grazie a tutti allora l'argomento di qui abbiamo deciso che avrei parlato oggi è una battaglia ma come dire sulle dinamiche strettamente militari della battaglia ci fermeremo soltanto a un certo punto e limitatamente perché non è dal punto di vista della storia militare che questa battaglia è importante e importante invece la battaglia di adrianopoli perché simbolicamente ormai gli storici hanno l'abitudine di considerarla il punto d'inizio delle invasioni barbariche e quindi del crollo dell'impero romano d'occidente battaglia di adrianopoli è stata combattuta il 9 agosto 378 le invasioni barbariche non sono un avvenimento che investe una generazione o
due o tre generazioni sono una vicenda che si sviluppa sull'arco di due secoli quindi capite bene che scegliere un singolo giorno come giorno d'inizio di una vicenda che poi ha avuto una tale complessità e una tale durata è un po una convenzione è però io spero oggi di riuscire a farvi vedere che questo è uno di quei casi in cui la convenzione effettivamente ha senso perché i postumi di questa battaglia hanno cambiato drasticamente il modo in cui l'impero romano assorbiva i barbari assorbiva diciamo pure anche se è una parola anacronistica perché loro non la usavano
assorbiva immigrati allora siamo nell'impero romano alla fine del iv secolo un'epoca che in passato o se aveva un po tendenza a considerare già di decadenza sapete che nel caso della crisi dell'impero romano da sempre gli storici si sono divisi fra quelli che dicevano che l'impero romano è andato in declino per conto suo che l'impero romano da molto tempo era in crisi e la visione che da già il gabon il grande storico del 700 nel suo libro intitolato non a caso declino e caduta dell'impero romano dove il discorso è certo questo impero arrivano a un certo
punto i barbari gli danno il colpo di grazia però era un impero già in declino da tanto tempo per ragioni economiche per ragioni culturali di bonn come molti illuministi del settecento tendeva a pensare che anche il fatto di essersi convertito al cristianesimo non avesse particolarmente ha reso agguerrito l'impero romano anzi e dall'altra ci sono gli storici che hanno sempre invece detto non è vero per niente l'impero romano non è crollato su se stesso per declino interno l'impero romano è stato assassinato questa è una formula divulgata negli anni quaranta da un famoso storico francese il pigani
all il quale poi anni dopo ha raccontato che questa idea dell'impero romano assassinato dai barbari dagli invasori germani gli era venuta in mente girando per parigi occupata dalla gestapo durante la seconda guerra mondiale perché il nostro lavoro e lo vedrete anche voi oggi nella mia presentazione il nostro lavoro di storici e sempre influenzato anche dalle preoccupazioni della nostra epoca e del nostro presente e questo vale anche per un tema come le invasioni barbariche le invasioni barbariche per gli storici dell'inizio del novecento che vivevano in un epoca di nazionalismo feroce di razzismo accettato da tutti in
cui era normale parlare di popoli giovani popoli vecchi popoli destinati a trionfare e razze inferiori invece destinate al declino ecco per gli storici per i miei colleghi di 100 150 anni fa il tema delle invasioni barbariche è chiaro perché era interessante un meraviglioso esempio della lotta fra la razza latina e la lascia e la razza germanica oggi che alla razza latina ea quella germanica e al loro destino manifesto ci crediamo di meno invece il tema delle invasioni barbariche ci sembra un meraviglioso esempio di come una società ricca organizzata strutturata può gestire il fenomeno dell'immigrazione da
parte di popoli che vivendo al di fuori di questa prosperità desiderano entrarci ecco allora in questo senso questa premessa serve a che cosa a dirvi che è oggi linea di massima a nessuno pensa più che in effetti nel iv secolo l'impero fosse talmente in crisi da essere comunque destinato andare in rovina tra l'altro la prova è che la caduta dell'impero romano ma credo di non dire niente di nuovo si chiama più correttamente la caduta dell'impero romano d'occidente mentre l'impero romano d'oriente che noi poi a un certo punto chiamiamo l'impero bizantino ma loro non si sono
mai sognati di chiamare se stessi bizantini e ci siamo inventati noi loro chiamavano se stessi i romani anche se lo dicevano in greco essendo orientale l'impero bizantino e durato la bagatella di altri mille anni il che vuol dire che non era probabilmente un impero in dissoluzione per crisi interna no ecco l'impero romano del iv secolo è un impero che ha mille problemi a mille magagne e disuguaglianze violente un potere che che non è più il potere di un augusto che era un primus inter pares che manteneva una parvenza di sintonia con il senato no l'impero
del iv secolo è una dittatura staliniana è una dittatura feroce dove regnano la delazione la tortura le condanne a morte degli oppositori dove l'imperatore vive in una corte di intrighi spaventosi dove qualunque politico si inchina continuamente davanti all'imperatore esaltandolo nel modo più vergognoso e rischia lo stesso la pelle perché far politica vuol dire rischiare la pelle e quindi da quel punto di vista lì è un mondo impressionante e spaventoso e un mondo dominato dalla propaganda al di là di ogni immaginazione in questo impero ricco e prospero un impero di mille città è un impero immenso
che va dalla scozia all'iraq in ogni città di questo impero diverse volte all'anno si tengono grandi discorsi pubblici ma non come qui all'aperto con il teatro pieno 5.000 persone e oratori specializzati in ogni città dell'impero ogni anno diverse volte all'anno per il compleanno dell'imperatore per l'anniversario della sua salita al trono per festeggiare una vittoria che la propaganda ha annunciato poi chi può controllare se abbiamo vinto davvero oppure no ma la propaganda garantisce che abbiamo vinto e in ognuna di queste occasioni davanti a tutti i sudditi riuniti i cittadini pardons chiamano ancora così i cittadini gli
oratori specializzati tengono dei discorsi che sono tutti diversi perché sono lavoratori bravissimi a variare ma dove il concetto di fondo è sempre lo stesso come siamo felici il nostro imperatore il migliore che si possa immaginare perfino migliore di suo padre che già è stato un imperatore migliosi la vittoria e la prosperità accompagnano a roma ecco però in parte è vero è un impero prospero sostenuto da robusti commerci un impero prospero secondo regole diverse dalle nostre perché per esempio a un impero centralista e statalista dove l'economia è rigidamente controllata dove le tasse sono tremende dove il
commercio è in gran parte gestito dallo stato e tuttavia tutto questo funziona e un impero con una struttura amministrativa leggera c'è poca burocrazia l'unica cosa che conta veramente è che divora il 90 per cento del bilancio e l'esercito un esercito di mezzo milione di persone grossomodo all'uno per cento della popolazione di mestiere fa il soldato un esercito che fa e disfa gli imperatori perché sono i soldati quelli il cui consenso è necessario e sono tutti i generali gli imperatori un esercito che fa tutto tutto quello che nel nostro mondo fanno la polizia alla guardia di
finanza i vigili urbani gli esattori delle tasse nell'impero romano fa tutto l'esercito e gli imperatori ovviamente coccolano l'esercito lo ricoprono d'oro circola molto oro in questo impero la bella moneta d'oro inventata da costantino che costantino proprio per far vedere che è una moneta di cui ci si può fidare chiama il solidus una moneta solida ed è talmente solida che ancora oggi noi diciamo i soldi per dire il denaro ecco allora scusate questo quadro un po impressionistico arriveremo a dire cose più precise ma è perché sia chiaro che stiamo parlando di un impero pieno di magagne
e mal vitale e forte per di più un impero cristiano da costantino e quindi ormai da 60 anni e passa le persecuzioni contro i cristiani sono cessate e non solo già da costantino si è capito che gli imperatori hanno scelto i cristiani quella grossa minoranza dei loro sudditi che sono cristiani come il loro alleato politico i cristiani sono organizzati hanno una cosa che nessun altra religione a il club la chiesa un'istituzione che in tutto l'impero nomina i sacerdoti li istruisce li controlla li inserisce in una gerarchia in ogni città c'è un vescovo che controlla tutto
il clero tutta la vita cristiana distribuisce elemosine gestisce fondi questa rete è qualche cosa che gli imperatori molto presto decidono che è meglio avere dalla propria parte ci sono delle magagne anche qui essere cristiani non è così facile perché ci sono diversi modi di essere cristiani sui principali dogmi non c'è accordo su questioni che poi la chiesa cattolica risolverà definitivamente e che oggi come dire i credenti recitano a memoria in chiesa senza neanche più pensare credo in molti casi a quello che stanno dicendo generato non creato della stessa sostanza del padre ecco e all'epoca invece
si discute ferocemente ci sono quelli che è stato crea che dicono che gesù è stato creato non generato e quindi non è proprio figlio di dio è un po meno è una creatura dice della stessa sostanza del padre no secondo me non è della stessa sostanza del padre il padre ed io il cristo è un uomo meraviglioso ma un uomo all'epoca su queste questioni i cristiani sono divisi spaccati e da costantino in poi gli imperatori ancora nel 378 di cui vi parlerò fra poco gli imperatori stanno non con i cattolici generato e non creato ma
con gli altri si chiamano gli ariani quelli che sostengono che gesù è inferiore al padre e cattolici e ariani si odiano si bastonano in piazza e i vescovi cattolici se non stanno ben zitti e non tengono un profilo basso rischiano che l'imperatore ariano li sbatta in galera o li mandi in esilio ci sono ancora le persecuzioni nell'impero se le attirano i cattolici troppo zelanti che non sono capaci di stare zitti quindi anche dal punto di vista religioso non è un impero unito per niente ma è un impero ormai a maggioranza cristiana allora in questo impero
due anni prima della battaglia ecco la vicenda della battaglia di adrianopoli si combatte in un giorno preciso 9 agosto 378 ma la storia che vi racconto comincia due anni prima comincia nell'anno 376 quando sulla frontiera dell'impero d'oriente la frontiera europea dell'impero d'oriente il danubio si presenta una folla di profughi l'impero d'oriente anche questo non lo chiarito l'impero e uno e come vi dicevo va dal vallo di adriano fino al tigri e all'eufrate ogni tanto il tigri ogni tanto l'eufrate a seconda che romani e persiani che sono sempre in guerra vadano più avanti o più indietro
e un impero che va dal reno al deserto del sahara e al deserto arabico un impero che si estende su tre continenti niente affatto un impero europeo anzi queste pero e uno però si è affermata l'idea che un solo imperatore fa un po fatica a governare questo impero immenso e per pratt per convenienza pratica in quel momento l'impero diviso in due nel senso che c'è un imperatore a occidente e uno a oriente sono due fratelli valentiniano un generale e valente suo fratello meno in gamba militare meno famoso ma essendo il fratello insomma hanno messo lui
e dunque è dunque quello che vi sto per raccontare accade alla frontiera dell'impero d'oriente la frontiera europea che è il danubio frontiera con le steppe del nord delle step che oggi sono in romania in ucraina e che da lì sono in collegamento poi diretto con le steppe asiatiche dove vivono tanti popoli che i romani che amano barbari a un certo punto dell'anno 376 alla frontiera del danubio cominciano a presentarsi folle di barbari in fuga appartengono tutti a uno stesso popolo i goti i botti sono quelli che poi noi a scuola abbiamo imparato a dividere visigoti
ostrogoti non mi vedono bene tutta la mia bellezza in realtà i romani li chiamano i goti sono divisi in tanti gruppi tante tribù però sono un popolo unitario sono uno di questi popoli barbari che da tanto tempo sono in contatto con i romani noi sappiamo che i botti sono un popolo germanico perché parlano una lingua fine a quella degli altri popoli germanici non sappiamo molto ben benino poi perché lo sappiamo ma comunque i romani non lo sanno ai romani delle lingue dei barberi importa molto poco per loro i botti sono più affini ad altri popoli
delle steppe appunto come i sarmati chi sono questi gotti sono un popolo di contadini di allevatori bravi guerrieri gente che si sposta facilmente perché hanno un agricoltura molto primitiva puntano molto sulla leva mento ci mettono poco a trasferire i loro villaggi hanno il loro bestiame si spostano su carri fino una nuova sede i romani li conoscono da secoli li hanno combattuto ogni volta che i botti si sono messi in testa di dare fastidio e i goti spesso hanno dato fastidio perché sono gente bellicose tribù guerriere i loro giovani spesso premono per passare la frontiera e
andare a fare qualche bella fruttuosa scorreria in territorio romano in quei casi però finisce sempre male i romanista non fanno niente alla prima scorreria non fanno niente alla seconda perché l'impero è grande e non può preoccuparsi di ogni angolino del suo territorio ma quando le scorrerie si moltiplicano e i grossi proprietari della zona trovano finalmente un canale per comunicare nella capitale con l'imperatore e mandarli le loro lagnanze viene il momento che l'imperatore decideva bene bisogna dare una lezione ai goti e a quel punto quello che è sempre successo che l'imperatore l'esercito passano il danubio entrano
nel paese dei goti devastano bruciano i villaggi ammazzano portano via le vacche finché i capi dei goti non arrivano in ginocchio chiedere pietà e a quel punto si fa la pace l'imperatore costantino aveva addirittura costruito un ponte sul danubio cosa tutt'altro che facile i romani non sono tecnologicamente così avanzati come a volte credito amo l'imperatore costantino aveva costruito un ponte sul danubio apposta per andare a dar fastidio ai goti quando chiara bisogno di farlo all'epoca di cui vi parliamo questo ponte dopo mezzo secolo è crollato non l'hanno mai più rifatto ma l'esercito romano non ci
mette niente a passare di là se i goti danno fastidio d'altra parte i goti non danno sempre fastidio ci sono lunghi periodi in cui hanno imparato la lezione se ne stanno bravi e ai loro capi fanno soldi combattendo come mercenari per i romani i romani da tempo assumono contingenti de'goti quando ce n'è bisogno li pagano bene in oro i capi goti si fanno costruire delle belle ville con le terme i mosaici nel loro territorio e si va avanti così i botti sono anche ormai in gran parte cristiani perché naturalmente il cristianesimo non si ferma le
frontiere dell'impero anche al di fuori arrivano missionari a parlare di questa nuova fede e c'è stato un voto allevato a costantinopoli peraltro e si chiamava ul fila del nome gotto che vuol dire lupetto wolf no il lupo ecco il quale ha anche tradotto in lingua gotica la bibbia noi ne abbiamo dei brani ed è il motivo per cui conosciamo la lingua dei goti insomma sono tipici barbari vicin di quelli che stanno vicini alla frontiera i romani li conoscono da sempre quando ce n'è bisogno li usano quando danno fastidio lire primo no solo che adesso all'improvviso
sembra che l'intero popolo dei goti si sia mosso dai suoi villaggi abbia abbandonato le sue capanne caricato la roba sui carri e tutti quanti le famiglie coi vecchi coi bambini col canicole bestie sono tutti arrivati al danubio e chiedono di essere accolti dentro l'impero i comandanti romani sulla frontiera cercano di capire cosa sta succedendo perché si sono mossi e i goti raccontano ci sono mossi perché sono arrivati dei barbari molto più barbari di loro che li hanno aggrediti dei barbari sconosciuti e terribili incredibilmente malvagi alcuni capi goti ma i romani dicono principes alcuni principi alcuni
capi tribù dei goti hanno provato a resistere a questi nuovi barbari non ce l'hanno fatta ogni volta chi cerca di fermarli finisce male e così terrorizzato quasi tutto il popolo dei goti ha deciso di trasferirsi e chiedere accoglienza nell'impero romano i generali romani chiedono appunto qualche informazione in più chi sono questi nuovi barbari risulta che si chiamano gli unni questa storia ce la racconta a miano marcellino che è considerato l'ultimo grande storico in latino dell'antichità che ha scritto una grande storia dei suoi tempi di cui noi possediamo una gran parte non tutto purtroppo a miano
marcellino che era un greco di antiochia ma scrive in latino che era un militare in congedo e racconta appunto tra le altre cose questa vicenda mi hanno marcellino dice questi anni non siamo andati a vedere chi erano sensi 6 in biblioteca c'è qualcosa su di loro c'è qualche accenno negli antichi geografia questo popolo degli unni la cosa principale che abbiano marcellino impara in biblioteca e che sono gente nomadi che non ha casa che non ha un luogo d'origine e noi dobbiamo fare uno sforzo per capire l'orrore che provoca i romani l'idea di questa gente che
non ha un luogo d'origine che non ha una residenza fissa perché per i romani l'origine è una parte assolutamente fondamentale dell'identità ogni cittadino romano se la partire soprattutto la vita in luogo di cui 6 originario dove devi pagare le tasse anche se ti sei trasferito da un'altra parte e così via l'idea di questa gente che come dice ammiano marcellino fan tutto sui carri in movimento fanno l'amore sui carri nascono sui carri ecco è una cosa che indica veramente altro che il gotico thiesson civili in confronto questi anni sono veramente il peggio della barbarie l'altra cosa
che a miano marcellino trova in biblioteca l'avrete sentita mille volte anche voi gli anni si nutrono di bistecche crollate sotto la sella del cavallo e cioè piazzano la carne cruda sottrasse l poi durante il viaggio il sudore del cavallo la cuoce questo punto i romani dicono i goti e va bene abbiamo capito effettivamente avete dai buoni motivi per esservi messi in movimento ma noi dobbiamo fermarci però sulla cosa fondamentale cioè che i goti sono arrivati alla frontiera dell'impero romano chiedendo come se niente fosse di essere accolti dentro l'impero e questa è la cosa che diciamo
rispetto alle idee un po invecchiate che spesso abbiamo su come funzionava l'impero romano ci dovrebbe almeno sorprendere perché diciamo un'immagine abbastanza ricorrente è quella di questo impero romano rinserrato nei suoi confini il limes che mi dicono dei colleghi a volte adesso qualche studente all'esame chiama il l'aims ma comunque il limes cioè questa frontiera che insomma una vecchia immagine ci rappresenta come una serie di fortificazioni ininterrotte muraglioni torrette ecco in realtà il limes gli archeologi da tempo ci hanno detto non era proprio così è e non era concepito come una barriera anche perché i romani volevano
controllare chi entrava ma volevano poter uscire loro quando volevano e andare a scorrazzare in quello che loro chiamavano il barbarico ecco giuridicamente la frontiera dell'impero romano non è una frontiera perché l'impero romano non riconosce nessuna altra entità statale all'esterno c'è un po di ambiguità con i persiani che sono un grosso impera non si può far finta di niente ma con i barbari l'impero romano non riconosce frontiere l'imperatore il padrone del mondo e va a casa dei barbari a fare quello che vuole quando vuole provvisoriamente momentaneamente non abbiamo interesse andare oltre questo la zona e quindi
non abbiamo mandato delle missioni più in là ma lo facciamo quando vogliamo e però al tempo stesso facciamo entrare chi vogliamo ecco il punto cruciale è questo i botti che arrivano alla frontiera romano nel 376 possono chiedere tranquillamente di essere ammessi nell'impero perché questa è una cosa che si fa regolarmente questa è la parte di una lezione sulla battaglia di adrianopoli che può volendo essere strumentalizzata da sinistra e cioè su come un grande impero per secoli può assorbire immigrati con enorme successo e facendo dell'immigrazione uno dei suoi punti di forza non sto scherzando ecco il
fatto della strumentalizzazione era uno scherzo perché allo stesso modo le invasioni barbariche possono essere evidentemente strumentalizzate da destra per sottolineare i rischi dell'immigrazione teniamoci alla prima parte e almeno dall'epoca di marco aurelio e quindi da un paio di secoli che l'impero nella storia dell'impero romano noi regolarmente incontriamo momenti in cui intere tribù o interi popoli decine di migliaia di persone negoziano la propria ammissione con le autorità romane e le autorità romane non hanno in molti casi nessun problema e nessuna remora far entrare gente perché l'impero romano e uno strano mondo dove la vita umana vale
molto poco prima del cristianesimo non valeva niente e si ammazzava la gente ai giochi del circo per il divertimento della folla col cristianesimo sta un po cambiando ammazzar far ammazzare i gladiatori nei giochi del circo e non impero cristiano si fa sempre meno anzi ormai non si fa più però rimane il fatto che la vita di un poveraccio vale molto poco dell'impero romano però paradossalmente in quell'impero gli esseri umani sono considerati una grossa risorsa sono utili non ce n'è mai abbastanza anzi è un impero che continuamente può trovarsi ad aver bisogno di braccia non sempre
e non dappertutto ci sono zone in cui magari va bene non sono arrivate epidemie da tempo non ci sono state scorrerie di barbari la zona questa regione è piena di gente non abbiamo bisogno di nessuno ma molto spesso capita che invece ci sono zone dove le autorità locali si lamentano con l'imperatore non abbiamo braccia i proprietari terrieri che sono i veri padroni dell'impero insieme ai soldati i proprietari terrieri si lamentano e dicono non possiamo pagare le tasse non possiamo pagare come l'anno scorso è arrivato il vaiolo noi lo sappiamo che era il vaiolo loro la
chiamano la peste e ha fatto fuori tanta gente io non ho più abbastanza contadini l'imperatore deve provvedere oppure sono i comandanti dei reparti militari che fanno arrivare rapporti poco incoraggianti ultimamente l'arruolamento non va bene volontari non ce ne sono più stati dell'ultima guerra abbiamo perso molto la caserma e mezzo vuoto questa regione dovrebbe avere mille uomini si sono molto impiccio lite rispetto al passato le legioni e invece io sui ruoli nino soltanto 500 in realtà di solito il colonnello ne ha soltanto 400 e di ce ne sono 100 finti perché lui in tasca i loro
stipendi ma questo è un altro discorso dunque l'impero romano si trova continuamente in situazioni in cui in certe zone c'è bisogno di contadini e c'è bisogno di soldati se in quella zona in quella fase arriva una tribù di barbari dal nord dicendo siamo in fuga perché i nostri nemici hanno sconfitti perché c'è la carestia e moriamo di fame perché c'è la malattia ai nostri bambini stanno morendo fateci entrare a quel punto vengono fatti entrare si negozia l'impero ovviamente negozio alla posizione di forza vengono fatti entrare a condizioni rigidissime rinunciano a qualunque diritto l'unico diritto è
però non essere ridotti in schiavitù e in effetti non vengono ridotti in schiavitù ma l'imperatore può disporre di loro come vuole e allora i giovanotti in caserma ognuno di loro diventerà un soldato romano non tutti insieme è uno disperso uno ogni squadrone uno ogni reggimento che non facciano comunella gli insegneremo in latino pensate che meraviglia imparare a parlare latino in caserma gli insegneremo il latino gli insegneremo all'obbedienza la disciplina tutte cose che i barbari per natura dicono i romani non conoscono perché sono come bestie ma non gliele insegneremo ea forza di insegnamento di marce di
esercizi e di bastonate diventeranno dei soldati romani e tutti gli altri a lavorare tutti i latifondisti che si sono lamentati di non avere abbastanza contadini vengano a prenderseli ovviamente tutti costoro verranno installati a lavorare con le loro famiglie sulle terre dei ricchi romani ma non verranno ridotti in schiavitù viene inventato una nuova condizione che è quella del colono che è una cosa meravigliosa il colono è un contadino che lavora sotto padrone è un uomo libero cosa che comporta enormi vantaggi deve fare il servizio militare deve pagare le tasse essendo un uomo libero ma per legge
non può abbandonare il latifondo senza il permesso del padrone non se ne può andare nè lui nè i suoi discendenti la grande maggioranza degli immigrati accolti nell'impero romano in questi secoli diventano coloni sui lati fondi dei potenti il che però implica anche beninteso la cittadinanza tutta questa marea di gente alla prima generazione sono ancora riconoscibili e chiaro e non vengono trattati alla pari però i figli oi nipoti che hanno imparato che parlano latino come tutti gli altri e che si comportano in modo normale vengono trattati come cittadini che puoi essere cittadini nell'impero ormai voglio dire
essere sudditi soprattutto è un altro discorso ma c'è l'integrazione ancora più rapida per quelli che vanno nell'esercito perché chi ha servito nell'esercito per vent'anni quando viene congedato e automaticamente cittadino romano riceve una piccola donazione si può comprare casa un po di terra mette su famiglia tranne quelli che invece ha deciso di restare son diventati ufficiali e hanno fatto carriera nell'esercito l'esercito romano del iv secolo è un melting pot dove è pieno di generali di cui tutti sanno che il papa era un immigrato franco alla mano armata mai figlio ha fatto carriera nell'esercito ed è diventato
generale si è calcolato che circa metà degli ufficiali superiori conosciuti da noi dell'esercito romano del quarto quinto secolo siano barbari o figli di barbari immigrati che hanno fatto carriera questa barbari d'azione dell'esercito una volta faceva un po schifo agli storici che ovviamente dicevano beh poi è chiaro che l'impero andato a carte quarantotto con un esercito pieno di barbari oggi nessuno ragiona più così sarà anche perché per anni abbiamo visto al telegiornale generali americani in iraq o in afghanistan e abbiamo scoperto che i generali americani possono essere giapponesi filippini messicani di qualunque parte del mondo e
tuttavia sono generali americani e nessuno li mette nell'esercito degli stati uniti non sembra in declino per il fatto che è pieno di immigrati ecco e così doveva essere l'esercito dell'impero romano pieno di immigrati assimilati o in via di assimilazione e dunque è dunque il primo punto cruciale su cui chiarirci le idee questo nell'impero romano è normale che inter e folle di barbari vengano accolte e distribuite dalle autorità a lavorare oa fare il servizio militare e in prospettiva col tempo si integrano la politica nel iv secolo insiste molto sull'efficacia di queste misure beninteso ve l'ho detto
la politica dell'impero romano e la politica di una dittatura assoluto ma non bisogna a tutti i costi elogiare gli imperatori qualunque cosa facciano altrimenti si rischia grosso però è impressionante vedere la compattezza con cui i politici e intellettuali dell'impero romano insistono su questo punto noi non siamo un paese all'interno del mondo noi siamo il mondo roma è il mondo l'imperatore romano e il padre di tutti i popoli e lo dimostra per il fatto che oltre a provvedere al benessere dei bravi sudditi romani si preoccupa anche degli altri popoli e quando muoiono di fame li accoglie
quando fanno i cattivi li punisce beninteso ma anche qui c'è tutta una retorica all'epoca per cui l'imperatore migliore è quello che quando ha sconfitto dai barbari ribelli o insubordinati razziatori non li ammazza tutti come si faceva una volta e non li riduce neanche in schiavitù ma li perdona e li accoglie questa ripetono i politicanti da roma a costantinopoli per tutto il quarto secolo questa è la grandezza e la forza di roma ed è un dato di fatto che appunto questa politica dura così a lungo che evidentemente è vero che l'impero ha continuamente rinsanguare la sua
popolazione e ha saputo far fronte ai vuoti aperti dalle epidemie dalle carestie e così via grazie a questa immigrazione poi naturalmente ogni tanto vengono delle domande perché uno legge appunto l'imperatore costantino dopo aver sconfitto i sarmati neri sistemò 300.000 nella pianura padana 300 mila non dobbiamo prendere sul serio gli autori antichi quando sparano cifre sono cifre messe lì per fare impressione fossero stati anche solo 30mila riduciamo a 30.000 l'imperatore costantino sconfisse i sarmenti e poi quando l'oro agli implorano pietà e chiesero di essere accolti nel suo impero neri dislocò 30.000 nella pianura padana tra modena
e reggio emilia 1 dice immaginatevi se oggi il governo una decidesse di collocare 30 mila immigrati fra modena e reggio emilia invece i cronisti antichi che ci raccontano queste cose non dimostrano di aver notato che qualcuno abbia protestato e questa probabilmente diciamo è l'aspetto meraviglioso del fare politica del governare l'impero romano nessuno protesta allora a questo punto avete capito perché i goti che si presentano alla frontiera del danubio nel 376 possono chiedere di essere accolti non stanno chiedendo niente di nuovo da generazioni e generazioni a memoria d'uomo è accaduto che tribù che venivano a chiedere
di entrare fossero accolte beninteso ogni volta c'è un negoziato e ogni volta si vede se la tribù che arriva per sua sfortuna arriva in una zona dove non c'è bisogno di gente i romani dicono no e guai se uno prova entrare clandestinamente ma appunto c'è spesso lungo tutte le frontiere c'è spesso bisogno di gente l'unico problema è che questi gotti sono davvero tanti nessuno sa quanti sono neanche noi però diciamo un popolo di quelle dimensioni composto da molti gruppi molte tribù poi scopriremo che non si erano mossi tutti ma insomma vogliamo dire che saranno stati
50mila persone saranno state 50 mila persone l'ordine di grandezza può essere quello tutti insieme i generali che comandano sulla frontiera del danubio non si prendono la responsabilità di far entrare loro così tanta gente bisogna consultare l'imperatore l'imperatore d'oriente e appunto valente il fratello di valentiniano bisogna consultare l'imperatore valente il quale in quel momento si trova a 2.000 chilometri di distanza grande l'impero anche se hai soltanto l'impero d'oriente da gestire hai un impero che va appunto dal danubio alla frontiera con la persia e valente in quel momento si trova precisa mente alla frontiera con la persia
al di là dei monti del tauro al di là di quella che oggi è la turchia meridionale alla frontiera con la persia con l'iran per capirci che si prepara a fare la guerra all'iran che era vecchia fissazione degli imperi occidentali come vedete è che agli imperatori romani non ha mai portato bene e tuttavia ostinatamente gli imperatori romani fra i loro priorità hanno questo di contenere l'iran valente dunque a 2.000 chilometri di distanza dalla frontiera del danubio gli mandano la notizia che sono arrivati questi goti e che chiedono di poter entrare l'imperatore deve decidere messaggero si
fa i 2.000 chilometri a cavallo arriva alla frontiera ad oriente dove valente ha concentrato il meglio del suo esercito e a questo punto si riunisce il concistoro cioè il consiglio dei ministri parola poi è stata ereditata dalla chiesa di roma erede dell'impero romano da molti punti di vista oggi il concistoro è l'assemblea dei cardinali intorno al papa allora era il consiglio dei ministri dell imperatore ammiano marcellino il militare in congedo e cronista storico dell'epoca di cui vi parlavo prima ci racconta cosa è successo nel concistoro di valente come sempre ovviamente dobbiamo stare attenti lui ce
lo racconta ma non era lì non è che ci possiamo mettere la mano sul fuoco ma questo è quello che risultavo sembrava verosimile a damiano marcellino e a damiano marcellino sembra verosimile e carina grazie ne approfitterò grazie mille a damiano sembra verosimile che sia accaduta la seguente cosa nel consiglio dei ministri alla notizia che c'era una folla di goti che chiedevano di entrare i ministri hanno detto alla lente e la tua fortuna che li manda perché abbiamo appunto un gran bisogno di gente e in particolare per questa guerra contro l'iran abbiamo bisogno di soldati i
goti sono bravi guerrieri e la tua fortuna che li manda notate sono tutti i cristiani ormai è però è difficile superare i vecchi modi di esprimersi la fortuna e la dea che aleggia sulla testa dell'imperatore che i pagani con i loro sacrifici incoraggiano a proteggere l'imperatore anche se ormai chi non è che sono tutti cristiani c'è ancora una minoranza di pagani tra gli intellettuali fra i senatori ci sono ma l'impero è cristiano l'imperatore cristiano ma la fortuna al modo antico va ancora sempre bene noi magari dei cristiani di oggi direbbero la provvidenza a miano dice
la fortuna e dunque è dunque la risposta è sì va bene li fate entrare con la solita trafila stanziamo dei fondi per mantenerli fino a quando non è possibile smaltirli i giovanotti in caserma le famiglie a lavorare provvedete come si fa di solito messaggero torna indietro duemila chilometri nell'altro senso per andare a portare la notizia sulla frontiera del danubio non sappiamo quanto tempo è passato settimane come minimo sulla frontiera del danubio la situazione si è fatta un po difficile perché c'è questa marea di profughi chiamiamoli così anche se di nuovo non è una parola che
loro usano sono poco attenti loro definire esattamente queste situazioni che noi invece abbiamo classificato e per cui noi possediamo una terminologia questa marea di profughi goti sono lì sull'altra riva del danubio come potete capire sempre col terrore di sentirsi alle spalle gli zoccoli dei cavalli degli unni e perciò sono impazienti e irrequieti sono talmente irrequieti che qualche gruppo di giovani ha deciso di provare a passare clandestinamente ma finché non c'è la risposta dell'imperatore le pattuglie romane chiudono la frontiera e non lasciano entrare nessuno c'è stato qualche scontro qualche gruppo di clandestini intercettati c'è scappato il
morto e adesso arriva la notizia che invece l'imperatore ha detto di farli entrare quello che succede ce lo racconta a miano e ce lo racconta anche un altro testimone pensate che quasi tutto quello che vi racconto noi lo sappiamo grazie a questi due altrimenti non sapremmo praticamente niente quest altro testimone e un altro storico dell'epoca si chiama è un apio è anche lui un greco come a miano diversamente damiano scrive in greco e un apio diversamente da a miano di cui possediamo una parte consistente dell'opera di e una più abbiamo soltanto dei frammenti poche pagine
ma alcune di questi frammenti raccontano proprio l'accoglienza dei goti tenete presente che sia a miano si è un apio scrivono a cose finite quando è già tutto andato a finire molto male e questo ovviamente influenza il loro modo di raccontare dopo di che i fatti sono impressionanti cosa succede beh intanto è un apio che su tutti e due pagani fra l'altro sia amian xvi era un apio molti intellettuali come vi dicevo sono ancora pagani in un impero cristiano è un apio è scandalizzato dal fatto che è arrivato questo ordine di far entrare questa folla di
barbari sottolinea una cosa che per lui particolarmente scandalosa appunto fino a quel momento ogni tanto c'era scappato il morto quando l'esercito reprimeva i tentativi di entrare clandestinamente adesso che è arrivato l'ordine che invece questi sono amici nuovi sudditi bisogna farli entrare gli ufficiali che comandavano quelle pattuglie vengono messi sotto inchiesta per abuso di potere e questa è la prima cosa di cui è un apio è scandalizzato poi è una pia scandalizzato anche di un'altra cosa noi ripeto scrive quando è andato tutto a finire molto male e non ci crede che questi goti fossero in buona
fede secondo noi questi goti hanno fatto tante chiacchiere sul fatto che venivano a sottomettersi all'imperatore nuovi sudditi e così via non è vero questi ci prendevano in giro dice un ampio e la è la cosa che lo scandalizza più di tutte e dice avendo capito come vanno ormai le cose qui da noi nell'impero romano essendo furbi questi barbari hanno raccontato di essere cristiani perché dice è una più qui da noi ormai se dici che sei cristiano ponti d'oro accoglienza per tutti nessuno controlla anno travestito alcuni dei loro con dei vecchi mantelli grigi piene di buchi
dice un apio sono quelli che i cristiani chiamano i monaci e subito ecco in realtà dice un apio questi ci avevano i loro idoli si erano portati dietro i loro vecchi dei i loro sacerdoti sacerdote s non sappiamo se sia vero è probabile di no e in ogni caso ai botti erano certamente in gran parte cristiani e de'goti pagani in futuro non si sentirà mai più parlare tuttavia è un apio ci crede invece che questo fatto di essere cristiani è tutta una buffonata per ingannare noi romani che siamo diventati degli ingenui da quando comandano i
cristiani dunque bisogna farli entrare il famoso ponte costruito dal vecchio costantino è crollato da tanto tempo che si fa barche e zattere l'esercito comincia a requisire le barche in lungo tutta la riva del danubio fabbricano zattere e cominciano andarli a prendere all'inizio si fanno le cose per bene come sempre in questi casi arrivano questi benissimo controllati e contatti ci sono dei banchetti con dei segretari carta e penna ognuno che entra depone le sue armi rilascia regolare dichiarazione come ti chiami moglie quanti figli e così sapremo quanti sono in realtà comincia tutto andar male questa operazione
di trasbordo attraverso il danubio si rivela difficilissima il danubio e in piena non abbiamo ancora capito adesso se sia prima vero autunno ma certamente ea stagione delle piogge il danubio è in piena questa operazione di massa comincia a fare delle vittime le barche si ribaltano c'è gente che affoga c'è un enorme caos questi arrivano bagnati fradici terrorizzati le famiglie si son perse ci sono i bambini che non sa più di chi sono figli dopo un po non riescono più a contarli salta tutta la contabilità questi entrano e basta continuamente sempre di più dice un apio
saltano tutti i controlli era stato detto chiaramente i guerrieri devono consegnare armi ma in realtà bastava pagare una bustarella alla guardia e i guerrieri entravano senza essere perquisiti ancora bambini dappertutto dovete immaginarvi cos'è una popolazione di quell'epoca alla stessa piramide demografica di una popolazione dei paesi più poveri del mondo oggi pochissimi vecchi una marea di bambini ovviamente non ci sono controlli su e nasce marea di bambini e tutti questi bambini non si sa di chi sono si perde e tore sono affogati si son persi e piero di bambini che non si sa di chi sono
e dice non so più se a miano è una piano lo dice chiaramente non c'è un ufficiale romano in servizio che non si sia portato a casa la ragazzina o il ragazzino perché se la schiavitù naturalmente nell'impero romano e se questi ragazzini non hanno più nessuna uno se li prende se li porta in questa situazione i goti continuano a essere trasbordati al di qua e continuiamo e continuiamo e continuiamo nessuno sa quanti sono e a un certo punto però i romani si rendono conto che la folla di quelli dall'altra parte che aspettano di passare non
è mica diminuita c'è sempre una folla enorme dall'altra parte come mai come mai si è sparsa la notizia che i romani hanno aperto la frontiera perché appunto non è che la aprono sempre la aprano spesso ma appena si è sparsa la notizia che i romani avevano aperto la frontiera e traghetta no anche quei voti che fino a quel momento se ne erano rimasti a casa loro hanno caricato tutto sui carri e sono venuti perché anche loro vogliono entrare capite la stessa cosa che se si spargesse la notizia in messico che trump ha aperto il muro
è che chi vuole entra è un fatto strutturale perché i barbari si muovono e voglio entrare nell impero ma perché nell'impero si vive meglio nell'impero non si crepa di fame c'è un minimo di assistenza pubblica c'è una moneta che circola mercato a strutture leggi regole nell'impero si vive meglio chiunque potendo se c'è proprio mobilità chiara ed evidente sceglierebbe di trasferirsi allora a questo punto i generali romani che comandano sulla frontiera si spaventano perché questa cosa non finisce più continuano arrivarne degli altri e allora un bel momento decidono di fermarsi lì chi c'è c'è altri per
adesso non ne facciamo più entrare richiudono la frontiera sospendono i trasporti e allora adesso c'è una folla di gothic e sono entrati e che sono accampati sulla nostra riva del danubio a sud e c'è un'altra folla de'goti dall'altra parte che speravano di entrare e invece all'ultimo momento gli hanno detto voi no bisogna gestire quelli che sono entrati il sistema normale è contatti con le autorità civili della provincia siamo in quella che oggi è la torchi trova dalla romania bulgaria e la turchia europea attuale venendo giù si arriva a costantinopoli l'attuale istanbul a capitale dell'impero d'oriente
e tutto questo territorio bisogna contattare le autorità locali e capire dov'è che c'è bisogno di gente ci vuole tempo per il momento i goti vengono tenuti lì accampati alla bell e meglio e nutriti con razioni dell'esercito per le quali l'imperatore ha stanziato i fondi ovviamente vorrei insistere sul fatto che queste sono operazioni pianificate al di là del fatto che possono poi scappare di mano però non è che si procede a casaccio si è deciso di fare una certa cosa ci sono i fondi per mantenere questa gente e l'esercito effettivamente distribuisce razioni ai profughi ma siccome
ai profughi goti nessuno gliel'ha detto che le razioni sono già pagate i generali e le fanno pagare questi si sono portati dietro gli oggetti preziosi gli anelli di gioielli delle donne le monete d'oro risparmiate in una vita facendo i mercenari per l'impero romano che paghino dunque perciò i goti vengono mantenuti con razioni dell'esercito che sono costretti a pagare i fondi se li intascano i generali e capita è un'operazione umanitaria svolta e non è poco in cui non ci sono la crociera le televisioni a filmare tutto non c'è niente ecco si va avanti per un po
i goti dopo un po finiscono i soldi i romani continuano a pretendere che le razioni siano pagati qualcuno dice di questi cronisti appunto gli fanno alla fine non c'è altro i goti ammazzano i cani mangiano i cani i romani stessi gli vendono cani da mangiare quando hanno finito tutto i botti fanno quello che si fa quando si rischia di morire di fame in una società dove esiste la schiavitù cominci a vendere i figli perciò i goti per pagare cominciano a vendere i mercanti di schiavi qualcuno dei loro bambini si sparge la voce in tutta la
provincia c'è da fare buoni affari tutti i mercanti di schiavi della tracia affluiscono nella zona a compra a comprare bambini e ragazzi ne dei goti a buon mercato a questo punto voi potete capire è un grosso affare tutti stanno facendo un sacco di soldi li tengono lì il più a lungo possibile però dopo un po il clima si surriscalda e allora i generali che comandano l'intera operazione che stanno intascando fondi neri a più non posso dopo un po cominciano a pensare che però non si può continuare all'infinito bisognerà smantellare il campo profughi e far affluire
questa gente verso l'interno i goti ovviamente non capiscono cosa sta succedendo ma sono profondamente spaventati e cominciano a pensare che i romani non stanno mantenendo le promesse fatte però sono disorientati i capi dei goti negoziano continuamente con i giornali romani sono due controparti che negoziano e i capi dei goti continuano a illudersi che insomma poi alla fine verranno sistemati come si è sempre fatto da qualche parte messi a lavorare insomma che la situazione si risolverà finalmente i comandanti romani decidono che ora effettivamente di far affluire questa gente verso l'interno e affidarla alle autorità civili che
si preoccupino di sistemarli tutti si mette in moto questo convoglio decine di migliaia di persone scortate da tutte le truppe disponibili tutte le truppe disponibili perchè sono preoccupati adesso i generali romani della twas del clima che si sta creando tutte le truppe disponibili accompagnano questo convoglio che abbandona il campo profughi sulla riva del danubio e procede verso l'interno della traccia non lasciano praticamente forze sulla frontiera ma dall'altra parte del danubio c'erano tutti quegli altri che erano arrivati e ansiosamente aspettavamo di poter entrare anche loro quando si rendono conto che non ci sono più guardie cominciano
a passare e stavolta clandestinamente senza aver avuto nessun permesso il convoglio marcia nell'interno finalmente arrivano a una città si chiama marcia napoli siamo nell'attuale la bulgaria e la turchia europea in questa città di marcia napoli i goti si immaginano che saranno accolti e rifocillati avranno un tetto sopra la testa ma nell'impero romano nonostante appunto il governo sia una feroce dittatura che può far uccidere e torturare chi vuole ciononostante esiste però l'autonomia amministrativa ogni città si governa da sole fa un po quello che vuole purché paghi le tasse per il resto fanno quello che vogliono i
cittadini i cittadini di marcia napoli decidono che loro non fanno entrare nessuno non faranno entrare i profughi goti e non faranno neanche entrare i soldati di scorta perché nell'impero romano i civili non sono in buoni rapporti con i soldati lasciamo stare il fatto che i soldati per metà sono barbari anche loro ma soprattutto i soldati sono violenti spadroneggiano prendono rubano e disprezzano i civili li maltrattano i civili a non hanno paura dei barbari ma quasi altrettanta paura dei soldati perciò le autorità di merce napoli dichiarano che in città non entra nessuno tranne i generali e
i capi dei goti quelli li accogliamo gli altri fuori questo punto la tensione si taglia col coltello i generali romani entrano in città insieme con i principi gocce vanno a banchettare e afferma miano marcellino a quel punto i generali romani decidono che per evitare grane e meglio liberarsi dei capi dei cocchi perché senza i loro capi i profughi saranno come una massa di pecore sarà più facile controllarli perciò i generali romani invitando a banchetto i capi dei goti si propongono di ubriacarsi e poi farli fuori intanto fuori i goti sono accampati con poco da mangiare
sotto la pioggia con i soldati di guardia anche loro nervosissimi a questo punto succedono contemporaneamente due cose in città al banchetto i generali romani bevono e cercano di far ubriacare i capi dei goti salvo che si scopre che i goti reggo nel vino meglio dei romani e di conseguenza non riescono a ubriacarmi a sufficienza da poterli poi sgozzare nel sonno come speravano di fare fuori cominciano i tafferugli fra i goti e i soldati romani cominciano i tafferugli cominciano gli scontri e a questo punto i tanti goti che avevano delle armi nascoste le tirano fuori e
sopraffanno i soldati di scorta dopodiché si impadroniscono anche delle loro armi dentro i capi dei goti mezzo ubriachi si rendono conto che fuori sta succedendo qualcosa di spaventoso cominciano a gridare che i romani li hanno traditi si precipitano fuori fuori la folla dei goti ha distrutto la scorta sono tutti armati arrivano fuori loro stessi capi e tutti gridano i romani ci hanno traditi i romani non hanno mantenuto la parola a questo punto noi non abbiamo nessun obbligo nei confronti dei romani noi siamo qui siamo dentro siamo tanti siamo i goti avevamo promesso di essere fedeli
sudditi dell'imperatore se se avessero dato casa e lavoro non ci hanno dato niente peggio per loro e i gotico giano a saccheggiare il paese dove praticamente non ci sono truppe siamo in una zona considerata sicurissima ridosso della capitale i goti cominciano a saccheggiare sistematicamente il paese alla ricerca delle ville dei ricchi proprietari terrieri e comincia a spargersi il panico nella regione ma non soltanto il panico ci dicono i cronisti arriva anche gente che scappa per unirsi ai goti tanto per cominciare era pieno di schiavi goti nelle ville dei ricchi tante guerre combattute contro i goti
tante spedizioni punitive romani hanno una marea di schiavi goti questi schiavi goti cominciano a scappare e vanno a unirsi ai loro connazionali dove ovviamente gli dicono vi accompagno io alla villa del padrone esso anche dove ha nascosto l'argenteria ma a capire bene quello che ci dicono i cronisti sembra di capire che arriva anche gente che non c'è altri schiavi fuggiaschi che però non sono voti anche loro arrivano disoccupati minatori in sciopero sbandati di ogni genere ribelli di ogni genere cominciano ad arrivare a unirsi ai goti che accolgono tutti perché c'è bottino per tutti questo punto
la valente arriva la notizia di quello che sta succedendo valente e profondamente seccato perché lui vorrebbe fare la guerra all'iran e questa seccatura 2.000 chilometri di distanza non ci voleva manda un generale con delle truppe per farla finita con questi straccioni manda troppo poche truppe il generale viene sconfitto intanto i botti si sono organizzati è un saccheggio sistematico hanno costruito un campo base dove ammassano il bottino e da lì lo mandano a casa loro oltre il danubio c'è un servizio regolare di carri che portano il bottino dall'altra parte del danubio non solo arriva un sacco
di altra gente dal mondo dei barbari per unirsi a questa meravigliosa festa arrivano altri goti gente di altre tribù alani arrivano perfino degli unni i quali arrivano dicendo ai goti beh come dire il passato è passato vero chi ha dato ha dato però adesso tutti il saccheggio si diffonde l'opinione pubblica comincia a preoccuparsi non poco dalle mura di costantinopoli si vedono bruciare le ville di campagna l'imperatore valente capisce che a questo punto deve intervenire lui rimanda la guerra contro l'iran con grande dolore e si mette in marcia stavolta col meglio del suo esercito stavolta non
è più un messaggero a cavallo che trova i cavalli per cambiarlo ai 50 km e che in pochi giorni può fare il viaggio stavolta è un intero esercito che si sposta a piedi lungo questi duemila chilometri finalmente arrivano costantinopoli costantinopoli valente si fa aggiornare sulla situazione che è pessima all'opinione pubblica e isterica tanto che valente quando si presenta ai giochi del circo viene fischiato allora per l'imperatore l'imperatore romano come sapete è eletto a vita non ha il problema delle prossime elezioni però bisogna vedere quanto dura la vita è una bella cosa essere eletti a vita
ma spesso la vita dell'imperatore dura pochissimo quelli che non sanno mantenersi il consenso dell'opinione pubblica e dell'aristocrazia durano poco essere fischiati ai giochi è un pessimo sintomo valente decide di uscire con l'esercito è andare a cercare i goti c'è anche un altro dettaglio che non vi è ancora detto sapete che appunto i cristiani sono divisi cattolici contro ariani e che in realtà il potere ci sono gli ariani valente e ariano il che vuol dire che c'è tutto un pezzo di opinione pubblica cristiana cattolica che lo odia come un eretico valente non è un politico molto
conciliante ha mandato in galera più di un vescovo cattolico si è attirato una pessima fama c'è un monaco cattolico che ha predicato in pubblico contro valente perciò la polizia l'ha preso e sbattuto in galera questo monaco continua anche in galera inveire contro valente e a dire però che a una profezia da fargli egli vuole parlare valente prima di partire per la guerra contro i goti va a trovare il monaco in prigione e il monaco gli dice che lui valente deve stare bene attento deve smettere la sua politica di persecuzioni contro i cattolici valente gli dice
as i am continua a dire queste cose quando torno faremo i conti il monaco gli risponde se non smetti di perseguitare i cattolici non farà il ritorno questo punto valente esce con l'esercito alla ricerca dei goti che sono ormai un enorme forza organizzata con tutti i suoi cari la sua roba il bottino gli schiavi catturati amici unni e alani arrivati un esercito e un popolo al tempo stesso è anche diciamo così una banda criminale su grande scala valente va a cercarli e finalmente li intercetta siamo fuori da quella che loro chiamano adriana poli che oggi
a edirne nella turchia europea l'esercito romano composto per più di metà da barbari molti dei loro voti ma soldati romani a tutti gli effetti si trova di fronte l'esercito e il popolo dei goti anche loro non tutti i goti anche loro armati allo stesso modo a vederli non ci sarebbe la sua differenza è i botti sono armati con armi romane e sono identici da quel punto di vista non è che dovete immaginare da una parte i legionari il giulio cesare e dall'altra i barbari con gli elmi cornuti e vestiti di pelli sono tutti uguali con
gli stessi scudi rotondi gli stessi elmetti le stesse lance i goti vedendosi arrivare l'imperatore alla testa del suo esercito si fermano mettono i loro carri in circolo avete presente i pionieri nel west ecco però su grande scala e si schierano tutti fuori i guerrieri con dentro il circolo dei carri le donne che li appoggiano di sostegno riguardare tutti schierati fuori e poi succede una cosa che a noi sembra surreale ma che invece è perfettamente logica i goti mandano una delegazione dall'imperatore valente per dirgli cerchiamo di metterci d'accordo sono successe tante cose è colpa vostra avete
cominciato voi romani che non avete mantenuto la parola noi eravamo arrivati disposti a essere fedeli sudditi ci avete promesso casa e lavoro adesso è successo quello che è successo ma se credete noi siamo ancora d'accordo la delegazione comprende naturalmente anche un prete cristiano perché sono queste sono cristiani ariani tra l'altro i goti quindi della stessa setta di valente cominciano a discutere mentre stanno discutendo fra i goti schierati davanti alla barricata dei loro cari migliaia di guerrieri con dietro le loro donne e dall'altra parte migliaia non sappiamo quanti è eserciti dell'epoca non sono enormi mettete 10
mila romani e 10.000 goti dall'altra parte i romani schierati qualcuno comincia come si usa a insultare gli avversari a dirgli fatevi sotto se avete coraggio figli di ecco gli altri rispondono a poi parte qualche sasso poi parte qualche freccia finalmente cominciano a picchiarsi e ad ammazzarsi senza che nessuno l'abbia voluto senza che nessuno l'abbia com'è andato e la battaglia divampa lungo tutto il fronte e i romani che sono meglio addestrati e meglio organizzati vanno sotto e cominciano a spingere e cominciano a spingere i goti rinculano finché possono ma arrivati alla barriera dei loro cari non
possono più arretrare dietro ci sono le loro donne che pregano e urlano e i goti tengono duro ma i romani stanno per schiacciarli contro i loro stessi carri solo che quella mattina una parte dell'esercito dei goti la cavalleria tutti quelli a cavallo quelli veloci cavalleria goti unni anche moltissimi se ne era andata dal campo alla ricerca di foraggio e di bottino i botti sono soltanto fanteria i romani hanno anche loro soprattutto fanteria e all'improvviso compare la cavalleria dei goti e degli unni che si era allontanata e che dopo qualche ora torna al campo e scopre
che c'è la battaglia in corso e la cavalleria dei goti e degli anni investe i romani alle spalle e li stritola contro la barricata dei goti e la battaglia di adrianopoli si conclude con la distruzione dell'esercito romano d'oriente l'esercito una campagna intendo dire forse meritate scusate c'è bisogno di una precisazione dal sito romano sono 500 mila uomini ma son tutti dispersi in un'infinità di posti di frontiera di caserme con funzioni di polizia e così via l'esercito di campagna quello con cui puoi dare una battaglia quello composto dai reparti di gente seria ben addestrata non rammolliti
dal servizio di guardia di finanza ecco le truppe vere sono poche vi ho detto forse 10 mila saranno stati 20mila non di più vengono sterminati lese dell'impero romano d'oriente non ha più un esercito dell'imperatore valente non si saprà più niente nessuno sa che fine abbia fatto i goti sono vincitori della battaglia di adrianopoli e scoprono che in tutto l'impero d'oriente non c'è più un esercito in grado di fermarli e non c'è più un imperatore cosa fare qualcuno viene in mente andiamo assediare costantinopoli pensate che bottino sarebbe la città più ricca del mondo vanno assediare costantinopoli
costantinopoli per sua fortuna delle altissime mura i goti per quanto barbari solo fine un certo punto però armi da assedio non ne hanno quindi questo assedio si risolve in un fiasco c'è però un episodio interessante che vi voglio citare perché come dire un piccolo squarcio sul futuro i goti sono fuori quindi i barbari assediano costantinopoli dentro costantinopoli capitale dell'impero ci sono truppe romane che difendono la città truppe romane un reparto di queste truppe romane è un reparto di cavalleria saracena reclutata fra i beduini del deserto arabico i quali non sono neanche sudditi dell'impero roma recluta
truppe tranquillamente anche all'estero non c'è nessun problema questo reparto di beduini e raccontano a miano un reparto che fa molta paura tutti sono dei veri barbari questi beduini combattono nudi hanno queste lunghissime capigliature lanciano urla selvagge e dunque a un certo punto succede la seguente cosa i romani fanno una sortita si apre una porta è un reggimento di cavalleria romana attacca i barbari peccato che i romani sono appunto dei barbari ancora più barbari dei goti i goti vedendosi caricare da questi selvaggi assetati di sangue si fanno prendere dal panico il primo beduino che abbatte un
voto gli taglia la gola e poi comincia a bere il suo sangue a questo punto i goti terrorizzati dalla barbarie delle truppe romane si danno alla fuga e vanno in rotta ve l'ho detto perché naturalmente questi beduini sono la gente fra i quali qualche secolo dopo il profeta maometto farà l'improba fatica di convertirli a una religione di un solo dio o la religione del libro o una religione mi spiego ecco quello è il materiale umano con cui inizialmente il profeta ha dovuto fare i conti l'assedio fallisce i botti non sanno più bene che cosa fare
a dir la verità i romani decidono che bisogna prendere delle contromisure per prima cosa ci vuole un nuovo imperatore d'oriente nessuno lo vuole fare finalmente trovano un generale in pensione ma ancora giovane che in pensione per motivi politici e la sua famiglia la caduta in disgrazia questo generale si è ritirato sui suoi lati fondi in spagna si chiama teodosio vanno da teodosio a chiedergli se ha voglia di fare l'imperatore d'oriente devono avergli fatto la proposta che non poteva rifiutare perché teodosio accetta e teodosio appartiene a quella minoranza di aristocratici che non sono ancora neanche ufficialmente
cristiani all'epoca era ancora in dubbio ma per fare l'imperatore d'oriente bisogna essere cristiani quindi teodosio si battezza e va in oriente a costantinopoli a vedere cosa si può fare comincia a riorganizzare le cose per prima cosa ci vuole un esercito per sostituire quello che è andato perduto teodosio comincia a reclutare per darvi un'idea dei criteri con cui recluta ci è rimasto un editto di teodosio di quegli anni in cui decreta tutti quelli che son tenuti per legge a fare il servizio militare si presentino immediatamente alle caserme ci sono diverse categorie che per legge erano tenute
a fare il servizio militare per esempio i figli dei militari perché l'imperatore valero garantirsi appunto un afflusso ma era applicata con una certa larghezza questa legge adesso basta esenzioni tutti si presentino immediatamente inoltre qualunque immigrato qualunque straniero residente nell impero si presenti immediatamente in caserma per essere arruolato e più specificamente siccome sappiamo che la gran massa degli immigrati sono coloni sui lati fondi dei ricchi ogni amministratore di latifondo presenti immediatamente la lista di tutti gli immigrati che lavorano su quella di fondo e li faccia presentare in caserma chi non lo fa pena il rogo con
questo criterio teodosio rimette in piedi un esercito altra misura dell'imperatore teodosio anno 380 mentre sta cercando intanto di capire come regolare i conti con i gozzi l'editto di tessalonica l'editto di tessalonica sono poche righe che dicono sappiate che tutti i sudditi dell'impero romano devono seguire l'unica vera religione cristiana così come la insegna il papa damaso a roma e il papa armi ricorda più come si chiamava ad alessandria all'epoca anche l'anti vescovo di alessandria era chiamato papà in quella formali quella è l'unica forma ammessa chiunque non segua la vera religione in quella forma sappia di non
essere un vero cristiano ma uno stolto e reddito che la sua non è in nessun modo una vera chiesa e chiunque continui a seguire queste idee sbagliate sappia che deve aspettarsi di essere punito non soltanto nell'altra vita anche in questa in buona sostanza teodosio decreta che è l'impero non si può più permettere queste divisioni religiose non si può più andare avanti con i cristiani divisi teodosio decide che hanno ragione i cattolici e che d'ora in poi è obbligatorio essere cattolici è una svolta storica decisiva è la prima volta che un sovrano in occidente dice ai
suoi sudditi di quale religione devono essere saprete che questa è la prima volta ma non l'ultima è perché fino alla rivoluzione francese e da noi al risorgimento qualunque stato europeo darà per scontato che è lo stato che dice ai sudditi qual è la vera religione che devono seguire e chi non la segue non può vivere fra noi oppure vive discriminato ecco quindi la svolta di 380 è veramente una svolta che apre una storia di 1500 anni d europa in cui per 1500 anni tutti i nostri antenati sono vissuti in un mondo in cui era il
re che ti diceva di che religione dovevi essere dopodiché e teodosio fa quello che può scende in campo i goti sono tanti sono tanti gruppi divisi ogni tanto riesce a beccarlo un gruppetto un po più piccolo li ammazzi tutti con questi non c'è più problema ma non si può far così con tutti sono troppi ci sono dei gruppi troppo grande chiamo finire naturalmente scusate la lunghezza teodosio a questo punto comincia a negoziare e con alcuni capi dei goti negozia e concede che potranno vivere nel nostro impero cosa che lo desiderano e loro i goti si
impegnano a vivere pacificamente però allora in poi basta con i saccheggi certo ma in cambio i goti hanno un'idea precisa di quello che vogliono basta con quello che si faceva in passato che noi rinunciavamo a tutti i diritti e voi decideva te chi va a lavorare qui chi va a lavorare là chi deve fare il soldato noi vogliamo poter vivere dentro l'impero a servire fedelmente l'imperatore siamo bravi guerrieri combatteremo per lui ogni volta che l'imperatore ce lo chiede ma noi vogliamo ricevere case e terre stipendi e pensioni essere mantenuti e poter vivere tutti insieme continuando
a essere i goti non ci interessa nella vostra cittadinanza continueremo a essere i goti a vivere secondo le nostre regole a obbedire i nostri capi e su questa base teodosio per la prima volta accetta di stringere qualche accordo in realtà è una storia complicata sembrerebbe che i romani sperassero invece che gli accordi fossero ancora alla vecchia maniera e invece come gorgo si capisce subito che i goti la intendono in quest'altro moto fatto sta che a partire da questo momento i goti costituiscono un corpo all'interno dell'impero che succhia risorse perché vengono pagati profumatamente che continua a
essere una risorsa dal punto di vista militare perché gli eserciti degli imperatori sempre di più si basano sull'uso di questi mercenari goti visto che costano così tanto comunque almeno usiamoli i capi dei goti si abitueranno a vivere in uno strano mondo dove loro quando parlano in gotico con i loro si presentano come il re il coninx del loro popolo ma quando parlano con i romani accettano volentieri di essere nominati magister militum di avere titoli e gradi di generale di consigliere del consiglio dei ministri di console certe volte ecco bastano due generazioni così uno di questi
che fanno carriera tra i goti subito dopo adriana poli che probabilmente era un ragazzino all'epoca un forsennato addirittura dopo è uno che i goti considerano un grande capo un re e che i romani invece no mi dà un certo punto comandante dell'esercito romano nei balcani magister militum per il lirico si chiama flavio alarico con i suoi probabilmente il flavio non serve a larix ma quando discute con i romani lui è flavio alarico nobile roma hanno cavaliere romano e generale romano carico di medaglie pensioni e titoli romane è quella la ricoh di cui sapete tutti che
a un certo punto a forza di litigare col governo perché il governo non lo paga abbastanza finirà per dire guardate che se non mi pagate di più io i miei goti non li posso più tenere finirà che saccheggiano roma è e siccome il governo li in quel momento non aveva abbastanza soldi per pagarlo alla ricoh nel 410 saccheggiano a roma barbari che hanno fatto irruzione la chissà dove no un popolo che dal 378 vive dentro l'impero romano continuamente negoziando il proprio status con i capi che vivono a cavallo fra queste due culture questi due mondi
questo sono i goti che nel 410 saccheggiano roma ecco come vedete la storia delle invasioni barbariche è un po più complicata di quello che noi potremmo immaginare quando ci immaginiamo semplicemente i barbari vestiti di pelle che sfondano il limes e bruciano le città con le loro fiaccole è molto più complicato di così però ecco spero se non altro di aver giustificato l'idea che in effetti la battaglia di adrianopoli del 9 agosto 378 è un po il punto d'inizio di questa lunga e complicata storia grazie [Applauso] grazie a tutti noi abbiamo abbiamo spazio per alcune domande
non troppe perché non vogliamo impegnare troppo il professore al massimo 5 persone vi chiederei di essere brevi nell'esporre la domanda così da lasciare a lui il tempo di rispondere valentina passerà tra di voi con il microfono professore intanto grazie perché è sembrato veramente di vedere un film ascoltando le sue parole è stato veramente un bel viaggio mi interessava chiederle il suo parere di storico sulla questione delle importanza o meno che abbia avuto la religione cristiana nel declino dell'impero romano lei parlava di questo come un elemento molto illuminista volevo capire lei come la vede che se
c'è stata una relazione certo ma guardi non è tanto come la vedo io quando direi che su questo c'è un consenso quando uno osserva i primi imperatori romani cristiani e dopo di loro appunto i senatori che diventano cristiani i ministri generali cristiani non trova della gente che porge l'altra guancia che non osa fare certe cose perché essendo cristiani o queste cose non vedevo fare non trova cioè dei rammolliti non è precisamente così l'imperatore costantino che è il primo imperatore dichiaratamente cristiano che non solo mette fine alle persecuzioni ma protegge la chiesa la integra nel governo
dell'impero e in punto di morte si fa battezzare è anche uno che nella scalata al potere ha ammazzato altri tre imperatori romani di cui uno era suo suocero e due i suoi cognati e in seguito a un certo punto ha fatto uccidere costantino alla propria seconda moglie e il proprio figlio maggiore non si sa bene perché ma comunque è certo che l'ha fatto gli altri proseguono su questa strada appena morto costantino i suoi figli costanzo costante costantino secondo i primi imperatori battezzati già dall'infanzia e allevati nella religione cristiana appena morto costantino fanno uccidere tutti i
propri cugini e zii allo scopo di non avere come dire eventuali concorrenti nel governo dell'impero poi in realtà se ne dimenticano un cuginetto giovane che era in erasmus ad atene e che quindi viene saltato e che è giuliano e non per nulla sarà quello che tenterà poi di riportare in auge il paganesimo giuliano l'apostata allora non c'è nessun cambiamento nel modo spregiudicato e sanguinario di gestire il potere che era tipico degli imperatori del dell'impero romano da sempre ma specialmente del tardo impero quando diventano cristiani non c'è nessun cambiamento non c'è nessun cambiamento nel gestire le
relazioni internazionali la guerra e così via salvo forse che quella luogo comune ripetuto della politica dell'epoca e cioè roma è padrona del mondo ma è anche madre di tutti i popoli tutti possono essere romani noi creiamo un unico popolo integrando tutti questa cosa viene ribadita e rafforzata anche dall'opinione pubblica cristiana anche gli intellettuali cristiani si uniscono a questa interpretazione del ruolo di roma rafforzandolo ulteriormente tino certo è anche nei disegni della provvidenza che tutta l'umanità sia governata da roma e quindi anche condotta a formare un unico popolo cristiano questa è forse l'unica differenza significativa a
livello di azione o di retorica politica portata con sé dal cristianesimo mentre fortissimo è il cambiamento nella capacità di controllo sociale del governo imperiale nel momento in cui il governo si ritrova all la poderosa come la chiesa in altre parole è un mito che essendo diventati cristiani si sono rammolliti non si sapra moliti per niente da un punto di vista strutturale l'impero trova nel clero cristiano nelle pid rete delle diocesi nell'episcopato nella beneficenza cristiana nella autorevolezza dei vescovi a cui demanda anche tutto un ruolo giurisdizionale per cui alleggerisce il peso sui tribunali facendo decidere molte
cause dai vescovi in mille modi la chiesa diventa una puntello strutturale del governo imperiale per cui dovendo dire uno direbbe anzi rispetto a tutti i problemi che avevano quando facevano le persecuzioni che provocavano sconcerto nell'opinione pubblica spaccature facevano fuori o costringevano la clandestinità un sacco di gente in gamba politici importanti che in quanto cristiani venivano emarginati intellettuali che venivano ripresi proteste e malumori ecco no la fine delle persecuzioni e l'avvento della nuova alleanza tra governo e chiesa è sicuramente qualcosa che ha reso più stabile il governo dell'impero ecco grazie ma altre domande c'è qualcuno innanzitutto
la sua di votazione è sempre affascinante anche nelle sue conduzioni televisive per chi ama la storia avrei due domande innanzitutto analogia attualmente attraverso l'immigrazione o in quel momento le invasioni attuali e rispetto che al momento e secondariamente un piccolo ricordo storico non è che in quel momento chi fosse anche la cessione proprio tra l'impero d'oriente è quello di occidente perché se ben mi ricordo non era più valentino il fratello che dirigeva ma io e graziano che ha cercato di aiutarlo non so era 100 km perché ha rifiutato allora intanto si sa perfettamente partiamo dalla seconda
cosa ha perfettamente ragione valentiniano era già morto a quel punto era subentrato graziano il discorso quale nessuno voleva pensare all'oriente all'occidente come due realtà separate e potenzialmente addirittura ostili a livello di discorso pubblico a nessuno si sogna mai di dire questo è l'esistenza di due diversi imperatori e semplicemente un espediente per migliorare l'efficienza del governo c'era già stata del resto la tetrarchia al tempo di diocleziano quando c'erano addirittura 4 imperatori e l'unità dell'impero romano nessuno la metteva in discussione in questo senso ancora nel 378 tutti danno per scontato in teoria che i due governi debbano
assolutamente operare insieme di fatto invece quello che sta cominciando a succedere è che effettivamente ognuno di questi due governi di cui uno risiede soprattutto a costantinopoli e l'altro risiede soprattutto tra l'italia del nord e la frontiera del reno questi due governi cominciano a sentirsi responsabili più verso la loro parte di impero che non verso l'idea astratta di roma è effettivamente nella tra si comincia a percepirsi il fatto che abbiamo due governi diversi e non solo due facce di un unico governo verissimo questo è importante anche aver chiaro che effettivamente tra le due parti dell'impero le
differenze sono grosse e vanno tutte in un senso diverso da quello che noi ci aspetteremmo e cioè l'occidente benché lì ci sia roma e questo conta però l'occidente nell'insieme e meno ricco meno prospero e più arretrato dell'oriente in ore regioni come l'egitto come la siria hanno una ricchezza è anche un livello culturale grandi metropoli come antiochia alessandro in confronto a quello non sono la gallia ma perfino l'italia è già un po una periferia diciamo così la cultura greca domina in oriente e dove si può perfettamente scampare benissimo senza sapere il latino e dove si sente
dire noi greci noi i greci che siamo romani beninteso però quelli greci in più l'oriente è a maggioranza cristiana a quell'epoca mentre l'occidente non lo è ancora nell'italia del nord i primi cristiani stanno organizzandosi solo in quel momento in tutte le città della pianura padana il primo vescovo conosciuto è di quegli anni li diciamo prima niente ecco quindi ci sono le condizioni perché effettivamente l'oriente e l'occidente comincino a sentirsi come due paesi romani entrambi ma dealers si e ci sono soprattutto le condizioni perché un governo che è responsabile solo della sua meta cominci a pensare
di fare gli interessi della sua meta è quello che succederà nel corso della generazione che vale appunto da teodosio a alarico quando diventa sempre più evidente che una delle grosse partite politiche è questi goti dove li mettiamo e se inaugurali la capacità politica del governo d'oriente di allettare i goti ad andare sempre più verso occidente per cui le 410 li troviamo a fare il sacco di roma come vi dicevo beta e in origine loro erano venuti attaccare l'impero d'oriente ecco quindi assolutamente sì questa è una dimensione importante di quell'epoca e la divisione diventa nettissima a
partire dai figli di teodosio sono arcadio e honorio che ai primi del quinto secolo rendono stabile strutturale la separazione tra i due imperi che ripeto fino a poco prima era considerato soltanto un utile espediente pratico quanto all'attualità e certo qual è il punto se noi immaginiamo un mondo prospero attraversato da correnti di economiche di traffici con una moneta forte con città strade mercati sicurezza interna un minimo di strutture di welfare e all'esterno gente che vive in società molto più povera e soprattutto molto più insicure e e stiamo parlando dell'impero romano del iv secolo oggi stiamo
parlando del mondo di oggi stiamo parlando di tutte e due le situazioni credo che la definizione che ho dato valga per entrambe le situazioni e quindi in questo senso l'analogia è evidente poi io ho messo le mani avanti da prima non voglio essere frainteso però ci tengo a dirlo questo uno che studia queste cose è consapevole che a seconda delle sfumature che introduce nel discorso puoi dare l'impressione di pendere a destra oa sinistra non solo già tanti amici mi hanno avvertito guarda che sotto al sito c'è un brano della tua conferenza in cui hanno messo
soltanto quel momento in cui tu dici quella cosa lì e la usano per dire ecco la strumentalizzazione non solo è possibile ma è già in atto di fatto io devo dire che l'analogia va in entrambe le direzioni e cioè l'analogia che posso percepire io studiando quell'epoca e quelle vicende serve a smentire due luoghi comuni diciamo così uno da una parte e uno dall'altra se qualcuno mi dice l'immigrazione è sempre un pericolo è qualcosa di destabilizzante che danneggia distrugge una cultura un'identità io sono in grado di dirgli guarda che l'impero romano è andato avanti due secoli
ad assorbire con grande successo masse di immigrati e traendone forza d'altra parte se qualcuno mi dice l'immigrazione è sempre una risorsa non si vede perché si debba essere spaventati che problema c'è è una cosa così bella questo incontro è questa fusione e io però mi sento di dirgli attenzione spero romano dimostra che se a un certo punto il livello di incompetenza di corruzione di mancanza di visione di insieme di mancanza di regole arriva oltre una certa soglia l'immigrazione può avere effettivamente anche degli effetti destabilizzanti ed è comunque un problema che va affrontato con consapevolezza e
non con leggerezza ecco diciamo quindi questo senso l'analogia io l'ho spegnerei fin qui oltre no perché poi appunto come dicevo all imperatore romano avrebbe potuto tranquillamente sbattere 20.000 alamanni a lugano senza che nessuno osasse scrivere un articolo di protesta sul giornale grazie