Quando inizia il basso medioevo La penisola italiana risulta divisa in tre blocchi politici diversi nel nord a parte alcune eccezioni come la Repubblica di Venezia si sviluppa il Regno d'Italia una parte del territorio del Sacro impero romano e in questa area di Italia che prenderà luogo lo sviluppo del Movimento comunale per quanto riguarda il centro invece questa regione è dominata dallo Stato della Chiesa una monarchia teocratica sotto l'autorità del pontefice nel sud invece abbiamo una situazione politica inizialmente molto confusa con Principati Ducati e città autonome e in competizione fra di loro tutta questa regione verrà
poi unificata dai Normanni sotto il Regno di Sicilia fatta questa rapida premessa iniziamo il nostro breve viaggio nell'Italia Del Basso Medioevo Iniziando dal nord Dove appunto si sviluppano i comuni i comuni rappresentano una originalità sostanzialmente italiana nel quadro medievale per comune intendiamo una città in cui nascono delle associazioni tra privati che hanno lo scopo di governare la città in vista di un interesse comune queste associazioni spesso dette coniugaziones ottengono o dall'imperatore o dai signori feudali una serie di libertà Libertà di tipo economico giuridico o amministrativo questo le porta a darsi forme di autogoverno cittadino che
vengono regolate da Statuti i comuni in realtà si sviluppano in diverse aree europee come in Francia in Germania nei Paesi Bassi ma solo in Italia in Alcune regioni francesi queste realtà acquistano tale grado di autonomia da renderle vere e proprie città stato dotate di indipendenza e libertà di manovra sul piano militare e politico Altra caratteristica del Movimento comunale italiano e poi la conflittualità molto accesa dentro i comuni e fra i comuni il che produrrà grandi dimensioni politiche che porteranno ad una situazione costante di lotte intestine e guerre fra le varie città in Italia la formazione
di Statuti comunali comincia a verificarsi nella metà dell'undicesimo secolo tradizionalmente le città italiane sono governate dai Vescovi ma accanto ad essi cominciano a svilupparsi istituzioni comunali che agiscono in maniera autonoma e che finiscono per esautorare vescovi dal loro ruolo politico la prima fase della storia comunale è detta consolare questo perché in questa fase il potere è affidato a dei Consoli che sono almeno due ed in carica per un periodo di tempo limitato la scelta dei Consoli è affidata ad una assemblea spesso detta arengo composta da coloro che detengono i diritti di cittadinanza diritti solitamente accordati
a chi pagano certa quantità di imposte grazie alla sua proprietà privata accanto ai Consoli vi sono dei consigli ristretti consigli che prendono il nome diversi la città in città in cui siete nel maggior parte dell'aristocrazia dando così in questa fase un carattere sostanzialmente oligarchico ai Comuni già a partire da questa stagione i comuni si sviluppano fuori dalle cinte murarie conquistando Il Contado Ovvero la campagna circostante creando così un potere territoriale che unifica città e campagna un salto di qualità per quanto riguarda le autonomie comunali arriva in seguito allo scontro con l'imperatore Federico Barbarossa questi con
la dieta di Roncaglia nel 1158 sostiene che i comuni italiani si sono appropriati in maniera illecita delle regalie ovvero di tutta una serie di diritti Imperiali come ad esempio il battere moneta nominare le cariche pubbliche riscuotere le imposte stabilire le regole commerciali gestire le strade e fiumi e via dicendo con la dieta di Roncaglia Federico Rivendica queste regalie come Diritto Imperiale e si prefigge una serie di obiettivi per ridurre le autonomie comunali Innanzitutto vuole imporre comuni il divieto di realizzare alleanze militari fra di loro e di muovere guerra secondo luogo vuole imporre ai comuni delle
imposte per continuare a godere delle regalie in terzo luogo vuole imporre ai Comuni dei magistrati ovvero dei funzionari pubblici nominati dagli imperatori stesso la gran parte dei comuni italiani anche grazie al sostegno di papa Alessandro III costituisce contro le pretese di Federico un'alleanza militare la Lega Lombarda siamo nel 1167 questa lega entra in guerra con Federico e nel 1176 ottiene con la battaglia di Legnano una vittoria che spinge Federico a rinunciare ai suoi propositi e ad avviare delle trattative per la pace questa pace viene firmata nel 1183 a Costanza e formalmente stabilisce che i comuni
possono continuare a godere delle regalie in cambio di imposte regolari e che i comuni debbano giurare fedeltà all'imperatore vuol dire che I magistrati scelti dai comuni debbano comunque essere convalidati dall'imperatore ma nell'atto pratico quello che accadrà è che con il tempo le clausole della pace non verranno effettivamente rispettate e i comuni finiranno per ottenere una piena Libertà ed una sostanziale autonomia dalla figura Imperiale la vita interni comuni si rivela però densa di tensioni sociali la società comunale Infatti si divide sostanzialmente in quattro blocchi sociali abbiamo i Magnati ovvero I Nobili Poi abbiamo il cosiddetto popolo
che può essere Però diviso in tre fasce il popolo grasso ovvero gli esponenti dell'alta borghesia dei professionisti dediti alle attività più redditizie come notai Banchieri mercanti che si riuniscono nelle arti maggiori poi abbiamo il popolo minuto ovvero gli esponenti della piccola borghesia gli artigiani dediti al commercio locale che si riuniscono nelle Arti Minori Infine abbiamo il popolo ma ovvero tutti coloro che non hanno un'attività indipendente lavorano a salario e non hanno alcuna rappresentanza politica in città fra questi blocchi si instaura una tensione che sfocia in costante lotta intestine inizialmente gli scontri riguardano le faide interni
al mondo della nobiltà che nella prima fase diviene il controllo comunale poi per cercare di limitare i danni provocati da questi conflitti nei comuni si passa dalla fase comunale a quella podestarile Questo significa che viene eliminata la figura del Console e al suo posto viene scelto un podestà per poter istante diamo un magistrato in carica per un tempo limitato e che a differenza del Consoli 1 governo da solo 2 viene scelto fuori dal comune nonostante i Podestà però la conflittualità rimane accesa in particolare emerge un nuovo motivo di scontro che vede contrapporsi in obblighi da
un lato e il popolo in particolare quello grasso dall'altro Nella seconda metà del secolo In molti casi rappresentanti del popolo grasso riescono a prendere il controllo del Comune e si passa così dal governo del Podestà al governo del capitano del Popolo accanto al capitano del Popolo prendono forma consigli in cui hanno rappresentato gli esponenti delle Arti nasce così il cosiddetto comune di popolo ma corre stare attenti al significato di questo termine la gran parte della popolazione rimane Infatti esclusa da ruoli politici e a prendere il potere guidare Comuni sono Infatti rappresentanti delle Arti in particolare
quelle maggiori Dunque l'alta borghesia su queste tensioni si sovrappone poi un'altra divisione Quella Fra Guelfi e Ghibellini durante l'idea di Federico II i primi rappresentano le forze filo papali i secondi quelle filo Imperiali le forze ghibelline sono sostanzialmente sconfitte in maniera praticamente definitiva dopo la battaglia di Benevento del 1266 su cui torneremo dopo quando parleremo del Regno di Sicilia quello che occorre qui però rilevare e che in realtà la divisione fra Ghibellini e Guelfi l'espressione strumentale che non è tanto legata alla vicinanza al Papa o l'imperatore quanto alle rivalità interne comuni per questo motivo nonostante
la sconfitta Ghibellina la tensione sociale rimane molto elevata nel 300 inizia così a diffondersi un nuovo sistema di potere con cui si pone fine alla storia comunale nasce la signoria la signoria la conseguenza delle lotte intestine ai comuni e alle emergere di figure in grado di assumere tutto il potere ristabilire la pace queste figure i signori provengono dalle più influenti famiglie cittadine che riescono ad ottenere una investitura formale da parte delle assemblee comunali questi titoli signorili diventano poi ereditare per cui all'interno delle città nascono appunto con le cosiddette Signorie le istituzioni comunali vengono formalmente mantenute
in vita ma il potere è assunto in realtà dal signore che agisce come un sovrano queste Signorie poi si spingono sempre di più fuori dai confini cittadini conquistando i comuni circostanti o inserendoli nelle loro orbite nel farlo sciolgono Le Milizie cittadine che fino a quel momento erano state le protagoniste delle lotte politiche e le sostituiscono con le compagnie di ventura Ovvero le bande di mercenari in alcuni casi alcuni signori ottengono da figure come l'imperatore o il papa un titolo nobiliare per cui diverse Signorie si trasformano nel corso del 400 in Principati Alcuni esempi sono la
famiglia Visconti di Milano o quella Gonzaga di Mantova o ancora i Savoia piemontesi In altri casi questa trasformazione non avviene o in realtà come Venezia in cui governa una solida oligarchia aristocratica o in altri come Firenze in cui il potere è detenuto da una famiglia i medici Ma le istituzioni comunali rimangono formalmente funzionanti in generale Le Corti di queste Signorie diventano nel corso del Quattrocento e del Cinquecento il centro della cultura umanista e rinascimentale Grazie all'Opera di mecenatismo intrapresa dalle grandi famiglie che reinvestono le loro ricchezze in un'opera di propaganda attraverso gli artisti più famosi
del tempo spostiamoci ora a sud qui non assistiamo lo sviluppo di un movimento comunale analogo a quello dell'Italia settentrionale a causa della nascita di un importante regno creato dai Normanni agli inizi dell'undicesimo secolo l'Italia meridionale continentale è divisa in una serie di Ducati di origine Longobarda città autonome territoriali Bizantini mentre la Sicilia è occupata dai musulmani sfruttando questa divisione a partire dalla prima metà del secolo i normanni sotto la guida della famiglia ad Altavilla iniziano un'opera di conquista la loro azione è inizialmente ostacolata dal papa che organizza una coalizione anti Normanna Questa è però sconfitta
nel 1053 nella battaglia di Civitate in seguito alla quale si è arrivato un accordo fra il papa e gli Altavilla ragazzi si dichiarano Vassalli del papa e in cambio ricevano il suo appoggio per la conquista integrale del sud e il riconoscimento di un titolo nobiliare questo accordo è si Grada a Melfi nel 1059 i normanni avviene così la conquista della parte continentale della penisola e mandano un corpo di esposizione anche in Sicilia dove prende così il luogo l'occupazione delle posizioni musulmane alla fine dell'undicesimo secolo la conquista di tutto il sud Italia da parte Normanna si
può dire Ormai conclusa nel 1130 infine Ruggero II ad Altavilla riunisce tutti questi territori e viene Incoronato RE dal Papa a Palermo che diventa il cuore del Regno di Sicilia quella creazione del Regno di Sicilia anche nel sud Italia gli Altavilla estendono l'utilizzo del sistema di potere feudale concedendo le terre in Feudo ai Cavalieri Normanni alla fine del secolo viene combinato un accordo matrimoniale che unisce Enrico Sesto di Svevia figlio di Federico Barbarossa e Costanza ad Altavilla ultime erede della dinastia Normanna dalla loro Unione nasce Federico che nel 128 è ancora una torre di Sicilia
Grazie all'appoggio del papa che Costanza prima di morire nomina tutore del figlio Federico che stabilisce la sua corta a Palermo d'avvio ad una grande opera di modernizzazione del regno Avvia una centralizzazione del potere nelle mani del monarca battendo i castelli legalmente costruiti dai segni feudali Vara nel 1231 le costituzioni di Melfi una serie di leggi che sono valide per tutte il regno regolando il diritto pubblico feudale amministrativo e tributario da poi un forte impulso alla vita culturale creando l'università di Napoli prima università ad essere creata da una istituzione statale e favorendo lo sviluppo di un
movimento letterario la scuola siciliana noto per il suo utilizzo del volgare Queste novità così come in generale l'azione Imperiale di Federico portano alla creazione di un vasto veramente nemico in cui si ritrovano insieme il pontefice e I baroni del regno che si coalizzano in una opposizione armata Federico mentre lotta con i suoi nemici muore improvvisamente nel 1250 la sua eredità è raccolta nel 1254 dal figlio naturale Manfredi che cerca di mantenere il potere nel regno e dare forza alle posizioni dei Ghibellini in Italia l'azione di Manfredi viene così contrastata dal papa che chiede sostegno al
fratello del re di Francia Carlo d'Angiò questi scendi in Italia sconfigge nel 1266 le truppe di Manfredi a Benevento conquista il regno e con questa vittoria ottiene la definiva sconfitta anche del Movimento ghibellino dopo la fase Sveva inizia così il periodo Angioino del Regno di Sicilia la politica angioina incentrata su una forte tassazione su trasferimento della corte a Napoli suscita la reazione di siciliani che nel 1282 insorgono dando vita alla rivolta dei Vespri Siciliani per liberarsi da Carlo d'Angiò I Siciliani chiamano in soccorso il re di Aragona Pietro III imparentato con gli Svevi inizia così
una lotta fra aragonesi e angioini per il controllo del Regno di Sicilia nel 132 il regno viene diviso in due con la pace di cartabellotta la Sicilia entra nei possedimenti aragonesi a cui verrà presto aggiunta anche la Sardegna mentre quello che assume il nome di Regno di Napoli rimane Angioino in queste realtà a differenza del Nord in mancanza di movimento comunale non si sviluppa la borghesia mentre rimane forte il potere dei signori feudali che solo Federico aveva approvato a limitare nel Quattrocento si assiste poi ad un nuovo cambiamento politico nel 1435 Infatti muore senza eredi
diretti Giovanna II D'Angiò dal momento che il primo pretendente al trono e il re d'Aragona Alfonso Quinto si scatena una guerra in cui le maggiori potenze italiane come Milano Firenze la chiesa cercano di opporsi alla sua Ascesa al trono napoletano nonostante questo Vasto fronte Alfonso riesce a far valere i suoi diritti e nel 1442 unifica Napoli ai suoi possedimenti sotto il suo regno Napoli diventa una delle capitali italiane dell'Umanesimo alla sua morte i possedimenti aragonesi in Italia vengono Divisi il fratello di Alfonso Giovanni diventa re di Aragona e ottiene la Sardegna e la Sicilia il
figlio di Alfonso Ferdinando ottiene invece il Regno di Napoli andiamo a concludere il nostro viaggio nel corso del Quattrocento abbiamo una realtà politica più semplificata rispetto a quella iniziale la maggior parte delle piccole realtà comunali infatti ormai è sparita e la penisola si divide in una serie di stati regionali i principali di questi stati sono Il Ducato di Milano e dal 1450 passa sotto il controllo della famiglia Sforza la Repubblica di Venezia che è formalmente una repubblica ma è governata da una ristretta oligarchia che elegge al suo Il doge Venezia diventa una delle principali forze
marittime in Europa e in Italia estende il suo dominio sulla terraferma negli attuali Veneto e Friuli poi abbiamo Firenze anch'essa formalmente una repubblica Ma la cui guida si pone una importante famiglia di banchieri quella dei medici che occupa i vari organi di governo e nella Corte dei Medici in particolare che si sviluppa il cuore dell'Umanesimo italiano abbiamo poi la chiesa sotto il saldo controllo del papa e infine il Regno di Napoli che come abbiamo visto entra in orbita Aragonese del Quattrocento questi stati regionali sono il costante competizione e conflitto fra di loro dopo la guerra
per la successione napoletana segue Infatti un ampio scontro per la successione dei Visconti a Milano al termine della guerra per il controllo di Milano I maggiori stati regionali firmano la Pace di Lodi nel 1454 questa pace è accompagnata da un patto per mantenere l'equilibrio Fra Questi stati questo accordo è sostanzialmente rispettato fino al 1494 permettendo una prosperità dei vari stati italiani fra le maggiori figure che si spendono per la riuscita dell'equilibrio via Lorenzo dei Medici che dal 1469 assume la guida di Firenze tutta questa storia cambierà poi alla fine del secolo quando inizieranno le cosiddette
guerre d'Italia con le invasioni del re di Francia ma questa è un'altra storia