Ciao a tutti amici del canale oggi ci immergeremo in una storia che vi lascerà senza fiato la straordinaria vicenda di Amina e Fatima due sorelle nigeriane il cui viaggio Vi farà emozionare piangere e sperare buon ascolto e buon apprendimento Amina e Fatima erano due sorelle nigeriane che vivevano ad abuja la capitale della Nigeria Amina la più grande delle due era una ragazza forte e at ogni giorno si svegliava all'alba per lavorare nei campi sotto il sole cocente raccogliendo i frutti della Terra per aiutare la famiglia nonostante la fatica Amina non si lamentava mai sapeva che
il suo lavoro era importante e che grazie a quel poco che guadagnava riusciva a dare un piccolo contributo per il futuro della sua famiglia Fatima la sorella minore era vivace e piena di energia ogni mattina preparava con cura il cibo da vendere al mercato le sue specialità erano il joll of rice e gli akara che vendeva lungo le strade affollate della città anche se il suo lavoro era duro e guadagnava poco Fatima non perdeva mai il sorriso le piaceva chiacchierare con i clienti e raccontare storie mentre preparava i piatti era conosciuta da tutti per la
sua gentilezza e per la sua abilità in cucina Le due sorelle erano molto legate la loro vita non era facile ma il loro affetto le rendeva forti Ogni sera quando tornavano a casa stanche si sedevano insieme E parlavano dei loro sogni il sogno più grande quello che condividevano da sempre era di trovare una vita migliore in Europa col passare del tempo Amina e Fatima sentivano sempre più spesso racconti di persone che erano riuscite a raggiungere l'Europa alcuni vicini di casa avevano parenti che avevano attraversato il mare e lavoro in Italia o in altri paesi europei
le storie però erano contrastanti C'erano quelli che parlavano di una nuova vita piena di opportunità ma c'erano anche racconti di viaggi difficili di pericoli mortali e di barconi che non arrivavano mai a destinazione nonostante le paure e i dubbi il desiderio di migliorare la loro vita e quella della loro famiglia era troppo forte Amina e Fatima decisero che nonostante i rischi avrebbero intrapreso il viaggio sapevano che sarebbe stato pericoloso ma l'idea di rimanere in Nigeria bloccate in una vita di povertà e fatica Sembrava ancora più spaventosa da quel momento ogni loro azione Era rivolta al
risparmio Amina lavorava più duramente nei campi accettando anche lavori extra quando era possibile Fatima cercava di aumentare le vendite inventando nuove ricette e cercando di attirare più clienti con il il suoo delizioso le sorelle Erano consapevoli che il viaggio sarebbe costato molto i trafficanti che organizzavano i viaggi chiedevano cifre esorbitanti per uno su un barcone sapevano anche chei soldi non garantivano la sicurezza ma solo possibilità eure con determinazione continuarono a risparmiare ogni singolo centesimo rinunciando a tutto ciò che non fosse strettamente necessario giorno dopo giorno la loro piccola somma di denaro cresceva lentamente ogni moneta
risparmiata rappresentava una speranza in più un passo verso il loro sogno sapevano che una volta raggiunta la cifra necessaria non ci sarebbe stato più spazio per i ripensamenti avrebbero dovuto affidarsi al destino alla speranza che tutto andasse per il meglio dopo anni di sacrifici e risparmi Amina e Fatima finalmente Riuscirono a raccogliere abbastanza soldi per iniziare il loro viaggio verso l'Europa con il cuore colmo di speranza e paura si prepararono a lasciare tutto ciò che conoscevano dalla loro casa a da bugia agli amici e ai familiari prima di partire Le due sorelle si presero un
momento per salutare i loro genitori fu un momento straziante colmo di lacrime e abbracci i genitori sebbene tristi erano orgogliosi della determinazione delle loro figlie e speravano che avrebbero trovato il successo in Europa con il cuore a pezzi Amina e Fatima promisero di lavorare duramente e di inviare aiuti economici non appena avessero avuto l'opportunità questo pensiero le motivava e le dava la forza di affrontare le difficoltà che sapevano le aspettavano il primo passo del loro lungo viaggio era attraversare il deserto del Sahara uno dei tratti più pericolosi del tragitto si unirono a un gruppo di
migranti tutti con la stessa meta condividendo un vecchio camion pieno all'inverosimile di persone e merci i trafficanti che avevano pagato con tutti i loro risparmi li trattavano senza alcuna umanità considerando Ognuno di loro solo un numero una merce da trasportare il viaggio attraverso il Sara fu estremamente duro il caldo era soffocante il sole bruciava senza pietà e la sabbia penetrava ovunque Rendendo difficile anche respirare Amina e Fatima condividevano l'acqua e il poco cibo che avevano portato con loro cercando di rimanere forti Ma la sete era implacabile e presto l'acqua iniziò a scarseggiare ogni goccia d'acqua
era preziosa e la paura di non averne abbastanza per sopravvivere cresceva con ogni giorno che passava oltre alla sete e alla fame c'era la costante paura di essere Fermati dalle autorità locali o dai banditi che infestavano il deserto il camion doveva spesso cambiare strada per evitare i posti di blocco o le pattuglie rendendo il viaggio ancora più lungo e pericoloso ogni volta che vedevano un'auto in lontananza i loro cuori battevano forte temendo che fosse la fine del loro viaggio le notti nel deserto erano altrettanto spaventose il freddo contrastava con il caldo soffocante del giorno e
il gruppo si accampavano sperando di non essere scoperto Amina e Fatima si tenevano strette trovando conforto l'una nell'altra parlare dei loro sogni per l'Europa era l'unico modo per distrarsi dalle difficoltà del viaggio giorno dopo giorno chilometro dopo chilometro il deserto sembrava infinito le difficoltà mettevano a dura prova la loro Resistenza fisica e mentale Ma le sorelle non perdevano la speranza sapevano che ogni giorno passato nel deserto le avvicinava di più al loro obiettivo anche se il percorso era più duro di quanto avessero mai immaginato dopo l'estenuante attraversamento del Sara Amina e Fatima finalmente arrivarono in
Libia sperando che il peggio fosse ormai alle spalle Tuttavia appena giunte si resero conto che la realtà era ben diversa da quella che avevano immaginato la Libia invece di essere il punto di partenza per la loro nuova vita si rivelò un luogo di cose pericolo i trafficanti che avevano pagato in Nigeria non erano quelli che le avrebbero condotte in Europa al loro arrivo vennero consegnate a un nuovo gruppo di uomini più violenti e senza scrupoli questi non avevano alcun rispetto per le vite umane e trattavano I migranti come merce ammassandosi e sovraffollati Amina e Fatima
stanche e impaurite si ritrovarono improvvisamente intrappolate in una situazione che non potevano controllare le condizioni in cui erano costrette a vivere erano terribili non c'era abbastanza cibo l'acqua era scarsa e la paura era costante le sorelle cercavano di stare sempre vicine consolandi a vicenda e cercando di non perdere la speranza ma le cose peggiorarono rapidamente quando una notte i trafficanti annunciarono che era il momento di partire nel caos che seguì con centinaia di persone che cercavano di curarsi un posto sui barconi Amina e Fatima vennero separate nonostante i loro sforzi per restare insieme la folla
Era troppo grande Amina cercava disperatamente Fatima tra la calca urlando il suo nome ma tutto quello che riusciva a sentire erano le grida delle altre persone e gli ordini urlati dai trafficanti armati alla fine Amina venne spinta su un barcone il suo cuore batteva all'impazzata mentre guardava freneticamente intorno sperando di vedere il volto di sua sorella ma Fatima non c'era nel frattempo Fatima spinta dalla folla in un'altra direzione si ritrovò su un altro barcone senza sapere cosa fosse successo ad Amina Le due sorelle non Ebbero nemmeno il tempo di dirsi addio separate in pochi attimi
in un mare di confusione e paura mentre i motori dei barconi Si accendevano e le imbarcazioni iniziavano a muoversi verso il Mediterraneo Amina e Fatima si sentivano disperate e impotenti non sapevano se si sarebbero mai più riviste i loro cuori erano spezzati dalla paura e dall'incertezza il sogno di un futuro migliore sembrava sfuggire loro di mano mentre venivano trascinate via verso l'ignoto ognuna su un barcone diverso con il mare che le separava e la speranza che cominciava a svanire il mare si stendeva davanti a loro come un'immensa distesa nera illuminata solo dalla luce fioca delle
Stelle il balcone su cui si trovava Fatima era sovraccarico pieno all'inverosimile di persone accalcate l'una sull'altra cercando disperatamente di trovare spazio per sedersi o anche solo per respirare la barca era malconcia vecchia e instabile e ad ogni onda sembrava che potesse spezzarsi in due Fatima schiacciata tra gli altri migranti sentiva il cuore battere forte nel petto ogni scricchiolio del legno le faceva temere Il peggio E le voci attorno a lei erano un miscuglio di preghiere pianti e lamenti il viaggio era un incubo il mare era agitato e il barcone ondeggiava violentemente facendo traballare Tutti a
Bordo molti iniziarono a soffrire il mal di mare vomitando in mare e rendendo l'aria ancora più soffocante Fatima si aggrappava a una corda cercando di non perdere l'equilibrio mentre il freddo pungente della notte le penetrava nelle ossa non riusciva a smettere di pensare ad Amina chiedendosi se sua sorella fosse su una barca simile altrettanto pericolosa il pensiero la terrorizzava ma cercava di mantenere viva una speranza aggrappandosi alla possibilità che Amina fosse al sicuro dall'altra parte del mare Amina si trovava su un'imbarcazione più solida anche la sua barca era affollata ma non al punto di sovraccaricare
la struttura i trafficanti che la gestivano sembravano un po' più organizzati ma non per questo meno spietati Amina si sedeva in silenzio Stretta in S stessa con il vento che le sferzava il viso cercava di scorgere nel buio della notte altre imbarcazioni sperando di vedere il barcone di Fatima ma tutto ciò che vedeva Era il mare infinito oscuro e minaccioso le condizioni del mare erano spaventose I migranti sapevano che se cosa fosse andato storto non ci sarebbe stata via di scampo la paura dell'affondamento era sempre presente una minaccia costante che rendeva ogni istante un'agonia Amina
seduta accanto a una donna anziana che non smetteva di pregare sentiva crescere dentro di sé una sensazione di impotenza le onde colpivano il lato della Barca facendo tremare la struttura ogni volta che un'onda più grande arrivava tutti trattenevano il respiro aspettando il peggio Eppure nel mezzo di quella paura c'era anche una piccola luce di speranza AA cercava di ricordare le storie di chi ce l'aveva fatta di coloro che avevano attraversato il mare e trovato una nuova vita in Europa si ripeteva che doveva essere forte per sé stessa e per Fatima anche Fatima nonostante il terrore
che la attanagliava cercava di mantenere viva la speranza pensava a sua sorella immaginando il momento in cui si sarebbero ritrovate sane e salve in un luogo sicuro le ore passavano lente quasi interminabili e il mare continuava a essere il loro unico compagno il freddo della notte era seguito dalla foso caldo del giorno che rendeva l'aria irrespirabile e l'acqua potabile sempre più preziosa la fame e la sete aumentavano e con Esse la paura ma Amina e Fatima seppur separate continuavano a lottare per sopravvivere con la speranza che nonostante tutto il mare potesse condurle verso un nuovo
inizio il Mediterraneo che all'inizio del viaggio era stato un mare di speranza Si trasformò rapidamente in un incubo la situazione sul barcone di Fatima peggiorava di minuto in minuto le onde continuavano a crescere diventando sempre più alte e minacciose il vecchio legno dell'imbarcazione scricchiolava sotto la pressione e ogni volta che l'acqua invadeva la coperta le persone a bordo urlavano di terrore Fatima era aggrappata a una corda cercando disperatamente di mantenere l'equilibrio ma il panico tra i passeggeri era ormai fuori controllo i trafficanti ormai incapaci di gestire la situazione gridavano ordini confusi mentre l'acqua iniziava a
penetrare nelle Fessure della Barca gli occhi di Fatima cercavano nel buio un via di scampo ma non c'era nulla se non il mare agitato e il cielo nero improvvisamente un'onda più grande delle altre colpì il barcone con una forza devastante Fatima sentì il legno cedere sotto di sé e in un attimo la barca si spezzò rovesciando tutti in mare fu un caos totale le grida si mescolarono al rumore delle onde e al fragore del legno che si spezzava Fatima fu trascinata sott'acqua dalla forza dell'impatto sentendo l'acqua fredda Invader le i polmoni Ma con uno sforzo
disperato riuscì a risalire in superficie tossendo e sputando acqua salata la situazione era disperata attorno a lei c'era solo caos persone che annaspavano cercando di aggrapparsi a qualsiasi cosa galleggiasse Fatima in preda al terrore si afferrò a una tavola di legno uno dei pochi pezzi rimasti della Barca le sue mani tremavano per il freddo e la paura Ma non poteva lasciarla andare era la sua unica speranza di sopravvivenza il mare continuava a essere impietoso e Fatima si aggrappava alla tavola con tutta la forza che le rimaneva non sapeva per quanto avrebbe potuto resistere ma continuava
a lottare con il pensiero di Amina che le dava la forza di non mollare attorno a lei il mare aveva inghiottito La maggior parte dei compagni di viaggio e la paura di essere la prossima a scomparire nell'oscurità era costante nel frattempo Amina sull'altro barcone era ignara di quanto stesse accadendo a Fatima la sua imbarcazione più solida aveva affrontato il mare con difficoltà ma era riuscita a reggere quando finalmente avvistarono le luci della costa italiana all'orizzonte Amina sentì un sollievo misto a una profonda angoscia nonostante fosse arrivato a destinazione non c'era traccia di Fatima appena sbarcata
in Italia stanca e sconvolta Amina cercò disperatamente notizie di sua sorella Tra gli altri migranti ma nessuno aveva visto Fatima col passare delle ore le fu data la terribile notizia dai soccorritori italiani il barcone di Fatima era affondato e la guardia costiera italiana era riuscita a mettere in salvo solo OT persone la speranza che le aveva dato la forza di attraversare il deserto e il mare si frantumò in un istante con il cuore spezzato Amina venne portata in un centro di accoglienza in Italia anche se era sopravvissuta al viaggio Il peso della perdita di Fatima
era insopportabile ogni giorno era una lotta per accettare la realtà Ma l'immagine di sua sorella che scompariva nelle acque del Mediterraneo la perseguitava credeva che Fatima fosse morta annegata in quel mare crudele e il pensiero di non aver potuto fare nulla per salvarla la tormentava Amina si stabilì a Napoli una città vibrante e caotica piena di vita ma anche di Sfide appena arrivata venne accolta in un centro di accoglienza per migranti dove le diedero un letto un po' di cibo e per la prima volta da settimane un senso di sicurezza Ma la sicurezza esterna non
poteva scacciare l'angoscia che sentiva dentro di sé ogni giorno Amina viveva con il peso della perdita di Fatima convinta che sua sorella fosse annegata nel Mediterraneo Napoli con le sue strade affollate e i mercati rumorosi divenne la nuova casa di Amina nonostante il dolore sapeva che doveva continuare a vivere e così iniziò a cercare lavoro la vita per una migrante era dura ma Amina era abituata al sacrificio trovò lavoro in una piccola sartoria gestita da una donna anziana la signora Lucia che le insegnò a cucire e la trattò con gentilezza anche se il lavoro era
faticoso e la paga modesta Amina si sentiva grata per ogni giorno che riusciva a trascorrere in sicurezza lontana dal pericolo e dalla disperazione del viaggio ogni mattina Amina si alzava presto pregava per sua sorella e poi si recava al lavoro la vita A Napoli non era facile il costo della vita era alto e il suo salario bastava appena per coprire l'affitto di una stanza modesta e per inviare qualche soldo alla famiglia rimasta in Nigeria Tuttavia Amina trovava conforto nella comunità locale il quartiere dove viveva era pieno di persone provenienti da diverse parti del mondo e
presto conobbe altri migranti che come lei cercavano di costruirsi una nuova vita c'erano giorni in cui la tristezza e la solitudine erano insopportabili Amina passava ore a fissare il mare immaginando cosa fosse accaduto a Fatima a volte la disperazione la sopraffa E si chiedeva se il sacrificio fosse stato vano ma in quei momenti trovava forza nella comunità che la circondava le donne del quartiere molte delle quali avevano storie simili alla sua la sostenevano e le davano conforto condividevano il dolore e la speranza cucinavano insieme piatti che ricordavano loro la casa e si offrivano sostegno reciproco
nei momenti difficili la signora Lucia vedendo la tristezza negli occhi di Amina spesso la incoraggiava a non arrendersi non perdere la speranza mia cara le diceva la vita a volte ci riserva sorprese inaspettate quelle parole semplici ma sincere davano ad Amina la forza di continuare anche quando tutto sembrava perduto con il tempo Amina iniziò a sentirsi parte della Comunità imparò un po' d'italiano fece amicizia con i vicini e iniz a partecipare alla vita del quartiere Napoli con tutte le sue contraddizioni divenne la sua nuova casa ma nonostante i progressi che faceva non c'era giorno in
cui non pensasse a Fatima ogni volta che vedeva una giovane donna dalla pelle scura camminare per strada il suo cuore sobbalzava Sperando per un attimo di vedere il volto familiare di sua sorella Amina sapeva che doveva continuare a vivere ma non poteva smettere di sperare anche se il mare aveva separato le loro vite il legame con Fatima Era ancora vivo nel suo cuore e così ogni giorno continuava a pregare e a cercare la forza per andare avanti sperando che in qualche modo il destino le avrebbe riservato un miracolo passarono anni e Amina continuava a vivere
a Napoli portando con sé il peso del dolore per la perdita di Fatima la sua vita era un susseguirsi di giornate di lavoro e momenti di riflessione solitaria Tuttavia si era integrata bene nella comunità locale e partecipava spesso agli eventi organizzati nel quartiere dove migranti e italiani si riunivano per celebrare insieme la cultura la musica e la cucina di diverse parti del mondo una sera d'estate mentre il sole tramontava dietro i tetti di Napoli Amina si recò a un evento comunitario in una piazza affollata le luci colorate illuminavano l'aria e le persone si muovevano al
ritmo della musica condividendo cibo e storie Amina come al solito era immersa nei suoi pensieri ma cercava di godersi la serata camminava tra la folla scambiando qualche parola con i conoscenti quando improvvisamente notò una donna tra la gente qualcosa in lei le sembrò incredibilmente familiare il cuore di Amina iniziò a battere più forte la donna aveva i capelli raccolti in una semplice treccia e indossava un vestito che ricordava lo stile tradizionale della loro terra Amina sentì una strana sensazione crescere dentro di sé una miscela di speranza e incredulità si avvicinò lentamente con il cuore che
sembrava scoppiare in petto quando finalmente La vide in volto il respiro le si fermò era Fatima Le due sorelle si fissarono per un istante che parve eterno incapaci di credere a ciò che stava accadendo gli occhi di Fatima si riempirono di lacrime e Amina con la voce tremante riuscì solo a sussurrare il nome della sorella Fatima disse incredula mentre le lacrime iniziavano a scenderle sul viso Fatima la guardava con la stessa incredulità i suoi occhi grandi e lucidi si spalancarono riconoscendo Finalmente il volto tanto amato che credeva di aver perso per sempre Amina sei viva
mormorò e in un attimo Le due sorelle si gettarono l'una nelle braccia dell'altra stringendosi forte come se volessero recuperare in quell'abbraccio tutti gli anni di separazione la folla intorno a loro continuava a muoversi e a festeggiare ma per Amina e Fatima il mondo sembrava essersi fermato il dolore la paura La solitudine tutto si dissolse in quell'istante lasciando spazio solo alla gioia e alla gratitudine piangevano e ridevano contemporane mente incredule sopraffatte dall'emozione ho pensato che fossi morta disse aina ancora incredula mentre accarezzava il viso di Fatima per assicurarsi che fosse reale anch'io rispose Fatima con la
voce rotta dall'emozione ho vissuto questi anni pensando che tu fossi annegata che non ti avrei mai più rivista Fatima raccontò di come fosse stata salvata da un peschereccio poco dopo il naufragio del suo barcone e portata in Italia non aveva mai smesso di cercare am Mina Ma la mancanza di informazioni e le difficoltà della vita da migrante l'avevano portata a credere che la sua amata sorella fosse scomparsa in mare entrambe avevano vissuto con il peso della perdita senza sapere che in realtà erano così vicine l'abbraccio tra Mina e Fatima divenne un simbolo di speranza per
tutti coloro che le osservavano un segno luminoso che non nonostante tutte le sofferenze e le difficoltà la vita poteva ancora riservare miracoli inaspettati sotto il cielo di Napoli quella sera Le due sorelle finalmente riunite Dopo anni di separazione capirono che nulla avrebbe mai più potuto separarle avevano attraversato una tempesta di dolore e perdita ma avevano ritrovato ciò che contava di più l'una accanto all'altra in quel momento la speranza che sembrava essere andata perduta riemerse più forte che mai la notizia del ricongiungimento di Amina e Fatima si diffuse rapidamente nella comunità di Napoli la loro storia
toccò profondamente il cuore di tutti coloro che la ascoltarono risuonando particolarmente tra I migranti che conoscevano bene il dolore della separazione e la speranza di ritrovare i propri cari la signora Lucia la proprietaria della sartoria dove lavorava aina fu la prima a proporre l'idea di una raccolta fondi queste ragazze meritano di riabbracciare i loro genitori disse durante un incontro di quartiere dobbiamo aiutarle a tornare a casa l'idea fu accolta con entusiasmo in pochi giorni l'intera comunità si mobilitò i vicini di casa i colleghi di lavoro I commercianti del quartiere E persino sconosciuti che avevano sentito
la storia tutti contribuirono con quello che potevano alcuni donavano pochi euro altri più consistenti ma ogni contributo era prezioso e carico di significato gli organizzatori degli eventi culturali del quartiere decisero di dedicare il prossimo festival multiculturale alla raccolta fondi per Amina e Fatima fu una giornata memorabile piena di musica danze e cibi da tutto il mondo le due sorelle al centro dell'attenzione raccontarono la loro storia commuovendo molti dei presenti in meno di un mese la comunità riuscì a raccogliere abbastanza denaro non solo per i biglietti aerei ma anche per coprire le spese del viaggio e
per portare un po' di aiuto economico ai genitori malati quando Amina e Fatima ricevettero i biglietti non Riuscirono a trattenere le lacrime non so come ringraziarvi disse Amina con la voce rotta dall'emozione avete fatto più di quanto potessimo mai sperare il giorno della partenza una piccola folla si radunò all'aeroporto per salutarle la signora Lucia abbracciò entrambe sussurrando Tornate presto ragazze Napoli Sarà sempre la vostra casa durante il volo Amina e Fatima rimasero in silenzio mano nella mano ciascuna persa nei propri pensieri stavano per rivedere i loro genitori che le credevano separate per sempre il pensiero
di poter finalmente dire loro che erano entrambe vive e al sicuro Sembrava quasi troppo bello per essere vero quando finalmente atterrarono in Nigeria e raggiunsero il loro villaggio l'emozione era palpabile i vicini vedendole arrivare insieme gridarono di gioia e Corsero a chiamare i loro genitori l'incontro fu indescrivibile i genitori di Amina e Fatima provati dalla malattia e dal dolore sembrarono ringiovanire all'istante alla vista delle loro figlie la madre che da anni soffriva di depressione sorrise per la prima volta dopo tanto tempo il padre debilitato dai problemi cardiaci Trovò la forza di alzarsi dal letto per
abbracciarle è un miracolo sussurrò la madre tra le lacrime stringendo le sue figlie Dio vi ha riportate entrambe da noi nei giorni seguenti Amina e Fatima raccontarono ai loro genitori tutto ciò che era accaduto compreso il miracoloso incontro a Napoli e la generosità della comunità che aveva reso il loro ritorno a casa prima di ripartire per l'Italia promisero ai loro genitori che avrebbero fatto di tutto per farli curare magari portandoli a Napoli appena possibile la speranza di un futuro migliore di una famiglia finalmente riunita brillava nei loro occhi mentre l'aereo decollava per riportarle in Italia
Amina e Fatima guardarono fuori dal finestrino osservando la terra che le aveva viste nascere allontanarsi sapevano che il viaggio era solo l'inizio di un nuovo capitolo della loro vita a Napoli le aspettava una comunità che era diventata una seconda famiglia pronta ad accoglierle e a sostenerle in questa nuova fase della loro vita la loro storia un racconto di separazione sofferenza speranza e infine di gioioso ricongiungimento divenne un simbolo di resilienza e di speranza per l'intera comunità dimostrò che anche nelle circostanze più difficili l'amore e la solidarietà possono compiere miracoli unendo le persone al di là
dei Confini e delle differenze culturali Grazie per la visualizzazione Se non è un grosso problema supportaci cliccando like commentando iscrivendoti e attivando la campanellina sarà di supporto per aiutarci ad aumentare la qualità del canale l