nel primo video su kierkegaard abbiamo parlato della vita di questo grande filosofo danese e abbiamo visto anche come lui intendere l'esistenza e soprattutto confrontando questa sua visione della vita umana comunque la invece di hagrid di cui lui è un fiero oppositore oggi andiamo avanti col percorso e vediamo anche proprio degli stadi dell'esistenza delle situazioni esistenziali che kierkegaard analizza molto dettagliatamente e su cui poi si centra si fonda buona parte della sua filosofia parleremo cioè della vita estetica della vita etica e della vita religiosa andiamo a cominciare [Musica] [Applauso] [Musica] caffè caldo purtroppo nonostante sia ancora
estate come vedete sono tornati nell'ambiente solido ed è tornato con noi il nostro amico batman io se siete qui per la prima volta sono erano ferretti sono un'insegnante di storia e di filosofia delle superiori e in questo canale pubblico video spiegazioni video lezioni anche piuttosto corpose perché diciamo che durano da mezz'ora a un'ora e 20 a seconda dell'argomento di storia di filosofia dell'educazione civica che erano inizialmente pensate per i miei studenti durante la didattica distanza ma adesso ormai vengono fruite sia dagli studenti sia anche da studenti universitari che vogliono ripassare gli argomenti o da semplici
curiosi oggi la lezione verte su filosofia e appunto verte su kierkegaard grande filosofo danese di cui ho già fatto un video che vi linko in descrizione in cui abbiamo presentato appunto la vita come vi dicevo nell'anteprima e alcune alcune impostazioni base alcune idee di partenza per avviare il discorso oggi entriamo però proprio nell nella parte più calda della sua filosofia negli argomenti clou parlando di due opere poi in particolare che sono aut aut da una parte e timore e tremore dall'altra due opere che vi ho già citato anche nell'altro video in cui vi ho studiato
anche brevemente almeno per aut aut il significato del titolo ora lo riprendiamo aut aut scritto alla latina mi raccomando quindi a tutti acuti il latino out vuol dire o oppure e aut aut era un'espressione che si usa quando si indica una scelta tra due alternative nette cioè o questo o quello anche nel linguaggio comune si dice vi ricordava anche allora si dice dare un aut aut come dire dare un ultimatum cioè dire e cd o questo o quello aut aut vuol dire o una cosa o l'altra in quest'opera dal titolo così significativo non a caso
chi viene rappresenta due alternative due stadi dell'esistenza due situazioni due stati di vita possiamo dirla così tra cui c'è un abisso e sono divisi da un abisso come nella dialettica hegeliana due tappe di un percorso sono due stati antitetici contraddittori opposti che non si legano tra di loro e soprattutto non possono trovare una sintesi tra dinho se vi ricordate nell'atletica di galiana e anche qui indetto un link in descrizione c'erano sempre tra tappe come in fondo tre sono gli stadi dell'esistenza riuniti parlerò oggi ma quelle tre tappe erano tra loro fortemente legate c'era una tesi
una affermazione parziale aumentare una certa cosa un'antitesi che era la sua negazione suo contrario e poi però arrivava sempre la sintesi che era un modo per risolvere il conflitto tra la tesi antitesi non c'è due cose sono in contrasto tra loro poi arriva la sintesi che pacifica che mette insieme che risolve i conflitti questo pensava hegel e l'atletica italiana su questo si fondava la dialettica di kirchner invece una dialettica completamente diversa sempre per i amica potremmo dire ce l'ha fatta lì tra parti ma queste tre parti questi tre stadi non sono per nulla consecutivi non
sono per nulla collegati tra loro non sono per nulla l'uno il superamento dell'altro in sono tre stadi esattamente contraddittorio l'uno con l'altro sono opposti l'uno all'altro non c'è soluzione non c'è sintesi non c'è pacificazione c'è dice proprio kirchner un abisso tra l'altro un salto mortale una voragine non si può fare un percorso e perché in questo percorso si morirebbe o questo o quello allora ripetiamo questo aut aut libro un po particolare anche perché intanto viene firmato come altri libri di killer con uno pseudonimo che in questo caso è victor eremita se non è neanche fantasiosi
ma poi per presentare al meglio questi due stadi diversi che vuole di cui vuole parlare chi nella si inventa anche una sorta di finzione narrativa cioè finge all'interno del libro di aver ritrovato nascosto in un mobile 2 di aver ritrovato due plichi di carte che avevate parte di a e carte di b2 plichi anche diversi nella carta diversi anche all'apparenza presentano i due stati diversi delle resistenza perché il plico a presenterà il primo stadio incubi presenterà in secondo stadio poi questi plichi di carta in realtà contengono diversi scritti saggi analisi un diario su essere un
po di tutto quello che forse più famosa dal punto di vista così letterario è il plico apre felice al diario del seduttore che è appunto un raccontino potremmo dire forma diciamo con un narratore che è anche il personaggio maratone prima persona che un diario non a caso di un seduttore johannes che racconta le sue peripezie amorose diciamo in parte anche autobiografico probabilmente poi ci sono anche dei saggi su mozart sul don giovanni di mozart nel plico a picco b ci sono altri saggi sulla vita matrimoniale sono in un insieme di diversi iscritti che manifestano anche
come lo stesso kierkegaard abbia messo insieme i tasselli del suo la sua riflessione in maniera a volte anche diciamo così proprio come i tasselli di un puzzle o un po alla volta un po aggiungendo di volta in volta un'analisi limite diverse plico a si concentra sulla vita estetica il picco b sulla vita etica lo stadio estetico allo stadio di chi lo dico subito molto chiaramente sceglie di non scegliere perché vedremo la differenza tra questi diversi stadi di vita sta nella scelta ha detto l'altra volta nel primo video che in fondo la vita perché la possibilità
e cioè è scelta la vita è tutto un insieme di scelte e il modo in cui noi c'era affrontiamo con la scelta stabilisce poi il nostro tipo di vita il nostro tipo di esistenza del don giovanni è stata chi vive uno stadio estetico vive senza scegliere evitando di scegliere o meglio scegliendo di non scegliere infatti detto adesso appunto il dongiovanni simbolo di questa vita proprio non giovanni chi ha il don giovanni sarlo giovanni di mozart il personaggio dell'età moderna molto famoso ripreso in commedie tragedie meglio opere liriche e così via chiedono giovanni leo giovanni del
seduttore no è l'uomo che non decide di non impegnarsi mai con una donna una donna specifica perché vuole sempre andando diversa ogni giorno non si accontenta mai non si ferma mai non sceglie mai una donna le sceglie tutte e sceglie le tute vuol dire non scegliere nessuna capite è l'uomo questo e state a quello che vive lo stadio estetico che vive nell'attimo non vive nel tempo perché se scegliesse una donna specifica dovrebbe costruire con questa donna qualcosa che dura nel tempo un rapporto un matrimonio quello che è ma qualcosa che ha una sua continuità nel
tempo perché un rapporto con una persona di scegliere dura un'ora magari in toto ma dura no si estende nel tempo invece don giovanni l'esteta non vuole spendere nulla del tempo perché estendere nel tempo dare continuità vuol dire scegliere e lui non vuole scegliere lui vuole cambiare sempre e che andare sempre vuol dire vivere nell'istante perché una donna e amata solo nel momento in cui viene amata il giorno dopo è già qualcosa da scartare da mettere da parte bisognerà rivolgersi a un'altra donna questo vale per i rapporti personali per rapporti sentimentali ma vale per tutto no
e di estetici ne abbiamo ancora oggi davanti a noi di persone che non si impegnano in nulla non si impegnano nel lavoro cambiano continuamente lavoro non si impegnano nella vita civile cambiano continuamente idea proprio perché ho partito o fazione o impegni in una cosa però seguire un'altra perché perché star fermi e fermarsi in qualcosa vorrebbe dire scegliere impegnarsi costruire qualcosa di solido ma questo vorrebbe dire anche cadere nella noia cadere nella ripetizione perché tutto ciò che durerà il tempo di fatto diventa ripetizione rapporto con un'altra persona anche amoroso più lo prolunghi nel tempo più diventa
ripetitivo solo nell'attimo che si gode della dell'attimo inedito dell'arte della passione forte e narra si stabilizza diventa lungo diventa anche noioso in qualche modo banale e ripetitivo poi ci sono in certa misura magari però un po lo diventano allora don giovanni invece ha paura di tutto questo non vuole tutto questo non vuole la noia non vuole la ripetizione non vuole la banalità e quindi fa di tutto per cercare l'attimo cercare l'istante cercare sempre cose nuove il che però cosa vuol dire anche vuol dire che non riesce a nascere una pazza non riesce a darsi una
continuità non riesce a darsi una identità perché non solo il rapporto con gli altri si costruisce nel tempo nella continuità ma anche rapporto con se stessi si costruisce in questo mondo pensato una persona che cambia donna ogni giorno che cambia lavoro ogni giorno che cambia amici ogni giorno che cambia assion in ogni giorno se noi cresce ma questa persona tu chi sei cosa sei come tiri finiresti non sarebbe in grado di definirsi perché definirsi vuol dire stabilire quali sono le sue caratteristiche costanti che durano nel tempo o quelle che almeno durano per più tempo possibile
se uno oggi è allegro romane triste oggi ama le bionde domani ama le more oggi non lo so fa l'insegnante domani fa l'avventuriero tofani fa lo youtuber capite che mi ogni giorno una cosa nuova e quindi non è niente non ha una sua identità ha un suo fondamento una sua faccia non riesce race una faccia perché non sia impegnato e non ha scelto nulla l'identità il frutto delle scelte che facciamo se noi anno scegliamo niente non abbiamo nessuna identità quindi questa stile di vita a questo stadio estetico che può anche incantare perché appunto è sempre
pieno di vita è sempre pieno di emozioni forti di sensazioni di sensualità e così via a lungo andare però porta alla disperazione perché il don giovanni si rende conto che la sua vita non ha alcun alcun fondamento che la sua esistenza è fragilissima perché non c'è nulla ma che duri nulla che permanga nulla che gli dia una faccia quindi la vita estetica per quanto affascinante per quanto coinvolgente è destinata a uno scacco ha destinato a una sconfitta destinata a non sapere chi siamo che è la maggiore della disperazione infondono sceglie di non scegliere ci porta
all'annullamento di noi in qualche modo a questo punto che fare se l'uomo che magari ha vissuto in questa vita estetica si trova disperato cosa deve fare bisogna affrontare la disperazione invece kirchner l'unico modo per uscire da questo stallo è fare un salto davvero carpiato potremmo dire mortale saltare dall'altra parte ci a passare all'altro ramo del aut aut quindi evitare la vita estetica di questo tipo accettare la disperazione di non avere ancora una propria identità e affrontarla ce la si affronta e se quindi si inizia a scegliere si passa un altro stile di vita un altro
tipo di vita un altro stadio dell'esistenza questo secondo stadio delle carte be diciamo del plico è lo stadio della vita etica che è l'esatto opposto della vita estetica la vita statica che cosa scegliere di non scegliere ebbene la vita a etica è invece scegliere di scegliere in questo caso l'uomo si impegna si dà una faccia si dà una durata si impegna nel tempo sceglie una donna e la sposa in questo caso diventa marito che infatti è uno dei simboli contrapposte l'on giovanni nella giovanni era quello che non si riposava mai il marito invece si sposa
si trova un lavoro e tiene quel lavoro fatica per mantenere se stesso e la famiglia si impegna nella vita civile prende un ruolo assumo la faccia non a caso i simboli che circa la russa in questa parte di aut aut sono il marito e un giudice che viene usato viene citato i giudici e wilhelm ti viene a volte citato come esempio di questo sterilità l'uomo che si impegna che fa il suo dovere e lavora che prende le sue decisioni importanti il giudice pensate quanto quante responsabilità abbia si assume le sue responsabilità e quindi ha un
volto anita etica e la vita in cui l'uomo in un certo senso anche si conforma accetta la banalità l'esteta rifuggiva dalla banalità non poteva accettare che la sua vita diventasse ripetitiva il marito invece accetta proprio questo accetta che la sua vita possa diventare ripetitiva che ogni mattina si dovrà alzare andare al lavoro tornare al lavoro stare in famiglia sempre più o meno uguale giorno per giorno per tutta la sua vita quindi è l'esatto opposto proprio davvero l'antitesi e non è un proseguimento un cammino è un'opposizione netta e radicale ma ovviamente anche qui accettare la banalità
vuol dire cadere nella noia a un certo punto però il marito lo accetta questo marito all'accetta perché decide di in un certo senso anche conformarsi su questo kit che avrà abbastanza chiaro l'etica la vita etica la morale vuol dire seguire regole generali l'estate hanno serviva nessuna regole l'esteta faceva quello che gli pareva non serviva l'istinto il sentimento la pulsione del momento infatti viveva nell'istante il marito si conforma di le regole generali per esempio le regole della vita sociale le regole della vita familiare le regole della vita matrimoniale sono già delle regole ben scritte su come
bisogna comportarsi e marito decide di adeguarsi a quelle regole di seguire quelle regole scritte prima di lui che valgono per tutti per i cittadini valgono per tutti i mariti valgono per tutti i lavoratori sono regole appunto che stanno su un piano più alto di un 1 è il singolo che però si conforma alle regole generali in giorno la vita etica era quella a cui ci invitava anche a hegel c'è la leggiamo sempre nell'ottica dell'opposizione kierkegaard ed eden aia cosa diceva hegel diceva che l'uomo l'uomo che vive bene nella storia deve conformarsi agli usi e costumi
del proprio popolo cioè deve adeguarsi le regole generali non è vera essere un bastian contrario e abbiamo detto no perché essere un bastian contrario ti porta a scontrarti con il tuo tempo a scontrarti con la tua morale del tuo posto e ti porta poi alla sconfitta perché appunto e don chisciotte tutti gli altri kant e tutti gli altri che immaginavano di fare da soli senza seguire le regole generali erano destinati per hegel al fallimento in questa vita etica che sembra sposare l'idea eliana sembra perché vedevo che anche qui c'è uno scacco ma sembra sposarli da
hegeliana l'uomo che vuole cercare di essere felice deve conformarsi deve seguire la regola generale deve comportarsi bene secondo quello che è il bene individuato dalle vecchie e care regole quindi si sposa lavora si impegna e il problema però è che anche questa vita pur essendo obiettivamente almeno all'apparenza molto migliore non giovanni perché almeno una vita regolata la regole da un'etica e non è come quello che si dava ai bagordi qui c'è un uomo che si impegna e quindi più nobile sì sicuramente la vita sembra migliore ma anche questa vita ma arriva uno scacco arriva alla
disperazione quindi questa illusione hegeliana di aver trovato una soluzione problemi della vita secondo kirchner non basta ci porta a uno scacco allo scontro a una a manifestarci di tutte le nostre debolezze perché arriva uno scacco alla dovete pensare che prima parlando del dell'estate vi ho detto che lui vivendo nell'istante non riesce a darsi una faccia perché non riesce a dare continuità niente ha una sua neppure alla sua stessa identità ora il marito fa tutto il contrario quindi il marito dà continuità alla vita matrimoniale la continuità alla vita lavorativa dà continuità al suo impegno nella società
dà continuità a tutto e quindi lui sa benissimo chi è si conosce ha una faccia la sua faccia quella il marito devoto che lavora nel tribunale che fa questo che fa quest'altro la sua faccia ben chiara lui si conosce nè come destata che non sapeva chi era non si conosceva il marito si conosce sa chi è ma proprio sapere chi è lo porta alla disperazione che quando noi sappiamo chi siamo ci rendiamo anche conto di tutte le nostre imperfezioni di tutti i nostri limiti di tutte le nostre incapacità il dongiovanni neppure affrontare il problema il
leone giovanni neppure voleva capire che faccia vera scappava è una fuga continua dalla scelta dalla identità il marito affrontato la paura ha affrontato il problema affrontato la scelta si è scelto è però una volta che si è scelto si è reso conto che questa sua scelta non può bastare perché lui è finito lui è debole per quanto si impegni l'uomo lo sarà mai onnipotente avrà sempre delle debolezze dei limiti le incapacità sbaglierà ognuno di noi svaria nessuno è perfetto come si dice no quindi per quanto ci si possa impegnare il nostro impegno non arriverà mai
a buon fine non raggiungeremo mai l'ottimo a cui aspiriamo e quindi conoscerci vuol dire aver sempre presenti i nostri limiti i nostri difetti cioè aver sempre presente la nostra peccaminosità cos'è il peccato in chiave cristiana del peccato sono i difetti del luogo i limiti i problemi gli errori dell'uomo ecco l'uomo che sceglie la la vita etica che sceglie diventare marito lavoratore eccetera capisce di essere nel peccato di non poter essere perfetto come vorrebbe e quindi capisce di non poter aspirare neppure alla vera felicità quello che è un po aver detto quello che può aver detto
anche tante infondono cioè l'uomo non può essere felice e realizzato in questa vita una volta che ci capiamo che sappiamo chi siamo capiamo che non è nelle nostre corde come mariti come lavoratori eccetera riuscire a realizzarci completamente questo primo scafo ce n'è però anche un altro l'uomo non solo capisce i propri limiti ma si rende anche conto di essere formato di corpo e anima di check in e se il corpo è limitato legato alla terra mortale cerca l'anima aspira molto di più aspira all'infinito questo è un tratto tipicamente romantico ma che ben presidente nella storia
della filosofia da molti molti sempre l'uomo sfida all'infinito e quindi la ripetizione la manualità che questa vita consegna all'anima non può bastare all'anima l'anima non si può accontentare di una vita così banale e ripetitivo certo la vita giusta saggia all'apparenza ma che non che non soddisfa l'anima che non soddisfa la nostra sete di infinito desideriamo di più desideriamo proprio istintivamente umanamente qualcosa di più di questo ripetersi di impegno fatica e mancata realizzazione completa delle nostre aspirazioni quindi l'uomo anche l'uomo che si sposa un uomo sceglie la vita etica ha destinato non essere realizzato serve un
ulteriore salto mortale serve un ulteriore passaggio che cli car che kirchner non presenta tanto in out out perché aut aut si chiude su questi due stati dell'esistenza ma appunto in asse con opera che è timore e tremore al trono e kirk a scegliere un'altra opera perché questo salto tra vita etica e vita religiosa è ancora più profonda ancora più abissale di quello che c'è tra vita estetica e vita etica infatti questo terzo stadio come già avevamo anticipato prima aveva ricordato adesso è chiamato vita religioso stadio religioso da donne questa dimensione religiosa l'avevo già detto è
ben presente nella filosofia di kierkegaard nella vita stessa di critica per presentare questo stadio che teheran accusa un esempio come aveva fatto con usando il vino giovanni prima e il giudice milan poi qui l'esempio è tratto dalla bibbia e dà l'esempio di abramo ora penso che voi ricordiate più o meno le vicende di abramo avranno questo grande patriarca del popolo ebraico che varie vicissitudini si sposa con sarà poi i due non riescono ad avere figli se ricordate la vicenda sarà diventa ricchissimo appare sterile eccetera che dio fa un miracolo e nonostante l'anziana italia entrambi i
coniugi sarà a un figlio a questo figlio e isacco che viene donato appunto a questa anziana coppia isacco cresce e per a un certo punto abramo che ormai doveva aver circa 70 anni riceve da dio un ordine una richiesta dice plan di isacco portalo con te in montagna e vizi degli idilli che vai a fare un sacrificio e quando arrivi lì sacrifica lo a me uccidi is a questo è la richiesta di dio parafrasata ovviamente la richiesta che dio fa ad abramo e abramo chiaramente totalmente perso da questa richiesta o totalmente in difficoltà alla fine
decide di andare decide di ingannare un po suo figlio dice nel kandhamal significa un animale però poi alla fine si prepara a uccidere il proprio figlio e offrirlo immolarlo a dio sia al pugnale in mano come sapete avete visto esattamente sono quadri su quadri sull'argomento nel momento in cui sta per pugnalare il figlio viene fermato da un angelo che lo blocca segno che dio non voleva realmente che lui uccidesse giacco voleva metterlo soprattutto alla prova e vedere fino a che punto e si poteva spingere la sua obbedienza e la sua devozione questo è il racconto
biblico kim crearlo riprende dicendo che questo racconto è un perfetto esempio di come funziona la vita religiosa perché perché abramo fino al momento e quindi io mi chiede di andare a sacrificare isacco aveva vissuto una vita etica aveva seguito le regole si era sposato arrestato devoto aveva pregato aveva fatto tutto quello che un buon uomo del suo tempo doveva fare si era adeguato all'universale aveva seguito queste regole generali e quindi è stato un buon marito un buon uomo però però dio a un certo punto anche forse commosso da questa disperazione a cui anche la vita
maritale matrimoniale spinge aveva fatto una richiesta ad abraham e questa richiesta non era una richiesta in linea con quello che avevamo aveva fatto fino a quel momento non era una richiesta in linea con la vita etica con le regole era completamente opposta alle regole tra i dieci comandamenti non uccidere e non solo uccidere un proprio familiare in un reato per qualsiasi morale etica ancora più grave del uccidere un estraneo e uccidere un proprio figlio probabilmente è il più grave di tutti i più gravi reati e peccati della storia non c'è niente di peggio niente di
più orribile nelle morali di tutti i popoli del mondo che uccideva i propri figli un figlio un ragazzino indifeso eccetera carne la propria carne sangue proprio sangue uccidere è la più grande contraddizione di uno stile di vita etico uccidere il figlio e quindi dio chiede ad abramo di contraddire tutto quello su cui aveva vissuto fino a quel momento tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento e la vita religiosa questo fa la vita religiosa non è una continuazione della vita etica non è un perfezionamento della vita etica è una contraddizione rispetto alla vita
etica è l'esatto opposto la vita religiosa ti porta al paradosso ti porta all'assurdo che porta a negare tutte le regole generali e d'altronde non potrebbe essere altrimenti perché se vi ricordate abbiamo detto nell'altro video il primo video supercar che chi vuole una filosofia basata sul singolo la vita dell'uomo non è una vita di regole generali di universali di interi di tutto la vita dell'uomo era vitale singolo allora la morale l'etica hegeliana ci diceva queste sono le regole generali e singolo si deve adeguare le regole generali la vita religiosa si vince il singolo conta molto di
più di tutte le regole generali d'altronde dio quando fa la richiesta d'abramo non fa la richiesta a tutti gli organi che dice a tutti i padri di famiglia andate a uccidere i vostri figli lo chiede ad abramo io lo chiede singolarmente in un rapporto intimo capite la vita religiosa non è una regola non è una regola universale non è un insieme di norme che tutti gli uomini devono seguire quello è la vita banale la vita matrimoniale la vita etica che è un po meglio di quella estetica ma comunque era scattare la vita religiosa è un'altra
cosa è un rapporto intimo diretto tra l'uomo e dio e dio tra il singolo e dio è un rapporto che non segue la logica perché la richiesta di dio ad abramo è completamente illogica e irrazionale nega tutto i dogmi della fede eppure dio lo fa e la bravo la segue dice sì capite non c'entra niente una ragione non c'entra veneta la logica non c'entra niente il generale è tutto il rapporto diretto intimo singolare tra l'uomo e lì tra il singolo uomo e dio capita che però seguire una vita religiosa è difficile è assurdo fondo quanto
assurde sono le richieste che dio fa cioè voi nei panni di abramo cosa avreste fatto avreste seguito dio sacrificando il vostro essendo pronti a sacrificare abramo l'avrebbe ucciso se non fossi stato fermato essendo pronti a sacrificare il vostro film unico figlio tanto desiderato tanto nato oppure avreste detto no e quindi avreste continuato a vivere una vita etica è chiaro che la vita religiosa è paradossale è scandalosa perché va contro ogni regola e quindi come si fa a capire quando bisogna seguire dio quando o meglio seguire dio bisognerebbe farlo sempre queste le aree di kirk e
ovviamente anche se è difficile ma cosa ci fa capire che dio ci sta chiamando perché nel caso di abramo c'è stato proprio dio che l'ha chiamato ma nella nostra vita non è così sempre evidente che dio ci sta chiamando come facciamo a capire che dio si sta rivolgendo a noi che dio ci sta tenendo la sua mano e offrendo un salto mortale verso un altro tipo di vita secondo chi ritira noi ce ne rendiamo conto quando proviamo l'angoscia dell'incertezza cioè quando siamo talmente dentro questa incertezza costitutiva dell'uomo è talmente angosciati da questa scelta che sentiamo
il richiamo di dio qualche modo sentiamo la voce di dio e sentiamo la paradossalità anche di dio perché ci rendiamo conto che lì ci accomunano una serie di assurdità come avevo detto rossi non a caso lo stesso dio è paradossale dio ci chiede di scegliere eppure tramite la grazia è lui che ci spinge a scegliere non molla nell'altra no ma anche nel cristianesimo il problema del libero arbitrio come ben sapete nella scuola cattolica nella scuola protestante è sempre un po paradossale no perché l'uomo è libero ma dio sa già cosa sceglierà e quindi una libertà
strano pure di l'uomo è libero ma dio in realtà ha già scritto secondo il calvinismo cosa accadrà quindi sì c'è libertà ma c'è anche la scelta già fatta la scelta si deve fare e mezza è stata fatta l'uomo libero di scegliere ma dio ha scelto cioè c'è un paradosso c'è un assurdo anche lì una cosa che razionalmente e difficile da comprendere perché perché la religione è proprio questo è qualcosa di irrazionale che va oltre la ragione che non si può comprendere con la ragione non si può neppure valutare con la ragione quindi in questo senso
bisogna affidarsi a dio anche perché la religione proprio per questa sua natura così assurda e scandalosa è la perfetta rappresentazione di quella che è la natura umana la religione tramite questa impostazione dimostra di aver completamente compreso la natura umana l'uomo non è nato per essere di per sé marito o per essere don giovanni l'uomo è nato per vivere l'angoscia dell'incertezza questa è la sua vera natura questa angoscia paradossale lista angoscia che non sai mai dove ti spinge che non sai mai dove ti porta di scelte che non sta qui non si è mai veramente scegliere
perché sai che qualunque scelta farai o non farai arriverai uno scacco la regione questo lo comprende bene e infatti in tutta la religione in tutta anche nei vangeli e rivedremo prossimamente questo scandalo riemerge continuamente questo paradosso riemerge continuamente pensate lo anticipo ne parleremo nei prossimi la pensata raffigura il video di gesù cristo è stato mandato sulla terra ha già un listino a compiere pure sceglie liberamente di compiere questo destino sceglie uno sceglie di gesù cosa c'è lo impaurisce la scelta come poi può dire lasciare la scelta un divo gesù è dio eppure prova paura no
brava angoscia come è possibile tutto questo è il paradosso la religione è l'angoscia dell'incertezza il video per oggi vorrei concluderlo qui come vedete non è molto lungo e abbassa un livido più corti che ho fatto in fondo però i data piuttosto denso nel senso che i concetti poi alla fine non sono difficili sindaco prende sono questi tre più o meno stare lì spiegati bene se non l'avete capito bene dal video quote riascoltare oppure affidatevi anche ovviamente al vostro manuale di riferimento dove troverete le stesse cose dette maniera lievemente diversa ma ha cercati digerire un po
questi passaggi di anche di ascoltare perché ripeto non solo complessissimi però permettono di inquadrare uno stile di pensiero che ci tornerà utile anche nel prossimo video prossimo video che faremo concluderà il percorso show kirchner entreremo più nel dettaglio sulle cose l'angoscia che cos'è la disperazione e parleremo anche un altro polo del tempo perché tutte questi questi sentimenti questi stadi anche si vivono in rapporto al tempo in qualche modo abbiamo già detto no la vita estetica è una vita fondata sull'istante la vita etica sulla continuità dobbiamo vedere un po il rapporto con dio come si misura
temporalmente ne parleremo appunto nel prossimo video che sarà ripeto quello conclusivo in descrizione come al solito trovate un riassuntino breve degli argomenti trattati oggi è il link per ripescarli di ascoltarli all'interno del video inoltre mi metterò altri link a video corner ati sia quello di kierkegaard che ha preceduto questo che vedete oggi sia poi anche le altre cose che ho citato e altri link interessanti che vi consiglio di guardare se siete curiosi ci vediamo più presto per la selezione su cicli erano poi anche solo per altri video di storia di filosofia e di educazione civica
ciao alla prossima [Musica] ho detto tutto cioè