nelle scorse elezioni abbiamo iniziato ad affrontare il pensiero di aristotele vedendo in particolare la logica cioè quella parte della filosofia in cui aristotele studia come funziona il ragionamento e come si struttura il ragionamento perfetto ora voltiamo pagina passiamo ad un'altra grande parte della filosofia di aristotele che è la metafisica una parte che ha avuto un grande peso un grande influenza su tutta la storia della filosofia andiamo a cominciare [Musica] [Musica] siamo partiti dalla logica parlando di aristotele perché la logica è un'eccezione sulla grammatica della filosofia è quella disciplina che fornisce alle altre discipline le regole
da seguire le basi in un certo senso tutte le discipline in fondo ragionano si basano sul ragionamento e capire come funziona il ragionamento era infatti per aristotele funzionale a dare alle altre discipline quindi delle regole base proprio direi una grammatica ora vista questa grammatica andiamo a vedere quali sono le discipline vere e proprie e per prima vedremo proprio la metafisica che è tra le scienze forse quella che all argomento più elevato secondo aristotele infatti esistono tre tipologie discese la classificazione di scienze che lui chiama scelse teoretiche scienze pratiche e scienze politiche la metafisica è una
scienza teoretica perché teoretico iniziamo a vedere adesso ma lo vedremo spesso nella storia della filosofia significa interessato alla ricerca della verità queste discipline teoretiche infatti secondo aristotele hanno come scopo ultimo la conoscenza disinteressata del reale sono ad esempio la metafisica la fisica la matematica tutte discipline che cercano la verità senza per opporsi è tanto il problema di come questa verità poi si applichi in concreto cercano la verità per il gusto della verità dice ristò tele hanno per oggetto il necessario cioè ciò che è e non può non essere ciò che ha fatto in un solo
modo possibile ciò che si può scoprire con un metodo che potremmo anche chiamare dimostrativo come vi dicevo esiste poi un secondo tipo di discipline di scienze che sono le discipline pratiche cioè quelle che invece hanno applicazioni concrete che regolano la vita concreta degli individui ad esempio l'etica o la politica chiaramente queste discipline non hanno più per oggetto il necessario perché la verità in questi casi non è sempre unica ma piuttosto per oggetto il possibile infine le discipline proietti che sono quelle che riguardano la creazione in particolare la creazione artistica infatti sono quelle discipline che si
occupano della attenzione ralmente di come vengono create le opere d'arte cms commedie drammi o altro ora vi dicevo la metafisica è la prima probabilmente tra le discipline teoretiche è però prima di affrontarla bisogna fare una veloce premessa che vi avevo già anticipato in parte all'inizio di aristotele quando io ho presentato le opere e il problema delle opere di aristotele la premessa è questa metafisica non è un termine aristotelico quando aristotele si riferisce a questa disciplina nonna che hanno metafisica la chiama in genere filosofia prima proprio perché è the le varie branche nella filosofia probabilmente quella
più elevata più importante più alta metafisica è un termine invece successiva ad aristotele che si impone circa dal primo secolo dopo cristo e il cui responsabile è andronico di rodi se vi ricordate ve l'avevo già citato e quel bibliotecario che punto in questo periodo nel primo secolo dopo cristo si mette a riordinare le opere di aristotele e decide di porre i testi che si occupano di filosofia prima subito dopo i testi che si occupano di fisica in greco questo subito dopo questo oltre ci si dice con la vernice e beta quindi metafisica letteralmente significa averne
origine dopo la fisica per proprio perché i libri di questa disciplina si posizionavano dopo i libri di fisica ora un origine così diciamo estemporanea casuale del termine in realtà finisce per avere successo nel corso dei secoli perché la metafisica lo vedremo si occupa e l'avevo detto anche nelle inizio dell'anno si occupa proprio di quella parte di essere di quella realtà che sta oltre il piano visibile se vi ricordate quando vi ho anticipato che cos'è la metafisica la metafisica studia ad esempio dio oppure studia all'anima oppure studia la essere cioè studia tutte quelle cose che magari
non sono visibili concretamente tutto ciò che in un certo senso sta oltre il piano della fises della natura della fisica c'è la fisica ciò che io posso toccare vedere con mano in un certo senso e c'è la metafisica cioè ciò che è invisibile agli occhi e questo ciò che dici negli occhi e sta appunto oltre la fisica e metafisica quindi capite che è una parola che è nata proprio per puro caso proprio nella modo in cui questo biblioteca riordinava i volumi ha finito per assumere il significato più grande di quello che aveva in origine e
per questo la filosofia l'ha fatto proprio da lì in poi da andronico di rodi in poi quando si è parlato di questa disciplina si è sempre usato il termine metafisica quindi anche noi parlando di queste discipline aristotele non parleremo di filosofia primati remo di semplicemente la metafisica aristotelica quindi ricordatevi però che non è un termine usato in maniera propria in quanto aristotele non usava questo termine se voi andate a riprendere in mano della pa di aristotele evidentemente non lo trovate allora visto che parliamo di metafisica anche aristotele si rende conto che la prima cosa di
cui c'è bisogno è quella di dare una definizione alimenta fisica proprio perché questo io ve l'ha detta come ciò che studia ciò che era oltre il visibile ma definizione molto vaghe molto generica aristotele si rende conto che prima di tutto bisogna definire bene in campo d'azione di questa disciplina e come sapete aristotele lo state già vedendo me lo vedrete ancora di più adesso è uno che ama dare definizioni e ama dare classificazioni elenchi esempi anche questo perché come vi dicevo in origine noi desumiamo il pensiero di aristotele acuita da quei testi che lui aveva preparato
per i suoi allievi quindi testi di studio manuali scolastici mondo certo senso che appunto spesso sono molto classificato ripieni di elenchi e di definizioni allora anche per quanto riguarda una metafisica aristotele parte subito con una serie di definizione in quattro diverse definizioni e di che cos'è la metafisica aristotele da quattro definizione di che cos'è la metafisica anche se ovviamente alla disciplina è una sola quindi si tratta più che altro di quattro modi diversi di presentare la stessa cosa rimarcando di più un aspetto piuttosto di un altro è comunque vediamo velocemente queste quattro definizioni e poi
magari su alcune spenderemo qualche parola prima definizione e metafisica è la disciplina che studia l'essere in quanto essere già quadriamo che la faccenda è abbastanza complicata e central essere quindi saranno nei confronti anche in qualche modo con parlami del compratore e centro seconda definizione la metafisica è la scienza che studia le cause ei principi primi e già siamo su un piano un pochino più comprensibile ma c'è ancora da lavorare terza definizione la metafisica è la disciplina che studia la sostanza equazione richiamo già ricordate ha parlato di sostanza anche in logica parlando delle categorie e parlando
dei concetti così via quarta e ultima definizione la metafisica è la scelta che cerchi studia dio equa parlando di dio era uno dei seppi che vi avevo fatto anch'io prima quindi torniamo in un ambito lievemente più familiari tra tutte queste definizioni aristotele soprattutto nella fase della maturità sembra avere una predilezione particolare per la prima cioè la metafisica è la scienza che studia l'essere in quanto essere perché questo perché in fondo tutte le altre discipline studiano l'essere cioè la realtà quando si presenta in certe modalità ad esempio la matematica studia la essere in quanto quantità oppure
la fisica studia l'essere in quanto movimento la metafisica invece questa disciplina che studia l'essere in sé cioè l'essere in quanto essere l'essere no perché si presenta in un modo o in un altro ma per come è realmente e quindi è la disciplina effettivamente più elevata quella più radicale nel suo studio non c'è processo quella che riguarda l'essere in maniera più profonda proprio perché la metafisica dell'essere in aristotele la metafisica di fatto coincide con la ontologia come vi dicevo l'ontologia all'inizio hanno è quella parte della filosofia che proprio si pone le domande sull'essere e quindi questo
sarà il fulcro il baricentro del nostro discorso anche se come vedrete parleremo anche di dio parleremo di come sono fatte le cose di qual è la radice profonda delle cose però di fatto ci sarà sempre un costante richiamo essere ora se la metafisica studia l'essere in quanto a essere bisogna prima di tutto capire cos'è questo benedetto a essere che non è certo a fare da poco perché tutta la storia della ontologia tentativo di definire l'essere di spiegare da essere di comprendere da essere se vi ricordate tentativo che abbiamo già visto fare da parmenide che aveva
scelto di spiegare raccontarsi un essere che era completamente diverso dalla realtà sensibile e poi abbiamo visto tentare anche da platone in particolare quando aveva descritto il mondo delle idee ora anche le sto tele ovviamente deve affrontare l'argomento è in primo luogo si pone la domanda cos'è questo essere arrivando anche a capire che in fondo in modo in cui la domanda è stata affrontata nei filosofi a lui precedenti non è stato del tutto convincente e con aristotele infatti i filosofi hanno oscillato tra un interpretazione di tipo univoco a una interpretazione di tipo equivoco nei confronti dell'essere
per esempio parmenide le dava un'interpretazione univoca l'essere era l'esistente ciò che è ricordate e non poteva non essere questo di fatto irrigidiva molto il modo di porci di parlarne davanti alle cose tanto è vero che non si poteva neppure dire che una cosa non era perché evidentemente dire che so che socrate non era spartano implicava automaticamente la caduta nel non essere quindi la contraddittorietà di tutto il discorso il tutto l'analisi sull'essere c'era l'essere da una parte c'era in non essere nell'altra e non c'era alternativa quindi una visione molto monocorde anche monolitica e appunto univoca secondo
aristotele dell'essere secondo altri filosofi invece l'essere è addirittura equivoco cioè si presenta in talmente tanti modi diversi a seconda dei contesti che diventa difficile darne una visione unitaria in fondo la realtà effettivamente appare molteplice no sempre differente io guardo il mondo che mi circonda e vero tante cose loro diversissime come faccio a dire che tra me e il tavolo tra me e il sole tra me e magari spiriti immateriali cioè la stessa sostanza c'è la stessa realtà c'è lo stesso esser vincere trovare un'unitarietà in mezzo a tanta molteplicità e quindi alcuni filosofi effettivamente riteneva non
essere in un certo senso equivoco appunto perché aveva talmente tante facce che diventava sfuggente in un certo senso allora aristotele partendo da questa da questi due diciamo opposti contraddittori l'essere essere univoco e l'essere equivoco arriva dire che probabilmente invece l'essere apple ivo co cioè è vero che si presenta in modi diversi quindi poli vuol dire molti no ha molte facce più facce non ha un'unica faccia nei vari però queste modalità diversi in cui l'essere si presenta non sono tra loro slegate cioè all'apparenza si magari da essere all'apparenza si presentavano diverse ma scavare più profondità si
vede un legame tra le varie facce della essere tra i vari modi che l'essere a ripresentarsi all'uomo l'essere in fondo quindi ha tante facce si presenta sotto diversi aspetti e aristotele anche in questo caso tenta di mostrarsi quali sono i diversi aspetti dell'essere giusto per farci anche una casistica in un certo senso e fa di solito elenco con quale quali sono gli elementi di questo essere gli aspetti di questo essere primo l'essere si può presentare come accidente allora attenzione quando usiamo questa parola non vuol dire a cinesi come lo usiamo nel linguaggio comune quando ci
succede qualcosa di sfortunato e imprechiamo l'accidente in filosofia è una caratteristica non necessaria delle cose appunto accidentale cioè che ci può essere come ci può non essere allora l'essere si può presentare come ac netta ad esempio quando unico quest'uomo è un musicista e un musico io lo sto delineando la sua essenza sta delineando una sua caratteristica che c'è ma potrebbe anche non esserci questo musicista potrebbe anche non essere un regista non per questo sarebbe meno uovo dico bene secondo modalità l'essere si può presentare come categorie e qui c'è un richiamo la logica per adesso non
vi dico altro perché lo riprendiamo tra pochissimo quindi mettete lo ritenete aveva parte tra poco ne parliamo ancora poi terza modalità l'essere come vero ha risposto dice malessere si presenta come verità quando vi ricordate quella elettro nella logica quando io nel discorso congiungo due cose che sono realmente congiunte anche nella realtà allora dico il vero in questo senso allora la sl si presentava anche come verità è una delle sue modalità uno dei suoi aspetti quarto aspetto l'essere come potenza e atto anche questo non ve lo spiego subito perché ne parleremo più avanti quindi mettetelo lì
ricordatevi questo elenchino e poi questo aspetto non riteniamo ne parliamo abbastanza diffusamente come vi avevo detto approfondiamo un attimo l'essere come categoria è quella la seconda di queste definizioni sugli aspetti dell'essere perché la approfondiamo perché di categoria in realtà abbiamo già parlato se vi ricordate ne abbiamo parlato nella logica quando abbiamo definito le categorie come i modi generalissimi in cui si predica la essere vi ricordate cioè i modi più generali abbiamo messi in scala i concetti di categoria nei concetti più ampi con cui si poteva parlare della realtà e dell'essere ora queste stesse categorie queste
dieci categorie sono anche presenti in metafisica perché non sono solo i modi in cui si può parlare dell'essere ma sono anche le caratteristiche proprie dell'essere ogni anno ogni aspetto ogni faccia di questo essere si presenta è meglio ancora è in essenza formato da queste dieci categorie può esse si sostanzia potremmo dire esiste in base a questi dieci aspetti a questi dieci facce quale arena dice categorie vede ripeto velocemente prima la più importante di tutte la categorie di sostanza poi la categoria di qualità quantità relazione agire subire avere giacere dove e quando dieci categorie ok ora
queste dieci come vi dicevo hanno valore logico perché hanno valore perché ci permettono di parlare dell'essere ma hanno anche un valore ontologico perché sono anche i nuovi in cui l'essere esiste questo implica che questo l'avevo già in parte accennato in aristotele ma è un punto chiave per capire il suo ragionamento implica che le strutture dell'essere della realtà abbiano un loro corrispettivo anche nelle strutture logiche della nostra mente capite se le categorie sono simon in cui io possa parlare delle cose simon in cui le cose esistono significa che la modalità dell'esistenza dei corrispettivi nelle modalità del
ragionamento cioè significa che in fondo il mio ragionamento è la realtà non sono poi così tanto differenti strutturalmente sono simili addirittura si basano sulle stesse dieci categorie quest'anno a condizione che pervade tutta l'opera di restore tele ma che non è affatto scontata o meglio forse beni antichi era scontata ma verrà messa in dubbio in età moderna via via sempre più ci si avvicina all'età contemporanea più i filosofi te non a mettere in dubbio questo legame che aristotele crea tra realtà logica è in realtà ontologica ragionamento ed essere le categorie aristoteliche però effettivamente questo legame lo
pongono anno si dice così di solito in filosofia le categorie hanno un valore una valenza sia logica che ontologica descrivono il modo in cui noi ragioniamo ma descrivono anche il nuovo in cui l'essere è comprendete questo è un punto chiave importante che bisogna tenere bene a mente per tutte queste categorie quella veramente importante la fondamentale è la prima la categoria di sostanza perché proprio questa perché dice aristotele fondo tutte le altre categorie non fanno altro che presupporre questa prima categoria in sostanza un per di lei che una che un che l'essere a una certa qualità
io devo dire devo capire qual è la sostanza di cui sto analizzando la qualità la sostanza ad esempio mia essere un uomo l'umanità allora per dire che io sono alto devo prima dire cosa sono io per dire che io sono qui in questo momento dove devo prima dire che io sono un uomo a capire questo perché nei dove lui ma lui il la sostanza è effettivamente il baricentro delle categorie è l'unica veramente imprescindibile di queste categorie è il punto focale quindi chiedersi che cosa l'essere significa in un certo senso che del fiancée che cos'è la
sostanza perché se la sostanza alla base delle categorie le categorie se non voglio in cui la essere si presenta quindi essere è allora io devo capire cos'è la sostanza allora in logica per farla un po breve vi avevo letto forse che la sostanza è la risposta alla domanda che cos'è quando io prendo un oggetto e dico qui quindi una realtà esistente e chiedo che cosa è la risposta più immediata è un uomo è un tavolo è un televisore è una videocamera questa rappresenta l'essenza di quella cosa la sostanza meglio ancora di quella cosa cioè ciò
che quella cosa è ora però cerchiamo di definire meglio cos'è questa sostanza andiamo ad analizzare meglio questo aspetto la sostanza possiamo definirla così è l'essere nel suo significato più fondamentale è l'essere dell'essere diceva anche aristotele cioè le cose nel loro significato veramente essenziale perché dicevo che io sono un uomo perché io posso di scrivere in molti modi sono un professore sono uno che sta facendo un video sono uno che ha la barba sono uno che ha i capelli sono uno che agli occhi di un certo colori all'altezza di certo tipo tante caratteristiche ma tutte queste
caratteristiche almeno la maggior parte di queste caratteristiche non sono veramente essenziali a ciò che io sono andiamo la barba cielo non potrei benissimo tagliar mela e sarei comunque sempre un uomo sto facendo un video potrebbe nessuno fare un video e sarei comunque sempre un uomo sto sono un'insegnante potrei smettere di insegnare magari la vita prima o poi ci mettano e quindi cosa non sarò più ciò che sono ma sì certo questa roccia che sono rimarrà un uomo tutte queste la barba il fatto che insegni tanto che sta facendo un video fatto che mi trovo qui
siamo tutte qualità accidentali che ci sono non potrebbero anche non esserci ok che non incidono quando ci sono non ci sono su ciò che io sono realmente sulla mia essenza la mia essenza invece quella caratteristica che se non c'è fa di me una cosa diversa assolutamente da ciò che io sono la cosa che mi distingue veramente da un banco il fatto che io sono un uomo e lui appunto un banco capite cioè ci sono le qualità che sono più strettamente connaturata le cose non accidentali ma sostanziali necessarie queste qualità questa qualità perché alla fine una
è quella che aristotele chiama la sostanza l'essere dell'essere cioè l'essere nella sua essenzialità in realtà aristotele non è il primo a fare un discorso di questo tipo anche se magari in termini diversi se ci pensate bene anche platone in fondo aveva ragionato molto su questi argomenti quando ad esempio guardava un uomo cosa voleva platone vedeva un uomo mutevole perché i nuovi uomini invecchiamo cambiato il colore dei capelli capelli ci crescono le rughe aumentano aumenta l'altezza di peso diminuiamo cambiano continuamente quindi siamo notevolissimi soggetti al divenire però contemporaneamente dietro a questa apparenza mutevole platone disco riceveva
qualcosa di permanente per questo permanente non era tanto presente nell'uomo fisico che platone si trovava davanti ma nell'idea di uomo perché ogni cosa aveva dietro a sé su un altro piano diciamo della realtà un'idea di riferimento un'idea a cui assomigliava a cui tendeva io nel mondo vedevo tanti uomini ma esisteva tanti uomini mutevoli ma esisteva nell'iperuranio dove volete voi un'idea eterna e immutabile di uomo ok in fondo nel linguaggio platonico quell'idea era la sostanza era l'essere dell'essere era la vera essenza di ogni singolo uomo nel mondo c'erano tanti uomini che più o meno si assomigliavano
più o meno per 7 o imperfetti eccetera eccetera eccetera la loro vera essenza loro vera sostanza la qualità più stretta più caratteristica del loro essere era l'umanità cioè il fatto che tendevano verso l'idea di uomo ora platone aristotele da questo punto di vista è sulla stessa falsariga ma platone questa sostanza la poneva al di fuori del l'uomo stesso cioè l'essenza di uomo la sostanza di uomo stava in stava nell'iperuranio io ero solo una pallida imitazione di quella sostanza non a caso il mondo terreno platone lo svaluta enormemente per santa mito della caverna dentro la grana
si vede uno solo le ombre o si vedono le statue i vasi quelle cose di imitazioni false realtà bisogna uscire fuori dalla caverna alla luce del sole per vedere la realtà delle cose cioè l'essere cioè le sostanze ok quindi nel mondo nella visione platonica il nostro mondo è pieno di richiami alle sostanze ma non certo la di sostanze che si trovano ripeto su un altro piano aristotele invece adesso velatissimo poi lo vedremo meglio inquadra il problema in maniera molto diversa da platone pur partendo dalle stesse premesse perché anche berlin esiste la sostanza ma la sostanza
non si trova fuori dal mondo secondo aristotele non si trova altrove la sostanza si trova dentro al mondo anzi addirittura dentro alle cose cioè anche quando parla nelle categorie e vialetto le categorie sono il modo in cui parlo delle cose ma del modo in cui le cose esistono dire che la sostanza che è la prima di queste categorie non è fuori dalle cose è proprio dentro alle cose è una dei modi è uno dei modi dell'essere è una delle caratteristiche più proprie di ogni singola cosa la sostanza è dentro alle cose non fuori e questa
è la novità importante che ha come riflesso una diversissimo atteggiamento del ris total e nei confronti del nostro mondo perché mentre platone svaluta il nostro mondo in contrapposizione al mondo delle idee aristotele fare esattamente contrario per aristotele non esiste un altro mondo esiste questo mondo qui ci sono le sostanze qui c'è la radice la radice delle cose e qui va ricercata questa radice delle cose ci avete presente la scuola di atene e famoso affresco di raffaello che è vaticano a roma con tutti i filosofi dell'antichità che avete visto su milioni di libri riproduzioni eccetera ci
sono tutti i filosofi greci più importanti ma al centro del dipinto ci sono proprio platone aristotele due grandi maestri ateniesi o d'adozione almeno con due posizioni ben diverse platone era presentato con il dito puntato verso l'alto come a ricordare che la vera realtà delle cose non è in mezzo a noi nell'iperuranio aristotele al contrario che li sta di fianco a una mano protesa in avanti messa così come dire caro platone la vera realtà non è su è qui nel nostro mondo è qui nelle cose le sostanze stanno qua questo perché proprio per quello che vi
ho detto perché aristotele è convinto che la vera realtà nostri altrove ma stia dentro le cose anche perché se vi ricordate quando abbiamo concluso il percorso su platone non ha sottolineato come la dottrina dell'idea di platone porti a dei problemi problemi che platone si arrabatta per risolvere ma che non vengono mai risolti completamente ricordate quando abbiamo visto nei pannelli nell'esempio nel sofista tutto il tenativo di platone di risolvere quel problema quello affinazione tra mimesi mettessi parusia con che rapporto stanno le cose diventava sempre complicato da spiegare a risorse del taglia la testa al toro non
si può spiegare questo rapporto semplicemente perché le idee non esistono con me ne penne intende platone le idee piuttosto sono qualcosa di calato dentro le cose le idee non stanno lì da hook sostanze che è una mole come volete lo stanno altrove su un altro piano stanno dentro alle cose e quindi sul tipo di problemi di mini mesi mettersi perosi a sedi possiamo pure scordare per ribadire ancora maniera ancora più netta a tutto questo discorso aristotele tenta anche di spiegare cosa è cosa intende per sostanza facendo ricorso anche al principio di non contraddizione che se
vi ricordate abbiamo presentato nella logica come uno di quei principi base insieme al principio di identità e al principio del terzo escluso della logica aristotelica ora non voglio stare a cavillare troppo perché discorso si fa un po complicato però in fondo se ci pensate quando abbiamo detto più ha detto fatto l'esempio per dirvi che la sostanza è l'insieme delle caratteristiche necessarie che ci sono e non possono non esserci mentre le altre la barba e capelli se stessero caratteristiche possibili ma non necessari non stavamo facendo altro che applicare il principio di non contraddizione in chiave ontologica
perché la sostanza è ciò che una cosa è e non può non essere per che cosa vuol dire se vi dico io sono un uomo l'umanità l'unica cosa che davvero io sono e che io o meglio e non posso non avere altrimenti cosa sarà e poi sarei nulla allora è chiaro che mentre la barba io posso averla e non averla i capelli castani posso averli e non averli l'umanità non posso averla e non averla o cielo o non sono nuovo sarebbe contraddittorio dire che l'umanità cielo e non ce l'ho il visibile una contraddizione se vi
ricordate dice infatti che una cosa non può essere contemporaneamente uguale a se stessa e al suo contrario quindi proprio la sostanza quell insieme di caratteristiche che una cosa a sé non può non avere e una cosa sarebbe contraddittorio che avesse al contrario di come lea e quindi cos'è la sostanza è l'insieme delle caratteristiche necessarie di una cosa la natura meglio ancora necessaria una cosa quella natura che c'è e non può non essersi altrimenti il principio di non contraddizione farebbe crollare tutto il nostro dal castello ora approfondiamo ulteriormente il discorso sulla sostanza l'abbiamo definita ne abbiamo
dato descritto alcune caratteristiche cercato di mostrare le differenze con platone ma adesso cerchiamo anche di vedere come le cose esistono nel mondo perché aristotele riprende in mano il concetto anche riferendosi ad alcuni in termini che aveva introdotto nella logica se vi ricordate infatti in quella prima parte del discorso avevamo già citato la parola sostanza sia nelle categorie e delle molette ma ne abbiamo parlato anche quando abbiamo messo in scala i concetti ricordate quella scala di milano ferretti uomo animale essere vivente eccetera eccetera eccetera ora se vi ricordate in quel caso mi hanno detto che il
concetto che io nell'esempio di loro posto a destra cioè il concetto che ha minima estensione e massima comprensione è chiamato ad aristotele sostanza prima cioè quel concetto a cui corrisponde un solo individuo quindi in quel caso per mano ferretti in quel caso un caso diverso invece che so questa penna ok questa penna è una sostanza prima la penna come idea è una sostanza invece seconda gli oggetti per scrivere gli oggetti eccetera sono sostanze seconde ma questa penna questa qui è una sostanza prima io e avevano ferretti solo una sostanza prima ora in questo qui il
la sostanza prima è un individuo ovviamente ma dice ristò tele per studiarlo meglio è anche un sinolo cioè un'unione indissolubile un sino ruolo che hanno così di materia e forma e adesso vediamo cosa sono questi due nuovi concetti interrotti di aristotele la materia è facile la materia del materiale di cui una cosa è fatta nel caso mio prendiamo me stesso per l'anno ferretti come sostanza prima io sono fatto di carne ossa sangue peli cose di questo genere ok posso elencarle tutte quelle la materia mari fianco alla materia c'è anche la forma attenzione state bene attenti
quando si parla di forma in aristotele non si intende la forma esteriore che può essere la silhouette dell'oggetto il fatto che sia un parallelepipedo un cilindro non è questo o meno non è solo questo a forme aristotele è l'insieme delle caratteristiche che fanno sì che quella cosa sia ciò che è ovvero e io direi lo schema il progetto la la forma ma non solo esteriore voglio dire ma la modalità in cui la materia si dispone per far sì che quella cosa sia ciò che è ovviamente ogni cosa io sono fatto di carne sangue ossa eccetera
eccetera ma se voi prendete carne sangue o sepe li potete fare un uomo un maiale una mucca una marea di di essere giusto perché anche tra me e maya l'esame è una mucca facciamo così non c'è tutta sta gran differenza a livello biologico ma siamo fatti tutti di carne di sangue di cellule di ossa eccetera poi c'è qualche altra differenza ma grosso modo le materie con grossolane che ci compongono sono le stesse cos'è che ci deve dire se il fatto che questa materia si dispone in modalità diversa non solo perché la mucca sta non cammina
sulle gambe ma cammina su quattro ma anche perché la mucca a una diversa capacità di pensiero a una diversa organizzazione sociale a una serie di caratteristiche molto diverse ok perché perché la materia è invece dispone in una modalità diverse rispetto a come si risponde nell'uomo ok la forma è proprio il modo in cui la materia si dispone ma ripeto non solo esteriormente ok in generale allo stesso modo potrei fare un altro esempio io prendo della carta dell'inchiostro e del cartone stessa materia posso creare un diario un libro di filosofia un romanzo un fumetto una serie
di altre cose sono tutte cose diverse che hanno la stessa materia dario in cosa differiscono queste cose differiscono nella forma perché perché in un caso l'inchiostro e nel diario esempio l'inchiostro e la carta sono stato disposto in un certo modo con le date in alto con una pagina vuota dove uno può annotare quello che vuole nell'altro caso nel romanzo invece l'incontro sparso lungo la pagine secondi schemi ben precisi perché bisogna formare delle frasi dei capitoli eccetera in un fumetto in modo diverso perché l'inchiostro andato a fare dei disegni quindi capite che materia è una cosa
la forma è un'altra non è solo la forma esteriore ma è l'organizzazione della materia potrà morire o cioè the tank incolonnati termini il l'insieme delle caratteristiche formali che fanno sì che una cosa sia ciò che è tra noi due tra forme materie chiaro che la materia un ruolo abbastanza passivo mentre la forma a un ruolo attivo cioè di fatto la forma è ciò che plasma la materia cioè all'età una forma si dice anche in italia non ho pensando al lavoro ad esempio di uno scultore cosa fare uno scultore uno scultore prende un blocco di marmo
lo scalpella fino a che non da una forma al marmo il marmo ripassare materiale che noi giudichiamo quasi in forme e l'artista gli dà una forma e della forma che fa sì che il diventi statua giusto allo stesso modo secondo aristotele in ogni cosa non solo nella statua ma in nel tavolo nella penna c'è una forma che plasma la materia che la porta ad essere ciò che ha a dalle appunto una forma quindi dalle due quel ruolo attivo cela la forma la forma e il vero baricentro della sostanza vista della sostanza e sindaco di materia
e forma la forma e la sostanzialità della sostanza in fondo a ben guardare tra forma e sostanza adesso delle categorie non c'è neppure troppa differenza no perché cos'è la sostanza mi ha detto è insieme nelle caratteristiche essenziali è la risposta alla domanda che cos'è che cosa questa è una penna perché perché alla forma della penna e la forma non è solo la forma esteriore perché ci possono essere pende di forme molto diverse penne più la penna d'oca a penne grandi per le piccole ma sempre per nessuno perchè perchè in questi oggetti la materia disposte in
modo da consentire di usarle come penne a forma è effettivamente qualcosa di molto molto vicino alla sostanza arrestato erice la sostanzialità della sostanza alla forma e quindi in fondo quando noi ci credevamo dove sta l'idea platonica l'idea platonica non sta più la nell'iperuranio sta dentro alle cose e di fatto coincide con la forma cos'è la forma se non il progetto lo schema veneto prima cioè l'idea platonica quando vi dico io sono fatto di carne sangue è però carne e sangue e cervello quello che volete si dispongono in una certo modalità questa modalità è debole della
delta tipica dell'uomo è l'uomo l'umanità questa è la forma in cui la mia materia si presenta e l'umanità è l'idea di uomo che non si trova più altrove ma è calata dentro di me perché la forma e dentro le cose non è estranea non è fuori dalle cose le cose sono unione di materia e forma quindi l'essenza la sostanza è presente dentro alle cose non fuori quindi la sostanza in ultima analisi è la struttura fissa e immutabile di una cosa è l'insieme delle sue caratteristiche necessarie è il progetto detto in una cosa è ciò che
fa sì che quella cosa sia ciò che è ed è soprattutto interna a quella cosa è l'essenza di quella cosa alla fine questo aristotele sostiene intende dirci con una come vi dicevo già prima un effetto di rivalutare pesantemente il nostro mondo dagli finalmente dignità e dare anche dire dignità tutte le scienze perché in fondo le scienze cosa fanno parlo della fisica parlo della biologia anche le scienze naturali intendono le scienze studiano il nostro mondo studiano le cose del mondo e quindi nelle scienze ci aiutano magari in modi diversi a comprendere la sola apparenza ma anche
la bella realtà delle cose se vi ricordate in platone queste scienze invece erano fortemente svalutate le scienze biologiche fisiche non venivano quasi mai affrontate da platone c'erano matematica l'unica scienza vera ma perché la matematica elevava alle idee mentre tutto ciò che era legato alla natura veniva ignorato sostanzialmente in aristotele è vero il contrario la matematica è utile ma non è l'unica disciplina ci sono tante discipline la fisica la biologia fisica ne parleremo velocità parleremo poco ma in realtà ha ristorato le studia molto la biologia e di essere vivente attorno a lui tutte queste discipline hanno
pari dignità perché perché tutte studiano la sospese sostanze prime e studiano la forma alla fine cercano di capire al di là della delle varie materie qual è la forma delle cose e quindi hanno un'importanza capitale dopo questo discorso aristotele ne introduce un altro che riguarda il cosiddetta teoria delle quattro cause perché lui si rende conto che quando noi studiamo le cose del nostro mondo dietro a ogni cosa possiamo individuare appunto quattro cause che avranno anche questo è un pesante seguito nella storia della filosofia le vediamo velocemente una ad una due di queste quattro caso è
data l'abbiamo appena viste perché le prime due sono la causa materiale e la causa formale ci sono quella materia quella forma di cui abbiamo parlato fino adesso la causa materiale è la materia di cui una cosa è composta cioè la materia che ha causato che ha fatto sì che quella cosa sia ciò che ha nel mio caso le ossa la carne certe cose la causa formale è la struttura di quella materia e cioè la forma appunto che fa sì che quella cosa sia ciò che è nuove cariche anche di conseguenza deve esserlo però le altre
due cause perché oltre a causa formale a quella materiale aristotele introduce una causa efficiente e una causa finale la cosa efficiente è l'autore di quella cosa cioè che sa che ha provocato fatto costruito quella cosa nel caso mio sono nuovo quale sarà la mia causa efficiente i miei genitori ovviamente no perché io sono stato generato dai miei genitori nel caso di una penna qual è la cosa efficiente è la fabbrica che l'ha costruita la macchina che l'ha costruita nel caso del tavolo il falegname che l'ha costruita insomma ogni cosa ha una sua causa efficiente un
autore un generatore un produttore questa è la cosa efficiente poi c'è anche la causa finale che di questo parleremo molto anche l'anno prossimo e filosofia perché aristotele commento che ogni cosa abbia una causa finale cioè abbia uno scopo sia fatta per uno scopo nel caso del tavolo abbastanza evidente un tavolo viene fatto per essere oggetto d'arredamento sostenere libri eccetera una penna viene fatta per scrivere ogni cosa secondo aristotele nell'universo ha uno scopo ora mi chiederete beh è l'uomo che scopo all'uomo vale la domanda a una domanda da un milione di dollari perché la penna sappiamo
tutti che viene creata da chi l'ha l'autore per essere essere usata per scrivere ma l'uomo qual è il suo scopo è più complesso che suonano a questa domanda ma vedremo che in realtà aristotele convinto che tutto abbia uno scopo che tutto tenda verso uno scopo tutto l'universo essere cose inanimate ma anche esseri viventi anche gli uomini però di questo parliamo un po più avanti ci arriviamo non assicuro daremo la visione di aristotele ma me lo riservo per la prossima lezione e poi quelle successive per il momento sappiate però che lui è convinto che esista questa
causa finale e contraddistingua ogni cosa vorrei però prima di chiudere soffermarmi un attimo sulla causa formale vi ho detto che formaggio è appunto questa struttura interna alle cose il fatto che aristotele la chiami causa formale ci rende ancora più evidente quello che vi ho in parte già detto cioè la differenza con platone perché per platone vi dicevo la forma non stava dentro le cose stava fuori ed era sostanzialmente l'idea scava nelle per unanime per al platone c'era questo problema averlo detto anche prima cioè avere se prendiamo per vero che ci siano le cose nel nostro
mondo e ci sia l'idea a cui quelle cose corrispondono che stanno lì per un anno non si capisce bene come fa l'idea a influenzare le cose se io dico è vero ci sono tanti uomini imperfetti del mondo e la c'è l'idea di uomo ma non è anche rapporto stanno gli uomini qui con idea di uomo la come fanno gli uomini ad assomigliare all'idea di uomo come fanno attendere d'arresto idea di uomo visto che i due mondi sono così drammaticamente separati questo lato ne era un bel problema aristotele non risolve dicendo come vi ho già accennato
che l'idea non è la è dentro e della forma ed è la causa formale delle cose cioè quando dicevo che la formula un ruolo attivo per che plasma la materia effettivamente la forma è una causa una delle cause che c'è dietro ad ogni cosa cioè io sono un prodotto della mia forma anche non solo ovviamente anche della causa efficiente dei miei genitori dello scopo che ho causa finale della materia di cui sono fatto cose materiali ma anche della forma ok cioè io sono generato ci sono sviluppi sono sviluppato magno ancora perché dentro di macchiare una
forma che mi ha plasmato la ventola in un certo senso mi ha fatto questa cosa formale non sta altrove ma sta dentro è proprio un principio diciamo di sviluppo che plasma la materia e quindi siamo di nuovo a parlare del nostro mondo le idee in quest'ottica sono inutili non servono più ma se avevi opporre un altro universo un altro piano in realtà un iperuranio da qualche altra parte non ce n'è più bisogno perché non c'è bisogno di un'ispirazione superiore di un modello dell'archetipo questi era altre parti di un'idea perché gli anni dentro le cose il
modello è dentro in fondo e quando come se dentro le cose ci fosse un dna un codice genetico che ha già vinto tutte le istruzioni per far sì che quella cosa sia ciò che diventi ciò che deve diventare aristotele è convinto di qualcosa del genere ovviamente non ha la più pallida idea di cosa sia il dna è ovviamente gli e navale scoperto millenni dopo però è convinto che dentro le cose ci sia una mappatura un codice una struttura un qualcosa di invisibile agli occhi non conoscibile direttamente perché noi vediamo la materia non vediamo la forma
vediamo solo la materia ma ci sia questo mappatura questo codice genetico che dispone la materia non certo modo ora questo è quello che volevo dirvi nella prima parte della metafisica aristotelica hanno già un discorso abbastanza corposo ma vedrete che la prossima volta andremo avanti parleremo del divenire e arriveremo a parlare di dio che poi alla fine il culmine di tutto questo percorso il culmine della metafisica e forse anche dell'universo aristotelico quindi abbiamo solo in realtà posto delle premesse in questa prima lezione posto spiegato il significato di alcuni termini è mostrato questo sì che è importante
la differenza con platone nella seconda parte della metafisica discarica invece tireremo le somme arriveremo a capire qual è il senso della realtà dell'essere e dove verso dove andiamo diciamola così ma questa è un argomento che faremo a suo tempo in una lezione apposita per ora direi che quello che dovevamo dire l'abbiamo detto avete il vostro libro di testo da consultare a svetta il video da poter riascoltare e rivedere mi raccomando studiate tenere il passo cercate di capire e ci troviamo qui alla prossima puntata [Musica]