Gente, sono oggi a Gerusalemme, qui in Israele e in questo luogo ho deciso di portare una parola al tuo cuore chiedendo: chi è il popolo prescelto? Qual è il piano ed il progetto di Dio per lui? Se vuoi saperne di più, rimani con me nei prossimi minuti perché parlerò di questo.
La Parola di Dio ci dice nel libro di Esodo, nel capitolo 19, nei versi 5 e 6 quando il popolo di Israele, che uscì dall’Egitto capeggiato da Mosè, arriva al Monte Sinai, il Signore disse a Mosè di parlare al popolo e dire: "Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d’ Israele".
È comune ascoltare che la nazione di Israele è il popolo prescelto. La ragione per la quale sentiamo dire questo è perché lo stesso Dio si riferì a loro come alla Sua proprietà peculiare, il popolo che Lui scelse tra le nazioni affinché il Suo regno fosse annunciato. Quello a cui noi normalmente non prestiamo attenzione, è che in questo luogo, dove per la prima volta Dio disse che sarebbero stati un tesoro particolare, il regno di sacerdoti, la nazione santa, Lui usa anche un condizionale, dice: "se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete allora.
. . " Abbiamo qui un enorme condizionale e dobbiamo capire questa condizione, perché essa non è stata soddisfatta, non è stata rispettata dalla nazione di Israele nel corso degli anni.
Quando venne il Signore Gesù, inizia a fare dichiarazioni che confrontano e che lasciano furiosi non solo i leader, ma anche molti israeliti, perché confrontava quest’idea ed il concetto di che quello che Dio avrebbe fatto sulla terra era limitato a compiersi solamente attraverso la nazione di Israele. È vero che, là per Abrahamo, il primo dei patriarchi, Dio aveva fatto una promessa ed un’alleanza, Lui disse: "In te saranno benedette tutte le famiglie della terra. " Dio stava dicendo ad Abrahamo: "non benedirò solamente te e la tua famiglia, ma, per mezzo della tua stirpe, agirò in tutta la terra.
" Il piano ed il proposito di Dio di stabilire il Suo regno sulla terra comprendeva questa stirpe e Dio promise ad Abrahamo: "moltiplicherò la tua stirpe anche perché ho bisogno di un popolo numeroso ed espressivo per fare la differenza sulla terra. " Ma è importante che riconosciamo che Dio ha fatto due promesse distinte ad Abrahamo. In una di esse il Signore dice: "la tua discendenza sarà come la sabbia del mare.
" Nell’altra, il Signore dice: "la tua discendenza sarà come le stelle del cielo. " È molto importante che teniamo in mente queste due promesse, perché nei giorni in cui Gesù stava qui camminando sulla terra, Lui disse, e fu registrato nel vangelo di Luca, nel capitolo 3 nei versi 8 e 9: "Fate dunque frutti degni del ravvedimento e non cominciate a dire dentro di voi: Noi abbiamo Abrahamo per padre; perché io vi dico che Dio può suscitare dei figli ad Abrahamo anche da queste pietre. E già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero quindi che non produce buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.
" Cosa stava dicendo Gesù ai giudei? Non solo della necessità di pentimento, ma della scure posta alla radice degli alberi. Lui sta dicendo: "l’albero che non produce frutto è tagliato e buttato via.
È scartato. " Che cosa stava dicendo Gesù? Che questa nazione, il Suo stesso popolo non lo avrebbe ricevuto e non stava corrispondendo con il Suo piano e col proposito di Dio.
Dio non aveva una promessa, un’alleanza fatta con Abrahamo affinché questa si compisse per mezzo della sua stirpe? Si, ma Gesù sta dicendo, e fu questo che Luca registrò, che Dio può suscitare dei figli ad Abrahamo anche da queste pietre. Gesù stava dicendo a questo popolo: "voi vi orgogliate di essere la stirpe naturale, terrena, letterale di Abrahamo?
Voi non avete idea da dove Dio compirà questa promessa! " È lì che noi dobbiamo ricordarci delle due dichiarazioni di Dio ad Abrahamo: "la tua discendenza sarà come la sabbia del mare, una discendenza terrena". Ma Dio disse anche: "la tua discendenza sarà come le stelle del cielo", stava annunciando: "ci sarà una discendenza, una stirpe celestiale.
" È per questo che Paolo, scrivendo ai romani, dice nel capitolo 2, noi versi 28 e 29: "Infatti il Giudeo non è colui che appare tale all’esterno, nella carne, né la circoncisione" lui dice: "ma è quella del cuore. " Anzi, nel libro di Romani, nel capitolo 9, dal verso 6 all’8 leggiamo Paolo dicendo: "Tuttavia non è che la Parola di Dio sia caduta a terra, poiché non tutti quelli che sono d’Israele sono, realmente, israeliti; neppure perché sono progenie di Abrahamo sono tutti figli; ma . .
. " e qui lui cita una parola dell’antico testamento "In Isacco ti sarà nominata una discendenza. " Cioè, questi figli di Dio non sono realmente quelli della carne, ma devono essere considerati come discendenti i figli della promessa.
" È questo che tanto nel libro di Romani e, principalmente nel libro di Galati, Paolo difende sui figli della fede. È interessante che lui dice che è su di noi, i figli della fede, che viene la benedizione di Abrahamo. La Bibbia dice che Gesù si fece maledizione al posto nostro affinché ricevessimo la benedizione di Abrahamo.
Mi dispiace quando vedo un credente che non capisce il suo posto e la sua posizione in Dio. Credenti che a volte elogiano giudei che non sono convertiti a Cristo, dicendo che sono loro il popolo prescelto, che loro sono benedetti in tutto quello che fanno. Quasi come se Dio stesse contando con coloro che né il redentore o il salvatore hanno ancora conosciuto.
Dobbiamo capire che, giustamente per avere fallito, siamo entrati al posto loro e siamo entrati sotto una parola di Gesù dove diceva che la che la chiesa avrebbe compiuto il Suo piano ed il Suo proposito. Si, la "chiesa dei gentili" riceve una parola profetica dallo stesso Gesù, che disse: "e a loro tempo consegneranno i loro frutti. " Giovanni, capitolo 1, versi 11 e 12 dice: "Egli è venuto a casa Sua, per il Suo popolo, ma i Suoi non lo hanno ricevuto.
" Quindi la Bibbia dice: "ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, ha dato l’autorità di diventare figli di Dio. " Mentre la nazione di Israele lo rifiutò, anche molti dei giudei si sono convertiti, devo dire questo, ma molti hanno potuto entrar, la porta della salvezza è stata aperta ai gentili ed oggi noi occupiamo questo posto di popolo prescelto. Quello che fu detto sulla nazione di Israele in Esodo 19, il testo che abbiamo già letto all’inizio, l’apostolo Pietro disse esattamente le stesse cose su di noi come chiesa.
In 1ª Pietro 2:9 leggiamo: "Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio", un’altra versione dice: "di proprietà esclusiva di Dio, per annunciare le grandezze di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. " Chi sono i responsabili oggi per portare avanti la creazione del regno di Dio? Noi, la chiesa del Signore Gesù.
Noi abbiamo la benedizione di Abrahamo, noi siamo nel posto del compimento della promessa di Dio e dobbiamo crederci ed agire come tale. Questo non significa che Israele è stato rifiutato permanentemente. Il libro di Romani ci parla di un rifiuto che potremmo chiamare o classificare come temporanea.
Anzi, nel capitolo 11 di Romani, l’apostolo Paolo fa una dichiarazione molto importante. Lui dice nel verso 12: "ora, se la loro caduta" parlando della nazione di Israele, "è la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza dei gentili", perché allora noi siamo salvati, la Bibbia dice: "quanto più lo sarà la loro pienezza! " Poi, nel verso 15 lui dice: "Perché, se il loro rigetto .
. . " ed è questo che successe, "è la riconciliazione" o "ci ha portato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai morti?
" È un fatto che Dio ha una promessa di riconciliazione per loro. Nel capitolo 11, la Parola di Dio dichiara ancora che i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili. Dio farà qualcosa a riguardo di questa nazione di Israele, ma noi dobbiamo capire che, nonostante Dio compirà quello che disse ad Abrahamo, anche nella prospettiva della stirpe terrena, Lui sta contando con noi per compiere il Suo piano ed il Suo proposito sulla terra.
Oggi noi, ci troviamo al posto del popolo prescelto. Abbiamo la benedizione di Dio su di noi e la cosiddetta benedizione di Abrahamo per compiere il piano ed il proposito di Dio su questa terra. Dobbiamo prendere posizione, guardare verso di noi credendo che siamo stati scelti, separati da Dio.
Abbiamo una chiamata singolare, un proposito differenziato e grazia e qualificazione dall’alto per stabilire il regno di Dio e fare la differenza su questa terra. Quindi, non voglio in nessun modo svalorizzare né questa nazione, né i giudei, che amiamo e per i quali preghiamo, ma non voglio nemmeno, in nessun modo, guardare verso di loro come se fossero in una posizione di superiorità in relazione a noi, perché dentro del piano e del proposito di Dio siamo noi oggi, il popolo prescelto con il quale Dio conta. Spero che, in qualche modo, questa parola risvegli il tuo cuore affinché tu creda in un progetto grandioso di Dio a tuo rispetto e che tu corrisponda con esso, e che il tuo corrispondere a Dio, aiuti a stabilire il Suo regno, per la gloria del Suo nome.
In modo che, se tu iniziassi ad avere quest’atteggiamento di fede, credendo che realmente il Signore ha per te, se realmente riuscirai a capire cosa c’è a tua disposizione . . .
Sai cosa trovo interessante, che la Bibbia cita la fede di una donna gentile, che sorprese perfino lo stesso Gesù. Lei chiede di essere ricevuta da Gesù perché sua figlia fosse liberata. Gesù le sta dicendo di no, che non può togliere il pane dei figli per darlo ai cagnolini.
Gesù stava parlando di un ordine, Israele, per l’alleanza con Abrahamo, stava seduta a tavola come figlio; lei come gentile frequentava l’ambiente domestico ma non si trovava nello stesso piano. Allora lei disse a Gesù: "ma i cagnolini mangiano le briciole che cadono dal tavolo dei figli. " Gesù guarda e dice: "donna, è grande la tua fede!
" Sai cosa stava dicendo? "Posso non essere nella posizione dei figli, ma loro non stanno beneficiandosi di tutto quello che Tu dai loro. " Lei credeva che con i resti lei avrebbe potuto ricevere la cura e la liberazione per la sua casa.
Se con i resti si ottenesse tutto questo, cos’è che non sarà a mia e a tua disposizione quando riconosceremo il nostro posto come figli e ci siederemo a tavola? Proprio così! Tu ed io, i "gentili", abbiamo questo diritto.
Usufruiscine, godine, nel nome di Gesù.