Alessandro Barbero - Vita, conquiste e disfatte di Napoleone

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Alessandro Barbero Fan Channel
«Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta». Napoleone Bonaparte è stato il fondatore ...
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[Musica] benvenuti oggi vogliamo portarvi indietro nel tempo di due secoli per raccontarvi la vita dell'uomo con cui è cominciato all'età contemporanea un uomo nato su un'isola come questa su cui ci troviamo e morto su un'altra isola e che ha costruito un impero militarista poliziesco e dispotico e contemporaneamente è riuscito nel miracolo di diffondere le idee della rivoluzione e della libertà in tutta europa un uomo che proprio per questo ha spaccato l'opinione pubblica tra quelli che lo amavano e quelli che lo odiavano del resto io parlo al passato ma ancora oggi tutti noi ci dividiamo tra
quelli che adorano e quelli che odiano napoleone bonaparte [Musica] qui siamo all'isola d'elba una delle tre isole che hanno scandito la vita di napoleone una vita che è durata soltanto 52 anni eppure così piena di avvenimenti oggi non basterebbe la vita di uno di noi per leggere tutto quello che è stato scritto su napoleone qualcuno ha calcolato che dal giorno della sua morte su napoleone è stato pubblicato un libro il giorno anche lui li ha scritti o meglio ne ha detta t negli anni dell'esilio a sant'elena non aveva niente altro da fare se non ripensare
alla sua gloria e rimasticare le sue sconfitte e cercare di abbellire la sua immagine dando ad altri la colpa per il fatto che le cose erano andate a finire così male però anche le testimonianze di quelli che l'hanno conosciuto non sono sempre affidabili noi di questi testimoni e li incontreremo tanti e belli presenterò un po per volta ma ne abbiamo scelti due che ci accompagneranno lungo tutto il nostro viaggio e che sono come dire un po più imparziali no non proprio diciamo che sono due testimoni che hanno sentito in pieno il fascino di napoleone però
poi se ne sono distaccati hanno visto anche i suoi difetti hanno saputo criticarlo impietosamente però non hanno mai dimenticato la sua grandezza uno lo conoscete tutti anche se magari siete abituati a pensarlo come un vecchio signore con i capelli bianchi i basettoni forti invece quando ha scritto il 5 maggio aveva 36 anni e sì è proprio lui il conte don alessandro manzoni don lisander come lo chiamavano i milanesi e questo invece magari non lo conoscete ma vi assicuro che vale la pena di conoscerlo e luciano luciano bonaparte uno dei quattro fratelli di napoleone diciamola tutta
il fratello intelligente sei anni più giovane di lui il fratello che ha avuto un ruolo decisivo nella scesa di napoleone che poi napoleone per gelosia ha messo da parte e lui napoleone beh noi lo sapete era un genio della comunicazione era bravo a formulare le frasi memorabili oggi sarebbe stato perfettamente a suo agio con i social anzi avrebbe sicuramente avuto un profilo da cui twittare e noi perciò glielo abbiamo attivato soldati dall'altro di queste piramidi 40 secoli di storia vi guardano ve lo ricordate quando lui parla ai suoi soldati durante la campagna d'egitto prima della
grande battaglia contro i turchi ma noi anticipiamo perché noi le storie di napoleone la vogliamo raccontare in ordine dall'inizio ecco questo è il certificato di battesimo di napoleone e conservato vicinissimo a qui a meno di trenta miglia nautiche in corsica l'anno 1771 è stato battezzato due anni dopo la nascita napoleone figlio nato di legittimo matrimonio del signor carlo buona parte dotate niente e in italiano è certo dopo leon è nato in corsica e la corsica era un paese italiano dove si parlava italiano e si scriveva in italiano era un paese abitato da un gran numero
di immigrati toscani che nel corso dei secoli erano arrivati lì e tra questi toscani c'erano anche in buona parte o buona parte se andate a rivedere anche nel certificato di battesimo il cognome è scritto di due modi diversi all'epoca non erano così ossessionati dall ortografia come noi e di questi antenati che venivano dalla toscana napoleone si è convinto che erano stati esiliati per motivi politici perchè amavano la libertà come lui l'ultimo dei miei antenati che abitano toscana aveva i principi che io professo li difendeva come me come me ne fu vittima che le nostre origini
siano italiane non vi è alcun dubbio io stesso dopo le note vicissitudini di cui credo parleremo a lungo ho preso dimora stabile in italia nel viterbese a canino per la precisione un piccolo paese a meno riposante ma è anche vero che quando siamo nati la francia aveva appena acquistato la corsica dalla repubblica di genova oggi la corsica e francese da più di due secoli e mezzo e anche la lingua corsa che rimane pur sempre italiana si è infarcita di termini francesi per esempio l'aeroplano si chiama avio ne è la birra si chiama b era noi
all'epoca alla mamma italiano un italiano colto o panoramica alla lingua dei contadini in quanto eravamo nobili ma crescendo ci siamo resi subito conto che per avere un futuro avremmo dovuto imparare il francese napoleone è nato ad ajaccio il 15 agosto 1769 quando sarà imperatore obbligherà il papa a proclamare il 15 agosto festa di san napoleone che l'era lui e c'era un san napoleone ma fino a quel momento nessuno se aveva occupato molto dopo leone figlio di letizia ramolino e di carlo buona parte un piccolo nobile di provincia che fa l'avvocato non è il loro primo
figlio hanno già avuto parecchi bambini che sono morti da piccoli poi è nato giuseppe il primo che riuscirà a diventare grande e l'anno dopo è nato napoleone non è un buon momento per la corsica che per tanto tempo è stato un possedimento della repubblica di genova ma era continuamente squassata da lotte per l'indipendenza alla fine i genovesi si sono stancati e hanno venduto la corsica arredi francia e nel momento in cui nasce napoleone in corsica sono sbarcate le truppe francesi per stroncare il movimento indipendentista e ci riescono la corsica ancora oggi è parte della francia
ma il capo degli indipendentisti pasquale paoli ancora oggi e onora nella memoria dei corsi e napoleone era sempre considerato il suo vero eroe l'eroe della sua giovinezza eh già i ribelli della corsica pasquale paoli molto probabilmente a voi oggi questo nome dirà poco o nulla ma vi assicuro che alla fine del settecento il suo nome era famoso tutta l'opinione pubblica d'europa un eroe uva vda patria lo chiamano era considerato un eroe anche da napoleone quando era giovane poi però quando paoli fu sconfitto i francesi presero possesso della corsica tarlo buona parte il papà di napoleone
capì subito che l'unico futuro possibile per una famiglia nobile ma povera come la loro era quello proprio di schierarsi con i francesi è ma ai tempi la francia era la capitale del mondo voi lo sapete che quando io ero giovane ho vissuto per cinque anni a parigi proprio sotto l'impero di napoleone ho vissuto al quad e plasma andrà lì capii subito che avrei imparato delle cose che non avrei mai imparato e stando a milano carlo buona parte qualche anno prima aveva capito la stessa cosa società della sierra jim si basava sul privilegio sul patronato essere
nobile voleva dire questo voleva dire che ti poteva rivolgere al re per chiedere un aiuto e il re lo concedeva perché per lui è importante che i nobili che a casa loro sono quelli che contano gli siano fedeli per giocarlo buona parte si rivolge al re di francia e ottiene noi diremmo delle borse di studio per i suoi figli quando napoleone a 10 anni il padre lo porta in francia insieme a giuseppe giuseppe è destinato alla carriera ecclesiastica andrà al collegio di hotan napoleone è destinato al carriera militare andrà alla scuola militare di brienne e
l'impatto non è facile intanto aveva anche il problema della lingua il francese non lo parlava certo tanto bene continuerà a scriverlo male per tutta la vita a dire la verità e poi e poi i compagni sono tutti i nobili francesi e lui invece viene da un'isola piccola povera sconosciuta appena conquistata in fondo è uno straniero ero stanco di mostrare la mia povertà di subire lo scherno di ragazzi che mi erano superiori soltanto per il denaro preferivo essere il primo tra gli operai di una fabbrica che l'ultimo tra quei boriosi e adesso immaginate l'ora di ricreazione
alla scuola militare di brienne in pieno inverno lo so che dovete fare un certo sforzo per immaginarlo visto l'ambiente in cui ci troviamo ad essa è inverno questo immenso cortile e pieno di neve e i ragazzini giocano a palle di neve ma siccome sono dei cadetti sono inquadrati militarmente un battaglione difende il fortino e l'altro deve a saltarlo e non riesce mai a prenderlo perché difensore li bersagliano dall'alto e li fermano sempre poi un giorno nel battaglione degli attaccanti alza la mano il più piccolo di tutti e dice io un piano non dobbiamo tirare ognuno
come capito dobbiamo concentrare il fuoco tutti insieme nello stesso punto e concentrano il tiro delle palle di neve nello stesso punto e i difensori che stanno lì non capiscono più niente si sbandano fanno qualche passo indietro e gli attaccanti vengono dentro e conquistano il fortino e poi portano in trionfo l'inventore del piano il cadetto tredicenne napoleone buonaparte storia meravigliosa del solo fosse vera sia vera e molto difficile l'avrà inventata non sappiamo chi qualche anonimo spin doctor dell'ufficio stampa di napoleone [Musica] due anni dopo napoleone ha passato l'esame a brienne ed è stato ammesso alla scuola
militare di parigi che poi era l'ultima tappa prima del brevetto da ufficiale e meno male perché ce n'era bisogno nostro padre era malato infatti è morto qualche mese dopo per un cancro allo stomaco noi eravamo una famiglia numerosa eravamo in undici tra fratelli e sorelle il maggiore giuseppe che aveva rinunciato a farsi prete era l'unico che lavorava come avvocato a bastia ormai era lui il capo famiglia ma napoleone si è sempre rifiutato di ubi dirli giuseppe un mollusco diceva non è capace di comandare insomma era importante che anche lui finalmente avesse un posto fisso [Musica]
all'età di 16 anni napoleone esce dalla scuola militare con il grado di sottotenente di artiglieria perché era brava palle di neve scherzo ma non troppo carriera erano diverse cavalleri era l'arma più aristocratica riservata a pochi perché gli ufficiali i cavalli dovevano pagarseli fanteria era l'onesta mediocrità e l'artiglieria era l'arma di quelli intelligenti perché bisognava saper fare i calcoli napoleone è rimasto un artigliere per tutta la vita e anche se la leggenda delle palle di neve non è vera però invece è vero che le sue vittorie sono state vinte soprattutto grazie a un uso magistrale dei
cannoni però non crediate che quando è uscito dalla scuola militare si sia classificato tra i primi poleo ne è uscito 42esimo su 58 perché questa abitudine di fare le classifiche le graduatorie numeri che oggi la facciamo per qualunque cosa le università la qualità della vita nei capoluoghi di provincia beh l'hanno inventata le scuole militari e mentre oggi noi abbiamo una fede cerca in queste graduatorie io personalmente qualche dubbio lo avrei specialmente quando scopriamo che napoleone dalla scuola militare di parigi è uscito appunto al 42esimo posto e poi ci fu la grande rivoluzione si lo so
lo so lo sapete tutti gli stati generali la presa della bastiglia plus di ghigliottina robespierre e il terrore i francesi hanno distrutto il governo che avevano e che non gli piaceva però hanno scoperto anche quanto è difficile sostituirlo con un altro si riempivano la bocca parlando di libertà a quello che alla fine ne venne fuori fu l'oppressione di un paese sotto il nome di libertà mi dicono che il conte manzoni abbia scritto un gran bel romanzo che parla di promessi sposi onore a lui la mente noi vivevamo i grandi giorni della rivoluzione il signor conte
manzoni aveva solo 4 anni e quando hanno decapitato luigi xvi lui frequentava il collegio dei padri somaschi a merate immagino che cosa li abbiano raccontato di quello che succedeva in francia la verità è che noi stavamo vivendo il sogno di un mondo nuovo che veniva alla luce certo non senza dolori e grida [Musica] all'inizio a napoleone alla rivoluzione ci crede poco non come il fratellino e luciano che ci si butta a corpo morto dopo leone invece per all 89 e il 91 e quasi sempre a casa in corsica in congedo il fatto è che lui
continua a pensare come un corso vuole capire cosa succederà in corsica con la rivoluzione intanto però in francia i nobili stanno cominciando a emigrare anche molti ufficiali se ne vanno e napoleone si fa un pensierino ha saputo che è la zarina caterina in russia assume ufficiali francesi e fa domanda anche lui ma non lo prendono però è a parigi in uno dei giorni decisivi della rivoluzione il 20 giugno del 92 quando la folla dall assalto al palazzo reale delle migliori e costringe il re a mettersi in testa il berretto frigio da sanculotto quando mi dissero
che luigi xvi si era messo il berretto rosso conclusi che aveva cessato di regnare se si cade così in basso non ci si rialza più uno degli ultimi atti firmati da luigi xvi prima di essere deposto e la nomina a capitano del tenente 2 buona parata rivoluzione entra nella sua fase più drammatica il terrore nel reggimento di napoleone su 80 ufficiali mi restano solo 14 tutti gli altri sono immigrati lui resta [Musica] io quando è scoppiata la rivoluzione avevo 14 anni non aveva ancora chiaro in mente che cosa avrei voluto fare della mia vita poi
sono stata brienne con napoleone e lì invece ho capito subito che la carriera militare non faceva per me io sognavo una vita più tranquilla poi sono stati in seminario mio fratello giuseppe aveva dovuto rinunciare alla carriera ecclesiastica diventare prete in una famiglia nobile povera con la nostra con tanti fratelli un prete ci voleva dello appena rientrato in corsica per essere ordinato sacerdote quando il mondo è impazzito [Applauso] [Musica] le notizie che arrivavano dalla francia ci mettevano in gran subbuglio e poi da parigi è arrivato anche pasquale paoli incredibile era stato nominato dal governo rivoluzionario per
diventare governatore della corsica e io sono stato suo fianco almeno almeno finché non ha deviato a lui ha litigato con parigi ha rispolverato il sogno di una corsica indipendente una follia nella quale hanno cercato di trascinarsi ancora una volta tutti quanti e io l'ho denunciato alla convenzione a parigi e l'abbiamo pagata cara fummo costretti a fuggire precipitosamente tutti buona parte prima da ghiaccio e poi a marsiglia mentre gli indipendentisti si bruciavano la casa anche napoleone in quel momento era a casa e anche lui ha dovuto scappare con la mamma i fratelli le sorelle da quel
giorno ha rinnegato la corsica la corsica è solo un fastidio per la francia una verruca sulla faccia un periodo facile quello eravamo sul lastrico eravamo costretti continuamente a cambiare casa mia madre si fece in quattro per mantenerci tutti quanti pur con mille ristrettezze e tutto questo finché non accade il primo grande colpo di fortuna a tolone e da allora tutti quanti cominciarono a capire veramente chi fosse mio fratello e il 1793 e la francia rivoluzionaria è in guerra contro tutta europa e il grande porto di tolone è stato occupato dal nemico è stata un'insurrezione monarchica
e poi è arrivata la fota inglese e ha preso possesso della rada è una situazione pericolosissima bisogna riprendere a tolone a tutti i costi ma non è facile da parigi mandano due commissari politici 1 e addirittura il fratello di robespierre o gustando un altro un corso saliceti proprio grazie a saliceti diciamo pure alla mafia corsa il capitano bonaparte riceve il comando dell'artiglieria casse di a tolone e il suo piano di tiro costringe la flotta inglese a evacuare l'avana tolone ripresa è una vittoria straordinaria e o bus tra robespierre scrive al fratello di aver incontrato un
ufficiale di un talento trascendente da un giorno all'altro lo fanno generale sotto le rivoluzioni si fa carriera in fretta se si rimane vivi a 24 anni buona parte e generale ed è un favorito del regime giacobino e li abbiamo rischiato tutti quanti perché qualche mese dopo c'è stato termidoro il colpo di stato che ha messo fine al terrore i fratelli robespierre sono finiti alla ghigliottina e noi siamo finiti in carcere con la possibilità di venire ghigliottinati anche noi sospeso dalle mie funzioni arrestato dichiarato sospetto epurato senza essere giudicato mi sembra di aver perduto la stima
degli uomini liberi ma la voce della coscienza mi sorregge e mi dà napoleone ha rischiato di finire sulla ghigliottina e forse sì quei primi giorni poi le acque si sono calmate il nuovo regime era lì per mettere fine al terrore non per proseguirlo e nel nuovo regime c'era un uomo basse leggendario per la sua corruzione per la sua avidità di denaro e di donne ma uomo di grande valore politico accortissimo marassi sapeva scegliere i suoi uomini fa uscire i fratelli buona parte di prigione poi li tiene per un po a cuocere nel loro brodo napoleone
scalpita progetta di andare in turchia di mettersi al servizio del sultano finché non arriva il momento in cui da vas ha bisogno di lui vendemmia come erano belli i nomi dei mesi che aveva inventato la rivoluzione nel mio fratello napo invece li ha cancellati tutti eppure è strano come i grandi eventi di quegli anni vengano ricordati ancora con i nomi del mese vendemmia io brumaio termidoro vendemmia io è stata la grande controrivoluzione parigi che insorge in nome del re 25.000 insorti che marciano contro la convenzione e li marras si è ricordato di tolone di qualcuno
che sapeva usare bene i cannoni si è ricordato di mio fratello il governo si affida a napoleone e lui risolve la situazione a modo suo mitragliando gli insorti e si merita un'altra promozione comandante in capo dell'esercito dell'interno a questo punto tutta la sua carriera futura dipende dal favore di bari [Musica] si attaccò a barras perché non conosceva altri che lui robespierre e era morto era il momento di barras e bisognava pure che si afferrasse a qualcuno ea qualche cosa vi starete chiedendo chi sia e una delle donne più famose del suo tempo carmen è figlia
di un ministro delle finanze di luigi xvi poi moglie dell'ambasciatore di svezia a parigi barone spal è conosciuto in tutto il mondo come madame st una donna di straordinaria cultura è un'avversaria accanita di napoleone che a un certo punto perde la pazienza e le proibisce di abitare a parigi ma down the stalla basti dire che il mio venerato vincenzo monti la definì la donna del secolo e che in italia si usava definirla quel grande uomo che si chiama vada arrestati napoleone era allora magro e pallido come divorato interiormente i suoi modi tradivano imbarazzo senza ombra
di timidezza io avevo la sensazione strana che nessuna emozione umana potesse avere alcun effetto su di lui e la cosa ovviamente mentre gava ma torniamo a basta l'abbiamo detto era un uomo che amava le donne e non era un ingrato sapeva ricompensare le sue amanti di loro era una bella donna che veniva dalle colonie dalla martinica figlia di un piantatore la vedova di un generale ghigliottinato sotto il terrore di ciò se finta cedola pari vedova beauharnais per noi italiani giuseppina aveva 32 anni era ora di sistemarla dieci giorni dopo le cannonate di vendemmia yo barras
la presentò al giovane generale di cui parlava tutta parigi e rabuffo buona parte genetico non stava mai fermo parlava in continuazione con quel suo 100 corso mi faceva tanto ridere si sono sposati quattro mesi dopo testimone di nozze ballas i pettegolezzi si sprecavano perfino gli inglesi i nemici implacabili della francia rivoluzionaria ci sguazzavano su e questo è l'atto di matrimonio originale è stato venduto all'asta nel 2014 per quasi mezzo milione di euro il diciannovesimo giorno del mese di ventoso anno quarto della repubblica atto di matrimonio di napoleone bonaparte generale in capo dell'armata dell'interno età 28
anni con mary josephine rose 23 età di 28 anni è proprio così se fate i conti napoleone si è aggiunto un anno e giuseppina se ne tolti 4 vede che a quell'epoca e secondo me specialmente a lui dava un po fastidio l'idea che si sapesse che sposava una donna tanto più anziana di lui hanno spettegolato tutti sul fatto che ci fossimo sposati così in fretta hanno detto che ero incinta figuriamoci anzi magari magari fossi riuscito a dare un figlio anap perché le firmava così le sue lettere dal fronte mappa e al fronte c andato subito
è per questo che ci siamo dovuti sposare in fretta in furia barras cecaro l'aveva nominato comandante dell'armata d'italia non era l'armata più prestigiosa e non era il fronte più importante mancava tutto i soldati non erano pagati erano senza scarpe e davanti a loro i nemici fra austriaci e piemontesi erano quasi il doppio ma il nuovo generale dell'armata d'italia era uno che sapeva parlare ai soldati e toccare la corda giusta soldati siete nudi e malnutriti la francia vi deve molto ma non può darvi nulla io vi condurrò nelle più fertili pianure della terra province ricche città
opulente cadranno in vostro potere vi troverete ricchezze onori e gloria con la campagna d'italia nasce per sempre la leggenda di napoleone ii diventa l'idolo dei soldati che rimarranno poi per sempre diciamo così la sua base elettorale dopo waterloo la francia è piena di veterani in congedo a mezza paga come dicevano loro che continuano a rimuginare i vecchi ricordi ea parlare di napoleone come un dio anche se magari qualcuno di loro c'è rimasto male dopo che l'imperatore si è rimangiato tante promesse della rivoluzione ecco noi abbiamo provato evocarle due di quei veterani con tutta la vita
ormai alle spalle ea immaginare che cosa si dicevano quando ricordavano i bei tempi la campagna d'italia bei tempi certe vittorie contro i piemontesi e con gli austriaci l'ingresso trionfale a milano è lui il nostro piccolo caporale sempre davanti a noi dovevate vederlo al ponte di arcole a sfidare il fuoco degli ungheresi già è lì che lo abbiamo soprannominato il piccolo caporale era davvero uno di noi allora non era ancora sua maestà l'imperatore l'italia vista da parigi doveva essere un fronte secondario la vera guerra si combatteva sul reno e invece è buona parte che butta i
piemontesi fuori dalla guerra sbaraglia gli austriaci minaccia di marciare su vienna costringe l'imperatore d'austria a chiedere la pace sulla sua scia cadono gli staterelli dell'antico regime e nascono le repubbliche la cispadana la cisalpina che innalza del tricolore bianco rosso e verde un eroe un liberatore così lo vedevamo noi ragazzini rinchiusi nei collegi dove tutto era noia e conservazione dei valori vecchi e immutabili solo dopo si viene a sapere anche delle rivolte dei popolani fucilati dei villaggi date alle fiamme del saccheggio sistematico delle opere d'arte il laocoonte la venere capitolina l'apollo del belvedere i cavalli di
san marco e poi tante opere dei maestri della scuola italiana raffaello tiziano correggio guido reni tutte a parigi si sarebbero portati via anche la colonna traiana rinunciarono perché non sapevano come smontarla ma il peggio fu che napoleone regalò venezia all'austria quello sì che fu un brutto colpo per tutti è special modo per i veneziani pensate a ugo foscolo che solo pochi mesi prima aveva scritto addirittura un ode a buona parte liberatore e nel suo jacopo ortis in cui apparentemente si parla di un suicidio per un amore non corrisposto ma l'amore non corrisposto è il suo
verso napoleone infatti com'è che scrive perché farci vedere e sentire la libertà per poi ri toglierci la per sempre quando anni dopo poi foscolo ripubblicò una nuova versione del suo ode buona parte liberatore cinse di una prefazione nella quale scrisse purtroppo è vero che per la per fondare una repubblica ci vuole un despota intanto però continuava a scrivergli a rivolgersi a lui ad aspettarsi di tutto da lui a partecipare alle sue battaglie a mettere la sua divisa per anni per anni napoleone napoleone faceva perdere la testa alle persone c'è poco da fare ancora oggi in
italia e specialmente in veneto il ricordo di napoleone e divisivo contestato e con buone ragioni però non possiamo dimenticare che fra tradimenti ruberie repressioni il paese veniva rivoltato da cima a fondo sparivano i privilegi del clero della nobiltà venivano messe in vendita le enormi proprietà improduttive della chiesa c'era chi costruiva dal nulla grandi ricchezze e chi semplicemente si entusiasmava soprattutto i giovani perché sentiva che l'italia stava uscendo da un torpore secolare [Musica] e poi siamo tornati a parigi perché io lo avevo raggiunto in italia si capisce che il viaggio mi sono sentita una regina a
torino il re di sardegna mi aveva invitato pranzo peccato però che anche allarmata d'italia fosse pieno di pettegoli bastava che un semplice ufficiale mi invitasse a ballare che subito cominciavano le maldicenze knapp era geloso mi ha fatto delle sfuriate però fu contento e scoprire una volta rientrata parigi che la via in cui abitavamo era stata ribattezzata in nome della virtuale in suo onore sono che sapete no come funziona a parigi per una settimana se l'eroe dei salotti e poi tutti si dimenticano di temi non voglio restare qui la mia gloria e già tramontata questa piccola
europa non ne consente abbastanza bisogna andare in oriente la vera gloria si conquista la napoleona e così sa vivere sono nell'agitazione non può respirare liberamente che in un'atmosfera vulcanica e anche il suo interesse gli consigliava la guerra madame bestar buona quella non ascoltate la lei era la più pettegola di tutte lo corteggiava cosa credete ma lui non l'ha mai guardata la donna intellettuale non le sopportava e lei gli parlava dei diritti delle donne figuriamoci una volta gli chiese generale secondo lei qual è la donna migliore quella che fa più figli ma da mai ha risposto
che io io quando me lo racconta mi misi a ridere credevo ancora che avrei saputo dargli un figlio [Musica] napoleone sa che la gloria ha bisogno di essere continuamente alimentata che il tempo di pace i generali non contano più anche il nuovo governo il direttorio prova che questo generale buona parte un po ingombrante che sarebbe una buona idea fargli fare di nuovo la guerra però lontano da casa nasce così la più spettacolare è la più surreale delle guerre di napoleone la campagna d'egitto dovevate vederci in mezzo ai turchi agli africani abbiamo dato battaglia i mamelucchi
sotto le piramidi e lui ci ha detto che da lassù 40 secoli di storia ci guardavano qualcuno ha alzato le spalle a me sono venuti i brividi e poi a giaffa c'era la testa e lui era lì in mezzo agli appestati abbracciava i suoi veterani senza paura di contagiarsi è già allora non c'erano le mascherine e gli inglesi misero in giro la notizia che quando ripartimmo lui diede ordine di far avvelenare gli ammalati gravi tutte balle che è tornato dall egitto ha continuato ad amarlo fino alla morte l'impresa ed egitto aveva una sua logica si
trattava di colpire le comunicazioni tra l'impero coloniale inglese e l'europa di distruggere l'egemonia inglese del mediterraneo poi la cosa è andata a finire male perché la flotta francese non era all'altezza si è fatta sorprendere e distruggere da nelson la battaglia di abu kir a quel punto l'impresa era condannata perché non era più possibile rinforzare l'esercito in egitto è un certo punto anche napoleone sarete a questo a casa intanto aveva costruito un altro pezzo della sua leggenda e soprattutto si era di nuovo ha dimostrato un grande comunicatore specialmente nei rapporti con le autorità musulmane spero che
non tarderà il momento in cui potrò riunire tutti gli uomini saggi e istruiti del paese e stabilire un regime uniforme fondato sui principi del corano che sono i soli e veri che possono fare la felicità degli uomini [Musica] ogni tanto qualcuno mi chiede se napoleone in egitto si era veramente convertito all'islam ma non è vero anche se certo qualcuno di noi lo fece come il generale menu per esempio ma napoleone non credeva queste cose anche se scrisse una lettera allo sceicco al messina in cui diceva che i principi del corano erano gli unici ad essere
puri e non si tolse mai dalla testa l'idea che l'islam fosse una religione è molto più sensata del cristianesimo lo scrisse anche in una lettera da sant'elena preferisco la religione di maometto e meno ridicola della nostra noi dall'egitto siamo tornati solo due anni dopo perché lì lavoro non era ancora finito ma lui il nostro napoleone tornato prima per forza perché mentre noi eravamo lì che ci facevamo ammazzare per la rivoluzione a parigi i signori del direttorio ma davano solo ad arricchirsi della rivoluzione non importava più niente a nessuno parole si facevano tante parole fatti niente
poi è arrivato il castigamatti e le rimesse in riga tutti quanti il tempo dei vigli avvocati e dei miserabili pettegoli che facevano ghigliottinare i soldati è passato la francia ha bisogno di un capo resosi illustre per la gloria e non per discorsi di ideologi di cui i francesi non comprendono nulla dopo leone un pragmatico no un ideologo anzi per gli ideologi ha solo disprezzo dieci anni dopo la presa della bastiglia che rende conto che la gente è stanca della continua incertezza dai rivolgimenti politici dei litigi fra i partiti e intuisce che la soluzione può essere
l'uomo forte con alle spalle l'esercito e la gloria delle sue vittorie [Musica] ero deputato al parlamento per la corsica il consiglio dei cinquecento una buffonata nella quale dovevamo far finta di credere ma noi avevamo altri progetti e quando napoleone è tornato dall egitto io avevo già fatto un grande lavoro preparatorio i giornali non parlavano che di lui era chiaro che il popolo lo amava lo amavano forse no diciamo che lo preferivano in fondo lui si è sempre offerto in concorrenza con un'altra paura per far accettare la sua potenza come il male minore lo amavano lo
amavano altro che la gente ama sempre i giovani meravigliosi che con però le grandi imprese di cui poi possono leggere sui giornali e tutti gli uomini intelligenti che avevano capito la situazione sapevano che quella era l'unica soluzione anche fus e il capo della polizia era d'accordo e marras quando è andato a trovare mio fratello gli ho detto che anche lui era d'accordo e lasciava al posto ora toccava a lui se ne erano convinti ma forse no le baionette alle volte sanno essere molto convincenti e così il 18 brumaio 1799 napoleone abbatte con un colpo di
stato il regime del direttorio e lo sostituisce con il consolato in cui lui sarà il primo console il tutto con l'aiuto decisivo di suo fratello luciano che era presidente diciamo della camera dei deputati il consiglio dei cinquecento avevamo organizzato tutto per il giorno 17 ma il 17 si sa porta sfortuna e poi si trattava anche di un venerdì napoleone era molto superstizioso e insistito a lungo perché si spostasse tutto quanto al giorno successivo il 18 di brumaio napoleone ha dato ordine alle truppe di occupare parigi e si è presentata dai 500 dicendo loro che erano
la vergogna della francia che dovevano ritornarsene a casa che cosa avete fatto voi di quella francia che io avevo lasciato a tanta altezza dove è il frutto delle battaglie che io ho vinto dove sono i miei 100 mila camerati sono morti [Musica] poche ore dopo il discorso era affisso sui muri di tutta parigi il giorno dopo vennero convocati 500 per votare la loro dissoluzione e per votare la nomina dei tre con soli ovviamente mio fratello sarebbe stato il primo consiglio non andò tutto liscio la camera rumoreggiava c'era chi addirittura teneva il pugnale nascosto sotto la
giacca saltando siccome è brutto il regicida li napoleone non se l'è cavata bene ha provato a fare un discorso ma si ha imbrogliato aveva parlato della sua gloria ma lui non era abituato a parlare tra i fischi e allora ha perso la pazienza ha sbattuto la porta e se ne è andato per fortuna ci eravamo noi poi è arrivato uno come uno era luciano il fratello dell'imperatore era lui che presiedeva ma è arrivato uno con la divisa rossa dei cinque centro devono proprio ridicoli sapete che ci ha detto che volevano ammazzare il nostro napoleone che
li erano tutti traditori noi siamo entrati con la baionetta in canna e quelli sono scappati dalle finestre bisognava vedere come scappavano noi ci siamo detti la farsa è finita ma sì per far rispettare le forme alle volte bisogna fare anche qualche forzatura sui 500 per esempio erano dalla parte nostra non più di una cinquantina allora io li ho riuniti abbiamo riaperto la seduta e abbiamo votato i consoli brumaio quindi è un colpo di stato militare è la realizzazione di una marcia su parigi ea cui buona parte pensava già da qualche anno a noi familiare in
mente mussolini a lui faceva venire in mente cesare che passa il rubicone insomma è il prototipo di tutti i golpisti ma lui era convinto di aver compiuto l'impresa sublimi di aver salvato la francia che un semplice cittadino il cui nome tre mesi prima era sconosciuto a tutti osasse progettare di impugnare da solo i destini di 30 milioni di uomini senza una lacrima una goccia di sangue versate è un'impresa gigantesca e sublime di cui si cercherebbe invano un paragone nelle cronache umane beh quando cesare rovesciò la repubblica romana dovette combattere contro pompeo ai più illustri patrizi
del suo tempo cicerone catone e lottavano contro di lui il generale buona parte in contro avversari di cui non vale neppure la pena citare i nomi a casa era facile ma fuori però c'erano quei maledetti degli inglesi loro non la volevano la pace spesero milioni per pagare con gli imperatori spiantati di russia ed austria per che continuassero la guerra sono arrivati perfino in italy e russi e al loro arrivo quei fanatici dei preti alzavano la testa e si mettevano aizzare i contadini contro i patrioti ne hanno ammazzati parecchie sapete ma l'imperatore cioè allora si chiamava
ancora il primo console sto parlando del 99 del mio progetto insomma noi l'abbiamo fatta vedere che li abbiamo fatti correre prima i ruschi e poi gli austriaci mai sentito parlare della battaglia di marengo [Musica] la battaglia di marengo certo si potrebbe dire per esempio che quella non fu vera gloria per napoleone si potrebbe dire per esempio che napoleone la perse quella battaglia e che per vincere la dovette aspettare l'arrivo di dese con la sua colonna attaccò l'esercito austriaco ormai stanco e lo costrinse la rotta si potrebbe dire che dese si fece ammazzare in quella battaglia
troppo comodo per napoleone poi raccontare la storia a modo suo modificando la realtà a chi lo sa forse la gloria è proprio così che funziona è una cosa che vive nei cuori degli uomini ingenui che non ha bisogno di un radicamento nella realtà comunque di sicuro quella battaglia ci ha lasciato una cosa un pollo il pollo alla marengo tutte le in the wall e della buona cucina francese non valgono un sol filetto inglese che non vuol dire però che io approvi l'invenzione di certi giornalisti che hanno pensato di dare il mio nome al filetto in
crosta filetto alla wellington in tutta la mia vita non l'ho mai sentito dire che vergogna associare il proprio nome a una ricetta di cucina è una cosa proprio da buona parte [Musica] veramente wellington dovrebbe entrare nella nostra storia soltanto alla fine a batterlo per adesso lui fa il governatore di siringa pata in india mentre napoleone sta combattendo a marengo marengo è stato un trionfo altro che lo so bene io che ero ministro dell'interno io ho organizzato tutto il grande annuncio sui giornali della vittoria il rientro trionfale di napoleone con le sue truppe a parigi l'italia
era stata conquistata e l'austria si è vista costretta ad accettare la pace persino l'inghilterra si era rassegnata e aveva accettato di negoziare ma non appena napoleone è tornato ho capito subito che era cambiato gli uomini non cambiano si tolgono solo alla maschera era cambiato vi dico napoleone dopo il golpe di brumaio non si sentiva al sicuro aveva bisogno di aiuto della famiglia aveva bisogno di me ma ora dopo marengo si sentiva invincibile neanche il consolato li bastava più e quando gli ho detto che secondo me sarebbe stato meglio se il consolato fosse rimasto elettivo e
non a vita ebbene lui non mi ha nemmeno risposto e poi è arrivato quella canaglia diffuse su sceglierà il capo della polizia il fatto che io fossi ministro dell'interno li faceva ombra e allora lui è andato da napoleone e gli ha raccontato che io spendevo troppo che avevo delle amanti gli ha detto che lo criticava la verità e che napoleone oramai aveva bisogno soltanto di esecutori che l'odore di dittatura fosse nell'aria era un dato di fatto e non era solo luciano ad annusarlo noi vecchi giacobini non credevamo ai nostri occhi ma che cosa era tutta
questa faccenda di una corte alle tue ieri come se fosse tornato il re cortigiani cerimonie etichetta e i vecchi compagni che avevano capito tutto guardavano con compassione noi pochi imbecilli che continuano a non voler capire da lì per esempio il pittore qualcosa e adesso contro davide per quadri che ha fatto napoleone che faccio il gran san bernardo cia e napoleone introna david davis che ai tempi del re aveva dipinto brutto e recita e che ai tempi di volo e spiega aveva dichiarato che sarebbe stato pronto a bere la cicuta insieme a lui e adesso era
diventato il pittore di corte si propone già valido come lance e quando tutti ci siamo resi conto che ormai buona parte era una specie di re ricomparso qualcuno che pensava di essere bruto e si è messo in testa di ammazzarlo la vigilia di natale dell'anno 1800 e il giorno della macchina infernale napoleone e giuseppina sono attesi all'opera giuseppina in ritardo e napoleone parte prima da solo in carrozza mentre attraversa una via stretta o il niqab salta in aria un carretto imbottito di esplosivo ma esplode troppo tardi napoleone è già passato la miccia era lunga ammazza
un sacco di gente con napoleone si salva la sua azione si è sentita in tutta parigi ha fatto tremare le case io sono arrivata subito dopo con la mia carrozza e non lo dimenticherò mai c'erano decine di morti rete che si lamentavano sangue dappertutto vetri rotti niente che urlava mio fratello era furioso era convinto che i responsabili fossero i giacobini e fuji ovviamente gli e la trovati e li hanno ghigliottinati ma era chiaro che i veri responsabili erano i monarchici e fu se lo sapeva benissimo infatti qualche giorno dopo ha trovato il proprietario del carretto
ed è risalito l'uomo che ha costruito quella macchina infernale tutti i monarchici fanatici ora io lo so che fosse conosce molto bene il suo mestiere ma nulla mi toglie dalla testa che lui sapesse qualcosa già da prima altra parte l'attentato non poteva che fare comodo a uscire per diventare indispensabile che cosa ci fosse realmente dietro l'attentato di reni che soltanto fuscia lo poteva dire ma fu scelta non ce lo ha mai detto [Musica] al momento dell'attentato luciano non era più ministro dell'interno era troppo brillante napoleone non lo voleva vicino prima lo ha mandato a fare
l'ambasciatore in spagna e poi lo esiliato in italia insomma ero tornato ad essere il cittadino luciano buona parte il dialogo tra me e mio fratello era finita ad oggi posso dire di averlo rispettato onorato ammirato anche come capo del governo ma non sono più riuscito a volergli bene come un fratello [Musica] questo punto napoleone ha fretta di consolidare il suo potere i tempi sono maturi per la proclamazione del limite lo organizza tutto fu share cominciano ad arrivare suppliche dai prefetti dai collegi elettorali dai reparti militari tutti esprimono voti affinché il primo console assume un potere
ereditario citano gli antichi romani come diceva plinio a traiano votando l'eredità di un capo impediremo il ritorno di un padrone non si può essere re di una repubblica ma si può essere imperatore di una repubblica era un despota considerava gli individui come pedine su una scacchiera da lui controllata e alla fine si è stancata di avere una come me che lo ricordava fini troppo apertamente quindi mi ha concesso l'esilio peccato mi sarei divertita molto ad assistere all'incoronazione imperiale deve essere stata una gran bella operetta il fatto è che appena napoleone comincia a pensarsi imperatore mi
viene in mente un altro modello carlo magno e quindi decide che la sua incoronazione sarà modellata su quella dell'anno 800 da fare delle ricerche parola di carlo magno non c'è più ma lui ne fa fabbricare una replica e siccome carlomagno era stato incoronato dal papa dopo le olio e decide che il papa lo vuole anche lui sì con la piccola differenza però che napoleone non si scomodò minimamente tenere a roma ma pretese che il papa andasse a parigi papa pio vii pover uomo ma ve lo immaginate voi quest'uomo sui prati 60 anni a dover lasciare
roma fare quel lungo viaggio per andare a incoronare un uomo che lui definiva un esortato re ma la cosa più bella poi fu che napoleone la corona non gliela fece nemmeno toccare perché napoleone la corona se la mise in testa da solo aveva studiato bene la storia napoleone non voleva che nessun papa potesse mai vantarsi di poter dire di averli messo in testa la corona ma voi che potete date a cercare a vedere i quadri che ritraggono questa bizzarra incoronazione google a the google tv [Musica] e stata una buffonata anche lui sotto sotto lo sapeva
[Musica] c'è solo un passo dal sublime al ridicolo provate a immaginare la scena una grande cerimonia folla di parvenu travestiti da marescialli da principi senza nemmeno rendersi conto della fortuna che gli era capitata la cosa triste da dire che i primi parte lì eravamo proprio noi aveva un vestito stupendo una seta candida con le sfumature argentee e una stola cremisi foderato di pelliccia di ermellino era tutto semplicemente meraviglioso io non c'ero ma giuseppe mio fratello che era presente e ha raccontato che prima della cerimonia mentre indossavano gli abiti di gala a napoleone è scappato di
dire se il nostro padre ci vedesse l'unica cosa buona è che dopo quella roba lì abbiamo ripresa combattere è sono ricominciate le vittorie quelle di cui parla tutto il mondo auster lì viene wagram prima file ma hanno prima wagram era il 1800 il 1807 mi ricordo benissimo questa cicatrice ma l'ha fatta lì la pallottola di un tirolese un dito più a sinistra ero spacciato ma no prima è questa non si può dimenticare me l'ha fatta una mitraglia rossa ci siamo finiti proprio in mezzo quello davanti a me quelli di fianco ci sono rimasti a me
è andata ancora bene è difficile dire se queste guerre siano dovute più alla smania di potere di napoleone o all'ostinazione con cui l'inghilterra è decisa a rovinarlo finanziando continuamente tutti i suoi avversari sono guerra che costano molto sangue francia fornisce ogni anno 100 mila con scritti e la maggior parte non pagano a casa la crisi economica provocata dalla interruzione dei commerci con l'inghilterra che padrone dei mari provoca povertà e disoccupazione sotto la vernice brillante gli anni dell'impero non sono anni di prosperità l'inghilterra voleva la libertà la pace e la prosperità per l'europa tutto qui sotto
la tirannide napoleonica non ci sarebbe stata né libertà né pace e prosperità anche le sue vittorie militari furono esagerate dalla propaganda tutta la sua vita politica militare e personale è stata un grande imbroglio e dire che all'estero continuavano a scambiarlo per un rivoluzionario non avevano capito niente nell'autunno del 1805 quando napoleone in base l'impero asburgico alla vigilia di austerlitz una nobildonna tedesca mi disse terrorizzata sono giunti i tempi dell'apocalisse robespierre a cavallo attraverso l'austria [Musica] eppure napoleone era accusato già allora di aver sepolto e valore della rivoluzione stanno le cose il fatto è che l'impero
promette ai francesi di salvaguardare le conquiste della rivoluzione ma senza i suoi eccessi il terrore ripudiato dopo le ore abolisce la festa del 21 gennaio che celebrava l'esecuzione di luigi xvi mette fine alle persecuzioni contro i nobili e contro il clero ripristino e la libertà di culto ma perfino il concordato con la chiesa per i vecchi giacobini e un traditore basta pensare a quando a fattori consacrare il noto e da reti dappertutto una bella cappuccino a tra si contavano solo i 100.000 uomini che si sono fatti ammazzare per sopprimere quella roba lì la verità è
che a napoleone non importa nulla della religione è un tipico deista del 700 che può ammettere l'esistenza di un dio ma no una religione rivelata però la chiesa gli serve come strumento di governo come è successo già in egitto con l'islam la religione è ciò che impedisce ai poveri di assassinare i ricchi nell'impero si instaura un clima abbastanza soffocante di conformismo religioso vi faccio vedere un esempio questo documento che ho in mano è una circolare del 1813 dove circolare in italiano perché del regno d'italia viene ordinato ai signori parrocchie di cantare un solenne te deum
per la prosperità donata da dio alle armi in vite di sua maestà parroci insomma sono invitati a pregare per invocare la protezione divina sulle armi dell'imperatore restauratore della religione il vero e potente protettore della religione ormai il linguaggio è questo da quel momento ognuno per fare carriera ha fatto finta di non aver capito o di essere convinto nessuno parlava più secondo la propria coscienza gli atei predicavano una religione mentoniera i repubblicani parlavano di monarchia i sostenitori dell'assolutismo vantavano idee liberali le vittime della rivoluzione facevano professione di imparzialità e gli assassini di luigi xvi lo davano
le virtù della loro vittima cosa resta del sogno della rivoluzione di date e galite paternità lasciamo perdere la fraternita non ha mai commosso nessuno e di cui non si parla mai liberté égalité restano ma sono diventate la stessa cosa lo stato di diritto l'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge però niente partiti politici niente libera discussione libertà di stampa neanche a parlarne giornali sono controllati dalla censura e chiusi al minimo sbaglio se allento le briglie alla stampa non resterò al potere neanche tre mesi non c'è libertà di associazione tantomeno diritto di sciopero insomma è
il dispotismo e il popolo e la sovranità popolare a napoleone è convinto che il principio giusto solo che la sovranità popolare la incarna e la gestisce lui il primo dovere del principe e quello senza dubbio di fare ciò che vuole il popolo ma il popolo non sa quasi mai ciò che vuole la democrazia non c'è ma c'è il plebiscito nel 1800 per il consolato nel 1802 per il corso la tua vita nel 1804 per l'impero suffragio universale maschile votano tutti anche gli analfabeti sensi non so cosa pensate che i plebisciti erano truccati e che i
prefetti obbligavano la gente a votare a loro favore è che quando magari i risultati non erano proprio quelli sperati i registri kiss e come sparivano andavano perduti che si voi ridete ma provate a immaginare le facce dei contadini che fino a qualche anno prima si toglievano il cappello con deferenza verso il signorotto del paese e ora era proprio il governo a chiedere il loro parere certo poi si aggiustava quella signori miei che cos'è il plebiscito se non in fondo una democrazia purgata dai suoi inconvenienti l'unico valore della rivoluzione in cui napoleone continua a credere e
l'eguaglianza ma nel senso della meritocrazia nella carriera aperta a tutti napoleone molto generosa con gli scienziati con gli ingegneri con gli artisti poi c'è l'esercito che è una formidabile macchina di promozione sociale e di creazione del consenso il mito per cui ogni soldato porta nello zaino il bastone di maresciallo è una grandiosa trovata pubblicitaria ma è vero che i tre quarti degli ufficiali che hanno servito sotto napoleone erano soldati semplici promossi dai ranghi i militari sono pagati bene e quando vanno in pensione gli si trova un impiego l'imperatore riservava a noi quasi la metà di
tutti gli impieghi civili dopo un atto di tale generosità quale il soldato l'ufficiale che non va all'ultima goccia del suo sangue per un sovrano magnanimo come non ne sono mai visti è vero mio fratello al congedo ha chiesto una rivendita di tabacchi nel dipartimento del monte bianco e poi ha ristabilito la nobiltà ha inventato la nobiltà d'impero i paroni e conti i principi dell'impero e ognuno donava pensioni e proprietà terriere in proporzione al grado lui continuava a ripetere che si trattava solo di premiare il merito la rivoluzione è stata shock ad abolire la novità ha
umiliato tutti quanti io faccio di meglio io nobilitò tutti i francesi ciascuno può essere orgoglioso ma l'impero è anche una grandiosa opera di poter nizzazione leone promette è in gran parte mantiene l'uguaglianza dei cittadini la fine delle discriminazioni religiose contro gli ebrei contro i protestanti la trasparenza della finanza pubblica la difesa della proprietà privata su quella non si discute introduce il sistema metrico decimale la scuola pubblica il codice civile a sul codice napoleonico bisogna togliersi il cappello e sapete una cosa se ne occupa proprio il un'intima persona non lascio fare a giuristi ha presieduto più
della metà delle sessioni della commissione io non lo so quando nascerà un altro uomo così certo sì è vero poi durante l'impero sistema giudiziario penale sia un po indurito diciamo sì c'erano più esecuzioni che durante l'antico regime c'era una ghigliottina in piazza in ogni città si da questo punto di vista posso dirlo mio nonno era più avanti 50 anni prima come diana mia nonna ci sarebbe carica avete presente no dei delitti e delle pene e la mia nonna napoleone costruisce un amministrazione centralizzata che sarà il modello per tutti gli stati moderni e anticipa i tempi
anche in questo che pretende un enorme sforzo statistico sottoprefetto al governatore tutti devono redigere rapporti si vuole sapere tutto si conta tutto mandate dettagli molti dettagli ma il compito dei prefetti e anche di sorvegliare l'opinione pubblica napoleone vuole conoscerla soprattutto volevo ridiventarlo è lo strumento è il monito il giornale ufficiale ogni sera napoleone in persona decide cosa dovrà pubblicare il giorno dopo e qualche volta detta anche degli articoli che usciranno anonimi il monitore stampato con una tiratura colossale e distribuito gratuitamente negli accampamenti dell'esercito e nei licei a mensa i professori leggono a voce alta e
commentano gli articoli in base a precisi ordini dall'alto si fece molto anche per l'istruzione fu lui a inventare licei a ri organizzare e riordinare le università insomma riorganizzare un vero e proprio sistema scolastico moderno dalle circolari che da parigi arrivano in italia non faceva che sottolineare l'importanza dell'istruzione per tutti e i pericoli dell'ignoranza totale napoleone può anche in grado di mettere da parte alcune idee rivoluzionarie sulla laicità della scuola perché sottolineava il fine dell'insegnamento e formare cittadini affezionati alla loro religione a loro principe alla patria e alla loro famiglia a questo scopo aggiunge i precetti
della religione cattolica dovevano avere ampio spazio proprio vero le vie della provvidenza sono infinite riescono ad avvalersi anche di uno spirito grande ma oscuro perché c'è la provvidenza cominciamo a capire perché napoleone ha suscitato passioni così violente e giudizi così contrastanti cominciamo anche a capire perché è giusto parlare della grandezza di napoleone anche se come uomo e gli riconosciamo tutti i difetti possibili perché in gran parte l'europa moderna è stato lui a plasmarla buona parte non era solo un uomo era un sistema bisognava vederlo come un grande problema la cui soluzione era importante per il
pensiero di tutte le età qualcosa di simile l'ha detto un altro dei grandi di quell'epoca hegel segel abitava e insegnava a jena e il giorno prima della battaglia di yen a napoleone ha attraversato la città alla testa delle sue truppe hegel ha scritto a un amico l'imperatore quest'anima del mondo l'ho visto cavalcare attraverso la città è una sensazione meravigliosa vedere un tale individuo che qui concentrato in un punto seduto su un cavallo si irradia sul mondo e lo domina ora capite perché a 20 anni andai a vivere a parigi perché era davvero il centro del
mondo però quella sua grandezza può anche la sua rovina perché vedete napoleone credeva davvero di essere nato per unificare l'europa ci occorrono un codice europeo una corte di cassazione europea una stessa moneta gli stessi pesi e misure le stesse leggi bisogna che io faccia di tutti i popoli dell'europa un solo popolo e di parigi la capitale del mondo ed è proprio questo il guaio perché nell'europa di napoleone cera una nazione più grande delle altre che avrebbe dovuto fare da fratello maggiore la grande nazione e pensare che hugo sempre foscolo poveretto gli scriveva per ricordargli che
lui in realtà era italiano e allora napoleone per darci il contentino si proclamò re d'italia comincio a coniare marenghi d'oro con su scritto dio salvi l'italia ma in realtà in realtà lui ormai era francese napoleone a sant'elena si lamenterà che non gli hanno lasciato realizzare il suo sogno di un'europa unita l'europa sarebbe stata nella sostanza un solo popolo e ciascuno viaggiando in qualsiasi paese si sarebbe sempre trovato all'interno della patria comune [Musica] in realtà oggi stiamo scoprendo con grande fatica a quello che dovrebbe essere ovvio e cioè che una patria comune in cui c'è una
grande nazione che conta più delle altre e che pretende di fare il fratello maggiore è destinata al fallimento i francesi che hanno portato in tutti gli altri paesi i valori della rivoluzione scoprono che non tutti sono contenti di avere la libertà e il progresso imposti dalle baionette straniere e si trovano a dover affrontare delle vere e proprie guerre di popolo prima in spagna poi in russia pelli chi ha cominciato ad andare tutto male in spagna no ha cominciato ad andare tutto male quando ha sposato l'austria alla fine del 1809 napoleone domina l'europa continentale dalla spagna
alla polonia basta guardare la carta geografica per renderci conto dell'ampiezza delle sue conquiste ma a quel punto commette un errore invece di eliminare le vecchie di vestire gli alti come si aspettavano i rivoluzionari di tutti i paesi crede di potersi alleare con loro crede di esser diventato uno di loro di essere accettato si mette in testa di rendere ereditario il suo impero è necessario che io lasci ha dei figli che ereditino lo stesso amore per i miei popoli il trono sul quale la provvidenza mi ha posto ma un erede non era la sua giuseppina che
poteva dargli la ormai aveva 46 anni e napoleone lo sapeva bene che se non riuscivamo ad avere figli la colpa non era la sua ne aveva segnati parecchi in quegli anni in giro di bastardi [Musica] dite che non dovrei parlare di colpa data per lui lo sa era eccome [Musica] ah ma non c'è voluto mica molto sapete napoleone è tornato a parigi con una mano affermato l'ordine per promulgare il nuovo codice penale e con l'altra ha redatto il testo di divorzio dal primo matrimonio così semplice due firme e oro boara shoes i film ma l'amore
nella vita di un uomo ha solo un capitolo nella vita di una donna è tutta la storia [Musica] giuseppina napoleone ha lasciato il titolo di imperatrice e il castello della malmaison dove coltiverà rose fino spegnersi nel 1814 quando napoleone era all'isola d'elba è probabile che lui fosse proprio qui alla palazzina dei mulini quando gli è arrivata la notizia ma il divorzio da giuseppina era necessario per il nuovo piano concepito da napoleone imparentarsi con gli asburgo una delle più antiche dinastie regnanti d'europa sposando la figlia dell'imperatore d'austria maria luisa così diventava il genero di uno dei
suoi vecchi nemici a questo punto napoleone credeva davvero che i sovrani europei lo avessero accettato come uno di famiglia era stata cresciuta nel l'odio verso tutti i rivoluzionari francesi per tutta la mia infanzia li aveva considerati dai demoni e ora improvvisamente a 18 anni mio padre mi ordinano di sposare nel campo però ho obbedito e senza protestare mi avevano insegnato così io mi consolavo pensando che con quella tedeschina scipita e senza sugo non sarebbe successo niente capite cosa intendono la vendetta che sono arrestata e invece che sorpresa che marito innamorato mi sono ritrovata ti ho
voluto subito tanto bene dopo pochi mesi aspettavo un figlio il figlio dell impero il nostro aquilotto come era contento il mio nome noi facevamo fatica a capirlo almeno io l'imperatore della repubblica francese che sposa la figlia dell'imperatore di quei fottuti degli austriaci a chi lo dici a me e giuse fine piaceva era una mi faceva sangue insomma però come dice il mio compagno di brigata benoit anche questa nuova era una caramella o guasta e aveva vent'anni di meno e si sa come vanno cioè europeo cosa no ben un poveraccio una granata russa gli ha portato
via le gambe abbiamo trascinato per un po sulla neve ma voi era spacciato a la russia che era affascinante nell'estate del 1812 avevo programmato un viaggio lo zar alessandro voleva conoscerlo e quando sono partita è partito per la russia anche napoleone solo che lui si è portato dietro mezzo milione di uomini napoleone aveva progettato di spartirsi in europa con lo zar alessandro ma l'europa era troppo piccola per due imperatori e così napoleone raduna un esercito europeo patto di truppe francesi tedesche italiane per l'impresa più ambiziosa che abbia mai concepito l'invasione della russia ci disse che
sarebbe bastato solo un mese e noi come al solito gli credendo dopo leone era abituato a invadere un paese vincere una grande battaglia occupare la capitale ea quel punto il nemico chiedeva la pace ma i russi non giocavano secondo le regole perdevano le battaglie e si ritiravano facendo terra bruciata persero mosca che non era tecnicamente la capitale del paese quella era pietroburgo ma era comunque la sua capitale diciamo così morale sentimentale e la bruciarono piuttosto che lasciarla [Musica] sono andata via appena in tempo ma lui dopo che è arrivato era come se non sapesse più
cosa fare aspettava che lo zar alessandro gli chiedesse la pace e quando ha capito che la pace non sarebbe venuta stava già arrivando l'inverno napoleoni decise di tornare indietro ma era ottobre e ottobre in russia e cioè inverno all'avanguardia dell'esercito c'era il corpo italiano e l'esercito del regno d'italia furono loro ad aprire la strada furono loro a vincere la battaglia di malo yaroslav e se quando kutuzov voleva tagliare la strada a napoleone ma di queste cose però in italia non parla mai nessuno perché si combatteva per uno straniero però quello straniero era il re d'italia
[Musica] la ritirata di russia e la fine della grande armata l'anno dopo il 1813 tutta la germania insorge contro napoleone perfino sua suocera l'imperatore d'austria gli dichiara guerra ormai è la francia che sta per essere invasa e lui per difenderla ha soltanto un esercito fatto di coscritti giovanissimi ho dovuto firmare io il decreto che chiamava alle armi in anticipo alle classi 1814 1815 non era in germania gli hanno subito soprannominati mai lewis bisogna vederli poveri ragazzi così giovani ma così te voce ai loro imperatore me li ricordo di marie louise poverini hanno fatto tutto quello
che hanno potuto ma nemmeno l'imperatore poteva salvare la francia contro quattro grandi eserciti che la invadevano da tutte le parti i russi i prussiani gli austriaci gray e così cosa a chi sono entrati a parigi bella fare aveva fatto napoleone credendo di potersi alleare con lo zar o con quell'altro furfante di suo suocero l'austriaco napoleone avrebbe voluto continuare a combattere anche dopo la caduta di parigi ma i suoi marescialli lo hanno obbligato abdicare la francia non ne poteva più [Musica] l'imperatore fedele ai suoi giuramenti dichiara di rinunziare per sé e per i suoi eredi ai
troni di francia ed italia perché non v'è alcun sacrificio personale sia pure quello della vita che egli non sia pronto a fare nell'interesse della francia a me concessero parma piacenza e guastalla che voleva dire 400 mila anime qualche milione di entrate a lui un'isola nel terreno da cui però non poteva sortire [Musica] isola lo sapete tutti è proprio questa dove siamo anche noi adesso melba sull'isola raccontano che napoleone veniva passeggiare proprio qui secondo le potenze vincitrici che al congresso di vienna stavano rimettendo a posto all'europa dopo tutto lo scompiglio provocato da napoleone avrebbe dovuto restarci
per tutta la vita ma lui aveva altri piani dopo dieci mesi è scappato ed è tornato in francia [Musica] quando al congresso di vienna giunse la notizia che napoleone era riuscito a fuggire dall'isola d'elba e a raggiungere rocambolescamente le coste della francia ci mettiamo tutti a ridere prendiamo la cosa come una barzelletta e invece questa barzelletta è costata all'europa altre 50mila morti soldati venite a schierarvi sotto le bandiere del vostro capo la vittoria marcerà a passo di carica 100 giorni dicono è durato solo cento giorni ma che giorni ci sentivamo tutti ringiovaniti con ritorno del
re la francia soffocava ha accolto l'imperatore in un delirio di entusiasmo che lui devo dirlo ha garantito che aveva capito che l'impero sarebbe diventato finalmente democratico di quei cento giorni ha avuto perfino il tempo di far votare una nuova costituzione napoleone scrive a tutti i governi d'europa garantendo che lui vuole solo la pace ma sono loro che non la vogliono ha scritto non so che lettera direttamente al principe reggente a londra che imprudenza inutile dire che il primo ministro ha dato ordine di rispedirla al mittente senza neanche aprirla ma il vecchio mondo la pace non
la voleva 4 eserciti si preparavano di nuovo a invadere la francia e lui li ha battuti sul tempo siamo entrati in belgio prima ancora che i prussiani gli inglesi si starà a capire cosa stava succedendo come ai vecchi tempi con le nostre gambe vincevamo le battaglie dell'imperatore più che con il moschetto oggi dicono che non era più lui che era malato che non riusciva neanche più a stare a cavallo tutte storie quel mattino ci ha passato in rassegna che noi abbiamo urlato viva non l'abbiamo mai urlato con tanto entusiasmo e invece a batterlo hanno vinto
welinton ei prussiani e a londra c'è il waterloo bridge e la stazione di waterloo in italia non c'è una via batterlo da nessuna parte e in italiano una batterlo significa una catastrofe il che significa che inconsciamente nonostante tutto noi italiani stiamo ancora dalla parte di napoleone raccontare una battaglia di waterloo lasciate perdere abbiamo vinto no tutti contenti è inutile stare a rivangare posso soltanto dire che è stata la faccenda più disperata alla quale io abbia mai partecipato per giochi e non credo che sarebbe andata a finire bene se non fossi stato la quanto a me
spero sia stata la mia ultima battaglia non è una cosa bella stare sempre a combattere o gli inglesi non furono generosi con napoleone lui viene consegnato a loro confidando nel fatto di poter ricevere ospitalità in inghilterra o o che magari non lasciassero partire per l'america è invece il loro odio per lui era inestinguibile un anno esiliato in quell isoletta lontano dal mondo con quelli clima infernale ed è già tanto se ha tirato a campare per altri sei anni nell'ozio più assoluto a guardare il mare e viveri e di ricordi qui soffia sempre un vento impetuoso
con pioggia e una nebbia che mi taglia l'anima e quando non c'è vento per la mancanza d ombra il sole mi brucia il cervello e il 5 maggio del 1821 quando napoleone muore a sant'elena la notizia impiegherà dei mesi per arrivare in europa in italia la gazzetta di milano la dà il 17 luglio e per molti sarà uno shock è stato come se ce ne se colpito un fulmine napoleone morto ancora non ci posso credere la passerà di tempo prima che nasca un altro di uomo così su questa terra nel bene e nel male certo
chiunque vi dica che ha un'idea chiara e netta sul napoleone state sicuri che è un superficiale o in malafede perché io io e tutta la vita vi cerco di capire cosa penso veramente di lui ancora non lo so bisogna allora che io scrivo per chiarirmi le idee per mettere ordine in ciò che provo [Musica] partendo da questo fatto incredibile che non c'è più e fumo siccome immobile e stato il mortale sospiro stette la spoglia immemore norma e tanto spiro così percossa attonita la terra al nunzio st sta pensando all'ultima ora del buon fatale messa quando
una simile forma di piè mortale la sua cruenta polvere a calpestare terra [Musica]
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