Salve! La nostra conversazione di oggi comprende uno dei principi più importanti nella vita di Cristo, che parla della tua relazione con la Parola di Dio. La nostra attenzione riguarda il riempirsi con la Parola di Dio.
La Parola di Dio dice in Colossesi 3:16: "La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, in ogni sapienza. " Qui non troviamo un consiglio, un suggerimento, troviamo un’orientazione ed una determinazione di Dio di che la Sua Parola deve abitare copiosamente in noi. Perciò, affinché la Parola di Dio abiti copiosamente nella mia e nella tua vita, affinché vi ci rimanga e sia presente in maniera abbondante, deve entrare ed essa entra non solamente, non semplicemente perché ascoltiamo una predica, perché ascoltiamo l’istruzione della Parola, ma perché, principalmente, ci dedichiamo alla lettura della Bibbia.
Dobbiamo capire l’importanza di questa relazione con la Parola di Dio per mezzo della lettura, per mezzo della meditazione sulle Scritture. Molte volte ascoltiamo, e questo è diventata una scusa quasi culturale del brasiliano, ascoltiamo la frase: "Non mi piace leggere", sento molto le persone dire così: "Non mi piace leggere". Ma io dico loro: "Ci sono cose che ti piaceva fare prima della conversione che non ti possono più piacere e ci sono cose che non ti piaceva fare prima, che dovranno iniziare a piacerti ora".
Così come un credente non può dire: "Non mi piace pregare, non mi piace adorare", perché questo non ha niente a che vedere con il suo nuovo stile di vita e la relazione con Dio, la frase: "non mi piace leggere" non è più valida. Perché, come minimo, dovrai imparare a leggere la Bibbia. Se non saranno altre cose, come minimo, la lettura della Parola, perché Dio ha fatto in modo che la Sua Parola arrivasse a noi per mezzo di questo strumento di letteratura.
L’apostolo Paolo consiglia Timoteo, dicendo: "Applicati alla lettura". Molti credono che lui parlasse della lettura pubblica delle Scritture. Altri credono che lui parlasse della lettura personale e privata delle Scritture.
Altri, credono che oltre allo studio delle Scritture, lui parlasse anche di altre letture. È vero che, perché la Parola di Dio abiti copiosamente nella mia e nella tua vita, noi dobbiamo conoscerla. Lo stesso Signore Gesù parlò con i giudei a riguardo di un costume che avevano appreso.
Lui disse: "Esaminate le Scritture, perché sono loro che danno testimonianza di Me". Loro avevano quest’abitudine formata da generazioni. Perché là in Deuteronomio, Dio dà un ordine al genitore: "Parla della Parola ai tuoi figli.
Dentro di casa, andando per la via, quando ti alzi, quando ti corichi, tieni la Parola in fronte, davanti ai tuoi occhi". Nell’antico testamento, in Deuteronomio, il Signore parla a riguardo del futuro re di Israele e stabilisce, molto tempo prima che avessero il primo re, istruzioni delle quali questo leader non potrebbe fare a meno. Una di esse è che dovrebbe avere una copia del libro della legge per sé, personale.
In quell’epoca non avevano questa facilità di avere copie personali come le abbiamo oggi, le versioni impresse, digitali. Ma il Signore disse: "Questo leader deve avere" e il testo dice che lui dovrebbe leggere tutti i giorni della sua vita. Capisco che quando non tutti potevano avere questo accesso, Dio stava già mostrando uno standard che sarebbe servito in futuro a tutti noi.
La Parola di Dio è un libro con il quale dobbiamo relazionarci e leggere. Leggere tutti i giorni. Parlando della questione culturale, prima di continuare coi principi spirituali, nessuno diventa bravo senza allenamento.
Nessuno cresce in nessun tipo di pratica senza esercitarsi. Io mi considero un privilegiato, perché nella mia fase di pre-adolescenza, un giorno tornando a casa con i miei fratelli, forse da scuola, noi scoprimmo che la televisione era sparita dalla sala di casa. Mio fratello più grande, scherzando dico che, a nome del sindacato dei figli frustrati, andò umilmente a chiedere a papà (perché in quell’epoca figlio non riceveva spiegazioni dal padre), lui chiese: "Papà, dov’è la televisione?
" Mio padre rispose: "L’ho venduta". Lui chiese: "Ne comprerai un’altra? " Mio padre disse: "No".
Mio fratello rispose ancor più audacemente: "Perché no? " Mi ricorda Abrahamo, quando stava intercedendo per Sodoma, dice: "Non irritarti oh Signore se parlerò un’altra volta ancora" . .
. e lui: "Ma papà, perché no? " Mio padre disse subito: "Un figlio mio non cresce solo guardando la televisione e giocando a video game".
Scherzando, non so se si poteva chiamare video game il grafico di quell’epoca. Ma mio padre disse questo: "ho scaricato questa ordinanza in casa: d’ora in avanti imparerete a leggere". A partire da quel giorno, oltre alla lettura giornaliera della Bibbia, che era obbligatoria dentro di casa, ci ordinò di iniziare a prendere nella biblioteca della scuola un libro alla settimana.
Dico sempre alle persone: dire all’inizio che mi sia piaciuto, non è vero. Scherzo dicendo che ero diventato un "tele-vicino", perché quello che volevo guardare, da lì in poi doveva essere nella casa di qualche vicino. Ma quell’abitudine venne formata.
L’esercizio venne creato. Una persona mi chiese quando avevo 18 anni d’età: "Quanti libri hai letto? " Non ho saputo rispondere, ma curioso, ma ho fatto i conti, tanto dalla biblioteca là di casa, (perché mio padre, nonostante non avesse molte risorse, una delle cose nelle quali investiva più denaro era nella letteratura cristiana), quanto di quei libri che prendevo nella scuola e che riuscivo ad elencare, per mia sorpresa, con 18 anni d’età avevo già letto più di 400 libri.
I conti che a volte le persone non fanno, è che leggendo un libro alla settimana, un anno ha 52 settimane, significa sono per lo meno 50 libri all’anno. Figurati, nel corso di una vita, quanto tu ed io potremmo alimentarci? Ma l’idea non è parlare solo di letteratura in modo generale e principalmente a rispetto della lettura biblica.
Molti si perdono d’animo in relazione alla lettura biblica perché guardano quel libro enorme e pensano: "C’è molto da leggere". Se pensi di farlo tutto in una volta. Quando mio figlio Israel aveva sei anni d’età, lui era già stato alfabetizzato, mia moglie è pedagoga ed iniziò l’opera di alfabetizzazione con i miei figli presto in casa, con 5 anni.
Con 6 anni, la sua lettura era già ragionevolmente buona affinché gli dessimo una Bibbia, non di queste per bambini, con un linguaggio ameno, illustrata, ma una Bibbia di un adulto. Anche se scegliemmo una versione più facile. Lui, con 6 anni d’età, mi fece una domanda e disse: "Papà, cosa devo fare per leggere tutta la Bibbia in un anno?
" Ci sedemmo e facemmo i conti assieme. La Bibbia ha meno di 1200 capitoli, in realtà, 1189. Divisi per i 365 giorni dell’anno, arriviamo ad un totale di circa 3,3 capitoli della Bibbia al girono, non arrivavano a 4, era più vicino ai 3 che ai 4, sarebbe possibile, leggendoli tutti i giorni, leggere la Bibbia intera in un anno.
Io credo che leggere la Bibbia intera in un anno, sia il minimo che il credente dovrebbe fare. Non credo neanche che sia una grande conquista. E non dirmi che non hai tempo per leggere tre capitoli della Bibbia al giorno, potendoli dividere in uno al mattino, uno al pomeriggio e l’altro alla sera.
Quello che non abbiamo è l’abitudine, Quello che non abbiamo è la disciplina, quello che non abbiamo è la costanza, la continuità. Allora, mi ricordo che, a causa di questa "divisione sbagliata" dei capitoli, dissi: "Figlio, se leggerai 3 capitoli, dal lunedì al venerdì, che sono i giorni di scuola, 4 il sabato e la domenica, o, se ne leggerai 3 in un giorno, 4 nell’altro, liquiderai la fattura prima di un anno. Lui iniziò a fare in questo modo.
Con dedicazione tutti i giorni quando si svegliava, la prima cosa che faceva era leggere la Bibbia. Quando terminò di leggere la Bibbia la prima volta, lui non aveva ancora completato 7 anni d’età. Questo non fa di lui un bambino prodigio.
Così come la quantità di libri che ho letto nella mia vita non fa di me uno differente. Ho avuto il privilegio, di ereditarlo da un padre che me lo ha trasmesso. Mio figlio ha avuto il privilegio di uno che lo ha orientato a fare i conti corretti e la divisione della lettura giornaliera.
Con 7 anni d’età lui ha letto la bibbia la seconda volta. Con 8 anni d’età ha letto la Bibbia la terza volta. Con 9 anni ha fatto i conti di nuovo.
Mi ricordo che mi disse: "Papà, se io leggessi 7 capitoli al giorno della Bibbia, che praticamente è il doppio, o un po’ di più, leggerò la Bibbia due volte l’anno? " Gli dissi: "Sì, figlio". A partire da quel giorno lui iniziò a leggere 7 capitoli della Bibbia al giorno.
Cosa significa? Che con 11 anni d’età, aveva già letto la Bibbia intera, dall’inizio alla fine, 9 volte. Conosco alcuni leader e perfino predicatori, che non lo hanno ancora fatto.
Dobbiamo valorizzare l’importanza della Parola di Dio. Per primo perché è l’alimento del nostro spirito. Gesù dice: "L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio".
Secondo, perché è alimento per la nostra fede. Paolo scrive e dice a Timoteo: "Sarai nutrito nelle parole della fede e della buona dottrina. " Molti credenti non riescono ad avere una fede forte, differenziata perché non alimentano la loro fede.
Abbiamo bisogno della Parola perché essa trasformerà la nostra vita. Pretendo sviluppare maggiormente questo argomento in altri video e voglio anticiparlo qui, che di solito non lo faccio, ma voglio chiamare la tua attenzione: la Parola di Dio è uno strumento di cui abbiamo bisogno. La Bibbia dice: "La legge del Signore è perfetta, essa ristora l’anima".
C’è una ristorazione della nostra forma di pensare delle nostre emozioni che la Parola di Dio ci fornisce. Ne abbiamo bisogno in primo luogo per noi stessi. Ma il testo che abbiamo letto, dove dice: "Abiti in voi copiosamente la Parola di Cristo" mostra un bisogno non solo personale di ricevere la Parola, ma dice: "Istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri, in ogni sapienza".
Se sei pieno della Parola, oltre ad influenzare la tua vita, sarai provvisto degli strumenti, di sapienza e di conoscenza dei principi necessari per rafforzare anche la vita degli altri. Affinché tu possa traboccare la Parola di Dio nella vita di altre persone. Mi ricordo di un esempio che ho letto in un libro, parlava del fatto che il credente, riempiendosi della Parola, dovrebbe essere una cosa simile ad una spugna: una spugna inzuppata d’acqua.
Dove la tocchi, questa fa fuoriuscire l’acqua. In questo modo dovrebbe succedere anche con me e con te. Questo è stato l’esempio usato da Gesù.
Ogni volta che uno gli faceva una domanda, Lui rispondeva usando le Scritture. Ogni volta che Satana lo tentò nel deserto Lui rispondeva: "Sta scritto". Ovunque "provocassero" Gesù, per così dire, Lui traboccava la Parola.
Tu ed io abbiamo la stessa responsabilità. Sto passando per dirti: leggi di più, specialmente la Bibbia, principalmente a Bibbia. Leggi la Bibbia tutti i giorni.
Puoi fare una lettura ordinata, puoi programmarla forse in maniera personalizzata, ma decidi di relazionarti con una lettura continua, che ti aiuti a vedere l’insieme della Parola di Dio. Anche la meditazione di alcuni testi specifici è molto importante. Questo è un argomento per un altro momento.
Voglio incoraggiarti ora a familiarizzare con l’insieme delle Scritture, con la conoscenza generale, con la comprensione della macro visione, e questo succederà solo se imparerai l’importanza di leggere tutti i giorni. Coltiva quest’abitudine. Inizia oggi stesso.
Stipula, per lo meno, questa quota giornaliera: 3, 4 capitoli, come minimo e nel corso del tempo, vedrai la differenza che farà nella tua vita. Che il Signore ti benedica. Che tu possa vivere in questo luogo dove la Parola abiti copiosamente in te, ti trasformi e trabocchi da te per benedire ed aiutare gli altri, nel nome di Gesù.
Ciao gente! Sono Israel Subirá, figlio di Luciano, quel bambino che ha letto la Bibbia varie volte. Sono qui per dire che questa storia è vera, non è solo un’illustrazione.
Questo è successo davvero. Ma c’è una cosa che mi sorprende, io non ho smesso di farlo a tutt’oggi. Continuo a leggerla ed ogni volta che la leggo, capisco quanto c’è da imparare, capisco quanto io non so.
Sembra che ogni volta che leggo la Bibbia, comprendo alcuni dettagli nuovi che non avevo compreso prima. Quindi voglio davvero, in modo pratico, sfidarti a non fermarti mai e a metterlo in pratica nella tua vita se non lo hai ancora fatto, perché per te ci sarà sempre di più da conoscere su di Lui. D’accordo?