si sente la mia voce è normale si sente molto bene si sente molto bene allora cominciamo senz'altro cominciamo appunto dalla nozione di vita buona di vita buona ma Io prenderei questa nozione alla luce non della nostra abitudine sociale della nostra struttura sociale ma alla luce di come hanno pensato la vita buona quelle che si sogliono chiamare le popolazioni originarie cioè le popolazioni prec capitaliste Ecco diciamo così E partirei da una citazione molto bella di Vasapollo in un libro pubblicato dalla yabook futuro indigeno La Sfida delle Americhe che dice così le popolazioni originarie oltre ad avere
in comune l'elevato livello di povertà Certo sono povere ma non miserabili Eh questo è da sottolineare la povertà è una cosa l'essere invece in una situazione miserabile come sono condotti in vari luoghi del mondo tante popolazioni sono tutt'altra situazione le popolazioni originarie oltre ad avere in comune l'elevato livello di povertà gli alti tassi di mortalità e di emarginazione sociale si distinguono però per la loro Antica cultura solidaristica comunitaria per il rapporto privilegiato che hanno avuto da sempre con la natura con la terra la madre terra la pacia Mama E proprio per questo lottano per evitare
lo sfruttamento senza regole dei loro territori da parte delle grandi imprese multinazionali del mondo cosiddette emancipato sviluppato dove lo sviluppisi e consumista del capitale la fa da padrone il capitalismo ha dato vita al consumismo sfrenato alla distruzione dell'ambiente della vita e ha favorito stragi nelle varie forme di vita e nello sviluppo della biodiversità beh e questa è una dichiarazione di guerra No Abbiamo già detto tutto quello che fondamentalmente appartiene al messaggio che ora io cerco di trasmettere ecco a questo stato di cose naturalmente ci sono movimenti di lotta in varie parti del mondo in Brasile
nel Messico in Indonesia in India Nel continente Sud americano dove sono in espansione movimenti che si sono definiti incentrati sul concetto di Buen vivir Ecco che è il tema della mia conversazione Buen vivir dice ancora Vasapollo è un paradigma che raccoglie in sé conoscenze e tradizioni del mondo Andino e del mondo occidentale e le uniscono per adattarle al contesto della società moderna cioè non è una visione con la lo sguardo rivolto all'indietro non è un un utopistico tentativo di tornare a mitiche radici diciamo così solidaristiche No è un tentativo di mettere insieme questa tradizione Del
Buen vivir con la vita contemporanea con le esigenze del mondo capitalistico del mondo industriale che sono certamente esigenze assolutamente comprensibili no e utili e importanti ldove non producono danno laddove non producono devastazione paradigma che raccoglie in sé conoscenze e tradizioni del mondo andido e del mondo occidentale e le finiscono le uniscono per adattarle al contesto di una società moderna di una società moderna che ancora non c'è diciamo così che è in cammino forse no quindi l'arricchimento senza limiti per esempio è incompatibile con il Buen vivir Io lo direi a modo mio eh gli scambi e
il commercio e appunto la logica del mercato che ha lo scopo di produrre capitale finanziario punto e basta Cioè conta solo ciò che si può tradurre in capitale finanziario Questo è il veleno di questa società nella quale viviamo è l'orrore è la trasformazione negativa il che non significa condannare né il mercato né la produzione industriale che sono cose buonissime se liberate da questa sorta di veleno che le infetta dall'interno il Buen vivire Quindi è un paradigma che raccoglie conoscenze e tradizioni del mondo andine occidentale ma l'arricchimento senza limite è incompatibile con il Buen vivir non
vivremo mai bene Se questo è il modello di sviluppo e oggi stiamo vivendo una situazione nella quale essendo questo il modello di sviluppo i tentativi i propositi di risanamento dell'ambiente mondiale gravemente minacciato risultano aleatori o utopistici Cioè se non si cambia il modello non si trova modo di frenare di fermare la devastazione climatica eccetera eccetera bisogna sempre come dire ricordare che il mercato ma avremo modo di tornarci il mercato ha tante virtù Certamente ha portato la ricchezza in giro per il pianeta Certamente ma non produce neanche una goccia d'acqua neanche una Allora questa arricchimento senza
limite è incompatibile con il Buen vivir e quindi il mercato che è uno degli strumenti per l'arricchimento deve trasformarsi radicalmente deve convertirsi in un'attività economica subord al rispetto delle persone e allo sviluppo socios solidale in armonia con la natura i concetti sono molto semplici No sono finalità precise rispetto alle quali la struttura diciamo così industriale capitalistica neocapitalismo in maniera evidente o sono inutili cioè sono retoriche ma poi non si possono applicare o non solo non si possono applicare ma fanno svolgono diciamo così un lavoro contrario il paradigma Del Buen vivir difende il concetto che il
punto di arrivo non è l'accumulazione ma la distribuzione ea è solidare dice Vasapollo mi direi che direi che è semplicissimo solo che la difficoltà di farlo No cioè di girare le cose di di stravolgere questo sistema modificando profondamente anzitutto nella testa e nel cuore delle persone cosa Naturalmente non facile Ecco io io proverò a dare un esempio un esempio concreto questi sono propositi molto Generali molto belli che per carità chi oserebbe metterli in dubbio no è facile dire ma hanno ragione costoro Sì sì è così il mercato Non è per per rendere i ricchi ancora
più ricchi il mercato è per distribuire i beni sulla faccia della terra in maniera maniera equa e solidale è difficile negare che questo sia un proposito saggio un proposito che non crea conflitti anzi che contribuisce Diciamo ad alleggerirli Sì ma come come si può fare Dove sta il il nodo della situazione precaria m e allora Io farò un esempio che è l'esempio della nozione di bene comune e come fa Vasapollo Come fanno altri scrittori Che pure sono stati pubblicati da yabook L'opposizione Netta e secca tra bene comune e merce il bene comune è quella cosa
che non potrà mai diventare merce o che non dovrebbe mai diventare merce Ecco qui mi mi riferirò a un libro di Giovanna ricoveri del quale riassumo le tesi principali diciamo così agli inizi del terzo millennio scrive l'autrice le frontiere del profitto si Sono spostate sui beni comuni e sui beni pubblici Ecco questo è importantissimo è importantissimo cioè agli inizi del Terzo Millennio gli interessi economici volti al profitto quindi volti alla mercificazione di tutto ciò che c'è tutto Em merce M si sono rivolti proprio si sono spostati sui beni pubblici su quelli che sono beni comuni
e collettivi si tratta di un patrimonio consolidato di beni naturali di infrastrutture di servizi il cui valore è aumentato via via grazie al lavoro all'ingegno al risparmio delle popolazioni locali una ricchezza collettiva molto appetibile per le grandi multinazionali e per la finanza una Riprova del fatto che i beni comuni non sono un retaggio del passato né una realtà che riguarda solo i poveri nei paesi in ritardo di sviluppo nel sud ma una realtà ambita Dal capitale e dalla finanza Ecco Bisogna ricordarsi storicamente di come è nata la nozione di bene comune il Common Law che
è unespressione anglosassone è un ordinamento giuridico basato sulla legge consuetudinaria che si riferiva anzitutto a quella parte del territorio che giaceva al di fuori dei confini della proprietà cioè c'è una parte del territorio che non è di nessuno e che quindi è di tutti e che è oggetto diciamo così è soggetto del Common della Common Law della legge comune OA si riferiva a quegli appezzamenti di terra che i poveri potevano coltivare senza esserne proprietari infine hai diritti d'uso sulle risorse naturali quindi su quello che è comune perché è di fatto comune la terra l'acqua il
pascolo la foresta protetti appunto da questa legge che dice ci sono alcune zone che sono di proprietà privata e va bene vengono dalla tradizione anch'esse da una storia m spesso di violenze ma comunque sia no esiste una proprietà privata ma ci sono molte cose che non sono proprietà private appezzamenti di terreno dove tutti possono andare a fare legna dove tutti possono coltivare alcuni prodotti e e che non sono proprietà di nessuno diciamo così e che non non sono messi a cultura per farci dei sono utilizzati dai poveri sostanzialmente dalla gente comune che non è proprietaria
di nulla ma oltre a questo diritto d'uso delle risorse naturali ci sono le risorse naturali stesse cioè il diritto da una parte di terra il diritto da una parte di pascolo diritto a una parte di foresta un diritto a una parte di acqua come beni indispensabili alla vita collettiva però da tempo scrive la nostra recovery lo stato non sge più la funzione di terzietà rispetto alle imprese e cittadini Questo è il punto lo Stato si è questo Marx l'aveva capito perfettamente lo lo Stato Borghese si è assimilato ai proprietari si è assimilato ai agli industriali
che sono proprietari delle loro aziende eccetera ha fatto logica comune Cioè non ha svolto più quella funzione intermedia Mediatrice che come dire tiene conto contemporaneamente dei diritti dei cittadini e dei diritti di Coloro che sono proprietari che hanno delle proprietà che hanno dei fondi che hanno dei capitali lo Stato svolgeva una funzione moderatrice No cioè alcune cose vanno rispettate e riconosciute ma anche altre cose vanno rispettate lo stato non svolge più la funzione di terzietà rispetto alle imprese ai cittadini essendosi spostato dalla parte delle multinazionali del profitto monopolistico e della finanza il capitale finanziario constatare
questo indiscutibile dato di fatto è importanza decisiva per comprendere come sia oggi difficile riproporre la nozione di bene comune nonostante le continue crisi del sistema capitalistico e in generale i disastri che quel sistema provoca sull'ambiente adesso è diventato di un'attualità queste cosee dette 10 anni fa sembravano ancora esagerate oggi sono al centro dell'attenzione e al centro degli incontri internazionali eccetera eccetera eccetera differenti modi di pensare e di operare divengono del Tutto obsoleti in favore di quelle che vanana Shiva definisce monoculture della mente incapaci anche solo di concepire diversità e alternative rispetto alla direzione globalizzata al
mercato globalizzato alla mercificazione globalizzato eccetera eccetera da qui la necessità di una nuova Concezione della politica Eh se si parte dal dal concetto di beni comuni se si pensa che bene comune È l'aria che sto respirando che bene comune è il il silenzio che dovrebbe esserci e che spesso nelle città non c'è Dove c'è addirittura l'obbrobrio di interi quartieri che non si sa per quale mai motivo valido rendono la vita impossibile agli abitanti ho visto io una signora piangere e dire io non non posso più dormire la sera qua era in una zona di Nolo
di Milano Eh io qui prima delle 3:00 del mattino se va bene non riesco a dormire ma non ho i soldi per cambiare casa per andare altrove una violenza inaudita no che viene spacciata per attenzione ai Diritti Sociali ai diritti dei giovani a queste fandonie no che devastano la città in in ogni luogo in ogni in ogni punto che chissà perché per alcune combinazioni diventano meta di alloggiamento notturno No vabbè lasciamo stare quindi di qui la necessità di una nuova Concezione della politica m cioè del modo di amministrare le cose pubbliche bisogna Infatti riconoscere che
nella nella globalizzazione la democrazia rappresentativa non è più in grado di assolvere da sola la funzione di una scelta equilibratrice Ecco Cioè Quello che chiamiamo democrazia Purtroppo si arrende è arreso è catturato e invaso diciamo così dagli interessi puramente come dire economici dagli interessi del mercato dagli interessi dell'imposizione dei prodotti del consumo del consumo di cose inaudite no quelle cose inaudite a cui si assiste nelle università o fuori dalle università i cori di una volgarità e di una stupidità con questi giovinotti e giovin notte che si mettono in testa che credono di essere così spiritosi
e che in realtà stanno scimmiottando idiozie d'oltre oceano e di fronte a queste cose la democrazia io sento i rettori i colleghi Tutti desolati che dicono ma perché dobbiamo accogliere come dobbiamo tollerare questi Tori vergognosi vergognosamente idioti ma anche volgari e stupidi che sono un coro continuo di ore eh di ore nella notte di turbe di giovani che hanno fatto hanno hanno preso la la la laurea triennale altro altro luogo di vergogna delle facoltà umanistiche ma Perché dove sta la saggezza Democratica la forza Democratica di imporre il buon gusto di imporre la la logica delle
cose la logica diciamo così dei valori delle cose che hanno valore No no no c'è c'è l'interesse del del commercio e l'interesse del del mercato e i poveri giovani che ne sono catturati totalmente no che non hanno strumenti per difendersi dovrebbero trovarli nelle universit e nelle scuole Beh questo è l'esito per esagerare un pochino per carità quindi si pone si impone l'esigenza di una nuova ecologia politica Ecco questa è un'espressione che usa la recovery che mi trova molto d'accordo La la politica deve diventare ecologica cioè prendersi cura del territorio del luogo della nicchia dell'arca come
diceva huster L'Arca dove gli esseri umani vivono che è questa terra no con tutti i suoi beni e tutte le sue ricchezze una nuova ecologia politica che sappia calcolare in partenza i i costi e i limiti naturali Dai quali dipende la ricchezza vera delle Nazioni prevedendo gli effetti ecologici e sociali delle scelte fatte Cioè una visione delle cose che in linea di principio sembra prossima a quella che qui chiamiamo politica ed ed economia delle conseguenze politica ed economia delle conseguenze su questa io stesso ho molto insistito in vari luoghi non interessano più tantissimo quantomeno Insomma
non sono più in prima evidenza i principi la difesa dei Principi democratici la la difesa dei diritti che sono cose importantissime per carità ma da sole non bastano perché sono solo cose scritte sulla carta se noi avessimo la minima idea di di una società che si ispira realmente ai nostri principi costituzionali saremo il paese più felice della terra da sempre Ma appunto Queste sono chiacchiere sono parole sono ipotesi è importante che ci siano Certo Ma la vera la vera causa e i veri effetti si giocano nelle conseguenze libertà di pensiero un principio assolutamente sacrosanto per
le nostre società democratiche Ma se la libertà di pensiero vuol dire la possibilità di dire qualunque cosa con gli strumenti che oggi sono possibili di insultare chiunque restando nascosto di dietro eh Voi capite che allora Se questa è la conseguenza quel principio così come è stato attuato non va e guardando le conseguenze dobbiamo prendere dei dei provvedimenti dobbiamo prendere dei provvedimenti che è una politica ed una economia delle conseguenze dobbiamo farci carico delle conseguenze non rimanere come dire di fronte a queste conseguenze disarmati dire Eh la democrazia si sa o quelle scemenze il peggiore dei
governi purtroppo non ce n'è un altro migliore ho sempre trovato questa frase che piaceva a Churchill idiota assolutamente idiota Churchill era un criminale di guerra Eh non dimentichiamocelo ha distrutto gratuitamente le città d'arte della Germania per vendicarsi e si è vendicato sull'umanità invece che vendicarsi su sui nazisti Naturalmente no non ha colpito i nazisti ha colpito tutti Ora non essendo merci i beni comuni non sono oggetti di scambio Ecco un punto no fermo se noi stabiliamo che alcune cose sono beni comuni ed è facile immaginare che alcune cose sono beni comuni Allora non si tratta
di di non si possono commercializzare non si possono come dire mettere in mano a qualcheduno che da privato se ne occupa certo Sappiamo bene tutti i problemi che riguardano la conduzione pubblica ma il fatto che questa conduzione sia difettosa non si non come dire non Gi ifica il fatto che diventi delinquenziale perché messa in mano al privato che non se ne deve occupare in quanto privato non sono lì per fare il suo interesse No non sono una negoziazione di scambio io amministro bene E allora però mi prendo la mia parte di utile non questo non
è il concetto di bene comune e non funziona non funziona per niente di fronte ai beni comuni i beni comuni non sono oggetti di scambio ma evocano piuttosto le relazioni sociali fondate sulla Cooperazione e sulla dipendenza reciproca un assetto sociale che è l'esatto contrario di quello creato dal mercato fondato sulla concorrenza sullo scambio impersonale tra soggetti che non hanno rapporto tra di loro e che non si conoscono Eh lo scambio del mercato scambia degli interessi ma chi sei tu come vivi nella comunità in che modo ti fai parte della Comunità questo al la pura merce
non interessa e tutto questo certamente è stato un volano che ha ha aumentato l'arricchimento globale non c'è dubbio su questo ci sono molti meriti nella trasformazione moderna del mercato dello scambio del della dell'uso del della merce denaro che è preziosissima no Sì ma c'è un limite a tutto questo tutto questo va benissimo ma non può invadere quella zona di comunità e di corresponsabilità e diciamo come dice qui la recovery No il fatto che ci siano degli interessi comuni che vanno trattati da interessi comuni e non da da interessi collettivi perché se c'è un Chiasso infernale
Io ne sono colpito come tutti gli altri no ho voglia di essere ricco Certo i ricchi poi scappano vanno nelle grandi case silenziose Ma questo è profondamente ingiusto No questo però vuol dire che incrementa il i beni di abitativi di grande valore Questo sembra che non possiamo vivere se non ci sono questi beni abitativi di grande valore dei ricconi che scappano dal dal casino dal dal dal rumore dall'insalata insensata invasione del luogo pubblico per cui non si cammina più per strada perché da tutte le parti ci sono interessi privati in azione i beni comuni sarebbero
invece quei beni che non si trasformano mai in merci e che perciò non si possono o non si dovrebbero poter alienare ma dei quali si può solo usufruire non possono essere alienati con la scusa che però sono amministrati meglio No non non si possono alienare Perché a questo punto non abbiamo più nessun bene comune e nessun buon vivere sicuramente beni che sono di tutti dei quali la comunità dai villaggi All Loo stato odierno dovrebbero essere i custodi custodi le comunità in relazione a questi beni dice Giovanna ricovery ricordando anche un passaggio del terzo libro del
Capitale di Marx la proprietà privata è sicuramente un furto il furto dell'acqua il furto dell'aria il furto del silenzio il furto della quiete pubblica il furto della buona vita cittadina il furto della transitabilità e non degli ingorghi assurdi ora se i beni comuni sono quelli essenziali alla sussistenza essi però mutano ecco il punto non sono più quelli dell'800 inglese la cui recinzione diede Una grande spinta all'inizio del capitalismo cioè i poveri non potevano più sopravvivere in campagna nei della campagna perché non avevano più terra comune della quale usufruire per per sostentarsi Allora come sapete la
logica fu molto semplice Si disse coloro che non hanno possibilità di vivere in un luogo preciso non hanno più possibilità di avere una casa in un villaggio una diciamo così precisa locazione una delle due O vanno in galera o vanno a lavorare nelle fabbriche che cosa avreste scelto voi di andare a lavorare nelle fabbriche e in questo modo Si creò la mano d'opera per i filatoi per le prime grandi imprese eh di natura capitalistica industrialis e naturalmente commerciale mercificata È così che è nato ma ecco qui adesso noi non non abbiamo più a che fare
con non è che risolveremmo il problema noi che siamo tanto avanzati economicamente Certo rispetto a la situazione della metà dell'800 non è che risolveremo il problema restituendo al popolo No pezzi di terra dice lì coltivate c i cavolini di Bruxelles no non non è questa la la situazione La situazione è che la logica dei beni collettivi si è estesa si è giuridicamente e moralmente e politicamente estesa e tutte le costituzioni o le migliori costituzioni infatti proteggono queste cose Quali sono i beni comuni di noi italiani alla luce della nostra Costituzione dovremmo saperle a memoria tutti
no E dovremmo insegnarli nelle scuole in maniera precisa e puntuale cosa che purtroppo non sempre avviene quali sono questi beni comuni Eh beh Certamente la libertà il diritto Cioè nessuno può mettermi in galera senza che ci siano delle precise ragioni e secondo un ordinamento giuridico molto attento molto prudente no quindi diritto di libertà di parola libertà di scelta ma libertà di lavoro e opportunità di lavoro perché la nostra Costituzione dice che tutti i cittadini hanno diritto diritto al lavoro non soltanto diritto al lavoro ma anche diritto ad avere dallo stato dalla comunità i mezzi per
come dire favorire e sviluppare le loro come dire potenze Creative la loro creatività io se sono attratto dalla musica classica come il mio caso è sicuramente così da giovane avrei dovuto avere a disposizione i mezzi per studiarla se dimostravo appunto alla alla scuola pubblica di avere questi Talenti Io ricordo quando insegnavo educazione musicale in una scuola media vicino a Legnano che alla fine dell'anno dove segnalare i giovani di Maggiore talento e segnalavo ogni tanto giovani che avevano un reale talento musicale che io avevo scoperto assieme a loro nei 3 anni in cui ero stato loro
professore di educazione musicale e mi dissero un un grande industriale del luogo che aveva grandi filande mi disse sostanzialmente professore la pianti perché lei sta maturando de come dire delle speranze delle immagini immaginazioni delle fantasie da parte di persone che non potranno mai sviluppare queste loro attitudini perché qui Se vogliono mangiare devono venire nella mia fabbrica essendo molti di loro di questi ragazzi venuti dal sud con famiglie poverissime quindi io dovevo dire che avevano una forte attitudine al lavoro di industria secondo questo bel tipo io gli dissi naturalmente guardi io faccio professore e continuerò a
fare il professore quindi continuerò a dire che tizio dovrebbe studiare musica perché ha tutti i talenti e la Costituzione dice che ha diritto a essere favorito e Ecco questo è un esempio clamoroso no di come i beni comuni si sono spostati sono diventati attraverso il mutare storico sociale altri beni Ma il fatto è che nella cultura occidentale ormai da gran tempo è il mercato a fornire questi beni per esempio la casa i servizi io ho il diritto alla casa Certo che ho il diritto alla casa ma me la me la fornisce l'industria me la fornisce
il capitalismo me la fornisce una visione puramente economico privatistica e se nei rari casi in cui invece accade questo che c'è una intervento pubblico lo sappiamo come va Allora sono messi in luoghi come dire di devastazione in luoghi di degenerazione il mercato deve fornire questi beni per esempio la casa i servizi eccetera dice la recovery trascurando il fatto che il mercato Non sa produrre né l'aria né l'acqua e non è capace neanche di sfamare il mondo Questo è importante le grandi virtù del mercato che nessuno intende negare Ma che poi di fatto e per per
una sua come dire corruzione interna fanno sì che non riusciamo nemmeno a sfamare il mondo che in questo momento stanno morendo bambini ma bambini e bambini in tutte le parti di questo pianeta quando noi buttiamo via il cibo nelle nostre città ricche buttiamo via tutti i giorni chili di cibo quintali di cibo Adesso si sta tentando di recuperarli Sono iniziative ma Sono gocce gocce d'acqua nel nel deserto la delega al mercato produce Infatti effetti perversi perché il mercato Non sa non sa fare scelte efficienti di allocazione delle risorse naturali e tutti i tentativi di correggere
questo limite del mercato non hanno evitato né il degrado né lo spreco delle risorse né l'ingiustizia sociale quanto all'accesso delle medesime quindi La concezione del bene comune è in realtà uno schiaffo in faccia alla cultura moderna ha scritto Paolo Grossi secondo la quale ogni punto del globo è semplicemente un noto un nodo della rete globale degli Stati e dei mercati un terreno uniforme un terreno uniforme per cui non importa in quale luogo storico geografico della Terra tu sei ma lì per gli interessi globalizzati e delle multinazionali devi produrre quelle cose che producono un effetto di
merce e di merce fruttuosa sul piano del capitale finanziario Allora a noi non servono niente i cavolini di Bruxelles Ma quelli vanno tanto bene sul mercato e noi di che cosa mangeremo de cavolini di Bruxelles la nostra dieta sarà esclusivamente fatta così ma gli investimenti dei capitali cinesi arabi e E naturalmente anche europei statunitensi eccetera nei vari luoghi della Terra sono volti a mettere a cultura quei luoghi per i fini del mercato globale e dell'interesse capitalistico del capitale finanziario È ovvio poi che queste persone che lì vivono tradizionalmente da millenni e che vivevano come abbiamo
letto in una maniera di povertà ma non di miseria cioè riuscendo a sopravvivere in maniera efficace talvolta anche in maniera molto come dire efficiente e non hanno più di che fare che mangiarci e voi vi vi meravigliate che si spostino A parte che si sono sempre spostati ma vi meravigliate che cerchino di andare altrove lì non c'è più da mangiare perché quello che è stato prodotto Em merce per il mondo e per il mercato globale non perché venga consumata da coloro che lì abitano e che hanno lì i loro beni comuni l'aria la terra il
cibo eccetera eccetera quindi questo non significa isolarsi i beni tradizionali sono venuti meno con la rivoluzione industriale con la privatizzazione delle Terre Comuni sono queste le le ragioni che hanno storicamente determinato la situazione in cui ci troviamo Ma svolgiamo ora molto rapidamente alcune considerazioni di natura generale che a me sembrano incontestabili insomma la verità è che tutti dipendiamo dalla natura scrive la ricoveri non solo i i popoli poveri badate quelli cioè che vivono di sussistenza ancora un terzo della popolazione mondiale ma anche le società industrializzate e anche quelle anche quelle ormai dipendono dalla natura in
maniera clamorosa Ricordo a tutti come faccio sempre che noi viviamo sulla terra in rosso perché ogni anno da un po' di anni in qua ogni anno da un po' di anni in qua alla fine dell'anno abbiamo consumato prodotti della natura che non sono in grado di riprodursi nell'anno successivo cioè sfruttiamo in maniera sistematica la natura e non le diamo il tempo il modo e la possibilità di rigenerare questi beni comuni Quindi tutti gli anni Noi perdiamo qualche cosa ma qualche cosa di irreparabile Perché dove abbiamo perso l'acqua non siamo in grado di portare l'acqua dove
intere specie viventi Sono venute meno non siamo in grado di portare la la biodiversità e così via quindi la situazione non riguarda soltanto i poveracci che scappano dalle loro terre perché le multinazionali hanno reso invivibile la situazione lì perché lì hanno fatto i loro interessi eccetera eccetera Non Non trascuro di ricordare che una delle tecniche di di molte Nazioni cosiddette civili è quella di indebitare queste popolazioni dicendo Noi veniamo vi costruiamo ferrovie vi Costruiamo strade che voi non avete e naturalmente voi vi indebitate ma pagherete con comodo m questo debito che sì non lo pagheranno
mai non riusciranno mai a equilibrarsi questo vuol dire che cadono in totale soggezione di questi prestatori d'opera e prestatori di Fondi di capitali apparentemente disinteressati eh questa è la cosa più vergognosa cioè apparentemente pieni di socievole preoccupazione per i beni degli altri No in realtà fanno i loro interessi e rendono poi la situazione invivibile quindi la questione però ormai ed è chiara a tutti Ormai non si può più negarla eh come quelli che negavano che che c'era un riscaldamento globale eh quante volte abbiamo sentito l'imbecille di turno che con argomentazioni scientifiche dimostrava che non era
vero e adesso non osano più dirlo perché vediamo i ghiacciai che muoiono vediamo il mare che sale vediamo gli oceani che si innalzano nella temperatura e fanno morire specie animali di ogni genere questo non si può più negare diciamo così ma allora la dipendenza dalla natura non è soltanto delle società appunto arretrate quelle che vivevano direttamente dello sfruttamento della terra senza nessuna come dire strumentazione tecnologica avanzata No no adesso anche noi che siamo così avanzati dipendiamo dalla natura in maniera drammatica anche le società industrializzate noi tendiamo a non rendercene conto dice la recovery ma tutti
i nostri innumerevoli beni la sterminata e crescenza quantità di servizi dei quali disponiamo verrebbero meno senza lo sfruttamento di quelle risorse naturali il cui volume è grande Certo ma non è illimitato come Ormai c'è chiarissimo considerare la natura come un fondo di energie disponibile ai nostri usi e consumi è quella visione perversa delle cose che Martin Heidegger ha ammirabilmente denunciato la natura non è un deposito di energia e il mondo e la vita non sono riducibili ai concetti fisico fisiologici biologici di energia che sono costruzioni intellettuali Ma che si fondano sulla vita reale del rapporto
tra le persone e del rapporto tra le persone il mondo ambiente che le circonda la natura non è un deposito potenziale di materiali per il ciclo produttivo del mercato invece questa è la logica no che sembra così ovvia a tutti è diventata la mentalità dominante no saper fare Vuol dire saper fare bene queste cose qua m tradurre la natura in merce in materia in energia e consumarla serenat per aumentare il il capitale di partenza No questa visione analitica da ingegnere diceva jean-paul Sartre contrasta con la natura sintetica della vita le risorse rinnovabili scrive la recovery
gli alimenti vegetali e animali le foreste l'acqua la biodiversità l'aria Le biomasse vegetali animali sono capaci di rigenerarsi e di auto-organizzarsi perché utilizzano energia endosoma o metabolica e risorse interne sulla base di un proprio progetto autonomo di vita in natura e in biologia lo sviluppo non è mai un processo guidato dall'esterno e questo è il fondamento della sostenibilità ecologica in economia Invece tutti i sistemi viventi e a maggior ragione la società e le culture sono dipendenti dall dalla energia e da altri input esterni e sono perciò ad alta complessità ma fragili perché dipendenti la capacità
di auto-organizzarsi degli enti naturali che sono alla base dei beni comuni ne accresce la rilevanza Essi non solo insistono su risorse determinanti nella creazione della vita sulla terra ma favoriscono la formazione di una cultura di autonomia dove tutte le specie svolgono un ruolo nel ciclo della vita Dove le comunità locali possono decidere su ciò che reputano essere il loro vero sviluppo visto che il vero sviluppo esiste solo quando il popolo esercita i suoi diritti cioè decide lui sulla base dei suoi interessi e sulla base della rinnovabilità delle Forze della natura e della vita e quindi
non non non non utilizza una come dire un'economia di sperpero e e un'economia di debito no come se noi nella nostra privata situazione tutti gli anni spendesse evidentemente e non porta frutto e risultati apprezzabili No ogni luogo ogni punto della terra non è quel quella connessione diciamo così globalizzata di interessi che è diventata Nella logica capitalistica e neo liberis No ogni luogo della Terra ha la sua locazione ha e la sua Arca come diceva huster No L'Arca dove noi viviamo in un rapporto tolemaico con la terra Questo non significa che il copernicanesimo non sia una
verità ma è una verità scientifica una verità di corpi astronomici ma colui che parla di corpi astronomici Innanzitutto è su questa terra in questo luogo mangia e dorme la mattina e la sera e le notti a seconda di come può e di come la sua organizzazione appunto terrena si è storicamente evoluta e manifestata questo che Us chiama il principio tolemaico No noi ci portiamo dietro la terra dovunque andiamo perché siamo terrigi perché siamo nati dalla terra perché la Terra è la nostra madre pacia Mama e se non abbiamo cura della della nostra madre cioè del
nostro luogo siamo perduti Per quante imprese straordinarie strumenti e mezzi meccanici e tecnologici come dire straordinari Certamente sì ma che devono fare i conti con una logica diversa da quella della pura efficienza dello strumento le culture fondate sulla sostenibilità ecologica concepiscono la terra come Terra Madre la pacia Mama degli indios mentre le culture fondate sul mercato hanno una concezione colonialista della terra colonizzano la terra vista come elemento passivo e come cosa di nessuno oscurando così l'importanza dei suoi processi rigenerativi e negando il ruolo e i diritti delle popolazioni Native E indigene ma ormai siamo tutti
popolazione nativa e indigena quando siamo invasi dal consumo dal rumore dal fracasso e continuamente da una come dire da una ripartizione dei beni che ha la logica della merce non la logica del prodotto necessario alla vita diciamo così quindi la proprietà collettiva della terra è la forma originaria di appropriazione del suolo in cui la dimensione collettiva prevale su quella individuale Eh già questo è fondamentale la cultura occidentale ha pregiato in maniera talvolta grandiosa no con esiti di grande valore spirituale l'individuo Ma poi vi ha fondato anche un'economia individualistica che invece è una corruzione una corruzione
della comunità quello che manca nella cultura occidentale è l'idea che anche la natura è titolare di diritti che questi diritti sono da proteggere per evitare che i diritti umani siano vanificati dal venir meno della base materiale su cui insistono la terra l'acqua l'aria e il fuoco energia cioè le caratteristiche radicali o o gli elementi Empedocle si potrebbe dire no quelli fondamentali per la vita su questo pianeta la proprietà collettiva dei beni che sono appunto comuni Attenzione La proprietà collettiva dei beni perché l'aria è di tutti il silenzio la quiete pubblica è di tutti e è
così via il cibo fondamentale è di tutti o no o noi abbiamo il diritto di stabilire che alcuni possono tranquillamente morire di fame o Possono morire perché non ai confini ci sono le mitragliette come sta succedendo Eh come sta succedendo nella civile Europa Ecco la proprietà collettiva dei beni che sono appunto comuni esige un ripensamento della nozione di comunità è molto semplice Questa è la seconda parte del titolo che mi è stato affidato No cioè viver bene Certo come problema politico cioè come problema di ricostituzione di una umanità di una comunità sensate sensate e non
pericolosamente avviate alla catastrofe perché ormai c'è poco da fare gli spiritosi qui Non è una questione ideologica Io sono comunista tu non sei comunista Io sono marxista tu sei Liber E chi se ne frega Qui ci sono dei problemi imminenti contingenti esplosivi che se non vengono frenati in tempo produrranno catastrofi mondiali popolazioni che non hanno più l'acqua e che si entrano in conflitto perché l'acqua è al di là del Confine E io non te la do perché poi non ce n'è e così via quindi scenari che sono stati varie volte no come dire ricostruiti e
proposti All'attenzione pubblica Ecco di fronte a tutto questo evidentemente come dire la il modo di vivere insieme del vivere bene e il ben vivir diventa il problema politico fondamentale e purtroppo tutti assistiamo Sì sì buttano le monetine dentro la la fontana di Trevi ma non facciamoci ridere eh Hanno ragione i ragazzi quando dicono queste sono chiacchiere ma che che cosa avete deciso allora si comincia a dire ma entro il 2070 come se noi potessimo permetterci di dire entro il 20170 così via quindi la comunità e i beni comuni vengono prima dell'individuo che è una costruzione
moderna del Rinascimento del 600 europeo va ricordato questo legata alla libertà individuale e all'individualismo dei proprietari la comunità esprime il bisogno insopprimibile di relazione sociale dell'individuo che vive e sviluppa appieno le sue potenzialità di vita biologica e sociale solo nel rapporto con l'altro e con gli altri la natura fondamentalmente sociale diceva Aristotele gli esseri che non possono vivere separati pure essendo separati da Natura Perché ognuno ha il corpo suo no Che è nato nella contingenza della sua nascita ma non può da solo non può nulla da solo è già morto e quindi questa necessità aristotelica
non possono vivere separati bene ma allora come vivono insieme facendosi la guerra distruggendo la possibilità per alcuni per favorire la possibilità per altri continuando questo conflitto demenziale che nel mondo antico aveva come dire delle anche dei fondamenti etici a suo modo ma che oggi è soltanto un orrore è soltanto violenza pura è soltanto follia follia si vede bene allora che la comunità è atto contrario del mercato che ripeto il mercato ha i suoi ha i suoi valori e ha i suoi vantaggi Ma da tempo immemorabile il Mercante Il mercante la sua attività va protetta deve
poter attraversare anticamente no le terre protetto dagli dalle aggressioni dei dei banditi Guai a toccare il Mercante perché era quello che univa costoro che sono separati e portava di là quello che là non c'era e portava di qua quello che di qua non c'era rendendo la vita sicuramente più alta più piacevole più umana e quindi creando una base materiale fondamentale perché ci fosse anche una una crescita spirituale rimanesse tempo per pensare e per fare cose bellissime Come i prodotti dell'arte eccetera eccetera dell'Artigianato e così via e delle tecniche di sfruttamento della terra ragionevole non non
invasiva non Ecco la comunità è l'esatto contrario del questo dobbiamo mettercelo qui nella nostra testa che la comunità è l'esatto contrario del mercato il che non significa che noi abbandoniamo il mercato ci mettiamo a vivere di miserie ma il mercato deve essere sottoposto all'idea di comunità e questo è il fondamentale problema politico del nostro tempo ldove non si affronta questo politico non c'è politica c'è soltanto amministrazione demenziale dell'esistente demenziale perché non può riuscire demenziale perché non può dar luogo ai prodotti veri che dovrebbe poter utilizzare o mettere in movimento c'è politica solo se il mercato
è sottoposto sottomesso alla comunità alle esigenze del vivere insieme e del vivere bene insieme Naturalmente nella comunità non vale la dimensione astratta delle relazioni mercantili mediate dalle Mer Ma la dimensione concreta delle relazioni interpersonali certo per quello che è il mercato per quello che è il mercato Non mi interessa se mi compra che so io un cinese un giapponese o un vietnamita chi se ne frega basta che l'interesse sia rispettato che che ci sia stato un utile scambio di merci Ma nella comunità non è così nella comunità non è indifferente Chi Chi amministra chi ha
il diritto di parola Chi è autorevole E perché è autorevole in base a che cosa è diventato autorevole e quindi politicamente efficiente Almeno apparentemente efficiente per i suoi interessi mai per i per gli interessi della comunità a parole m a parole ma si scontra continuamente Anche se le intenzioni sono buonissime si scontra con una realtà che intende la comunità come sottomessa alle merci e sottomessa al mercato è luogo di sfruttamento per le merci e per il mercato una delle cose più scandalose è lo sfruttamento dei giovani lo sfruttamento che il mercato fa dei giovani diffondendo
dappertutto cattive musiche cattive immagini cattive una cosa desolante creando ignoranza totale incapacità di giudizio critico bisogno di comunità poveretti anche bisogno di di comunità Quindi nel mercato non capitalistico invece esistono la reciprocità e anche l'azione gratuita certo anche l'azione che si fa per il bene collettivo per l'amore della cosa in quanto cosa Quindi tutto ciò esige quella che si potrebbe definire che alcuni hanno definito che faccio mia una democrazia orizzontale non una democrazia verticale i principi e le conseguenze S anche se abbiamo detto che sarebbe saggio eh capovolgere no i principi Sono validi e sono
eventualmente invalidati dalle conseguenze e sono le conseguenze che devono guidarci per stabilire quali sono i buoni principi dobbiamo vedere cosa ne deriva E se tutto diventa merce non ne deriva una gran cosa ne derivano situazioni per per uno scrittore come capita me di essere e derivano quelle quelle condizioni in cui come mi è stato detto una volta da un grande editore al quale proponeva un libro un libro molto bello di un giovane Studioso e questo editore mi ha detto caro professore Questo libro è troppo bello perché io possa permettermi di pubblicarlo che è come dire
l'ammissione dell'insensatezza totale dell'editoria a questo punto cioè Siccome è sconosciuto e siccome è anche molto bello Quindi esige un'attenzione Cioè non è che si non è quella robaccia che si pubblica che si trova che riempie le le librerie eccetera eccetera Eh no io non mi posso permet io che sono un grande editore perché tutti si copiano no pubblicano le stesse cose pompate se non c'è dietro un qualche scandaletti di democrazia orizzontale che non si basa sul principio del profitto Ma che si basa sul principio della bontà dei beni e della fruibilità costruttiva e non semplicemente
consumistica diciamo così poiché nella globalizzazione delle multinazionali la democrazia delegata non basta più e questo è uno dei nostri grandi problemi la democrazia delegata non ha la potenza di come dire misurarsi con la globalizzazione delle il fatto che ci sia siano dei Deputati dei senatori che il popolo ha votato ha eletto non funziona Cosa si deve fare Non lo so nella maniera più assoluta e non è certo la mia una critica al principio democratico ma nella democrazia appunto rappresentativa delegata personaggi che hanno la delega di rappresentarmi e di rappresentarci vediamo tutti quello che succede che
queste persone devono pensare ai loro interessi per essere rieletti per essere in qualche modo giustificati nella loro azione devono avere dietro le spalle quella stessa cosa che dovrebbero combattere devono avere l'appoggio di quelle stesse forze negative decostruttiva sostanza ma allora come si deve fare una democrazia non rappresentativa come quella che pensava Rousseau ma è efficiente Anche questa è impossibile quindi nella globalizzazione delle multinazionali la democrazia delegata non basta più e deve essere integrata con nuove forme di democrazia diretta Ecco questo è bello da dire e anche dentro la nostra cos costituzione è stato anche come
dire portato avanti questo pensiero in vari modi come dire ammirevoli apprezzabili ma senza grandi effetti ed è evidente che il clima di disgregazione sociale che è oggi prevalente non favorisce questi sviluppi questa situazione in cui tutti combattono con tutti dove tutti Si insultano tutti dove addirittura anche l'autorità del sapere della Scienza eccetera viene messa in discussione da gaglioffi privi di qualunque cultura professor professor Sini Sì finiamo qua La ringrazio se riusciamo a se riesce a darci la conclusione perché temo Quest conclusione questa che il clima di disaggregazione sociale oggi prevalente non favorisce quegli sviluppi di
democrazia orizzontale come dicevo prima che sarebbero necessari Ecco Vi ringrazio io pensavo di avere un'ora non mi avevano detto quanto avevo va bene Siamo dentro l'ora e