Corso breve di Diritto costituzionale. Prima lezione - La Costituzione

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Publica - Scuola ANCI perGiovani Amministratori
La costituzione e la legge fondamentale della nostra repubblica . Questa prima lezione racconta come...
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sono alfonso celotto e insegno diritto costituzionale a roma tre molti pensano che la nostra sia la costituzione più bella del mondo io non so se questo è vero perché stabilire qual è la costituzione più bella del mondo è come decidere una volta per tutte qual è il calciatore più forte di sempre all imperatore romano più grande ma forse anche inutile deciderlo perché una costituzione non va valutata per la bellezza va valutata per la sua forza per la sua applicazione e la nostra costituzione repubblicana la costituzione del 1946 47 è una costituzione forte viva applicata che
ci fa vivere da cittadini in una repubblica democratica da oltre 70 anni perciò dobbiamo sempre conoscerla [Musica] sono particolarmente contento di questo corso un corso di diritto costituzionale che si dirige ai funzionari e ai dirigenti di oggi e di domani grazie a pubblica la scuola di anci [Musica] per iniziare il nostro corso di diritto costituzionale dobbiamo necessariamente iniziare dalla costituzione cioè spiegare che cos'è una costituzione quanto vale perché vale e come si applica l'etimologia della parola e latina deriva dal verbo costituire che significa costituire porre però l'idea di costituzione è un'idea moderna oggi la costituzione
e la legge fondamentale dello stato non a caso in germania la costituzione non si chiama costituzione mag lunghezza che tradotto significa proprio legge fondamentale quindi la costituzione e la legge più importante dello stato quando noi parliamo di costituzione dobbiamo intenderla come punto di arrivo e come punto di partenza perché la costituzione moderna la costituzione contemporanea che al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza la costituzione va vista come punto di arrivo perché è il punto a cui è arrivata la lotta per la costituzione dobbiamo porci storicamente dobbiamo porci nel 1600 nel
1700 quando gli stati erano ancora dominati da un sovrano da un sovrano di base teocratica cioè il re era al suo posto era re per grazia di dio e volontà della nazione queste sono le parole che utilizza ancora nel 1861 vittorio emanuele ii quando diventa re d'italia però ci fanno capire quell idea che risale ai faraoni che risale ai re della siria quella idea che risale ai faraoni aire assiri e babilonesi e quell'idea che poi arriverà anche nell'impero romano perché nell'impero romano si troverà una base teologica una base teocratica all'imperatore questo accade soprattutto con il
passaggio alla religione monoteista quando finalmente costantino lascia i culti pagani e sceglie un solo dio molto probabilmente anche perché è più facile sostenere che ci sia un solo imperatore che interpreta e applica la volontà di un solo dio tutto ciò andrà avanti per secoli davvero per decine di secoli in fondo è quella idea che troviamo nelle ditto di rotari rotary e re longobardo che approva queste leggi nel 643 e quando approva le leggi dice chiaramente che il re ha il cuore nelle mani di dio quindi il re è infallibile non può sbagliare ecco allora che
il re è al di sopra della legge in una società in cui non sono tutti uguali questa è la grande lotta per il giusnaturalismo la grande lotta per i diritti la lotta per la costituzione la costituzione per le rivoluzioni americana e francese è proprio questo la lotta per essere liberi per essere indipendenti in questo senso la costituzione è un punto d'arrivo l'arrivo della lotta per essere tutti uguali perché nella costituzione si affermano i diritti tendenzialmente quali dei cittadini e si pongono i principi della separazione dei poteri in fondo il potere non è più concentrato in
una sola persona che peraltro derivava il suo potere dalla divinità quindi un potere superiore ma si divide fa più organi sono le idee classiche di locke di montesquieu le idee proprio della separazione dei poteri avere una carta dove si distingue fra legislativo esecutivo e giudiziario in maniera che il potere non sia di nessuno la situazione italiana è più difficile perché sappiamo che l'italia era divisa in più regni e soprattutto era ancora sottoposta a dominazioni straniere quindi la prima costituzione italiana diventerà lo statuto albertino ma lo statuto albertino a ben vedere era la costituzione del regno
di sardegna e non fu una costituzione votata ma fu una costituzione concessa cioè il re durante i moti della metà dell'ottocento nella paura potremmo dire di fare la stessa fine dei re francesi con la rivoluzione concesse uno statuto cioè concesse ai cittadini diritti libertà è una divisione dei poteri diventa un re costituzionale ma lo statuto albertino è una costituzione innanzitutto concessa per dirla con la parola di derivazione francese è una costituzione o creata cioè non è una costituzione votata ma è la costituzione scelta voluta dal re è infatti la formula di concessione dice molto chiaramente
lo statuto viene concesso con lealtà dire e con affetto di padre noi veniamo oggi a compiere queste sono parole classiche quelle con cui inizia il preambolo dello statuto albertino che ci fanno capire che il re è retto il re è una persona sacra e inviolabile come recita l'articolo 4 dello statuto che il re quindi concede questa carta questa carta quasi costituzionale la concede ai propri cittadini ma sempre con affetto di padre perché lo stato resta lui lo statuto albertino e anche una costituzione debole fragile nel senso che una costituzione che viene travolta dai fatti della
storia e dalle leggi successive lo statuto albertino è molto breve e composto di una ottantina di articoli che questi articoli non sono mai stati modificati testualmente mai eppure lo statuto è stato formalmente in vigore per 99 anni è stato concesso come statuto del regno di sardegna poi è diventato lo statuto del regno d'italia nel 1861 e mai è stato modificato neanche durante il regime fascista o durante la seconda guerra mondiale quindi lo statuto è una carta debole una carta che non ha retto i fatti della storia la debolezza storica dello statuto è molto importante perché
è la base della forza della costituzione quando l'assemblea costituente ha scritto una costituzione ha cercato delle garanzie giuridiche per garantire che la costituzione fosse superiore a ogni legge e ogni potere e fosse una costituzione destinata a durare nel tempo i fatti storici li conosciamo con la seconda guerra mondiale l'italia venne tragicamente divisa in due col regno del sud e la repubblica sociale e poi i partigiani e comitati di liberazione nazionale assieme al governo provvisorio decisero che quando finalmente il territorio nazionale sarebbe stato liberato a quel punto si poteva votare per una nuova costituzione ed ecco
che si arriva al decreto legislativo luogotenenziale numero 151 del 1944 con cui a giugno 1944 ancora in piena seconda guerra mondiale si decide di andare verso un assemblea costituente la scelta in partenza era di rimettere all'assemblea costituente ogni decisione anche sull'organizzazione dello stato cioè sul fatto di scrivere una costituzione monarchica oppure repubblicana durante tutto il 1945 invece le cose si complicarono abbastanza dal punto di vista politico e così venne deciso a inizio 1946 di sdoppiare il voto cioè di non far eleggere al popolo soltanto l'assemblea costituente ma anche di far svolgere il referendum istituzionale cioè
di far votare tutti i cittadini per la scelta monarchia o repubblica il 2 giugno è la festa della repubblica proprio perché festeggiamo la ricorrenza del referendum istituzionale e delle elezioni dell'assemblea costituente il 2 giugno è un giorno che va ricordato per tante ragioni molti lo ricordano anche perché fu la prima volta che votarono le donne non è esattamente vero perché le donne votarono anche nel 1945 ad alcune elezioni amministrative certo il punto vero è che il 2 giugno 46 per la prima volta c'è il suffragio universale maschile e femminile bisogna ricordare che durante le monarchie
costituzionali non c'era assolutamente il suffragio universale ma anzi il voto era limitato era limitato ai soli uomini e anche agli uomini appartenenti a determinate classi basta ricordare un numero nel 1861 l'italia aveva poco più di 22 milioni di abitanti in quella primavera si svolsero le prime elezioni del regno d'italia proclamato il 17 marzo del 1861 per votare bisognava essere maschi avere 25 anni di età avere almeno compiuto la quinta elementare quindi essere alfabetizzati aver prestato il servizio militare e inoltre pagare almeno 40 lire di tasse in questo modo su 22 milioni di abitanti erano iscritti
alle liste elettorali poco più di 400.000 cittadini sì avete capito bene 400 mila cioè neanche il 5 per cento e di questi 400 mila votarono soltanto 239 mila cittadini anzi sudditi perché allora si era sudditi e così venne eletto il primo parlamento italiano ovviamente quando vota il 2 per cento della popolazione non possiamo pensare che siano elezioni democratiche a suffragio universale il suffragio universale maschile arriverà in italia soltanto nel 1912 ma ancora non si pensava di fare le donne le donne in fondo hanno conquistato sul campo il loro diritto a votare l'hanno conquistato durante la
seconda guerra mondiale portando avanti il paese mentre gli uomini erano in guerra ed ecco che finalmente tutte le donne votano il 2 giugno 1946 ma il 2 giugno 1946 è una data importante anche per un'altra ragione perché quel giorno vota anche il re forse noi dimentichiamo che nel sistema dello statuto albertino il re era una persona sacra e inviolabile cioè il re era superiore agli altri cittadini e infatti noi all'epoca non eravamo cittadini eravamo sudditi o tuttalpiù eravamo regnicoli come definiti nell'articolo 24 dello statuto albertino che proclamava l'eguaglianza di tutti i ridicoli davanti alla legge
a me piace spesso andare a riguardare la foto di umberto ii che vota vota nel seggio di una scuola vicino a quella che allora si chiamava villa savoia e oggi si chiama villa ada a roma ed è un gesto emblematico si dice che il re quel giorno voto scheda bianca ma il fatto che vada a votare come qualsiasi altro cittadino e l'idea che quel giorno si passa all'idea che non siamo più sudditi ma siamo cittadini siano diventati cittadini cioè l'insieme di una collettività statale il 2 giugno si vota con due schede da una parte il
referendum istituzionale monarchia o repubblica e dall'altra l'elezione dell'assemblea costituente ed è molto importante l'idea che si leggeva un parlamento perché erano ormai quasi dieci anni che in italia non c'era una camera elettiva perché nel 1939 alla fine del regime il fascismo arrivo anche a chiudere la camera dei deputati quindi fu veramente un giorno importante per l'italia così importante che molte donne si emozionano e si legge sui libri di storia che molte donne rifiutarono la scheda soprattutto a sud sul referendum istituzionale monarchia o repubblica perché dissero io sono un subito anzi una suddita non posso certo
votare sul re due lezioni due schede due risultati entrambi molto importanti il referendum istituzionale doveva decidere se l'italia doveva continuare ad essere una monarchia oppure diventare una repubblica lo scontro era veramente molto acceso perché al sud l'italia in fondo era rimasta monarchica anche perché dopo l'otto settembre il re si era rifugiato al sud ed aveva installato la capitale prima brindisi e poi a salerno invece il nord aveva sofferto alla repubblica sociale la guerra civile la parte più dura forse della guerra e quindi era divenuto fieramente repubblicano ad avere diritto al voto erano circa 25 milioni
di elettori e il giorno dopo già nel pomeriggio del 3 giugno cominciarono ad arrivare i risultati i risultati erano controversi perché dal sud soprattutto arrivavano quasi tutte schede a favore della monarchia eppure la mattina del 4 giugno vengono proclamati che i risultati provvisori repubblica 12 milioni di voti monarchia 10 milioni e rotti ma a quel punto arrivò il primo ricorso arrivo un ricorso che diceva una cosa molto semplice essendo i voti 25 milioni nessuno ha raggiunto la maggioranza vera perché la maggioranza vera è il 50 per cento più uno degli aventi diritto quei giorni furono
molto confusi perché da un lato si doveva attendere la decisione della corte di cassazione che doveva ricontare i voti e decidere sul ricorso che proveniva da padova sul fatto che nessuno aveva raggiunto la maggioranza assoluta d'altra parte la situazione era molto tesa e pare che il gesto decisivo fu quello di de gasperi che finalmente il 13 giugno riuscì a convincere il re ad allontanarsi umberto ii parti parti e andò in esilio in portogallo in attesa dei risultati parere de gasperi e avesse anche promesso che addirittura il referendum poteva essere rivotato ma che in quel momento
era opportuno lasciare l'italia perché altrimenti si rischiava una nuova guerra civile e così si arriva al 18 giugno alla proclamazione dei risultati i risultati sono chiari ci sono 2 milioni di voti di distacco 12 milioni 8 la repubblica 10 milioni 8 la monarchia e nulla fa che non sia stata raggiunta la maggioranza assoluta del 50 più 1 per cento degli aventi diritto perché in fondo in un referendum del genere non era previsto quello che noi giuristi che amiamo il quorum di validità bastava arrivare primi bastava la maggioranza semplice così decise la cassazione e così venne
proclamata la repubblica italiana noi forse ricordiamo il 2 giugno soprattutto per il referendum istituzionale ma invece quel giorno venne eletta anche l'assemblea costituente e vennero eletti 556 costituenti perché in alcuni territori italiani non ancora liberati non si riuscì a votare soprattutto nella zona di bolzano e di trieste i risultati dell'assemblea costituente dando l'idea di un paese già allora spaccato politicamente perché essi vero che la democrazia cristiana e il partito di maggioranza relativa raggiungendo il 35 per cento dei suffragi e quindi 207 seggi dell'assemblea costituente ma le sinistre cioè il partito socialista e il partito comunista
assieme superano questa quota perché assumano il 20 per cento e il 19 per cento e quindi arrivano a 229 seggi in fondo la maggioranza relativa in assemblea costituente era delle sinistre l'assemblea costituente è veramente lo specchio del paese è divisa in fondo in tre grandi schieramenti i cattolici le sinistre e liberali e ha fra i membri veramente le personalità più varie la miglior società i migliori rappresentanti di quel momento storico innanzitutto ci sono 21 donne in assemblea costituente e questa è una grande novità le donne non avevano elettorato attivo quindi non potevano votare ma non
avevano neanche elettorato passivo quindi non erano mai state deputato senatore oa cariche di governo [Musica] le 21 donne tra cui forse la più conosciuta e nilde iotti e anche la partigiana teresa mattei arriveranno a mescolarsi veramente a tutto il mondo italiano perché in assemblea costituente abbiamo i grandi esponenti del vecchio regime liberale abbiamo francesco saverio nitti vittorio emanuele orlando benedetto croce poi abbiamo i partigiani come pertini saragat i grandi politici dell'epoca de gasperi dossetti la pira nenni togliatti i migliori giuristi perassi mortati calamandrei e i ragazzi cioè i giovani che allora si affacciavano alla politica
e che diventeranno veramente gli assi portanti della repubblica italiana aldo moro giulio andreotti oscar luigi scalfaro in assemblea costituente si era davvero riunito il meglio dell'italia e c'erano anche i monarchici forse il monarchico più famoso era luigi einaudi perché in fondo la costituzione andava scritta da tutti perché la costituzione deve essere la carta di tutti uno dei primi atti dell'assemblea costituente fu quello di scegliere il capo provvisorio dello stato perché in fondo venuto meno il re andava eletto un presidente della repubblica matera eleggere il presidente della repubblica occorreva prima scrivere la costituzione ed ecco allora
che si sceglie a fine giugno il capo provvisorio dello stato si pensò subito a scegliere un meridionale perché i risultati del referendum istituzionale erano chiaramente divisi tutte le regioni del sud a favore della monarchia e tutte le regioni del nord a favore della repubblica ecco allora che la scelta cade su un avvocato napoletano enrico de nicola gli altri candidati principali erano il noto filosofo benedetto croce e vittorio emanuele orlando siciliano ma comunque si scelse un meridionale a quel punto si iniziò a scrivere la costituzione e venne affidato a una commissione di 75 la commissione dei
75 deputati la stesura del progetto preliminare il progetto preliminare sarà consegnato a fine gennaio 1947 e finalmente il 4 marzo del 1947 si inizia la discussione sugli articoli della costituzione riepilogando i lavori dell'assemblea costituente inizio nel 25 giugno del 1946 e avvengono a montecitorio quello che oggi è il palazzo della camera dei deputati il 31 gennaio viene presentato il progetto dalla commissione dei 75 il 4 marzo si inizia a votare il voto termina il 22 dicembre del 1947 votano 453 deputati favorevolmente e 62 in senso contrario quel giorno erano presenti 515 deputati costituenti che la
maggioranza raggiunta è molto ampia perché in fondo i costituenti sono riusciti a scrivere una costituzione di compromesso cioè una costituzione che in alcuni articoli e socialista in alcuni articoli e cattolica e in altri e liberale basta leggere rapidamente l'articolo 41 sulla libertà di iniziativa economica semplice totale un articolo chiaramente di stampo e di impronta liberale all articolo 3 secondo comma la promessa di eguaglianza sostanziale una promessa chiaramente socialista o ancora il particolare trattamento riservato la chiesa cattolica comunque fortemente voluto dal partito della democrazia cristiana una costituzione di compromesso fra i tre grandi blocchi ma una
costituzione scritta per restare in vigore e tenere la repubblica la costituzione sarà firmata e prolungata il 27 dicembre e poi entra in vigore il primo gennaio del 1948 due curiosità sull'entrata in vigore della nostra costituzione innanzitutto le firme apposte della costituzione si firmano tre originali attualmente se ne trovano uno alla camera dei deputati l'altro al senato e l'altro al quirinale la presidenza della repubblica forse la copia più facilmente visionabile è quella della camera dei deputati se capitate a montecitorio nella sala della lupa troverete uno dei testi originali della costituzione e anche i verbali della corte
di cassazione con cui venne proclamato il risultato del referendum istituzionale non è un caso che sia tutto conservato in questa sala perché proprio qui in sala della lupa a montecitorio vennero proclamati i risultati ufficiali del referendum e quindi venne proclamata il 10 giugno del 1946 alle ore 18 la repubblica italiana la curiosità riguarda le tre firme che sono state poste in fondo alla costituzione firma il presidente dell'assemblea costituente umberto terracini firma il capo provvisorio dello stato enrico de nicola e poi troviamo la terza firma e la firma del capo del governo ma la cosa incredibile
che la firma è de gasperi alcide prima il cognome e poi il nome come mai c'è un aneddoto storico che ce lo racconta si racconta che de gasperi che fu presidente del consiglio per otto governi in quegli anni era così abituato a firmare atti ufficiali che alla fine inizio a firmare solo col cognome così per far prima ma a quel punto mentre firmava la costituzione fu proprio terracini a dire ma attento che fai questo e un atto importante e allora a quel punto de gasperi quasi un po impacciato quasi un po imbarazzato aggiunse il nome
dopo ma se capitate in sala della lupa andatelo a vedere la costituzione è firmata de gasperi alcide in fondo ha firmato come noi firmiamo a scuola prima il cognome poi il nome l'altra curiosità riguarda la diciottesima a disposizione transitoria e finale della costituzione perché la costituzione non ha solo 139 articoli ma anche 18 disposizioni transitorie e finali cioè disposizioni aggiunte disposizioni che dovevano soltanto completare il disegno costituzionale il testo della costituzione e depositato nella sala comunale di ciascun comune della repubblica per rimanervi esposto durante tutto l'anno 1948 affinché ogni cittadino possa prenderne cognizione e certo
nel 1948 non c'era ancora internet non c'era ancora facebook e quindi il modo migliore per conoscere le cose era affiggerle nelle case comunali quindi negli otto mila comuni della repubblica in fondo la costituzione è una carta che parla ai cittadini e quindi come tale i cittadini devono conoscerla per questa ragione l'abbiamo già detto la costituzione è stata scritta in un italiano semplice corrente frasi brevi ma il più di una subordinata parole possibilmente di uso comune ma in questo modo la costituzione è andata nelle case degli italiani la costituzione è arrivata in ogni comune affinché ogni
cittadino possa prenderne cognizione forse proprio per questo linguaggio semplice e diretto immediato per il fatto che una costituzione chiara una costituzione che parla una lingua comune e non è stata scritta in burocratese è per questo che pensiamo che la nostra sia la costituzione più bella del mondo ma passiamo al punto di vista giuridico la costituzione cosa contiene come divisa la costituzione a due parti e poi a i principi fondamentali i principi fondamentali sono i primi 12 articoli dove sono stabilite le regole basilari quelle fondamentali la sovranità i diritti i doveri l'eguaglianza l'appartenenza internazionale le autonomie
le minoranze poi con l'articolo 13 comincia la parte prima intitolata diritti e doveri dei cittadini la parte prima si divide in quattro titoli rapporti civili rapporti etico sociali rapporti economici e rapporti politici poi con l'articolo 55 inizia la parte seconda ordinamento della repubblica la parte seconda è divisa in sei titoli il parlamento il presidente della repubblica il governo la magistratura le regioni le province i comuni e le garanzie costituzionali seguono infine le disposizioni transitorie e finali della parte seconda vanno ricordati soprattutto due titoli cioè il titolo quinto regioni province comuni e il titolo sesto garanzie
costituzionali per due regioni differenti il titolo quinto perché ormai è diventata una parola quasi comune parlare di titolo quinto il titolo quinto è quello delle autonomie e quello che è stato riformato nel 2001 e quindi quando ci riferiamo il titolo quinto indichiamo quella parte della costituzione che riguarda le autonomie regioni province e comuni le garanzie costituzionali cioè il titolo sesto sono molto importanti perché sono la garanzia giuridica della primarietà della costituzione ricordate a inizio lezione l'abbiamo detto lo statuto albertino cioè la prima costituzione italiana era una costituzione debole una costituzione che è stata travolta dai
fatti della storia ed è stata travolta è superata dalle leggi ordinarie non andava bene andavano create delle garanzie per la costituzione bisognava nella stessa costituzione garantire la sua primarietà [Musica] prima di parlare un po della primarietà della costituzione un accenno merita invece un altro aspetto cioè il contenuto della costituzione queste due parti diritti e doveri dei cittadini e ordinamento della repubblica risalgono addirittura alla rivoluzione francese perché dovete sapere che nella carta dei diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino quindi la famosa carta del 1789 troviamo all'articolo 16 la definizione di costituzione cioè quella carta in cui
si stabiliscono i diritti dei cittadini e la separazione dei poteri vedete quello che c'è nella nostra costituzione parte prima diritti e doveri dei cittadini parte seconda ordinamento della repubblica cioè la separazione dei poteri perché in fondo i primi titoli sono parlamento governo e magistratura che sono in fondo i tre poteri di locke e montesquieu i tre poteri della separazione dei poteri accanto abbiamo le autonomie territoriali il titolo quinto che i due poteri di bilanciamento i due poteri di garanzia il presidente della repubblica e le garanzie costituzionali in cui come vedremo c'è la corte costituzionale la
forza della costituzione non è solo politica quindi non è solo l'idea che è stata scritta da un'assemblea speciale col compito di fondare la repubblica ma è anche proprio nei meccanismi giuridici che servono a proteggerla i meccanismi giuridici sono le garanzie costituzionali che troviamo nel titolo sesto della parte seconda che a sua volta si divide in due parti una parte sulla corte costituzionale e l'altro sulla revisione costituzionale in fondo la corte costituzionale e le regole sulla revisione sono le due principali garanzie della primarietà della costituzione perché partiamo proprio dalla revisione costituzionale un problema tradizionale e quello
delle modifiche alla costituzione perché tradizionalmente le costituzioni ottocentesche non erano modificabili erano in fondo costituzioni date concesse da un re e quindi derivavano da un potere superiore non poteva nessuno modificarle ma tuttavia in questo modo succedeva che poi di fatto singole leggi derogavano alla costituzione basta pensare a tutto l'impianto del regime fascista che non era certo nello statuto albertino ma nei fatti governava e prevaleva sullo stesso statuto serve garantire la superiorità della costituzione la primarietà cioè serve garantire che la costituzione non possa essere modificata dalla legge ordinaria da una qualsiasi volontà del parlamento cioè da
una semplice maggioranza politica perchè perchè la costituzione è di tutti ma per essere di tutti non deve essere di una sola parte cioè deve essere di tutti i partiti assieme in fondo era stata votata da quasi l'ottanta per cento dell'assemblea costituente e per essere modificata l'assemblea costituente sceglie regole speciali le regole sulla revisione costituzionale l'articolo 138 [Musica] abbiamo detto che il real e pensare che le costituzioni siano immodificabili e quindi è meglio stabilire un procedimento un procedimento speciale che non lasci la costituzione nelle mani di una maggioranza politica del momento ecco l'impianto dell'articolo 138 per
revisionare la costituzione occorrono più delibere del parlamento ordinario cioè la camera il senato devono approvare due volte ciascuna il testo della riforma che quindi ci saranno due votazioni alla camera e due al senato con un intervallo non minore di tre mesi perché perché bisogna pensarci bene in fondo la costituzione è una cosa seria e quindi serve la doppia approvazione con un intervallo minimo di tre mesi e poi la maggioranza assoluta dei componenti cioè devono votare a favore la metà più uno dei componenti ricordate l'abbiamo già accennato col referendum monarchia repubblica del 2 giugno 1946 quando
nessuno dei due schieramenti nella monarchia nella repubblica ha raggiunto il 50 per cento degli aventi diritto facciamo un esempio numerico per capirci sappiamo che la camera dei deputati è composta ora da 630 deputati anche se in corso proprio la riforma per portarla a 400 ma facciamo i conti su 630 la maggioranza su 630 può essere assoluta dei componenti cioè la metà più uno dei componenti 316 è indifferente quel giorno quanti deputati ci siano per raggiungere la maggioranza assoluta bisogna che ci siano 316 voti a favore invece la maggioranza semplice è la maggioranza dei presenti quindi
se un giorno alla camera ci sono 400 deputati presenti bastano 201 voti per avere la maggioranza per far passare un disegno una deliberazione ecco allora che per approvare la riforma costituzionale serve la maggioranza dei componenti quindi a metà più uno degli aventi diritto [Musica] tutto ciò è vero in seconda lettura cioè delle quattro approvazioni per riformare la costituzione nella prima lettura cioè nella prima approvazione alla camera e al senato è sufficiente la maggioranza semplice nella seconda lettura invece ci sono due possibilità può essere raggiunta o la maggioranza assoluta dei componenti quindi metà più uno dei
componenti oppure addirittura due terzi dei componenti quindi una maggioranza ancora più alta per tornare ai numeri della camera dei deputati la maggioranza assoluta su 630 è la meta piu uno quindi 316 mentre la maggioranza dei componenti qualificata dei due terzi sarà di 420 invece la maggioranza semplice è la maggioranza dei presenti ecco la doppia possibilità se in seconda lettura si raggiunge la maggioranza assoluta c'è la possibilità di chiedere il referendum se invece in seconda lettura sia la camera sia al senato si raggiungono i due terzi dei componenti quella legge quella proposta di riforma costituzionale diventa
direttamente testo della nuova costituzione perché perché una maggioranza così ampia garantisce il fatto che ci sia ampia condivisione di tutte le forze politiche e che quindi non è una maggioranza di un partito ma è una maggioranza di tutti ricordiamo la costituzione deve essere di tutti perchè la costituzione è la legge fondamentale non del partito che al governo in quel momento ma la costituzione di tutto lo schieramento istituzionale allora ripetiamo per aversi revisione costituzionale servono 4 approvazioni 2 alla camera e due al senato nella terza e quarta deliberazione servono maggioranze speciali cioè bisogna raggiungere la maggioranza
dei componenti o i due terzi dei componenti se si raggiunge la maggioranza dei due terzi dei componenti sia la camera sia al senato si è raggiunta la maggioranza qualificata e a quel punto direttamente abbiamo approvato la revisione costituzionale il parlamento l'ha approvata se invece si raggiunge solo a maggioranza assoluta a quel punto si può chiedere il referendum il referendum popolare e quindi doppiamente eventuale innanzitutto perché si può chiedere solo se non viene raggiunta la maggioranza dei due terzi quindi la maggioranza qualificata e poi inoltre seconda eventualità deve essere chiesto perché può essere richiesto entro 90
giorni o da una minoranza parlamentare un quinto dei membri di una camera o del senato ovviamente o da cinquecentomila elettori o da cinque consigli regionali e interessante l'integrazione fra democrazia diretta e democrazia rappresentativa la democrazia rappresentativa è quella che ciascuno di noi esercita mediante i propri eletti quindi mediante il parlamento i consigli comunali i consigli regionali sappiamo bene che ai sensi dell'articolo 1 la sovranità appartiene al popolo ma il popolo la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione è di regola quindi la democrazia viene esercitata in maniera rappresentativa cioè mediante il parlamento ecco allora
che sulla riforma costituzionale può prevalere la democrazia rappresentativa cioè prevale il voto del parlamento ed è sufficiente se è un voto del parlamento molto ampio due terzi dei componenti se invece si raggiunge soltanto la metà dei componenti a quel punto la democrazia rappresentativa deve essere integrata e sostenuta dalla democrazia diretta cioè il popolo può chiedere un referendum ea quel punto si vota si vota per vedere se il popolo vuole confermare quella riforma costituzionale in fondo il popolo viene chiamato a decidere direttamente su una scelta molto importante la revisione costituzionale [Musica] in italia fino ad ora
abbiamo votato tre volte per un referendum costituzionale quindi di conferma confermativo nel 2001 sul titolo quinto nel 2006 sulla riforma berlusconi nel 2016 sulla riforma renzi e adesso poi quest'anno voteremo il referendum sulla modifica invece dei componenti delle camere interessante che vi ho detto la riforma berlusconi e la riforma renzi perché perché sia nel 2006 che nel 2016 una parte politica cioè il partito allora al governo propose una riforma costituzionale che fu ampiamente osteggiata dalle opposizioni e quindi è stata approvata venne approvata soltanto con la maggioranza assoluta e non qualificata a quel punto si è
fatto ricorso alle urne cioè si è fatto ricorso al referendum popolare in entrambe le volte il referendum popolare integrativo ha bocciato la riforma ecco quindi la garanzia della costituzione la garanzia della sua superiorità la costituzione si può modificare ma può essere modificata soltanto dal parlamento con una deliberazione di tipo speciale che deve essere ripetuta nel tempo due volte più due volte con un intervallo minimo di tre mesi e inoltre deve raggiungere una maggioranza molto alta altrimenti si può far corso al referendum popolare integrativo il modello dell'articolo 138 è una garanzia della costituzione nel senso che
garantisce che una legge ordinaria che una maggioranza semplice del parlamento non può modificare la costituzione è interessante ricordare fin da subito anche l'articolo 139 l'articolo 139 e l'articolo che vieta la riforma della forma repubblicana cioè la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale ma per una ragione molto semplice perché addirittura neanche l'assemblea costituente poteva incidere sulla forma repubblicana in quanto la forma repubblicana discende direttamente dal 2 giugno 1946 cioè discende dal referendum istituzionale e come tale è intoccabile se volessimo mai pensare di modificare la forma repubblicana servirebbe per assurdo un nuovo referendum istituzionale
la seconda garanzia della costituzione è rappresentata dalla corte costituzionale cioè da un giudice speciale che deve controllare ogni atto ogni legge controllarne nel senso di verificare che sia costituzionalmente legittima cioè conforme alla costituzione questa è una grande novità del sistema repubblicano perché si pone un giudice al di sopra della legge un giudice che deve controllare il parlamento tradizionalmente nel sistema della divisione dei poteri il giudice applica la legge il giudice in fondo e per dirla con la rivoluzione francese bush dalu ha la bocca della legge l'applicatore della legge invece il giudice il giudice ordinario può
dubitare se la legge sia conforme alla costituzione ea quel punto investe un giudice speciale cioè un giudice che deve controllare il parlamento per anni gli appassionati di democrazia di democrazia in chiave tradizionale hanno un po storto la bocca davanti alla corte costituzionale perché in fondo si pone un giudice un giudice e non rappresentativo un giudice non eletto al di sopra del parlamento quindi al di sopra dei rappresentanti della nazione dei rappresentanti del popolo invece a ben vedere la corte costituzionale è un completamento dell'architettura costituzionale perché perché garantisce freni e contrappesi garantisce che nessuno neanche il
parlamento può derogare sospendere la costituzione con un proprio atto e la massima garanzia della costituzione poter controllare che anche la legge la legge in fondo tradizionalmente è l'atto di massima sovranità parlamentare nemmeno la legge può contrastare la costituzione in questo modo garantiamo la primarietà la supremazia della costituzione cioè una costituzione superiore alle leggi ordinarie e una costituzione che può essere modificata soltanto con procedimento speciale e non dalla legge ordinaria questi sono i due strumenti di protezione della costituzione di garanzia costituzionale come abbiamo detto la nostra costituzione entra in vigore il primo gennaio del 1948 e
non ha certo una vita facile nel senso che per i primi anni di attuazione costituzionale le nuove istituzioni i nuovi istituti hanno un avvio difficile soprattutto per ragioni politiche perché perché il partito di maggioranza relativa la democrazia cristiana che aveva vinto le elezioni del 1948 di pochi punti aveva paura che attuando la costituzione si potesse limitare la potestà del parlamento e quindi attribuire ad altri organi poteri eccessivi rispetto al parlamento in che senso in senso politico cioè che le forze comuniste e di sinistra potessero contro abbattere il parlamento dagli altri organi costituzionali quindi il ritardo
di attuazione della costituzione fu un ritardo voluto si parla in questo caso di una ostruzionismo di maggioranza un ostruzionismo di maggioranza nel senso che la maggioranza politica ritardo l'attuazione di tutte le garanzie costituzionali il consiglio superiore della magistratura il cnel il referendum abrogativo la corte costituzionale le regioni inizieranno a funzionare solo dopo 15 20 anni dall'entrata in vigore della costituzione proprio per questa volontà politica di concentrare il potere in parlamento ma tuttavia di là da questo il nostro sistema costituzionale la nostra costituzione e ben forte e ben salda al centro del sistema anche perché i
costituenti pur avendo lavorato ormai oltre 75 anni or sono hanno scritto una costituzione presbite una costituzione che guarda lontano voglio chiudere questa prima lezione citando piero calamandrei piero calamandrei uno dei grandi giuristi in assemblea costituente il 4 marzo del 1947 dice proprio questo secondo me è un errore formulare gli articoli della costituzione con lo sguardo fisso agli eventi vicini agli eventi appassionanti alle amarezze agli urti alle preoccupazioni elettorali dell'immediato avvenire in mezzo dei quali molti dei componenti di questa assemblea già vivono la costituzione deve essere presbite deve vedere lontano non essere miope ecco le parole
di calamandrei ci danno veramente il senso della costituzione cioè la legge fondamentale che guarda lontano una legge fondamentale destinata a durare nel tempo con principi che si applicano anche nel 2020 cioè dopo 76 anni 77 anni della sua scrittura con principi che riescono a regolare anche fenomeni imprevedibili come il coronavirus perché anche l'epidemia è stata in fondo regolata con gli istituti costituzionali in questo senso la nostra costituzione è bella e forte e presbite una costituzione che guarda lontano [Musica] [Musica] ci penso [Musica] [Applauso] [Musica] [Applauso] [Musica] [Musica] [Applauso] no [Musica] [Applauso] [Musica] no
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