Schopenhauer: le vie di liberazione

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per schopenhauer abbiamo detto le volte scorse la vita essenzialmente dolore e questo riguarda la vita dell'uomo ma anche la vita di ogni altro essere vivente di ogni altra cosa nell'universo però abbiamo anche detto che questo dolore si può forse superarlo oggi vedremo come parleremo cioè nelle vie di liberazione dal dolore individuate da schopenhauer andiamo a cominciare [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] ho dovuto batman presente quando si parla di dolore e morte ma c'è sempre e vediamo se schopenhauer ci convince con queste sue vie di liberazione forse via convinti col dolore perché quando si e adolescenti diciamo
che schopenhauer a un certo successo vediamo se ci convince anche sui modi per superare questo dolore allora breve riepilogo come vedrete un'altra volta schopenhauer riprende la distinzione kantiana tra fenomeno e non meno e ritiene in particolare che il numero cioè la vera realtà delle cose sia la volontà rivivere questa pulsione questa forza questa energia che contraddistingue tutto ciò che esiste che è unica e terna ceca una forza che guida tutto che è alla base di tutto e che appunto per una sosta irrazionale che ci genera inevitabilmente dolore noi siamo parte di questa volontà noi siamo
una manifestazione fenomenica di questa unica volontà noi ognuno di noi il nome delle cose c'è un'unica volontà assoluta e poi ci sono i modi parziali in cui la volontà si manifesta noi e ne coach e ora questa volontà implica indolore ma come vi dicevo bisogna chiedersi se questo dolore è superabile se questo dolore è arginabile e schopenhauer si pone lui stesso il problema già nel mondo come volontà e rappresentazione il suo capolavoro e cerca di dare una risposta prima rivedere le mie che sono travel anticipo già e le strade per liberarci dal dolore bisogna fare
però una premessa che riguarda il suicidio partiamo subito comunque cose di allevi perché riguarda il suicidio perché in fondo schopenhauer come forse avete pensato anche voi ammette che la prima idea che potrebbe venire in mente davanti a una situazione di questo tipo sia il suicidio se erano stranita e dolore se la vera essenza della nostra vita e dolore è l'unico modo per sconfiggere questo dolore potrebbe sembrare il suicidio cioè un annullamento della vita stessa in schopenhauer affronta questo tema come dicevo è uno anche uno scrittore abbastanza abile tutto sommato che fa spesso riferimento a opere
letterarie affronta questo tema appunto riferendosi alla mileto di shakespeare ricorderete il celeberrimo monologo in cui annetto con il teschio in mano si chiede essere o non essere appunto perché sta meditando un eventuale suicidio allora schopenhauer come affronto il tema dice se fosse davvero questo la questione se fossero davvero questi i termini della questione se fosse da chiedersi essere o non essere è chiaro che in modo per sconfiggere la volontà sarebbe scegliere non essere cioè suicidarsi però dice schopenhauer i termini della questione in realtà non sono questi e vengo a dare cioè non si tratta di
scegliere tra la mia vita e la mia morte si tratta di cercare di sconfiggere la volontà è qualcosa che va oltre ma non riguarda solo me io non sono la volontà io sono una piccola parte della volontà una piccola manifestazione della volontà se anche uccido il mio corpo se anche uccido me stesso lo sportivo la volontà perché la volontà rinasce mille altri individui la volontà è sempre attiva la volontà c'è sempre lo score schopenhauer è piuttosto trovare un modo per sconfiggere davvero la volontà quindi il suicidio non può essere una soluzione il suicidio è in
fondo una sconfitta è in fondo l'atto di una persona che non potendo sconfiggere la volontà preferisce sconfiggere se stesso in un certo senso d'altronde se ci si pensa bene per la torah che questo schopenhauer il suicidio in sei un atto di volontà noi per suicidarsi suicidarci dobbiamo volerlo e volerlo molto volerlo fortissimamente fare degli sforzi perché andiamo contro il nostro istinto cioè usiamo però una volontà è chiaro che suicidio non può essere la soluzione ripeto per due motivi uno perché è un atto volontario e quindi che sfrutta la volontà 2 perché non sconfigge se non
una piccola parte di volontà non tutta la volontà noi dobbiamo trovare una soluzione praticabile perché l'uomo possa veramente sconfiggere la volontà quindi il suicidio non va bene quindi bisogna trovare un'altra strada una strada che passi dalla volontà alla non volontà ha detto latino dalla voluntas alla voluntas perché sapete che in latino sistemate latino nolo il barbo no lo vuol dire non volere mentre il volo vuol dire col volere voglio ora come si può passare dalla volontà una volta come si può negare la propria stessa essenza ovviamente bisogna partire cercando di negare noi stessi negando la
nostra individualità negando il nostro corpo perché la nostra individualità e il nostro corpo altro non sono che manifestazioni della volontà ci vogliono negare la volontà partirò dal modo in cui la volontà si manifesta dal dalle modalità più evidenti della volontà quindi da me stesso sì io riuscirò a negare né stesso non negandomi uccidendo mi che non annovera negazione ma negando la mia natura la mia volontà non originario forse potrò davvero arrivare alla liberazione è un cammino che poi vedremo insomma nave di linea fino a un certo punto rimane qualche siamo così buco qualche cosa non
chiara soprattutto nell'ultima tappa quella decisiva in cui il linguaggio stesso si sa limitato ma è un percorso in cui schopenhauer viene fortemente influenzato un po dalla spiritualità orientale dal buddismo vi ho già fatto cenno impastato di questa sua predilezione per le culture orientali e il buddismo qui sicuramente ha una forte influenza ma un po anche dal misticismo cristiano c'è da dire che scioperavano fa quasi un mix tra la cultura orientale e cultura occidentale in un percorso magari anche un po originale ma non sempre del tutto chiaro e del tutto coerente magari perché non hai sempre
benissimo è evidente come si possa davvero realizzare questo percorso però vediamo cosa si dicessero in audio e poi ognuno di voi giudicherà in meta per come vi dicevo se non otterrà la prima è l'arte quindi c'è una importanza forte dell'arte come d'altronde abbiamo detto in quasi tutto il romanticismo l'arte perché perché l'arte si fa in un certo senso unico semplice per la scheda o meglio ci fa uscire da noi stessi ci fa abbandonare il nostro corpo e la nostra individualità ci fa dimenticare cosa siamo e visto che la volontà si manifesta in noi stessi nel
nostro corpo nel nostro la nostra individualità nel nostro spazio nel nostro tempo qualcosa come l'arte che ci sono scegliere tutto questo in parte ci libera dalla volontà immaginatevi di contemplare ts davanti a un bel quadro ma uno di quei quadri proprio davvero che vi lascia a bocca aperta in quel momento in cui siete davanti a un quadro magnifico che vi lascia interdetti che mi lascia senza parole e mi riempie il cuore l'animo dimenticate di esistere qui siete talmente presi da quel quadro che non non vi ricordate più i vostri desideri d'altronde no oppure pensate di
essere al cinema a vedere un film di quelli davvero coinvolgenti che vi ci danno una sensazione di pienezza di realizzazione ecco in quel momento sempre navale non fa l'esempio del cinema ovviamente però parla anche di teatro parlo della tragedia esempio in quel momento cui smettete di vivere perché voi dimenticate le vostre magagne i vostri problemi vostri desideri non realizzati quello che dovete fare poi quello che avete fatto prima quello che non va della vostra vita voi non vivete più guardate la vita ma non vivete quando te la vita altrui guardate la tragedia e il film
il quadro ma non vedete più voi contemplate da fuori come e come sedi staccate da noi stessi e infatti una scelte più voi cinque le contemplare dice schopenhauer quando l'arte è arte vera l'uomo dimentica se stesso e contempla come se fosse l'occhio del mondo cioè individuale a vedere ma è come una sorta di soggetto collettivo che guarda un soggetto che esce da se e quindi dimentica se stesso dimentica i suoi problemi dimentica le sue brame i suoi desideri dimentica la sua volontà questo è tanto più vero più astratta e l'arte in un certo senso cioè
questo avviene maggiormente più mi stacco dalla materia dice schopenhauer quindi ad esempio l'architettura sia un'arte trasforma da te ma è forse quella meno efficace da questo punto di vista la pittura già un passo avanti perché c'è meno materia un discorso simile a quello che abbiamo visto in anger per dire no e poi c'è la poesia la tragedia sempre più astratte queste forme d'arte quindi sempre più distaccate da me e infine un'arte a sé che addirittura schopenhauer mette a parte rispetto a tutte le altre arti c'è la musica la musica l'arte principale perché la musica è
superiore alle altre arti perché le altre arti rappresentano in un certo senso né idee dei the platoniche mi ricordate che per la volontà il mondo c'è l'inter nel secondo schopenhauer che appunto sono appunto le idee ora l'arte quando ci rappresenta che so un guado con un paesaggio e non ci rappresenta per forza quel paesaggio li della campagna francese quella città ci rappresenta l'idea di paesaggio ed è per questo che ci estasia per questo ci piace il film ci rappresenta la storia per forza di due persone realmente esistenti e ci rappresenta una storia che rappresenta tutte
le storie d'amore e quindi ci rappresenta linee è l'arte generalmente si mostra le idee 15 eleva al di sopra del piano materiale ma la musica fa ancora mai più e musica è ancora superiore perché non ci rappresenta tanto le idee ci rappresenta la volontà stessa la musica la viene definita così da schopenhauer e metafisica in suono è qualcosa che davvero ci portano a livello ancora superiore e questo tratto tipicamente romantico perché nel romanticismo la musica è considerata d'albero l'arte principale o comunque una delle arti principali per schopenhauer e la principale è quella che davvero ci
può uscire da noi stessi e dell'altro nella più astratta tra le artica che non parla del mondo non parla di fatti il cinema il teatro la poesia parlano ancora di fatti di cose che avvengono poi magari scendono a queste cose passando l'idea parte da cose reali un quadro parte dal ritratto di una cosa di una persona e così via la musica non ritrae niente non è un'arte riproduttiva un'arte imitativa come diceva platone non è questo la musica addirittura oltre e per questo la musica ci rappresenta veramente la volontà quindi la musica e in parte anche
nelle altre arti sono la prima via di dilatazione ovvio che in questo senso l'arte ha una funzione prettamente catartica capaci lo ricorderete da sé regola sugli studi forse dei mistici religiosi seleziona nel medioevo dell'età antica la catarsi è quel momento nelle religioni anche nel cristianesimo in cui davvero l'uomo si solleva dalle sue miserie materiali e come se l'anima uscisse dal corpo si sollevasse al di sopra si alleggerisce di tutti i paesi materiali ecco latte a questo ruolo questa capacità secondo cha penale si fa alleggerire lo spirito ci fa dimenticare la materia elevarsi al di sopra
come dicevo prima come occhio del mondo ha però un difetto l'arte perché se no potremmo finirla qui potevo dire c'è queste mete p e di liberazione praticate latte sarete felici non è così semplice l'arte secondo schopenhauer asi queste capacità ma è un puro conforto cioè l'arte non risolve veramente il problema non uccide la volontà non ha niente alla volontà semplicemente ci permette di vivere una pausa nel dolore una pausa nella volontà cioè quando io vado a teatro è vero una tragedia di colpo la mia vita si ferma smetto di soffrire smetto di volere e mi
sento in pace però la tragedia il film finiscono e io poi esco da teatri e tornò a vivere possa ascoltare una bellissima sinfonia che davvero me legge risce il cuore l'animo eccetera ma un certo punto la musica finisce l'arte non è una soluzione praticabile nel lungo periodo non si può vivere solo isolandoci nell'arte c a trovarla conforto da sollievo aiuta alleggerisce migliora la vita ma non risolve i problemi è solo un conforto una pausa pertanto questioni di vibrazione sia una via però non può essere quella definitiva deve essere una via di passaggio dobbiamo andare oltre
dobbiamo cercare qualcosa di più perché l'arte da sola non basta passiamo ora alla seconda deliberazione che è molto diversa perché l'arte era in un certo senso un isolamento da non l'uno staccarsi dal mondo la seconda in via di liberazione invece è un calarsi nel mondo perché è la morale cioè agire nel mondo cercando di alleviare il peso della volontà questa morale è infatti la morale fondata sulla compassione il vero sentimento da cui scaturisce la morale secondo schopenhauer non è un'idea non è una legge come diceva kant già scritta dentro di noi ma la morale scaturisce
da un sentimento di pietà cioè quando noi ci rendiamo conto di soffrire dovremmo averlo da capito ma che non siano solo a noi ma che tutto soffre che tutto e dolore che anche gli altri uomini e animali e piante soffrono allora proviamo pietà per loro come proviamo pietà per noi è un sentimento naturale quando capiamo che tutto è sofferenza che la nostra condizione replicata e milioni miliardi di altri esseri non possiamo che provare pietà per noi e per loro da cui scaturisce appunto la compassione nel senso etimologico del termine con passione anche questa deriva dal
latino patire con soffrire con concussione cioè soffriamo insieme agli altri la compassione non è nel senso mi fai pietati mi fai schifo come a volte intendiamo noi oggi la compassione nel senso dice open aule nel senso etimologico a soffrire insieme agli altri vediamo che in altri soffrono teniamo conto che la loro sofferenza è simile se non uguale alla nostra e scioperano insieme ecco questo sentimento di pietà da cui scaturisce la compassione ci porta poi a impegnarci nel mondo cioè non possiamo rimanere indifferenti alle sofferenze altrui dobbiamo agire cercando di praticare delle forme di solidarietà per
aiutare gli altri qui in fondo si potrebbe anche fare un parallelo con leo parti se avete già studiato questo importante poeta italiano un parallelo che abbiamo già in parte anticipato anche nelle elezioni precedenti perché superava i locali sono due spiriti affini sono due pensatori che pur non conoscendosi perché in vita sostanzialmente non si conobbero open audio ve l'ho già detto scopino pardi solo in tarda età pur non conoscendosi hanno delle idee molto simili se ci pensate anche leopardi davanti alla tragedia della vita davanti al dolore a un certo punto propone una sorta di diciamola così
vie di liberazione nella solidarietà con gli altri uomini ed è il tema di una delle sue più celebri composizioni cioè la ginestra però chiaramente quello penale approfondisce internamente lopardi luogo cene forma poetica schopenhauer lo analizza molto nel dettaglio informa filosofica ovviamente la solidità cosa vuol dire cosa vuol dire questa compassione cosa vuol dire questa morale diciamo che bisogna partire da due cardinali perché schopenhauer e sperma che esistono alcuni dei principali le chiama così cardinali che stanno alla base di questa morale che sono la giustizia e la carità la giustizia ha un carattere negativo cioè consiste
nel non fare il male non arrecare danno agli altri non far soffrire gli altri quindi è un frenarsi quando si sarebbe portati a come te ne vada far soffrire la carità invece ha una forma attiva non è più solo non fare mai fare del bene e amare veramente il prossimo questa carità intesa in senso quasi cristiano è la vera forma d'amore se vi ricordate volevano parlato dell'amore e quello sessuale quello di coppie avevano detto che per schopenhauer quell'amore un inganno perché è semplicemente un attrazione spinta motivata dalla volontà che ci spinge ad accoppiarsi senza poi
darci soddisfazione vera darci felicità vera invece questa forma d'amore questa della carità questa della morale cioè di un amore disinteressato potremmo dire verso gli altri è l'unica vera forma d'amore perché è un amore che non è diretto dalla volontà non è una volontà che ci spinge ad aiutare gli altri la volontà si spingerebbe essere egoisti è un superamento della volontà derivante ripeto da una comune condizione ovviamente però anche la morale dei limiti perché è vero che supera la volontà vado oltre quello che sarebbe un istinto mi libero della mia individualità passando a una solidarietà che
esce opera individuale che non è più il mio egoismo i miei sentimenti singoli ma è un tutto cercare di abbracciare l'umanità potremo dirlo anche così e quindi si va già un po oltre come abbiamo visto con l'arte però chiaramente si rimane legati al mondo anche nella morale cioè per il fatto che io entro in contatto col mondo mi misuro con gli altri e chiaro che la volontà non l'ha sconfitto davvero la volontà è sempre lì non l'ho battuta la metto in disparte per un po riesco a metterle ai margini all'angolo ma centrali e non può
essere neppure la morale la vera vittoria serve una terza via di liberazione questa volta scioperano dice questa si sarà veramente definitivo questa via di liberazione ultima è la ascesi termine anche questo di origine cristiana religiose insomma non è una novità parlare di scienze cos'era la chiesi per i cristiani o per i neoplatonici se vi ricordate abbiamo parlato anche con loro l'ascesa è quel momento quel estasi mistica quel momento in cui l'individuo si stacca dal proprio corpo superati i propri limiti terreni e materiali e riesce ad entrare in contatto con dio i grandi santi grandi mistici
chiudeva non ascesi perché dio secondo la tradizione cristiana iniziazione se li prendeva li solleva ve li avvicinava se per qualche istante dando loro la beatitudine poi questi santi tornavano essere uomini ovviamente perché la sceglierà uno stato perenne ma era un momento però era un momento è statico magico straordinario ora ci open a voi sembra dipendere questa idea però come dicevo mescolandola anche a influssi pesantemente orientali in particolare buddisti tanto è vero che parlerà addirittura di nirvana per lui la ascesi e i nirvana che è un termine che come ben sapete deriva dalla tradizione buddista ma
come si fa ad arrivare a questa ascesa come le dicevo prima il punto chiave è passare dalla voluntas alla volontà a passare dalla volontà dal volere alla non volontà al non volere e come si può fare se la volontà è la nostra natura come si può negare se stessi negare ciò che siamo più nel profondo cio renauer propone una via ispirandosi ripeto spesso a misti cira santi a personaggi di questo tipo dice bisogna iniziare a desiderare lo spiacevole cosa vuol dire desiderare lo spiacevole noi nella nostra vita abbiamo in ogni situazione quotidiana molti desideri molti
impulsi a avere cose e questi impulsi non sono altro che manifestazione i fenomeni che della volontà vi ricordate quando dicevo che lo stomaco è l'apparato digerente la manifestazione fenomenica della volontà di nutrirsi bene la fame è una forma di volontà è un modo in quella volontà si manifesta in senso la sessualità è una forma in cui la volontà si manifesta non so il lusso è una forma in cui la volontà si manifesta allora io devo negare tutto questo non devo più volere il cibo e voleva il digiuno non devo più volere il sesso devo volere
l'astinenza c'è devo iniziare a desiderare ciò che è spiacevole ciò che istintivamente mi dispiace fa schifo diciamola così come facevano proprio mistici che cosa facevano i grandi cristiani dell'età antica i santi lasciavano una cinta andavano nel deserto dove non c'era cibo dove c'erano solo sofferenze dove c'era rinuncia desideravano quella vita una vita di rinunce un desiderio contrario ciò che il desiderio sarebbe a ciò che il corpo direbbe ok quindi bisogna praticare tutto questo cerca di praticare il desiderio della negazione del desiderio il desiderio dello spiacevole a furia di praticare questo desiderio di allenarsi in questo
desiderio ci conosce open hauer si potrà accedere a una dimensione altra al nirvana un iran a che però è difficile da descrivere secondo schopenhauer anzi è impossibile descrivere perché nullità e annullamento non ci sono le parole per di per parlare di questioni rana per dirlo perché non è qualcosa è una negazione di qualcosa ma tu per parlare delle cose usi termini che descrivono le cose tue parlando del nulla come puoi fare vuol dire solo ciò che non è puoi solo usare direbbe plotino una teologia negativa non può usare parole per descrivere questo nirvana infatti l'idea
di show pena va da questo nelle bahamas e una sorta di concerto di pace una situazione di silenzio una situazione di annullamento degli impulsi ed equilibrio rifinanzi l'età in cui noi finalmente troveremo la pace troveremo la serenità per descriverla volte fa riferimento ora alcuni quadri ad esempio quadri di caravaggio sì c'erano i santi che provano la estasi e appunto hanno queste questi volti sereni ecco staremmo così faremo una esperienza di quella dimensione ma descrive alla parole è sostanzialmente impossibile certo è un percorso difficile perché vuol dire contraddire noi stessi con servire i nostri istinti ovviamente
in questo cinese in questo nirvana in questa pace non ci siamo più noi nel senso che lin di minorità si parla completamente come vi dicevo questi lidi liberazione sono vie di annullamento dell'individualità in favore di un tutto di qualcosa di più ampio di più alto di più grande ecco in questa pace del nirvana noi ci stacchiamo completamente dal nostro porto se conoscete amauri ci dimentichiamo delle nostre pulsioni non siamo più noi nel senso di io singolo e ci perdiamo la nostra individualità si parla in questo silenzio si perde in questo in questa pace anche qui
sono parole astratte magari è difficile concettualizzare è difficile immaginare proprio perché però c'è una difficoltà esprimere questioni svanì ecco questa è la soluzione di schopenhauer una soluzione che in genere non convincere tutto gli studenti è però il fondo tutto sommato anche abbastanza coerente con quello che ha detto perché se la volontà allora vincere le cose l'unico modo per sconfiggerla annullarla e non sembrano esserci forse altre vie rispetto a quelle che indica schopenhauer e certo questa soluzione verrà in parte criticata dai filosofi successivi ce ne saranno alcuni penso in particolare a dice di cui parleremo molto
che ammetteranno con schopenhauer tutta la prima parte del suo ragionamento cioè il dolore la noia e la volontà eccetera ma rifiuteranno la proposta dare sulla risoluzione di schopenhauer e vedremo perché soluzione abbastanza passiva potremmo dire di molto così a remissiva di rinuncia quasi non rinunciamo a volere e così staremo bene vedremo cosa dirà amici a riguardo però insomma l'assunzione di schopenhauer ha avuto anche un certo sociale succede a dire ancora oggi alcuni estimatori importanti un suo fascino è importante anche perché come vedete schopenhauer più che dare una soluzione metafisica tradizionale da una soluzione che riguarda
l'individuo parte nell'individuo il percorso che ognuno di noi potrebbe compiere per cercare di trovare una forma di pace e quindi segna un cambio di prospettiva basta con questi sistemi che parlano dello stato dell'assoluta eccetera partiamo dall individuo e questa filosofia così quasi esistenziale dell'esistenza avrà un suo seguito lo vedremo presto dal prossimo pensatore che faremo che kierkegaard che per certi versi può ricordare come approccio quantomeno poi le soluzioni sono molto diverse come approccio shop now ma questo è con di sara argomento della prossima lezione per il momento quella dollari di belo detto indiscrezione trovate come
al solito e gli argomenti di cui vi ho parlato e il link per ritrovarli nel video se avete roma ne sapete dove trovarmi e ci vediamo qui presto con altre lezioni di storia di filosofia apro prossimo [Musica] [Musica] [Applauso]
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