ciao ragazzi continuiamo il nostro percorso all'interno di italo svevo come dicevamo le tre opere più importanti di questo autore sono tre romanzi una vita senilità e la coscienza di zeno oggi cercheremo innanzitutto di definire il pensiero e la poetica dell'autore in seguito ci concentreremo sulla prima opera ovvero una vita iniziamo con il pensiero i tre romanzi di italo svevo sono in fondo tre risposte diverse a un unico interrogativo il problema dell'adattamento è possibile vivere integrandosi nella società moderna 0 studia molto approfonditamente darwin e applica la teoria sull'evoluzione delle specie alla società è il cosiddetto darwinismo
sociale non c'è altro modo di vivere se non adattandosi a una struttura ambientale e sociale già preesistente e preordinata dunque esistere vuol dire adattarsi e chi non riesce a fare ciò finisce per essere emarginato escluso dalla vita dagli affetti e dalla considerazione altrui anche schopenhauer è un pensatore molto importante per svevo per che scoprì prima di freud l'esistenza dell'inconscio secondo schopenhauer tutti i nostri atti e comportamenti sono dettati da quella che lui chiama la volontà un impulso interiore irrazionale spontaneo incontrollabile che può farci commettere qualsiasi atto la volontà è indipendente dalla ragione noi non siamo
mai consapevoli di ciò che facciamo prima di farlo ma solo dopo averlo fatto ecco che la ragione allora può comprendere le nostre azioni soltanto a posteriori può valutarle può studiarle può compatirli ma non può mai contribuire a non commettere da qui deriva il fatto che tutti i personaggi protagonisti di svevo tendono sempre ad assolversi ad autogiustificarsi cioè a mentire a se stessi e agli altri come in pirandello la vita sociale ed semplicemente una menzogna la vita sociale è un processo continuo di inganno e auto inganno per quanto riguarda la poetica come dicevamo nella scorsa puntata
il romanzo di svevo viene comunemente ritenuto un romanzo analisi uno studio una radiografia della società il romanzo per svevo è prima di tutto conoscenza non arte per questo si parla di realismo critico quindi anche la lingua di svevo diventa analitica tesa in fondo brutta tuttavia coincide esattamente con quella concretezza che è alla base della realtà che vuole rappresentare cioè svevo insomma presenta la realtà con il linguaggio della realtà questa realtà che presenta svevo è sempre molto autobiografica una vera e propria auto analisi e per questo tutti e tre i suoi romanzi presentano quattro grandi caratteristiche
in comune innanzitutto il protagonista è sempre un inetto un uomo che fatica ad adattarsi all'ambiente sociale non è stupido e ignorante anzi è un uomo colto e sensibile ma è tendenzialmente un contemplatore un indeciso debole di carattere e privo di forza di volontà c'è un uomo che pensa troppo e non agisce ma per vivere nella nostra società a rivista bisogna agire più che pensare perché pensando troppo si rischia di perdere le occasioni d'oro che la vita ci mette davanti il netto di svevo è insomma colui che arriva la stazione sempre un minuto dopo che il
treno è già partito li netto non fa mai scelte e quando finalmente prende una decisione sbaglia scegliere in fondo vuol dire mettersi in crisi è molto più facile non scegliere lasciare che siano gli altri o le circostanze a scegliere per noi nei tre romanzi di svevo il protagonista ha sempre l'età anagrafica e svolge la stessa professione dell'autore per questo si può parlare in un certo modo di un'evoluzione della figura dell'inetto la seconda caratteristica comune ai tre romanzi e la presenza di un amico rivale che è esattamente l'opposto dell'inetto ovvero è un decisionista un vincente un
personaggio vita che si prende il meglio dall'esistenza un alti netto che fa risaltare ancora di più l'inettitudine del protagonista lo stesso discorso vale per il terzo elemento comune che è la presenza di una donna amata che puntualmente non corrisponde l'amore del protagonista ma sceglie si innamora dell'amico rivale infine il quarto elemento la sofferenza dell'inetto viene sempre amplificata dalla morte di un familiare nel primo romanzo si tratta della madre nel secondo della sorella e infine nella coscienza di zeno del padre vediamo ora la trama del primo romanzo una vita pubblicato nel 1892 il concetto di netto
è in realtà una parola che ci deriva da svevo stesso perché il titolo che aveva pensato per questo primo romanzo era proprio un inetto ma per via del rifiuto dell'editore lo cambiò in una vita la trama alfonso nitti è un giovane provinciale sui 25 anni che grazie a un'amica della madre francesca riesce a trovare un lavoro da impiegato a trieste presso la banca maller come corrispondente è un impiegato un modello abile a tradurre dal francese e dal tedesco inoltre riesce a entrare nelle simpatie del padrone il signor maller per viaggi una passione comune che hanno
nei confronti della letteratura alfonso sogno infatti di diventare un grande scrittore il signor male organizza delle serate letterarie e decide di invitare anche alfonso qui alfonso conosce l'avvocato macario un personaggio vincente decisionista e brillante che svolgerà all'interno del romanzo proprio la funzione di amico rivale conosce anche la figlia del signor mahler la giovane e bella annetta anche lei appassionata di letteratura annetta è una ragazza frivola un po annoiata alla ricerca di diversivi i due decidono di scrivere un romanzo e durante uno di questi incontri alfonso seduce annetta in realtà non c'è amore alfonso è spinto
dalla gratificazione di vedersi corrisposto ma anche dalla prospettiva di una carriera facile verso la banca in fondo a netta è la figlia del capo possiamo dire che il romanzo disegni una parabola nel senso che fino a questo momento alfonso è un vincente brillante è stato ammesso in casa del signor mahler ed è riuscito addirittura a sedurne la figlia da questo punto in avanti la parabola però diventa discendente alfonso è fortemente indeciso su come con for comportarsi secondo la logica del tempo dovrebbe recarsi dal padre e chiedere la mano della figlia ma annetta gli dà un
consiglio distruttivo prendersi un paio di settimane di ferie tornare a casa dove tra l'altro la madre non sta tanto bene in modo che sia lei a preparare il terreno raccontando al padre l'accaduto interviene a questo punto una seconda consigliera francesca la dama di compagnia di aneta che è segretamente l'amante del signor male francesca lo invita invece ad affrontare il problema ad assumersi le sue responsabilità davanti all'accaduto senza scappare tuttavia alfonso come sappiamo è un inetto e non vuole assolutamente scegliere lascia che siano gli altri e appunto le circostanze a decidere per lui inoltre ritiene che
il consiglio di francesca sia in realtà interessato infatti diventando la garante di questo matrimonio acquisirebbe in un certo senso maggior prestigio in casa maller alfonso compie dunque il primo grande errore lascia trieste e torna a casa a questo punto interviene il destino la malattia della madre si dimostra più grave di quel che sembrava alfonso l'accudisce rimanendo al suo fianco per molti mesi ma alla fine la madre muore e il protagonista deve rimanere altro tempo lontano da trieste per riuscire a vendere la casa di famiglia alfonso compie un secondo errore gravissimo durante la sua assenza non
scrive neanche una lettera da netta anche soltanto per sapere se la ragazza ha parlato con il padre quando finalmente il protagonista si decide a tornare a trieste e trascorso ormai quasi un anno e tutto è cambiato annetta e ora fidanzata proprio con l'amico rivale macario e ha completamente dimenticato il protagonista a questo punto nella mente di alfonso scatta un meccanismo psicologico tipico del gioco dell'amore appena capisce di aver perso per sempre annetta alfonso se ne innamora tuttavia non ha il coraggio di affrontarla non ha il coraggio di rivolgerle nemmeno la parola alfonso è in fondo
un inetto e li netto non può far altro che accettare il fatto compiuto la situazione peggiora anche sul piano lavorativo dopo la lunga assenza dalla banca alfonso viene declassato viene spostato dalla corrispondenza al noioso e grigio compito di contabile un lavoro ingessato in cui non può minimamente esprimere le sue attitudini e letterarie arrabbiatissimo si reca a colloquio con il signor mahler che in modo tranquillo invece lo rassicura gli spiega semplicemente che in questo momento la banca ha bisogno di un contabile alfonso tuttavia è distrutto è sul punto di dare le dimissioni ma per la prima
volta nel romanzo compie un gesto coraggioso che in realtà si dimostrerà il suo terzo grande errore scrive una lettera ad annette a dandole un appuntamento per discutere del suo declassamento in banca come dicevamo però li netto è un eterno indeciso che non sa scegliere non sceglie mai e che quando finalmente prende una decisione prende la decisione sbagliata a sorpresa all'appuntamento non si presenta netta bensì il fratello federico mahler profondamente offeso per la lettera indirizzata alla sorella interpretata come un ricatto gli dà del mascalzone del bie attacco e lo sfida a duello il protagonista a questo
punto è in scacco ciò che più lo rattrista non è tanto di aver perso l'amore di annetta quanto di aver perso la stima della ragazza nei suoi confronti ecco che nasce in lui un'idea fissa voglio riottenere la stima di anedda ma come fare se si presentasse a duello sicuramente perderebbe e risulterebbe così un perdente se invece non si presentasse farebbe la figura del vigliacco in tutti e due i casi annetta lo di ricorderebbe semplicemente con disprezzo allora decide per la prima volta nel romanzo di compiere un gesto forte passa in rassegna le teorie contrarie al
suicidio le trova tutte ridicole dettate esclusivamente da semplice istinto di sopravvivenza alfonso giunge ad una conclusione chiara e limpida sono inadatto alla vita improvvisamente si sente tranquillo sereno adesso finalmente ha deciso ha deciso di uccidersi torna a casa e con le esalazioni di ossido di carbonio della stufa a gas si suicida il romanzo finisce in modo ancora più malinconico nella chiusa è riportata una lettera della banca che dichiara che l'eredità di alfonso è stata lasciata alla famiglia lanucci presso la quale il protagonista aveva affittato una stanza la banca ha mandato una delegazione al suo funerale
il romanzo si chiude con la firma alla fine di questa lettera che non è neanche la firma del signor mahler ma il semplice timbro della segreteria maller ec quindi alfonso con il suo suicidio ha ottenuto l'esatto opposto di ciò che cercava non ha riottenuto la stima di annetta che addirittura non va al suo funerale così come tutta la famiglia maglia il suicidio di alfonso è sicuramente un suicidio decadente ma che ha anche una piccola componente romantica al flusso è un uomo non solo che non sa più vivere ma che non sa neanche più sopravvivere è
fallito come amante fallito come scrittore è fallito come impiegato per di più si uccide con una modalità dai netto il gas della stufa in romantici invece si pugnala van al cuore tuttavia questo suicidio a una piccola componente romantica perché in fondo è un gesto dimostrativo alfonso non vuole né morire da perdente né da vigliacco vuole dimostrare di essere capace di un gesto di autoaffermazione tuttavia il risultato rappresentato da quell ultima pagina del romanzo in cui è riportato alla lettera di cui ho parlato poco fa dimostra tutta l'inettitudine decadente di questo primo personaggio sveviano il più
cieco la risposta dunque di una vita alla domanda che ci siamo posti inizialmente è no non è possibile adattarsi alla vita la situazione migliorerà in parte con il secondo romanzo senilità che racconteremo nella prossima puntata bene ragazzi con questo è tutto e ricordatevi che solo noi malati sappiamo qualcosa di noi stessi alla prossima ciao [Musica]