eccoci alla terza lezione la terza lezione del nostro corso sul sistema costituzionale il sistema delle autonomie elezioni preparate per pubblica la scuola di anci per i giovani amministratori nelle prime due lezioni abbiamo visto il sistema della costituzione e poi specificamente nella seconda i tre poteri classici il modello con cui funziona il nostro ordinamento il nostro ordinamento costituzionale legislativo esecutivo giudiziario ora invece dobbiamo parlare delle garanzie costituzionali perché perché la costituzione ha bisogno di essere garantita giuridicamente in che senso di essere protetta da organi che vanno a evitare comportamenti incostituzionali e facciano un bilanciamento tra i
poteri questi organi nel nostro modello sono la corte costituzionale e il presidente della repubblica per capire perché nascono gli organi di garanzia bisogna tornare un attimo indietro bisogna tornare a circa 150 anni fa alle costituzioni ottocentesche ricordiamo le costituzioni ottocentesche come lo statuto albertino sono costituzioni concesse dai re quindi costruzioni o create costruzioni che hanno una forza politica che servivano per dare separazione dei poteri e diritti ai cittadini ma queste costruzioni ottocentesche non hanno retto alla prova della storia perché i fatti storici le hanno superate non le hanno fatte rispettare ecco allora che a inizio
novecento soprattutto in germania si pone un dibattito per individuare chi sia il custodio della costituzione questo dibattito e negli studiosi nella dottrina giuridica ci sono soprattutto due studiosi che si espongono su questo tema sono smith car smith che ritiene che il custode della costituzione se il presidente della repubblica il presidente del reich e invece hans kelsen che parla del custode della costituzione e individua la corte costituzionale vedete entrambi questi organi diventano custodi della costituzione nel nostro modello perché sono poteri di garanzia per tornare alla germania di cento anni fa allora che sn schmidt ovviamente avevano
visioni diverse in un contesto politico in cui smith il giurista di regime per che propugnava i poteri eccezionali anche del presidente del reich nel caveau del reich e invece kelsen quindi in esilio però la teorica le loro idee sono state molto importanti proprio per farci capire come funzionano i modelli costituzionali i modelli costituzionali hanno bisogno di garanzie costituzionali la nostra costituzione ha specificamente le garanzie costituzionali del titolo sesto della parte seconda andateli a prendere andatelo a vedere gli articoli 134 e seguenti e le garanzie costituzionali sono proprio il procedimento di revisione costituzionale di cui abbiamo
già parlato della prima lezione e poi invece la corte costituzionale articoli 134 35 36 e 37 i due poteri di garanzia quindi la corte costituzionale ma anche il presidente della repubblica partiamo proprio dal presidente a repubblica in questa introduzione generale il presidente della repubblica cosa fa è un potere neutro si dice tradizionalmente cioè il presidente a repubblica non è nel legislativo né esecutivo né giudiziario ma poteri che toccano tutti e tre le tipologie classiche del potere e cosa farà deve bilanciarle deve fare il potere di garanzia il presidente repubblica sappiamo come viene eletto anche perché
l'elezione del di mattarella l'elezione di mattarella bis e recente quindi tutti ricordiamo l'elezione è fatta da un collegio speciale quindi i grandi elettori che sono tutti i deputati tutti i senatori a cui si aggiungono i delegati regionali dobbiamo anche ricordare che lo scrutinio è segreto e che ci sono maggioranze speciali nei primi tre scrutini i due terzi degli aventi diritto e poi invece la metà degli aventi diritto dal quarto scrutinio normalmente il grande i lettori sono un migliaio bisogna raggiungere quindi questa maggioranza alta 670 circa dei primi tre scrutini 505 506 invece dal quarto sappiamo
anche che molte volte ci sono voluti molti scrutini per eleggere il presidente proprio perché non ci si metteva d'accordo il presidente requisiti generalissimi li stabilisce ancora la costituzione articolo 83 otto articoli 84 come cittadino italiano avente 50 anni di età con il godimento di diritti civili e politici un'elezione senza candidature quindi con le schede bianche si vota e votando su una scheda bianca si può scrivere qualsiasi nome quindi ecco che va trovato già un bilanciamento politico della scelta del presidente vi accennavo i molti scrutini leone 23 scrutini ma anche 18 21 soprattutto negli anni 60
degli anni 70 per saragat per segni ma ancora per pertini negli ultimi anni abbia avuto meno scrutini un accordo più vicino fra le forze politiche ma si è posto il problema della rinnovabilità la costituzione all'articolo 85 nulla dice sulla rinnovabilità del capo dello stato probabilmente nelle cose il presidente non dovrebbe essere rinnovabile perché perché ovviamente ci troviamo in un modello in cui la sua durata in carica sette anni è già abbastanza lunga rispetto ai 5 della legislatura ma tuttavia nei fatti il presidente è stato rinnovato sia con napolitano nel 2013 sia del 2022 con mattarella
probabilmente questo è un punto su cui bisogna intervenire anche in sede di riforma costituzionale per chiarire questo punto per chiarire la durata in carica del presidente ricordiamo su questo è un aneddoto storico comparato importante i limiti alla durata in carica del potere nascono soprattutto nella costituzione statunitense tutti sappiamo il doppio mandato del presidente il doppio mandato di clinton d ombra mano dopo il doppio mandato non ti puoi più ricandidare problema che poi stato riproposto anche in italia soprattutto sappiamo per i sindaci presidenti di regione dove la legislazione più recente degli ultimi 20 anni ha proprio
ha portato il limite di due mandati limite per altro per alcuni versi discusso anche perché negli stati uniti originariamente non c'era questo limite la costituzione americana prevede semplicemente il mandato di quattro anni e i presidenti di fatto per consuetudine dopo due mandati non si erano candidati invece durante la seconda guerra mondiale il presidente roosevelt franklin delano roosevelt si ricandidò era stato eletto nel 1932 poi nel 1936 nel 1940 si ricandidò e questa ri candidatura fu accettata dal sistema che lo ri elesse fra la terza volta nel 1940 e poi addirittura nel 1944 per norma stavolta
però l'eccezione la deroga al sistema fu così forte che alla morte di roosevelt nel 1947 venne avviato un procedimento di modifica costituzionale e oggi nella costituzione statunitense abbiamo il ventiduesimo emendamento che stabilisce proprio la regola del limite dei due mandati per i presidenti che questa poi questa xxii emendamento della costituzione degli stati uniti è un elemento di ispirazione per il doppio mandato che abbiamo in italia sappiamo sapete per i sindaci i presidenti di regione ma lo abbiamo anche nel mondo per tante altre forme di presidenti eletti però è una scelta del legislatore che ci può
essere o non essere nelle democrazie normalmente si cerca di porre un limite al potere proprio per garantire una rotazione dalla costituzione italiana invece nulla dice all'articolo 85 sulla rinnovabilità del presidente quindi la rinnovabilità si aver napolitano se vernata rella è stata legittima però forse è il momento di porsi il problema per capire se il presidente a repubblica d'italia in fondo deve durare sette anni oppure con più mandati può restare in carica 14 21 anni che però in una repubblica cominciano a diventare veramente un po troppi rispetto al bilanciamento di poteri ma torniamo a noi torniamo
ai poteri del presidente repubblica poi li vedremo nello specifico la professoressa pistorio come sempre nel presente repubblica poteri che toccano tutti e tre i poteri tocca legislativo perché perché ad esempio il potere più classico più famoso è quello di promulgazione delle leggi la legge viene approvata da entrambe le camere dopo l'approvazione il presidente deve promulgarla quindi di dare un controllo formale il presidente può anche non gare può restituirla le camere con un messaggio motivato si ritiene che ci siano dei problemi per la promulgazione differenza importante invece nella monarchia il re faceva parte del potere legislativo
aveva il potere di sanzione regia la sanzione reggia significava che il re partecipava alla scrittura della legge poteva modificare gli articoli direttamente riscriverli e mandarli nuovamente in parlamento invece nel modello repubblicano non è così perché il presidente può solo prendere o lasciare cioè riceve la legge la pubblica o non l'ha o non la promulga la non promulgazione il rinvio alle camere è un atto eccezionale raro nella nostra storia il presidente repubblica quindi incide su legislativo ma incide anche sugli altri poteri come incide incide sull'esecutivo in maniera veramente notevole perché sappiamo che il presidente repubblica a
individuare il presidente del consiglio quindi dopo aver individuato il presidente del consiglio addirittura con l'incarico il precarico poi nomina i ministri articolo 92 su proposta del presidente del consiglio ma è il presidente della repubblica ha nominarle ancora incide sull'esecutivo perché può sciogliere le camere 15 the sun legislativo e sull'esecutivo al tempo stesso articolo 88 quando non si può formare un nuovo governo ma ancora emana decreti legge decreti legislativi e mano ai regolamenti con il dpr con il suo atto tipico di emanazione ancora incide sul giudiziario perché ha il potere di grazia ma presiede anche il
consiglio superiore della magistratura quindi vedete il presidente della repubblica è un potere al di fuori dei tre poteri classici ma garantisce il legislativo l'esecutivo il giudiziario proprio perché controlla l'intero sistema costituzionale il custode il controllore della costituzione il notaio della repubblica si diceva tradizionalmente soprattutto nei primi anni quei presidenti che noi vediamo in bianco e nero no einaudi de nicola gronchi questi presidenti facevo il notaio poi negli ultimi anni il presidente diventando anche più attivo nella forma di governo però al presidente della repubblica non spetta all indirizzo politico perché l'indirizzo politico è del governo anche
questo è un tema che è uscito nelle ultime settimane non a caso al quirinale non è mai andato un leader de gasperi togliatti nenni andreotti moro spadolini craxi non sono mai diventati presidente della repubblica perché perché questi capi i leader vanno a palazzo chigi dove si guida il governo si fa l'indirizzo politico al quirinale chi ci va ci vanno delle figure di mediazione e di bilanciamento proprio perché il ruolo è questo qui di mediazione e di bilanciamento secondo potere di garanzia la corte costituzionale la corte costituzionale che cos'è è un giudice un giudice speciale perché
un giudice composto in maniera particolare non solo da giudici perché dei 15 5 vengono dalla magistratura li nomina alla magistratura ma gli altri sono nominati o direttamente al presidente della repubblica o sono nominati dal parlamento in seduta comune devono essere giuristi di alta qualità quindi magistrati del massimo grado corte dei conti cassazione consiglio di stato oppure professori di diritto professori ordinari in materie giuridiche o avvocati con almeno 20 anni di anzianità quindi la corte composta in maniera frazionata per terzi da giuristi di alta qualificazione la corte ha una serie di competenze ha innanzitutto il controllo
di legittimita sulle leggi col giudizio in b e c dentale quindi deve controllare che le leggi che vengono applicate nei processi non siano contrastanti con la costituzione perché se c'è un dubbio il giudice nel suo processo un dubbio sull'applicabilità di una legge perché non conforme con la costruzione sospende il processo rinvia gli atti alla corte costituzionale poi la corte costituzionale anche un ruolo arbitrale un arbitrale fra chi fra i poteri in che senso perché nelle competenze fra stato e regioni proprio anche sulle competenze legislative amministrative c'è il giudizio di costituzionalità principale quando per violazione della
competenza uno stato in pugno una legge regionale o viceversa la regione in pugno la legge statale articolo 127 della costituzione ma ancora poi sono i conflitti i conflitti sono sia fra enti quindi fra stato e regione fra regioni anche lì sulle competenze costituzionali amministrative ma soprattutto i conflitti fra poteri cioè quando entrano in conflitto la magistratura e il presidente della repubblica quando entra in conflitto un giudice con il parlamento quando perché per esempio sulle immunità parlamentari si applica l'immunità parlamentare a vittorio sgarbi quando fa una trasmissione parla televisiva perché vittorio sgarbi spesso interveniva da deputato
in tv e in quel caso era coperto dall'articolo 68 la magistratura riteneva di averlo processare per ciò che era detto spesso sul ricorso di una persona che si riteneva diffamata da quegli interventi il parlamento copriva con l'immunità parlamentare per decidere nel conflitto fra poteri parte parlamento che ritiene ci sia immunità dall'altra la giustizia i giudici ritengono che non ci sia immunità si va alla corte costituzionale la corte costituzionale quindi conflitti fra poteri dello stato ancora costretti famosissimi il caso mancuso quando viene sfiduciato un singolo ministro il singolo ministro può essere sfiduciato ecco che si va
in conflitto alla corte costituzionale quindi arbitro delle competenze costituzionali ancora sempre poteri di alto controllo sul referendum abrogativo l'ultima fase l'ammissibilità del referendum abrogativo cioè quando il popolo può entrare in campo per votare per votare l'abrogazione delle leggi articolo 75 ci sono una serie di controlli l'ufficio centrale per la cassazione e alla fine proprio la corte costituzionale il giudizio di ammissibilità ancora altra competenza la competenza penale giudica sulla messa in stato d'accusa del presidente della repubblica articolo 90 della costituzione il presidente a repubblica il responsabile solo per alto tradimento o per attentato alla costituzione in
questi casi estremi in questi casi estremi mai verificatisi in italia il giudizio spetta la corte costituzionale che in quel caso però integrata da 16 cittadini estratti a sorte da ohrid da una lista particolare quindi diventa anche giudice penale alla corte costituzionale prima questo giudizio penale era anche sui ministri e infatti c'è stato nella storia della repubblica italiana un solo giudizio di questo tipo il caso lockeed a fine anni 70 contro due ministri buie talassi che erano accusati di reati peraltro comuni ma perché si va la corte costituzionale in questi casi estremi adesso i ministri vanno
uno speciale collegio il tribunale dei ministri e in corte costituzionale ci fa solo il presidente perché perché sono casi estremi di valutazioni giuridiche su alte cariche quindi serve un giudice speciale che abbia alcuna sensibilità non solo giuridica ma anche politica ecco quindi che corte costituzionale presidente della repubblica rappresentano i due organi di garanzia del nostro modello costituzionale nella ripartizione dei poteri prevista nel nostro ordinamento giuridico il potere legislativo spetta al parlamento il potere esecutivo al governo il potere giurisdizionale alla magistratura organi di garanzia sono invece il presidente della repubblica e la corte costituzionale mentre però
come abbiamo visto il presidente della repubblica assorbano funzioni garanzia politica la corte costituzionale esercita una funzione di garanzia giuridica non è un caso infatti che il titolo sesto della seconda parte della parte seconda della costituzione rubricato garanzie costituzionali e all'articolo 134 individua le competenze le funzioni della corte costituzionale l'esistenza della corte costituzionale in è infatti uno strumento di garanzia della rigidità della costituzione della tutela dei diritti fondamentali dei principi in essa sancire e proprio della divisione dei poteri ovvero di quegli elementi fondamentali che sulla base di quanto già abbiamo rilevato l'articolo 16 della dichiarazione dei
diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali prescrive rappresenta il contenuto il cuore della costituzione le disposizioni costituzionali sulla costituire sulla corte costituzionale prevedono le competenze della corte ma anche la composizione quanto alla composizione infatti esiste una diversificazione sia dal punto di vista attivo che passivo sotto l'aspetto attivo infatti la diversificazione prevista l'articolo 135 della costituzione prevede che i giudici della corte costituzionale siano nominati per un terzo dal presidente della repubblica per un terzo dal parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative quanto invece alla diversificazione da un punto di vista
apparsi vaud è sempre l'articolo 135 ad indicare che i giudici della corte sono scelti tra magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria amministrativa i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli occupati dopo vent'anni di esercizio i giudici della corte costituzionale sono 15 ma è previsto un quorum funzionale ovvero è indispensabile il raggiungimento del numero di undici giudici quindi la presenza di undici giudici per addivenire alla alla deliberazione le decisioni sono sempre formalmente collegiali ma purché appunto che venga raggiunto il quorum agli undici giudici in italia non è mai stata accolta nonostante le
molteplici diciamo in discussioni sul punto la distanza in govi nyon i giudici sono nominati per nove anni e non possono essere nuovamente nominati ogni tre anni i componenti della corte costituzionale eleggono però un presidente il presidente dura in carica un triennio perché rieleggibili fermo restando ovviamente gli eventuali termini di scadenza dell'ufficio di giudice i componenti della corte costituzionale a godono di un altro autonomia regolamentare finanziaria e per i dipendenti vige il principio della delle auto chigi è importante sottolineare come uno dei requisiti fondamentali del processo costituzionale sia proprio la gratuita del processo costituzionale vediamo più
da vicino quali sono le competenze che spettano alla corte costituzionale e l'articolo 134 a individuare anzitutto che la corte costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti con forza di legge dello stato e delle regioni sui conflitti di attribuzione tra poteri dello stato e su quelli tra lo stato e le reginette le regioni sulle accuse promosse contro il presidente della repubblica a norma della costituzione a queste si aggiunge anche il giudizio sulla ammissibilità delle richieste referendarie referendum abrogativo di cui all'articolo 75 comma 2 per quel che riguarda la funzione più
importante assolta alla corte costituzionale ovvero il controllo di legittimità costituzionale occorre fare una precisazione sulle peculiarità che contraddistinguono i sistemi di costituzionalità e controlli di costituzionalità per comprendere quali sono appunto le peculiarità che caratterizzano il nostro sistema di costituzionalità anzitutto i sistemi di costituzionalità possono essere classificati sulla base di quattro elementi a seconda che si tratti di un giudizio o di un controllo di tipo diffuso ha centrato a seconda che il controllo sulla sulla legge sull'atto con forza di legge sia precedente o successivo rispetto all'entrata in vigore a seconda che il controllo se di tipo
astratto concreto e a seconda di quelle persone soggette quali è riconosciuta la possibilità di rivolgersi al tribunale costituzionale al giudice ovvero a quello che è il titolare della funzione di effettuare il controllo di costituzionalità in italy è sicuramente il sistema prescelto al sistema misto un sistema messo da più punti di vista anzitutto si è seguita la logica del college del collo di bottiglia istituendo quelli che sono dei meccanismi di remo processuali di accesso alla corte costituzionale che consentono di limitare sia sotto un profilo quantitativo che sotto il profilo qualitativo le questioni di legittimità costituzionali e
questo chiaramente per consentire un più efficiente il lavoro della corte costituzionale restrizioni da un punto di vista quantitativo si desumono dal fatto che possono rivolgersi alla corte in via diretta soltanto lo stato le regioni e in via incidentale quindi nell'ambito nel corso di un giudizio di altra natura soltanto i giudici il cosiddetto giudice a quo ovvero il giudice dal quale parte la questione di legittimità costituzionale e da un punto di vista qualitativo però è proprio questa modalità di accesso riconosciuto si dice che consente di individuare una ulteriore restrizione appunto o qualitativa perché il giudice prima
di sollevare la questione alla corte costituzionale deve effettuare diversi controlli diversi controlli che consentono quindi di sollevare soltanto quelle questioni che presentano almeno degli fondati dubbi di contrasto rispetto alla costituzione il controllo di costituzionalità è sicuramente la funzione più importante attribuite alla corte costituzionale vediamo più da vicino quali sono le caratteristiche che connotano questo tipo di controllo nel nostro ordinamento anzitutto non possiamo definirlo come un sistema di controllo esclusivamente ha centrato i sistemi di costituzionalità si distinguono lina accentrato e diffuso a seconda dell'organo titolare di siffatta funzione il sistema di costituzionalità e diffuso allorquando l'esercizio
della funzione che consiste nel controllare la conformità a costituzione di legge atti con forza di legge è attribuita ciascun giudice e quindi rientra nell'esercizio della funzione giurisdizionale e sa come eventuale conseguenza derivante dal riconoscimento di una illegittimità di un costo di un incostituzionalità la disapplicazione della legge con effetti soltanto inter partes quindi limitatamente a quello che è il caso concreto un giudizio invece è di tipo accentrato quando il sistema di costituzionalità è affidato esclusivamente ad un organo ad hoc ha luogo previsto per effettuare si è fatta funzione per esercitare si è fatta funzione nel nostro
ordinamento il controllo di costituzionalità e misto per il semplice fatto che indubbiamente prevalentemente accentrato perché esiste un organo ad hoc ovvero la corte costituzionale che svolge in misura l'italia questa funzione è rilevante ovvero il controllo di costituzionalità però anche vero che esistono alcuni elementi di diffusione che rendono appunto il sistema a di costituzionalità un sistema misto essenzialmente solo due gli elementi di diffusione il primo è quello consiste caratterizzato dai controlli che vengono riconosciuti che vengono espletati dal giudice a quo ovvero nell'ambito di quello che è un giudizio in via incidentale un giudizio dal quale nuovo
e la questione di costituzionalità e che quindi implica l'attivazione del giudizio dinanzi alla corte costituzionale perché il giudice deve effettuare dei controlli circa la rilevanza e la non manifesta infondatezza ovvero in particolare quest'ultimo controlli che attengono a quello che il grado di convincimento del giudice un diciamo convincimento che deve essere tale da suscitare un dubbio particolarmente importante e significativo da sollecitare da spingere l'intervento da richiedere l'intervento della corte costituzionale quindi è vero che il giudice non può in alcun modo sostituirsi alla corte costituzionale ma è altresì vero che il controllo da questo espletato affinché sia
possibile sollevare questione dinanzi alla corte deve essere un controllo abbastanza importante e significativo il giudice deve essere come dire quasi certo del contrasto con la costituzione rispondendo quindi a quella logica del collo di bottiglia che da un punto di vista non solo quantitativo ma soprattutto qualitativo riduce fortemente le questioni da sollevare dinanzi alla corte costituzionale l'altro elemento di diffusione tiene invece a quello che è il ruolo del giudice nell'ambito del controllo della valutazione delle antinomie ovvero dei contrasti tra norme nazionali e norme dell'unione europea perché sappiamo bene che ogni qualvolta una norma dell'unione europea dotata
di efficacia diretta e quindi capace di avere un'applicazione immediata perché sufficientemente precisa chiara incondizionata attributiva di twitte singoli esse contenute in direttive comunitarie invocata in rapporti verticali con liga con una norma nazionale rientra nell'esercizio della funzione giurisdizionale il compito del giudice di risolvere questa antinomia tramite la disapplicazione della norma nazionale cioè la nuova applicazione della norma nazionale e l'applicazione invece di quella dell'unione europea ecco allora un ulteriore elemento di diffusione che consente di poter qualificare nostro sistema come un sistema misto prevalentemente ha centrato ma con quarto elemento di diffusione rispetto invece al momento cronologico però
la possibilità che il giudizio venga espletato successivamente all'entrata in vigore della legge dell'attacante forza di legge ovvero in una fase precedente dopo la riforma del titolo quinto parte seconda della costituzione indubbiamente possiamo riconoscere che il giudizio è sempre successivo cioè in un momento successivo rispetto all'entrata in vigore della legge può espletarsi sul fatto controllo qualora appunto la richiesta venga attivata dinanzi alla corte costituzionale residuo soltanto un controllo diciamo preventivo nei confronti degli statuti delle origini autonomia ordinaria dal momento l'articolo 123 consente allo stato la possibilità di sollevarne questione di costituzionalità entro 30 giorni dalla pubblicazione
per il resto il controllo è sempre successivo rispetto all'entrata in vigore della legge oggetto del dubbio di costituzionalità il giudizio nel nostro ordinamento o può definirsi si astratto che concreto cioè assecondate le diverse modalità di accesso sulle quali adesso ci soffermeremo ovvero con riguarda diversi soggetti quali riconosciuta la possibilità di sollevare questioni di costituzionalità dinanzi alla corte potremmo distinguere un controllo di tipo astratto un controllo di tipo concreto cominciamo da quest'ultimo ovvero dal giudizio di legittimità in via incidentale si tratta di un pregiudizio che viene di una questione di legittimità che viene sollevata dinanzi alla
corte costituzionale nell'ambito di un giudizio principale un giudizio di qualsiasi natura penale amministrativo civile nel corso della quale il giudice d'ufficio quindi per un dubbio che ritiene sussistente o anche su istanza di parte dubbio sulla conformità a costituzione di una legge o di un atto avente forza di legge che deve applicare nel giudizio principale e anzi senza diciamo la risoluzione di quel dubbio non può proseguire la risoluzione del caso concreto ovvero quella applicazione diciamo del diritto al fatto di cui abbiamo parlato esaminando la funzione giurisdizionale quindi qualora un giudice dovesse trovare in questa situazione dovesse
avere un dubbio sulla conformità a costituzione di una legge che deve applicare di una norma che deve applicare dovrà espletare dei controlli rilevanti approfonditi importanti per capire se nella misura in cui sia possibile rivolgersi alla corte costituzionale e ottenere dunque la soluzione di corso dubbio di costituzionalità quali sono i controlli che deve espletare il giudice a quo così definito perché il giudice dal quale parte la questione di costituzionalità anzitutto in prima battuta deve cercare di interpretare il testo della disposizione di dubbia costituzionalità in modo tale da leggere se possibile una lettura costituzionalmente compatibile è la
cosiddetta interpretazione conforme a costituzione il primo sforzo che sancisce ovvero il giudice deve verificare se quella disposizione è suscettibile di più letture e qualora incontra le diverse letture se sia possibile nuclear né una conforme a costituzione allora il giudice riesce a evitare il sorgere dell'antinomia normativa tra la legge e la costituzione e applicare quella disposizione sia pur riletta appunto in chiave costituzionale e quindi evitare il sorgere dell'antinomia normativa evitare di rivolgersi alla corte costituzionale qualora tuttavia questo sforzo non raggiunga diciamo gli esiti sperati e quindi nonostante il tentativo di interpretazione conforme la disposizione non è
suscettibile di una lettura compatibilmente con forme e quindi su stilista sorga l'antinomia tra la norma legislativa e la norma costituzionale allora il giudice prima di rivolgersi alla corte deve effettuare ulteriori due ulteriori controlli il controllo sulla rilevanza e sulla non manifesta infondatezza il controllo sulla rilevanza attiene alla applicabilità di quella norma il giudizio principale cioè il giudice deve essere certo del fatto che non può andare avanti non può risolvere quella controversia dinanzi a lui sollevata senza chiarire con il dubbio senza che vi venga sciolto quel dubbio sulla conformità costituzione della norma quindi il giudizio sulla
rilevanza attiene alla applicabilità della norma al giudizio principale per la norma è applicabile il giudice non può non applicarla per risolvere la controversia e quindi si rivolge alla corte costituzionale per sciogliere questo dubbio il dubbio diciamo in grado di convincimento del giudice attiene invece al secondo controllo cioè la non manifesta infondatezza della questione si tratta di un controllo davvero importante e significativo e attiene al grado di convincimento del giudice il giudice deve essere diciamo deve avere un dubbio rilevante significativo e questo per rispondere appunto a quella logica del collo di bottiglia che limita le questioni
da un punto di vista quantitativo cioè il giudice non può sollevare una qualsivoglia dubbio di costituzionalità ma deve essere un dubbio significativo il giudice potremmo dire deve essere quasi certo prima di sollevare questione dinanzi alla corte costituzionale quasi certo perché non è un giudice della corte costituzionale non può quindi sostituirsi alle funzioni del giudice costituzionale malgrado di convincimento deve essere abbastanza importante e significativo questo è il controllo sulla non manifesta infondatezza della questione qualora espletato il tentativo di interpretazione è conforme e risultato diciamo infruttuoso l'esito ed espletati invece positivamente i controlli sulla rilevanza e sulla
non manifesta infondatezza allora il giudice può rivolgersi alla corte costituzionale attraverso un atto un ordinanza di rimessione in cui indica la norma oggetto ovvero quella norma di legge o atto con forza di legge della cui costituzionalità dubita la norma parametro ovvero quella norma alla stregua della quale si ritiene che la norma di legge sia contrastante e quindi è sia lesiva di questa norma parametro di questa norma costituzionale il solo ed è vendicare la rilevanza e la non manifesta infondatezza ed erano adeguata motivazione la rilevanza e la non manifesta infondatezza spiegando peraltro in maniera chiara ed
esaustiva la fattispecie ovvero quel caso concreto nel corso del quale sorge il dubbio sulla conformità a costituzione una volta che la questione di costituzionalità e così formulata l'ordinanza di rimessione viene inviata di vent innanzi alla corte costituzionale la corte costituzionale dovrà quindi espletare questo tipo di controllo che consiste proprio in un raffronto tra la norma oggetto e la norma parametro la norma oggetto ecco un po è costituita da leggi e atti con forza di legge la norma parametro da quelle norme alla stregua delle quali deve essere effettuato il controllo di costituzionalità anzitutto quando si fa
riferimento al nord oggetto norme parametro indubbiamente si allude nel caso dell'oggetto alleati con forza di legge dello stato e delle regioni come espressamente previsto all'articolo 134 cosa significa significa che le norme oggetto vanno classificati sulla base di due elementi devono essere anzitutto legge anche con forza di legge e quindi sono esclusi tutti gli atti che non hanno forza di legge o tutti quelli che atti non sono quindi vengono escluse ad esempio le consuetudini non possono essere chiaramente oggetto il sindacato di costituzionalità perché non sono atti vengono esclusi tutti quegli atti che sono privi di forza
di legge per esempio o tutti quegli atti di natura secondaria ovvero regolamenti ad esempio del governo perché sono atti privi di forza di legge ancora sono esclusi dal novero dei ghiacci oggetto del sindacato di costituzionalità i regolamenti parlamentari ma non perché non abbiano forza di legge la corte costituzionale si è già manifestata si è espressa sul punto saltando a piè pari diciamo la problematica sulla esistenza o meno di forza di legge nei regolamenti parlamentari ma escludendone il valore cioè la sindaca attività a tutela dell'indipendenza guarentigia ta delle camere quindi spostando diciamo il problema dall'atto a
quello che è il soggetto che vuole né essere quell'atto garanzia dell'autonomia cui godono componente il parlamento il regolamento parlamentare non è sindacato quindi primo elemento di classificazione degli atti sindacati attiene alla presenza o meno di forza di legge il secondo attiene invece la provenienza deve essere un atto dello stato delle regioni un requisito quindi soggettivo che consente di escludere dal novero degli atti oggetto del sindacato di costituzionalità tutti quegli atti che non provengono dallo stato dalle regioni primo è in dubbio riferimento a quelli che sono ad esempio gli atti provenienti dall'unione europea ecco allora che
se ad esempio una norma nazionale contrasta con un regolamento dell'unione europea era evidente come il regolamento dell'unione europea non potrà mai essere oggetto del sindacato di costituzionalità ma sappiamo anche bene che alcune norme dell'unione europea o meglio tutte le norme l'unione europea hanno se trovate di efficacia diretta capacità di prevalere persino su norme di grado costituzionale ad eccezione dei principi supremi cioè le norme dell'unione europea non possono contrastare i diritti inviolabili principi supremi sono i cosiddetti contro linke cioè quelle barriere che precludono la penetrazione delle norme europee nell'ordinamento nazionale cosa succede allora se ad esempio
una norma non so contenuta in un regolamento l'unione europea contrasto con un principio fondamentale sappiamo bene che il giudice non rientrando nella nel novero delle sue attività questo tipo di controllo dovrà rivolgersi alla corte costituzionale come può rivolgersi alla corte costituzionale posto che le norme oggetto devono essere norme provenienti dallo stato delle dalle regioni nell'ordinanza di rimessione del giudice non fatto non farà altro che indicare nel caso quindi di antinomia tra una norma dell'unione europea è un principio fondamentale e un diritto inviolabile dovrà indicare come norma oggetto la legge di esecuzione del trattato nella parte
in cui consente l'immissione di quella norma nell'ordinamento ecco allora che in questo caso la norma oggetto sarà appunto una norma dello stato cioè la legge di esecuzione del trattato che consente l'introduzione nel nostro ordinamento di quella norma che pare entrare in rotta di collisione con un principio fondamentale con diritto inviolabile ecco quindi come norme oggetto ripeto possono essere soltanto legge attiva altri forza di legge dello stato e delle regioni l'enorme parametro sono invece le norme alla stregua delle quali viene espletato il controllo di costituzionalità ovvero per lo più sono le norme costituzionali norme contenute nella
costituzione in leggi di grave costituzionale leggi di revisione costituzionale c'è però da fare un'ulteriore riflessione su alcune norme parametro che non sono di grado costituzionale pensiamo ad esempio alla legge di delegazione l'articolo 76 della costituzione è norma di riferimento a norma di prodotto norma che diciamo individua la una fonte importante nel nostro ordinamento è decreto legislativo e il decreto legislativo è un atto del governo un atto primariamente forza di legge che deve essere conforme alla legge di delega ovvero deve rispettare quanto indicato dalla legge di delega con riguardo ai pro cicliche per direttivi all'oggetto e
al termine ora la legge di delega indubbiamente un atto di valore primario così come il decreto legislativo tuttavia la legge di delegazione in virtù di questo specifico compito ad essa assegnata dall'articolo 76 assolvere una funzione molto importante di parametro inter posto cioè in realtà la legge di delega si interpone tra l'articolo 76 e il decreto legislativo e stabilisce dei criteri di quantità cui il decreto legislativo deve necessariamente attenersi quindi se il decreto legislativo viola la legge di delega in realtà indirettamente viola l'articolo 76 nella parte in cui impone alla legge di delega di stabilire i
criteri di pali di taxi un successivo atto con forza di legge vale a dire il decreto legislativo ecco allora che tra le norme parametro possiamo annoverare oltre a tutte le norme costituzionali di grado costituzionale anche delle norme che non hanno grado costituzionale ma che per espressa indicazione di una norma costituzionale stabiliscono i criteri validità di successive leggi e atti con forza di legge come il caso appunto della legge di delegazione e sono poi altre alcune specifiche ipotesi in cui il parametro di legittimita costituzionale non comprende tutte le norme costituzionali pensiamo ad esempio alle leggi di
revisione costituzionale o alle altre leggi costituzionali ex articolo 138 della costituzione tali leggi ovviamente nascono per lo più quelle televisione con lo scopo di modificare il testo della costituzione è evidente dunque come possono anzi che spesso entrano in rotta di collisione con norme costituzionali proprio con quelle norme che vanno a modificare ma è indispensabile come già sottolineato dalla corte costituzionale a partire la sentenza 1.146 per 88 che le leggi di revisione costituzionale non modifichino nel loro contenuto essenziale i principi supremi i principi fondamentali diritti inviolabili ecco allora che una legge di revisione costituzionale potrà essere
sindacata dalla corte costituzionale qualora dovesse entrare in rotta di collisione con i principi fondamentali con i diritti inviolabili o da un punto di vista procedurale con lo stesso articolo 138 nella misura in cui non dovesse rispettare se il fatto iter quindi le norme parametro indubbiamente sono norme di grado costituzionale e contenute in leggi di revisione e nella costituzione ma il parametro nel giudizio di legittimità costituzionale alle volte può espandersi e quindi andare a ricomprendere anche degli atti di livello primario pensiamo alla legge di delegazione cioè degli atti che stabiliscono i criteri di vanti tati successive
leggi artico con forza di legge sulla base di un espressa indicazione della costituzione oppure il parametro può anche di stringersi con riguardo ad uno specifico certo ovvero con riguardo ad esempio al leggi costituzionali e di riduzione costituzionale che potranno essere il contrasto con tutte le norme della costituzione ad eccezione dei principi inviolabili ad essi ha dei diritti inviolabili dei principi supremi dell'iter procedurale prescritta l'articolo 138 quindi possiamo indubbiamente riconoscere come dire la flessibilità la mobilità del parametro che va commisurato all'oggetto nel sindacato di costituzionalità norme oggetto enorme parametro sono quindi tra loro strettamente connessi e
devono essere valutate di volta in volta con riguardo alla singola fattispecie il giudizio di legittimità costituzionale in via diretto ambrì ad azione è il giudizio sollevato da parte di stato e regioni nel nostro ordinamento infatti è stata consentita si è fatta possibilità soltanto a questi due organi non è consentito quindi ad esempio al cittadino il ricorso diretto dinanzi alla corte costituzionale il giudizio di legittimità in via incidentale è anzitutto si differenzia da quello principale proprio perché quest'ultimo non è un giudizio concreto quindi non parte da una controversia specifica ma un giudizio di natura astratta che
verte in merito alla conformità a costituzione di leggi statali o regionali è un giudizio successiva o quindi da un punto di vista cronologico evidente l'analogia rispetto al giudizio in via incidentale ovvero può essere sollevato solo successivamente all'entrata in vigore della legge statale o regionale si tratta però di una novità sia pur parziale la mia valutazione circa l'elemento cronologico perché prima della riforma del titolo quinto parte seconda della costituzione il giudizio di costituzionalità in via principale sollevato dallo stato nei confronti di una legge regionale era preventivo cioè precedeva l'entrata in vigore della legge regionale è invece
quello ho presentato dalla regione nei confronti una legge o di un atto avente forza di legge dello stato la successiva a seguito della riforma del titolo quinto viene meno questa distinzione e viene consentita ad entrambi i soggetti la possibilità a rivolgersi alla corte solo successivamente rispetto all'entrata in vigore della legge entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge è possibile l'attivazione del sindacato di costituzionalità in via diretta o in via d'azione permane però una differenza così come prima della riforma del titolo quinto tra i giudizi sollevati dallo stato delle regioni per quel che riguarda i
motivi di ricorso perché mentre lo stato può sollevare una questione di legittimità allorquando ritenga che una legge regionale violi un quadro una qualsiasi norma della costituzione la regione le regioni possono sollevare questioni di costituzionalità allorquando ritenga che una legge un atto con forza di legge dello stato che io li una propria competenza la corte costituzionale nel corso del tempo ha cercato di attutire queste differenze ma comunque residua una mia valutazione differente in merito ai motivi di ricorso ai motivi di ricorso a differenza del giudizio in via occidentale il giudizio in via principale è un giudizio
tra parti è un giudizio carattere contenzioso la stessa scelta di ricorrere alla corte to di riattivare il sindacato è comunque una scelta politica da questi elementi derivano delle conseguenze importanti anche per quel che riguarda le tipologie tipologie decisorie perché esistono alcune pronunce che sono proprie esclusive del giudizio in via principale proprio perché strettamente connesse al fatto che si tratti di un giudice tra parti ad esempio il giudizio in via principale può chiudersi con una sentenza che estingue il giudizio e questo quando la rinuncia di una parte e accettata dall'altra oppure il giudizio in via principale
può concludersi anche con una cessazione della materia del contendere se ad esempio la legge che è stata impugnata viene nel frattempo modificata queste sono delle tipologie decisodi che contraddistinguono esclusivamente il giudizio di legittimità in via principale proprio perché un giudizio tra parti per il resto invece il giudizio in via incidentale o principale che si concretizza di fatto in questa valutazione circa la conformità di una legge di un atto con forza di legge dello stato e delle regioni alla costituzione è un è un giudizio che può concludersi con diverse sentenze diverse tipologie decisorie la prima grande
distensione è quella tra sentenze di accoglimento sentenze di rigetto le sentenze di accoglimento sono le sentenze con le quali la corte dichiara l'illegittimità costituzionale della legge perché riscontra il contrasto tra quella norma di legge e la norma costituzionale le sentenze di accoglimento hanno un efficacia erga omnes perché ovviamente accertando questa antinomia questa violazione della norma costituzionale implicano l'annullamento della norma quella norma è viziata invalida e quindi va rimossa dall'ordinamento va rimossa dall'ordinamento nei confronti quindi di tutti i consociati la sentenza di accoglimento efficacia erga omnes e ha efficacia ex tunc retroattiva perché dal momento in
cui per la norma è nata che era invalida cioè viola va quindi sui principi posti dalla costituzione e quindi a partire da quel momento che la norma deve essere rimossa salvo ovviamente una precisazione con riguardo a quelli che sono i rapporti esauriti ovvero le sentenze passate in giudicato o i diritti prescritti con riguardo quindi a tutti quelli che sono i cosiddetti rapporti che esauriti c'è da dire che la retroattività diciamo delle sentenze non incide fatta eccezione a quelle che sono ei rapporti di natura penale perché in questo caso a quella che la certezza del diritto
come ratio sottesa al mancato riconoscimento della retroattività delle sentenze di accoglimento in un rapporto appunto chiuso definitivamente concluso prevale è invece quella che è la il favor libertatis e quindi l'esigenza di garantire maggiore tutela del cittadino appunto in made in materia penale quindi l'eventuale libertà del cittadino prevale rispetto alla certezza del diritto quindi le sentenze di accoglimento hanno indubbiamente efficacia erga omnes e hanno efficacia retroattiva quindi la norma viene dichiarata illegittima a partire dal momento in cui ha iniziato a produrre i suoi effetti dei rapporti eseguiti nel corso dei quali quindi non retro agiscono gli
effetti delle sentenze eccezione alle eccezioni in materia penale a tutela chiaramente del favor libertatis quindi dell'esigenza di garantire la libertà del cittadino indubbiamente prevalente rispetto a quella che è la certezza del diritto accanto alle sentenze di accoglimento abbiamo pare sentenze di rigetto le sentenze con cui appunto la corte rigetta la questione di legittimità costituzionale perché ad esempio non ritiene che la questione sia fondata cioè non ritiene che il tuo il dubbio di costituzionalità sia fondato e quindi che quella norma di fatto non è in contrasto con la costituzione attenzione perché quelle sentenze di rigetto la
corte non afferma mai la costituzionalità della norma ma sempre che la norma non è incostituzionale in italiano sembra le tue espressioni abbiano valore sino nemico ma giustizia costituzionale non è così perché ritenere che la norma sia costituzionale significherebbe apporre una sorta di sigillo di costituzionalità e invece così non funziona nel sistema di giustizia costituzionale anche a fronte del vincolo derivante dalle sentenze dirigente ovvero la possibilità non per il giudice a quo ma che un giudice nell'ambito dello stesso giudizio quindi un giudice di diverso grado o qualsiasi altro giudice di sollevare la stessa questione di legittimità
costituzionale quindi è bene precisare che con le sentenze di rigetto la corte non ha pone mai un sigillo di costituzionalità si limita a dire che nel modo in cui è stata formulata con la questione non risulta essere in contrasto con la costituzione accanto a queste due tipologie decisorie nel corso del tempo l'armamentario decisionale si è molto arricchito e quindi la corte costituzionale è spesso ricorra quelle persone ad esempio sentenze interpretative oppure sentenze e sostitutive sentenze additivi tipologia decisorie molto più complesse che nel corso del tempo hanno arricchito l'armamentario di cui si avvale la corte per
valutare la conformità a costituzione di legge e di atti con forza di legge le sentenze interpretative ad esempio vengono adottate allorquando la disposizione getta una disposizione pò licenze quindi suscettibili più letture allora in questo caso è possibile riporre a questo tipo di sentenza per esempio sentenza interpretativa di rigetto e quella con cui la corte dichiara non fondata la questione nei termini di cui in motivazione ovvero valutando effettivamente quella che poi la interpretazione eventualmente resa nella motivazione della corte oppure la sentenza interpretativa di accoglimento e quella invece in cui con quella corte dichiara l'illegittimità della norma
ovvero di uno di quei significati della disposizione ma di fatto lascia in piedi la disposizione ovvero potrà essere interpretata in altro modo diverso rispetto a quello dichiarato illegittimo dalla corte colpendo quindi specificatamente soltanto una norma un significato di quella disposizione e quindi nel suo complesso ad eccezione di quel significato resta in piedi le sentenze sostitutive sono invece delle sentenze e sempre di legittimità con quella corte ad esempio dichiara l'illegittimità di una norma nella parte in cui prevede un qualcosa anziché un qualcos'altro che avrebbe dovuto prevedere perché maggiormente conforme alle esigenze del sistema le sentenze additive
sono quelle con cui la corte dichiara l'illegittimità di una norma nella parte in cui non prevede un principio non prevede una norma che avrebbe dovuto prevedere quindi sentenze additive sentenza diventi principio se si limita ad introdurre appunto soltanto un principio e di ausilio del giudice per la risoluzione del caso si è molto discusso su questa su queste tipologie decisorie dal momento che recano indubbiamente un contributo significativo dalla da parte della corte costituzionale tuttavia coerentemente con quella che è la cosiddetta teoria delle rime obbligate la corte costituzionale non esercita un potere creativo ma si limita come
dire a far emergere nel sistema dei principi delle norme che comunque già coesistono e si fanno parte dell'ordinamento giuridico quindi escluso qualsiasi potere normativo creativo attribuito alla corte costituzionale questi dati della repubblica un organo monocratico è il capo dello stato.il rappresenta l'unità nazionale il ruolo del presidente della repubblica diverge a seconda della forma di governo in cui opera esiste una sostanziale differenza per esempio già tra un capo di stato monarchico e un capo di stato repubblicano la temporaneità e nelle attività della carica che connotano il capo di stato repubblicano ben si differenziano rispetto a quella
carica ereditarie vitalizia che invece con notano un capo di stato monarchico all'interno della forma di governo repubblicana e se sono poi diverse accezioni sfumature basti pensare la forma alla forma di governo presidenziale semi presidenziale parlamentare e alla molteplici caratteristiche che connotano ciascuna di queste forme di governo siffatte caratteristiche incidono anche sul ruolo e sulle funzioni del capo di stato il nostro ordinamento prevede come già abbiamo rilevato in più occasione una forma di governo parlamentare caratterizzata cielo del rapporto di fiducia tra parlamento e governo in questa forma di governo il ruolo del capo dello stato è
quello di un potere neutro interviene a fronte di quelle che sono diverse crisi di governo ma non concorre l'indirizzo politico non arreca alcun contributo all'esercizio della funzione legislativa ecco perché appunto riveste questo potere neutro rispetto alla all'esercizio delle funzioni da parte degli altri organi e degli altri poteri le disposizioni costituzionali che riguardano il presidente della repubblica non sono moltissime a partire dall'articolo 83 della costituzione alcune norme reca un contributo importante e fondamentale per quel che riguarda l'elezione del presidente della repubblica l'articolo 83 prevede infatti che il presidente della repubblica eletto dal parlamento in seduta comune
dei suoi libri si tratta di una di quelle fondamentali funzioni elettive che esercita il parlamento in seduta comune però questa specifica modalità che prevede ato camera e senato insieme alle elezioni partecipano tre delegati per ogni regione tranne la val d'aosta che ne ha una l'elezione del presidente della repubblica luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dell'assemblea e soltanto dopo il terzo scrutinio per facilitare le elezioni altrimenti particolarmente difficoltosa è sufficiente la maggioranza assoluta può essere eletto presidente della repubblica come espressamente previsto dall'articolo 84 ogni cittadino che abbia compiuto i 50 anni di età
e goda dei diritti civili e politici quanto dura il mandato presidenziale lo possiamo individuare dall articolo successivo perché l'articolo 85 prevede la elezione del presidente della repubblica per sette anni il settennato è quindi la durata del mandato presidenziale si è molto discusso su questa su questo termine perché è un certo numero di anni che garantisce una certa stabilità ma non eccessiva rispetto appunto all'esercizio delle funzioni esercitate dal presidente della repubblica quando si conclude il mandato presidenziale inevitabilmente indubbiamente per scadenza del termine quindi alla cessazione di quello che è il settennato ma non è questa la
sola ragione solo motivo che può determinare la scadenza diciamo la cessazione del mandato presidenziale oltre alla scadenza del termine è possibile anche l'eventuale ipotesi in cui il presidente della repubblica venga a mancare quindi in caso di morte in caso di dimissioni oppure in caso di impedimento permanente l'impedimento permanente per lo più dovuto ad una per esempio condizioni di salute quindi non sono fermi da irreversibile oppure alla decadenza della ca dalla carica quindi una sorta di sanzione imposta nei confronti di tale soggetto ad esempio a causa di una eventuale responsabilità riscontrata per altro tradimento o attentato
istituzione oppure altri almeno per il venir meno di quelli che sono i presupposti che garantiscono a tale soggetto l'esercizio delle sue funzioni ad esempio il godimento dei diritti civili e politici il venir meno di questa condizione chiaramente determina un impedimento permanente tale da comportare l'impossibilità ad esercitare a continuare ad esercitare le funzioni e quindi inevitabilmente la cessazione del mandato presidenziale cosa succede a fronte di una di queste ipotesi ovvero scadenza del termine morte dimissioni o impedimento permanente è la costituzione a prevedere espressamente all'articolo 86 che in tali ipotesi e il presidente della camera dei deputati
ad indire le elezioni del nuovo presidente della repubblica entro quindici giorni salvo il maggior termine previsto se le camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione quindi un compito ho espletato dal presidente della camera ai fini della indizione della nuova elezione del presidente della repubblica cosa ben diversa rispetto al impedimento permanente invece l'impedimento temporaneo che può verificarsi nel corso dell'esercizio delle funzioni presidenziali per esempio a fronte di una malattia non grave a fronte di un viaggio all'estero a fronte di una sospensione della carica in tale ipotesi ricorre l'istituto della supplenza ovvero
è il presidente del senato che esercita le funzioni del presidente della repubblica come questi non possa di internet sulla base di quanto espressamente previsto all'articolo 86 comma 1 le funzioni del presidente della repubblica in ogni caso che egli non possa adempierle sono esercitate dal presidente del senato diverse le funzioni del presidente della repubblica esercitano il nostro ordinamento molte delle quali elencate all'articolo 87 della costituzione il primo comma ribadisce anzitutto che il presidente della repubblica e capo dello stato.il rappresenta l'unità nazionale si tratta di una disposizione di particolare rilievo come sottolineato anche dalla corte costituzionale di
una sentenza 1 del 2013 dove la conta precisato che il presidente repubblica rappresenta l'unità nazionale non è non soltanto nel senso di unità territoriale ma anche e soprattutto della coesione e dell'armonico funzionamento dei poteri politici e di garanzia che compongono l'assetto costituzionale della repubblica si tratta di organo di moderazione e di stimolo nei confronti degli altri poteri in ipotesi tendenti ed esorbitanti poi l'inerzia per svolgere efficacemente il proprio ruolo di garante dell'equilibrio costituzionale di magistratura di influenza il presidente deve poter contare sulla riservatezza assoluta delle proprie comunicazioni non in rapporto a una specifica funzione ma
per l'efficace esercizio di tutte importante quindi questa funzione del presidente della repubblica esercita nei confronti di quelli che sono gli altri poteri l'articolo 87 della costituzione elenca poi una serie di compiti e riconosciuti al presidente della repubblica rispetto al potere legislativo al potere esecutivo rispetto al potere giurisdizionale anzitutto prevede che il presidente della repubblica possa inviare messaggi alle camere i messaggi inviati alle camere hanno un efficacia persuasiva importante e significativa come insegna la storia si pensi ad alcuni per esempio abusi importanti e significativi nel corso del tempo alla mancanza dei presupposti dei decreti legge adottati
comunque dal governo pur in assenza dei presupposti necessità ed urgenza e addirittura convertiti dalle camere sono stati importanti e significativi messaggi inviati dal presidente della repubblica le camere per fronteggiare questa ipotesi di abuso e o nel ricorso ad atti normativi da parte del governo e soprattutto alla conversione da parte delle camere di sé fatti atti normativi privi dei presupposti o ancora si pensi ad esempio a quelli che sono i diversi messaggi presidenziali bustine essere a fronte dell'eventuale a posizioni di questioni di fiducia da parte del governo su maxiemendamenti ovvero una situazione di particolare abuso da
più punti di vista rispetto i quali diciamo l'effetto persuasivo derivante dai massa nel messaggio il presidente della repubblica ciò è stato particolarmente importante e significativo l'articolo 87 prevede poi che sia il presidente la repubblica ad indire le elezioni delle nuove camere ea fissare la prima riunione autorizza la presentazione alle camere dei disegni di legge di iniziativa del governo i disegni di legge d'iniziativa del governo sono gli unici ad avere questa peculiarità procedimentale ovvero un primo vaglio da parte del presidente della repubblica in merito alla presentazione un primo vaglio perché ovviamente dopo che il disegno di
legge se nella misura in cui viene discusso e diventa legge verrà poi promulgato dal presidente della repubblica ed infatti la promulgazione delle leggi come fase integrativa dell'efficacia dell'efficacia della legge spetta al presidente della repubblica e rientra nei poteri del presidente della repubblica anche la possibilità di esercitare quello che è un rinvio presidenziale quindi chiedere alle camere una nuova deliberazione anno il quadro rap che opportuno prima di promulgare quindi nel lasso di tempo concesso al presente la repubblica fini della promulgazione è possibile che richiede un ulteriore deliberazione alle camere se queste nuovamente approvano il disegno di
legge il presente la repubblica è applicato alla promulgazione rispetto invece a quelli che sono gli atti normativi del governo decreti leggi e decreti legislativi e atti di natura di un grado secondario cioè ai regolamenti l'articolo 87 prevede il potere del presidente della repubblica di emanare atti aventi valore di legge e regolamenti il presidente della repubblica indice poi il referendum popolare nei casi previsti dalla legge nomina i funzionari dello stato a credit e riceve rappresentanti diplomatici ratifica trattati internazionali previa quando occorre l'autorizzazione delle camere sa qual comando delle forze armate presiede il consiglio supremo di difesa
e presiede il consiglio superiore della magistratura può concedere la grazia commutare le pene la grazie a un istituto di credenza di particolare importanza come ricordato la corte costituzionale nella sentenza 200 del 2006 il ruolo e la funzione del presidente della repubblica è davvero importante e significativa si tratta di un provvedimento di clemenza a carattere individuale che può intervenire solo su sentenze passate in giudicato e incide sull'esecuzione della pena principale può concretizzarsi nel condono rispetto alla pena inflitta oppure nella commutazione una pena versa il motivo la ratio sottesa la concessione della grazia al comune senso di
giustizia che diciamo è finalizzato a mitigare quelli che sono gli effetti altrimenti irreversibili di decisioni giudiziarie quindi per evitare diciamo le degenerazioni conseguenti da derivanti dalla rigida applicazione della legge è possibile che il presente la repubblica appunto conceda la grazia come provvedimento di carattere individuale molto importante nell'ambito delle funzioni riconosciuto al presidente della repubblica è lo scioglimento delle camere sottoposto a limiti procedurali temporali e sostanziali previste all'articolo 88 della costituzione il presidente della repubblica può sentiti i loro presidenti ecco il primo limite di carattere procedurale sciogliere le camere o anche una sola di esse non
può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato salvo che essi coincidano in tutto in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura quindi non può esercitarlo da un punto di vista cronologico negli ultimi sei mesi del suor dal suo mandato salvo però che questi coincidono con gli ultimi sei mesi della legislatura per evitare ovviamente a fronte di quest'ultima a situazione un'eventuale paralisi un blocco del sistema non può invece esercitare tale facoltà nel cosiddetto semestre bianco per evitare chiaramente che di sperare come dire in una nuova composizione più favorevole maggiormente favorevole un'eventuale rielezione
quindi si tratta sicuramente di un limite di carattere ecologico la cui ratio è individuata essenzialmente in questa garanzia anche nei confronti dei consociati limiti sostanziali oltre a quelli procedura tecnologici sono chiaramente attinenti a quella del tipo di crisi della quale il presidente della repubblica interviene per sciogliere le camere come estrema ratio ai fini della risoluzione di un di una particolare situazione di crisi interessante e significativa la disciplina costituzionale in merito alla responsabilità del presidente della repubblica anzitutto prima e al di fuori dell'esercizio delle proprie funzioni il presidente della repubblica il responsabile al pari di qualsiasi
altro cittadino diverse invece le indicazioni indicata in cui prescritto in costituzione per quel che riguarda la responsabilità del presidente della repubblica nell'esercizio delle sue funzioni è l'articolo 89 in particolare a prevedere l'assenza di qualsiasi forma di responsabilità da parte il presidente la repubblica nell'esercizio delle sue funzioni l'articolo 89 prevede infatti che nessun atto del presidente della repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti che ne assumono la responsabilità e già perché il presidente della repubblica non è responsabile degli atti posti in essere nell'esercizio delle sue funzioni ma è evidente che un soggetto deve
essere riconosciuto come soggetto responsabile ecco allora che l'articolo 89 prevede l'istituto della controfirma ministeriale la controfirma posta dal ministro competente o proponente e quindi un requisito di validità dell'atto senza il quale l'atto non è quindi valido e che è indispensabile per rendere il presidente della repubblica irresponsabile e il ministro controfirmate responsabile gli atti che hanno valore legislativo e gli altri atti indicati dalla legge sono contro firmato anche dal presidente il consiglio dei ministri vista l'importanza di questi differenti ha quindi la controfirma ministriale un istituto molto importante che conferma di responsabilità del presidente della repubblica per
tutti gli atti posti in essere nell'esercizio delle proprie funzioni e introduce la responsabilità del ministro proponente o competente si tratta di una distinzione importante perché sono diverse di diversa natura gli atti che il presidente la rubrica porre in essere e allora sulla base di queste differenze azione si può distinguere tra quelli che sono atti presidenziali in senso stretto atti ministeriali e atti complessi a seconda di questa classificazione potremmo dire che l'apporto reso dal governo dal presidente della repubblica è diverso per esempio gli atti presidenziali in senso stretto sono quegli atti e rispetto ai quali l'iniziativa
sostanzialmente scaturisce dal presidente della repubblica e quindi la controfirma come requisito di validità viene apposta dal ministro competente cioè dal ministro che è competente per materia razione materia rispetto a quella determinata funzione a quel determinato compito un esempio di un atto ministri di un atto presidenziale in senso stretto sia con riguardo ad alcuni atti discrezionali per esempio l'articolo 59 comma 2 prevede che il presidente la repubblica possa nominare senatori a vita persone che abbiano illustrato la patria per altissimi meriti nel campo scientifico artistico letterario e in un numero massimo di cinque ora questi senatori di
nomina presidenziale indubbiamente rispondono ad una funzione discrezionale poste in essere dal presidente della repubblica nel rispetto di quello che è una una propria assoluta iniziativa quindi iniziativa scaturisce dalla volontà del presidente la repubblica la firma apposta dal ministro competente è un requisito di validità dell'atto senza il quale c'è l'atto non avrebbe alcuna validità ancora per esempio tra quelli che sono gli atti presidenziali in senso stretto è così ampio siamo così definirle come atti discrezionali e rientra ad esempio la convocazione straordinaria delle la convocazione straordinaria delle camere oppure l'autorizzazione alla presentazione di disegni di legge di
iniziativa governativa o ancora sempre tra i ghiacci presidenziali un senso stretto ma questa volta come atti dovuti e quindi rispetto ai quali non c'è una discrezionalità da parte il presidente della repubblica possiamo individuare le elezioni delle nuove camere all indizione del referendum o ancora la promulgazione delle leggi dopo l'esercizio del potere presidenziale di rinvio in questo caso si tratta di un atto dovuto atti rispetto ai quali dunque l'iniziativa scaturisce dal presidente della repubblica e perciò la ripeto la controfirma è sicuramente un requisito di validità e il ministro sarà il ministro competente diversi invece sono gli
atti ministeriali di qua invece la iniziativa nella versione dell'atto per lo più ea scritta diciamo al governo al consiglio dei ministri basti pensare ad esempio al allo scioglimento i consigli regionali alla nomina dei funzionari di stato oppure agli atti del presidente della repubblica pone ad esempio tra come come capo del consiglio supremo di difesa o ancora la nomina degli esperti del cnel si tratta perlopiù di scelte che provengono indubbiamente da una valutazione che è proprio ascritta alla volontà del consiglio dei ministri quindi si tratta di una valutazione per lui più ascritta a quella che è
la volontà politica del consiglio dei ministro una scelta sostanzialmente politica rispetto alla quale quindi la controfirma è doppiamente perquisito di valori ta di validità ineludibile fondamentale ma in questo caso l'iniziativa non è tanto del presidente della repubblica quanto piuttosto proprio dal ministro che quindi non soltanto diciamo al ministro competente ma proprio il ministro proponente cioè che la cui volontà scaturisce il porre in essere quel determinato atto e poi abbiamo invece degli atti complessi gli altri complessi sono quelli nei quali invece possiamo riscontrare una sorta di comune volontà o meglio di iniziativa tanto del presidente della
repubblica quanto del del governo rispetto all'adozione dell'atto per esempio la nomina dei ministri che viene effettuata al presidente della repubblica su indicazione del presidente il consiglio dei ministri o ancora lo scioglimento anticipato delle camere indubbiamente vista la delicatezza della dell'atto del del compito si tratta indubbiamente di un atto o complesso in cui quindi l'apporto e paritario in merito alla scelta del ricorso alla stesso da parte del presidente della repubblica e del consiglio dei ministri vi sono poi degli atti che sono del tutto esenti da controfirma quindi gli unici atti che sono esenti da controfirma sono
gli atti personalissimi per esempio i messaggi orario per esempio il ricorso alla corte costituzionale nei confronti di atti del governo e rispetto ai quali chiaramente non vi può essere per ovvie ragioni un qualsiasi tipo di apporto né tantomeno la controfirma da parte del governo oppure gli atti del presidente della repubblica con in estere come presidente del consiglio superiore della magistratura questi sono gli atti esenti quindi rispetto ai quali non è necessaria la controfirma per tutti gli altri atti posti in essere nell'esercizio delle funzioni erice stare la controfirma come requisito di validità posto che per tali
atti sarà responsabile ministro proponente o componente ma non il presidente della repubblica che dunque irresponsabile fuori dall'esercizio di tali funzioni invece il presidente della repubblica e responsabile al pari di qualsiasi altro cittadino così come prima rispetto all'esercizio della funzione il presidente della repubblica è altresì responsabile nell'esercizio delle funzioni solo in due casi per altro tradimento o attentato alla costituzione si tratta di reati a fattispecie aperta diciamo anche abbastanza oscuri nella determinazione del significato scritta le stesse proprio perché si parla spesso di contenitori vuoti che vanno riempiti a seconda di quelli che possono essere vari comportamenti
posti in essere dal presidente la repubblica mai verificatesi nella storia repubblicana l'alto tradimento dovrebbe così astrattamente coincidere con una violazione del dovere di fedeltà del presidente della repubblica nei confronti appunto della nazione della repubblica in senso attivo ma anche in senso passivo cioè come una vera e propria omissione poste in essere al presidente della repubblica della difesa delle proprie istituzioni pubblica stessa e invece latte l'attentato alla costituzione potrebbe definirsi come quella violazione ripetuta particolarmente grave della costituzione tale da non poter sfociare in una mera illegittimità costituzionale ma in qualcosa di molto più grave di molto
più significativo per l'intera repubblica ora al verificarsi di queste ipotesi e ripeto mai verificate se nel corso della storia sarebbe attivabile un procedimento ad hoc per poter verificare anzitutto la veridicità in merito al verificarsi siffatta ipotesi e poi un procedimento specifico per la responsabilità per accertare la responsabilità del presidente della repubblica anzitutto una fase diciamo istruttoria potrebbe nascere con la raccolta di diversi elementi referti rapporti dell'inizio che vanno presentati al presidente della camera il presidente della camera li trasmette poi ad un comitato parlamentare composto tanto da senatori quanto da deputati scelti tra i componenti della
giunta del senato e della camera competenti per le autorizzazione a procedere si fatto comitato parlamentari svolge le sue indagini per un periodo di 5 mesi prorogabile una sola volta e per nuclei di 3 mesi al termine del quale al termine di tale periodo il il comitato deve esprimersi e chiaramente diverse possono essere le ieri seguite alle indagini potrebbe per esempio il comitato dichiarare la propria incompetenza perché non si tratta di un reato l'articolo 90 della costituzione cioè alto tradimento o attentato alla costituzione oppure potrebbe concludersi questa indagine con un'archiviazione perché il fatto non sussiste quindi
perché non effettivamente con visione elementi per poter riscontrare reati si è evidente gravità oppure ultimo esito potrebbe essere quello di una vera e propria valutazione circa la sussistenza in merito a queste notizie di reato e quindi la verificarsi di un alto tradimento o attentato alla costituzione in questo caso il comitato redige una una relazione che viene letta discussa dal parlamento di fronte al parlamento in seduta comune ai fini dell'eventuale messa in stato d'accusa il parlamento vota infatti in seduta comune ea scrutinio segreto la messa in stato d'accusa a maggioranza assoluta dei componenti del parlamento in
tal caso ci sarà nel caso ovviamente di esito positivo che eviterà miste stato d'accusa un ulteriore un giudizio vera e propria da parte della corte costituzionale ma che questa volta giudica rispetto alla sua ordinaria composizione a composizione integrata cioè oltre quindici giudici dice vi saranno sedici componenti che sono estratte a sorte da un elenco di cittadini completo nei nove anni dal parlamento tra coloro che godono dei requisiti per l'elezione alla camera dei deputati durante questo giudizio chiaramente la corte costituzionale svolgerà un'attività di natura istruttoria di natura deliberativa per arrivare così alla decisione eventuali provvedimenti adottati
diciamo dalla corte costituzionale potranno essere per esempio o di natura cautelare coercitiva ad esempio la sospensione della carica fino ad arrivare poi a quello che è il provvedimento finale l'eventuale condanna la condanna che può essere al massimo prevista rispetto a quella che è la pena massima prevista dalle leggi penali più ovviamente delle sanzioni costituzionali amministrative e civili per esempio la rimozione dalla carica la decadenza da senatore a vita la confisca dei beni il risarcimento del danno quelle che possono essere appunto indicazioni prescritte condanni prescritto ulteriormente dalla corte costituzionale un'eventuale sentenza di questo tipo non è
soggetta premiazione ma semmai revisione sempre però disposta con ordinanza della corte costituzionale è solo qualora dovessero sopravvenire dei fatti o degli elementi nuovi rispetto a quanto discusso rispetto a quanto ho elaborato fino alla sentenza definitiva