fine dell'impero romano poi abbiamo oggi con il professor alessandro barbero e con i nostri tre giovani storici francesca fanelli pietro sorace e maria grazia cinti penso io fin da quando ero alle elementari sulla fine dell'impero romano ne ho sentite mille mi dica una causa o almeno le prime tre perché sennò di mille come dire nulla sì ma mi verrebbe voglia di fare il furbo e di dire l'impero ottomano naturalmente perché l'impero romano è caduto nel 1453 quando insultano me e metti il conquistatore ha preso costantinopoli ma noi oggi parliamo essenzialmente della caduta dell'impero romano d'occidente
nei paesi che a noi interessano di più e allora lì e lì e che sono arrivati in tanti tanti popoli aggressivi e bene armati e l'impero romano che era sempre andato a disturbare gli altri a casa loro per secoli a un certo punto ha scoperto di non essere più capace di tenerli fuori seconda domanda quand'è che ha cominciato a cadere non l'hanno che vedremo oggi ma quanto tempo prima ma in realtà un secolo prima quando il meccanismo di assorbimento degli immigrati che roma aveva praticato per secoli con successo ha cominciato a non funzionare più bene
e allora hanno cominciato a riversarsi dentro l'impero gruppi che non volevano integrarsi e con i quali come dire è stato impossibile convivere pacificamente quello di produzione che lei dice cose che uno può leggere possono essere strumentalizzate da destra o da sinistra l'impero romano due secoli aveva integrato immigrati con successo cioè quando mano accogliere gli immigrati che non vogliono integrarsi mette a rischio una comunità questo penso che si possa si può negare va bene entriamo nel primo capitolo della nostra storia analizzando la vicenda dell'ultimo imperatore di roma [Musica] seconda metà del quinto secolo l'impero romano d'occidente
è in crisi la corte si è spostata a nord più vicina ai confini dell'impero nell'innesco nabil e ravenna circondata da paludi roma è caduta due volte nelle mani dei barbari nel 410 i goti di alarico l'hanno invasa e saccheggiata e nel 455 i vandali di genserico l'hanno messa a ferro e fuoco [Musica] nessun imperatore riesce più a difenderla gli ultimi imperatori di roma sono figure deboli fantocci in mano all'esercito o a costantinopoli la capitale dell'impero romano d'oriente le sorti dell'impero sono nelle mani dei generali quasi tutti i barbari di origini 474 dopo cristo costantinopoli impone
all'occidente un nuovo imperatore il generale giulio nepote ma nel giro di un anno anche nipote viene detronizzata a sottrarli e le insegnanti e gli ali è il capo delle milizie flavio oreste che però non si proclama imperatore 31 ottobre 475 oreste fa incoronare il figlio romolo che assume il nome di augusto trasformato poi in augustolo per via della giovane età ha appena 13 anni romolo augustolo governa l'italia continentale e il norico l'attuale austria africa e britannia sono perdute la spagna è dominata dai visigoti la galli è controllata da franchi burgondi e alle mamme e costantinopoli
non riconosce l'incoronazione del giovane romolo per i bizantini il vero imperatore d'occidente resta giulio nepote che nel frattempo è fuggito in dalmazia ci sono poi i mercenari germanici che riempiono le fila dell'esercito sono da tempo senza paga vogliono diventare cittadini romani e avere un terzo delle terre d'italia ma oreste rifiuta ogni accordo 476 dopo cristo i mercenari proclamano loro re il generale odoacre uno di origine e si rivoltano contro i romani oreste reagisce ma viene assediato a pavia la città e saccheggiata oreste messo a morte l'esercito di odoacre si sposta a ravenna spodesta romolo augustolo
ma gli risparmia la vita l'ultimo imperatore di roma viene esiliato a napoli sarà anche per questo fatto che l'ultimo imperatore invece di essere decapitato uccisa a sangue viene semplicemente esiliato a napoli la cosa che mi ha sempre colpito mi rivolgo a lei francesca fanelli e che tutto avvenga senza che nessuno se ne accorge uno dei fatti più importanti della storia dell'umanità avviene senza che nessuno se ne accorga sì in effetti se consultiamo le fonti contemporanee 466 insomma vediamo che non ne parlano questo proprio no non c'è consapevolezza tant'è che lo storico italiano arnaldo momigliano ha
parlato di una fine senza rumore dell'impero romano questo del fanelli di pomigliano la fine senza rumore come mai non se ne accorge nessuno non se ne accorge nessuno perché già successa più di 60 anni prima un'altra cosa che invece ha fatto un rumore e norme la cosa che ha scioccato il mondo romano è il primo sacco di roma quello di alarico quello dei 410 lì tutti i pagani cristiani gente attaccata alle antiche tradizioni o gente a cui non importa nulla in realtà della tradizione di roma però alla notizia che roma è stata saccheggiata dai barbari
rimangono tutti scioccati e la fine del mondo veramente san gerolamo lo dice ho sentito questa cosa io non ci volevo credere ma allora veramente vedremo alla fine del mondo nell'arco della nostra vita se è caduta a roma dopo quello shock ormai è come se ci avessero fatto l'abitudine professore fuori se sarà anche perché questi non erano più da tempo davvero romani nel senso in cui lo erano stati augusto tiberio certamente l'impero era un impero multietnico e roma non era più la sede del governo imperiale però rimaneva l'asti centro del potere roma il senato romano era
l'insieme dei 5 600 uomini più ricchi del mondo che li stavano e poi rom comunque una valenza simbolica gigantesca perché per gli antichi comunque la città è tutto se loro riescono a ragionare solo in termini di città per loro l'impero romano è la proiezione di una città è infatti co 6 cittadino romano e per loro vuol dire quando arrivi nella città di roma lì ti trattano da cittadino perché sei uno dei nostri ma allora il seguono un filo del ragionamento questo fa debole rivolgo a lei maria grazia cinti roma la romanitas è una città essere
barbari e il resto del mondo beh sì anche qui il confronto fra romani da sé barbarità se una cosa che va lungo tutto il quinto secolo quindi non c'è una data netta nel senso che anche i re i nuovi dei barbari chiamiamoli così non battono moneta propria fino al 570 580 quindi è un secolo dopo la caduta dell'impero romano d'occidente e anche questo è significativo perché loro sentono ancora dei fortissimi legami con il passato e con quella che era stata la romanina tor e sì perché tra l'altro un impero continua a esserci prima scherzavo ma
è vero che l'imperatore romano continua a esserci a costantinopoli e dal suo punto di vista va bene a roma provvisoriamente perso alcune province elita adria la gallia è un giorno la riconquisteremo come del resto giustiniano farà effettivamente a un certo punto quindi dal loro punto di vista insomma roma eterna ed è padrona del mondo se poi la nostra epoca abbiamo subito qualche disastro non importa rimedieremo perché roma è immortale non sapevano di aver ragione ma nel senso che un'altra organizzazione internazionale millenaria la chiesa avrebbe scelto roma come suo centro è proseguito in questo progetto di
immortalità però roma politica da parte della chiesa proprio perché concentrata la sua identità sulla città così come in un certo senso sarà anche per costantinopoli a in questo una sua debolezza saranno le fedi che poi allargheranno i confini perché non si può fare un impero che nella sostanza è una città vale questo ragionamento è una grossissima palla al piede per esempio il governo imperiale romano deve nutrire gratis un milione di abitanti della città di roma perché loro sono i padroni dell'impero e anche se il singolo cittadino romano è un poveraccio che non conta niente però
ha diritto alla sua parte del fondamentale quello che lei sta dicendo ma sarà così anche a costantinopoli sì infatti costantinopoli crescerà con l'idea di essere la nuova rom costantino non l'aveva voluta così forse non è che volesse soppiantare roma però persa a roma diventa fondamentale dire ce l'abbiamo ancora noi roma abbiamo quella nuova e per tutto il periodo in cui l'impero a due capitali roma e questa antinopoli che senso ha avere un impero con due capitali perché uno dovrebbe venire in mente una cosa del genere ma in realtà dobbiamo distinguere perché il concetto nostro di
capitale come sede amministrativa di governo loro non lo avevano così netto come noi però come identitaria invece c'è la capitale come simbolo e allora costantinopoli sempre più diventa il simbolo del fatto che quello non è soltanto l'impero romano è un impero greco romano ed è un impero orientale è un impero dove la metà dei sudditi parlagreco e non latino quindi all impero in continua evoluzione naturalmente mai uguale a se stesso dove roma è un nome roma e romani i greci continueranno a chiamarsi romani per secoli e secoli quelli che noi che abbiamo bizantini ma loro
che mauro rostagno domani comunque restiamo al momento che è oggetto di questa puntata di passato presente guardando un curioso filmato la deposizione di romolo augusto raccontata in una sorta di tg della storia con arrigo petacco tito stagno paolo frajese dei famosissimi giornalisti anche esperti di storia del passato buonasera oggi è il 28 agosto dell'anno 476 dell'era cristiana un giorno destinato a passare alla storia oggi infatti l'imperatore romano d'occidente romolo augustolo ha rassegnato le proprie dimissioni al senato di roma a mille e trecento anni dalla fondazione roma ha abdicato al suo impero odoacre ha dunque deciso
di liquidare l'impero d'occidente ha costretto romolo augustolo a dare le dimissioni e il senato di roma a prenderne atto ma colleghiamoci ora con la curia sede del senato di roma dove c'è il nostro inviato mi parlò davanti alla curia il senato romano dove poco fa il senato ha compiuto il suo ultimo definitivo atto politico con l'ingresso nell'aula della curia dei missili odoacre si è data lettura dell'appello che verrà rivolto all imperatore d'oriente 0 neve lo leggo roma non ha più bisogno un imperatore indipendente uno solo può bastare l'impero occidentale a quello orientale gli italiani hanno
affidato alla loro protezione lodo acri che hanno riconosciuto ride barbagli in italia per lui uomo tanto abile nelle arti della pace come in quelle della guerra implorano ora da zero nella dignità di patrizio cioè dirigente il suo nome subito dopo la fine di questa riunione cioè poco fa una solenne ambasceria è partito alla volta di costantinopoli appunto portando questo appello e il senato si è sciolto pratiche questo prezioso documento non abbiamo tirato fuori a posto per lei era perfetto sotto il profilo giornalistico ha visto qualche sbavatura era nuovamente sul profilo giornalistico e anche sotto quello
storico perché io immagino che la curia del senato fosse un po più adorna a quei tempi di quanto non appaia adesso che è un po spoglia effettivamente però il resto funziona tutto così c'è il consenso intorno questa cosa c'è il consenso dei ceti dirigenti italici i quali tutto sommato preferiscono dare il potere a chi ce l'ha davvero cioè al comandante dell'esercito all'uomo forte del momento odoacre che è un barbaro ma è anche un generale romano e odoacre ma è flavio o domani è il primo do anche invece di prendersi su di se i titoli imperiali
in lascia qualcun altro al proprio figlio in questo caso perché lo fanno ma eccoli lì noi rimpiangiamo una cosa sembra che noi la conosciamo la storia in realtà abbiamo una pallida idea delle grandi linee sappiamo che è successo un braccio no ma un dito lo darei per poter essere lì quando do acre i senatori romani hanno discusso cosa facciamo ti nominiamo imperatore oppure lasciamo perdere nominiamo un altro oppure facciamo una cosa nuova facciamo a meno dell imperatore e così magari zanone a costantinopoli sarà più soddisfatto e quindi approverà mentre magari a costantinopoli dopo un po
si è seccato e allora ha mandato un altro barbaro romano a dare a far fuori anche nella storia successiva a volte dei grandi capi preferiscono lasciare lì un fantoccio un proprio familiare e gestire il potere nell'ombra è lì che nasce la gestione del potere nell'ombra grandi capi militari che gestiscono il potere dietro le quinte diciamo che stare sotto i riflettori in certi regimi e pericoloso e ti limita anche molto anche nel nostro professore entriamo nel secondo capitolo che è quello sul regno di odoacre [Musica] l'impero romano d'occidente è caduto per un colpo di stato militare
è caduto sotto i colpi di un esercito di mercenari germanici per gli storici moderni finisce qui la storia antica e comincia il medioevo ma gli storici dell'epoca non sembrano particolarmente colpiti da questo evento nel 476 dopo cristo un imperatore d'occidente riconosciuto da bisanzio e ancora in vita ed è giulio nepote odoacre però non permetterà mai a nipote di rientrare in italia l'ultimo imperatore d'occidente muore in dalmazia nel 480 con la sua morte l'imperatore bizantino zenone assume il ruolo di unico imperatore d'oriente e d'occidente anche se lascia il governo dell'italia nelle mani di odoacre l'appoggio dell'esercito
e il rispetto dimostrato verso le istituzioni dell'impero aumentano il prestigio di odoacre che è anche capace di collaborare con la classe dirigente latina il senato di roma riguadagna prestigio e influenza a livello politico odoacre anche ottimi rapporti con la chiesa cattolica [Musica] in generale i barbari controllano l'esercito e le difese del regno mentre i romani gestiscono l'amministrazione pubblica modo acli commetti un errore si allea con un generale ribelle il che vuole deporre l'imperatore zenone e invade le regioni occidentali dell'impero bizantino [Musica] per bisanzio odoacre ora rappresenta un pericolo stranissimo passaggio uno dei passaggi più misteriosi
della storia c'è odoacre che riconosce l'uomo di bisanzio mettiamola così che però lo lascia confinato in dalmazia poi fa una strana alleanza pietoso race fatto per chiarirmi sì sì sì secondo me è cruciale la figura dopo averti è sempre spesso sottovalutata come una figura poco importante la seconda è cruciale per capire la transizione che avviene tra uno che una persona che è un generale romano romano come diceva il professore poi un regno realmente barbarico ore di una popolazione completamente diversa do anche all'interno di quel sistema all'interno sistema romano e quando è scomoda all'imperatore viene facilmente
estromesso chi verrà dopo non sarà in sala dello stesso parere ci saranno più complicazioni quindi una importante figura di transizione secondo me certo ma credo che per provare a orientarsi un po dobbiamo aver presente quanti centri di potere ci sono in quell'italia perché la vicenda di odoacre è una vicenda italiana allora in italia c'è il senato che ripeto vuol dire alcune centinaia di uomini straricchi ma straricchi vuol dire che ognuno di loro possiede intere province che possiede decine di migliaia di schiavi quindi una concentrazione di potere immensa poi c'è l'esercito e l'esercito a alla forza
militare ha il potere esecutivo e l'esercito ha i suoi capi i quali sono tutti i barbari ormai ma beninteso vogliono anche essere generali romani perché quello significa pensioni medaglie prebende titoli autorità ville e devono tenere buoni i loro uomini e quindi devono riuscire a farli pagare bene e il governo imperiale deve pagare poi c'è la chiesa che è una struttura ramificata non si può pensare al quinto secolo senza pensare che la chiesa è già ben radicata crea consenso tiene insieme le masse anche lei e tutto questo in un contesto che è diventato cristiano per cui
certe cose brutte non si fanno più i giochi dei gladiatori stanno sparendo però al tempo stesso la vita politica di un cinismo e di una ferocia spaventosa cioè la vita di un politico vale pochissimo se commette degli errori allora lì quello che conta è capire le alleanze che si crea poi c'è anche l'eresia ariana che entra in questi discorsi anche se in italia di ariani ce n'è pochi ma ci sono nell'esercito precisamente perché moltissimi barbari goti specialmente sono ariani quindi anche io ho detto l'esercito ma l'esercito vuol dire l'elemento romano è l'elemento barbaro è l'elemento
cattolico e quello ariano cos'è che li spinge diventa farsi ariani la potenza del cristianesimo è grande il cristianesimo ha ormai stravinto piace enormemente alla gente e ben tre i vecchi dei non piacciono più dopodiché gli ariani sono cristiani come gli altri e sono piccole differenze teologiche ma se tu ti converti dell'impero d'oriente dove ci sono molti ariani sei venuto a contatto commissionari ariani diventi ariano professore adesso le faccio vedere un altro pezzo di telegiornale che prima l'ha divertita al è piaciuta per indagare sulla storia dei rapporti tra il re barbaro odoacre è proprio quello di
bulle sta parlando la religione cristiana ma vediamo ora di conoscere meglio il capo barbaro do acre di cui siano così scarse notizie abbiamo rintracciato a napoli il monaco severino ho detto l'apostolo dei dei barbari perché mia convertiti tanti al cristianesimo e fra questi lo stesso odoacre ascoltiamo dunque dal nostro corrispondente da napoli ciò che ne pensa del capo barbaro questo monaco latino sono luciano lombardi vi parlo dalla cripta del cenobio e romito di napoli questa è appunto la cripta cui il frate si è ritirato e gli ha detto rallegratevi fratelli miei in odoacre avete il
vostro primo re perché l'interesse di un frate verso un barbaro ebbene oggi molti frati nella loro ansia di rinnovamento nel loro fervore mistico hanno finito per essere vicini ai barbari vedono in loro ritengo una sorta di ricambio biologico una sorta di natura sana che può sostituirsi alla corruzione e al sottogoverno l'impero e corrotto afferma severino perché appartiene a pochi io ero uno di quei pochi fu illuminato dalla luce divina e lasciai tutto per dedicarmi a portare la voce di dio tra coloro che non la conoscevano francesca fanelli altre informazioni sulla chiesa è chiaro che il
discorso sulla fine di roma inizia molto prima decenni prima diciamo per tenerci stretti e vi volevo riportare a un discorso dei 410 di agostino d'ippona che riflette appunto sulla fine dell'impero romano d'occidente però afferma che roma non finisce finisce il suo artefice perché l'uomo appunto nasce cresce invecchia ma roma ha un volto nuovo quello cristiano quindi si oppone alla tesi largamente diffusa del del paganesimo che attribuiva la colpa del crollo dell'impero romano alla religione cristiana interessante questa cosa di francesca fanelli secondo lei in quel momento c'è un ambizione di uomini di chiesa di soppiantare l'impero
romano sono piantarlo non solo ideologicamente ma anche come struttura di potere già allora o nostro sarebbe troppo ambizioso in qualcuno forse l'ambizione c'è un sant'ambrogio che a milano a un certo punto ha un braccio di ferro con l'imperatore teodosio perché teodosi ha commesso dei crimini e ambrogio rifiuta di lasciarlo entrare in duomo finché non avrà non si sarà pentito lì secondo me alcuni di quegli uomini di chiesa hanno intuito che la religione gli dava un potere enorme sulle coscienze e che attraverso quello la chiesa poteva guidare anche la vita politica però io credo che nell'insieme
i vescovi mirassero più in basso nell'insieme i vescovi avevamo bisogno dell'appoggio del governo della tutela del governo della protezione e quindi si accontentavano di avere una chiesa che in sostanza va un po a rimorchio dello stato come è stato fino al tempo di carlo magno e nel call cesaropapismo bizantino ancora anche anche in seguito sarà solo con carlo magno che roma la parte dell'impero romano d'occidente troverà un nuovo centro o anche prima secondo e proprio con carlo magno perché diciamo dopo le invasioni barbariche roma si ritrova un po allo sbaraglio non è stata mai conquistata
dai barbari quindi dipende ancora dall'imperatore bizantino però è un avamposto in mezzo a un europa conquistata dai barbari e anzi proprio in quell'epoca si comincia a parlare di europa in quel senso l'europa è quel pezzo dell'impero che i barbari hanno conquistato e rom e rimasta sola lì sulla frontiera di questa europa con carlo magno ci sarà il grandioso cambiamento di scenario l'europa non più come margine ma invece si reinventa come centro con un barbaro reinventato come imperatore romano le faccio una domanda a bruciapelo non ritiene che la categoria dei barbari andrebbe mollata e dovremo ricominciare
a studiare la storia dicendo che i goti visigoti i vandali doni a dando un'identità perché in fondo noi spieghiamo ai ragazzi anche ai più adulti la storia raccontando un qualcosa che si capisce per quello che riguarda roma o costantinopoli e prosegue è invece una specie di magma indistinto in cui pochi si raccapezzano perché non è mai stato fatto uno studio sezionale esclusione di punti di vista perché se noi qui dove siamo mai fare una puntata dedicata ai goti ovviamente parleremo dei goti ed è verissimo che barbari è un termine passepartout sono barbari anche gli arabi
i berberi del nord africa che si chiamano così per quello quindi è chiaro se uno analizza loro allora non deve usarlo questo termine ma se uno guarda come i romani guardavano il resto del mondo allora per capire come ragionavano i romani invece bisogna usarlo quel termine perché per i romani davvero erano più o meno tutti uguali non son romani e quindi c'era nessun romano che riusciva a distinguere perché sarebbe un po come se oggi noi usa siamo semplicemente le categorie immigrati extra cosa che non faccia monetariamente infatti è vero i professori non mi provochi cava
che non dovremmo fare perché è ovvio che fra un siriano un albanese una persona che viene dal senegal o dal mali ci sono è ovvio ma nel nostro dibattito politico invece la cosa non passa e per i romani dalla stessa cosa che l'aifa violenza la mia natura di giornalisti e allora io passo al terzo capitolo quello in cui teodorico diventa re d'italia [Musica] 488 dopo cristo l'imperatore d'oriente zenone chiede al re degli ostrogoti teodorico di invadere l'italia con il suo popolo e spodestare odoacre l'anno dopo muovendosi dalla pannonia l'attuale ungheria gli ostrogoti entrano nella penisola
e conquistano gran parte dell'italia odoacre è costretto ad asserragliarsi nella capitale ravenna dopo un lungo assedio la città si arrende teodorico e invita odoacre ad un banchetto dove verrà sancita la pace fra i due sovrani ma nel corso del banchetto il re degli ostrogoti uccide odoacre ora è lui il re d'italia re teodorico non stravolge l'assetto sociale voluto da odoacre i romani continuano a seguire l'amministrazione civile mentre i goti hanno compiti di sicurezza e difesa militato per pacificare il paese teodorico di scatta i cittadini romani fatti prigionieri dai barbari e procede alla redistribuzione delle terre
dopo un lungo periodo di crisi l'economia riparte c'è un ritorno dell'edilizia pubblica con la costruzione di nuovi edifici come il palazzo e il mausoleo che teodorico fa costruire a ravenna ma il re degli ostrogoti autorizza anche una legge che permette ai contadini vittime di schiavismo di uccidere i padroni molti proprietari terrieri romani vengono uccisi e le loro proprietà passano ai goti questo provoca enormi danni alla produzione agraria e mette in pericolo la convivenza dei due popoli teodorico e di fede ariana ma non perseguite al cattolicesimo il nuovo imperatore di di sanzio giustino primo inizia però
una crociata contro l'arianesimo enel 524 decreta che i luoghi di culto ariani vengano consegnati alla chiesa cattolica teodorico reagisce con violenza fa uccidere alcuni collaboratori di fede cattolica e costringe papa giovanni primo a recarsi a costantinopoli per chiedere la revoca del decreto e la possibilità per gli ariani convertiti forzatamente al cattolicesimo di riabbracciare la loro fede papa giovanni ottiene la revoca dell'ordine ma si rifiuta di chiedere all'imperatore il permesso per i convertiti di tornare all'arianesimo 526 dopo cristo giovanni primo viene imprigionato e lasciato morire in carcere da teodorico quello stesso anno ormai vecchio il re
degli ostrogoti muore lascia un regno destinato a sfaldarsi molto presto e vero lascio il regno destinato a sfaldarsi molto presto ma a rileggere queste vicende si ha un'impressione teodorico come un grandissimo imperatore altro che l'inizio del medioevo qui sembra di assistere a una resurrezione dopo anni molto molto complicati pietro sarà cia infatti è abilissimo teodorico anche ad assumere quella che peter ed era uno storico di quel periodo chiama una posa romana ovvero una sembianza quindi vicino ai costumi di roma appunto per essere vicino a quelli che ai sentimenti anche della popolazione ma se più va
avanti i reni il suo regno più si manifestano delle ostilità nei confronti romani fino a condannare a morte i due senatori sindaco e boezio quest'ultimo che produrranno interessava in prigione la contrazione della filosofia che avrà una diffusione larghissima in tutto l'occidente è stata d'ispirazione conosciamo tutti per dante quindi maria grazia scientifico diverrà re anche d'italia quando zenone lo riconoscerà come magister militum presenta liszt e anche c'è il comandante delle truppe fondamentalmente quindi si troverà anche però diviso un po fra i due mondi perché lui da una parte lascerà che i suoi quindi goti vivano come
hanno sempre vissuto dall'altra però doveva anche far rispettare le leggi romane ai romani quindi si trova in questa ambiguità teodorico perché metterlo all'inizio del medioevo questo so che negli e lei considera mediana dell'epoca più luminosa della sua romanità e quindi non ci tocca ma invece storicamente è stato qualcosa di denigratorio sì ma in questo senso teodorico non è passato in secondo piano rispetto che ne so a romolo augustolo per esempio e alla sua deposizione quindi in realtà qui il punto è che parliamo di inizio del medioevo per dire c'è stata un'epoca di così grandi cambiamenti
che poi il mondo non è più stato come prima e teodorico incarna proprio un due di questi grandi cambiamenti della sua epoca uno è la scommessa etnica nazionale e cioè noi barbari dobbiamo diventare romani e sparire oppure conserviamo la nostra identità e possiamo coesistere separati in casa coi romani oppure dobbiamo farli sparire come identità i romani ed esserci solo noi le risposte esatte da quest'ultima in francia i romani finiranno per convincersi di essere tutti franchi in italia i romani finiranno per convincersi di essere tutti i longobardi e invece teodorico prova ancora a gestire questa cosa
con due identità parallele con presenti e alla fine dell'unione perché c'è anche l'altra grande novità la religione cristiana per la lo fa perché lui la parola room ancora una parola molto importante perché lo fa roma è chiaramente una parola importantissima è un simbolo tant'è vero che teodorico che non si fa incoronare imperatore perché magari i voti preferivano avere un re dei goti piuttosto che ubbidire a un imperatore romano però quando teodorico va al circo i senatori lo acclamano come augusto e lui è contentissimo di essere acclamato come augusto naviga a vista tra questi due mondi
sperando di tenerli insieme e invece poi proprio il fatto che questi due mondi sono divisi anche dal punto di vista religioso ariani e cattolici e quello che alla fine fa fallire l'esperimento ultima domanda su tiro di liga era un cripto rivoluzionario mi ha colpito una cosa che abbiamo citato questa licenza per chiti ha messo in schiavitù di uccidere il tuo padrone è una cosa che fa grande impressione insomma diciamo che ecco fry il primo cercato di dare l'idea di questi centri di potere ma c'è anche il popolo e tra il popolo ci sono i contadini
e gli schiavi e più di una volta in quel periodo i volti effettivamente sono tentati quando entrano in urto con i padroni romani con il mondo del potere in italia sono tentati di sollevare il popolo degli ultimi di dargli una scrollata bestiali sì sì adesso esagerando ma sono dei cripto rivoluzionari certo senso sì perché questa cosa effettivamente di dire piuttosto liberiamo gli schiavi e arriviamo gli schiavi lo faranno ancora durante la guerra contro giustiniano credo gli ultimi re dei goti e del resto i voti sono entrati nell impero secoli prima gli altri goti i visigoti
e dopo la loro grande vittoria ad adrian opoli gli schiavi scappavano dalle case dei padroni per andare a unirsi a loro un racconto meraviglioso quello che mi sto facendo io finchè non sarà dedicata una piazza questi signori non mi darò pace francesca fanelli beh sì io volevo dire un'ultima cosa pero favore della piazza dell'odihr certamente no pensavo che la categoria di inclinazioni declino sarà poi particolarmente importante anche nella riflessione successiva in particolare nel umanesimo e nel rinascimento dove servirà appunto questa idea di declino penso ad esempio agli iscritti di flavio biondo per anche identificare la
loro epoca di rinascita dopo levo di mezzo certo è il motivo per cui gli architetti del rinascimento che vanno in giro dicendo basta con questa architettura moderna orrenda queste cattedrali piene di guglie di pinnacoli noi vi faremo delle cupole come quelle degli antichi per esprimere tutto il loro disprezzo verso questa architettura moderna che giudicano renda non trovano di meglio che dire gotica ecco l'architettura gotica senza professore la ringrazio lei sempre fantasma quello che ci ha raccontato oggi è un fascino molto particolare quindi grazie al professor alessandro barbero e grazie anche a francesco fanelli pietro soraci
maria grazia cinti ma prima penso che cosa deve fare mi ricorda deve dirmi libri due o tre libri per chi vuole approfondire questa allora sulla caduta dell'impero romano in questo momento si affrontano due scuole diverse una che da molto tempo e prevaleva e che diceva in fondo più che un crollo e una trasformazione lì il libro e dello storico austriaco walter paul le origini etniche dell'europa da un po di tempo c'è la riscossa di quelli che invece sostengono che no è stato proprio un crollo catastrofico e lì è stato citato prima a peter ever che
ha appunto pubblicato da poco una nuova la fine dell'impero romano una nuova storia quindi dormire lei come si colloca io più con quelli che dicono che in fondo è una trasformazione che non un collasso la ringrazio nuovamente passa alle conclusioni [Musica] alessandro barbero ci ha spiegato che si la caduta dell'impero romano fu molto tempo dopo ma la percezione che le cose stessero precipitando si ebbero si ebbe dopo l'invasione dei goti nel 410 e se vogliamo una percezione letteraria magnifica davvero magnifica è un libro di rutilio namaziano che stava a roma e che cinque anni dopo
quell'invasione tornò in gallia e scrisse del reddito suo il ritorno il ritorno alla gallia e dove raccontò come era la roma che lasciava un popolo allo stremo le strade poco sicure barbari ovunque i senatori che gozzovigliavano [Musica]