l'ultima lezione su kierkegaard riguarderà la vita religiosa cioè lo stadio esistenziale religioso il terzo stadio quello che segue la vita estetica e la vita etica e poi riguarderà questa lezione i concetti fondamentali di angoscia e disperazione che sono due concetti fondamentali nella speculazione di chi regala va bene vediamo la vita religiosa un breve riassunto delle altre due ditte gli stadi esistenziali per kierkegaard sono tre e sono in contrapposizione netta vige la prospettiva dell'aut aut o la vita estetica o la vita etica o la vita religiosa pertanto tra una vita e l'altra di e un abisso
nel passare dalla vita estetica la vita etica di un abisso vuol dire che non si torna avanti e indietro le ditte non sono collegate una porta girevole entro una lite etica ritorno in quelle estetiche poi lui va dalle quelle che hanno passare da uno stadio all'altro di implica un cambio radicale di vita di esistenza sistemi di valori diversi scelte diverse l'esteta cioè il don giovanni è colui che sceglie di non scegliere cioè sceglie la vita dell'attimo che fatta di non scelte il godimento il piacere abbiamo fatto due esempi poi letterari che sono appunto dorian gray
vedono in grey e andrea sperelli e il piacere dunque due esempi di esteti va bene e dunque di color che vivo nell'atto del cartellino trasformare la vita in opera d'arte seduzione fisica seduta un intellettuale la bellezza il piacere fisico l'abbigliamento ma ovviamente poi anche il godimento il piacere assaporare in maniera gustosa la vita malavita estetica precipita nella noia perché ripetitiva e dunque il dongiovanni cade nella noia che perti river ha un valore positivo perché ci porta a fare una scelta la scelta della vita etica per schopenhauer la noia è un meccanismo nel pendolo desidero piacere
noia noia nuovo desiderio dunque la noia e uno stratagemma della volontà di vivere tre schopenhauer dunque la noi ha una valenza negativa in soren kierkegaard la noia una validità una valenza positiva perché a noi addomi io capisco di volere qualcosa di più della vita estetica dell'attimo e voglio il progetto e incarnava il buon marito padre di famiglia col che sceglie di scegliere una donna una moglie i figli un lavoro ripeto paghiamo dazio al maschilismo altri torino ottocentesco però vuol dire il progetto poteva valere per chi di voi decida poi di fare uno sport suonare lo
strumento lavorare un'associazione di volontariato o una facoltà con grande progettualità con grande dedizione mi dedico al flauto violino avevo già il musicista in classe mi dedico alla traduzione dal greco là di questa è la mia di un progetto laurearmi da fare medicina voglio fare ingegneria voglio progettare voglio fare voglio mettere su famiglia ok io voglio dei figli ad esempio questo di misura il progetto ma la vita etica che una vita di scelta non è ancora una vita totale perché una vita di normalità perché una vita chiaramente fatta di continuità di fedeltà il essere fedeli alla
moglie essere fedeli al marito e una vita fatta anche di rinunce il valore della rinunce io potrei abbandonare nella passione con questa donna con questo ma rinuncio per il progetto ma questa vita non è ancora la vita della totalità perché una vita dentro la mondanità verso la coppa in vetro continuità non è la vita che abbraccia il senso ultimo e senso il progetto marito ma c'è una vita che ancora più totale sulla vita che avrò abbracciare il senso ultimo e della vita religiosa dunque la ditta religiose la vita completa perché la vita che va verso
il senso ultimo la vita religiosa abbandona la frammentarietà la cordialità e una vita di scelta totale ma questo è di share totale di sé insulti mo sarà una vita paradossale perché la vita religiosa che va bene contiene un paradosso trash per irina non è l'uomo che sceglie dio medio che sceglie pertanto il senso ultimo della vita il 6 suo ultimo dell'esistenza l'uomo lo troverà abbandonandosi a dio e sarà dio che guiderà l'uomo se porterà l'uomo se è la vicenda che incarna ditte religiosa il superamento della morale del marito la vicenda che incarna la fede che
supera la morale e amici di abramo torna indietro esteta don giovanni piacere marito morale la moglie lavori figli l'uomo religioso la fede i tre valori sono il piacere il godimento c'è di non scegliere la morale scelgo di essere morale per il viso si sceglie il continuo ripeto la quadra terza si sceglie di rimanere fedeli a una compagna un compagno alla voglio il marito perché altrimenti le pulsioni e passioni il piacere ti porterebbero anche lontano dunque la morale è una scelta da agostino a cannes si sceglie di essere morali e chiaro la fede un'altra prospettiva non
è neanche più moralità non è scelta ma essere scelti da dio dunque la fede è un paradosso perché dio che sceglie noi vediamo la vicenda l'uomo religioso e poi passiamo le conclusione con l'angoscia le speranze l'emblema della fede e abramo sono pagini struggenti bellissime al di là che abbiate o che non abbiate fede abramo e sua moglie sono molti in l'atleta tanto novant'anni e hanno vissuto per dio e in dio tutta la loro vita abramo ha desiderato un figlio una figlia ma non ha mai avuto il dono divino di averla governo ma proprio quando tutto
ciò sembra ormai lontano era lo dice sta una vite di profitto da profeta bravo una vita per dio in dio ecco che giunge isacco giunge un dono dio ci ha regalato la vita ci ha regalato la possibilità di avere quel figlio che abbiamo tanto desiderato e il figlio cresce meglio quando il figlio si fa ragazzo quando il figlio entra nell'età quasi della prima maturità e vedi o appare ad abramo e gli chiede una cosa scandalosa gli chiederà cosa più terribile e dolorosa che si possa chiedere un padre richiedi uccidere suo abramo è disperato ma come
mai per che cosa ho fatto io ma dove peccato dimostra mia tua fede uccidendo tuo figlio la sua distrutte marito e moglie sono distrutti abraham ma bravo una mattina all'alba senza dire nulla al figlio si mette in cammino con esso lasciano la carrà sono il villaggio e si allontanano giunti appunto lontani piedelmonte abrams decide di uccidere suo figlio ma c'è la straziante nel dolore lo distende per prendere appunti pugnale prendere appunto un oggetto per poterlo uccidere ed ecco che dio nella sua onniscienza cioè vede tutto ciò che accade ma ha già discusso di questo scorso
anno agostino prevedevano un predetermina vede che abramo avrebbe ucciso il figlio ma non lo ha determinato del suo cile cioè a bravo sceglie di uccidere il figlio ed io vedendo che abramo avrebbe ucciso figlio ferma la sua mano e gli dice ecco tu hai rinnovato la fede hai dimostrato la tua fede massima perché ri disposto numeri senso disposto perché come se tu avessi fatto ad uccidere tuo figlio sarebbero anche madison i panni di isacco la storia non cerco cioè del figlio che il padre avrebbe ucciso quattro remo nello scandalo alcuni il figlio sacrificato per amore
più grande ecco chi è l'uomo religioso lungo religioso è colui che si affida a dio non ha capito perché dio gli chieda questo atto estremo è andato oltre la morale come dice la morale l'amore dice che se un buon padre siamo il figlio qui c'è la morale se un buon padre se educhi bene tuo figlio se un buon figlio se rispetti il padre l'amore non prevede sei un buon padre il tuo figlio ma isacco sarebbe succiso abramo ha ucciso isacco e dunque la fede in dio è andata al di là della morale sia abbandonato ecco
che cos'è la fede la fede quelli che qui ragazzi è una fede lacerata sociale un jazz decifriamo il fedele medio che frequento la parrocchia ma non perché è un ignorante creti berwin ma una fede coi straziante non cela cedono non riflette su questa diventi in questa dimensione cioè kirk haga riflette sul fatto che la fede scandone paradosso perché dio ha sacrificato suo figlio gesù ok e prima dio ha chiesto d'abramo di uccidere suo figlio cioè avere fede significa essere soli di fronte al mistero divino e dunque siamo non è cattolico il sud e protestante siamo
anni luce dal credo per andare in paradiso vi confesso non me la confessione sapete per protestare per avere per i peccati dic un rosario per guarire avere faccio il segno della croce perché le cose mi vadano bene la fede è solitudine la sua vita anche solo di fronte a dio si è trovato abramo solo di fronte a suo padre si è trovato gesù padre perché mi abbandoni 15 del pomeriggio palestina il cielo si oscura il sole va via gesù sembra che pianga e pianoforte perché lì a morire e chiaro dunque questa è la fede dichiara
che non è dunque la fede la preghiera e la fede lo è anche la preghiera ma non seduce la preghiera rito alla messa e la fede della solitudine dunque è una salvezza ricominciamo arriva alla parte finale angoscia la fede è salvezza angosciante e una certezza angosciosa ed è scandalo e paradosso perché perché l'uomo si ritrova di fronte al bivio credere o non credere ma credere implica abbandonarsi a dio credere implica abbandonarsi a dio alla sua ma al suo mistero cioè noi ci abbandoniamo a dio e non sappiamo dove dio ci condurrà ragazzi nuovo di abbandonate
nelle mani di coloro che non conoscono invece la fede è abbandonarsi al mistero di dio che ti salveranno la sua maestosità questa è la fede è dunque il vero significato del cristianesimo e il paradosso che lo scandalo di un dio che ti stati ti lascia anche solo chi lascia nel nel dolore il cristianesimo appagante quello per cui la maggior parte delle persone e cristiana cioè la resurrezione perché non appartiene a chiedeva va bene link il cristianesimo appagante del perdono della salvezza dell'esistenza guidata da dio non è il cristiano di che il castello di chili un
casello di di solitudine e un cristianismo di angoscia di solitudine di dolore l'angoscia vedete chiariamo accomuna quasi tutte però le esistenze perché l'angoscia è una delle caratteristiche tra sapere bene dell'esistenza umana l'uomo di fronte l'esistenza umana dobbiamo è e angosciato e angosciato perché l'esistenza è possibilità ma la possibilità di potere che bello voi potete poiché fare fisica chimica scienze motorie puoi andare a cercare un lavoro potete decidere di viaggiare di uscire di casa le potete poi ti vuoi andare a cercare un lavoretto ok e riti rimboccarmi le maniche e andare a buttare fuori per 19
anni potete malavita come possibile di potere crea l'angoscia crea l'angoscia perché perché l'uomo precipita e una dimensione indeterminata la possibilità e anche indeterminatezza di cosa può essere la vostra vita di cosa escluda e perda la vostra vita dunque la possibilità di potere produce un'angoscia che non si riferisce poi più a nulla di preciso ma la nostra essenza umana chiamate vs l'angoscia di dover rinunciare a caterina perché incontrato simona di dover rinunciare a fabrizio perché ha incontrato stefano di chiaro dunque c'è l'angoscia della perla poi l'angoscia dentro qualcosa che va oltre caterina fabrizio stefano simone e
oltre medicina fisica matematica fare rugby o pallanuoto o fare il clarinetto violino diventa l'angoscia una condizione in cui siamo precipitati perché c'è l'indeterminatezza delle possibilità e dunque l'angoscia si radica nel futuro il futuro è il luogo della ring of queste chiamare quindi teniamo volte a questo punto l'essere cristiano che è imprescindibile perché lui è un uomo religioso punto ma la soluzione se ci porta anche oltre c'è l'angoscia ha riconosciuto ma commette le radici nel futuro cosa vuol dire vuol dire che l'uomo proiettato nel futuro vive la possibilità di potere una dimensione di angoscia l'angoscia si
radica nel perché il futuro è quell'insieme di possibilità di potenzialità che ci fanno punto togliere tremare le gambe e dunque una categoria umana quell'angoscia prego ma ripeto l'angoscia diventerà disperazione ci arrivo l'angoscia e quella caratteristica umana delle pose di scelta quando arriverà e nella vita religiosa c'è poi la così di disperazione rispetto al se insulto della vita rispetto a dio ci arrivo è dunque l'angoscia è una categoria umana necessaria che scaturisce dalle infinite possibilità dell'esistente l'angoscia è una categoria dell'esistenza umana che scaturisce dall infinita di possibilità dell'esistenza le infinite possibilità dell'esistere del vivere trasformano la
resistenza tra presente e futuro inesistenza di angoscia dunque l'angoscia è prodotta proprio dalla nostra vita come potenzialità e possibilità poiché noi possiamo possiamo siamo possibilità di potere noi ci proiettiamo nel futuro immediato una dimensione di angoscia l'angoscia dio perché mi ha abbandonato e angoscia papa perché non ci sei più e angoscia mamma perché non si può angoscia i ragazzi al fronte va bene perché lo hai più questa stabilità l'incertezza genera in noi questa dimensione di angoscia che ineludibile dunque è proprio una prospettiva ogni possibilità è un'apertura sull'angoscia per questo la possibilità per chi era diventa
impossibilità del possibile perché poi noi si paralizzi amo perché le tante possibilità diventano non so scegliere è impossibile la possibilità è chiaro per alcuni l'angoscia diventa addirittura impossibilità di possibile perché perché non ce la faccio scegliere non sono capace principio della paralisi ma come vi ho detto la vita sceglierà poi per te l'uomo che non sa scegliere che cade nella paralisi angosciante o nell'angoscia paralizzante dell'impossibile impossibile ripeto se ci riesco per un franchi che sto dicendo è ovviamente un uomo nuovo che vedrà poi la vita e sceglierà per lui l'uomo di fronte alle sfide possibilità
cade nell'angoscia un'angoscia paralizzante ho anche una paralisi è angosciante di fronte a questa paralisi la vita comunque produrrà delle scelte prego l'esteta è l'uomo che per eccellenza non scegliere ma alla fine il marito ha scelto una vita tra le tante e anche il marito porta dentro con sé largo tutti col marito che deve mettere al mondo tre quattro figli quella possibilità di avere più figli di a cambiare lavoro e angoscia lorenzo ha scelto di lasciarsi avvicinare si abbandona dio quella scelta dovrebbe ti affidi a dio anche per far l'angoscia infatti poi accadrà qualcos'altro questo ci
arriviamo va bene gela in goccia come potete far sì che dio dai un senso questo mio allora riassumendo l'angoscia e la condizione dell'uomo di fronte al mondo l'uomo di fronte al mondo di fronte le pose del mondo e angosciato l'uomo rispetto alle possibile del mondo infermiere matematico fidanzato marito e capaccio il dongiovanni faccia appunto il lavoratore o figli non figli voi voi tra pochi mesi le angosce della scelta universitaria ok le angosce rispetto al mondo va bene poi vi ripeto l'angoscia se il gelato alla crema al cioccolato è molto limitata se già fosse l'ultimo pasto
dell'umanità prima di fini nel braccio della morte sono cir e considero che cosa voglio morire quello verso fare voglio assaporare un arancino degli agnolotti ditelo tornato oppure voglio punto un risotto se l'ultimo c1 tavern angoscia provvidenzialmente una cosa scatta per le cose più più importanti del mondo poi non sapete che le così in parte sarà anche al rela relative al contesto così ultimo appartenevo chiuso rispetto all'interiorità è così rispondo c'è invece il sentimento della disperazione l'angoscia il sentimento che scaturisce dalle possibilità del mondo il mondo ci presenta molte possibilità angoscia l'interiorità cela nostro essere interiore
notes la coscienza roast inter ita ci presenta invece la disperazione distrazione del nasce nel rapporto che abbiamo con noi stessi che a ottobre i ragazzi veramente immenso cioè quando noi pensiamo noi stessi al senso della vita a cosa sto cercando a chi sono sa cosa voglio ricadiamo nella disperazione la disperazione può nascere o da una mancanza di necessità cioè se necessariamente le cose accadono va beh oddio in angoscia manca necessità vuol dire le cose accadono non necessariamente sono angosciato oppure le cose accadono necessariamente angosciato comunque cosa vuol dire se le cose nella vita del mondo
accadono perché devono accadere io interiormente sono disperato perché non posso controllarle cambiarle dai questo il tuo interiorità il mio bambino è nato così uno qui oppure la distrazione è perché le cose accadono perché c'è la libertà e allora disperazione perché io avevo fatto la scelta giusta allora nel rapporto tra l'io e se stesso nasce l'ispirazione e gigante per spiego la disposizione nasce è un rapporto che nasce tra l'io a se stesso e nasce dal fatto che io mi rapporto all'esistenza come se tutto fosse necessario sulle scelte necessario solo disperato perché non posso cambiare nulla oppure
nasce dal fatto che tutto libero ma allora le cose dipendono da me e se saranno in questo modo sono io dunque il tema della disperazione perché posso scegliere disperazione perché non posso scegliere l'uomo è disperato sia nel mondo della necessità perché tutto quello che deve accadere accade va bene penso alla raffica di mitra la seconda guerra mondiale di au bon volpino che gli toglie la penna ea raffica di mitra che ha fatto morire era lingoes larga il suo compagno e la disperazione perché se tutto necessario era necessario che io mio nonno di sottili sono oggi
perché non è sprovveduto e ad una distrazione meccaniche perché l'altro invece dove andare così l'altro è morto chissà chi ha figli sarebbero la dispersione un mondo meccanico a disposizione un mondo libero se io mi fossi do abbassato non ci fosse basso e lui non avesse avuto la febbre due giorni prima o fosse arrivato non lo so non sarebbe finito lì perché allora lui poteva salvarsi ok seno punto il tipo di atri fosse curato maggiormente avesse messo il ko lo valuto la febbre stato un altro cavallo di battaglia invece arrivato all'ora che sia possibilità che si
sta l'uomo è nella disperazione rispetto a se stesso fate pensare a voi quando è successo qualcosa di te doveva andare così sono andata così la disperazione di intento se stessi per donare così o ispirazione perché ho fatto quella strada è quella strada lì ho fatto quel cavolo ma prendo sempre l'altra cara questa volta che ho scelto questa sono venuto s'è visto ci stiamo rattristando colpa mia quando faccio che precipito dell'abisso mi fa star meglio chiarimento a star male ok travolto un cinghiale sono colmi sul suo sbucciato delle caviglie perfetta non facciamo subito morte dolore però
lo sapete che più le cose sono più importanti più aumenta ritorno la disperazione la disperazione cresce più le cose hanno un impatto sul nostro io interiore prego marco io continua se continuo a preferire la distrazione della libertà cioè preferisco arrabbiarmi e stare male con me stesso per le scelte sbagliate poi non so se le cose veramente dovevo andare un modo o cambiare trio m'illudo di essere liberi sono sempre così ma io mi lui di essa libro così pensò di determinare che ha un partner vita e dunque mi dispero per le scelte sbagliate e gli amori
per potuto vivere o meno vissuto un rapporto tutto vero non avere come europa con mia mamma gli allievi con il colle parto dalla dal dalle scelte fatte fatte da me è chiaro l'altro comunque sono momenti di distrazione la fede volte gli sportelli lorenzo si può dire che la disperazione non scelta sia data da una vita estetica l'altro casina la disperazione e della vita estetica della bitetti che sono due disperazione diverse perle possono produrre l'esteta alla fine si abbandona possiamo dire un po alla vita invece l'elettrico e quelli che prova a scegliere allora non sono un
perde il lavoro oddio la mia famiglia io sono responsabile che forse quello che prova anche papà di richiederne o tre cose vanno male pensa che sia colpa sua che ha sbagliato qualcosa che dio ce l'abbia con lui qual è l'antidoto e chiudiamo l'antidoto è la fede ma nel titolo paradossale perché si esce all'estrazione abbandonando se la salvezza in dio però anche qua è un aiuto che non aiuta perché la fede non è un cammino prestabilito ha scelto dio adesso dio mi salva io mi avvicino a dio e spero che dio mi salvi e dunque la
trascendenza assoluta di dio il fatto che dio sia quella dimensione paradossale che fa sì che noi siamo salvi soltanto se dio decide di salvarci far sì che noi non abbiamo di fatto in mano la salvezza dove quale ci rimanda la necessità per il reato non è più necessario per chi dio vuole o non vuole poi salvarci dunque la nostra salvezza il segno sul team nostro video vivere se è un abbandonarsi a dio il quale dio della suo mistero della sua infinitezza ci accoglierà mi solleva dalla disperazione ma non è una polizza assicurativa non è un
aiuto a stacco è ormai mi solido dio io face negativo questa sia comunque io non ho fede forse federal de colò della chiedemmo umana e la mia fede quella un po socratica nell'uomo che possa essere migliore giorno dopo io non la fede religiosa però se dovessi una fede religiosa forse avrei questa c'è la fede non è comodità credo dio io mi salva la fede è questa angoscia disperazione che diventano speranza tu speri che ci sia un senso è questo senso le di cambiare dio ultrareligioso sfere che ci sia un senso non hai la certezza del
senti questa è la fede lacerata la fede veramente da uomo soffre di solitudine di tir che era il quale alla fine ci dice che dalla possibilità di scelta che diventi impossibile di scelta si esce si esce soltanto affidandosi a dio il quale rho e lui che sceglie per noi dunque la vita religiosa è paradossale perché la scelta di salvezza non dipende da noi ma dipende da dire