allora noi questa sera raccontiamo una rivolta popolare del medioevo la più importante è rivolta popolare che ha avuto luogo nell'italia medievale il medioevo è un'epoca in cui le rivolte sono frequenti sono sempre alle volte e non sono mai rivoluzioni perché lo dicevo già ieri molti di voi c'erano scusatemi se ogni tanto ripeterò qualche commento noi chiamiamo rivoluzioni quelle rivolte che hanno successo e che riescono a rovesciare il mondo e lo lasciano diverso da com'era prima però la storia degli uomini è anche piena di momenti in cui un'infinità di gente si gioca la vita pur di
cambiare il mondo e poi non ci riesce e noi allora quelle le ricordiamo come rivolte come sommosse come tumulti ecco la grande rivolta fiorentina che racconteremo stasera è passata alla storia come un tumulto il tumulto dei ciompi e quando gli storici dicono tumulto e implicito il discorso si va bene hanno fatto grande disordine e stato un momento drammatico ma alla fine non ha portato da nessuna parte neanche loro sapevano cosa volevano io spero stasera di riuscire a farvi vedere che non era così e cioè che anche certi momenti in cui il popolo si è mosso
e ha rischiato la vita e molta gente ce l'ha lasciata la vita e non è riuscito a cambiare il mondo però lo volevano cambiare sapevano cosa stavano facendo certo poi io dico il mondo loro volevano cambiare firenze parliamo di una rivolta del popolo di firenze degli operai dell'industria tessile il loro orizzonte e firenze lo stato dentro cui vivono è firenze la loro vita e quella il loro orizzonte è quello è il governo di firenze che hanno voluto cambiare la società di firenze non ci sono riusciti ma vale la pena raccontare quello che hanno provato a
fare è una storia complicata è il spero di riuscire a raccontarla chiarendo i vari snodi perché il primo sbaglio che potremmo fare sarebbe di pensare siamo nel medioevo sarà stata abbastanza semplice abbastanza primitiva quella società non è così era una società molto complicata dove erano complicate le istituzioni complicata la politica e per capire cosa loro volevano fare bisogna e purtroppo spiegare volta in volta quale era il contesto politico allora siamo a firenze e venerdì 18 giugno 1378 il gonfaloniere di giustizia sull vestro di messer alamanno de medici riunisce a palazzo vecchio i priori chi sono
i priori i priori sono la giunta che governa la città di firenze sono otto più il gonfaloniere di giustizia sono otto perché firenze è divisa in quattro quartieri e tutti gli uffici tutte le cariche tutte le commissioni vengono spartiti fra i quattro quartieri firenze è governata da otto priori 9 con il gonfaloniere di giustizia questi otto priori poi vi dirò non è il caso di dirvelo subito vi dirò poi come fanno a nominarli per adesso vi dico una prima cosa noi oggi siamo ossessionati dall importanza della continuità dell'azione di governo e quindi continuamente nella nostra
politica quando un governo cade un dramma perché si interrompe qualcosa è un governo che è durato soltanto un anno ci sembra che non abbia avuto assolutamente il tempo di sviluppare la sua progettualità la continuità del governo a noi sembra una cosa importantissima ai fiorentini del medioevo non importava assolutamente niente della continuità del governo gli importava invece moltissimo un'altra cosa che nessuno si abituasse troppo a comandare di conseguenza gli otto priori e il gonfaloniere di giustizia restavano in carica due mesi dopo due mesi se ne facevano degli altri allora il gonfaloniere di giustizia che è il
principale è ufficiale esecutivo la giustizia cosa vuol dire la giustizia per uno che abita a firenze nel medioevo e che se ci sono dei delinquenti me li dovete arrestare e impiccare li voglio vedere impiccati questo è la giustizia il gonfaloniere di giustizia che comanda la polizia arresta la gente interroga tortura esegue le condanne a morte e il l'uomo più forte diciamo di questa giunta di nove che ogni due mesi viene nominata e poi cambia due mesi dopo il gonfaloniere di giustizia sull vestro di messer alla mano de medici riunisce i priori e presenta la proposta
di rafforzare gli ordinamenti di giustizia e cioè quelle leggi del comune di firenze che sono in vigore ormai da quasi un secolo e che puniscono i magnati i nobili quando sono troppo prepotenti cosa vuol dire tutto questo non lasciatevi ingannare dal nome del gonfaloniere di giustizia sull vesto de medici i medici non sono ancora i signori di firenze d'accordo e molto di là da venire la signoria dei medici i medici sono una famiglia del popolo fiorentino fra tante una famiglia che conta una famiglia che ha un sacco di soldi una famiglia di banchieri ma una
famiglia come tantissime altre questo governo dei priori è un governo di popolo dicono loro un governo di popolo significa che i priori vengono nominati a partire dalle organizzazioni dei mestieri dalle organizzazioni che riuniscono gli imprenditori grandi e piccoli di tutte le attività economiche di firenze sono le arti come le chiamano loro vogliamo chiamarle le corporazioni ecco ve lo spiego meglio ma per darvi un'idea è come se il governo fosse nominato da noi ogni due mesi da confindustria confartigianato e confesercenti che si mettono d'accordo e decidono ti devono essere i ministri e questo in sostanza loro
lo chiamano il popolo il popolo vuol dire tutti quelli che hanno un'attività padroni e padroncini gli imprenditori diremmo noi chiamiamoli così loro non li chiamano così è il popolo il popolo vuol dire certo è differenziato c'è di tutto nel popolo ci sono i grandi banchieri come i medici e c'è il calzolaio all'angolo ci sono i grandi importatori di tessuti ci sono i lanaioli che hanno centinaia di operai al loro soldo e c'è il fabbro c'è il macellaio c'è il maestro muratore quindi è un mondo molto differenziato ma in comune questo tutti quelli che hanno un'attività
lavorativa o un'impresa loro sono il popolo e sono loro che comandano voi capite già quando su uno e cerca di capire come funzionava una società del passato devi capire come loro usavano le parole no dice a firenze comanda il popolo quindi i poveracci e no firenze è piena di salariati di gente che lavora sotto padrone di operai a giornata sono il popolo no quelli sono la plebe al massimo solo il popolo minuto i piccoli piccolissimi loro non comandano loro non sono organizzati le organizzazioni sono per i padroni e padroncini però già così capite c'è un'infinità
di gente che sente di partecipare al governo della città la corporazione dei banchieri sono pochi poche decine di grandi famiglie ma la corporazione dei macellai sono centinaia e centinaia figuriamoci poi quelli che fabbricano le botti quelli che fabbricano le selle no ecco un infinità di gente e questa infinita di gente partecipa al governo della città come come vengono nominati i priori è un sistema meraviglioso i capi delle arti i capi delle corporazioni sia quelle grandi gli industriali banchieri sia quelle piccole gli artigiani ogni qualche anno preparano dei grandi sacchi le borse li chiamano loro dentro
queste borse si mettono tanti bigliettini con i nomi degli iscritti alla corporazione ovviamente il momento in cui si fanno le borse un momento fondamentale e lì ci sono i dirigenti dei sindacati chiamiamole così della confindustria del confartigianato che dicono allora abbiamo l'elenco questo qui lo mettiamo no questo non mettiamolo quest'altro questo mettiamolo e riempiono queste borse con migliaia di nomi e poi ogni 2 mesi si sorteggiano i priori che per due mesi governeranno firenze e si tirano fuori i nomi dalle borse divise per quartieri divise per corporazioni si sorteggiano naturalmente il meccanismo prevede che si
sorteggiano molti nomi dalle borse dei banchieri degli industriali è invece pochi nomi dalle borse degli artigiani dei calzolai dei venditori di formaggio eccetera però tutti hanno la possibilità di essere chiamati sono migliaia e migliaia i fiorentini che una volta nella vita ho anche tanti a volte nella vita possono essere chiamati a fare i priori e non solo i priori e pieno di commissioni sottocommissioni tutte sorteggiate loro questo lo chiamano un governo largo voi direte un banchiere come sull vestro de medici e il ciabattino all'angolo cosa hanno in comune hanno in comune che sono tutti e
due imprenditori sono tutti e due gente che lavora e a firenze ci sono anche tante famiglie così ricche e così nobili che invece non lavorano e quelli sono i nemici i nobili i cavalieri i signori quelli che da sempre hanno la terra per cui la roba gli arriva dalle loro terre non hanno bisogno di lavorare magari hanno un po di azioni delle banche quello sì ecco però per il restano i castelli i contadini in città vivono in palazzi nelle torri e non lavorano e siccome non lavorano fanno altro fanno la guerra fanno i tornei hanno
i cavalli le armi fanno il gran signori i magnati dicono loro i grandi vanno in giro a cavallo e non si sono mai sporcati le mani a bottega i grandi a firenze sono tanti sono straricchi hanno molta influenza ma è da molto tempo che il popolo ha deciso che loro non devono partecipare al governo quelli sono i nemici del popolo se lasci fare a loro pensano solo ai loro interessi e invece noi il popolo noi vogliamo comandare noi perciò a firenze sono in vigore da un secolo gli ordinamenti di giustizia che dicono qui c'è un
elenco di grandi famiglie nobili i brunelleschi tornabuoni e tutte queste famiglie nobili i loro membri non possono essere sorteggiati per nessun incarico la città c'è la governiamo noi ora voi capite la forza che ha per tenere insieme il popolo questa paura dei grandi perché poi di fatto quando uno va a vedere dice ma ragazzi ma sull vestro de medici straricco e anche lui vive in un palazzo e anche lui ha comprato terre in campo però non importa continua a essere uno che lavora è un imprenditore e anche i piccoli imprenditori lo considerano uno dei nostri
e di lui si fidano quindi il popolo è tenuto insieme da questa paura dei magnati dei grandi dopodiché è uno potrebbe dire ma se comunque i grandi sono tagliati fuori dal governo non possono per legge avere nessuna poltrona ma allora perché sull vestro de medici quel giorno d'estate dl 1378 va in governo va dai priori a proporre di rafforzare queste leggi contro i magnati gli ordinamenti di giustizia è il fatto è che queste parole d'ordine ideologiche continuano a funzionare anche quando non sono più tanto di attualità il popolo a firenze governa tranquillo nessuno glielo toglie
il potere però però riesci sempre a mobilitare la gente si dice i grandi magnati attenzione perché sono un pericolo per noi per la gente che lavora riesci sempre a mobilitarla la gente anche se sono parole d'ordine superate io qui non voglio fare degli anacronismi e degli accostamenti troppo arditi però tutti voi sapete che vent'anni fa in italia c'è un uomo politico che ha vinto le elezioni dicendo i comunisti il pericolo dei comunisti e se non sbaglio che lo stesso uomo politico anche adesso dice di fronte al governo attuale ci sono al governo i comunisti ecco
e così quando per tutta la vita ti sei abituato a scattare quando ti menzionano il nemico ecco anche i fiorentini di allora scattano basta dire i magnati i grandi sono un pericolo e tanta gente scatta e quindi serve tirare fuori queste cose quando un politico come sull vestro de medici ha bisogno di ottenere visibilità ha bisogno di creare consenso o magari serve anche per creare tensioni se uno ha interesse a pescare nel torbido fare in modo che in città ci sia preoccupazione ci si ha paura ecco se può sempre servire è proprio questo che vuole
salvestri il governo di firenze rappresenta il popolo certo da tanto tempo nel popolo comandano i ricchi gli industriali banchieri e loro non hanno quella gran paura dei nobili anzi in genere sono imparentati con loro ma invece sull vestro per emergere vuole far vedere al popolo al popolo numeroso agli artigiani ai negozianti che lui è quello che si prende a cuore i loro interessi non come i ricchi che ormai come dire se ne fregano di voi no ecco è invece io sono quello che si preoccupa di voi e per questo che lui ha portato avanti questa
proposta ed è per questo che i priori in carica la rifiutano perché loro sono rappresentanti di quel popolo ricco che non ha bisogno di stare lì a rinfocolare le tensioni sono tranquilli e va già tutto bene rifiutano e allora salve straw de medici comincia a insultarli i suoi colleghi priori a dire che sono dei traditori traditori del popolo non vogliono difendere il popolo dalla prepotenza dei nobili e poi com'è come non è un attimo era lì che parlava un attimo dopo non lo vedono più dove è andato è uscito dalla sala salve straw de medici
siamo sempre dentro palazzo vecchio a firenze è andato in un'altra sala molto più grande dove intanto ha fatto radunare il consiglio del popolo il consiglio non sono i nove priori sono 300 consiglieri anche l'oro tirati fuori dai sacchi dalle borse sono 300 sono tanti non ci sono solo i ricchi banchieri ci sono anche gli artigiani se la i fabbri macellai e a questo consiglio del popolo sull vestro de medici si presenta dicendo quei traditori dei priori non mi vogliono permettere di ripulire la città dai prepotenti io volevo difendervi dalla prepotenza dei grandi e i priori
non hanno voluto perciò dice sull vestro de medici davanti al consiglio è una sala quasi come questa un po meno noi siamo di più ma insomma ecco salve straw de medici la politica è meravigliosa e non cambia mai salve stret medici dice va bene io mi dimetto pertanto io me ne voglio andare a casa mia e fate un altro gonfaloniere il luogo mio e fatemi con dio cioè statemi bene io me ne vado lascio la politica è una sceneggiata e ovviamente a successo il popolo si infiamma come è che i priori non vogliono dar retta
a questo bra uomo di sal vestro de medici che vuole difendere i nostri interessi contro la prepotenza dei nobili i priori sono dei venduti e allora in mezzo a noi ci sono i traditori i ricchi i banchieri siamo sicuri che davvero vogliono difendere il popolo non è vero sono dei traditori non ci si può fidare di loro nel consiglio dei 300 ci sono anche loro i banchieri gli industriali le grandi famiglie è però si trovano messi un po all'angolo perché la maggioranza è fatta di piccoli artigiani piccoli imprenditori e si sono lasciati prendere per il
naso da sal vestro de medici e quindi cominciano affrontare i consiglieri che rappresentano il popolo grasso come dicono loro cominciano a metterli nell'angolo ce ne sono di questi che tutti sanno che sono degli snob che sono più amici dei nobili che non del popolo anche se dicono di essere di popolo carlo strozzi grande banchiere straricco sapete palazzo strozzi a firenze no ecco e allora succede che un calzolaio prende carlo strozzi per il bavero in pieno consiglio e gli dice carlo carlo le cose andranno altrimenti che tu non pensi cioè le cose non andranno come credi
tu e le vostre maggioranze conviene al tutto si spegne si no e cioè non l'avrete più la finora avete com'è andato voi del popolo grasso nel comune ma è finita la pacchia capito che il calzolaio che prende per il bavero carlo strozzi è come se oggi un calzolaio prendesse per il bavero carlo de benedetti è sostanzialmente quello è il discorso i piccoli che finora non sempre si sono sempre fidati degli straricchi pensando in fondo su un popolo anche loro sono imprenditori anche loro e che adesso di colpo non si fidano più e poi qualcuno dalle
finestre del palazzo grida viva il popolo ed è un segnale che tutti capiscono vuol dire che il popolo è in pericolo vuol dire che il nostro governo di noi popolo che governiamo firenze è in pericolo e allora cosa succede in una città medievale le reazioni sono automatiche poté cominciano a rumoreggiare in città si chiudono le botteghe tutti i negozianti chiudono serano e tutti vanno a casa e prendono le armi e tutti hanno le armi a casa e poi ognuno corre alla sede della sua corporazione perché tutti quelli che hanno anche solo una piccolissima attività in
città appartengono a una corporazione e io posso essere appunto un fabbro un macellaio se c'è nell'aria qualcosa di brutto chiudo bottega vado a casa a prendere le armi e poi vado alla sede dell'amia corporazione a sentire cosa dicono i capi e dopo un attimo siamo tutti lì il popolo governa la città ma paura continuamente paura di essere buttato giù da qualcun altro e quindi è pronto a difendersi perciò il popolo è organizzato in corporazioni armate e basta niente perché tutti si scende in piazza in armi per difendere il nostro governo è tutto organizzato se io
sono un fabbro andrò alla corporazione dei fabbri non c'è più nessuno sono già in piazza dove sono vado a cercarli li trovo perché sono tutti serrati attorno al gonfalone dei fabbri ogni corporazione alla sua bandiera e quando c'è la bandiera si sa che li dobbiamo andare noi vado in piazza dove sono i fabbri dov'è il gonfalone con le tenaglie la lasci solo tutti i miei colleghi tutti i miei mesi tutti i miei conoscenti armati come me pronti a difendere il governo del popolo ei magnati i grandi i grandi sono gli unici a firenze che non
fanno parte delle corporazioni perché loro vivono di rendita vivono delle loro terre politicamente non contano niente perché per legge non possono mai essere scelti per occupare un ufficio però in città contano sono ta e questa è la cosa difficile da capire capite un secolo che nessuno di loro può più avere un incarico però sono straricchi sono tanti sono grandi famiglie rispettate se vogliono fanno venire i loro contadini della campania armati a occupare la piazza loro stessi i nobili sono tutti e gente capace di andare a cavallo con l'armatura capace di combattere hai voglia i fabbri
ferrai oi ciabattini ad affrontare in piazza un gruppo di nobili a cavallo in armatura quindi i nobili contano molto lo stesso e poi contano molto anche per un altro motivo io lo so che vi sto descrivendo un mondo complicato e ve l'avevo detto prima avete mai sentito parlare di guelfi e ghibellini sì i guelfi e ghibellini l'italia è spaccata da tanto tempo fra quelli che stanno col papa e quelli che stanno l'imperatore i guelfi ei ghibellini firenze e guelfa guelfa fino al midollo wells ha proprio col cuore per il buon motivo che i banchieri fiorentini
sono quelli che gestiscono le finanze del papa e di conseguenza sono legati a filo doppio e impensabile che firenze vado da un'altra parte firenze è guelfa e dentro firenze c'è un partito parte guelfa chi conosce firenze ancora oggi c'è palazzo di parte guelfa nel cuore di firenze è un partito organizzato ha il compito di sorvegliare la politica di firenze e garantire che quei bastardi dei ghibellini non riescano mai in nessun modo a rialzare la testa il partito ha il compito di sorvegliare l'ortodossia di tutti i fiorentini e di fare gli elenchi si fanno gli elenchi
degli bellini questi qua nei sacchi non dovete metterli guai se un ghibellino per caso arriva essere tirato a sorte per un incarico qui sono i guelfi sono veri cittadini e possono comandare i ghibellini possono solo ringraziare se li lasciamo stare in città lo stesso a pagare le tasse doppie rispetto agli altri dopodiché zitti e mosca ora parte guelfa il partito che sorveglia l'ortodossia di questa città in questa città dove i nobili i magnati non possono avere nessun incarico però il partito lo controllano loro parte guelfa è interamente controllata dai nobili e quindi noi abbiamo il
paradosso di una città dove i nobili non possono avere nessun incarico ma il partito che sorveglia la vita politica e fa le liste di quelli che devono essere ammessi agli uffici quel partito li lo controllano i nobili e quando si viene a sapere di questa proposta di sal vestro de medici di inasprire le leggi contro i nobili i nobili si riuniscono nel palazzo di parte guelfa per cercare di reagire e però questo li rovina perché in città si viene immediatamente a sapere i magnati si sono radunati e quando i magnati si radunano ci si può
aspettare che domani sono tutti in piazza a cavallo matura pronti a imporre la loro volontà con la forza lo vogliamo no non lo vogliamo la paura dei magnati di colpo diventa davvero qualcosa che mobilita di nuovo la gente tutti in piazza per impedirlo vi dicevo che tra gli industriali della lana e ciabattine i fabbri è davvero difficile trovare degli interessi comuni ma quell interesse lì c'è non vogliamo i nobili signori che ricomincino a comandare in città di conseguenza appena qualcuno dalle finestre grida viva il popolo tutti sanno che bisogna schierarsi schierarsi cosa vuol dire stiamo
a vedere intanto se per caso qualcuno fa qualcosa di grosso ci sarà il colpo di stato ci sarà la guerra civile i nobili scenderanno in piazza armati tutto questo è successo di venerdì venerdì 18 giugno sabato 19 le botteghe restano chiuse sapete che il sabato una volta è la giornata lavorativa e naturalmente come tutte le altre ma quel sabato è tutto chiuso la città di firenze e lì in sospeso che aspetta di vedere cosa succede la notte i gruppi armati delle corporazioni pattugliano la città per mantenere l'ordine l'indomani si decide che le arti devono andare
dai priori e dire che questa proposta di mettere sotto controllo i nobili di inasprire le leggi contro i nobili e giusta noi la vogliamo e i priori faranno meglio ad approvarla lunedì 21 i sindaci delle arti i capi di tutte le corporazioni raggiungono i priori a palazzo vecchio e gli dicono grazie di quello che avete fatto fin qui ma vogliamo di più siamo stufi che parte guelfa comandi in città e qui dovete anche immaginare naturalmente questo potere del partito in cosa si traduce si traduce in questo che il partito nelle sue riunioni segrete dice è
venuto fuori un gruppetto di esponenti dell'arte dei the sito dei dei setaioli per esempio sono gente che sta venendo fuori hanno avuto spesso degli incarichi sono amici nostri no no no cerchiamo di bloccarli cerchiamo di bloccarli pubblichiamo un nuovo elenco di ghibellini che devono essere esclusi da qualunque incarico e mettiamoci i loro nomi e nessuno oserà dir niente non li nomineranno più a nessun incarico quel giorno dai priori i rappresentanti delle arti dicono siamo stufi di questa cosa siamo stufi di questa spada che ci pende sulla testa che la parte guelfa decide di sua iniziativa
che quello lì e ghibellino e quindi non deve più poter fare carriera politica in città e che per dio a questo si provvedesse i priori sono chiusi dentro palazzo vecchio devono decidere cosa fare le arti capiscono che i priori stanno esitando e forzano la mano martedì 22 tutte le corporazioni dai banchieri fino ai fabbricanti di botti sono tutte in piazza con i loro gonfaloni con tutti i loro membri armati tutti lì sotto palazzo vecchio ad assediare palazzo ea gridare viva il popolo con i tre ori dentro che sanno che se non approvano questa richiesta passeranno
per nemici del popolo però qui succede una cosa strana che cambia la storia che io vi sto raccontando perché se non fosse cambiato niente io mi starei comunque raccontando una storia che riguarda i nobili signori che vivono di rendita ai banchieri gli industriali gli artigiani il mondo dei padroni e padroncini firenze c'è una marea di gente che campa e lavora e si spacca la schiena ma non fa parte delle corporazioni gli operai gli operai dell'industria tessile e qui mi devo fermare un attimo per darvi un'idea di che cosa in questo mondo quando noi diciamo l'industria
ovviamente pensiamo ai capannoni della fiat con le macchine dentro con gli operai che timbrano il cartellino c'era questa cosa nella firenze del trecento no non c'era non c'erano le macchine non c'era la macchina a vapore non c'era l'elettricità e non c'erano neanche i grandi capannoni con migliaia di operai però l'industria c'era l'industria c'era perché c'erano innumerevoli piccoli industriali lanaioli piccole o neanche tanto piccoli è e ogni industriale faceva veni comprava la lana grezza all'estero a firenze ogni giorno entrano carovane di muli di asini carichi di sacchi di lana grezza comprata in spagna in inghilterra in
sicilia ogni giorno arriva e ogni industriale investe dei capitali per comprare la lana grezza e la fa venire a firenze e poi la distribuisce agli operai che lavorano a domicilio questa è la differenza rispetto al sistema della fabbrica nostra no col capannone gli operai lavorano a casa e ogni la maiolo ha innumerevoli operai gli manda la lana a casa la lana grezza e ci sono tanti operai che fanno l'operazione più semplice batterla renderla più morbida adatta a essere filata e poi ci sono le filatrici che a casa la figlia milano e poi ci sono i
tessitori che a casa la tessono e ogni imprenditore ai suoi operai gli manda la lana a casa questi lavorano poi arriva un garzone la ritira la porta dal prossimo per la prossima fase lavorativa se volete avere un'idea di questo mondo c'è una novella del boccaccio che la raccolta c'è una bella del boccaccio una nuvoletta breve in cui racconta della simona che era una ragazza povera orfana che campava filando la lana e ogni settimana arrivava a casa il garzone del padrone a portare la lan ad affilare ea ritirare il filato e ovviamente la simona e il
ragazzo che le portano all'area casa si innamorano eccetera eccetera ma sono migliaia e migliaia le persone che vivono così lavorando a giornata e queste migliaia e migliaia di persone campano perché il padrone paga un salario e non hanno nessun diritto non sono organizzati le arti sono le organizzazioni dei padroni ma quel giorno in piazza sotto palazzo vecchio quando tutte le arti sono lì schierate in armi con i loro gonfaloni in piazza comincia ad arrivare anche altra gente gente che normalmente se ne stava a casa sua nei quartieri di periferia e che non aveva il nome
messo nei sacchi da cui si tirano a sorte i priori piccola gente immigrati molto spesso gli immigrati all'epoca non veniva dal marocco naturalmente venivano dai paesini fuori firenze e venivano guardati con disprezzo come dei miserabili poveracci che venivano qua a firenze è che pretendono anche di dire la loro ecco quel giorno in piazza comincia formicolare tutta questa piccola gente uscita dai quartieri periferici e e con l'arrivo di questa gente il clima cambia perché tutta questa gente comincia a gridare ag ridono anche loro viva il popolo però non hanno niente da perdere hanno voglia di vedere
se si cambia qualcosa viva il popolo perché perché ci sono dei nemici del popolo certo quei ricchi industriali che fanno finta di essere come noi popolo ma in realtà sono amici dei nobili hanno dei ricchi palazzi noi facciamo la fame loro hanno dei ricchi palazzi nemici del popolo stiamo gridando viva il popolo e allora andiamo a bruciare i palazzi di questi gran signori e pian piano gli operai venuti fuori dai quartieri di periferia prendono il controllo della città e cominciano andare ad attaccare i palazzi dei ricchi i palazzi di quelli che si sa che sono
popolani solo di nome ma in realtà sono pappa e ciccia con i nobili e cominciano a bruciare le case di queste famiglie le case degli strozzi dei pazzi degli albizi dei soderini e dice un testimone capite che io vi posso raccontare queste cose solo perché ci sono molti fiorentini che hanno visto queste cose e le hanno raccontate ci sono messi lì a scrivere quando è tutto finito si sono messi lì a scrivere per se stessi o a volte per gli amici ci sono lettere non sai cosa è successo a firenze in questi ultime settimane adesso
te lo racconto è solo grazie a loro che noi possiamo raccontare quello che è successo è uno dice il furore dilaga in città e la folla dall assalto alle prigioni alle stinche libera i carcerati perché va perché è chiaro a questo punto quelle al governo sono dei traditori sono tutti dalla parte dei ricchi e quindi se uno in prigione è di sicuro un ingiustizia quindi liberiamo i carcerati e dando l'assalto ai conventi perché nei conventi i cittadini ricchi da sempre a firenze appena nell'aria si annusa che c'è qualche cosa di torbido e c'è qualche pericolo
allora vedi le processioni dalle case dei ricchi escono i domestici con i cassettoni pieni di roba con i cassoni le arcaico i bauli pieni di roba preziosa e li portano dai francescani a santa croce o dai domenicani a santa maria novella mettiamo al sicuro la roba preziosa i libri di conti dell'impresa della bottega i gioielli della moglie ecco si spera che i conventi se succede qualcosa di brutto in città rimangano al sicuro in questo caso sono i primi posti che vengono attaccati la gente dall assalto ai conventi porta via tutto dura un giorno poi si
ferma i priori non hanno perso la testa hanno ancora il controllo della situazione e i ribelli non hanno neanche ben capito neanche loro però sta succedendo per un giorno si sfogano bruciano qualche palazzo saccheggiano i conventi poi tornano a casa i priori fanno uscire la polizia si arresta qualcuno e si impicca qualcuno per dare l'esempio ne beccano 4 con le mani nel sacco che stavano ancora saccheggiando le impiccano sul posto poi viene fuori come sempre in questi casi sono quattro forestieri quattro contadini appena arrivati in città che hanno visto lo hanno capito niente non gli
sembrava vero avete presente nei promessi sposi renzo tramaglino quando è a milano e si trova preso nell'assalto al forno e lui è l'unico che arrestano alla fine ecco perché non ha capito niente la stessa cosa qui e i saccheggi finiscono e apparentemente tutto finito ma in realtà in città tutti a non ha paura maledetta perché non si sa cosa può ancora succedere gli industriali ma anche gli artigiani sgombrano le loro mercanzie fuori citta i cittadini grossi come li chiamano i cronisti assumono guardie private fanno venire i loro contadini della campagna per far la guardia alla
casa di notte si fa la guardia dappertutto di giorno le botteghe con un solo proprio chiuse perché bisogna pur campare però dice un cronista le botteghe stavano a sportello avete presente la farmacia del turno di notte che è solo lo sportellino e lo apre sempre con la paura che fuori ci sia il rapinatore no ecco così le botteghe normalmente le botteghe sono spalancate sulla strada tutte le merci fuori adesso tutto chiuso se uno vuole comprare bussa e gli aprono uno sportellino e si va avanti così per tutto il mese di giugno e il mese di
luglio settimana dopo settimana nessun bottega iosa riaprire la bottega la città è congelata anche le cose più importanti e più ovvie non si fanno siamo a giugno il 24 giugno e san giovanni san giovanni battista la festa del santo protettore di firenze è la più grande festa dell'anno normalmente festeggiamenti processioni si corre il palio quell'anno niente il primo luglio entrano in carica i nuovi priori sono passati due mesi ci sono i nuovi priori di solito anche qui per farvi capire come questa vita politica avviene sotto gli occhi di tutti e ogni giorno ci sono delle
cose a cui tutti possono partecipare se vogliono ogni due mesi si eleggono il web si nomina a sorte i nuovi priori i nuovi priori appena vengono nominati si suonano le campane in tutta la città ogni due mesi a festa e poi i nuovi priori solennemente entrano in palazzo e dal balcone del palazzo davanti alla folla dei cittadini giurano solennemente di rispettare le leggi della città stavo i priori vengono sorteggiati ma non si suonano le campane perché non si sa mai che sentendo suonare le campane in città non si muova qualcuno non bisogna correre rischi e
anche il giuramento non lo fanno dal balcone davanti a tutti ma lo fanno chiusi dentro il palazzo non bisogna lasciare andare la scintilla che potrebbe appiccare l'incendio e tutti hanno una paura maledetta i popolani grassi che sono al governo ha paura che il popolo piccolo i poveri di nuovo tornino a ribellarsi ea incendiare e saccheggiare i piccoli artigiani sono lì che si chiedono ma questi grassi che comandano sono dei nostri davvero o sono dei traditori i guelfi più fanatici hanno paura che vengano fuori di bellini e che sotto sotto tornino i ghibellini in città i
poveri che quell unico giorno della loro vita si sono scatenati e hanno partecipato ai saccheggi han sempre paura che un mattino venga a bussare la polizia che vengano a prenderli e che li mettono sotto processo e magari limp ichino hanno tutti paura e finalmente in questo clima qualcuno viene a dire ai priori che i poveri gli operai si stanno mettendo d'accordo per fare la rivoluzione e impadronirsi della città arrivano a di riguarda che hanno anche dei capi questa a tutti questi salariati questi lavoranti a giornata voi non lo sapete ma nei loro quartieri di periferia
si stanno organizzando vogliono saccheggiare tutta firenze arriva una denuncia dettagliata c'è anche la data il 20 luglio insorgeranno i priori sono chiusi dentro palazzo vecchio e gli arrivano queste informazioni in queste denunce ogni tanto c'è anche qualche nome i capi sono quelli i priori sono molto spaventati non sanno bene cosa fare finalmente siccome le denunce dicono che è il 20 luglio scoppierà la rivoluzione ebbene la sera del 19 luglio finalmente si decidono facciamo arrestare qualcuno fanno arrestare quattro operai di quelli di cui si facevano i nomi nelle denunce e li interrogano e uno di questi
operai arrestati e interrogati racconta che è tutto vero tutti noi gli operai della lana non ne possiamo più e vogliamo che le cose cambino e cos'è che volete primo non vogliamo più essere sottoposti all arte della lana perché l'arte della lana e l'organizzazione dei padroni e gli operai sono tenuti in riga da un impiegato si chiama l'ufficiale dell'arte della lana che i padroni assumono è una specie di poliziotto e lanaioli assumono ogni anno un poliziotto dall'estero lo fanno venire da fuori uno specialista e gli danno il potere di sorvegliare tutti gli operai è ogni operaio
che sgarro o che semplicemente sta antipatico ai padroni fioccano le multe le punizioni e non possono dire niente perché loro non sono organizzati allora devono solo obbedire e allora dice simone simoncino noi non vogliamo più che ci sia l'ufficiale dell'arte della lana che ci comanda dice perché sono molto mal trattati sia dall ufficiale che per ogni piccola cosa ci martoria sia dai maestri lanaioli cioè dai padroni che pagano molto male e del lavoro che viene 12 ne danno 8 ma non basta fin qua sarebbero quelle che noi chiamiamo rivendicazioni sindacali ma simoncino interrogato dai priori
dice non basta noi abbiamo anche deciso che vogliamo avere parte nel governo nella città voi capite in una città realizzata in questo modo come fai a separare le rivendicazioni sindacali da quelle politiche se il governo e nominato dai sindacati dei padroni e allora nel momento in cui giudice perché noi non abbiamo un sindacato lo vogliamo anche noi anche gli operai vogliono poter formare un arte un'organizzazione sindacale però allora a quel punto se hai la tua arte e allora i priori li tirate a sorte anche fra i nostri se siamo un'arte anche noi vogliamo essere un'arte
a pieno titolo e quindi aver diritto di partecipare loro dicono al reggimento della città i priori sentono queste cose sbarrano gli occhi ma davvero domattina scendo tutti in piazza gli operai con queste pretese dobbiamo fare qualcosa e subito che cosa per prima cosa parliamo con i capi delle arti i priori sono messi lì dai capi delle arti e quindi parliamo con loro vanno a parlare coi capi delle arti i capi delle arti anche loro sbarrano gli occhi e la notte fra il 19 e il 20 tutti dicono il 20 ci sarà l'insurrezione quella notte i
capi delle arti riuniti in fretta e furia dicono ma siamo proprio sicuri dice sì li abbiamo interrogati vogliamo essere più sicuri interroghiamo lì di nuovo sotto tortura e li interrogano di nuovo sotto tortura e simoncino ripete le stesse identiche cose e fa degli altri nomi e allora vanno della notte va la polizia ad arrestare nei quartieri operai altri operai e li portano a palazzo vecchio e interrogano anche loro e tutti confermano l'insurrezione per domani e il capo e salve straw di messer alamanno de medici sarà vero non sarà vero gliel'hanno fatto dire per tirarlo in
mezzo fatto sta che la situazione è questa i priori ai capi delle arti si consultano l'unica e che domani mattina tutte le arti siano in piazza armate per tenere a freno la rivoluzione dei poveri ci possiamo fidare degli industriali della lana ci possiamo fidare di sicuro dei banchieri anche dei giudici dei notai di sicuro dei macellai dei calzolai dei muratori speriamo speriamo che stiano con noi contro i poveri dipende tutto da quello tutto questo è avvenuto durante quella nottata in segreto a palazzo vecchio non c'è nessuno che possa sapere cosa sta succedendo invece non è
vero c'è uno che non doveva essere lì c'è l'orologiaio che sta riparando l'orologio di palazzo vecchio capite siamo nel medioevo è certo siamo nel medioevo c'è l'orologio è certo che c'è l'orologio se avete una grande città industriale figurati se non c'è l'orologio c'è l'orologio sulla torre di palazzo vecchio che abbatte le ore perché gli operai vanno al lavoro in base alle ore e allora e allora l'orologiaio è lì che sta lavorando è l'unico estraneo che c'è in palazzo vecchio ed è un piccolo artigiano e sente le urla di quelli che vengono torturati e confessano sotto
interrogatorio a questo punto l'orologiaio come faranno domani molti altri piccoli artigiani decide che lui non sta con i priori basta con i poveri è uno di loro perciò l'artigiano esce senza dire niente a nessuno e quasi l'alba va a casa si arma e poi esce in strada gridando allarme allarme i priori fanno carne i priori fanno carne vuol dire i priori ammazzano la gente è il modo con cui il fiorentino dell'epoca si dice questa cosa tu sei un uomo poi ti hanno tagliato la gola jay carney farquhar ne vuol dire ammazzare la gente lui ha
sentito a torturare esce fuori e grida armatevi cattiva gente dove ovviamente cattiva non vuol dire malvagia nel toscano dell'epoca vuol dire poveri voi armatevi poveri voi se no se non che sarete tutti morti e la gente lo sente nei quartieri operai la gente lo sente e cominciano a uscire in strada armati ea suonare le campane a martello all'alba la folla dai quartieri poveri marcia verso palazzo vecchio i priori sono chiusi dentro hanno fatto venire un centinaio di soldati i soldati in armatura sono schierati fuori in piazza la folla arriva i soldati sono un centinaio troppo
pochi i priori aspettano che arrivino i contingenti delle arti che arrivino i padroni e padroncini gli industriali e gli artigiani armati a difendere il palazzo non arriva nessuno arrivano solo gli operai in folla sempre crescente sempre gridando viva il popolo è nota un cronista e i soldati non si muovevano anzi stavano a vedere soldati sono mercenari si che gli importa loro di farsi ammazzare per difendere il governo stanno lì e non muovono un dito e la folla è sotto e hanno saputo tutti che questa notte i priori hanno fatto arrestare della gente e adesso ci
sono questi prigionieri dentro il palazzo e la folla sotto grida li vogliamo liberateli e i priori chiusi dentro la folla comincia a tirare con le balestre contro le finestre del palazzo a questo punto i priori decidono che è meglio liberare i prigionieri anche se è un cronista nota qualcuno dei priori diceva sì sì ridiamo glieli in due pezzi cioè dopo avergli italiane ecco ma prevale la maggioranza prudente che dice no liberiamoli i prigionieri vengono liberati la folla è sempre fuori e a questo punto in tutta la città dilaga di nuovo come l'altra volta ma peggio
dell'altra volta non si dà più l'assalto soltanto alle case degli straricchi nemici del popolo si dà l'assalto alle case degli industriali dei lanaioli si dà fuoco al palazzo dell'arte della lana il simbolo della confindustria del nemico di classe ma nel fare tutto questo naturalmente il popolo pensa noi stiamo facendo giustizia stiamo facendo una cosa sacrosanta perciò prima cosa dov'è il gonfalone della giustizia mi dicevo all'inizio che il principale magistrato l'esecutore si chiama il gonfaloniere di giustizia ha una sua bandiera il gonfalone quella bandiera vuol dire quello che qui si sta facendo è la giustizia secondo
le leggi di firenze e la prima cosa che gli insorti fanno e andare a casa del gonfaloniere e prendere il gonfalone di giustizia noi siamo la giustizia noi siamo la legge tant'è vero che con tanti palazzi di ricchi lanaioli che bruciano gli insorti dichiarano subito guai a chi saccheggia noi non siamo briganti se qualcuno saccheggiano impicchiamo noi stiamo bruciando questi palazzi per fare giustizia contro i nemici del popolo e no per saccheggiare come dei ladri a questo punto i priori per un momento sperano di resistere chiusi dentro palazzo vecchio hanno fatto venire scorte di pane
vino aceto carne salata formaggio sale hanno riempito le sale di palazzo vecchio di pietre per potersi difendere dalle finestre tirando le pietre se la folla dall assalto al palazzo però però la folla fuori è sempre lì che non si muove le arti non si sono viste il giorno dopo 21 diluvia un temporale estivo una bomba d'acqua come diciamo noi oggi i priori per un attimo sperano che la gente se ne vada a casa invece la gente non va a casa non solo ma la folla dei ribelli che tutti stanno già cominciando a chiamare i campi
parola spregiativa che prima non si usava amica poi voi leggerete da qualche parte che ciampi era il nome appunto di questi salariati di questi operai dell'arte della lana non è vero niente la parola comincia a essere usata in quel momento perché c'è bisogno di usare una parola per indichi inventata per indicare questi sottoproletari diciamo così che hanno preso il potere in città i tempi ei ciompi fanno sapere a tutte le arti padroni e padroncini che devono dire con chi stanno state col governo state con noi e tutte le arti per paura dicono schiavo con voi
siamo con voi e mandano i loro gonfaloni in piazza tutte le arti tranne una l'arte della lana non viene gli industriali della lana non vengono ma tutti gli altri vengono e quindi l'impressione che c'è il popolo tutto sia i poveracci sia i padroncini i padroni tutti d'accordo per fare questa riforma e i priori cosa devono fare loro sono lì dentro la folla fuori dice vogliamo che anche gli operai siano organizzati in corporazioni anche loro ne vogliamo tre una per gli operai veri e propri un aperi cimatori che rifiniscono ai tintori un'altra per i sarti che
sono anche loro dei poveracci che non hanno tre arti nuove e vogliamo che d'ora in poi i priori che comandano in città siano sorteggiati anche fra i nostri e anche il gonfaloniere di giustizia il più importante di tutti vogliamo che possa essere a turno un operaio uno delle arti dei ciompi detto ci sono i priori che devono decidere fuori c'è la folla che ferita e luglio fa un caldo spaventoso sono tutti lì morti di caldo e di paura le grida andavano al cielo che non si udiva nulla nella sala i priori traccheggiano poi sarà anche
vero che non si sentiva nulla ma a un certo punto invece sentono benissimo che in piazza qualcuno sa di cesa dicendo si va a bruciare le case dei priori a questo punto i priori votano e approvano tutte le richieste dopodiché uno dei priori non ne può più scappa da una particina e cerca di andare a casa lo riconoscono la lasciano andare ma il fatto che se n'è andato è gravissimo perché non ve l'ho detto prima ma adesso lo potete capire capite in che clima si fa politica in questa città i nove priori in quei due
mesi stanno chiusi dentro palazzo vecchio non escono mai non vanno calma da nessuna parte stanno chiusi lì per evitare che qualcuno gli faccia la pelle per controllare chi gli parla e chi li vede il fatto che uno dei priori è uscito a questo punto la folla diciamo allora via tutti allora non è più non è più legittima questa giunta tutti a casa e alla fine i priori dopo aver pianto e urlato implorato pietà escono uno a uno li lasciano andare se ne vanno tutti a casa e la folla invade il palazzo e invadendo il palazzo
trovano la prova che i priori erano traditori e si preparavano a tradire il popolo trovano dice qualcuno i capestri capito i capestri per impiccare la gente no i quali a via in comperati per impiccare i poveri quei poveri che avevano rubato quel primo giorno di saccheggio e che adesso trovano i capestri e la prova i priori si preparavano andare a caccia dei colpevoli e impiccarli e invece abbiamo vinto noi i più giovani in tutte le rivoluzioni sono sempre i più giovani che si sbattono più di tutti i più giovani scalano la torre del palazzo alice
la campagna e cominciano a suonare la campana in segno di vittoria il popolo ha vinto e comanda firenze la paga per tutti il bargello il capo della polizia il bargello cernuto che come tutti i funzionari esecutivi non era un fiorentino li facevano venire da fuori erano dei salariati il governo aveva fatto venire questo famoso poliziotto cernuto il quale dice un cronista aveva promesso al popolo grasso che reggeva prima di impiccare i poveri e infatti ci sono i capestri torna tutto dove è seduto cernuto si è nascosto st all'albergo è un forestiero quindi abita l'albergo nessuno
ha ben presente in call bergo sta che i diesel nuto e lì al sicuro commette l'errore di mandare a chiamare un barbiere per farsi la barba il barbiere manda un garzone il quale non lo riconosce gli fa la barba poi quando ha finito il domestico di seduto lo deve pagare si rivolge al padrone e gli dice cernuto che gli do a questo punto il ragazzo di saluto capisce a chi ha fatto la barba esce fuori e grida tutti il capo della polizia e li vanno a prenderlo vanno a prenderlo in folle lo trascinano fuori per
impiccarlo ma lo odiano talmente che non resistono lo ammazzano prima poi una volta ammazzato lo impiccano per i piedi e poi c'è la processione tutti quelli che vogliono vengono con un coltello e tagliano via un pezzettino non rimane niente il pezzo più piccola non pesava 6 once e commenta un cronista era fatto venire per fare carne di uomini dovevano fatto venire per ammazzare avrete notato che c'è anche qualche cronista che non è così ostile alla rivolta è un caso abbastanza straordinario chi c'era ieri si ricorda la grande rivolta contadina in francia tutti i cronisti sono
assolutamente ostili qui è una città così complessa che c'è addirittura qualcuno che sa leggere e scrivere che scrive che racconta queste cose e che stava dalla parte dei ribelli del popolaccio della feccia che è insorta e a questo punto ci vuole anche un capo prendono il primo che passa è uno a cui hanno messo in mano il gonfalone di giustizia quando l'hanno preso si chiama michele di lando è un fattorino di un industriale è figlio di una che vende al mercato più poveraccio di così non si può neanche immaginare siccome estate è venuto in calzoncini
corti non è neanche le calze come dicono loro non importa lui al gonfalone in mano lo nominano gonfaloniere di giustizia e signore di firenze per un giorno e mezzo michele di lando è signore di firenze e noi abbiamo la prova perché abbiamo una serie di editti e di lettere ad altre città prodotti in quel giorno e mezzo dal governo del comune di firenze a nome di michele di lando gonfaloniere di giustizia il signore di firenze dopodiché è una cosa provvisoria si torna al vecchio sistema i priori ma prima facciamo le arti dei poveri prima facciamo
l'arte dei ciompi l'arte dei sarti l'arte dei tintori 13 mila nuovi iscritti alle arti che prima non avevano nessun diritto e adesso invece sono sindacalizzati e poi si sorteggiano i nuovi priori sì ma è mica facile ci sono i sacchi ma sono i sacchi vecchi non ci piacciono i sacchi vecchi bruciano tutti i sacchi vecchi e poi si nomina delle commissioni che pian piano riempiono i sacchi nuovi mettendoci dentro i nomi di chi in futuro potrà essere sorteggiato si chiama lo scrutinio lo chiamano così i fiorentini dell'epoca anche se nel loro dialetto suona piuttosto lo
scrutinio è uno degli autori che ci raccontano queste cose è un anonima non sappiamo come si chiama ma lo chiamiamo appunto lo scritti natore perché uno che racconta che lui c'era era membro di questa commissione e hanno fatto questo lavoro grandioso di riempire i sacchi e finalmente ci hanno messo i nomi giusti i nomi della povera gente no i nomi dei soliti ricchi ci abbia messo in giusti si fece il buono squittino che contento molta gente i quali non avevano mai avuto parte d'ufficio e sempre erano stati alle spese perché le tasse le paga l'amo
tutti e poi invece gli incarichi che ti portano lo sanno tutti non solo prestigio e ci guadagni anche è però che se come mai gli incarichi andavano sempre solo ai ricchi e non ebbero mai di un guadagno se non i ricchi adesso invece se ne fanno i sacchi come si deve ci mettono tre settimane migliaia di nomi poi finalmente tirano fuori i nomi dei nuovi priori campane a martello frati che predicano te deum nelle chiese canditi e vino per tutti in piazza è la festa della rivoluzione abbiamo cambiato il mondo e già che ci siamo
siccome i lanaioli industriali lo sappiamo che gente sono mamma mia quanto tempo e che sto parlando ce la fate ancora 10 minuti finisco e siccome lanaioli poi si sa son capace di chiudere bottega quelli è pur di lasciare gli operai a piedi ecco e allora e allora facciamo una nuova legge facciamo che ogni industriale della lana deve fabbricare 2000 panni al mese che voglia o che non voglia e che non vengano a dirci c'è la crisi ogni la maiolo iscritto deve fabbricare 2000 panni al mese così c'è lavoro per tutti e i priori nuovi priori
ordina la città di fare festa e di aprire le botteghe ma poche botteghe aprono e il primo brutto sintomo i bottegai che all'inizio per forza o per amore erano stati col popolo minuto adesso cominciano a non essere più tanto sicuri le botteghe non aprono e si comincia a vedere che molti ricchi continuano a sgombrare la loro roba e le famiglie verso la campagna verso le loro case di campagna non va bene i priori fanno una nuova legge vietato sgomberare la roba e le famiglie verso la campagna vedete come si scivola in fretta dall'entusiasmo della rivoluzione
che ha vinto ai provvedimenti dittatoriali che scontentano tanta gente è un attimo e non ci vuole niente davvero il nuovo governo si sente in pericolo c'è troppa gente che non è contenta e allora allora dobbiamo armarci nascono i pasdaran creiamo una milizia a spese del comune si arruolano mille balestrieri arruolati fra il popolo più povero tra i disoccupati pagati dal comune e questi mille balestrieri ogni giorno si esercitano in città sono i difensori guardiani della rivoluzione e vanno in giro sprezzanti dicendo parole villane contro agli altri cittadini e di nuovo e di nuovo c'è sempre
più gente in città che subito aveva detto ma si va bene giusto così ci sto e che adesso comincia ad avere dei dubbi e naturalmente ci sono i malcontenti che sobillano il popolo minuto e che dicono va bene avete fatto la rivoluzione state meglio adesso è la gente dice ma è veramente no non ho ancora visto niente nei cronisti lo dicono i malcontenti somigliavano i poveri e vi imboccano col cucchiaio voto vi imboccano col cucchiaio vuoto belle parole quando scadono i priori bisogna sorteggiare quelli nuovi ma il popolo minuto i poveri vogliono controllare non va
bene questo sistema di e leggerli a sorte insomma nei so che ci siete anche voi abbiamo fatto i sacchi nuovi con anche gli operai dentro si va beh ma noi vogliamo sapere chi viene fuori perciò si procede il primo agosto al 29 agosto a cavare come dicono loro a tirar fuori dai sacchi i nuovi priori però ogni volta che se tira fuori un nome uno va alla finestra e dice abbiamo tirato fuori il tal dei tali lo volete e la folla sotto che no non lo vogliamo e quindi si va avanti a tirar fuori i
nomi dai sacchi finché non vengono fuori dei nomi che alla folla vanno bene e intanto in tutte le sedi delle corporazioni i capi delle corporazioni si riuniscono e si dicono ma si può continuare così no non si può continuare così vogliamo farla finita ed è chiaro che questi discorsi si faceva un fin dall'inizio dagli industriali dai banchieri dai giudici dai notai ma adesso cominciano a farli anche i macellai e gli osti e i muratori tutti quelli che hanno bottega e qualcosa da perdere cominciano a dire no no questa roba qua non si può non si
può avere una città governata in questo modo basta bisogna farla finita e ci riescono molto in fretta prima si mette in giro la voce che i poveri non ne hanno ancora abbastanza e vogliono saccheggiare firenze che sono pronti a tornare in piazza incendiare a bruciare a portar via tutto così anche l'ultimo piccolo bottegaio che poteva avere un dubbio a questo punto sa da che parte stare e poi si decideva bene facciamo facciamo potrà donare tutte le corporazioni in piazza un bel giorno e che vengano anche i ciompi le loro nuove corporazioni poi diremo che ogni
corporazione deve consegnare le sue insegne i suoi gonfaloni e se loro non obbediscono vedremo un po vedremo un po che cosa fare intanto il popolo continua agitarsi non è mai contento hanno preparato delle nuove richieste mandano due con queste nuove richieste a palazzo vecchio a palazzo vecchio ci sono i nuovi priori sono quelli che il popolo ha approvato tre di loro sono operai e il gonfaloniere di nuovo michele di lando un fattorino uno che ha preso per caso uno del popolo però adesso che sono lì in palazzo vecchio anche loro stanno cominciando a dire però
certo che non si può continuare a governare la città col popolo in piazza che grida bisognerà pur tornare alla normalità e il popolo in piazza che grida manda due con nuove richieste vogliono ancora nuove cose tutti a casa ecco questi due vanno da michele di lando e uno di loro è un ragazzo del popolo a portare queste nuove richieste michele di lando tira fuori la spada abbatte tutti e due a botte in testa li fa arrestare poi esce a cavallo dicendo non fidatevi di questi vostri capi che vogliono la dittatura la volete la dittatura è
il classico modo per come dire confondere le idee alla gente la gente dice no non la vogliamo la dittatura erano dei traditori i vostri capi davvero ma allora di chi ci possiamo fidare e le arti organizzate arrivano in piazza centinaia e centinaia sotto ogni gonfalone armati e gli operai e i disoccupati sono anche lì anche loro con i loro gonfaloni delle loro nuove arti ma allora non sanno cosa sta succedendo invece tutti gli altri lo sanno molta gente pioveva da ogni parte alla piazza specialmente i grassi e gli artefici cioè gli artigiani perché sapevano il
fatto dello trattato che doveva essere cioè sapevano che c'era un accordo per buttar giù quel giorno il governo dei ciompi e la piazza si riempie degli artigiani e degli industriali organizzati e i poveri anche l'oro e guardare non capiscono a un certo punto un gruppo di ciampi va ad affrontare un gruppo di grassi che si sono piantati in un angolo della piazza dicendogli di andarsene che ci vogliono stare loro i poveri in piazza e quelli non se ne vanno dice il cronista non si volevano partire perché sapevano perché vi stavano in altre parole il meccanismo
lo vedete il meccanismo delle armi è una grandiosa cinghia di trasmissione i priori e i capi delle arti sono in grado di mobilitare migliaia e migliaia di uomini trasmettendo ognuno ha la sua guru alla sua corporazione l'ordine è finalmente quella sera le arti attaccano davanti a tutti i macellai che sono quelli che quando c'è da menar le mani li si manda avanti perché lì sono tutti armati ma soprattutto con quello che trovano e i macellai sono bene armati e di conseguenza i macellai vanno avanti e dopo di loro gli osti e investono i cio un
p e ciampi per un po si difendono poi anche dal palazzo dei priori cominciano a tirargli addosso con le balestre quando i ciompi si rendono conto che perfino i priori eletti col nuovo sistema e alcuni di loro sono operai anche loro e perfino i priori stanno sparando addosso i topi perdono la testa e si sbandano e scappano nei loro quartieri e quella notte le arti rastrellano i quartieri popolari non uccidono nessuno dicono i cronisti disarmano sequestrano tutte le armi ci scappa qualche bastonata ci scappa più di una donna violentata il giorno dopo le arti organizzate
sono padroni della città ei ciompi si sono dispersi e allora si grida dalla piazza occupata dalle arti buttateci giu le bandiere dei ciompi le insegne ufficiali di queste loro nuove corporazioni vengono buttate giù stracciate e calpestate poi dicono anche quei tre priori operai buttate lì giù anche loro dalle finestre facciate potresti gaglioffi giuso poi non li buttano giù perché però ai priori operai dicono sì ma abbiamo capito noi non siamo degni non possiamo no siamo troppo poveri noi per fare questa cosa ci dimettiamo priore per ai si dimettono tornano a casa scortati dalla polizia per
evitare che la folle gli faccia la pelle e in quella piazza occupata delle arti si trova un giovane artigiano un giovane legnaiolo che ebbe a dire certe cose a favore di quei lavoranti di lana di che fu morto in sulla piazza c'è uno che viene sentito dire che in fondo in fondo agli operai non erano tutti i torti lo ammazzano sul posto dopo di che il giorno dopo le riforme abolita la partecipazione degli operai agli uffici sciolta la corporazione dei ciompi solo l'ultima solo quelle degli operai veri i tintorie i sardi hanno cambiato casacca si
sono schierati con gli altri e vengono risparmiati loro possono continuare a esserci però d'ora in poi sia chiaro fra i priori la maggioranza alle arti vere a voi altri poveracci un contentino divieto assoluto che qualunque sottoposto dell'arte della lana possa avere un qualunque ufficio nel comune e il nuovo comune di firenze scrive in trionfo alle città amiche per annunciare la buona notizia come la città era tornata alla signoria di mercatanti e buoni uomini e di nuovo governata da gente per bene in città girano le canzonette che prendono in giro questi operai gente che nacque ieri
immigrati poveracci senza cognome che non si sa chi sono e volevano comandare nuova legge d'ora in poi si farà festa pubblica il giorno di san giuliano che furono sconfitti i campi di firenze e ogni tanto si dà l'esempio qualche mese dopo 18 marzo dell'anno dopo c'è un artigiano che viene sentito dire in pubblico che il governo non va bene questo governo che abbiamo adesso non è buono non durerà molto preso processato l'italiano la lingua e la mano destra per dare esempio agli altri e poi pian pianino dato che abbiamo vinto non c'è fretta ma dopo
due anni anche le altre due arti minori dei tintori e dei sarti che avevano cambiato bandiera e sostenuto la controrivoluzione le lasciano sopravvivere per un paio d'anni poi niente abolite anche quelle anche voi non vi vogliamo al governo e poi e poi nuove riforme in tutto abbiamo le arti degli artigiani degli osti così e poi le arti dei ricchi la prima riforma era stata 4 priori alle arti degli artigiani e 5 ai ricchi poi nuove riforma 3 priori agli artigiani e 6 ai ricchi qualche anno dopo nuova riforma 2 priori agli artigiani e 7 ai
ricchi e nessuno apre più bocca ecco io ho finito la lezione di ieri sulla giachery francese che è finita altrettanto male dicendo che però nella storia di francia ci hanno riprovato tante altre volte e poi alla fine nel 1789 ci hanno riprovato una volta in più è quella volta il mondo l'hanno cambiato davvero [Musica] in italia non c'è mai più ritrovato nessuno grazie [Applauso]