abbiamo iniziato a vedere nella scorsa puntata il pensiero di agostino intravedendo anche come si relaziona con la verità e come si relaziona con l'anima ma oggi dobbiamo andare ovviamente avanti dobbiamo esplorare anche come nell'anima si trovi dio e il rapporto soprattutto tra dio e noi certo ma anche tra dio e il mondo perché oggi cominceremo anche a parlare di creazione cominciamo subito dopo la sigla [Musica] dentro la filosofia un podcast di ermanno script ferretti 89ª puntata dio e il mondo per agostino [Musica] eccoci ci siamo ben trovati di nuovo per parlare per qualche decina di
minuti di filosofia e in particolare come stiamo facendo già da un paio di puntate di filosofia agostiniana agostino è stato forse il principale padre della chiesa dal punto di vista filosofico sicuramente uno dei filosofi cristiani più importanti di tutti i tempi perché ha soprattutto posto le condizioni messo in chiaro alcuni elementi base che poi il cristianesimo avrebbe fatto fuori avrebbe seguito per secoli millenni oggi vediamo in particolare uno di questi elementi base perché ci soffermeremo sul rapporto tra dio e il mondo sulla creazione in particolare interna che è centrale ovviamente in ogni religione ma che
nella religione cristiana al tempo di agostino presentava ancora alcune piccole ambiguità che proprio agostino riuscì a risolvere prima di arrivare però questo tema riprendiamo un po il filo di quanto ci eravamo detti la volta scorsa nella puntata precedente come si fa nelle migliori serie tv e forse anche nei migliori podcast l'altra volta abbiamo detto che l'anima ha un ruolo fondamentale nel pensiero agostiniano perché l'anima el'auto coscienza in cui noi troviamo la verità è questa verità in qualche modo ci rimanda a dio perché le idee contenute e nell'anima non possono che derivare da dio almeno quelle
idee che vanno oltre noi stessi tipo le idee matematiche tipo i principi della logica cioè i criteri di verità dentro di noi ci sono delle leggi più alti di noi più grandi di noi che noi facciamo perfino fatica a comprendere e queste leggi non possono che arrivarci come un dono da dio difatti il nuovo parlato di una cosiddetta teoria dell'illuminazione del fatto che cioè dio illumina la nostra mente quindi anche la nostra anima ecco se tutto questo è vero dobbiamo anche ribadire che in fondo i rapporto con l'anima è un rapporto fondamentale per ogni uomo
perché di fatto rappresenta il rapporto con dio l'anima rimanda dio dicevamo l'altra volta no quindi io posso trovare dio dentro di me una chiave quasi socratico platonica posso trovare la verità dentro di me d'altronde dio dice agostino è essere la e maiuscola è verità con la v maiuscola è trascendenza e rivelazione è padre è logos e trinità e amore e tutte queste cose e le è contemporaneamente ed è chiaro che non può essere l'una senza l'altra non può essere verità senza essere anche amore non può essere uno senza essere anche trino non può essere padre
senza essere anche figlio cioè logos è tutto insieme è un'unità particolarissima ma questo implica che ogni volta che noi viviamo quelle dimensioni che ho citato la verità la dimensione dell'amore la dimensione della trascendenza la dimensione dell'essere eccetera ogni volta che noi viviamo in quelle dimensioni noi viviamo nella dimensione di dio noi incontriamo dio di fatto sta dicendo agostino ogni volta che noi amiamo in un certo senso ci riferiamo all'amore con la a maiuscola e questo amore con la a maiuscola ed io e quindi ci riferiamo dio ogni volta anche noi diciamo la verità si riferiamo
alla verità con la v maiuscola e quindi ci riferiamo a dio ogni volta che noi parliamo di trascendenza ci riferiamo la trascendenza con la t maiuscola cioè dio insomma a mare cercare la verità riferisce alla trascendenza eccetera sono tutti atti di fede in un certo senso ma atti religiosi verrebbe da dire atti di incontro con dio quindi questo è importante anche in chiave filosofica se ci pensate un attimo perché quel che diciamo la verità diciamo la verità quando cerchiamo di conoscere quello cerchiamo di sapere quando già facciamo filosofia allora fare in filosofia nel modo giusto
nel modo corretto si avvicina a dio quando esprimiamo un giudizio vero incontriamo dio perché dio e verità ok quindi la filosofia diventa un atto quasi santo mi verrebbe da dire ma bisogna farla bene ovviamente perché noi possiamo dire la verità come dire la non verità possiamo avvicinarsi a dio come allontanarci da dio allora come facciamo a dire la verità beh visto che dia verità è che dio si riflette nella nostra anima noi dobbiamo ascoltare la nostra anima essere onesti con noi stessi usare la ragione come ci è stata donata da dio noi sbagliamo quando non
siamo onesti con noi stessi quando smettiamo di ascoltare davvero il richiamo della nostra anima quando cioè ci allontaniamo da dio pertanto fare filosofia è un atto santo a patto che a patto che la facciamo onestamente a patto che ascoltiamo la voce di dio che è in un certo senso scritta nella nostra anima anzi possiamo dire anche di più dio è la condizione di ogni amore di ogni ricerca filosofica se dio è amore sedia verità se non ci fosse vivo non lo potremmo veramente a mare non potremmo veramente trovare la verità è la condizione minima e
la condizione di partenza è la conditio sine qua non abbiamo bisogno di dio per trovare tutte queste dimensioni e trovarle significa metterci in contatto con dio attenzione però nell'anima non si trova solo l'amore non si trova solo la verità non si trova solo dio si trova secondo agostino anche il tempo questo discorso molto originale e molto importante che verrà ripreso nel corso dei secoli da molti filosofi agostino farlo infatti una riflessione su cosa sia il tempo e arriva a sostenere che il tempo sia sostanzialmente un fenomeno mentale che noi misuriamo nella nostra interiorità perché dice
questo il santo cristiano perché nota questa particolarità noi spesso parliamo di tempo intendiamo il tempo come una successione di momenti c'è un prima se è un ora e c'è un poi ma questo prima ora e poi questa successione questo scorrere del tempo dove sta a dirla tutta dove lo vediamo perché noi quando viviamo in realtà percepiamo solamente il presente in ogni istante anche in questo istante in cui io sto parlando io sta vivendo l'attimo il presente questo istante quest'altro istante quest'altro istante quest'altro istante non percepisco realmente la successione percepisco i singoli momenti e ogni volta
che li ho percepiti questi momenti scappano sfuggono muoiono e ne nascono di nuovi a mettere in fila questi momenti è la nostra anima a creare la successione è la nostra anima solo il presente al reale mentre il passato il futuro infatti esistono solo nell'anima secondo agostino il passato adesso non c'è più quello che io ho fatto cinque minuti fa non esiste più o meglio esiste dentro di me perché io me lo ricordo quello che farò tra 5 minuti non esiste ancora o meglio esiste dentro di me perché anthony mai nella mia anima c'è l'attesa di
quello che farò tra 5 minuti c'è già nella mia mente quello che dirò perché ho già fatto una scaletta mentale di quello che dirò in questa puntata del podcast allora se il passato il futuro esistono solo dentro di me esistono solo come memoria o come attesa allora il tempo è un fenomeno mentale come vi dicevo la successione del tempo è qualcosa che si realizza dentro l'anima solo il presente reale passate futuro sono fenomeni mentali questa è un rilievo anche semplice da spiegare ma molto importante che ritroveremo molte volte nel corso della storia della filosofia ma
riflettendo sempre sul tempo agostino si pone anche il problema di come tempo ci ha iniziato cioè di come sia stato creato il mondo ovviamente si pone questo problema anche andando a vedere i testi sacri è un filosofo cristiano deve far riferimento alla bibbia inevitabilmente chiaramente nella bibbia ciao racconto della creazione del mondo lo troviamo nella genesi libro fondamentale iniziale dell'antico testamento e la genesi si apre con un passo piuttosto famoso che recita queste parole in principio dio creò il cielo e la terra ora quel verbo creò che noi italiano rendiamo con appunto il verbo creare
in ebraico perché la genesi venne scritta in ebraico è la parola bara una parola che però è abbastanza ambigua nel senso che vuol dire fare ma può essere tradotte mille modi diversi come tutti i verbi che significano fare può essere tradotta come creare ma può essere cloth anche come ordinare infatti se noi guardiamo tutto l'antico testamento questa parola questo verbo ritorna ogni tanto e assume la seconda del contesto significati lievemente diversi a volte vuol dire creare a volte vuol dire ordinare a volte vuol dire fare insomma non è chiarissimo il significato di questo termine ma
ovviamente a seconda di come si traduce questa parola cambia un po il senso di quello che si va a dire perché vi faccio notare questo noi traduciamo con dio creò e intendiamo che dio creò dal nulla oggi la chiesa cristiana intende questo dio creato da zero prima non c'era nulla e poi dio fece poi dio crea ma se noi invece di creare theroux ciamo baracco il termine ordinare diciamo il dio ordinò allora sarebbe chiaro che in quel caso dio non creerebbe dal nulla ma ordinerebbe qualcosa che già esiste tradurre col termine ordinare creerebbe una continuità
con quello che dicevano i filosofi greci ricordate cosa avevano detto platone aristotele platone aristotele avevano parlato di un dio che in maniera poi diverso seconda del filosofo ordinava una materia che già esisteva per platone ricordate il demiurgo prendeva il caos e gli dava un ordine questo caos però era preesistente non era stato creato dal demiurgo stessa cosa per aristotele dio attirava le cose attirava la materia e la spingeva per cell divenire ma la materia già esisteva allora questo pensavano i greci ma come la pensavano gli ebrei come la pensano i cristiani agostino si pone il
problema di fatto seconda di come traduciamo questo termine dice agostino si possono dare letture diverse alla generazione del mondo potrebbe dio essere solo un ordinatore come il demiurgo platonico questa è una prima ipotesi oppure dio potrebbe essere un creatore da zero questa una seconda ipotesi oppure dio ancora potrebbe creare dalla propria sostanza come fa l'uno di plotino abbiamo tra possibilità abbiamo il creazionismo cioè ripeto dio crea dal nulla abbiamo il di ordinatore come il demiurgo platonico abbiamo poi un dio emanatore cioè un dio che crea dalla propria sostanza che emana da se il mondo è
la realtà come ripeto faceva l'uno dei neoplatonici agostino si pone la domanda su quale sia la lettura più corretta da dare e alla fine sceglie la lettura della creazione dio crea dal nulla perché motiva chiaramente la sua scelta rifiuta in primo luogo l'idea platonica classica l'idea aristotelica classica a quella cioè di un dio ordinatore perché perché se davvero di avesse ordinato una materia che esiste ma zara prima di lui allora saremmo di fronte a un sostanziale dualismo da sempre sarebbero esistiti da un lato dio e dall'altro la materia è questa materia avrebbe finito per limitare
la potenza di dio perché vi avrebbe dovuto fare i conti con qualcosa di grande e quanto lui di eterno quanto lui importante quanto lui quindi dio ne sarebbe uscito molto limitato da questa visione invece il dio dei cristiani o dio onnipotente e onnisciente è un dio che può tutto e che è infinito quindi non è possibile dare questa chiave di lettura quindi è da scartare l'ipotesi di un demiurgo è da scartare però allo stesso modo secondo agostino anche l'ipotesi di un dio emanatore perché perché se dio emanasse il mondo come sembra dire plotino allora il
mondo finirebbe per essere fatto della stessa sostanza di dio quando l'essere emana bassa l cose le fa della sua stessa sostanza se fosse vero questo allora il mondo sarebbe fatto della stessa sostanza di dio ci saremmo di fronte a un panteismo perché tra dio e il mondo non ci sarebbe una reale differenza è chiaramente cristianesimo non ammette il panteismo dio al mondo sono due cose nettamente diverse dio è separato dal mondo poi è vero che manda il suo figlio sul mondo nel mondo ma questo non vuol dire confondersi col mondo quindi bisogna che venga mantenuta
questa distanza tra dio e il mondo e quindi non si può parlare di emanazione casomai il concetto dell'emanazione può essere ripreso dice agostino in un altro ambito ad esempio nel rapporto tra dio padre ed io figlio tra il padre e il logos ricordate infatti che nel credo si dice a un certo punto parlando proprio di gesù generato non creato della stessa sostanza del padre cosa vuol dire quel generato non creato della stessa sostanza del padre significa che gesù il logos viene emanato dal padre lì sì che c'è ma l'azione ma infatti il logos il figlio
è fatto della stessa sostanza del padre tra padre e figlio all'interno della trinità non c'è differenza sostanziale la sostanza è la medesima ma questo riguarda dio il mondo invece non viene generato viene creato non viene è malato viene creato da zero quindi l'unica soluzione che agostino ritiene plausibile linea con la filosofia cristiana col credo dei cristiani è l'idea di un dio creatore creatore dal nulla un dio che ovviamente ha agito anche liberamente perché mentre il dio di plotino non scegliere di creare il dio dei cristiani sceglie di creare potrebbe anche fare a meno di creare
ma sceglie liberamente di creare perché è un dio persona non è un ente astratto è un dio che ha creato la materia ha creato il mondo perché ha un progetto sul mondo perché ama il mondo perché vorrebbe che il mondo andasse verso una certa direzione la differenza anche fondamentale con plotino e proprio questa l'atto della creazione un atto di volontà mentre per plotino non era un atto di volontà e di conseguenza la materia non può essere il male per plotino la materia vi ricordate ra privazione era mancanza per agostino invece la materia è comunque un
atto della creazione dio fa il cielo e la terra ma fa anche la terra quindi fa anche la materia vuole fare la materia la materia non può essere male quindi siamo di fronte ad una visione una visione anzi molto originale rispetto alla tradizione greca e romana perché la tradizione greca non concepiva la creazione dal nulla o si ordinava qualcosa che già c'erano sia emanava agostino e il cristianesimo introducono una visione nuova una novità si può creare dal nulla si può superare quel limite grassato posto da parmenide secondo il quale dal nulla non può nascere qualcosa
dio è talmente potente che dal nulla può far nascere il qualcosa [Musica] inoltre agostino sempre ragionando sulla creazione nota anche questo nella genesi sempre il libro fondamentale per capire la creazione del mondo io a un certo punto dice anche sia fatta la luce e anzi continua a dire frasi di questo tipo per creare il mondo la creazione sembra cioè avvenire tramite la parola lo si dice dio fece è costruito le sue mani eccetera dio disse e disse le varie frasi che hanno generato il mondo cioè a ben guardare dio crea tramite la parola agostino riflette
su questa particolarità inizia così alla parola la parola in fondo è logos per i greci è logos per la filosofia è il logos logo suol dire parola ma come abbiamo detto già altre volte logos vuol dire una marea di cose abbiamo pur detto che il mezzano di giovanni si apre con la celebre frase stavolta in greco in principio era il verbo e il verbo era presso dio e il verbo era dio dove verbo significa logos e logos in nell'originale greco e parola abbiamo detto commentando il vangelo di giovanni che quel logo sarà presenta gesù cristo
il figlio di dio ebbene nota questo agostino dio crea il mondo tramite la parola dio crea il mondo tramite logos cioè dio crea il mondo proprio tramite il figlio già proprio tramite gesù cristo in fondo anche nel credo si dice generato non creato della stessa sostanza del padre per mezzo di lui tutte le cose sono state create per mezzo di lui si intende del logos si intende del figlio capite allora il figlio che è gesù che si incarna nel mondo scende nel mondo per togliere i peccati del mondo eccetera non è solo quello è anche
lo strumento la parola di dio tramite cui dio crea il nonno dio ha creato il mondo passando attraverso il suo figlio che è dio stesso ovviamente perché eco sostanziale a dio non solo nota anche un'altra cosa agostino dire che dio create avete la parola significa che dio ovviamente prima pensa una cosa e poi con la parola la realizza quando abbiamo detto dio dice sia fatta la luce evidentemente prima l'ha pensata questa luce e poi con la parola questa luce si è realizzata di fatto potremmo anche dire questo che dio prima di tutto crea dentro l'isae
nella propria mente le idee delle cose e poi questa idea e fungono da modello per la realizzazione delle cose concrete allora siamo davanti a uno attica tipicamente platonica dire anche in buona parte neoplatonica perché vi ricordate cosa diceva platone esistono delle idee che per platone potevano stare probabilmente nell'iperuranio e quest'idea erano i modelli delle cose i modelli eterni perfetti e immutabili di ogni cosa ebbene agostino riprende questa idea di fondo solo che questi dello sono più idee piazzati chissà dove in un altro piano della realtà sono idee presenti nella mente di dio gli archetipi delle
cose i modelli sono pensieri di dio chiaramente termini perfetti perché dio quando ha creato che so la montagna ha immaginato la montagna perfetta e se l'è messa nella testa e poi ha realizzato completamente una montagna che è quella materiale imitazione dell'idea di dio ok quindi nella mente di dio ci sono le forme delle cose gli archetipi delle cose è solo la eterni e immutabili inoltre diciamo anche questo sempre parlando del tempo le idee che sono presenti nelle menti di dio non cambiarono sono soggetti a divenire perché dio le ha create subito perfette le loro concretizzazione
invece cambiano sono soggette al divenire cambiano nel tempo questo ci permette di capire che il mondo è soggetto al tempo ma dio no dio è oltre il tempo per dio non ha neppure senso parlare di tempo non c'è un prima era john poi dio dice agostino e prima di ogni tempo e senza alcun tempo infatti il tempo viene creato da dio creando mondo prima della creazione del mondo non c'è il tempo ma dio c'è ovviamente quindi dio non è soggetto il tempo dio è oltre il concetto di tempo non ne pur senso chiedersi cosa facesse
dio prima di creare il mondo perché dio vivere una specie di presente eterno in cui tutto gli è sempre presente il passato il presente e futuro lui ha sempre continuamente davanti agli occhi per lui non c'è alcuna differenza soltanto le cose soggetti alle vinile cioè il nostro mondo vivono calate nel tempo vivono una dimensione temporale d'altronde il nostro mondo vuol dire anche che non può essere eterno a un inizio è la creazione e avrà anche una fine il giudizio universale scorre da un inizio e una fine la nostra linea temporale è una linea a un
segmento con un inizio e una fine non ha varaita non è un cerchio è una linea quindi c'è un origine e c'è una fine siamo davanti una nuova visione del tempo per quanto riguarda il nostro mondo una visione si dice appunto lineare che è ben diversa da quelle dei greci perché i greci invece l'abbiamo detto più volte avevano spesso una visione ciclica abbiamo detto con il tardo che l'abbiamo detto con gli storici ricordate quante volte abbiamo parlato di un tempo che ritorna anche nello stesso platt ore il tempo dell'anima tende a essere un tempo che
ritorna perché l'anima si reincarna più volte ecco per agostino no per agostino e per il cristianesimo e quindi poi a cascata per tutta la cultura occidentale che riprenderà proprio aguzzino questi rea il tempo una linea già un inizio c'è una fine e niente si ripete ecco questo era quello che oggi vi volevo raccontare per spiegarvi la creazione il tempo l'anima in rapporto a d'agostino e al suo pensiero certo non abbiamo finito abbiamo ora parlare di molti altri temi la prossima volta ad esempio parleremo del problema del male che è vissuto con grande intensità da agostino
ma intanto abbiamo iniziato a mente alcuni tasselli importanti nella filosofia di questo grande pensatore cristiano e per oggi direi che ci fermiamo qui vi ricordo che questo podcast lo trovate su tante piattaforme su apple podcast google podcast spotify deezer cast box a atreju spreaker audible e youtube ma su queste piattaforme potete anche ascoltare se volete il podcast gemello chiamato dentro alla storia in più vi ricordo che se vi interessa la filosofia più recente la storia più recente ho tante altre tematiche potete cercarmi anche su youtube sempre cercarmi come scritto come ermanno ferretti e li trovate
centinaia e centinaia di video spiegazioni su tutti i temi infine se volete rimanere in contatto con quello che facciamo sapere quando escono i podcast sapere le varie iniziative potete seguirmi se volete sui social network su facebook twitter oppure instagram dove mi trovate col nickname di script oppure potete abbonati alla newsletter settimanale è gratuita il modo per farlo lo trovate andando all'indirizzo ermanno ferretti punto it è già un box dove potete lasciare la vostra e mail e una volta a settimana veri nuovo il resoconto dei video delle iniziative e di tutto il resto vasto finito ci
sentiamo presto per andare avanti con questa storia della filosofia poi per molti altri argomenti già alla prossima [Musica]