ok Oggi prima lezione dedicata a soren Kirk kard è uno dei principali filosofi dell'Ottocento spesso è considerato un filosofo minore nel panorama ottocentesco perché schiacciato tra giganti Hegel Marx Nietzsche possono far apparire la filosofia esistenzialista di Kirk una filosofia minore non è così le porte che apre la filosofia di kirkegaard nasce a Copenhagen nel 1813 riceve una rigida educazione protestante religiosa dal padre nasce da una famiglia di umili origini non una famiglia ricca e benestante è una famiglia numerosa Sono tantissimi i fratelli di Kirk Gard nasce in un contesto Dunque anche di difficoltà economiche ci
nonostante riesce iscriversi alla facoltà di teologia con i suoi studi si trasferirà in Germania dove assisterà alle lezione di shelling di cui in parte condividerà il pensiero per poi distaccarsi un secondo momento e soprattutto nel clima Danese tedesco di hegelismo prende le distanze in maniera netta dal massimo esponente dell'idealismo da da Hegel Kir è un anti hegeliano è un antiano radicale ragazzi perché la filosofia sistematica il sistema filosofico di Hegel che sacrifica il singolo In nome del tutto che sacrifica la unicità specificità della singola esistenza in nome di unoo di una ragione assoluta che dopo
Ess alienata ritorna a se stessa è inaccettabile questo sacrificio questo annullamento dell'individuo in nome della totalità è per Kirk un errore filosofico ed etico la bellezza di Kirk sta proprio nell'esaltare la singola esistenza la singola esistenza come unica come zza Poi vedremo anche come dolore perché l'esistenza per Kirk sarà l'impossibilità dell'esistenza k è un autore esistenzialista possiamo considerare kirker come in parte il Pascal del seic come un autore dalla spiccata sensibilità esistenziale la filosofia mette al centro l'esistenza umana e l'indagine filosofica non riguarda la scienza lo stato non riguarda l'universalità riguarda Innanzitutto l'esistenza del singolo
uomo nel rapporto poi con la totalità e dunque gli esistenzialisti del 900 Heidegger nonostante non amasse essere definito un esistenzialista Jasper sart sono debitori del clima dell'atmosfera esistenzialista kirker gardiana va bene dunque un filosofo dell'esistenza dell'analisi esistenziale oggi vedremo due opere vedremo out out e timore tremore due opere in cui Kirk mette al centro l'analisi dell'esistenza confrontando degli stadi secondo Kirk ci sono delle tipologie di esistenze ci sono delle esistenze alternative di fronte alle quali l'uomo è costretto a compiere una scelta che nella maggior parte de Casi è una scelta impossibile da fare K il
teorico dell'impossibilità della scelta perché la scelta implica R uncia metterà sempre l'accento Kir sull'aspetto negativo della scelta scegliere significa renunciare tra vite la scelta di una implica la rinuncia alle altre esistenze Kirk È un allievo è un autore che fatto in quinta suscita sempre l'interesse degli allievi perché voi vi trovate in un periodo della vita importante per quanto concerne le scelte le scelte universitarie le scelte di vita studio lavoro se studio quale tipologia di percorso scientifico umanistico letterario giurisprudenza economia medicina laurea breve laurea lunga laurea che mi porta subito ad un lavoro laurea che mi
rimanderà un altro percorso di specializzazione e ogni scelta che voi proverete a compiere nei prossimi mesi implicherà la rinuncia ad un'altra scelta che replica una rinuncia ad un'altra vita perché l'avvocato non è il medico perché L'infermiere non è l'economista perché l'antropologo non è L'infermiere non è il dentista perché il filosofo non è appunto Il il letterato non è il sociologo va bene dunque la vita è esistenza la vita è possibilità di esistenze per Kir che implicano la rinuncia a delle esistenze implica la vita il sacrificio di esistenze La vita è una possibilità che si dischiude
è una serie di infinite possibilità che si dischiudono di fronte a noi ma di fronte alle quali è impossibile scegliere Perché Perché nella scelta vi è il dolore della rinuncia vi è il dolore del sacrificio dell'esistenza dunque la vita è paralizzante ma anche in questo caso come per Schopenhauer non è un'opzione come per Schopenhauer la vita non poteva che non essere dolore perché per natura desidera e i desideri non si realizzano Seo in minima parte una volta realizzati l'uomo animale che desidera desider degli altri e precipita Nella noia e nel dolore passando fugacemente per il
piacere così per Kirk l'uomo è sempre immerso nel dover scegliere cioè dover rinunciare Dunque l'uomo è destinato alla paralisi esistenziale l'uomo che ovviamente Analizza la propria vita che entra in sorta di rapporto intimo con la propria L'uomo che non si lascia vivere ma che vuole provare a vivere entra nel dramma della paralisi esistenziale e noi oggi vedremo i primi i primi stadi esistenziali e la riflessione appunto sul sull'esistenza kirer morirà anche giovane nel 1855 una vita travagliata Voi sapete che amo distinguere Comunque le vite poi dalla produzione filosofica o letteraria la vita di Kir è
una vita tendenzialmente anonima tranquilla non accade nulla di eclatante nella vita di di Kirk Gard Però sicuramente l'amore che prova per Regina ulsen amore che lui manderà a Monte amore che lui non saprà vivere è un elemento decisivo per comprendere anche la filosofia di kirka perché manda a Monte il rapporto d'amore con la donna che ama perché non sa scegliere è banale liquidare il tutto così però è anche questo amore testimone di una esistenza travagliata di un'esistenza che kirker vive in maniera lacerata di fronte alla scelta della donna che ama non sa scegliere non sa
compierla perché quella scelta probabilmente AV implicato la rinuncia a Dio alla filosofia O forse non è in grado di annullare un'altra vita in nome di quella Fatto sta che parlerà di una scheggia nelle carni La Scheggia nelle carni che lo accompagnerà per sempre e l'amore mancato non vissuto per Regina hulsen a me piace pensare che questa Scheggia nelle carni sia in ognuno di noi quella cosa che avremmo voluto vivere non siamo stati capaci a vivere quella cosa che ci ha influenzato segnato e che non abbiamo mai completamente poi rielaborato ognuno di noi ha una scheggia
nelle carni Ognuno di noi ha delle lacerazioni la vita ragazzi è avere il proprio sul proprio corpo delle cicatrici chi non ha cicatrici non ha vissuto tendenzialmente le cicatrici fanno parte della vita anche la Scheggia delle Carre di kirar fa parte della vita cioè quel dolore che ci accompagna può essere il dolore Allora appunto per quella vita che avremmo voluto vivere non siamo stati in grado di di vivere per Quell'amore che avremmo voluto vivere non siamo stati in grado di vivere per l'amore che abbiamo perduto lui non è chiaro nei suoi scritti per quanto concerne
la Scheggia nelle carni che sempre gli porta del dolore però è anche forse una sensibilità un modo di essere di chere quello di vivere costantemente accompagnato di un da un dolore rispetto all'esistenza e questo dolore appunto lacerazione e pulsazione questo dolore ti accompagna e bisogna saper convivere con il dolore perch Il dolore è un orizzonte dell'esistenza e la convivenza con il dolore è ciò che fa anche dell'uomo un uomo Mh Dunque il tema del dolore La Scheggia delle canne lo ritroveremo anche nella prossima nella prossima lezione iniziamo a capire cos'è l'esistenza per soren kirker secondo
l'esistenza secondo kirker l'esistenza è possibilità ma vi dicevo kirker evidenza l'esistenza come possibilità in modo negativo l'esistenza è negativa perché la possibilità è una possibilità che ci minaccia e la possibilità che non non la possibilità che sì Dunque io quando scelgo non scelgo in positivo ma scelgo in negativo Cioè non ho realizzato non ho vissuto e dunque dunque noi viviamo costantemente in una sorta di Punto Zero in un equilibrio instabile tra le opposte alternative l'uomo ha sempre di fronte a sé delle alternative che si contrappongono opposte e noi abiamo una sorta di Punto Zero in
un equilibrio precar tra vite diverse che si dipanano di fronte a noi e scegliere quale vita vivere implica dolore sofferenza angoscia l'uomo contempla le Dunque Kin kirg prevare l'uomo filosofo contemplativo Ma la contemplazione della vita ti può portare Ovviamente poi anche alla paralisi della vita stessa perché se io contemplo e non scelgo muoio il famoso paradosso dell'asino di Buridano un asino che è di fronte a due mucchi di fieno identici Da quale Inizia a mangiare sono identici inizia dal mucchio di fieno di destra o di sinistra di destra o di sinistra di destra e di
sinistra l'asino di Buridano muore di fame perché non ha saputo scegliere tra due mucchi di Fieni di fieno identici Allora è chiaro che se la vita è solo contemplazione c'è il rischio della paralisi e questo rischio lo vive perché non sa scegliere ad esempio regina hsen e addirittura quando lei è pronta a sposarlo lui la rifiuta e quando kirker morirà gli lascerà in eredità anche degli averi Rina ulsen li rifiuterà a dimostrazione proio di una di un amore che ha vissuto profondamente Rina e la e la ferit prego ma riferito a questo argomento non parla
mai di paura Sì allora L'angoscia è un sentimento anche di paura lui parla di angoscia non utilizza il termine paura però è chiaro che l'angoscia rimanda anche alla paura cioè una vita scelta rimanda Una Vita perduta e la Vita perduta nel momento in cui la si perde lascia in noi un sentimento anche di angoscia che che è anche paura paura di perdere una vita e di non viverla Certamente nella paralisi si perdono entrambe le vite Quali sono le vite che si aprono di fronte all'uomo sono due e forse oggi Riesco solo a fare l'out out
e timore e tremore lo vediamo alla prossima lezione le due vite presente nell' House sono la vita del l'esteta simboleggiata dal Don Giovanni e la vita del marito Che tipo di vite Sono la vita estetica e la vita etica la vita estetica simboleggiata dal Don Giovanni dal Casanova Don Giovanni come il seduttore intellettuale il Casanova come seduttore anche fisico la vita estetica è caratterizzata dal non scegliere per cosa fa il Don Giovanni ogni giorno ogni settimana seduce una donna diversa la seduce amore e l'abbandona il giorno dopo rised Duce amoreggia e riabbassa Ori quali ovviamente
no Oscar Wi di Dorian Grey o nel nel piacere di D'Annunzio l'etto è colui che vuole trasformare la propria vita in unopera darti vive Nell'attimo nel piacere Ok nella fuga non sceglie nulla anzi fugge tutto perché la scelta è paralizzante impegnativa ma qual è il destino amaro del Don Giovanni che esalta questa libertà di non scegliere la libertà di non scegliere è la noia il destino del Don Giovanni il fallimento del Don Giovanni si chiama noia la noia perché non scegliere è ripetizione Ogni giorno una donna diversa una seduzione sempre uguale se stessa un Abbandono
il Don Giovanni non ha progettualità Dunque il Don Giovanni cade nello Scacco Matto della noia e la noia reiterata nel tempo diventa disperazione avete voi provato sicuramente questo sentimento di noia Quando avete ripetuto serate Tra amici che non vi hanno dato nulla sempre uguali a se stesse a un certo punto vi piacevano quelle serate nel P nella discoteca Il bullying ma a un certo punto state a casa e detto ma che cosa sto facendo Che noia il vuoto il nulla di quell'esistenza che è ripetitiva e tipico fallimento del Don Giovanni alla vita del Don Giovanni
contrapposta Don Giovanni è l'amante c'è la vita del marito il marito Chi è il marito è colui che all'opposto di Don Giovanni sceglie e il marito sceglie sceglie un lavoro siamo sempre nel contesto religioso anche del nord Europa e c'è un elemento di maschismo di fondo del marito che sceglie una donna Ovviamente la sceglie per tutta la vita come impegno il matrimonio come impegno a vivere insieme tutta la vita il matrimonio come impegno a mantenere la moglie a progettare con essa dei figli Dunque il marito è agli antipodi dell'amante l'amante vive nell'emozione della gioia della
velocità dell'attimo della seduzione dell'eccitamento il marito invece sceglie di scegliere una donna sceglie di scegliere un progetto di FLI sceglie di lavorare di alzarsi al mattino di portare a casa uno stipendio dei soldi per poter mantenere la casa per allevare i figli Il matrimonio è l'espressione dell'eticità la vita Etica è al contrario della vita estetica e la vita della scelta e la vita dell'impegno scelgo di scegliere e la vita del progetto Ma le due vite vado in conclusioni out out non non sono compatibili ragazzi sarebbe bello ragazze se la vita fosse Et Et faccio medicina
e Filosofia faccio ingegneria e antropologia vivo con Giovanni e con Samuele con Erica e con Martina perché con una c'è progettualità Nell'altra c'è più seduzione con uno c'è più dialogo e con l'altro c'è più carnalità Se fosse la vita Et Et quanti nostri angosce e problemi verrebbero meno Ma la vita è out dice kirker dunque la vita dell'esteta del Don Giovanni dell'amante Annulla la vita del marito e la vita del marito Annulla quella dell'amante nella vita o sei marito o sei amante Voi direte ma ci sono dei mariti che sono amanti S nel momento in
cui i mariti sono amanti non sono più mariti Perché chiaramente non dicendo di essere amanti vivendo una vita parallela non sono né pienamente amanti probabilmente ma di certo non sono pienamente mariti Dunque le vite si e escludono reciprocamente Ecco il dramma della vita il dramma della vita è che le esistenze si escludono non c'è compatibilità chiudo dicendovi che Kirk parla di abisso tra la vita estetica del carpediem la vita etica della scelta del matrimonio del lavoro Vi è un abisso e in quell'abisso si precipita se uno pensa di poter vivere entrambe le vite in quell'abisso
si precipita se un non sa scegliere nessuna delle due vite ma non c'è un ponticello tra le due vite Io percorro un giorno il Ponticello verso la vita dell'esteta o l'altro giorno torno indietro Vado verso la vita del marito Se fosse appunto un ponticello ad unire le due vite noi li percorreremo questa esistenza avanti e indietro invece quando scegli la vita dell'amante ti impedisci la vita del marito quando scegli la vita del marito rinunci alla vita dell'amante Ecco il dramma della vita come dolore paralisi come impossibilità di scelta