La coscienza di Zeno di Italo Svevo

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Luigi Gaudio
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a youtube di luigi gallo la coscienza di zeno di italo svevo facciamo una lezione quindi di introduzione a questo romanzo è un omaggio importantissimo che dovete conoscere tutti dovete legge e aver letto dovete insomma di te lo svevo nasce nel 1861 a trieste da una famiglia di origine ebrea sulle orme del padre ettore schmitz perché suo nome non è italo svevo in realtà ma ettore schmitz compie studi commerciali prima in germania poi a trieste nel 1880 si impiega in banca e la banca union che diventa poi nel romanzo una vita alla banca maller iniziando la
collaborazione con indipendente perché lui mentre comunque fa questo lavoro di contabile insomma continua a coltivare sogni di letteratura di studi umanistici letterari e anche collabora alla un giornale appunto l'indipendente nel 1892 avviene alla pubblicazione del suo primo romanzo una vita opera che viene sostanzialmente ignorata dalla critica dal pubblico nel 1896 si sposa con livia veneziani e nel 1898 pubblica il secondo romanzo senilità anche quest'opera però passa sotto silenzio come ben sappiamo licenziatosi dalla banca union svevo entra nell'azienda del suocero praticamente in questa azienda si facevano vernici per sottomarini una svolta importante è rappresentata dall'incontro nel
1907 con lo scrittore irlandese james joyce che gli fa da insegnante di inglese ma niente lui praticamente svolgeva un ruolo ormai un ruolo apicale nella ditta di del suocero e continuava ad avere rapporti con anche con committenze straniere e quindi doveva conoscere altre lingue ad esempio in inglese e quindi doveva imparare l'inglese per il suo lavoro capite e quindi va a cercare combinazione in quegli anni james joyce si era rifugiato a trieste e diventa il maestro l'insegnante di inglese di italo svevo tra i due nasce una sim profonda sintonia una grande amicizia e cioè se
colpito comunque dal genio letterario di italo svevo capisce intuisce la profonda come dire novità letteraria che nei testi di italo svevo che erano stati assolutamente ignorati da tutti pubblico e critica e quindi italo svevo grazie anche a questo incontro con james joyce decide di riprendere a scrivere un po di tempo dopo però è fino a pubblicare per pubblicare la coscienza di zeno nel 1923 dopo il 1910 l'incontro con la psicanalisi freudiana come vedremo però un incontro problematico praticamente il cognato di italo svevo cioè il fratello di livia veneziani bruno veneziani soffriva di psicosi era stato
curato da freud alla fine di questi due anni di cure non solo la malattia di bruno veneziani non era stata non è stato guarito da quella malattia ma era anche peggiorato questa esperienza personale porterà poi come dicevamo italo svevo ad essere molto critico nei confronti della psicanalisi nei confronti di freud anche se sono evidenti comunque gli influssi della psicanalisi sulla stesura di questo soprattutto di questo suo ultimo romanzo cioè della coscienza di svevo ecco dicevamo parecchi anni dopo cena il 19 l'autore comincia a scrivere la coscienza di zeno dal 19 al 22 l'anno dopo nel
1923 la coscienza di zeno fu pubblicata non da un come dire da un libraio triestino come era avvenuto nei casi dei due precedenti romanzi ma dall'editore cappelli di bologna è quindi già questo prelude a quello che sarà un successo nel 1925 fatti scoppia il caso svevo una vivace discussione si apre intorno allo scritto di italo svevo sulla coscienza di zeno è in questa discussione ovviamente montale copre un ruolo importante ma perché scrive un articolo appunto sul solare sa che è un giornale che nasce proprio in quell'anno nel 1925 un articolo una recensione elogiativa di questo
testo cioè della coscienza di zeno a questo sicuramente permetterà anche italo svevo scusate di essere conosciuto nel 1928 inizia un quarto romanzo il vecchione che si sarebbe potuto intitolare così oppure le confessioni del vegliardo ma nello stesso anno all'autore muore in seguito alle ferite e problemi cardio respiratori causati da un incidente stradale allora adesso andate alla trama che trovate un po sì nella pagina sempre nella pagina 129 un po nella parte in bianco diciamo così manualistica è un po nel box in fondo a pagina n 129 parliamo insomma delle varie parti della coscienza di zeno
anzitutto abbiamo la prefazione ecco la prefazione praticamente scritta dalle dottoresse che è il dottore lo psicanalista cui si è rivolto a zeno cosini per curare la sua nevrosi zeno cosini appunto 70 anni circa e quindi lo psicanalista lo invita a scrivere a scrivere quelle che sono le sue memorie poi però un certo punto zeno cosini interrompe la terapia lo psicanalista per ripicca decide di pubblicare le memorie di zeno cosini e somma del suo paziente per vendetta proprio per il fatto che lui ha abbandonato la cura lo psicanalista allora decide di far sapere a tutti quello
che lui aveva stretto sulla sua vita e questo è un po la prefazione indignato e dottoresse in una lettera che costituisce appunto questo primo capitolo del romanzo prefazione di chiara la volontà di pubblicare lo scritto di zeno per vendicarsi della truffa subita dal suo paziente passiamo adesso al preambolo e preambolo e capitolo secondo nel capitolo ii zero dichiara di aver deciso di scrivere i quaderni autobiografici in vista della terapia è il preambolo di questo memoriale capite l'inizio di questo memoriale di questi vari ricordi insomma che a 0 che mette per iscritto in questo preambolo fa
anche una sorta di riepilogo ordinato per argomenti della vita del protagonista e quindi spiega quali saranno i capitoli successivi zeno dichiara di aver iniziato a scrivere dopo aver consultato un trattato di psicanalisi egli quindi visto che deve sottoporsi a questa terapia decide di documentarsi sulla psicanalisi invece di affidarsi al dottore quindi in pratica lui decide di far da sé senza affidarsi alle interpretazioni cercando quindi di diventare in un certo senso lo psicanalista di se stesso comunque era stato anche lo stesso dottore che gli aveva chiesto di mettere per iscritto insomma i suoi trascorsi le sue
memorie e quindi incomincia a farlo e incominciano i capitoli appunto di queste memorie di questi ricordi il primo è il capitolo del fumo zeno giovane giovanissimo inizia a fumare per rivaleggiare con il padre con il quale non ha mai avuto buoni rapporti si convince però che il fumo potrebbe seriamente danneggiare la sua salute anche perché c'erano stati dei medici che l'avevano detto e decide di smettere ma passerà il resto della sua vita a fumare l'ultima sigaretta perché non riusciva mai a portare fino in fondo il proposito di smettere di fumare questo capitolo ci presenta 10
così ne quindi che sembra assomiglia nella prima parte del romanzo infatti un inetto esattamente come alfonso uniti ed emilio brentani incapace di portare fino in fondo i propri propositi è quello del fumo ci sembra proprio la dimostrazione di questo così come quello successivo che è quello del rapporto col padre della morte del padre nessuno riesce a guarire dal suo vizio così chiede aiuto una clinica specializzata dalla quale fugge però il giorno dopo 0 in questa situazione pone il fumo come causa stessa del suo male congenito cerca quindi di sbarazzarsene ma finisce per nasconderci si inconsciamente
dietro con la paura che se avesse smesso di fumare il suo malessere non si sarebbe passato si sarebbe quindi dovuto convincere che egli stesso era la casa della causa dei suoi mali preferì perciò fingere di voler smettere ma lo smettere mai fino in fondo perchè gli serviva anche questa questa giustificazione che se stava male questo lo si doveva al fumo mentre il male dicevamo di zeno e male probabilmente dovuto a se stesso il quarto capitolo è la morte di mio padre il capitolo inizia col ricordo del genitore con il quale abbiamo detto aveva un rapporto
conflittuale seguito a ruota dalla narrazione degli eventi dal suo ultimo colloquio col padre fino alla sua morte è infatti si pone particolare attenzione agli ultimi giorni di vita del genitore l'ultimo colloquio 20 non riesce a esprimere i suoi sentimenti nei confronti del padre e viceversa quindi c'è sempre una certa freddezza fra i due è questo avviene anche nell'ultimo colloquio zeno si sveglia la mattina dopo il padre diverso dal solito sensazione che verrà confermata dopo quando scoprirà che il padre è malato il padre si è ammalato zeno causa del delirio dell'incoscienza del suo padre non riesce
a comunicargli i suoi veri sentimenti il padre invece comunica a suo modo praticamente l'ultima fase della della sua vita zeno si avvicina al padre il padre alza la mano alta alta poi questa mano cade proprio sulla guancia del figlio sulla guancia di zeno e quindi lui stesso avrà sempre il pensiero insomma di essere stato quasi come punito da suo padre con uno schiaffo con una sberla nell'ultimo momento della sua vita infatti quando poi questa mano ricade essenzialmente il padre muore e non c'è neanche motivo possibilità volevo dire di chiedere al padre come mai stava facendo
quel gesto voleva davvero dare una sberla al figlio oppure no quindi è molto ambigua diciamo questa zona tutti parlano di riflesso meccanico sapete che spesso anche quando una persona sta male è moribonda tante volte a degli ultimi scatti diciamo così nervosi e muscolari che così sono spesso interpretati dai medici dai dottori eppure il ricordo di quello schiaffo zero se lo porterà dietro per sempre la scomparsa del padre rappresentano infatti la scomparsa dell'antagonista concreto col quale misurarsi per mettere in luce le proprie capacità ecco il rapporto col padre sappiamo che negli scrittori in particolare in questi
grandi scrittori del novecento pensate anche a kafka piuttosto che a federigo tozzi il rapporto conflittuale col padre e alla base spesso di tante turbe psicologiche e difficoltà a vivere ad agire non lo troveremo questo anche altri in altri in altri scrittori eppure forse il fatto che ci sia il padre che permetteva a 0 dietro a di avere un antagonista con il quale misurarsi adesso che non c'è più quel antagonista lui si sente quasi privo di un punto di paragone su il rimorso per la morte del padre viene visto da zero come un ulteriore fattore di
crescita della sua malattia tra l'altro liquida in poco tempo la storia della morte della madre perché racconta che questo è avvenuto in una fase adolescenziale in cui era ancora preso da idee che poi avrebbe assolutamente superato e invece si sofferma mall molto sulla sulla morte del padre come a voler giustificare anche lo sviluppo della sua malattia dicevamo una malattia una psicosi sono insomma anche a causa della morte del pavé dal rimorso per questa morte del padre è evidente in questo l'influsso comunque della psicanalisi infatti in questo capitolo della morte del padre evidente il riferimento al
complesso di edipo passiamo adesso a parlare del quinto capitolo che è la storia del mio matrimonio zeno per affari conosce il signor malfanti con il quale entra in buoni rapporti viene quindi invitato a casa sua dove conosce le sue quattro figlie ha quattro figli e tre sono in età da marito la quarta è troppo piccola la più bella di tutte gli sembra ada però con lei si comporta goffamente e viene quindi respinto da ada che sposerà guido spayer of fire detto alla tedesca che è quindi sarà il suo antagonista anche in questo caso noi ci
troviamo di fronte ad una figura di netto che ci fa venire in mente d'alfonso nitti innamorato vi ricordate di annetta annetta maller e che poi vedrà l'antagonista macario risultare vincitore in questa gara d'amore e lui sconfitto alfonso uniti sembra la stessa storia in questo caso l'antagonista guido spero che lo spy anzi no è una delle tre da marito ovviamente si chiamano tutte quante colla nel senso che c'è a da poi c'è alberta e poi c'è augusta queste sono le tre figlie da marito in ordine di come dire di bellezza zeno cosini individua in a da
sicuramente la più bella delle tre poi come seconda viene alberta ma anche alberta rifiuta la proposta di alla fine arriva augusta che la più brutta delle tre e sposerà proprio augusta allora qui cominciano a una serie di incontri appuntamenti in questa casa malfanti ritornando nella casa dell'amata la incontra con guido spero spyer che in quel momento sta suonando il violino 0 non perdere l'occasione per fare una brutta figura come abbiamo detto poi alla fine insomma a da sposerà proprio guido per caso quasi come per caso ma si è praticamente c'era stata una seduta spiritica in
casa ma al 20 è lui magari anche per l'oscurità no aveva continuato a fare proposte di matrimonio a tutte le mal 20 alla fine aveva fatto anche ad augusta senza rendersi conto che era proprio lei la più brutta delle tre e augusta ci sta invece risponde di sì a questa proposta di matrimonio e quindi lui ormai si sente obbligato e deve sposare augusta che non ama ma dalla quale è amato ecco è qui infatti incominciano le cose un po strane nella vita di zeno cosini cioè questi queste scelte queste avvenimenti che sembrano una dimostrazione ancora
una volta di un di quanto lui sia in netto alla fine invece si dimostrano vincenti nel senso che ada comunque lo ama e ada sim scusate sbagliato augusta ha comunque lo ama e si dimostrerà molto più in salute della stessa ad a quindi questo lo vedremo però nel seguito della del riassunto prima del matrimonio 0 glielo dichiara chiaramente ci guarda sei brutta non ti voglio sposare ma lei acconsente ugualmente perché lo ama zeno in questo capitolo si sente un po vittima del caso che gli impedisce di sposare la donna amata e che per una serie
di circostanze li fa sposare la donna che non ama per lui il matrimonio assume tutta una nuova serie di significati ben che il matrimonio sia risultato sostanzialmente felice se non riconosce che l'atteso il rinnovamento interiore non è che un illusione la moglie non cambierà certo il suo consorte ecco dicevamo che in una prima fase dopo il matrimonio effettivamente il fatto che lei mi voglia così bene il fatto che finalmente rappresenti forse un punto fermo nella sua vita che potrebbe farlo cambiare in meglio lo riempie di illusioni ma poi di fatto zero così ritorna ad essere
come era prima del matrimonio non viene cambiato in meglio da questo matrimonio capitolo numero 6 la moglie e l'amante zeno cosini avrà un amante e non la moglie non si accorgerà di questo rapporto extraconiugale quindi 0 paradossalmente si accorge di amare augusta si accorge che lei è molto meno brutta di quanto aveva pensato a si accorge che lei molto più sana che lei gli vuole bene la considera un po come la sua protettrice questa piacevole situazione dura fino a quando zeno rivede un suo vecchio compagno di università un certo kofler di quale lo invita a
dedicarsi con lui alla benefit alla beneficenza e più precisamente ad apportare un aiuto economico a carla una giovanissima una cantante che purtroppo diciamo così povera aveva proprio bisogno di un aiuto allora praticamente con la scusa di andare lì a fare delle lezioni di canto zeno avrebbe dovuto aiutarla un po economicamente ora che cosa succede poi quando mando copre invita a 0 a giudicare il canto di carla egli comincia a desiderarla fino a quando carla diventa la sua amante incitata da zero a migliorarsi nel cantone suoi momenti di sconforto anzi lui addirittura si autoconvince che se
avrà un amante il suo matrimonio sarà rivitalizzato insomma qui abbiamo tanti tante cose che adesso non possiamo leggere brani che non leggevano ma che rappresentano le ambiguità di zeno cosini sono tantissime nel corso della narrazione nel corso della coscienza di zeno continua a dire una cosa e poi magari poche righe o poche pagine dopo dice esattamente il contrario scrive esattamente incontrare per farla e migliorare la voce assume per l'amante un maestro di canto del quale però carla si innamora fino a lasciare zeno che cade in una profonda desolazione nel racconto della sua avventura a zena
oscilla tra l'atteggiamento di aperta confessione quindi certe volte 0 sul punto di rivelare alla moglie che ha avuto che starà questo rapporto rapporto adulterino e poi invece la ricerca di una giustificazione qualsiasi e alla fine deciderà di mantenere nascosta questa questa relazione mentre si confessa confessa a se stesso attenzione non ha la moglie egli vuole apparire agli altri a se stesso riuscendoci innocente e puro parola che costituiscono l'intera anima della sua storia d'amore per quanto riguarda le giustificazioni invece quella da lui più accreditata era di non amare augusta perché quindi avrebbe dovuto provare rimorso ecco
qui c'è tutto dicevamo un alternarsi di sentimenti infine in lui non manca del tutto la resistenza peccato in quanto non giunse a carla in uno slancio solo ma a tappe zeno ricorda inoltre che quando si trova tra le mani per puro caso il trattato di canto da donare a carla è costretto dalla moglie a portargliela intanto egli considera la colpa come un avanzamento della malattia mentre l'innocenza di si configura come salute ci fermiamo fa oggi ragazzi ma la cosa paradossale è che tutti quanti elogiano zero per quello che fa a carla la stessa moglie ma
che bravo che sei a dare un aiuto a questa donna che ha bisogno di aiuto in realtà zeno molto egoista invece con carla avrà solamente appunto dicevamo un rapporto adulterino e il rapporto matrimoniale con augusta e quello extra coniugale procedono di pari passo senza alcuna difficoltà un'altra dimostrazione di come zeno cosini sia un inetto un po anomalo e non così insomma negativo e sfortunato come i suoi fratelli tra virgolette alfonso uniti ed emilio brentani è il capitolo vii della coscienza di zeno infatti in questo capitolo si parla della storia di un'associazione commerciale e qui proprio
evidente che l'antagonista di zeno stavolta non è un come dire un vincitore nella vita non è un vincente volevo dire mai uno che come è un perdente nel senso che guidò colui che è diventato il marito di ada la più bella delle 3 mar 20 almeno a giudizio di di 0 decide di mettersi in affari aprendo una casa commerciale coinvolge zenon diciamo così un'attività che finanziaria commerciale coinvolge zeno e assume una segretaria carmen tra l'altro a segretaria con cui ha dei rapporti guido su consiglio di alcuni affaristi inglesi compra del solfato di rame poi lo
avrebbe rivenduto quando è proprio il prezzo sarebbe salito ma invece di seguire i buoni consigli fa di testa sua e vende subito il prodotto contraendo una grave perdita questa impresa commerciale di guido spyer è un'impresa fallimentare almeno fintantoché e guido che che tiene questa impresa nel frattempo a da dalla luce due gemelli e viene colta da una malattia che la fa progressivamente imbruttire e guido diventa l'amante di carmen ecco quindi dicevamo proprio a da che era la più bella delle tre malfanti poi una volta sposata anche a causa di una malattia diventa sempre meno bella
fino a diventare brutta al contrario abbiamo detto che augusta c'è la moglie di zeno che era più brutta delle tre in realtà poi dimostra nel corso del matrimonio una salute è una come dire innanzitutto una dedizione nei confronti del marito è una salute invidiabili e quindi che le cose un po si capovolgono la situazione sia nella famiglia di guido sia nell'impresa di guido degenera sempre di più l'affarista non accetta i consigli di dichiarare bancarotta con la conseguenza se avesse dichiarato bancarotta ci sarebbe stato ci sarebbe stata ci sarebbe stato l'annullamento dei debiti sia da che
augusta si preoccupano non poco per la situazione ricordate che in questo periodo zeno lavora con guido lavora sotto le dipendenze di di guido spayer che è diventato praticamente diciamo tra virgolette cognato nel senso marito della sorella di sua moglie allora ecco dicevamo i problemi esempio zeno aveva deciso di fare un consistente prestito a guido e quindi anche augusta si era preoccupata tantissimo no mentre ad appunto la moglie di guido si preoccupa perché insomma qui sta facendo fallimento questa impresa di di guido non sapendo cosa fare guido attua una subdola strategia che lo aveva portato precedentemente
al successo cioè lui aveva fatto finta di suicidarsi è la prima volta era andata benissimo questa cosa ingerisce un potente sonnifero il verona che si è assunto in dosi elevate poteva portare non indifferenti danni all'organismo c'era anche l'eventualità della morte ma se assunto in piccole dosi appunto poteva far sembrare che lui si volesse togliere la vita ma in realtà questo non accadeva e questo avrebbe attirato su di sé l'interessamento degli altri il compianto l'aiuto degli altri come era già avvenuto la prima volta gli altri lo avevano aiutato lo stesso zeno cosimino e si erano in
piedi impietositi di lui e noi pensiamo di fare così anche questa seconda volta purtroppo però ha sbagliato un po la dose del verona ne ha preso troppo e quindi guido che voleva solo finge fingere di di morire in realtà poi muore davvero zeno comincia quindi a lavorare per due ecco che tra l'altro interessantissimo anche la scena del funerale di guido nel senso che zeno non fa a tempo da partecipare a questo funerale ma non si sa bene se questo è avvenuto perché davvero preso dal traffico o dalla distrazione perché non è riuscito a prendere la
strada giusta oppure perché non voleva andarci sì il verona il verona è come dire e questa sostanza che prende guido spayer che lo porta alla morte a nulla valgono l'arrivo di un dottore che non può far altro che constatare che guida sta morendo infatti muore poi dicevamo addirittura zero non riesce neanche ad arrivare al suo funerale a questo punto l'impresa commerciale di guido passa nelle mani di 0 0 comincia quindi a lavorare per due al posto di guido proprio per questa ragione si dimentica completamente del funerale del collega mi amico per questo a da lo
disprezza ma a da vista da zero come un'ingrata perché adesso comunque lui innanzitutto aveva prestato i soldi al suo marito e adesso lui prende in mano la situazione ora zeno apparentemente all'inizio sembra molto molto meno esperto di guido in realtà però come abbiamo visto guido ha fatto fallimento e invece zeno risolleverà le sorti di questa impresa commerciale a da parte per l'argentina 0 di fronte alla disgrazia capitata l'amico si accorge dell'originalità della vita questa è anche una somma una relazione di una di un'alunna sulla coscienza di zeno voleva dire questa luna essenzialmente che come al
solito tutte le volte che che succede qualcosa nella coscienza di zeno ciò che prende corpo sono soprattutto i pensieri di zeno che che insomma rimugina su tutti gli avvenimenti potevi ancora vedere questa questa fino ad allora egli aveva considerato il luogo comune che definisce la vita come crudele ora invece lo rivaluta si accorge che è impossibile definire ciò che è bene e ciò che è male forse anche fatto appunto che questo che il cognato e antagonista rivale e collega nello stesso tempo guido spare con il quale aveva un rapporto quindi molto ambiguo sia morto lo
porta forse a rivalutare la vita ricordo infatti di quando da piccolo amici e parenti davano giudizi contrastanti su di lui che chiedeva la madre non sono stato buono o cattivo io continuo a pensare pensare questo stesso dilemma che lo attanagliava da bambino lo perseguita anche ora a distanza di trent'anni quindi secondo zeno la vita non è né brutta né bella ma è originale a questa riflessione zero ha indotto dalla situazione che doveva sopportare che lo vedeva nel ruolo opposto a quello che aveva sempre sostenuto a cominciare dal padre per terminare con ada che lo definisce
ora il miglior uomo della famiglia ecco diciamo le contraddizioni il nostro inetto ormai è profondamente cambiato e addirittura quella donna che l'aveva rifiutato a da che aveva sposato guido eccetera adesso riconosce che zeno è il miglior uomo della famiglia come ho detto risolleva le sorti di questa impresa commerciale insomma in un certo senso l'antipatia la rivalsa che provava inconscia se vogliamo nei confronti di guido trova soddisfazione perché guido muore e tutto sommato lui è contento quindi al sis si fa tante scuse e giustificazioni per non essere andato al funerale ma proprio davvero non voleva andarci
essenzialmente e e quindi le cose cambiano radicalmente passiamo all ottavo capitolo l'ottavo capitolo sentito la psicanalisi e questo è l'ultimo capitolo delle memorie di zeno lo scrive sotto una luce diversa da quella sotto la quale da quella sotto la quale si trovava ad esempio all'inizio all'inizio della terapia era entusiasta della psicanalisi alla fine invece diventa particolarmente critico ecco molti hanno detto ha affermato che questa critica nei confronti della psicanalisi deriva dall'esperienza di italo svevo infatti come abbiamo già detto la volta scorsa e cognato bruno veneziani era stato curato da freud ma non era stato guarito
anzi era anche peggiorato la psicanalisi a due grossi difetti per per zeno cosini e quindi dietro di lui per italo svevo non fa conoscere niente cioè non ha un valore conoscitivo e induce alla falsità nella confessione quando ci si sdraia sul lettino dello psicanalista anche questo comunque molto significativo perché ci induce a ritenere quello che ha scritto zeno cosini inattendibile ecco questa è una grande rivoluzione lo vedremo nella prossima lezione nel romanzo del novecento l'inattendibilità del narratore in questo caso il narratore interno è inattendibile e allora con questo ottavo capitolo che diario palinodia ritrattazione della
fiducia nella nella psicanalisi in un certo senso contraddice i sette capitoli precedenti tutta la sua vita era stata letta sulla scorta del complesso di edipo quindi sensi di colpa che lui aveva per che odiava il padre e e amava la madre la malattia dell'inettitudine eccetera adesso invece adesso invece rivede tutto quanto è quindi in un certo senso ritorna sui suoi passi riconosce che il dottor s non lo ha guarito ha fatto rimanda quest'ultima parte dei suoi ricordi per fargli capire cosa ne pensasse della sua cura praticamente i primi sette capitoli sono stati tra virgolette pubblicati
dal dottor s per ripicca nei confronti di zeno come abbiamo detto la volta scorsa questo sarebbe l'unico capitolo l'ultimo capitolo appunto quello che lui non ha dato a al dottor s solo per fargli capire come ormai non abbia più fiducia in lui si fa curare da un medico vero di quelli che esaminano il corpo quando si ammala che lo trova in perfetta salute zeno alla fine è guarito 0 che era stato un malato per tutta quanta la sua vita adesso invece è dichiarato in perfetta salute questo gli permette anche di fare una riflessione finale su
che cos'è la salute che cos'è la malattia intanto siamo arrivati nel 1915 quando l'italia entra nel primo conflitto conflitto mondiale la villa di zeno si trova proprio al confine tra austria italia quindi gli viene impedito di entrarvi e verrà trasferito con la sua famiglia trieste dove constaterà su se stesso gli effetti della guerra e allora questo ottavo capitolo quello conclusivo dicevamo riflessione sulla salute riflessione sulla malattia e riflessione sulla guerra si ritiene fortunato in primo luogo perché si è disfatto della sua malattia e guarda il mondo con occhi diversi perché si considera fortunato in mezzo
alle brutture della guerra e qui abbiamo tra l'altro in quest'ultimo capitolo una profezia straordinaria di quello che sarebbe accaduto nel novecento cioè le guerre mondiali certo somma zero e anche svevo ovviamente hanno di fronte a loro la prima guerra ma loro sono in grado di predire quanto sarebbe arrivato quanto sarebbe successo nella seconda alla fine della seconda guerra mondiale un'esplosione una catastrofe tremenda che avrebbe annientato delle città intere e forse andando avanti con gli armamenti l'uomo sarebbe stato in grado di annientare se stesso e tutta quanta la terra splendida profezia del di ciò che sarebbe
accaduto qualche decennio dopo con la bombato con la bomba atomica l'ultimo capitolo rende esplicita la concezione pessimistica della vita di svevo prima velata dall'autoironia sulla malattia di zeno e adesso invece dicevamo allargata allargata a tutta quanta l'umanità l'umanità è malata tutti i personaggi tra l'altro della coscienza di zeno sono ammalati i suoi genitori ecco quindi tutto in quest'ultimo capitolo viene messo in discussione non solo la psicanalisi ma anche la malattia del personaggio zeno che paradossalmente sembra il meno ammalato di tutti perché tutti i personaggi dicevamo della coscienza di zeno sono ammalati sia i due genitori
che sia nel capitolo della morte del padre si parla sbrigativamente della morte della madre della malattia della morte della madre più approfonditamente della morte del padre poi il suocero malfanti il cognato guido spayer che poi come abbiamo detto addirittura si si suicida kofler un vecchio amico che si ammala di nefrite e viene stroncato da un blocco renale maria la buona laboriosa e previdente serva di casa cosini che muore precocemente senza giungere a godere dei risparmi che ogni mese aveva depositato in banca per la vecchiaia tullio un altro compagno di scuola di antica data zoppica vistosamente
a causa di un un reumatismo francesco speyer padre di guido in seguito a una malattia aveva l'orecchio molto indebolito la suocera di zeno viene colpita da un malore agli occhi ad aa ad aa dicevamo la più bella delle malfanti è quella più bersagliata dalla cattiva sorte sconvolta da una disastrosa gravidanza terminata con un intervento chirurgico orribilmente sfigurata dal morbo di basedow la piccola antonia la figlioletta di zeno che somiglia la zia più che la madre grava la minaccia di un analoga sorte anche dicevamo su antonia e come ho già detto somma alla fine ricordate pagina
135 zeno tutto sommato risulta il migliore uomo della famiglia e ed è superiore sia al dottor s abbiamo visto sia a compiersi a al suocero sia soprattutto a guido guido ad esempio abbiamo detto che tradisce la moglie ada con carmen ma lui ha scoperto al contrario come abbiamo visto la volta scorsa zeno tradisce la moglie con carla e non viene scoperto insomma c'è tutta una riflessione sulla malattia che è che poi occupa gran parte dicevamo di questo ottavo capitolo quella malattia quindi è considerata come attributo inscindibile della vita e quindi diventa a sua volta la
vita una malattia sempre mortale in un certo qual modo così non è per zeno che dalla guerra che per quanto ne possa dire zero può essere considerata per una buona parte appartenenti al male e gli paradossalmente trae la sua guarigione proprio nel momento in cui scoppia la guerra è tutto il mondo viene sconvolto da questa tragedia lui guarisce completamente questo strumento di cura crudele sottolinea ancora una volta il pessimismo dell'autore attenzione però non è la concezione della guerra igiene del mondo dei futuristi o degli interventisti no anche questa è una cosa molto paradossale molto ironica
se vogliamo no questa guarigione proprio nel momento della della guerra è altro se non sottolineare il pessimismo dell'autore nell'ultima parte del libro zeno trasferisce inoltre la sua malattia dal privato a tutta la società tutta la società è malata soprattutto quella del suo tempo e questo lo porta a delle riflessioni le riflessioni conclusive sono di un pessimismo ecco potremo utilizzare questo termine se vogliamo di marca leopardiana sono di un pessimismo universale di un pessimismo cosmico è infatti lui dice predice come stavamo dicendo l'autodistruzione cui sta andando inevitabilmente l'uomo con i suoi mezzi di morte strumenti di
morte che sono sempre più raffinati lo si vedeva già in quella prima guerra mondiale ma nessuno era arrivato in maniera così lucida a predire quanto sarebbe stato in grado di fare l'uomo cioè di produrre un'arma capace di di autodistruggersi adesso analizziamo un po alcuni personaggi anzitutto 0 ricco commerciante 3 stino bizzarro intelligente non troppo dotato di capacità pratiche condannato a vivere con i proventi di un'azienda commerciale vincolata per disposizione testamentaria del padre alla all'amministrazione olivi è un malato una persona che soffre autentici dolori fisici e conduce un'esistenza se non regolata almeno disordinata come dimostra il
suo vizio del fumo zeno è una presenza ridondante che occupa con le sue prodezze lamentele riflessioni pensieri spesso contraddittori fra di loro tutta la scena del romanzo è una figura di netto molto particolare però abbiamo detto rispetto ai due precedenti alfonso ed emilio che accetta malattia e se ne fa un punto di forza per sopraffare gli altri che ha scelto di non scopo di non soccombere somma ma di imporsi sugli altri la sua disparità rispetto agli altri personaggi innanzitutto una differenza di cultura ed intelligenza si concretizza nell'osservare le contraddizioni del compartimento proprio altrui né guardia
nel guardare con occhio estraniato e privo di pregiudizi il mondo che lo circonda quindi tutto sommato diventa più acuto nell'osservazione della realtà rispetto agli altri che si mostrano più superficiali però abbiamo detto il contraddittorio e questo lo diremo appunto nella prossima lezione sul romanzo del novecento il mondo è regolato dalla lotta per la vita ricordate diciamo la fonte una delle fonti principali abbiamo detto dell'ideologia di svevo è quella del darwinismo la lotta per la sopravvivenza nel padre nel signor malfanti nel piccolo mondo di sense alice commercianti agenti commerciati commercialisti tra cui dominano le figure di
olivi padre e figlio che sono quelli che sfruttano maggiormente gli altri ai loro patrimoni questi olivi padre olivi figlio sono personaggi che 0 finisce per strumentalizzare deridendo nella concreta e cinica logica borghese la razionalità negli affari le trasgressioni calcolate delle terre presente che lui che non era affatto un esperto ad esempio di finanza alla fine invece ha successo nella sua attività commerciale socialmente zeno en conformista cui è impedito di esprimere fino in fondo i propri gusti da represso ha sposato augusta costretto dalla situazione scontento perché avrebbe voluto sposare a da che dolce paziente ma non
bella reagisce con ad ulteriore carla causato da un interesse verso le cognate perché continua sempre comunque a pensare ad ada una delle quali ha da unisce al fascino della bellezza a quello della non intelligenza della sensibilità ma come abbiamo già anticipato a un certo punto ha da diventa diventa più brutta di augusta altri personaggi che appaiono il romanzo sono le figure di thaci corresponsabile dello spettacoloso dissesto commerciale del sud del solfato di rame di guido odiato in quanto rivale ma in fin dei conti oggetto di una sorta di invidia dato che comunque ha sposato a
da è bello disinvolto è capace perfino di suonare bene il violino carmen e la segretaria abbiamo detto di quella impresa commerciale le donne sono accettate in quanto portatrici di bellezza e animalità come la giovane carne predisposta quasi da natura incontrassi con guido e potenzialmente conta cc insomma carmen è un altro personaggio femminile che appartiene alla stessa famiglia della angiolina zarri di senilità carola e l'amante usata cinicamente da zero senza il minimo affetto cui può essere carla e l'amante di di zeno mentre carmen e l'amante di guido ecco un'altra che ha poca cultura e di una
condizione sociale inferiore e quindi c'è questo rapporto ambiguo di cui abbiamo parlato la volta scorsa vi ricordate fra 0 e carla i medici ci sono parecchi medici abbiamo detto nel romanzo della coscienza di zeno non solo le dottoresse lo psicanalista ma anche i medici che curano il padre e altri medici che curano il vizio del fumo di zeno è pure 10 nel corso della sua vita nessuno di questi medici è veramente umano e comprensivo sono spregevoli quando dalla loro scienza pretendono di assurgere a giudici di questioni di vita rivelano le proprie meschine propensioni e propri
egoismi e spesso sono incapaci fanno delle diagnosi sbagliate e portano magari i loro assistiti ha conseguenze che nemmeno prima si immaginavano accettabili rassicuranti innocui nel caso del dottor paoli che diagnostica a zero dopo uno scrupoloso esame di laboratorio che non ha il diabete le tecniche narrative in questo romanzo ci sono cinque capitoli molto corposi talmente lunghi che possiamo definire in un certo senso romanzi dentro romanzo questi cinque capitoli sono racchiusi tra una prefazione iniziale che è quella del dottore un preambolo del paziente all'inizio è il capitolo finale della psicanalisi il diario datato tra maggio 1915
e giugno 1916 con cui si chiude il romanzo il tempo narrativo è compreso in un periodo di storia che va dalla seconda metà dell'ottocento cioè praticamente dall'infanzia di zeno fino al 1916 sappiamo che più o meno anche questo è stato l'anno in cui lui ha iniziato a pensare al romanzo che poi ha cominciato a scrivere tra il 19 e il 22 i capitoli centrali sono i principali capitoli della come dire della dei quaderni autobiografici di zeno che ha scritto in vista della sua terapia cioè per potersi liberare dalla sua nevrosi durante la narrazione assistiamo uno
sconvolgimento delle sequenze narrative con anticipazioni retrocessioni sì i piani temporali continuamente si sovrappongono l'uno all'altro e quindi continua a saltare da un momento all'altro della sua vita anzitutto dal momento in cui narra della sua vita quindi abbiamo detto piuttosto anzianotto la volta scorsa forse ho sbagliato perché tenete presente che aveva una sessantina d'anni dai 57 anni in poi comincia a scrivere di questa sua della vita la sua vita ma non lo fa quando si ricorda noi non lo fa sempre in modo cronologico continuano ad alternarsi dicevamo piani temporali diversi ad esempio quando parla dell'ultima sigaretta
le sue ultime sigarette non sono descritte in senso così strettamente cronologico oppure nel capitolo relativo al padre si trovano già annunciati elementi che riguardano il matrimonio già si parla di zeno quando si sposerà poi con augusta anche nel capitolo in cui 0 è arrivato a sposarsi capitolo del matrimonio contiene riferimenti al suo adulterio quindi c'è l'anticipazione di quello che verrà descritto nel capitolo seguente la moglie l'amante dell'adulterio con carla poi anche a loro volta sono recuperati interpretati come posteriori nel capitolo dedicato all'associazione commerciale con guido ritorno a su altri in altri tempi ritorno ai tempi
del il suo matrimonio del suo adulterio eccetera eccetera le tematiche più importanti che emergono dalla lettura del romanzo di svevo sono quelle della cura tramite la psicanalisi e della scienza ma quella che la principale tanto da insidiare la coscienza di zeno era la sua malattia team ha la tematica della salute della malattia abbiamo detto è quella con la quale si chiude il romanzo stesso essa per gran parte del romanzo appare come una forza una sorta di malattia psichica la malattia ci fa guardare la vita agli altri con invidia per cui ci si sottrae alla vita
si è incapaci di vivere la vita e questo è un po l'esperienza di zeno ma se la malattia abbiamo detto all'inizio si pone con un problema individuale di zeno finisce poi per diventare una comune condizione dell'uomo zeno si pone quindi come metafora della crisi dell'uomo contemporaneo una crisi accentuata dall'acquisizione della consapevolezza della propria condizione ecco la coscienza infatti un certo salinari che è un critico importantissimo parlava proprio di coscienza della crisi della crisi della borghesia ad esempio nei testi di zeno scusate ho sbagliato nei testi di italo svevo c'è una coscienza della crisi dell'uomo contemporaneo
a differenza di quanto avveniva ad esempio nei testi di pascoli o di d'annunzio lo stile è abbastanza semplice in particolare ciò che rende agevole la lettura sono l'immediatezza la brevità dei periodi dei periodi solamente la complessità dell'analisi psicologica che comporta la lettura dei fatti a un livello superiore rende ostico l'approccio al libro è anche una certa patina abbiamo detto di come dire di sintassi abbiamo detto anche le altre volte sintassi sregolata e infatti lo stile di vita lo svevo è caratterizzato da piangere visto da imperfezioni linguistiche espressioni infelici e costruzioni faticose altri video didattici da
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