tutto ciò che è reale è razionale tutto ciò che è irrazionale e reale [Musica] crema fitte schelling hegel e considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco il pensatore più importante della prima metà dell'ottocento e uno dei massimi filosofi di tutti i tempi hegel nasce a stoccarda nel 1770 e compie i suoi primi studi presso il seminario teologico di doping dopo aver fatto il precettore privato a berna ea francoforte si trasferisce a jena nella università ha un incarico di professore supplente di filosofia dal 1808 al 1816 e preside e professore presso il ginnasio di norimberga in
seguito passa ad insegnare nell'università di heidelberg e dal 1818 fino alla morte avvenuta nel 1831 e a berlino dove insegna e occupa anche la carica di rettore universitario ed è l'autore di una delle linee di pensiero più profonde e complesse della tradizione occidentale che ha spaventato generazioni di studenti ma quel video di oggi cercheremo di fare chiarezza e riassumere tutto in maniera semplice o almeno ci proviamo iniziamo col dire che l'idealismo nasce dalla volontà di far luce su ciò che kant aveva lasciato irrisolto ovvero la distanza fra fenomeno ciò che è conoscibile enomeno ciò che
è pensabile nei confronti di fitte e schelling i due esponenti dell'idealismo tedesco che lo hanno preceduto hegel ha un atteggiamento critico lui paragona la filosofia di filt e ad una semi retta di cui si conosce il punto d'inizio ma di cui non è possibile intravedere alla fine hegel accusa fitte perché a suo avviso non è riuscito ad eliminare il dualismo di kant del fondamento della realtà poiché per fitte io pone di fronte a sé un ostacolo il non io per prendere coscienza di se stesso ed esercitare la sua assoluta libertà ma l'ostacolo non viene superato
l'essere non si completa mai con il dover essere in assoluto è visto semplicemente come un ideale da raggiungere una meta che però non si realizzerà mai inflitte c'è quindi la concezione dell'assoluto con l'opposizione dei due elementi finito e infinito ma manca l'unione perché lì ho corde lungo la retta non raggiungendo mai il non io l'assoluto di fitte e dunque secondo hegel un cattivo infinito nella filosofia di schelling invece assoluto e correttamente indicato come unione di finito ed infinito 90 la caratteristica dell'opposizione poiché per questa occorre che i due elementi dell'opposizione siano distinti mentre in schelling
costituiscono un unità indifferenziata per lui spirito in natura sono come due facce della stessa medaglia perciò hegel afferma che il concetto dell'assoluto di schelling e paragonabile ad una notte in cui tutte le vacche sono nere e non sono distinguibili quella di hegel non è una filosofia bensì un sistema filosofico che deriva da un unico principio metati fico in cui sono inglobati spirito ragione e idea con lo scopo di riuscire a spiegare tutta la realtà posto un punto di partenza che è lo spirito con una serie di ragionamenti rigorosi e ben argomentati tende a dimostrare come
tutta la realtà è tutta la conoscenza derivino da questo principio che un principio immanente attraverso un articolazione e concatenazione di scienze e di disciplina secondo hegel il terreno in cui lo spirito si realizza e la storia la storia è un susseguirsi di eventi a volte contraddittori a volte problematici ma in ogni caso in questi eventi c'è sempre un filo conduttore una logica che rende necessario ogni momento della storia qualsiasi momento di essa anche il più brutto ed oscuro ha una sua logica che il filosofo deve interpretare e capire l'obiettivo dell'idea dello spirito e della ragione
e quello di realizzarsi con autocoscienza più indietro nel tempo si va è più povero di autocoscienza e lo spirito viceversa più avanti si va e più ricco di autocoscienza e lo spirito lo spirito si realizza nella storia seguendo una dinamica dialettica composta da molte triadi che secondo hegel spiegano la realtà la dialettica ha un significato sia museologico in quanto metodo della conoscenza sia metafisico in quanto rappresenta la struttura stessa del reale ma cos'è la dialettica la dialettica per hegel e quel processo composto da tre momenti fondamentali il primo momento la tesi rappresenta lidense ed è
il momento astratto in cui lo spirito è chiuso in se stesso privo di articolazione a questo si oppone il secondo momento l'antitesi che rappresenta l'idea fuori di sé e del momento in cui lo spirito si manifesta e si realizza nella natura e nella molteplicità delle cose della natura assumendole come qualcosa di differente dallo spirito questi due momenti diversi trovano una loro unione nel terzo momento la sintesi che rappresenta i dance sé e per sé in cui lo spirito ricongiunge pensiero e realtà ritornando in sé arricchendosi ed è il momento dello spirito assoluto ogni momento supera
quello precedente ma non lo cancella semplicemente lo conserva e lo arricchisce trasformandolo nell'unione tra i due a questi tre momenti corrispondono tre discipline alli dance e corrisponde alla logica all'idea fuori di sé corrisponde alla filosofia della natura all'idea in se per se corrisponde alla filosofia dello spirito la logica indica la razionalità pura è a sua volta si occupa delle dottrine dell'essere dell'essenza e del concetto che riguardano rispettivamente il pensiero nella sua immediatezza il pensiero nella sua meditazione è il pensiero ritornato al 6 come totalità la filosofia della natura riguarda l'essere nelle sue determinazioni e studia
gli elementi naturali attraverso le scienze meccanica chimica e fisica organica la filosofia dello spirito si muove sempre all'interno del movimento dialettico e attraversa prima la parte individuale filosofia dello spirito soggettivo che a sua volta studia l'antropologia la fenomenologia e la psicologia poi la parte di gruppo incarnandosi nelle istituzioni come famiglia società civile è stato filosofia dello spirito oggettivo che a sua volta studia diritto morale ed eticità e infine si arriva alla struttura della spiritualità filosofia dello spirito assoluto che a sua volta studia arte religione e filosofia allo spirito assoluto per hegel si arriva con la
filosofia che agendo da sintesi nel processo dialettico unisce l'oggettività dell'arte spogliata della sensibilità e la soggettività della religione è da precisare che solo nella religione cristiana c'è il momento dello sviluppo dello spirito assoluto in quanto presenta lidense dio padre l'idea fuori di sé l'idea che produce se stessa cioè il figlio è l'idea per sé lo spirito la ragione per hegel è una ragione che si pone si oppone e si ricompone ma tutto questo cosa vuol dire per comprendere il processo dialettico è il significato che le triadi hegeliane è meglio fare qualche esempio nella storia abbiamo
il periodo greco precedente a cui segue un periodo che sembra negare tutta la storia greca che il periodo romano dopo la cultura romana abbiamo le invasioni barbariche e il medioevo sembrano periodi distinti e separati maikel afferma che senza la cultura greca non sarebbe potuta esistere la cultura romana e queste due realtà completamente opposte trovano poi una loro sintesi nella cultura medievale che sarebbe stata una cultura inesistente se non avesse potuto cogliere unificare gli elementi che vengono dall'antica grecia e dall'antica roma il medioevo sembrava il massimo di negazione per gli illuministi che lo consideravano un periodo
di decadenza al medioevo però segue il rinascimento due realtà completamente opposte che però rappresentano gli elementi di finte fi che rendono possibile illuminismo ogni momento della storia prepara quello successivo e viene superato da quello successivo ancora la sintesi rappresenta il punto di partenza di un altro processo essa infatti diventa tesi a cui viene opposta un'altra antitesi insieme alla quale dà origine ad un altra sintesi e così via dicendo questi tre momenti formano una specie di spirale in cui il cerchio più piccolo rappresenta il minimo di autocoscienza dello spirito e man mano che il cerchio si
allarga l'autocoscienza dello spirito aumenta e si realizza nella realtà tutto ha una sua logica è una sua concatenazione il motto di hegel era tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale e reale cioè tutto ciò che avviene nella storia non avviene per caso ma è l'espressione di una razionalità superiore che ha predisposto che le cose avvenissero così e non diversamente per capire la realtà dobbiamo considerarla nella sua interezza senza dividere fingo gli elementi che da soli ci dicono ben poco e dobbiamo capire la realtà nel suo sviluppo storico il rapporto
fra hegel e romantici è abbastanza complesso pur vivendo nel medesimo periodo storico hegel non è un romantico bensì un idealista né romantici e il sentimento la fede l'intuizione a primeggiare su qualunque altra facoltà umana che è che definisce come romantiche fantasticherie per gli illuministi la ragione è una ragione che analizza separa e distrugge gli elementi della realtà una ragione astratta ed el invece parla di una realtà concreta ossia di una ragione che unifica gli eventi della realtà è che rifiuta la logica tradizionale fondata sui principi di logica aristotelici in base alla quale altri filosofi che
lo hanno preceduto relazionavano un elemento a ad un elemento b escludendo che i contrari potessero sussistere insieme in un identico oggetto hegel aggiunge un terzo elemento c che supera ogni contraddizione e si concretizza nel momento della field vi in c vi è un po dia un po di b e qualcosa in più quel qualcosa in più è l'autocoscienza dello spirito la logica di hegel è una logica che tiene conto della forma non attraverso le intuizioni ma attraverso dimostrazioni sistematiche e procedimenti razionali la fenomenologia dello spirito fenomenologia deriva dalla parola fenomeno ossia da ciò che si
manifesta è l'opera in cui egger ricostruisce il percorso dello spirito il racconto delle tappe attraverso cui lo spirito si realizzato nella storia per manifestarsi come ragione è per realizzarsi con autocoscienza questo percorso comincia con la preistoria e nella fenomenologia dello spirito egger ripercorre le tappe della storia dalle origini all'età a lui contemporanea e in questo percorso lo spirito procede dialetticamente e si realizza sempre più come autocoscienza in ognuno di noi è presente un sapere implicito è ovvio che non viene più messo in discussione definito da hegel il noto mentre il sapere che apprendiamo intenzionalmente lo
definisce invece il conosciuto ma ciò che oggi è il noto è stato in altre epoche oggetto di conoscenza intenzionale l'intento di hegel è quello di rendere di nuovo fluido ciò che nella coscienza comune è ormai cristallizzato ovvero l'intero sviluppo della conoscenza umana attraverso l'analisi della propria coscienza la fenomenologia dello spirito è un'opera che si può considerare filosofica e pedagogica al tempo stesso filosofica perché racconta le tappe attraverso cui lo spirito si realizza come razionalità dando un senso razionale ai diversi fenomeni della storia e pedagogica perché in qualche modo è il processo attraverso cui lo spirito
da bambino diventa maturo acquisendo auto consapevolezza di se stesso la coscienza ripercorrendo lo sviluppo del sapere umano cioè dello spirito nella storia diviene auto cosciente e consapevole di esserne parte la fenomenologia dello spirito si divide in due parti tre momenti coscienza autocoscienza e ragione e tre tappe decisive spirito religione e saper assoluto la coscienza è il momento attraverso cui ci rendiamo conto della nostra esistenza attraverso il confronto sensibile con gli oggetti percepiti come qualcosa di esterno si sviluppa in tre fasi certezza sensibile che è il sapere immediato la consapevolezza dell'esistenza di un oggetto che arriva
grazie sensi ed è la forma più povera della conoscenza perché si limita a percepire un oggetto che è qui ed ora e non sia la conoscenza dell'idea assoluta dell'oggetto percezione sensibile è il momento in cui si percepiscono le proprietà di uno detto che permettono di avere una visione unitaria della sua realtà quando percepiamo ad esempio l'esistenza di un fiore questo si frammenta nella molteplicità delle parti che lo costituiscono il colore l'odore alla forma quindi rispetto alla certezza sensibile non ci limitiamo alla percezione di un oggetto non meglio identificato ma un insieme di qualità che costituiscono
un unità intelletto quando l'individuo pensa che l'unità 1 schiena e l'oggetto ma nel soggetto che unifica le sensazioni tramite l'intelletto ogni fatto secondo l'idealismo rimanda all'atto che lo pone la solita idea che ritorna in sé a questo punto la coscienza ha capito che la certezza della propria esistenza è data dalla sua attività intellettuale ma quando si scontra con altre coscienze diventa pienamente autocoscienza confrontando la sua esistenza con quella degli altri egger denomina le diverse tappe dell'autocoscienza con delle figure soffermandosi su quattro fondamentali la figura del rapporto servo padrone lo stoicismo lo scetticismo è la figura
della coscienza infelice la figura del rapporto servo padrone si divide in tre momenti dialettici il serbo inizialmente ha paura della morte e per avere salva la vita preferisce sacrificare la propria indipendenza di conseguenza dipende dal padrone che domina su di lui e costo lavoro lo usa come strumento di cui servirsi per adoperare sulla realtà così facendo però il ruoli si invertono e del padrone a dipendere dal serbo il quale per mezzo del lavoro acquista consapevolezza di se stesso riconoscendosi e diventando superiore al patron e impara ad essere autonomo ea governare la natura acquisendo dignità il
raggiungimento della libertà coincide con lo stoicismo che è il momento in cui il soggetto si sente indipendente e non vuole essere condizionato dagli elementi che compongono la realtà però lo storico non nega l'esistenza della realtà circostante quindi in qualche modo continua a rimanerci vincolato perché la realtà influenza la sua vita per questo la sua è una semplice libertà astratte interiore con lo scetticismo invece si arriva a dubitare della realtà lo scettico dichiara che tutto è incerto ma secondo hegel si contraddice perché nonostante viva di negazione allo stesso tempo pretende di sostenere qualcosa di certo è
che la sua affermazione venga ammessa come verità quindi la coscienza scettica vive nella contraddizione e questo porta alla coscienza infelice condizione in cui l'uomo avverte una spaccatura tra finito e infinito tra se stesso ed io e consapevole della propria inferiorità rispetto a questo essere raggiungibile e quindi permane nell'infelicità ma è con la presa di coscienza del proprio valore che l'uomo inizia il cammino per raggiungere l'assoluto come soggetto assoluto l'autocoscienza è diventata ragione è assunto in sé ogni realtà consapevole di avere tutto dentro anche ciò che prima sembrava negazione anche questa si divide in tre parti
con la ragione osservativa la coscienza osserva crede di cercare all'essenza delle cose ma in realtà cerca ancora se stessa di conseguenza dalla ragione osservativa si passa alla ragione attiva quando ci si rende conto che l'unità del io col mondo non è qualcosa di precostituito ma qualcosa che si deve realizzare ma se l'individualità cerca di imporsi agli altri alle cose e destinate a fallire come dimostrano le tre figure della ragione attiva il piacere e la necessità in cui l'individuo è deluso dalla scienza e si getta nella vita alla ricerca del piacere con lo scopo di voler
soddisfare i propri bisogni la legge del cuore è il delirio della presunzione in cui l'autocoscienza cerca di lottare contro i mali del mondo mentre in conflitto con altre auto coscienze che come lei lottano contro gli stessi mali la virtù è il corso del mondo in cui l'individuo prende come sua guida la virtù per cercare dire invertire il corso del mondo senza però riuscirci andando incontro uno sconfitto e arriviamo all'individualità in sé per sé in questa fase sintetica dello sviluppo dialettico e della ragione hegel mostra come l'individualità pur cercando di rialzarsi continua a rimanere astratta e
inadeguata a sua volta si divide in tre parti il regno animale dello spirito che il passaggio dalla virtù alla dedizione ai propri compiti particolari della vita la ragione è legislatrice in cui l'autocoscienza cerca in se stessa delle leggi che valgono per tutti tuttavia tali leggi che pretendono di essere universali in effetti nascono dalla propria volontà individuale e quindi si rivelano contraddittorie ragione esaminatrice delle leggi in cui l'autocoscienza cerca delle leggi assolutamente valide che si impongano tutti ma così facendo l'individuo appare costretto a porsi al di sopra delle leggi stesse riducendone la validità con tutte queste
figure hegel vuole dirci che la ragione è il tentativo della coscienza di imporre la propria moralità sul mondo tentativo che è destinato a naufragare e a non raggiungere l'universalità perché questa si trova soltanto nella fase dello spirito realizzandosi nelle istituzioni e nella storia lo spirito per hegel è l'individuo che si rapporta nella società ed è composto da tre tappe eticità in cui l'individuo è immerso nella vita della comunità cultura quando il pensiero va oltre quello che gli presenta la realtà naturale e agisce commenta eletto col metodo analitico come gli illuministi e moralità che è un
sentire comune ci si riconosce nello stato che ci porta a distinguere e ad interpretare bene il senso morale nella fase della religione lo spirito ritrova finalmente se stesso e recupera la sua unità quell'assoluto il saper assoluto è proprio il punto in cui la fenomenologia esaurisce ha superato tutte le figure precedenti ma le ha conservate perché essenziali affinché lo spirito trovasse la sua massima espressione è la sua verità grazie alla filosofia e nella filosofia [Musica]