abbiamo parlato a lungo della patristica cioè di quella fase del pensiero e della storia del pensiero in cui alcuni grandi filosofi definirono le basi della fede cristiana e del cattolicesimo ma oggi iniziamo a parlare della fase immediatamente successiva iniziamo a parlare cioè della scolastica abbiamo accennato più volte l'abbiamo menzionata ma dobbiamo vedere in cosa consisteva questa scolastica quali erano i caratteri più importanti generali di questa fase che va più o meno dall viii secolo dopo cristo fino praticamente alla fine del medioevo contrassegna quindi una fase piuttosto ampia del pensiero con filosofi molto importanti come anziano
d'aosta tommaso d'aquino guglielmo di ockham pietro abelardo e tanti tanti altri ancora oggi diamo questi caratteri generali cominciando subito dopo la sigla [Musica] dentro la filosofia un podcast di ermanno script ferretti 98ª puntata i caratteri generali della scolastica eccoci di nuovo i cm bentrovati per parlare per qualche minuto di filosofia ormai ci stiamo avviando verso la centesima puntata del nostro podcast ed altro ne abbiamo dette di cose siamo partiti dalle origini della filosofia dai greci abbiamo attraversato pensatori immensi come socrate platone aristotele che poi anche i minori spesso ci siamo soffermati anche su di loro
poi abbiamo visto la crisi della filosofia greca un pochino velocemente di filosofia romana e da un po di tempo stiamo parlando dei filosofi cristiani eccola scolastica a una pagina nuova ma importante di questa filosofia cristiana e come vi ho detto generalmente anche se ci sono opinioni difformi per quanto riguarda gli storici della filosofia ma generalmente si fa iniziare questo periodo attorno all'ottavo secolo dopo cristo e lo si fa continuare fino al 300 400 cioè fino sostanzialmente alla fine del medioevo poi vedremo anche una penalizzazione un po più precisa prendendo a modello alcuni schemi tradizionali ma
quello che è interessante capire cosa fu in concreto questo scolastica fu una fase in cui la filosofia cristiana si configura come una filosofia ed evita essenzialmente all'insegnamento la parola scolastica che dà il nome a questa fase a questa corrente deriva infatti dal latino scolastico che inizialmente indicava le discipline del trivio e del quadrivio il di vi erano le cosiddette tre arti liberali cioè retorica grammatica e dialettica il quadrivio invece erano le arti matematiche potremmo dire l'aritmetica la geometria la musica e la astronomia quindi discipline pitagoriche che abbiamo visto più volte anche con platone l'esempio quindi
ripeto trivio e quadrivio da un lato retorica grammatica e dialettica dall'altro aritmetica geometria musica e astronomia inizialmente scolastico soleva dire questo queste discipline ma poi chiaramente in generale fini per indicare l'insegnamento della filosofia perché come avrete notato queste discipline che vi ho elencato di fatto all'epoca rientravano tutte nell'ambito degli studi filosofici pertanto non scolastico era il magister sostanzialmente cioè era il maestro di scuola il maestro di filosofia in maestro di teologia che insegnavano sede di allievi il contenuto di quello che la filosofia e la teologia avevano raggiunto scoperto delineato ovviamente il magister inizialmente operava all'interno
di un chiostro nella cattedrale in ambienti di questo tipo poi man mano che gli anni passavano nacquero anche le prime università gli studi come quello di bologna ad esempio che è il più antico d'europa poi padova poi altre città italiane ed europee ecco il filosofo diventa essenzialmente un insegnante e l'insegnamento si configura come una pratica piuttosto standardizzata potremmo dire cioè che viene messa in atto secondo gli schemi piuttosto rigidi in particolare le forme principali dell'insegnamento dell'epoca erano sostanzialmente due da un lato la cosiddetta alexia dall'altra la cosiddetta disputatio la lazio consisteva sostanzialmente nel commento di
un testo potevano commentarsi la bibbia che ovviamente avrà il tasto sacro per eccellenza quindi il testo su cui abbiamo anche tutta una miriade di commentare iscritti ma poi si potevano commentare anche le opere di aristotele le opere di boezio che abbiamo citato la volta scorsa alle opere di altri grandi pensatori o di padri della chiesa dall'altra parte oggi a questa l'ex in cui appunto si commentava cose già scritte e già messe nero su bianco c'era la disputa in cui invece si prendeva un tema un problema e l'allievo il messner non tenuti a esporre tutti gli
argomenti sia a favore che contro una certa posizione su quel dato tema si parlava ad esempio dell'anima ebbene presentiamo le varie argomentazioni che la storia della filosofia soprattutto guardando i padri della chiesa ci ha fornito sull'anima e mettiamo in contrapposizione gli argomenti diversi tutte queste disputate o queste disputatio ne sarebbe meglio dire al plurale c'è queste dispute questi contrasti di idee venivano poi raccolti in libri appositi su cui in un certo senso gli studenti studiavano si preparavano anche perché quegli studenti che aspiravano passare gli esami potremmo dire oggi cioè raggiungere la laurea in teologia dovevano
essere pronti a discutere due volte all'anno queste questioni di solito prima di natale e prima di pasqua quindi capite che c'era una pratica dell'insegnamento molto molto rigorosa molto anche ripeto standardizzata basato su prove simili e frequenti l'idea però diffondere a questa la filosofia si riduceva di fatto a d'insegnamento e non era una cosa casuale questa badate bene perché uno dei punti chiave di tutta la scola se che è questa la verità non è più da ricercare la verità non è più da indagare la filosofia era nata come la ricerca della verità abbiamo detto fin dagli
inizi no fin dai primi i filosofi greci abbiamo detto che questi pensatori che vivevano in un mondo che non capivano e non comprendevano cercavano di porsi domande sulla natura sul cosmo su loro stessi e cercavano di dare spiegazioni quindi la filosofia fin dalle origini era scaturita da un senso di meraviglia se vogliamo usare una famosa espressione ma anche da un senso di dubbio di perplessità davanti al mondo mancava la verità e ci si metteva a cercarla ora la filosofia dell'epoca scolastica in realtà rinnega queste origini perché la verità non va più ricercata la qualità è
già davanti ai nostri occhi è già disponibile già bell'e pronta dove la si trova questa verità beh è facile la si trova nella bibbia che un testo sacro che ci è stato donato da dio tramite poi ovviamente i profeti gli evangelisti è però contiene praticamente ogni verità di cui abbiamo bisogno ma anche nel caso in cui non contenga alcune verità possiamo cercare queste altre verità nei testi dei padri della chiesa nei testi di alcuni importanti filosofi che vengono rivalutati all'inizio della scolastica soprattutto platone nella seconda fase della scolastica soprattutto aristotele oppure a volte anche nella
dottrina dei papi negli esiti dei concili insomma la chiesa di fatto è la depositaria della verità e quindi la verità e lì la verità non va cercata nessun filosofo deve mettersi a capire comprendere quale sia la verità a cercarla con le sue sole forze perché tutto è già rivelato la verità è già stata donata rivelata data da dio lo scopo della filosofia piuttosto e commentare questa verità spiegare questa verità educare a questa verità perché a volte la verità ce l'abbiamo ma non è sempre chiaro cosa significhi cosa implichi ecco allora il filosofo al compito di
chiarire tutte le implicazioni chiarire poi concretamente come bisogna vivere ma la verità è già lì disponibile a noi ovviamente se questo è vero da un lato l'esito è quello di ridurre la filosofia insegnamento come in questa fase in parte avviene tra l'altro è quello di diciamo così limitare la libera ricerca individuale per i filosofi della scolastica la filosofia non è più un lavoro del singolo che va in cerca di verità nascoste che gli altri non hanno ancora compreso piuttosto è un lavoro collettivo chi si deve passare per forza di cose su quello che hanno già
ricercato gli altri nostri predecessori i padri della chiesa noi non siamo qui oggi direbbe un occhi un filosofo della scolastica per ricominciare daccapo il percorso il percorso ed è stato fatto d'agostino da gli evangelisti dalla luca giovanni da san paolo eccetera noi dobbiamo solo continuare perciò mai completare casomai chiarire quel percorso che è stato iniziato prima di noi quindi la filosofia non ha una libera ricerca perché bisogna fare i conti con l'autorità con la auctoritas cioè su con quello che dicono la chiesa i concini i padri della chiesa stessa ma poi anche al lavoro appunto
collettivo nel lavoro che si basa su picca meno fatto dagli altri e che non può rinnegare il cammino fatto dagli altri ovviamente questo dà una grandissima importanza alla chiesa anche come istituzione ma in generale a tutta la teologia a tutta la religione la filosofia diventa un commento alla verità rivelata dalla teologia ci dice con espressione latina medievale la filosofia diventa ancilla teologie cioè serva della teologia perché perché deve mettersi al servizio deve aiutare la fede non deve rinnegare la fede non deve mettere in dubbio la fede deve solo sostenerla e aiutarle a questo lo vedremo
man mano declinato in vari pensatori tutto questo porta a un grande peso dato non solo alle autorità della chiesa ma in generale alle autorità di tutti i grandi maestri del passato mi diceva un lavoro collettivo in cui i nuovi pensatori devono anche sottomettersi all'autorità dei grandi che sono venuti prima di loro si usa molto spesso per delineare questa epoca l'espressione latina ipse dixit cioè c'è un senso profondo di reverenza di ascolto di sottomissione anche al peso dell'autorità dei grandi del passato ipse dixit vuol dire egli stesso lo disse lui stesso lo disse ed era effettivamente
una frase che si usava abbastanza spesso quando si voleva rimarcare che in fondo non c'era da porsi tante domande su certi temi perché la questione era già stata chiarita da qualche padre importante della chiesa e se l'aveva detto agostino e ce l'aveva detto magari prima ancora della chiesa aristotele allora doveva per forza essere così d'altrone bisogna anche dire in questa epoca storica come in tutto il medioevo per buona misura si perde un po il senso anche della storicità cioè il senso storico non viene così fortemente percepito dagli uomini e dagli intellettuali del tempo come invece
lo percepiamo noi noi oggi quando ci riferiamo i grandi maestri del passato rimarchiamo pesantemente che sono maestri del passato che abbiamo fatto molta strada da allora che pensiero di oggi è magari figlio le pensioni passato ma che c'è anche molta distanza nel medioevo i padri della chiesa erano ritenuti invece presenti eternamente presenti così come anche l'insegnamento dei ris tourtel e non erano cose del passato cose sorpassate la rivelazione è sempre eterna la verità è eterna quindi anche se l'ha detto agostino voglio dire sette secoli prima come se lo dicesse oggi perché il messaggio d agostino
è la corretta interpretazione della verità rivelata e questa verità rivelata non passa di moda non passa col tempo è eterna dunque perfino agostino o gregorio magno o chi altro volete è eterno anche i per certi versi però la caratteristica dominante di questa fase storica di questa fase della storia della filosofia è la questione del rapporto fede ragione anzi tradizionalmente la scolastica viene spesso lettera i commentatori come una diversa analisi di questo grande problema qual è il problema lo vedremo poi entrando nel dettaglio dei singoli filosofi ma brevemente noi abbiamo due facoltà o meglio gli uomini
del medioevo ritenevano di avere due facoltà principali che portavano verso la verità verso la conoscenza tra un lato la fede dall'altro la ragione e la fede è sempre legata alla dimensione divina è sempre legata in qualche modo a dio alla religione la chiesa cattolica eccetera la ragione invece qualcosa di molto umano che magari ci ha donato sempre dio come diceva già anche agostino ricorderete ma che viviamo in una dimensione molto più concreta e terrena ecco entrambe queste due facoltà ci portano verso la verità ma non è detto che siano sempre in armonia abbiamo visto proprio
agostino porre per primo questa questione è in realtà vedere come fede ragione vadano di pari passo e nella stessa direzione ma come vedremo durante il medioevo questa concordia tra fede ragione venne almeno tau alcuni filosofi messe in discussione e allora i rapporti tra fede ragione furono oggetto dell'analisi di praticamente tutti i grandi pensatori della scolastica a segno che proprio su questa questione possiamo ammirare e constatare la successione l'evoluzione del pensiero all'interno della scolastica le romane sono tante ladrone potete capirlo vuoi bene la regione è lo strumento usato dalla filosofia e allora dobbiamo chiederci la ragione
efficace fino a che punto efficace e di cosa si può occupare e che implica anche la filosofia è una scienza valida fino a che punto fino a dove può spingersi questa filosofia allo stesso modo la fede deve prevalere sulla ragione deve guidare la ragione oppure no la fede ovviamente rappresenta l'ambito religioso e quindi questo ci porta anche chiederci la chiesa cattolica fino a che punto deve guidare le decisioni le scelte degli uomini sono tutti temi che hanno una valenza certamente conoscitiva museologica hanno una valenza anche ovviamente teologica ma hanno poi tutta una serie di conseguenze
a cascata perché capite bene che anche dal punto di vista ad esempio politico possono esserci delle conseguenze dal dibattito sul rapporto tra fede e ragione perché se io inizia a dire ad esempio che la ragione deve essere libera dalla fede allora sembrò anche poter dare il sostegno nei dea che ogni stato debba garantisce una parziale autonomia rispetto all'autorità religiosa e cioè spetta alla chiesa capiterà una questione spinosa e delicata che effettivamente funge quasi direi da cartina al tornasole della società medievale noi vedremo man mano che andiamo avanti che le diverse opinioni al riguardo spesso non
sempre magari ma spesso vanno di pari passo con una certa evoluzione non solo nel pensiero ma anche della società ma anche del sentire comune di certi paesi europei dice f fasi storiche così rapporto fede ragione verrà gestito in un certo modo attorno al 1000 in modo completamente diverso attorno al 1300 perché cambia anche la società cambia il modo di vivere cambia il modo di sentire e cambia l'economia degli uomini del tempo e questo ha un impatto inevitabilmente anche sul pensiero forse proprio per questo motivo esiste una classica periodizzazione della scolastica che fa leva proprio sul
rapporto fede ragione sulle diverse interpretazioni di questo rapporto vela cito giusto per dovere di cronaca poi non rimarremo eccessivamente ancorati a questa periodizzazione però visto che è tradizionale che è abbastanza nota vale la pena di citarla secondo questa tradizionale periodizzazione la prima fase è quella della cosiddetta pre scolastica cioè la fase in cui nasce la scolastica e va gradualmente a definirsi alla fase che corrisponde all'incirca all età carolingia già carlo magno e la sua epoca storica ed è una fase in cui tra fede ragione neppure ci si accorge che ci sia un problema che ci
sia una questione perché memory dell'insegnamento di agostino si ritiene che sostanzialmente fede ragione possano lavorare concordemente insieme senza alcun tipo di problema perché derivino entrambe da dio e quindi siano concordi quasi coincidenti nelle strade da percorrere e negli obiettivi da raggiungere a questa fase della pre scolastica però segue poi la seconda fase la fase della cosiddetta alta scolastica attorno all xi xii secolo quindi 1000 1100 in cui per una volta emerge invece una potenziale antitesi tra fede e ragione per la prima volta ci si accorge che non è affatto sicuro che fede ragione e debbano
per forza esempio in ogni ambito lavorare nella stessa direzione terza fase la cosiddetta fioritura della scolastica va tendenzialmente dall'inizio del 200 ai primissimi anni del 300 in cui emergono i grandi sistemi della scolastica ad esempio il pensiero di tommaso d'aquino che tentano di nuovo di trovare un'armonia tra fede ragione e certo ammettono che fede ragione possono dare esiti anche diversi in certi casi ma cercano una soluzione al problema perché c'è ancora secondo questi pensatori il modo per armonizzare vedremo come le due facoltà infine l'ultima fase è quella del dissolvimento della scolastica della crisi e della
morte della scolastica che si verifica nel trecento sostanzialmente un epoca in cui arrivano dei pensatori e il più importante sarà guglielmo di ockham che dicono che fede ragione occupano domini eterogenei cioè si occupano di cose diverse non possono lavorare agli stessi temi ognuna ai suoi ambiti ognuna ai suoi metodi e quindi non sono conciliabili perché prendono due strade diverse devono occuparsi di cose diverse e non riescono più a parlarsi inizia una netta separazione tra due campi che poi proseguirà anche nell'età moderna [Musica] ecco questo per introdurne un po al tema per darvi anche una prima
periodizzazione per anticipare alcune questioni che poi approfondiremo nelle prossime puntate già dal prossimo episodi inizieremo a vedere questa pre scolastica cioè le età carolingia e vedremo alcuni pensatori alcuni modi di porre le questioni e inizieremo entrare nel vivo ma poi sarà soprattutto nella seconda dell'altezza fasi che incontreremo tempi diversi pensatori ed approfondiremo nel dettaglio comunque direi che per oggi ci possiamo anche fermare qui vi ricordo che il podcast lo potete ascoltare su tante e diverse piattaforme sul podcast google podcast spotify deezer cast box atreju spreaker audible youtube e su queste stesse piattaforme potete se volete
ascoltare anche il podcast gemello chiamato dentro alla storia poi vi ricordo anche che se vi interessano la sua juve la storia anche più vicine giorni nostri potete cercarmi su youtube basta a scrivere ermanno carretti oppure the script nel campo di ricerca di youtube e li trovate centinaia e centinaia di video su ogni epoca siri storia che di filosofia poi vi ricordo anche per concludere che se volete rimanere in contatto sapere quando escono i vari podcast quando escono i vari video le varie iniziative potete seguirmi se volete sui social network su facebook su twitter oppure su
instagram dove sono presenti sempre con il nickname di skype oppure abbonarvi alla newsletter gratuita e settimanale e per farlo basta andare al sito internet ermanno ferretti puntoit lì nella home page c'è il modo per lasciare la vostra email e ricevette così una volta settimana una lunga e mail ripe negativa di tutti i milioni tutti i podcast di tutte le letture i film e varie altre cose ancora direi che abbiamo detto tutto quindi ci diamo appuntamento sempre qui su spento la filosofia tra qualche giorno per la prossima puntata e poi via via per tanti altri temi
di filosofia perché la strada è ancora lunga ma l'abbiamo già fatta di strada e ancora ne faremo già alla prossima [Musica]