Allora terza lezione dedicata a Cartesio oggi ci occuperemo del del dubbio Cartesio è il filosofo del dubbio così è passato alla storia del filosofo del dubbio che poi spesso delude gli studenti perché il filosofo del dubbio poi si rifugerà in una certezza metafisica quale Dio Però andiamo e procediamo di di passo in passo Cartesio ha elaborato le quattro regole del metodo la regola dell'evidenza la regola dell'analisi la regola della sintesi la regola dell'en numerazione per fondare questo metodo però Cartesio si pone una successiva domanda Qual è l'evidenza che non ha bisogno di null'altro Per autor
reggersi per auto essere evidente serve dice Cartesio al di là della quale non vi è null'altro di bisogno per da cui partire cioè quell'evento partire per applicare il metodo altrimenti il metodo è sempre precario e sempre instabile per andare alla ricerca di tale evidenza Cartesio utilizzerà il dubbio un dubbio metodico cioè [Musica] dubiterai radicale quale potrebbe essere No il problema da cui partire affinché voi capiate bene Allora io ho elaborato delle regole regole matematiche e regole geometriche regole che mi dicono ad esempio che per calcolare appunto il volume di un solido l'area di un figura
dovrò partire da delle certezze delle evidenze il quadrato conella figura geometrica con quattro lati uguale che la somma interna degli angoli di un triangolo è pari a 180° queste sono le evidenze da cui partire ma queste evidenze sono realmente evidenti o io le devo presupporre come evidenti il quadrato che ho di fronte a me di cui devo calcolare l'area o il perimetro è un quadrato che esiste veramente esiste e ciò che io percepisco ciò che appare è ciò come è realmente io che mi interrogo sul quadrato di cui voglio calcolarne l'area o il perimetro esisto
veramente Ecco cosa vuol dire applicare un dubbio radicale la realtà che è di fronte a me che appare di fronte a me appare come è o Come appare è diverso da come è E io che mi sto interrogando sulla realtà esisto realmente o Anch'io sono un'apparenza per rispondere alla domanda esiste un'evidenza primaria ontologicamente prioritaria da cui Io debbo dubitare di tutto in maniera radicale il procedimento cartesiano si chiama procedimento metodologico del dubbio e il dubbio assunto a metodo dubbio metodico vediamo cosa ci dice già nel discorso il metodo siccome Allora desideravo dedicarmi la ricerca della
verità pensai che dovevo respingere come assolutamente falso tutto ciò in cui potessi immaginare un minimo dubbio per vedere se non restasse dopo questo dubbio qualcosa tra le mie credenze che fosse del tutto indubitabile poiché Io voglio fondare una conoscenza vera e certa devo eliminare tutto ciò che è dubitabile perché ciò di cui io dubito ciò verso cui nutro un dubbio non è certo E allora non assumo dentro il mio metodo dentro la mia conoscenza qualcosa che essendo dubitabile Certo non è dunque io nella ricerca di un metodo vero di una conoscenza vera ho progressivamente eliminato
tutto ciò verso cui noto dubbio perché poteva essere falso Così siccome i nostri sensi talvolta ci ingannano ci ingannano Le illusioni siete ansiogeni Potete cambiare e mutare la realtà la percezione soggettiva in base a quello che mangiamo Beviamo in base a quelle cheo le nostre propensioni anche sensoriali sono claustrofobico sono agorafobico Eco il dubbio che poi diventi iperbolico se io a volte posso avere una percezione sensoriale sbagliata e dunque posso usare dei sensi ne devo tenere conto i nostri sensi talvolta ci ingannano voglio Allora supporre che nessuna cosa fosse Tale quale essi ce la facessero
immaginare Ecco il dubbio che si fa iperbolico Siccome a volte i nostri sensi sbagliano sbagliano perché magari io emotivamente perché io malato Ho una percezione della realtà del calore degli spazi degli odori diversa da quella che è perché i sensi possono sbagliare io ho voluto immaginare una cosa estrema se i miei sensi se i nostri sensi mi ingann assero ci ingann assero sempre a parte che basterebbe una volta che ci ingann assero per mettere in discussione un sapere ma se questi sensi mi ingann assero ripetutamente Allora come potrei io ragionare anche sui più semplici argomenti
di geometria io giudicando che ero solito sbagliare come ogni altro uomo respinsi come falsi tutti i ragionamenti che fino Allora avevo accettato come dimostrazione dubbio metodico dubito di tutto di tutto di tutto di tutto compresi di quei ragionamenti compresi quei ragionamenti matematici geometrici che io non avevo mai messo in discussione e infine Considerando che tutti gli stessi pensieri che abbiamo quando siamo svegli ci possono venire quando dormiamo senza che il sonno nessuno sia vero decisi di fingere che tutte le cose che mi fossero passate per la mente non fossero più vere delle illusione dei miei
sogni dubbio metodico si fa iperbolico dubo di tutto e arrivo a dubitare anche dei miei sensi ma non solo dei miei sensi provo a dubitare addirittura che la realtà che mi circonda sia un'illusione Siccome a volte raffinatezza bellissimo nei miei sogni Io penso che quello che mi sta accadendo sia vero talmente vero che quando mi sveglio io non ho la percezione di aver sognato di aver realmente vissuto Provate a immaginare che tutta la mia vita fosse un sogno magari dentro un sogno magari dentro un sogno un sogno delel quale Io mi do un pizzicotto per
vedere se sono sveglio ma in realtà io sto sognando di darmi un pizzicotto all interno di un sogno dubbio iperbolico Che significa che se tutta la realtà in cui io sto vivendo Non fosse altro che un sogno un sogno sognato da chi ma da un'altra entità da un'altra intelligenza Magari c'è qualche demone dirà giocoso spiritoso che ha deciso di ingannarmi e di creare un'altra realtà non importa ragazzi se sia veramente vero ma il solo fatto che io possa dubitare radicalmente metodicamente di tutta la realtà mi pone il problema del capire cosa vi sia di vero
in una realtà che io posso mettere alla berlina dubitandum nella prima e nella seconda meditazione filosofica opera che Cartesio scrive 4 anni dopo il discorso sul metodo si chiamano meditazioni metafisiche nell'opera meditazioni metafisiche nelle prime due meditazioni si concentra proprio sul dubbio ne abbiamo un estratto ne leggo un passaggio pagina Eccola qua pagina 120 tutto ciò che ho messo fino ad ora come il sapere più vero e sicuro L'ho preso dei sensi o per mezzo dei sensi ora ho qualche volta provato che questi sensi erano ingannatori ed in regola di prudenza non fidarsi mai interamente
di quelli che ci hanno una volta ingannato come dire la vostra amica vi ha ingannato una volta se l'ha fatto una volta lo potrà fare ancora i miei sensi mi hanno ingannato una volta ma se mi hanno ingannato una volta ho avuto un'allucinazione lo potrebbero fare ancora Dunque io devo dubitare dei sensi Ma benché i sensi ci ingannano qualche volta riguardo alle cose molto minute molto lontane se ne incontrano forse molte altre delle quali non si può ragionevolmente dubitare benché noi le conosciamo per mezzo del loro per mezzo loro per esempio io sono qui seduto
un canto al fuoco io sono qua di fronte a voi ragazze ragazzi vestito in una veste da camera io con una maglietta con un sferato con questa carta fra le mani con questo pennarelle ed altre cose di questa natura ma io posso dubitare di essere qua in quarta f a all' 1:36 a fare Cartesio a leggere la prima meditazione metafisica quante volte m'ha accaduto però di sognare la notte che io ero in questo luogo io sapete ragazzi Ragazzi l sogno spesso e perché non potrebbe essere questo un sogno che io ho fatto altre volte in
cui io ho sognato di passare il tempo con la quarta f e in questo momento io sto sognando di essere in quarta f e di sognare di spiegare esio a voi e sto sognando di spiegarvi che forse questo non è la realtà ma è un sogno io sto sognando in questo sogno sto denunciando di essere in un sogno Supponiamo Dunque ora che noi siamo addormentati e che tutte queste particolarità cioè che Apriamo gli occhi abiamo la testa abiamo le mani simili non siano se non Le false illusioni Io sto sognando questo ma in realtà questo
non è il mio sogno è il sogno di Beatrice Lino che sta sognando di essere in quarte Effi ascoltare Saudino che parla di Cartesio un Saudino che sta parlando di Cartesio dicendo che in realtà questo è un sogno di una lezione di Cartesio e gli puoi dare un pizzicotto adesso Senza fle troppo male sono delic ma lei sta anche sognando che il professore per svegliarla le ha ha detto la propria compagna di dare un pizzicotto per provare a uscire dall'illusione ma questa è l'illusione dell'illusione e così via in un gioco di scatole cinesi dentro cui
c'è il sogno del sogno del so del so del sogno senza fine all'infinito Dunque tutto è radicalmente dubitabile Tuttavia bisogna almeno confessare che le cose le quali sono rate nel sonno sono come dei Quad delle pitture che non possono essere formate se non a somiglianza di qualcosa di reale perché voi state sognando una lavagna la stai sognando rettangolare ne sta sognando una di gesso con i gessi cioè richiamandoli alla realtà possono essere immaginarie però sono cose che rimandano a immagini semplici universali di questo genere di cose natura corporea in generale la sua estensione E così
pure le figure delle cose stesse la loro quantità o grandezza il loro numero come anche il luogo dove Esse sono il tempo che misura la loro durata e simile per questo Forse noi non concluderemo noi non concluderemo male se diremo che l'aritmetica la geometria e le altre scienze di questo tipo le quali non trattano se non di quelle semplicissime e generalissime senza darsi troppo pensiero se esistono meno in natura contengono qualcosa di certo e di di indubitabile Ah ma c'è una salvezza le cose che sono rappresentate in maniera semplice con complesse nei nostri sogni saranno
vere cioè le figure geometriche semplici le equivalenze il mondo matematico geometrico sarà una certezza perché è il rimando a delle Eternità a delle semplicità a delle a delle certezze e dunque c'è una cosa vera che è la matematica che mi dice che 5 + 7 = 12 che mi dice che il volume che mi dice che un angolo retto è che un angolo acuto è che il parallelismo è queste certezze anche se sono in un sogno non saranno dubitabile Tuttavia è da lungo tempo che nel mio spirito una certa opinione viene il mio spirito una
certa opinione io suppor dunque che vi sia non un vero Dio che fonte della verità il dio buono mi vuole ingannare Ma anziché il dio vero vi fosse è buono buon cristiano e dice un'ipotesi eh anziché il dio vero e buono vi fosse un cattivo genio non meno astuto e ingannatore che possente che abbia impiegato tutta la sua industria ad ingannarmi io penserò che il cielo l'aria la terra i colore le figure i suoli e tutte le cose esterne che vediamo non siano che illusioni Inganni di cui si serve per sorprendere la mia credulità considerò
me stesso come privo fatte di mani non sono mani reali sono illusioni e io le tocco ma sono illusioni perché il genio ha creato un mondo una matrice Se pensate a Matrix che io penso che sia vera ma in realtà è un'illusione considerò il mio corpo prima fatto di mani di occhi di carne di sangue come non avente alcun senso pur credendo falsamente di avere tutte queste cose Io resterò ostinato attaccato a questo pensiero se come questo mezzo non il mio potere di pervenire alla conoscenza di verità alcuna almeno il mio potere sospendere il mio
giudizio Ecco perché baderò accuratamente a non accogliere alcuna falsità e preparerò così il mio spirito a tutte le astuzie di questo grande ingannatore che per potente suo che gli sia non mi potrà mai imporre nulla allora io Non accetterò per vero nulla perché potrebbe esseri un genio ingannatore che mi ha ingannato anche matematizzazione i sensi mi hanno fatto avere unae sbagliata e mi hanno fatto Dunque compiere una scelta sbagliata una volta C una volta l'han fatto lo possono rifare Dunque io dubito dei sensi Ma io poi dubito della realtà perché potrebbe essere un'illusione però in
questa realtà illusoria io sto rimandando alla realtà reale e nella realtà reale ci sono delle cose certe che ritornano i rapporti matematici geometrici la geometricità la semplicità dei numeri ma Se invece e alzo il tiro del dubbio anche il sogno di una realtà Non fosse altro che un'illusione perché la realtà che io sto sognando è in realtà anch'essa il prodotto di un inganno cioè ipotesi assurda E se il mondo che è stato creato che c'è e sia fosse stato formato generato plasmato non da un demiurgo alla Platone razionale non da un Dio Cristiano buono ma
da un genio maligno che ha creato un'illusione che ha creato un gioco un gioco di specchi e io quando la sera mi addormento mi metto a sognare quel mondo non starei nient'altro che sognando un'illusione un inganno dunque i i sogni ingannano i sensi ingannano la matematica potrebbe essere un'illusione di un genio maligno ingannatore non c'è nulla di Certamente vero in questo mondo e allora quando e non è il suggerimento peré Car il re della matematica quando sorosi mi darà fare un problema di matematico di fisica voi aveste dire Ma siamo sicuri che questa figura geometrica
di cui sia realmente quello che è un inganno non è la risposta esatta ok a parte che potremmo decidere che anche se un inganno Questo è quello che mi appare e io mi acconto di quello che mi appare e calcolo l'area di una cosa che mi appare ma calcolare l'area di una cosa che appare ragionare su una cosa che realmente non è Come appare o che appare diversamente da com'è toglierebbe validità alla conoscenza Sarebbe come dire Senti Questo mondo non sappiamo se è veramente così ma nonostante non sappiamo decidiamo di fare matematica geometria di fare
fisica scienza questo corpo No è caduto per terra Vabbè magari è un'illusione è semplicemente anche la forza di gravità un'illusione io potrei incire di calcolare la forza di gravità all'interno di un mondo illusorio è vero Ma un uomo come Cartesio non accetterebbe mai di fare matematica geometria fisica in un mondo che abbia la minima possibilità di essere diverso da quello che è dunque o io dimostro questo mondo e io nono un'illusione o altrimenti è inutile fare matematica geometria fare scienze dovevo dimostrare che io che ragiono di questo su questo tavolo io che vi faccio lezione
io che voglio calcolare l'area di questo rettangolo io esisto e che esiste il mondo esterno ho bisogno di due certezze della certezza dell'esistenza del soggetto Pensante di quello che sta ragionando e l'esistenza delle cose su cui io sto ragionando ripeto ho bisogno che io esista col mio pensiero e che esista Così come mi appare il mondo che è davanti a me in questo caso la mia mano se io mi chiedo Quante dita ha questa mano devo avere due certezze il soggetto che si pone la domanda Quante dita ha questa mano esiste o sono il prodotto
di un genno maligno o i miei sensi sono completamente sbagliati secondo Ma la mano che c'è di fronte a me esiste se esiste esiste come realmente è o mi appare in maniera diversa perché se io devo capire quant dità vogo capire se quello che appare è quello com'è altrimenti sarei nell'illusione devo trovare la certezza della mia esistenza e la certezza del mondo esterno la certezza della mia esistenza come soggetto Pensante e figlia del dubbio metodico iperbolico perché e veniamo noi perché secondo Cartesio dubitando metodicamente di tutto dubitando iperbolicamente di tutto ci sarà una cosa di
cui io non potrò dubitare del fatto che dubito va a riprendere l'agostino de Ippona che aveva criticato gli scettici gli scettici dicono che non è possibile dire che esiste una cosa vera ma è vero il fatto che non posso dire che tutto è vero Agostino de Ippona AV ha criticato gli scettici i quali dicevano non si può fermare con certezza che qualcosa sia vero perché di tutto si può dubitare però G AV detto già questione di Pona di tutto si potrà dubitare ma non del fatto che di tutto si può dubitare perché se di tutto
si può dubitare Sarà pur vero che è vero che di tutto si può dubitare e Cartesio riparte da lì come Agostino dei pon aveva fatto che gli scettici contraddizione nulla è vero ma almeno è vero che nulla è vero Allora noi possiamo dire che cose dice Cartesio dubito quindi esisto esisto come essere che sta dubitando Chissà se la mano di fronte a me è realmente come è o appare diversamente da com'è Chissà se ho cinque dita soltanto perché sono ubriaco e non vedo la settima Chissà se questa è una mano ma in realtà sarebbe uno
zampone Ok di un suino perché un Dio maligno in questo caso benevole voluto nel momento in cui io mi metto a riflettere sulla mano che può esistere o non può esistere che è diversa da quello che dovrebbe essere almente di una cosa sarò Certo che io sto pensando dubito Ergo Cogito dubito Ergo coso cioè dubitando sto Certamente pensando ma se sto pensando io certamente esisto Non so se esisto come Saudino con la barba ai capelli spettinati con due mani ognuno del qua a cinque dita ma sicuramente esisto come pensiero che sta pensando io esisto come
forma Pensante dubito Erg Cogito ergo sum ma non Sum un uomo in carne ossa con due piedi due gambe due occhi capelli cinque dita e il sesso maschile no esisto come sostanza Pensante il dubbio metodico il dubbio iperbolico mi ha portato a dire che io posso dubitare di tutto ma vi è una cosa di cui non posso dubitare del fatto che sto dubitando Ma se Dunque sto dubitando vuol dire che io sto pensando ma se sto pensando vuol dire che esisto come sostanza Pensante Cogito ergosum è l'evidenza delle evidenze e l'evidenza prioritaria ontologicamente prioritaria su
cui io fonderò il metodo perché il metodo ha Certamente una certezza e nelle mani di un essere che esiste in quanto essere Pensante dopodiché elì daremo poi a Dio ho il problema ancora ho un problema da risolvere Calcola Saudino l'area di questa cattedra Io ho la certezza che esiste Saudino Come essere Pensante Ma la certezza che esista questa cattedra che è fuori dal mio pensiero Non ce l'ho voi in questo momento siete Certamente pensiero Ludovica un po' appannato mi sembra ma è pensiero è pensiero e che scusa e pensiero voi siete pensiero nel momento in
cui siete pensiero però siete Certamente materia grigia che sta funzionando ma si deve affidare per la percezione esterna ai sensi e Cartesio dice i sensi possono sbagliare o potrebbe qualcuno averci creato come esseri pensanti genio maligno inventore di di questo gioco di ruolo che inventa delle persone che hanno pensiero e le butta dentro siamo sicuri di essere in percezione reale di ciò che ci circonda o la realtà circostante non è com'è se anche Esiste un genio maligno mi ha creato Certamente Pensante perché io ci siete nel dirmi Ma io sono realmente come sono o sono
il prodo di un essere Pensante maligno che mi ha generato un essere Pensante volitivo fabbricatore che mi ha creato io nel momento in cui metto in dubbio me stesso posso mettermi in dubbio su tutto ma non sul fatto che anche chiedendomi se tutta la realtà a me compreso siamo un'illusione è un'illusione io esisto come pensiero Dunque il dubbio metodico radicale mi fa dubitare di tutto ma io ho una certa la certezza di esistere Come pensiero Pensante pensiero dubitante non ho la certezza di quello che vi circondo Ma la Rex cogitans è un'auto evidenza cioè ognuno
di voi è certamente una sostanza Pensante che si percepisce come Pensante nel momento in cui dubita su tutto il mondo che esiste compreso se stesso Dunque il dubbio metodico eolico ci ha portato ad un'evidenza l'evidenza dell'esistenza rescogita Noi siamo sostanze pensanti che decidono di usare un metodo ho elaborato un metodo evidenza analisi sintesi numerazione ora che l'ho elaborato e l'ho elaborato io perché sono sostanza Pensante che pensando l'ha elaborato