pubblica i veterani della grande guerra sono ancora numerosi e si ricordano Contro chi avevano combattuto con così tanti sacrifici l'avvicinamento al terzo Reich è visto con ansia gli obiettivi della Germania realtà sono chiari a tutti Mussolini incluso obiettivi raggiungibili solo con una nuova guerra il popolo vuole la pace l'Italia dai tempi della guerra italo turca non si è quasi più fermata e ha bisogno di riposare Mussolini sarà Infatti accolto come un eroe dopo la conferenza di Monaco del
1938 Per aver salvato la situazione ma il Duce nonostante il salvataggio di Monaco è convinto che la soluzione non sia altro che la guerra in fin dei conti come aveva detto anni prima parafrasando il sangue da solo muove le ruote della storia questo sangue deve essere dato dai cittadini diventati soldati e pronti a cadere per la grandezza della Patria il Duce vuole fare dell'Italia una nazione in armi ma lo spirito italiano è diverso dallo spirito Romano una borghesia felice quasi mansueta non sarà mai buona a combattere Mussolini Deve agire sullo spirito dell'Italia per creare nuovi
guerrieri l'unica via da percorrere è quella di aumentare ancora di più il controllo del regime sullo stato italiano una nuova stretta totalitaria Cala su tutti i livelli della società a livello istituzionale Viene creato il Ministero per la stampa e la propaganda nel 1936 che dal 1937 in poi avrebbe preso il nome meno minaccioso di ministero per la cultura Popolare Le organizzazioni giovanili vengono accorpate nella gioventù italiana del littorio fondata il 27 ottobre 1937 ogni giovane italiano dever passare adesso attraverso un giuramento di fedeltà che lascia poco spazio all'interpretazione nel nome di Dio e dell'Italia giuro
di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue la causa della rivoluzione fascista il partito Nazionale fascista vede ampliate le sue funzioni portando nel 1939 alla fine della Camera dei Deputati sostituita dalla camera dei fasci e delle corporazioni questa nuova camera È inaugurata il 23 marzo dallo stesso re Vittorio Emanuele III e i nuovi deputati ora chiamati consiglieri nazionali non vengono votati per entrarci viene così considerato lo spettacolo triste del voto a lista unica d'ora in avanti nella camera si sarebbe entrati in funzione
del proprio ruolo all'interno del partito e del suo regime unita queste riforme strutturali induce esige anche riforme volte a cambiare lo spirito stesso degli italiani in lei percepito dal Fascismo come servile viene sostituito dal voi nei discorsi formali non è tutto il fascismo decide inoltre di abbandonare qualunque parola straniera nel vocabolario alcuni esempi il basket diventa pallacanestro il croissant cornetto e il whisky acquavite questa lotta avrebbe dato risultati discordanti alcuni termini sarebbero rimasti in uso ben oltre il regime sostituendo addirittura la loro controparte straniera mentre altri sarebbero caduti in totale disuso già durante lo stesso
ventennio un'altra mossa del regime è italianizzare le regioni conquistate durante la Prima Guerra Mondiale città toponimi cognomi slavi e tedeschi vengono cancellati e sostituiti per aumentare l'identità italiana nei territori conquistati Ma come molte delle riforme playlist il risultato è solo di facciata l'apparenza regna durante il ventennio su tutti i livelli al funzionari pubblici è richiesto l'uso della divisa militare mentre nell'esercito introdotto il passo Romano una copia del passo dell'oca tedesco per aumentare lo spirito guerriero Italico tutto questo è tollerato Se non direttamente supportato dalla popolazione ma a volte basta un piccolo passo falso per rovinare
un consenso altrimenti granitico nel settembre del 1938 Dopo un lungo periodo di propaganda rivolta alle masse con la pubblicazione di studi appositamente finanziati dal regime vengono introdotti in Italia le cosiddette leggi razziali come nel terzo Reich del 1935 gli ebrei sono le grandi vittime di queste leggi sono vietati agli Ebrei gli uffici pubblici e i matrimoni misti poco prima in agosto erano stati Censiti tutti gli ebrei residenti in Italia in totale si contano 50.000 membri di questa religione presenti specialmente a Roma e in alcune città del centro nord Ma a differenza delle attese il popolo
italiano Non sembra capire come il luce vorrebbe l'antisemitismo non è un forte collante come nel terzo Reich Anzi l'orgoglio razziale Ariano in Italia non ha terreno fertile e senza questo tipo di orgoglio sommato ad una comunità ebraica estremamente piccole ben integrata il risultato è scontato un fallimento su quasi tutta la linea persino la chiesa che fino a quel momento aveva coesistito pacificamente con il regime si trova in disaccordo con il Duce Non tanto per la discriminazione Ma per la sua giustificazione il fascismo come il nazionalsocialismo basic razzismo su una base biologica e non tanto religiosa
la purezza della razza è un'idea che buona parte degli italiani non comprendono o a cui non sono interessati se la politica antisemita del regime non raggiunge l'obiettivo sperato gli investimenti sui giovani diventano la base del consenso del Duce intere generazioni dal 1922 in poi nascono e crescono nel regime non conoscono altro se non il fascismo futuri soldati membri del pnf così come vuole della luce ma l'indottrinamento dei giovani da solo non può reggere un intero regime il Duce non lo sa ma gli anni di Economia autarchica e di guerre non hanno per niente fatto bene
all'Italia le fasce più basse della popolazione non sono contente di tutti questi sacrifici e nonostante la grande volontà guerriera che Mussolini vuole mostrare il popolo non è convinto dell'Alleanza col terzo Reich ma proprio mentre questi nodi stanno venendo al pettine dopo gli ennesimi sacrifici delle vittoriosa guerra di spagna Hitler Avvia i suoi piani e il Duce non può tirarsi indietro l'Italia è il mondo stanno scendendo in guerra [Musica]
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