abbiamo parlato già in varie occasioni del pensiero di agostino di ippona padre della chiesa cattolica vescovo teologo importantissimo oggi bisogna affrontare una delle ultime pagine ma una pagina che è rilevante soprattutto dal punto di vista storico dobbiamo parlare infatti del problema della grazia agostino si interrogò lungo sul ruolo di questo dono gratuito fatto da dio e sul peso che questo dono gratuito aveva nella salvezza dell'uomo e ci si interrogò l'abbiamo letto anche l'ultima volta proprio anche in relazione ad alcune eresie che erano sorte in nord africa nel mondo romano dell'epoca ecco la riflessione nel e
agostino un po ambigua per certi versi e oggi lo vedremo ebbe pesanti influenze e soprattutto nell'età moderna perché sarebbe stata ripresa commentata discussa da personaggi come martin lutero come giovanni calvino e come cornelio giansenio che avrebbero dato origine a movimenti molto particolari di protesta contro la versione ufficiale ortodossa della chiesa cattolica oggi ne parliamo e cerchiamo di capire cosa pensava realmente agostino cominciando subito dopo la sigla [Musica] dentro la filosofia in podcast di ermanno script ferretti 93esima puntata il problema della grazia in agostino [Musica] eccoci qui di nuovo insieme ben trovati per chiacchierare per qualche
minuto ancora una volta di filosofia da un po di tempo stiamo affrontando i filosofi cristiani siamo all'epoca della patristica quindi nei primi secoli in realtà di sviluppo di questa dottrina e stiamo analizzando da svariate puntate ormai il pensiero di sant'agostino sicuramente il primo grande pensatore cristiano per molti versi anzi insuperato pensatore cristiano e moretto come lui affronta tanti problemi problema della conoscenza il problema della creazione problema del male e le sue soluzioni rimarranno negli annali si suol dire nel senso che poi la chiesa le farà sue per molto molto tempo ma ci sono anche altre
questioni su cui il pensiero di agostino è stato certo ripreso certo seguito ma anche discusso una di queste è proprio la questione che riguarda la grazia problema che abbiamo già iniziato in qualche modo a analizzare nella scorsa puntata quando abbiamo parlato della lotta di agostino contro le eresie e in particolare del pelagianesimo di pelagio del discorso che pelagio faceva riguardo alla possibilità da parte dell'uomo di fare il bene ecco il programma proprio questo la domanda è come fa l'uomo a salvarsi perchè dovete pensare che all'epoca ovviamente come in parte ancora oggi il punto focale il
punto centrale della vita del cristiano era la salvezza cosa devo fare in questa terra per guadagnarmi la vita eterna ecco normalmente oggi la chiesa cattolica sostiene una visione che poi è quella classica quella che fu ribadita fortemente nel concilio di trento quella cioè che per salvarsi servono sostanzialmente due cose da una parte la grazia dall'altra alle opere buone cioè da un lato serve una cosa che dio dona gratuitamente i di sua sponte dall'altro però serve anche uno sforzo da parte nostra sarebbe che facciamo le opere buone che cercano di agire per il meglio quindi la
salvezza deriva da entrambi questi fattori per il cattolico i protestanti lo vedremo invece e posero maggiormente l'attenzione sulla grazia e questa loro idea effettivamente affondava le sue radici in parte su agostino ricordate come abbiamo detto la volta scorsa agostino si trova a misurarsi contro appunto pelagio i suoi seguaci che sostenevano che l'uomo non fosse macchiato dal peccato originale che alzi il racconto di adamo ed eva fosse in un certo senso il racconto quasi allegorico un esempio da non seguire ma che poi l'uomo fosse capacissimo con le sue forze di fare bene agostino per replicare a
questa dottrina che riteneva sbagliatissima erronea eretica perché finiva per non dare alcun vero peso alla morte e risurrezione di cristo agostino arriva a dire che in realtà senza appunto la salvezza data da dio la grazia data da dio la redenzione dei peccati operata da gesù cristo senza tutto questo l'uomo non fosse assolutamente in grado di fare bene l'uomo era sostanzialmente incapace da solo di fare bene aveva per forza bisogno dell'aiuto di vino tutto questo portò effettivamente agostino almeno in alcune opere almeno in alcuni scritti soprattutto quelli legati a questa polemica a dare l'impressione che alla
fine per la salvezza ci fosse bisogno quasi esclusivamente della grazia che la grazia fosse cioè determinante per la salvezza o per converso per la dannazione dell'anima la romana quindi questa la grazia serve sicuramente ma è l'unica cosa che serve è ciò che fa la differenza oppure la grazia è solo uno degli addendi la grazia è solo uno degli elementi questo il problema problema su cui si dibatte da secoli per la verità stando all to ride e agostino perché come vi dicevo agostino su questo tema è in realtà piuttosto ambiguo nel senso che in alcune opere
in alcuni scritti sembra lasciar intendere senza forse dirlo venera troppo esplicita ma sembra lasciare intendere che dio certo donna alla grazia ma la donna sostanzialmente a tutti in fondo gesù è sceso sulla terra è morto e risorto per l'umanità intera e quindi tutto sommato se la grafica viene usata a tutti quello non è in realtà un criterio dirimente per sapere chi si salva oppure no perché poi per capire e discriminare chi si salva da chi non si salva chi va in paradiso da chi va all'inferno bisogna vedere anche se poi queste persone oltre ad aver
ricevuto la grazia hanno anche compiuto le opere buone quindi in certi testi effettivamente agostino sembra sposare la linea che poi diventerà la linea ufficiale della chiesa cattolica quella che ci sia bisogno sia della grazia sia delle opere buone in altri testi per la come vi dicevo agostino sembra dire che questa grazia venga concessa da dio solo ad alcuni eletti che non certo senso vengono quindi predestinati alla salvezza la differenza è proprio qui se ci pensiamo bene se dio tra la grazie a tutti allora ovviamente ma è quello che incide veramente su chi si salva e
chi non si salva perché tutti le riceviamo per la differenza la fa il nostro comportamento se invece dio la da solo ad alcuni alcuni che lui sceglie allora forse la grazia diventa davvero l'elemento dirimente l'elemento fondamentale e determinante per capire chi si salva da chi non si salva pulite ma perché agostino è stato così ambiguo perché ha manifestato questa oscillazione perché non è stato più chiaro su questo tema beh bisogna considerare anche la difficoltà di affrontare questo tema e anche alcuni problemi alcuni dubbi che agostino aveva legittimamente con se ad esempio serve dire questo siamo
in un'epoca quella di agostino in cui certo iniziano ad essere parecchi cristiani iniziano costituire comunità anche numerosi importanti di un certo peso ma ci sono ancora tantissimi pagani ci sono anche persone che non hanno neppure mai sentito parlare del cristianesimo tutti quelli che vivono in asia tutti quelli che vivono l'africa profonda non hanno mai sentito parlare di gesù cristo ci sono ancora popoli barbari che non conoscono gesù cristo non solo ci sono anche tantissimi bambini che nascono e muoiono prestissimo prima ancora di essere battezzati prima di aver non dico pur sentito parlare di cristo ma
neppure aver ricevuto un sacramento allora tutte queste persone i bambini neonati gli africani l'africa profonda gli asiatici della già più lontana senza parlare degli americani che all'epoca neppure sapevano esistessero tutte queste persone che non per loro colpa ma perché nate nel posto sbagliato morte troppo presto non hanno conosciuto dio e bene queste persone si salvano o non si salvano siamo ripeto in un momento in cui i cristiani che possono scegliere di seguire dio sono relativamente pochi e agostino si pone questo dubbio gli infedeli ma quelli che non hanno conosciuto dio si salvano i neonati che
muoiono prima del battesimo si salvano ebbene il mistero rimane per agostino il mistero piuttosto insondabile nel senso che lui stesso ammette che le vie di dio sono misteriose sono difficili da comprendere e nessuno poteva capire come mai dio salvasse alcuni tornando loro la grazie condannasse altri perché non avevo detto che forse dio dona alla grazie a tutti gesù è venuto sulla terra per salvare tutti certo ma un africano del sudafrica per dire il posto più lontano dalla zona in cui si trova agostino neppure ha mai sentito parlare di questo gesù cristo morto sulla croce un
cinese un giapponese dell'epoca neppure ha mai sentito parlare di questo cristo morto sulla croce allora come si può dire che queste persone si possono salvare e come mai dio le esclude perché a rigore sembrerebbe che dio le lascia fuori della possibile salvezza perché a loro non permette di fare opere buone a loro non permette di avere davvero la grazia e agostino però dice questo il fatto che dio faccia arrivare il suo messaggio solo ad alcuni non può consentirci di criticarlo io non accetto criticabile per questo suo comportamento se noi guardiamo bene gli uomini secondo agostino
sono tutti una massa d'annata usa questa espressione che è molto forte ma che è rimasta nello studio di questo pensiero di questa riflessione gli uomini sono l'umanità è una massa d'annata e il fatto che dio decida di salvarne alcuni non andò la grazia è solo un atto di bontà la sorta di dono gratuito che dio fa a una parte dell'umanità certo c'è chi rimane escluso machinima l'escluso non può certo lamentarsi perché chi rimane escluso in fondo non ha fatto nulla per meritarsi quella grazia quindi chi rimane escluso viene condannato certo ma per un atto che
in fondo è solo un atto di giustizia per un fatto che non è certo imputabile a dio gli uomini da adamo ed eva in poi ci sono condannati questo sembra dirci cioè agostino rimarcando quello che aveva già detto nella polemica con pelagie con i suoi discepoli dal momento in cui adamo ed eva hanno scelto di violare le regole anno con l'ato l'umanità intera loro stessi e tutti i loro discendenti e dunque dio non ci può far nulla tutto sommato nel senso che è stata una libera scelta dei primi uomini che potevano scegliere come aggirano scelto
male così condannando loro stessi e tutti i loro discendenti ovviamente per quella questione che ci davamo l'altra volta del traduzione esimo e bene da questa massa di dannati gesù ha tratto fuori qualcuno in un certo senso col suo sacrificio ha permesso di salvare qualcuno questo qualcuno è colui il quale riceve la grazia di dio e quindi può salvarsi ma attenzione se questo è vero siamo davanti all'ipotesi che dicevamo prima quella in cui dio scelta solo alcuni per salvarli e quindi con danni una parte dell'umanità inevitabilmente alla dannazione e saldi una parte dell'umanità per sua scelta
non perché queste persone poi si sono comportate bene ma solo per il fatto di essere nate in un certo senso al posto giusto nel momento giusto [Musica] ora questa ambiguità in agostino rimane chiaro che oggi la chiesa cattolica da delle opere di agostino un'interpretazione che lascia aperta la strada ovviamente alla pre buone anche perché ripeto in agostino ci sono anche discorsi a favore delle opere buone ma è anche vero che in certi tratti sembra che le opere buone non contino che conti sono la scelta di dio o meglio conti solo la ricezione di questa grazia
e in effetti nel corso della storia nel corso dei secoli come vi anticipavo all'inizio varie scuole teologiche hanno accentuato questo aspetto del discorso d agostino e liste ray velocemente tra e poi più avanti nel corso del nostro percorso magari le approfondiremo e le vedremo lì citeremo sia installer in filosofia ma adesso vale la pena anticipare qualcosina queste tre scuole che si sono ispirati in parte d'agostino sono quella luterana quella calvinista e quella giansenista dall'utero martin lutero giovanni calvino e cornelio giansenio presentiamoli velocemente lutero vissuto nel cinquecento il padre del protestantesimo l'autore della riforma luterana ebbene
l'utero prima di dare il via la sua riforma era un cattolico ovviamente anzi non solo era un monaco ed era un monaco agostiniano non a caso cioè membro di quell ordine fondato da sant'agostino e quindi devoto in qualche misura sant'agostino certo ispirato da sant'agostino ecco lutero che vive in questo inizio del cinquecento inizia a riflettere molto sul problema della grazia leggendo sicuramente le opere di agostino e non solo perché poi su di lui hanno un forte peso sia queste opere d'agostino sia le lettere di san paolo e confrontando queste due fonti e riflettendo lutero arriva
alla conclusione che secondo lui effettivamente gli uomini sono incapaci di fare bene come in parte aver detto anche agostino se ci pensate gli uomini sono dannati gli uomini sono colpevoli in utero c'è un senso piuttosto grave e gravoso del peccato si dice spesso anche nei libri che lutero ancora un uomo del medioevo nonostante viva nel pieno rinascimento perché ha un'idea molto cupa dell'esistenza umana infatti come vi ho detto pensa che l'uomo da solo con le sue sole forze sia strutturalmente incapace di fare opere buone e se questo è vero non può salvarsi tramite le opere
buone secondo lutero infatti l'uomo si salva sostanzialmente per la grazia sia la cosiddetta giustificazione per fede cioè qualsiasi fedele qualsiasi uomo che ha fede in dio riceve da dio la grazia e questa grazia lo giustifica cioè lo rende giusto letteralmente di per sè l'uomo sarebbe ingiusto sarebbe cioè incapace di fare il bene ma la grazia di dio gli consente di fare il bene per tanto è vero che gli uomini luterani che gli uomini fedeli possono fare opere buone ma se possono farle non è per merito loro e solo perché dio ha donato loro la grazia
quindi le opere buone non sono un attività spontanee dell'uomo autonoma dell'uomo di cui l'uomo è responsabile la pre buone sono l'effetto della grazia e quindi non sono vere responsabilità dell'uomo sono responsabilità di dio in un certo senso se io non ricevo questa grazia non posso fare questa grazia mi consente di fare la pre buone allora le opere buone non sono più marito mio sono merito di dio e della grazia questa molto presidente e molto sinteticamente il dea di lutero sulla cosiddetta giustificazione per fede che come vedete riprende in alcuni punti i ragionamenti anche d agostino
sulla stessa falsariga si pone anche calvino che addirittura arriva ad accentuare in realtà i caratteri di peccaminosità dell'uomo anche qui la visione di calvino e molto cupa l'uomo da solo non è in grado di fare nulla solo la grazia che dio dona ad alcuni prescelti gli consente la salvezza nei fatti calvino parlerà addirittura di predestinazione perché dio ha scelto a priori chi salvare chi no e quindi torna da grazie solo a chi decide lui e gli eletti ma interessante in particolare la lettura che poi a tutto questa questione da cornelio giansenio ecco mentre lutero e
calvino sono pensatori dei cinquecento si trovano a vivere al centro della riforma protestante il diventano sicuramente i protagonisti cioè sei il mio vivo un secolo più tardi all'inizio del seicento ed è un vescovo cattolico è questo genio olandese cattolico prin durante la sua vita inizia ad esporre alcune sue dottrine una maniera molto cauta e però dopo la sua morte venne pubblicata una sua opera inedita chiamata augustinus è dedicata proprio sant'agostino un'opera in cui già senior rilegge il pensiero d'agostino e trae delle conclusioni che sembrano avvicinare questo giansenismo proprio al protestantesimo la dottrina che nasce all'interno
della chiesa cattolica ma che effettivamente nel giro di qualche anno viene poi condannata dalle gerarchie cattoliche dal papa stessa verrà giudicata eretica questa dottrina cosa diceva della serie anche lui come in parte lutero come in parte calvino diceva che gli uomini sono incapaci di fare il bene gli uomini nascono di fatto senza il libero arbitrio reach è già un segno perché essendo portati solo al male non possono far altro che fare il male non possono far altro che peccare ricordate che questo dobbiamo in parte detto anche in agostino abbiamo detto come sia proprio la grazia
divina che permette all'uomo di non peccare altrimenti l'uomo non ha libertà perché senza la grazia l'uomo non può far altro che peccare quindi non è libero eccoci al serio riprende proprio questo le scorso affermando che effettivamente alla nascita l'uomo non è libero perché tende ma necessariamente al male poi però può ricevere la grazia divina e questa grazia divina rende possibile per l'uomo il fare il bene perché in un certo senso gli apre la mente in un certo senso gli permette di conoscere non certo senso gli permette di vedere bene che prima non vedeva e quindi
poi anche di farlo quindi la grazia divina rende liberi ma la grazia divina permette anche di salvarsi ed è l'unica cosa che permette di salvarsi perché l'uomo che riceve la grazia e alla fine può fare le opere buone le vede ed è attratto da questa bontà l'uomo che non riceve la grazia non può assolutamente salvarsi quindi è una conditio sine qua non verrebbe da dire questa grazia da cui poi deriva tutto il resto è un effetto della grazia e quindi solo la grazia conta alla fine anche per il giansenismo di azionismo come vi dicevo avrà
un certo successo all'inizio verrà professato anche da importanti pensatori vedremo tra parecchie puntate come anche blaise pascal grande filosofo francese del seicento aderì al giansenismo ma poi verrà appunto condannato dalla chiesa cattolica che preferirà queste dottrine di jensen le dottrine invece elaborate lo stesso periodo dai gesuiti che passeranno non certo senso molto più permissivi di maglie più larghe per quanto riguarda il tema della salvezza e il tema delle opere buone e della grazia ma a noi quello per il momento non interessa lo vedremo più avanti lo vedremo anche in storia e soprattutto in filosofia ma
adesso era interessante ribadire questo le ambiguità né agostino le oscillazioni di agostino i ripensamenti né agostino sul problema della grate delle opere buone hanno attraversato la storia del cristianesimo soprattutto in età moderna soprattutto in quelle fasi storiche tra 500 e 600 in cui ci si accapigliava per questioni teologiche in cui si provocavano scismi scissione all'interno della chiesa in cui poi si arrivava molto spesso anche alle armi perché le diverse fazioni finivano spesso per scontrarsi combattere fino alla morte le guerre di religione paradossalmente nascono proprio per certi versi dal problema della grazia e in parte anche
dalle ambiguità piccole parziali ma presenti d agostino [Musica] ecco questo sostanzialmente era quello che volevo raccontarvi oggi per chiudere diciamo i temi teologici su agostino e dargli anche conto di questa storia di questa riflessione sulla grazia è che ha attraversato diverse fasi diverse tendenze per oggi direi che ci fermiamo qui prossimamente ci avvieremo verso la fine potevamo parlare della città di dio che l'ultima grande opera poi di alcune piccole questioni ma molto velocemente quindi agostino sta per essere chiuse presto passeremo a nuovo i pensatori nuovi filosofi vi ricordo che in podcast lo potete ascoltare su
tante e diverse piattaforme su apple podcast google podcasts spotify deezer skybox trader speaker audible youtube e su queste piattaforme se volete potete ascoltare anche il podcast gemello chiamato invece dentro alla storia dove parliamo ovviamente di storia in più vi ricordo che si interessano storia e filosofia di epoca e anche più vicine alla nostra potete cercarmi su youtube col nome di ermanno ferretto oppure come scrip dove trovate centinaia di ville e spiegazioni in più infine se volete rimanere in contatto con quello che fa civili podcast le puntate le iniziative potete seguirmi se volete sui social network
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