abbiamo già cominciato a conoscere alcuni filosofi che appartengono alla corrente culturale del romanticismo abbiamo visto fix schelling hegel i filosofi idealisti ma è il romanticismo non produce solo appunto la corrente dell'idealismo influenza molti altri pensatori che a inizio ottocento elaborando erano dei sistemi in certi casi alternativi a quello idealista oggi andremo a vedere uno in particolare iniziamo a vederne uno in particolare che ha avuto nel corso della storia della filosofia un grande successo influenzando poi molti filosofi successivi anche se c'è da dire che questo filosofo di cui parleremo oggi in vita non abbia fatto successo
e stiamo parlando di arthur schopenhauer andiamo a cominciare [Musica] [Musica] [Applauso] [Musica] caffè batman e possiamo iniziare a parlare di questo filosofo ottocentesco importantissimo che arthur schopenhauer ottocentesco anche se nato ovviamente alla fine del settecento nasce nel 1788 a danzica città che oggi non è neppure più tedesca come forse saprete ma è polacca ma che la toccare una città di lingua tedesca un importante porto nel nord della germania figlio di un banchiere e di una donna letterata scrittrice di medio e successo nella germania dell'epoca cosa che gli permette di viaggiare molto spesso a seguito del
padre che appunto è un banchiere quindi viaggia molto si sposta di città in città gli permette anche di avere un'istruzione di ottimo livello nonostante questo la giovinezza di schopenhauer e segnato ad alcune tragedie molto forti in papa si suicida papa cui tra l'altro era molto legato con la madre rapporto abbastanza difficile anche perché il giovane arthur incolpa la madre in parte della morte del padre del suicidio del padre insomma è una gioventù frastagliata difficile complicata e questo è un po si vedrà anche nella filosofia di schopenhauer che ve lo anticipo già è profondamente pessimista anzi
è forse la filosofia è più pessimista che si possono trovare nei libri di storia della filosofia d'altronde lo si fa all'inizio della classe quinta non per niente per separare il giorno gli studenti alle tragedie dell'ultimo anno dice però pure sono pessimista lo vedrete pur essendo certo un filosofo che può di spirare tristezza e depressione è un filosofo che in realtà spesso piace agli studenti forse perché così interessato all'aspetto anche umano dell'esistenza da giovane anche appunto su bianco filosofia si sposta molto per un periodo a gottinga per un altro periodo a jena ascolta anche dal vivo
le lezioni di tic te quindi sicuramente viene a contatto con la filosofia idealista e con anche la filosofia di canto non conosce veramente carte direttamente ma leggi intensamente treni kant e se ne fa profondamente aumentare così come lei c'è anche i classici in particolare platone quindi vive in un ambiente che è diarista si confronta con una metrica idealista ma cerca un po le radici del suo pensiero alla sua filosofia più che gli idealisti nei suoi precedenti canti in particolare e poi come vedremo c'è l'influenza anche di platone conosce vari intellettuali in particolare stringe anche un
rapporto d'amicizia con del grande scrittore tedesco romantico le pere romantico prima e romantico poi autore faust le affinità elettive terrore delle giovane werther e così via moltissime opere letterarie e nel 1818 questo è l'anno chiave della prima svolta diciamo della vita di schopenhauer e 1118 dicevano pubblica la sua prima grande opera filosofica quella che ancora oggi è il punto di riferimento per conoscere il pensiero di schopenhauer ed è quella di cui parleremo anche noi questa grande opera filosofica si intitola il mondo come volontà e rappresentazione vedremo poi presentando il pensiero come queste parole volontà rappresentazione
mondo abbiano un significato ben preciso nel pensiero di schopenhauer un avrà a cui lavora per un certo tempo che spera gli possa dare successo fortuna e possa quindi le strade della vita accademica delle grandi università tedesche ma che in realtà si rivela subito un grande fiasco l'opera va male viene male accolta non ha nessun successo perché non ha nessun successo per vari motivi ovviamente ma sicuramente forse il principale è che un'opera tutto sommato anti idealista e la germania degli anni 10 agli anni 20 dell'ottocento e invece la germania profondamente idealista cioè decisamente controcorrente campo filosofico
purtroppo i tempi non sono ancora maturi per scagliarsi così veementemente contro l'idealismo quando pubblica questo primo lavoro è ad resta poi lascia a dresda fa un breve viaggio in italia poi torni quando si stabilisce per un certo periodo a berlino con la libera docenza sperando di magari nella capitale del regno di produce riavere margine per farsi notare ma a berlino non viene notato tant'è vero calciato punto lascia la città si trasferisce a francoforte dove rimarrà fino alla fine della sua vita passano gli anni superavo e rimane un pensatore molto in ombra fino però a un
certo periodo perché le cose cambiano improvvisamente una trentina d'anni dopo sul finire degli anni quaranta in particolare dopo il 1848 perché le cose camero stiamo parlando gli ultimi 10 15 anni nella vita di e schopenhauer perché in vecchiaia c'è qualche novità in iraq i motivi sono due il primo motivo è il contesto europeo storico perché perché come vi ricorderete dai nostri studi storici nel 1848 tutta europa è attraversata da alcune pesanti grandi fortissime rivoluzioni la cosiddetta primavera dei popoli che riguardano certo la francia alcune città italiane venezia milano roma e così via ma anche la
rete de ska dove si inizia a ipotizzare no possibile stato unitario e così che queste rivoluzione del 48 ricorderete sono tutte accomunate da un destino comune cioè tutte falliscono e falliscono piuttosto miseramente ora proprio in seguito a questi fallimenti delle rivoluzione del 48 tutta l'europa si trova abbastanza attraversata da un sentimento pessimista da una cosiddetta ondata di pessimismo potremmo dire la cugina perché perché tutte le speranze che siano coltivate negli anni precedenti sono state frustrate e di colpo la filosofia interista in particolar mia filosofia hegeliana che era sempre così devo detto ottimista che sembrava indicare
un destino sicuro è positivo per la storia per l'avvenire dei popoli questa filosofia è troppo in crisi la gente che ha vissuto queste speranze la vista e così delusa non si sente più così tanto rappresentata dalla fisiche rehhagel e trova invece più facilmente un rappresentante in sudan hauer che come dicevo è profondamente e tragicamente pessimista quindi è un po l'atmosfera cambia e questa atmosfera favorisce chi pensiero di schopenhauer un po l'altro motivo è che lo stesso schopenhauer in particolare le 51 pubblica un'ulteriore opera che ha un grande successo questa volta editoriale nonostante il titolo stranissimo
l'opera si intitola parerga e paralipomena un titolo appunto strano che deriva da due termini targa e per la lipo mena di origine latina è un po passati dimora ma in cui in cui in pratica non faceva altro che riprendere i concetti principali della sua filosofia già esposti nel mondo come volontà e rappresentazione è però è semplificarli meglio renderli un pochino che accessibili con una prosa anche più accattivante ecco il successo di quest'opera far riscoprire schopenhauer che di colpo diventa un personaggio un pensatore popolare certo sono gli ultimi anni della sua vita ma proprio questo tardivo
successo aiuterà il serio rischio per aumentare altri pensatori che verranno di lì in poi che dalla metà dell'ottocento in poi si imporranno prima in germania e poi nel resto d'europa uno fra tutti nice ma allora quali sono i riferimenti culturali dice penalista che un uomo che sembra soffrire un rapporto ambivalente con la sua epoca effettivamente schopenhauer un uomo un po fuori dal tempo o che anticipa certi altri tempi che non sono ancora quelli in cui del tutto vive e anche il rapporto con le filosofie del suo tempo e con le filosofie precedenti è un rapporto
per certi versi conflittuale intanto bisogna dire i grandi maestri anzi forse in più grande maestro a cui schopenhauer si ispira e sicuramente canto lui si sente finrie kant un continuatore di cante e ritiene che kant sia il più grande filosofo ormai vissuti un filosofo locale ha compreso le basi essenziali della della realtà che poi forse non aveva portato a compimento il suo ragionamento e qui interviene scioperare perché ciò che la ue ritiene di completare l'opera quindi magari canta peccato nelle conclusioni però l'impostazione è quella fondamentale chiara ha aperto la strada a una riflessione nuova e
infatti come vedremo schopenhauer parte proprio da kant riprende la distinzione tra fenomeno meno e da li muove i suoi passi e vedremo tra poco come viene sicuramente kant è un punto di riferimento fondamentale come dicevo prima però non è l'unico un altro grande punto di riferimento e platone che viene ripreso per per certi aspetti e non è non possiamo dire certo che sopra laurea un platonico però ad esempio lo vedremo quando parleremo delle idee recupereremo brevemente anche la dottrina dell'idea di platone quindi un'influenza platonica sicuramente c'è sicuramente c'è invece un rapporto più difficile con romanticissimo
con la sua epoca oa meglio con quelle filosofie che erano fino a quel momento ritenute il corrispettivo filosofico del romanticismo intendo l'idealismo con l'idealismo superavano il rapporto molto difficile molto conflittuale ritiene che legalismo abbia sostanzialmente sbagliato tutto pur avendo quanto alcuni elementi di partenza importante come vedremo riprenderà il discorso sulla rappresentazione e da lì partirà con disposizione già aveva anticipato feat tutto ripreso da tutti gli idealisti ma non accetterà mai le conclusioni in particolare di hegel schopenhauer è fiero oppositore di hegel anzi un acerrimo nemico potremmo dire rehaggel perché scrive pagine infuocate contro reggae lo
definisce un ciarlatano pedante e stucchevole un sicario della verità cioè lo accusa di essere un pensatore che non ha detto nulla di vero nel suo pensiero ma non solo non solo letto nulla di vero ma quasi che quelle bugie che è nato raccontando in giro sulla realtà le abbia raccontate per puro interesse per avere così modo di conquistare carte degli importanti ruoli di prestigio quindi non solo eggers sbagliato è che lei un venduto sostanzialmente questo è il concetto che sembra emergere dal pensiero di schopenhauer ci ha voluto vendere far far credere in realtà razionale ottimistica
che viaggia verso il bene verso ciò che deve essere così via ma c'è ingannati perché la realtà non è per niente razionale non è per niente diretta verso il bene nella tratta di tutto altre cose e ne parleremo almeno secondo schopenhauer ovviamente quindi contro hegel parole sicuramente di fuoco e quindi questo segna anche spiega anche il motivo di questa difficoltà in vita del pensiero li separa me perché è nell'area tedesca negli anni venti trenta dell'ottocento in parte anche 40 era sicuramente il guru dicevamo dell'epoca il pensatore più importante più stimati c'è però da dire che
c'è pena ore è sì un anti idealista ma non lo possiamo definire un antiromantico anzi in fondo è ancora strettamente legato al romanticismo è un pensatore romantico e questo suo romanticismo si vede in molti ambiti del suo pensiero ad esempio bisogna rimarcare l'importanza del dolore il dolore il tratto del dolore tipicamente romantico in fondo se ci pensate anche nella poesia o nella letteratura il poeta l'artista romantico soffre anzi è colui il quale soffre più degli altri e più degli altri coglie la sofferenza dell'animo della natura del mondo la natura sofferente del mondo è ben presente
ad ogni vero artista per i romantici e quindi quando schopenhauer come vedremo sosterrà che la vita e dolore non fra l'altro che riprende un tema caro ai romantici e non solo in schopenhauer c'è anche l'idea della in parte dell'arte come un modo per superare questo dolore come un modo per andare oltre i limiti di sofferenza che la vita ci impone lo vedremo quando nel finale del pensiero di schopenhauer quando parleremo delle cosiddette mini di liberazione ecco questo aspetto della sofferenza ma anche del latte che un procedibile da questa sofferenza e in parte anche della solidarietà
umana che anch'essa un po altini brano la sofferenza sono tutti elementi che ci sono nel romanticismo che non sono inediti nel romanticismo che vediamo un esempio per fare un parallelo anche nel nostro poeta giacomo le parti se avete presente la poesia di leopardi appena così assegnata dal dolore dalla sofferenza da una sete di infinito che però non si raggiunge da una sete di infinito che rimane frustrata che la poesia e quindi l'arte poi qualche modo spingerci a superare o a pagare momentaneamente e che può magari pensate alla ginestra ad esempio anche la solidarietà umana spingerci
a sopportare meglio non solo filosofia e la poesia di leopardi sono profondamente pessimistiche perché non c'è nessuna fede in un dio e alla natura matrigna e in qualche modo che ci inganna ci dà delle speranze e poi ce le delude quest'idea di una natura matrigna di una natura che ci dure ci imbroglia ci inganna e ci fa suoi zimbelli la troveremo quasi pari pari in schopenhauer quindi come avete schopenhauer si è contrario a contrario in parte ficca anche se meno nettamente contrario schelling ha un suo modo di pensare diverso da quello dominante all'epoca ma è
personalmente moon è stato comunque dal romanticismo è figlio di un'epoca che quella romantica e ha messo pensiero ne risente parlare ad esempio nel ruolo della musica importante nella filosofia di schopenhauer e anche ovviamente nel romanticismo infine prima di iniziare a vedere il pensiero vero e proprio di schopenhauer fare un'ulteriore ultima parentesi in queste influenze su questi influssi culturali citando una cosa che non si cita mai una novità la nostra filosofia occidentale che è la spiritualità indiano perché perché schopenhauer è il primo filosofo occidentale che legge studia e impatti ci fa influenzare da testi sacri orientali
è quello di presentare nel vicino oriente ma intendo l'estremo oriente in particolare i testi della spiritualità vi ho detto indiana dell'india dell'induismo grazie a un amico che gli fornisce testi e per primo in porta in europa testi orientali questo amico si chiama friedrich meyer legge le cupani jade che sono alcuni dei testi sacri dell'induismo testi che gli danno qualche prospettiva nuova da cui si lascia influenzare e che in parte incorpora nel suo pensiero dico in parte perché in parte perché il peso di questa influenza orientale che pure c'è e che è documentato ma il peso
di questa influenza orientarne le pensioni superavano ecologiche già tori dibattito nel senso che i vari filosofi di vari studiosi della filosofia non sono tutti concordi su quanto abbia pesato tutto questo cioè se che inizia scioperavano stato il primo a introdurre magari non proprio categorie della filosofia indiana ma un certo approccio un certo atteggiamento tipico delle filosofie orientali c'è chi dice che invece l'approccio di schopenhauer e rimane tipicamente occidentale in un modo di pensare modo di ragionare in modo di presentare il suo pensiero è ancora fortemente è tipicamente occidentale con alcuni spruzzi ci diciamo così di
orientalismo alcune parole alcuni brani concetti alcune finestre che si aprono su qualcosa di diverso ma che rimangono pure finestre la casa è ancora figlia dell'impianto occidentale del pensiero attualmente quest'ultima visione quella forse più vera vedremo che si c'è qualche aspetto per le modini rana parleremo di velo di maya parleremo di altre cose di questo genere però però modo di ragionare modo di crociale di schopenhauer e ancora un modo dove la ragione un ruolo importante la regione quella occidentale e quella diciamo cartesiano figlia di quella cartesiana anche se di tanto in tanto qualche deragliamento c'è ma
iniziamo a vedere questo pensiero di schopenhauer dopo tutta questa lunga lunghissima interruzione allora come vi dicevo il punto di partenza il punto di riferimento per il pensatore tedesco è in mano e kant in particolare la critica della ragion pura una sua distinzione tra fenomeno e numero schopenhauer riprende proprio questa destinazione cioè riparte da lì ritiene che campa abbia impostato bene il problema ma non l'abbia risolto che fondo questo era quello che sia un hacking delisting in che senso aveva impostato bene il problema riprendiamo in mente facciamoci di un'area in mente anche quello che diceva canta
canta sosteneva che nel nostro tentativo di conoscere la realtà noi non ci approcciamo mai alla vera realtà non conosciamo mai la cosa in sé la realtà come veramente quello che lui chiamava il nome noi conosciamo piuttosto la cosa per me cioè il mondo ma ha filtrato attraverso i miei sensi e alcune forme a priori presenti nella mia mente cioè quando guarda la realtà io adesso vero la tazza ma la tappa che io vedo e percepisco tocco è vero non è detto che sia la faccia reale la carta non è quella che io conosco e la
pasta fenomeno cioè la tazza come si presenta me cioè la tazza mister ei miei sensi pensiamo che se non si possono anche ingannarci è inquadrato in un certo spazio in un certo tempo dalla mia mente tra i miei forma più quindi quanto aveva introdotto una distinzione tra due piani da due realtà una realtà fenomenica c'è il mondo che conosciamo e la realtà numerica cioè il mondo vero ok quale distanza ci fosse tra il mondo che noi conosciamo il mondo vero non narra dato saperlo no fenomeno l'acqua il numero da quando non sapevamo se fenomeno meno
coincidevano erano lievemente diverso erano tanto rilassi questo non potevamo saperlo perché il nome non rimaneva inconoscibile per kant inaccessibile tanto è vero che canta a ribadire il nome non dobbiamo tenercelo presente solo come promemoria critico se solo per ricordarci che la nostra conoscenza parziale limitata al seno questo e racca di schopenhauer che si proclama un continuatore di kant è nata va ben oltre canta e finisci po perché lui a dire questo pensiero ricade in che senso va oltre ma intanto vediamo di capire cosa sono fenomeni di numero per schopenhauer il numero è la vera realtà
delle cose e qui ci hanno accordo è l'aver la verità su moto solo che come vedremo cresce poi nauer questa vera realtà del mondo non era accessibile ci si può arrivare e vedremo la prima doveva fermarsi né delle fenomeno cioè la realtà che noi percepiamo più di tutte davanti agli occhi ecco questo fenomeno che per kant e era una verità di cui ci potevamo tutto sommato accontenta le per schopenhauer non è affatto una realtà di cui ci possiamo accontentare e qui perché par di capire meglio cosa intendeva schopenhauer bisogna rispolverare un esempio che abbiamo fatto
parlando di kant se vi ricordate quando vi ho presentato fenomeno e numero vi ho detto il fenomeno è come le realtà mista attraverso delle lenti colorate mettiamo che tutti gli uomini nascano con le lenti attaccate agli occhi lenti che gli uomini non possono nessun oro strapparsi sono lì attaccate e li stanno per sempre gli uomini possono provare a staccarsene manette ora tutti gli uomini hanno queste lenti mi chiamo diciamo azzurre stele allora cosa vuol dire che tutti gli uomini vedranno il mondo colorato d'azzurro il mondo colorato d'azzurro il fenomeno perché il mondo visto attraverso i
filtri le lenti in questo caso nella metafora i filtri che ho davanti agli occhi ai migliori organi di senso e così via mentre il mondo di mille colori dovrebbe essere il mondo noumenico in questo esempio bene questo era quello che pensava account e chiaro che se questo esempio calza bene con campo significa che il fenomeno è un mondo che assomiglia molto al mondo vero no è vero è un mondo che ha evirato d'azzurro in cui cambiano poi colori ma grosso modo ci siamo un po benavoli invece non pensa affatto che sia così pensa che se
noi dobbiamo paragonare il fenomeno le forme a priori a delle lenti dovremmo paragonarli non tanto a delle lenti colorate colorate azzurrine rossastre o quello che volete ma dovremmo paragonarle a delle lenti deformanti cioè lenti che cambiano quello che viene un deformano quello che vede non so se avete mai visto quegli specchi che ingrassano splendi scono allungano ecco esistono anche lenti le genere nonché fanno vedere le cose in maniera deformata oppure siete mai guardato dentro a un caleidoscopio quindi aggeggini che girano vedete mille forme che si creano a volte vedete anche nelle ombre vedono tutte queste
lenti che deformano quello che vediamo oltre la nostra visione ci creano un fenomeno che non è più affidabile e che è una lenta azzurrina posso dire sì per carità al fenomeno non è uguale al numero però grosso ma lo ci siamo e vabbè ma contento su un fenomeno fondo matematica e fisica poteva andarmi peggio questo sembra dirci kant schopenhauer ci dice no peggio di così non si poteva perché le lenti inganna eventi ti mostrano un mondo che non è reale è una deformazione del mondo quella che tu vedi ok è un mondo falso addirittura schopenhauer
e nella sua descrizione si lascia non può andare anche a un linguaggio quasi poetico lo paragonano stato onirico e un sogno quello che noi vediamo il fenomeno non è la vera realtà è come se stessimo segnando arriva addirittura a citare shakespeare no siamo fatti della stessa sostanza dei sogni celebre la celebre battuta di shakespeare che riprende per dire cose che il mondo e che viviamo il fenomeno è un mondo illusorio è un mondo onirico è un'esperienza ingannevole tanto è vero che schopenhauer non chiama il fenomeno fenomeno preferisce chiamarlo con un altro nome che è quello
di rappresentazione e l'ho detto prima il titolo dell'opera principale schopenhauer e il mondo come volontà e rappresentazione qui tiriamo in ballo questo primo termine del titolo e rappresentazione cosa vuol dire che il mondo non è il mondo esterno non è la realtà che ho davanti non è la tata che io conosco io non conosco questa data io conosco a livello fenomenico la rappresentazione che mi sono fatto di questa pazza perché io quando guardo cosa ricevo dicevo le impressioni delle sensazioni e io conosco le sensazioni non conosco lei conosco quello che tocco conosco di toccare il
vedere non l'oggetto che tocco è vero mi chi vuol dire che l'oggetto che tocco è vero potrebbe essere diversissimo dalla percezione che ho dell'oggetto capite questo è l'eventuale il numero questo appena vi dico questo è già fenomeno ma quello che io so esserci qua quello che io percepisco esserci qua non è questo è dentro di me è una mia rappresentazione quello che dicevano anche gli idealisti in fondo non fa altro che riprendere un'idea già vanta tra gli idealisti per questo arriva a dire che fenomeno chiamiamo rappresentazione che più adeguato ma possiamo chiamarlo anche velo di
maya cosa vuol dire velo di maya il velo di maya era anche questo veneto ve l'ho già accennato prima era una figura della spiritualità indiana della religione indiana è mai una dea secondo la quale secondo questa figura appunto la dea cala avanti tra virgolette agli occhi degli uomini un velo una cortina un sipario come teatrale che ci nasconde la vera realtà delle cose e come siano in avanti agli occhi avessimo le tendine oscuranti che ci proibiscono di vedere cosa c'è dietro e dietro c'è la verità quindi noi ci fermiamo un certo senso la superficie ci
fermiamo a una rappresentazione quasi teatrale direi no il mondo e teatri mondo il palcoscenico il mondo e sogno il sogno nel senso che la nostra fantasia quasi alla nostra rappresentazione è una creazione nostra di quello che ci sembra percepiamo ma non è una realtà ok e anzi il fenomeno non è più qualcosa di positivo come era per camper cantera si una cosa limitata ma accettabile una accettabile perché ci nasconde la verità ci ottenebra la mente i sensi non ci permette di capire che senso ha il mondo qual è il significato di questo non ha ammesso
che poi ci sia poi vedremo se c'era non c'è però capite è un ostacolo non ha più un qualcosa di positivo è accettabile è un ostacolo da superare ma dove perché è un velo che ottunde nasconde copre e quindi lo scopo di schopenhauer diventerà come dice proprio lui squarciare il velo di maya cioè come in un palcoscenico quel sipario chiuso arrivare con un coltello e tagliare il bene tagliare e aprile e vedere cosa c'è oltre come quando apprende una scatola con tagliacarte aprite vedete cosa c'è dentro così è il meccanismo così dobbiamo scoperchiare il vaso
di pandora in un certo senso e vedere oltre queste lenti deformate ovviamente se il mondo è una mia rappresentazione questo implica che io e il mondo siamo in un rapporto particolare tra noi soprattutto io il soggetto che cos'è dove si trova ha bisogno nel mondo certo che ha bisogno nel mondo perché dio è colui il quale percepisce il mondo se dio si definisce nella misura in cui percepisce dio ha bisogno del mondo ha bisogno di qualcosa da percepire se non non esisterebbe e a suo modo la sua volta il mondo ha bisogno nel soggetto con
lo percepisca perché il mondo è ciò che ha percepito e se non c'è un soggetto perche'per cedente che perché percepisce non si può essere neppure il mondo mondo è soggetto simply cana vicenda mondo è soggetto sono entrambi necessitati a coesistere all'interno poi però rappresentazioni perché rappresentazione nella presentazione nell'oggetto ma anche rappresentazione del soggetto ovviamente questo rapporto biunivoco f.chopin auto una novità che era stata negata dalle filosofie precedenti il materialismo dice schopenhauer ha ridotto il soggetto a materia e quindi il soggetto a mondo ha detto il mondo è il soggetto solo a stessa cosa nel senso
che sono tutto mondo l'idealismo fate contrario ha ridotto il mondo al soggetto dicendo che il mondo non esiste in quanto è tutto contenuto nel io ci opponiamo dice io sono il primo che da un vero rapporto equilibrato tra io e mondo che si implica implicano e necessitano vicenda con attenzione come è fatto però questo mondo questa rappresentazione questo velo di maya deformante che se cioè deformante perché quando mi guardo intorno e non colgo nessuna deformazione com'è possibile che sia deformati in che senso lo è n c'e una partenza di chiarire meglio il suo discorso mostrano
quale sono quali sui milano secondo lui le forme a priori della presentazione allora vi ricordate che per kant il fenomeno nel mondo vice vos entrato attraverso i sensi e le forme a priori di spazio e di tempo questo è un primo due formati raw di quelle della sensibilità poi c'erano le altre formazioni che hanno le categorie che però intervenivano nell'intelletto quando formulava mi pensieri e così via bene questo era kant schopenhauer dice campo ha avuto ragione in alcune ha individuando alcune forme a priori spazio tempo vero ci sono e schopenhauer riprende queste due d'accordo con
canti che spazio tempo 612 formativa ma in più invece di tenere in ballo tutte le dodici categorie kantiane schopenhauer riduce le sintetizza in un certo senso tutte a una sola che è la forma a priori del che lui diciamo così la forma a priori della causalità che lui stesso chiama il principio di ragione sufficiente cosa vuol dire vuol dire dovete anche qui ricollegati dobbiamo ricollegarci a quello che diceva kant migliorate abbiamo parlato 12 categorie divise in quattro gruppi di modalità relazione eccetera eccetera eccetera ora tutte queste categorie io avevo sottolineato in particolare la categoria di
causalità di tendenza quella categoria su quindi ho letto si fondava poi il principio di causa effetto che era quella forse più importante per capire poi la fisica il meccanismo di ragionamento di tante così vivo ora schopenhauer d'accordo con quello che abbiamo detto noi la più importante delle categorie quella di causalità dipendenza tanto è vero che tutte le altre secondo schopenhauer sono diciamo derivate da quella prima e unica vera categoria quindi dice invece di tenerci in ballo tutte le ricercatori e prendiamo solo un una formativo la forma priori della causalità possiamo chiamarla con le chiama del
principio di ragione sufficiente perché lo chiama principio di ragione sufficiente perché di fatto la ragione sufficiente è quella regione che spiega nesso causale spiega perché dà una certa causa qual è la ragione sufficiente per cui derivi necessarie perfetto quello che interessa a noi è però capire che per schopenhauer il mondo fenomenico al mondo contrassegnato da spazio tempo e nessi causali spazi tempo e leggi per i nessi causali vuol dire quello leggi necessarie riguardano la fisica che riguardano il ragionamento che riguardano i vari ambiti della vita allora il la rappresentazione il velo di maya il mondo
onirico di cui parlavamo il mondo ingannevole di cui parlavamo e il mondo della fisica è il mondo della logica e il mondo e qui tutto sembra essere legato e ordinato da leggi capi testamentario in un campo minato forse avete capito forse ve lo spiego io adesso mai perché si vedranno in un campo minato perché se io dico che in modo che mi vedo attorno che un mondo ordinato e regolato da leggi necessari è un mondo ingannevole è un mondo illusorio e un sogno significa che la realtà non è ordinata significa che la realtà non è
strutturata in maniera necessaria come un affare sia capite significa che paradossalmente la verità ai caos e il sogno e l'ordine che è una cosa strana noi siamo abituati a pensare che quando sogniamo viviamo nella dimensione tra virgolette strampalata dove la logica non torna dove possiamo fare cose completamente logiche contrari alle leggi della fisica possiamo volare possiamo morire e rinascere con succede di tutto nei sogni ma nella vita n'erano la vita vera ci sono le leggi meccaniche della scienza e della logica e così via si sta dicendo che in realtà vero il contrario che in quella
che crediamo essere la vita vera ma che in realtà e sogno ci sono le leggi della logica della fisica ecc ma che la verità è molto meno ordinata di quanto ci sembri per questo schopenhauer è un innovatore un uomo controcorrente contro sicuramente gli ideali gli idealisti di agri in particolare che era uno dove siamo anche il mondo sempre razionale ma anche uno che apre la porta a una deriva strana che farà la filosofia il pensiero dell'ottocento e del novecento perché inizia a farci sorgere il sospetto che il mondo non sia per nulla ordinato nel mondo
sia caos sia disordine sia mancanza di leggi cose che l'uomo nell'ottocento non era forse pronto ancora ad accettare quindi il mondo della rappresentazione del mondo del velo di maya un mondo deterministico ordinato necessari dove tutto avviene per una causa è una certa casa corrisponde sempre un certo effetto c'è un'unica eccezione che c'è una volée prende in parte da kant un eccezione riguarda la morale simili giornata anche canta ci aveva detto nella rosa in pratica che è vero che nel mondo della scienza l'uomo vive in maniera meccanicistica necessario certa ma quando fasci inter morali supera i
limiti del fenomeno ecco super napoli sembra ribadire questo perché dice noi nell'agire del della materia nelle leggi del ragionamento è certa la possiamo sempre terminali rapporti di causa è stata in maniera molto chiara necessaria non possiamo però farlo tanto facilmente nell'azione morale perché perché la sam e morale è vero che ha degli effetti concreti nella vita nella rappresentazione ma parte trae origine da dentro all'uomo e l'interiorità dell'uomo sembra non a porta verso qualcosa che va oltre il fenomeno molte le rappresentazioni l'interiorità dell'uomo non è e 9 no non è soggetto spaziate l'interiorità dell'uomo non è
così prevedibile e meccanicamente determinabile questo è l'unico tre tenori perché lo riprendiamo tra poco in ogni caso in generale nuovo viene in un mondo ordinato ma illusori sì proprio tentare di questo mondo risposta è no felice schopenhauer l'uomo è un animale metafisico vuole vederci chiaro vuole andare oltre quello che i sensi sembrano rindi e vuole capire questo lo porta a cercare appunto di squarciare il velo di maya ora bisogna squarciare lacerare questo velo di maya con la possibile farlo canta completamente esclusa questa possibilità scioperavano è convinto che si possa certo non si può farlo usando
i mezzi di calcio cercando e cosa diceva diceva che con l'intelletto che era il grado più elevato della conoscenza affidabile sì ci si doveva per forza basare sulle categorie quindi rimanere nel piano fenomenico la ragione provava ad andare a parlare del no meno ma dicevamo si prendeva si assumeva delle prerogative che non poteva poi sostenere cioè si lanciava in un volo pindarico voleva dire cose su cui non aveva i mezzi per parlare in una ragione falliva idealisti poi avevano superato questo limite ma abbiamo anche detto con huggel che di sera all'intelletto è finito ma la
ragione coglie il tutto quindi affidiamoci alla ragione schopenhauer non accetto non usa nell'intelletto nella ragione cioè capisce che l'intelletto cantiano per forza di cose non può arrivare al nome martina è anche la ragione degli idealisti non possa arrivare veramente al nome non bisogna scegliere un'altra strada una strada non razionale internet e le ragioni che sono tutte e due facoltà della conoscenza e sono facoltà conoscitive della mente ma qui bisogna fare a meno della mente bisogna guardare il corpo riceve panau bisogna ascoltare il corpo perché la mente non c'è non può arrivare la mente l'ha già
capito camper è limitata da questo punto di vista ma il corpo può permetterci di accedere al nome perché perché il corpo mentre la mente pensa il corpo assente e sentendo percepisce qualcosa che va al di là delle forme a priori non hanno detto che l'informazione inquadrano la rappresentazione di uno spazio in un tempo in una causalità in un principio di ragione sufficiente cioè le formazioni delineano un mondo razionale legato da leggi il corpo va oltre queste leggi lo dicevo anche prima no il corpo sente delle cose che vanno oltre lo spazio il tempo sente nelle
cose che vanno oltre il principio le cose effetto no un corpo percepisce qualcosa di più grande a volte pensate ai desideri possiamo dire che i desideri siano limitati nello spazio e nel tempo ma quando mai pensate a leopardi che desiderava l'infinito sentiva di desiderare l'infinito ecco se io penso all'infinito lo riesco a pensare all'infinito perché perché il concetto di infinito concetto che va oltre le possibilità della mia mentalmente limitata l'infinito mi fa esplodere lamentano l'intelletto non può concepire l'infinito è anche la ragione di direzione nell'azione sì insomma se ne può discutere infinito noi civili come
stata una retta intimità fuoriuscita pensarono una rete infinita pensata una vetta molto lunga ma all'infinito e difficile da concettualizzare concepire con la mente no però però lo sentiamo a volte le infinite ma ripeto da cui cerino palmi l'infinito alla siepe che gli ottoni della vista a proposito di cose che coprono no e però vorrebbe sa che anche se vedessero la siepe non vedrebbe l'infinito ma desidera un infinito ecco il desiderio va oltre i limiti della mente no non è soggetto lo spazio in associato neanche al tempo non è soggetto a causa effetto dentro il corpo
c'è una cosa che va oltre e allora dice schopenhauer se vogliamo capire cos'è il nome non dobbiamo ripiegarci su noi stessi e questo è tipicamente domani dobbiamo guardarci da dentro dobbiamo ascoltare il nostro corpo e cosa scopriamo se guardiamo al nostro corpo ci accorgiamo che la vera natura più profonda del nostro corpo e il desiderio e l'impulso è l'energia è il volere cose il volere raggiungere qualcosa in desiderio ripeto la brama secondo saponaro questo è evidente se ci pensiamo il nostro corpo andando più in profondità rispetto alla ragione rispetto alla razionalità è desiderio e anzi
tutti i nostri comportamenti e tutti i nostri stessi organi corporei non sono altro che manifestazioni esteriori del nostro desiderio interiore vi faccio un esempio che poi riprenderemo parlando del dolore ma che vale la pena anticipare quando io mi innamoro po voi vi innamorate io ho già dato quando voi vi innamorate desiderate l'altra persona ma in fondo se voi desiderate davvero l'altra persona una volta ottenuta mettiamo che arriverà a primavera per tutti un amore eletto fine un sacco uscita adolescenti tristi e malinconici ma vi assicuro che a volte l'amore trionfa quindi mettiamo che riusciate a conquistare
il vostro amato la vostra amata a quel punto siete soddisfatti ho iniziato a desiderare qualcos'altro e a desiderare qualcos'altro ancora ea desiderare altro ancora e ancora e ancora in fondo la vitamina d siderale cose cose intendono nel senso materiale ma desiderare obiettivi persone sentimenti cose verso cui tendere in fondo non è questa la vera natura del nostro essere il desiderio tutto ciò che facciamo non è spinto da un desiderio di qualcosa che non avrà ma da un istinto che ci spinge a ricordatevela mondialista in parte con spinosa se vi ricordate no perché non sa tutto
ciò che muoveva l'uomo re conatus che era una sorta di istinto di sopravvivenza di conservazione è un desiderio conatus cosa è il conato è una spinta no un un un impulso a fare qualcosa a desiderare qualcosa un'energia che ci spinge avanti ecco schopenhauer pensa proprio questo il numero è questo è quella che lui chiama la volontà di vivere volontà che possiamo scrivere anche con la b maiuscola perché non è il volere questo volere quell'altro è la volontà che sta alla base di ogni volere è la spinta a vivere è l'istinto di conservazione ma non solo
l'istinto di conservazione e ogni spinta a esistere ea volere la spinta riprodurci la spinta a sopravvivere la spinta a lavorare la spinta ad amare sono tutte spinte tutte volontà manifestazioni di una grande e volontari quella con maiuscola come vi dicevo anche il nostro corpo e se conoscete navale manifesta tutto questo se guardiamo gli organi del corpo gli organi nessuno altro che una oggettiva di oggettivazione una manifestazione della volontà di vivere l'apparato digerente e l'oggettivazione della nostra volontà di nutrirci l'apparato sessuale è l'oggettivazione della nostra volontà di riprodurci ho parato nervoso legislazione la nostra volontà di
sentire e così via ogni apparato non è altro che volontà che si concretizza potremmo dire il nostro proprio questo ma tutto il mondo e questo tutto il mondo evoluto la nota il numero nel senso che è davvero la radice ultima delle cose è la verità sul buono dietro al velo di maya c'è la volontà è però questa volontà ha delle caratteristiche ben precise per questo il titolo dell'opera la prima il mondo come volontà e rappresentazione la presentazione del fenomeno la volontà il nome ed è accessibile conoscibile ci possiamo arrivare a conoscerlo perché dentro di noi
questa volontà questa riceverà ultima metafisica del mondo non a caso questa volontà è la verità di tutto ciò che esiste ma è presente nelle cose in maniera diversa o meglio è presente in tutto l'anno nuovo è consapevole nelle cose è inconsapevole cosa vuol dire che secondo schopenhauer uomo sa o può sapere può scoprire di essere volontà la natura non lo sa ma lo è anche questa tassa e volontà seguono scioperano quindi attenzione quando parodi volontà volete pensare la volontà nel senso psicologico del termine non è la mia forza di volontà che in un fumetto in
dieta l'impegno mettere in rete quella è la vera dice delle cose non è quello quella una manifestazione della volontà alla volonta vera è una sorta di energia che ci spinge a esistere è una pulsione un istinto una forza profonda nascosta un rispetto un'energia vitale quasi che ti spinge a esistere che noi abbiamo di cui ci possiamo anche rendere conto di avere ma che hanno anche le cose ma anche la tazza questa volontà di vivere la tazza esiste perché c'è un'energia che la fa esiste che la spinge a essere ciò che è questa e la volontarietà
come vi dicevo prima però questa volontà delle caratteristiche precise e le ricaviamo ragionando kantianamente come vi dicevo la volontà è il nome il nome no non si sottopone alle formativo l'errore a priori creano sono le lenti io guardo il mondo attraverso lenti e crea un fenomeno quindi il fenomeno è il mondo attraverso le lenti di numero è il mondo senza le lenti possiamo dirla così giusto sente alle lenti deformanti è la vera realtà abbiamo detto ora queste lenti rosa sono specie parliamo ci sono spazio tempo e causalità principio di ragione sufficiente spazio tempo e cose
dunque se le lenti sono queste il fenomeno segue lo spazio segue il tempo segue ricevevo il caso esperto il principio della non sufficiente il nome no no il numero è oltre le lenti quindi il nome no cioè la bontà di vivere non è soggetta uno spazio non è soggetta al tempo non è soggetta al principio di ragione sufficiente cosa significa allora vediamo né una una non ai soggetti allo spazio cosa vuol dire che la volontà non puoi dire è qui e là di più di quadri più di là è l'iphone è lì dietro perché dire
è qui e là significa spazializzata ma la volontà di vivere sia il mio nome non è spazialità bile e quindi è pronto a rivivere è ovunque non è in nessun luogo perché era per tutti non solo proviamo sottoporlo al tempo possiamo dire che la volontà è oggi era ieri sera domani no perché il tempo si applica ai fenomeni non ha i numeri una numero quindi non alla nota di vivere quindi la volontà di vivere non si può tempo realizzare e quindi non si può limitare nel tempo e quindi è eterna il volto di vivere ovunque
e da eterna quindi è un qualcosa di assoluto indistruttibile eterno capite siamo di fronte al principio che ricorda gli assoluti dell'idealismo in certa misura e delle religioni no è una forza un'energia abbiamo retto eterna infinita indistruttibile assoluta stiamo nanno vicini ma ci rimane un terzo punto da analizzare gli ho detto che non è sottoposto lo spazio non è sottoposta al tempo non è sottoposto al principio di causa è stata la causalità cosa vuol dire questa è la parte forse più importante se non è soggetta al principio di causa effetto vuol dire che non agisce secondo
regole causanti secondo i mezzi necessari secondo me le regole per cui da deriva b la volontà di vivere non segue regole non segue rapporti di causa effetto consegue principi necessari agisce liberamente è in sé così schopenhauer e attenzione a queste le indicazioni importanti la volontà di vivere è una forza libera e cieca c'è chi vuol dire che non va in nessuna direzione perché dire che va in una certa direzione vuol dire che ha un obiettivo vorrebbe dire che segue delle regole ma le regole appartengono al mondo se non a ricorrono il mondo numerico la volontà
non segue alcuna regola non segue alcun principio perché non è soggetta nessun principio di causa effetto è una forza che non ha scopo vuol dire attenzione per questa è una situazione tremenda 6 18 nauer perché perché se la vera natura del mondo perché la valuta la vera natura del mondo è quella che non c'è un uno scopo e non c'è una direzione che non c'è nessun rapporto di causa effetto che non c'è nessuna regola vuol dire che il mondo è caos il mondo è mancanza di senso nel nostro mondo per schopenhauer nulla ha senso perché
la volontà rivivere una forza irrazionale completamente irrazionale non segue una legge non è sottoposto ad alcuna legge e qui c'è il grande distacco dall'idealismo da hegel in particolare per agganciare un assoluto che guidava la vera realtà nel mondo era questo assoluto era il noumeno no che guidava il mondo guidava tutto eccetera ma lo guidava non andando a caso mandava a caso aveva una direzione ben precisa e una legge nazionale c'è scritta da seguire è lui stesso era questa legge razionale secondo schopenhauer non c'è alcuna lettera finale tutta caos la conseguenza come vi dicevo tragica la
vita non ha senso la vita per schopenhauer non ha senso è forse il primo filosofo che da un'integrazione così drammatica dell'esistenza ma non sarà l'ultimo la vita non ha senso senso non ha direzione non ha significato la volontà non ha scopo se non uno solo uno scopo ce l'ha allo scopo per modo di dire scopo della volontà è continuare a esistere e perpetrare se stessa continuare a esistere nel tempo per questo l'uomo è spinto a desiderare soprattutto è spinto a riprodursi a esistere una mazzetta così facilmente il suicidio nuovo no perché perché hanno una spinta
che energia pronto a rivivere che lo spinge a esistere ea far continuare questa esistenza se non potrà condannarlo a lui e continueranno i figli e per i figli e poi figli questa energia ci spingerà non avanti ma senza uno scopo andiamo avanti per nulla semplicemente per il gusto di andare avanti perché la volontà vuole continuare a riprodursi ma siete che sia uno scopo terza cioè non è che ci rivolgiamo perché poi otterremo hicks yz no lo scopo e se nella riproduzione in sé e quindi non c'è nessuno scopo questo è il senso l'uomo è si
immagina che la sua vita abbia senso sogna si illude col suo velo di maya che la sua vita sia ordinata e ci siano delle leggi ci siano dei significati nella sua vita ma la sua vita non ha significati ovviamente tutto questo non c'è spazio per dio sembrava non affronta il tema di homan era troppo esplicita alcuni riferimenti in alcune opere però non è che si propone di dimostrare che dio non esiste direi quasi che dà già per scontato quindi io non esista e schopenhauer e la realtà è questa la realtà non realtà priva di senso
dove l'unico assoluto perché la volontà è un assoluto è un assoluto irrazionale che non pensa che non sceglie che non ha scopi è una forza e di una forza assurda potremmo dire quindi dio non c'è ed è un'illusione anche dio che supera wer è una fantasia che l'uomo si e dato poi ripeto lui il tema non lo approfondisce tantissimo vedremo che presto altri filosofi che invece tenteranno di spiegare perché secondo loro dio non c'è e perché l'uomo si è creato l'illusione di dio scioperare dando per scontato tutto questo però è chiaro che siamo davanti a
un ateismo pessimistico tragico in cui l'uomo si sente di colpo solo e tersi quindi la volontà di vivere è la vera realtà delle cose ma come si fa a passare dalla volontà di vivere che è un assoluto che appunto una forza alle cose mi fa passare quindi dal numero al fenomeno sembrava tenterei spiegarlo con una spiegazione che la riportiamo non è poi così fondamentale però tenta di spiegarlo se sei un appello a platone perché lui dice in realtà come fa ad oggettiva rsj nella volontà soggettiva prima con una tappa intermedia che è quella costituita dalle
idee cioè esistono secondo schopenhauer degli archetipi di tutte le cose cioè proprio come diceva platone un'idea che rappresenta tutti insieme riconosce un modello un archetipo appunto modello eterno per tutta una serie di cose c'è l'idea di una mucca il modello di tutti gli uomini c'è l'idea di triangolo che è il modello l'archetipo ritmo critica quindi prima di tutto la volontà soggettiva in quest'idea dopodiché le idee vengono passate attraverso legge così il prisma di spazio tempo e si oggettiva non nelle cose si moltiplicano e si aggettivano nei negozi quindi tra le cose la volontà c'è questo
rapporto di oggettivazione che passa attraverso treni the atomic e quindi come dicevo non ha la volontà e la radice di tutto quelle cose come l'uomo animate razionali delle cose animate mano razionali come gli animali e le piante ma anche delle cose inanimate la volontà ed entrano ogni cosa e c'è una vera ripetura a fine anno una sorta di piramide della natura dove al gradino più basso di questa piramide sotto alla base ci sono le forze della natura poi ci sono le piante quegli animali e infine in verso il vertice l'uomo ma attenzione questo vertice è
ingannevole perché l'uomo si sta sopra ma non è la posizione migliore questa non è la posizione più più bella più importante perché l'uomo sta al vertice quindi a più consapevolezza e l'uomo che è l'essere che i piedi tutti capisce nell'universo il suo destino ma questa consapevolezza è una consapevolezza ripeto tragica si sta meglio non sapere qui schopenhauer e si appella spesso anche alcuni testi di saper stare anche la bibbia no quello dice più sapienza avrai più soffrirai qui c'è questo concetto di schopenhauer perché luogo che sa è però essere più debole è un animale malaticcio
dice position penale perché è debole è infiacchito è vittima di questa volontà e sa di esserlo quindi è doppiamente beffato potremmo dire non solo uomo ragiona ma la ragione debole molto meglio chi vive con gli istinti perché l'istinto è più forte l'istinto del tunnel istinto della vera natura la volontaria per la natura delle cose l'uomo soffoca questo istinto con la ragione e questo lo porta a soffrire di più a star peggio ad essere appunto un animale malato che si pone sia il vertice della piramide in mano di torre di pirro perché chi vorrebbe essere al
vertice quando il vertice è la posizione più scomoda insomma queste sono ruolo da rappresentazione nome nel fenomeno che schopenhauer e per ora io oggi intendo trovarmi qui perché abbiamo già detto parecchio messo incinta volo vari argomenti che vanno valgono la pena essere studiati per studiarli con calma per ragionarci un po sopra confrontarsi con libro e così via la prossima volta vedremo un argomento meno difficile però anzi senza però forse proprio per questo più accattivante più coinvolgente che sono le conseguenze di questo sistema certo siamo per il più divertente ma non è tanto divertente che parleremo
di dolore pessimismo tragedia suicidio di tutti noi siamo dei ragazzi quando hanno un certo interesse per questi temi che quindi ne sarà comunque interessante scoprirli parleremo anche di amore vedremo cosa pensa schopenhauer del lavoro ma questo sarà argomento della prossima lezione per il momento guardate sul libro riascoltate il video in descrizione vi lascio come al solito elenco degli argomenti trattati e il link per ritrovarli nel video e se avete domande sono qui sapete come trovarmi a contattarmi ci vediamo presto con la seconda parte bella del percorso sul schopenhauer [Musica] [Musica]