1. Fichte: dal kantismo all'idealismo e la Dottrina della scienza.

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Matteo Saudino - BarbaSophia
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oggi prima lezione dedicata a fict è uno dei principali filosofi tedeschi dell'ottocento il fondatore di fatto dell'idealismo tedesco che poi con schelling ed hegel avrà due altri grandissimi interpreti e gestapo la massima espressione dell'idealismo tedesco flick e dunque né il primo teorico né di fatto il fondatore e filtea dunque il compito nell'ambito della filosofia continentale poi tedesca di traghettare il pensiero filosofico sono dell'ottocento dal kantismo al post kantismo e questo è proprio il percorso che che farà fitte fitte nasce nel 1762 da una famiglia poverissima dunque faticherà sempre per compiere il suo percorso di studi
fa spesso il precettore privato in famiglia per poter guadagnare i soldi e dunque studiare poi andrà yen andrà all'ipsia frequenta dunque 200 e culturali filosofici importanti iene lips si pagherà dunque gli studi e riuscirà poi a fare una carriera universitaria di prim'ordine che terminerà poi appunto all'università di berlino con cui ripeto lascia il 1700 santa di una famiglia punto povera signora sempre pagare gli studi e si pagherà gli studi facendo il precettore privato riuscirà ad andare nelle città filosofiche romantiche quali iena quali lipsia e poi approderà all'università di berlino a berlino appunto morirà nel 1814
dunque simbolica anche la data nel senso che morirà quando vie la sconfitta di napoleone quando vi è l'apertura dei lavori del congresso di vienna quando l'europa no deve ricostruirsi dopo la grande la grande espansione imperiale francese para davanti a napoli e una parte perché simbolica perché un altro aspetto importante di fitti che vedremo non questa lezione ma la prossima è anche il suo impegno filosofico culturale teorico a spronare i giovani studenti universitari giovani ragazzi tedeschi ad avere a cuore prendere a cuore le sorti della germania e un padre del nazionalismo tedesco la germania non esiste
esiste la prussia esiste la germania di tanti staterelli unificate in questo caso quando lui pronuncia i cervi discorsi alla nazione tedesca gli studenti negli anni 1.106 207 quando pronuncerà questi discorsi alla nazione tedesca la nazione tedesca non c'è c'è la prussia conquistata da napoleone in gran parte c'è la germania in pista da rally anch'essa annessa all'impero francese e dunque il discorso filosofico politico di fitte mira ad animare i giovani affinché prendano in mano il destino parola più importante della germania un esaltatore delle virtù del popolo tedesco e come vedrete nell'ottocento sono molti teorici delle virtù
delle capacità del popolo tedesco tutte queste confluiranno nel nazioni tedesco che ci porterà vediamo anche settimane la prima guerra mondiale e che poi porterà anche al nazismo cioè lungo un filo rosso di nazionalismo dopodiché non mi dire te mai of it goes again i padri del nazismo delle nazioni chandon centro proveniente un errore sono però un modo per creare questo carro fitte teorici della nazione esaltatori di uno stato sicuramente forte uno stato non liberare non sul modello inglese americano dunque da questi primi minuti capire queste due cose padre fondatore dell'idealismo va bene e poi teorico
anche del nazionalismo tedesco dunque morirà nel 1814 dopo aver esortato i ragazzi anche a mobilitarsi contro i francesi contro napoleone figura comunque viene esaltata da gli idealisti perché incarna lo spirito anche in parte anche romantico del guerriero dell'uomo che sul campo di battaglia porta al progresso le conquiste la nazione la nazione francese va bene e morirà prendendo una febbre infettiva dalla moglie che nel frattempo aveva curato soldati tedeschi impegnati nella guerra appunto contro contro napoleone va bene passiamo questa brevissima introduzione a vedere il pensiero oggi vediamo una parte teoretica e poi vedremo quella che potrebbe
corrispondere a ragion pura non teoretica di cannes e approssimazione vedremo la parte più pratica politica del pensioni fede iniziamo fitte è un giovane cantiano agli inizi suoi studi si muovono lungo il sentiero tracciato da kant è talmente cantiano che i suoi primi iscritti sembrano di kante alcuni studiosi alcuni universitari dell'epoca attribuiscono i suoi saggi iniziali addirittura a emmanuel kant portando c'è una forte forte adesione dei se lo cambiano poi un passaggio però un passaggio decisivo nella storia del pensiero filosofico contemporaneo e il passaggio è quello appunto che compie fitte a partire proprio dal soggetto cantiano
dal soggetto così come è stato diciamo teorizzato dagli illuministi in ambito conoscitivo quale i problemi sul piatto o quel problema lasciato il risolto dagli illuministi secondo ft e poi soprattutto secondo gli altri illuministi romantici e gli altri idealisti la critica ragion pura e terminata con la missione di inconoscibilità del numero ma al contempo con l'esaltazione della conoscibilità del fenomeno il fenomeno è il limite della conoscenza e i fenomeni gli uomini lo conosco mi conoscono lo stesso modo perché hanno le stesse intuizioni pur di spazio e tempo hanno le stesse categorie a priori conosco il fenomeno
il fenomeno è oggetto della conoscenza l'esperienza e il limite della conoscenza cosa sapere e dunque la fisica l'astronomia la matematica sono scienze la metafisica non lo è ma dicendo che il nome inconoscibile cioè il mondo l'anima dio come anche idee edu che rimangono così non conoscibile o con l'oggetto in sé prima dell'esperienza un albero che cade nell'himalaya non c'e nessun orecchio che ne sente il rumore non c'e nessun occhio che lo vede è caduto effettivamente facendo rumore non lo possiamo sapere perché nessuna fatto esperienza dunque per poter dire se un fenomeno coincide con il numero
di server fare l'esperienza il numero ma del numero si fa esperienza perché se ci siamo noi con i 56 l'intuizione categorie ci sono solo un fenomeno non c'è un no meno il numero esiste ma non è conoscibile l'illuminismo cantiano svelò gico termina con questa dichiarazione il numero è l'equivalente di radice quadrata di meno è impossibile il 1 è un'impossibilità e una non conoscibilità ma diranno i pos cantiani se una cosa c'è non può non esser conoscibile o meglio noi non ci arrestiamo ad ammetterne e la non conoscibilità se non esiste va conosciuto e dunque c'è
già nell'ambito po stantia uno slancio verso il tentativo di conoscere ma per conoscere il nome la cosa in sé bisogna ritornare tra cui aspetti apre kant o bisogna rivoluzionare cannes e fitte proverà a lavorare sul discorso cantiano cambiando profondamente il concetto di io l'idealismo fittiano lismo tedesco poi partono da una mutazione del yo yo e la borda fitte lio di shelley io di hegel non sarà più lio di canti e degli illuministi vediamo insieme questo passaggio che cos'è percan lio per kant e il soggetto individuale conoscitivo che si rapporta al mondo lo conosce ognuno di
voi è un dio soggetto individuale chiaro dunque avete una soggettività individuale limitata al fatto che può conoscere ciò di cui fate esperienza su di cui essa soggettività limita fa esperienza ma poiché tutti facciamo esperienza lo stesso modo di questa lavagna di questa porta possiamo dire che la conoscenza universale perché la nostra mente individuale il nostro intelletto soggetto individuale il nostro io penso individuale soggetto individuale è uguale per tutti dunque tutti gli uomini conoscono soggettivamente allo stesso modo dunque la conoscenza è universale c'è uguale per tutti ma rimane che soggetto conoscitivo individuale ed è un soggetto
che si rapporta al fenomeno non creando il fenomeno il fenomeno lo creiamo nel senso che ci appare così lo interpretiamo ma esso come no meno c'è e noi non lo possiamo conoscere noi uomini soggetti individuali non siamo i creatori della natura e della realtà noi siamo i soggetti che la natura la formano noi abbiamo le lenti azzurre la natura azzurra abbiamo gli occhiali rossi la natura rossa noi non creiamo la natura non creiamo la realtà come singolo soggetto io come sia individuale percepiamo la formiamo la conosciamo ma in questo tipo di soggettività la natura e
come noi la percepiamo non è come sei in sé di per sé perché per sapere come si insedi per sé riguardo l'esempio l'ho fatto in questa classe che un modo fuori dalla porta qualcuno no e ci ha tenuto a porta questo sigaro ok è un sigaro grigoletto nome cara alice che colore marrone e intero fumato e già fumato perfetto questo è il fenomeno lei vede una forma vede che consumato vede un colore esce dalla porta e chiudi la questo immaginiamo le di non esserci e il no meno ma lei il no meno cioè il sigaro
come in sé a prescindere dalle sue in tutte di spazi di tempo e qui ora a prescindere le categorie di modalità qualità quantità relazione lo può vedere no perché alice apri alice come il sigaro come prima ma come a prescindere dalla sua mente lei non lo può sapere come prescinda dei suoi sensi lei non lo può sapere perché se c'è lei il signore un fenomeno se non c'è lei il sigaro e un numero ma lei non lo può giudicare perché non c'è più e se ci siamo noi lo percepiamo sempre come fenomeno dovremmo uscire tutti
noi dalla classe e lasciamo questo sigla cattedra a quel punto più nessuno di su di noi può esprimere un giudizio sul sigaro ecco in quel momento lì quel signore un numero c'è una cosa in sé a prescindere dal soggetto che lo conosce ma poiché in se vuol dire che il jesus e dove lo conosce i soggetti non possono di fatto conoscerlo giudicarlo intorno pure dunque il numero è inconoscibile per un soggetto individuale per un infinito limitato quali alice quali posso soldino quale già c'è tra eccetera e chiaro dunque il nome lo ha rappresentato l'inconoscibilità del
soggetto individuale ma il soggetto individuale nel frattempo ha formato tutta la natura in quanto fenomeno dunque lio cantiano e un io che è un'attività limitata limitato all'esperienza limitata al fenomeno ma è un'attività che ha permesso l'uomo la conoscenza la matematica la fisica dei fenomeni il numero kant ce lo ha rimandato alla critica ragion pratica viviamo come se ne fossimo libri non sappiamo se il mondo e libertà ma per poter essere morali serve immaginare presupporre di essere liberi e l'ha rimandato alla critica del giudizio in quando noi diciamo quando ci interroghiamo giudizio riflettente biologico sul fine
della vita della natura facciamo esperienza sul fine no rimandiamo una tensione che non è esperibile qual è il fine dell'uomo nel mondo natura non ne puoi fare esperienza dunque il nome lokan nella critica loro ragion pura lo ha stabilito la definito come inconoscibile è un limite non l'uomo non può cogliere il nome invece nella pratica nella cura gli apostolati come appunto precondizioni per esser morali o la messi come fine del nostro libere ma fitte e gli altri dei listini non si accontentano di un numero morale o estetico vogliono conoscere il numero come si può fare
serve questo passaggio questo poi vediamo se è chiaro bisogna infiniti dare il soggetto lio lio limitato cantiano illuministi e un io che vado dentro i fenomeni per conoscere il nome noce la cosa in sé non bisogna rimanere all'interno di una soggettività di un io limitato è finito bisogna andare oltre bisogna infiniti dare lio fitte compie questa infiniti lizzazione celio diventa un soggetto infinito universale passa dall'essere il soggetto intelletto di alice di saudino ad essere soggetto lio infinito universale per scritte esiste una soggettività infinita universale che è principio conoscitivo conosce ma è anche agente principio agente
ci ha creato la realtà io infinito di vite non è solo più un io conoscitivo e un io che si è creato ha creato la realtà è che permette la conoscenza della realtà dunque passiamo dall'io finito soggettivo individuale dell'uomo a un infinito non usate la parola dio adesso non centra e assimilati c'è qualcosa che rimanda la metafisica sì ma non usate questa espressione e un io c'ho una soggettività universale infinita dunque deduzione trascendentale assoluto di fitte la realtà per fitte deriva dall io l'uomo deriva dall io la pianta deriva dall io non c'è nulla al
di fuori del io ma lio e alice no l'io è un soggetto universale tutto e nell'io tutto e creato da lionel io li genera se stesso genererà la realtà la realtà di se stesso la realtà che non è se stessa ed è tutta la realtà dentro lo stesso al di fuori del io soggetto universale assoluto non vi è nulla dunque l'essere contro gi ca mente è un io infinito creatore di se stesso e della realtà non c'è più un soggetto umano limitato ma gli idealisti partono da un soggetto universale infinito e allora ecco che il
problema del nome nel risolto non risultino più cantiera kant ha ragione punta cave per l'epoca c'è lumino inconoscibile dall'uomo cosa fanno gli idealisti dicono che esiste un infinito che creerà se stesso che creerà all'uomo e che creerà la natura quando io mi rapporto al sigaro io sono un soggetto hilfiger l'oggetto ma siamo entrambi parte dell'io infinito e dunque quando la soggettività individuale saudino incontra l'oggettività naturale sigaro non c'è uno scarto tra un soggetto è un fenomeno ma è un rapporto diretto quello che appare è anche quello che conosce è come conosce perché siamo entrambi parti
parte di un io soggetti infinito cielo infinito a posto se stesso a posto il soggetto saldino è a posto il sigaro l'albero il sole le stelle quando io mi rapporto al sigaro non mi pongo più la domanda ma ciò che mi appare il fenomeno sigaro equivale a ciò che è in sé il sigaro come no meno il siro come numero e il sidro come fenomeno essendo prodotti dal dall'io coincidono saudino come soggetto conoscitivo o con l'oggetto che sta vedendo alice coincide non c'è più la distinzione fenomeno numero perché siamo sono entrambi facente parti dell'io infinito
dunque la corrispondenza soggetti oggetti e biunivoca è una corrispondenza assoluta però lio di cui parla vite e infinito gli di cui parla cannes è un soggetto finito adesso il presento quelli che sono i caposaldi della propria opera principale che la dottrina della scienza e vi dovrebbe essere sempre molto complicata qualche fitte più chiaro vediamo insieme la dottrina delle scienze fondamenti della dottrina della scienza che il capolavoro punto di diffide a diversi introduzione ci hanno detto per il significato di quest'opera allora partiamo da questo aspetto lio di cui stiamo parlando è innanzi tutto un dio infinita
volontà creatrice che crea se stesso se stessa olio crea se stesso e poi crea ciò che è diverso da se stesso da se stessa se la volontà noi siamo dunque in presenza di un processo che si può definire dal punto di vista del linguaggio del filosofo tedesco da plan bleu tatangelo cosa vuol dire tartan lucia thm di lng da tan lungo putt vuole dire attività andrew prodotto di un'attività di un'azione l'io è stata andrew azione prodotto dell'azione lio come cat e a gente come andrew è prodotto dell'agire prodotto dell'azione lio al contempo è soggetto agente
è oggetto agito prodotto è una soggettività che crea se stessa e poi crea anche le conseguenze di se stessa dunque lio e azione e prodotto dell'azione l'io è un'azione volontà e creazione questo è l'io di film e questa produzione questa creazione fittiana avviene attraverso tre principi quelli che vi presento sono i tre principi della dottrina della scienza tata gloom che azione è prodotto e l'azione vediamo i tre principi primo principio lio scritto con la i maiuscola l'io mio infinito pone nel io stesso cioè in se stesso se stesso li oppone se stesso in se stesso
vuol dire che l'io si pone come io ma non si pone come io ovviamente al di fuori di sé si pone ed è pienamente in sé per sé l'io si è auto posto e dopo ci torno primo principio li oppone se stesso secondo principio lio infinito soggettività universal e creatrice pone in se stesso opposto a se stesso il non io l'io infinito pone in se stesso qualcosa di opposto a se stesso il non io dunque lio infinito oppone in se stesso a se stesso un non io 1 mia l'io oppone a se stesso in se
stesso un non io un io finito è divisibile finito è divisibile cioè che ha una quantità quello che è divisibile vedere quantitativo e il secondo principio dunque lio infinito oppone a se stesso un infinito finito divisibile terzo principio lio infinito pone nell'infinito opposto al non io finito di visibile un io finite divisibile lio assoluto creatore universale pone dentro se stesso perché non c'è nulla di così se stesso pone in se stesso opposto al non io finito di visibile un io finito è divisibile terzo principio prego il non io infinito è divisibile non c'è tre principi
1 lì oppure se stesso due li pone il non io tre li oppone opposto non io li ho finito di visibile il primo io con la i maiuscola e infinito soggettività assoluta il non io è divisibile finito il terzo io e un io non ho non io anch'esso però divisibile è finita cosa sono questi tre passaggi questa è la deduzione trascendentale metafisica assoluta della realtà ed è una deduzione solo di una fondazione di tipo dialettico vediamolo insieme sì non si annullano ma che entrano in contrasto sta entrando in quello che il discorso fischiano perché un
autore dialettico è un autore dello scontro è un autore della tensione è un autore del conflitto sanremo questa deduzione trascendentale assoluta metafisica della realtà e dialettica cioè si divide in tre parti tesi antitesi sintesi fi che è un fondatore della dialettica spaghetti in un processo e ios al massimo un esponente della dialettica idealista poi della dialettica materialista sarà appunto marx la dialettica e idealista la fondo affitti la diretti ca dunque un processo un modo di muoversi di essere progetto primo punto tesi il primo ma il primo principio è la tesi cioè l'io si è posto
in quanto io l'io si è posto in quanto io a posto se stesso in base al principio identità ha uguale a a uguale a lio si pone uguale a se stesso si è auto creato dunque il principio della tesi è l'io come auto creazione auto creazione ma lio e un'auto creazione infinita l'io è auto creazione volontà infinita c'è un'auto creazione senza limiti cioé spinta creatrice infinita è chiaro e questa spinta auto creatrice infinita sì senza limiti è alla base dell'essere è alla base della realtà è anche la base poi del sapere della conoscenza la tesi
li oppone se stesso antitesi li oppone il non io finito di visibile l'io si è negato opponendo a sé qualcosa che è totalmente diverso perché l'opposto di io e non io l'opposto di io infinito è non io finito l'io infinito pone se stesso poi si nega oppone a se stesso qualcosa di assolutamente diverso a sé cosa c'è di antitetico all'io infinito il non io finito cosa secondo me ragazza è l'antitesi e la negazione è l'ostacolo che cosa sarà nella realtà no e perfette e poi qualcosa che va superato ma è il male non va bene
no non è l'uomo l'uomo e non io e non io che cos'è il non io l'io infinite un soggetto universale che si crea si è creato ed è una creazione infinita questa creazione soggettività universale infinita però crea dentro di sé un'antitesi a sé ha creato il non io a posto creato non ci piace l'espressione ha posto un non io prima domanda che cos'è loan io poi secondo te dire tar che si nega tra che io che sono io infinito creo non io pongo non io fondo non io e le cose donia ottima questa è la
risposta poi ci arriviamo sviluppiamo il loonie è necessario all'io mafiose non io non c'è nulla di folle dell'io e nel io e è tutto bene pensate al 3 c'è un terzo per esclusioni tre io il 3 io dov'ero io che cos'è e la natura la materia naturale il non io e la natura chiaramente che un uomo che attribuisce alla natura l'assenza di infinito sanremo e il non una natura l'io si pone e poi si contrappone creando la natura i mondi pianeti le stelle è l'ostacolo ma che cos'è il mio infinito ea creazione costante dunque ha
creato la natura antitesi per poi per poi il riso per arla per superarla e siamo al la sintesi il terzo punto il terzo punto la sintesi è l'io oppone al non infinito è divisibile un dio finito è divisibile chi è mio figlio di visibile l'uomo l'uomo è finito è divisibile come la natura ma è io come l'infinito l'uomo è un soggetto particolare individuale perché siamo carne e ossa siamo nello spazio nel tempo siamo materia siamo natura ma dentro di noi non si esaurisce il nostro essere nella natura perché dentro di noi c'è lio come infinita
capacità di creazione non del singolo uomo e la specie umana l'io infinito soggetto universale si è negato creandosi l'ostacolo la natura per poi ri superarla in quanto esso e volontà attraverso le gesta dell'uomo attraverso le opere dell'uomo attraverso la poesia l'arte la cultura filosofia dell'uomo l'uomo è un piccolo grande dio infinito buttato nella natura dall'infinito per superarla per tendere al superamento di esse e rita essere tornare al l'infinito l'uomo è in viaggio verso l'infinito prete non ognuno di noi perché ci di noi pure mediocre scarso incapace ma nell'uomo c'è una tensione costante l'infinito alla libertà
e noi realizzando la realizziamo l'essenza dell'infinito prego l'uomo è bene l'uomo è la manifestazione finita dell'infinito ma l'uomo in quanto manifestazione finita dell'infinito ha dentro di sè uno slancio finito verso l'infinito avete qua la teorizzazione dell'arte romantica avete autorizzazione dello slancio vitale romantico noi siamo delle gocce di infinito nel mondo che tendono a ritornare all'infinito assoluto allora eccole spogliamo domanda perché si è limitato esattamente come il suo stop semplificando ma va bene così io sono per e senza un pasticcere faccio una torta a voi questa torta appena l'ho fatta la butto o la mangio perché
le mie senza e fare le torte ma se la torta è fatta e non ne posso più fare la mia essenza non si realizza dunque io poiché devo sempre fare delle torte devo costantemente avere del materiale le uova il burro per poterle fare perché un realizzo nella realizzazione nella torta dunque poiché il soggetto assoluto che ha creato tutto contro se stesso e un'infinita volontà creatrice essa si è posta come volontà creatrice ma poi per continuare a creare ha creato l'antitesi il non io la natura il limite l'ostacolo per poi gettare dentro se stessa o suite
e universale li ho dentro se stesso un infinito l'uomo che realizzando cosa tensione all'infinito realizza l'attività creatrice dell'infinito noi siamo dunque manifestazione dell'infinito e agendo realizziamo l'essenza del definito l'uomo è come senza una corda verso l'infinito una freccia verso l'infinito ma l'essenza dell'uomo non è la freccia che raggiunge bersaglio l'essenza dell'uomo essere casey streben verso del bersaglio l'attività infinita dell'io si realizza dello stress ben cioè nella tensione all'infinito l'infinito è infinita volontà creatrice per poter essere sempre in creazione deve tendere all'infinito e per tendere un infido serve lo stacco da superare e allora dall'uomo che
scopo il fuoco a davos sono sulla luna potremmo immaginare che c'è stato una progressiva tensione verso l'infinito un amico costante al superamento degli ostacoli ma gli ostacoli servono per realizzare la tensione all'infinito l'ostacolo ciò che nobilita il superato re degli ostacoli dunque secondo fit dialettica tesi antitesi sintesi per arrivare una sintesi che superiore alla tesi che un arricchimento della tesi già che una spinta della tesi cosa indispensabile prevala sintesi l'antitesi fitte e l'autore dell'anti the sun lo sarà hegel l'antitesi e funzionale e funzionale l'antitesi vivo semplifico sono i due al day 2 m 43 il
salto in alto il record ancora del salto in alto di sotto ma your quelle l'antitesi caro umanità a due quarantatreenni da vent'anni l'uomo non salta più l'uomo che porterà l'asti la sua schiena e sue gambe saltare oltre il 2 43 ha spinto come potenza creatrice tutta l'umanità a saltare quell'asticella e dunque la plus tutti quelli che sono allenandosi per assaltare quell'asticella stanno creando spingendo attività infinita per l'infinito bold and soul figlio del vento e figlio dell'infinito perfette sarebbe perché re con bolt non è sceso soltanto esso al di sotto di quella soglia ma tutta l'umanità
in volta è scesa l'uomo fin dove arriva ta velocità qui volte una manifestazione sublime dell'infinito così è stato napoleone così sarà stato leonardo da vinci così salti popoli e poi li ha rivelati selezione popolo tedesco e cominciano qui i problemi politici perché fitti sostiene gruppo tedesco ha una capacità di tende all'infinito superiore altri popoli e questo può anche di grandezza che sentono i tedeschi chiuso dicendo che questo questa dialettica dunque quale caratteristiche a individuo ancora un paio altri tre momenti tesi antitesi sintesi sono cronologicamente contemporanei non c'è il momento in cui li oppone se stesso
si contrappone dopo essi si nega dopo e si rigetta come uomo nell'infinito tutto avviene in the nel tempo t l'io si pone si nega e si riabilita attraverso lio finito l'uomo dunque è una deduzione della realtà tecnologicamente avviene in un tempo ti che anche un metà tempo e al di là del tempo doccia viene poi le singole dinamico stato sicuramente sono nel tempo ma il tempo è un'invenzione dovuta al fatto che tutto muta non ci fossero talmente non ci sarebbe il tempo prima da sapere prima vorrei sapere questo due li ho finito e al contempo
stesso infinito dunque l'uomo è finito è finito finitoinfinito al tempo stesso e materialmente finito ma come spinta infinita e potremmo dire che la specie umana è infinita dunque il singolo uomo è finito ma nel singolo finito alberga la tensione all'infinito e poi vi è la specie umana che nel tempo tende all'infinito l'infinito che cos'è e l'infinito l'infinito e anche l'insieme di tutti gli infiniti che spingono lottano per il superamento dell'ostacolo del non io dunque le infinite l'insieme tutti gli o finiti che tendono appunto verso superamento dell'ostacolo tendono verso la libertà qual è dunque la missione
del io la missione dell'infinito e tendere in maniera inesauribile all'infinito l'io infinito non esisterebbe più se gli o finiti raggiungessero l'infinito l'infinito cesserebbe di esistere perché attività creatrice costante dunque l'infinito continuerà a esistere come volontà creatrice spinti infinita creatrice per il fatto che gli infiniti che non in maniera inesauribile all'infito senza mai raggiungere mai ad esse sul monte di avere una freccia di scagliarla e questa freccia sempre viaggerà senza mai raggiungere l'obiettivo questa è la missione inesauribile dell'infinito dell'uomo che come freccia verso l'infinito realizza l'essenza più intima dell'infinito e caratterizza l'evoluzione poi dialettica del mondo
e dell'umanità
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