La Parola di Dio parla a rispetto della crescita spirituale e parla pure a rispetto delle distinte fasi della crescita. La mia domanda è: Sai già in quale fase ti incontri? Sai già cosa ti aspetta poi?
Parleremo di questo nei prossimi minuti. Rimani con me. Nella 1ª Lettera di Pietro 2:2, la Parola del Signore dice così: "Come bambini appena nati, desiderate ardentemente il puro latte spirituale, affinché, per suo mezzo cresciate per la salvezza.
" La Parola di Dio ci presenta la salvezza come un processo. Ovviamente c’è un inizio, un’esperienza unica, istantanea e singolare di conversione, c’è un obiettivo da raggiungere futuramente, ma c’è pure una via che percorriamo sin dall’inizio, passando per la porta fino a raggiungere l’obiettivo. Questo è un percorso dove parliamo di progressione, di crescita.
Crescita spirituale, crescita nella fede, crescita nell’amore, crescita nelle opere. Dobbiamo comprendere che c’è una crescita per la salvezza, e che questa crescita, come dice la Parola del Signore, deve essere desiderata ardentemente. Mi ricordo, quando bambino, che c’erano alcune cose che mi facevano voler crescere.
Una di queste era immaginare che avrei potuto prendere la patente e guidare. Un’altra era immaginare che un giorno avrei potuto lavorare ed avere del denaro per fare quello che avrei voluto. C'erano dei motivi validi ed altri meno significanti per i quali desiderare la crescita, ma, ad ogni modo, esisteva un desiderio e, credo che quando riusciamo a scorgere quello che ci aspetta dopo la crescita, sia più facile cooperare con Dio per quanto riguarda il desiderio di crescere.
Nelle settimane precedenti abbiamo parlato di un’eredità che è a disposizione dei figli, qui trattiamo anche l’idea che la maturità è l’accesso a quest’eredità e che, senza maturità, non ci beneficeremo di quest'eredità straordinaria. Il proposito dei messaggi precedenti era quello di risvegliare in noi il desiderio di crescere, ma dobbiamo capire anche la dinamica della crescita e le sue fasi. Perciò, l’apostolo Pietro sta parlando qui a rispetto di essere come bambini appena nati.
L’esperienza della nuova nascita ha fatto sì che spiritualmente fossimo rigenerati, e la Bibbia, stabilendo un paragone tra le fasi della crescita naturale e le fasi della crescita spirituale, subito dopo la conversione, siamo paragonati ai bambini appena nati. Questi bimbi si trovano in una fase che richiede ogni tipo di attenzione. Per esempio, un bimbo non si sposta, ha bisogno di essere preso in braccio.
Non ha la capacità di produrre il suo alimento ed accetta solo un tipo specifico di cibo, tanto che Pietro parla di desiderare il puro latte spirituale. Dobbiamo comprendere che ogni fase, e la Bibbia ci parla di più di una fase, ha una dinamica, ha delle necessità di transizione. La Parola del Signore ci parla nel libro di Efesini, capitolo 4, a riguardo di altri livelli.
L'apostolo Paolo, mediante lo Spirito Santo, inizia a dire che Dio ha stabilito nella chiesa, già nel verso 11, apostoli, profeti, evangelisti, pastori e maestri; nel verso 12 lui dice: "Per il perfezionamento dei santi. " Tutti i santi, coloro che si sono convertiti, hanno bisogno di perfezionamento, hanno bisogno di crescita. Quindi lui dice: "Per lo svolgimento della loro opera per l'edificazione del corpo di Cristo.
" La parola "edificazione", nonostante sia usata forse più nel contesto dell'edilizia, parla anche di qualcosa che cresce, un edificio che si sviluppa, guadagnando corpo ed espressione. Verso 13: "affinché raggiungiamo tutti l'unità della fede e della completa conoscenza del figlio di Dio, alla perfetta virilità. " Virilità è lo stato di essere virile, un uomo, di essere adulto.
La NVI ha tradotto "alla perfetta maturità, alla misura della statura di totalità di Cristo. " In questioni spirituali, la Bibbia dice il limite della crescita, la fase più alta che possiamo raggiungere è quando ci modelliamo alla statura di Cristo, con la riproduzione della Sua immagine. Verso 14: "Affinché non siamo più come bambini, sballottati da una parte all'altra e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore.
Ma, seguendo la verità in amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. . .
" La Bibbia parla di una crescita e che dobbiamo, parlando spiritualmente, crescere in tutto. Cos'è questa "crescita spirituale"? Se siamo comparati a bambini appena nati, a bambini appena nati subito dopo la conversione, d'altra parte, qui l'apostolo Paolo sta dicendo di non essere più come bambini.
La Parola qui tradotta dall'originale greco per "bambino" è la parola "nepios", parla di un infante, di un bimbo. Lui dice: "Noi non possiamo essere bambini per sempre. Non possiamo rimanere nella fase della immaturità per sempre.
" Perché? Perché questa fase ci lascia suscettibili all'inganno. Quindi, parla dello stratagemma di uomini che, con astuzia, vogliono indurre all'errore.
Quando osservi un bambino, è ovvio che ha bisogno di protezione perché non ha la capacità di difendersi, può essere ingannato. Gli Stati Uniti hanno una cultura molto forte, mentre qui in Brasile non è ancora così forte, per lo meno non in tutte le famiglie, quella di orientare i bambini dicendo: "Non parlare con gli estranei, non parlare con gli estranei. " Qual è la loro preoccupazione?
Perché un adulto potrebbe arrivare con una conversazione, un regalo e ingannare con facilità un bambino. La domanda è: sarà che molti di noi non saranno giustamente ingannati ed indotti all'errore proprio perché gli manca la maturità? Il testo ci sta mostrando di sì.
Uno che è appena un bambino può essere trascinato dai venti di dottrina, ma parla di un'altra fase. Quest'altra fase è la virilità, è lo stato di uomo maturo, o possiamo dire di adulto. Quando riconosciamo questa fase, riconosciamo che ognuna di esse ha pure le sue proprie caratteristiche.
Possiamo citare, oltre all'istruzione di Pietro, che parla del bambino appena nato, oltre a Paolo, che parla di un bambino e di un adulto, possiamo citare anche le dichiarazioni dell'apostolo Giovanni. In 1ª Giovanni: 2, a partire dal verso 12 leggiamo quanto segue: "Figlioletti, vi scrivo perché i vostri peccati vi sono perdonati per mezzo del suo nome. Padri vi scrivo perché avete conosciuto colui che è dal principio.
Giovani, vi scrivo, perché avete vinto il maligno. " Lui sta parlando di una casa: ci sono i "Figlioli", la parola tradotta qui come "figlioli", "teknion" dal greco, parla di un bimbo. È un figlio piccolo, sta parlando di qualcuno che non ha maturità.
Lui dice: "Vi scrivo perché i vostri peccati sono stati perdonati a causa del Suo nome. " Tutto il livello di conoscimento che il figliolo, il nuovo convertito ha, è che i suoi peccati sono stati perdonati. Ai genitori lui dice: "Conoscete colui che è dal principio", perché la conoscenza completa di Dio, la conoscenza matura di Dio non può essere vissuta, per lo meno non a livelli profondi, dai bambini e sì, dagli adulti che qui lui chiama padri.
Ma introduce anche un'altra categoria. Non è più un neonato, non è un bambino che, nonostante cammini, parli, abbia una capacità seppur minima di comunicazione, non ha maturità. Lui parla ora dei giovani.
Chi sono i giovani? Forse non hanno ancora tutta la maturità, l'esperienza e la sapienza che ha uno con più età, ma hanno già la forza fisica. Hanno il minimo di comprensione.
Questo ci parla di una fase completamente differente. Attualmente non pensiamo più in questo modo, ma anticamente le persone generavano molti figli perché raggiungessero più forza di lavoro in casa per garantire il sostentamento di tutta la famiglia. Attualmente, pensiamo con una mentalità invertita.
Ascoltiamo coppie dicendo: "No, non possiamo avere più figli perché costa molto! " Ma questa mentalità di cooperazione che esisteva nelle famiglie di anticamente: "No, i figli ci aiuteranno a prenderci cura degli altri figli; i figli più grandi si prendono cura dei più piccoli", rappresentano livelli che dovremmo vivere nella vita spirituale. Chi è già uscito dal livello di un neonato, chi ha semplicemente smesso di essere un bambino, deve ora entrare in questa fase dove c'è forza di lavoro, dove c'è capacità di cooperazione, dove aiuta la famiglia, dove aiuta a prendersi cura dei più giovani, dove aiuta perché funzioni il progetto familiare maggiore, che non è nient'altro che la grande commissione che abbiamo ricevuto.
La fase della gioventù è una fase di vittoria. Non è una fase di dipendenza, è già una fase dove le tracce dell'interdipendenza con il resto della famiglia iniziano a sorgere ed è una fase di vittoria. Ma ognuna di esse è marcata da caratteristiche specifiche.
Così come vedi un bambino che entra nella fase di essere un chiacchierone e parlare troppo, ci accorgiamo dove uno può trovarsi spiritualmente per quanto parla e per la importanza di ciò che dice. Così come vediamo un adolescente, ed io ricordo quando mi trovavo nell'adolescenza, mio padre diceva questo, ovviamente io discordavo, ma oggi guardando con occhi di maturità lo vedo, l'adolescenza è una fase dove si pensa di esser diventati adulti, che si sa già, dove si vuole misurare la forza con i genitori, dove si vuole parlare a pari livello, dove si hanno difficoltà con il rispetto all'autorità . .
. Ci sono alcuni che sono nell'adolescenza spirituale. Tutte queste fasi ci vengono presentate in un vero paragone, ma quando la Bibbia ci riporta questa comparazione, vuole che pensiamo: dalla fase di bambino appena nato, devo ora proseguire verso quella di bambino che ha già un po’ più di autonomia.
Poi devo raggiungere questa della gioventù per poi alla fine raggiungere la fase matura, che è quando diventiamo genitori. È quando non siamo più solo quei figlioli che devono ricevere le cure, ma aiutiamo pure prendendoci cura degli altri per mezzo del discepolato, per mezzo dello stendere la mano, che è la missione di ogni credente, non solo dei pastori. Ognuna di queste fasi avrà i suoi segni e le sue caratteristiche e Dio non ha stabilito questo paragone nella Parola, nelle Scritture semplicemente per fare in modo che sapessimo che questo esiste e che è così, ma affinché potessimo localizzarci in relazione alla fase dove ci incontriamo.
Voglio finalizzare citando la lettera di Paolo in 1ª Corinzi 3:1 e 2, dove lui dice: "Non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho parlato come a dei carnali. " Questa definizione è importante. Lui dice: "Come bambini in Cristo.
Vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo solido, perché non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure ora, perché siete ancora carnali. " Lui sta mostrando che la fase dell'infanzia è una fase di carnalità, del credente che vive secondo la carne. Ma la fase della maturità è quando spiritualmente cresciamo e ora ci muoviamo nei principi spirituali e nella vita di Dio.
Dobbiamo raggiungere questa fase, uscire dalla carnalità, entrare nella spiritualità. Uscire dall'infanzia, entrare nella maturità. Senza di questo, non vivremo la totalità di quello che Dio ha per noi.