[Musica] alle 8 della sera il racconto delle cose e dei [Musica] fatti Sparta e Atene di Sergio [Musica] Valzania [Musica] una delle guerre più famose dell'antichità è quella che vede contrapposte Sparta e Atene in qualche modo addirittura Sparta e Atene sono diventate simbolo di due modi di pensare di due visioni del mondo Sparta è la visione frugale tradizionale conservatrice mentre Atene è la ricerca sfrenata della bellezza e anche una concezione dell'uomo che all'epoca fu rivoluzionaria e che ancora condiziona sia il nostro modo di parlare la parola democrazia la inventano loro in fondo sia il nostro
modo di pensare sono i pensatori ateniesi segnatamente Socrate Platone poi Aristotele che non era ateniese che però ad Atene passa una parte considerevole della sua vita e che studia nella scuola di Platone che hanno formato o che sono alle radici del nostro modo di pensare appena 50 anni prima del grande confronto che racconta Tucidide fra Sparta e Atene le due città erano state alleate e protagoniste di un'altra grande pagina della storia dell'Occidente possiamo dire la resistenza al tentativo persiano di acquisire anche la Grecia al suo sistema di potere su queste guerre persiane che ci vengono
raccontate splendidamente da Erodoto l'inventore della storia su queste guerre persiane si sono espressi pareri diversi nel senso Secondo alcuni si è trattato della difesa della Libertà del mondo occidentale altri le hanno interpretate come piccole scaramucce di confine nella storia di un grande impero un grande impero che poi è destinato a cadere solo alla fine del I secolo avanti Cristo per opera della grande spedizione di Alessandro Magno comunque in quell'occasione nelle giornate di maratona nel 490 poi Salamina nel 480 poi a platea nel 479 ateniesi e spartani erano alleati e combattevano non a maratona perché gli
Spartani arrivarono in ritardo ma a Salamina e a platea sotto comando Spartano poi come mai le strade di queste due città delle due gambe della Grecia si dividono Ma perché le due città in qualche modo interpretano la loro vocazione gli Spartani immaginano di avere esaurito la loro missione avendo sconfitto sul campo di platea il nemico persiano avendolo allontanato dalla Grecia mentre gli ateniesi ritengono che sia possibile continuare la lotta contro i Persiani fino alla creazione di quello che sarà chiamato l'impero ateniese la lega di Delo un sistema con a capo Atene che vede tutte le
città della Grecia orientale Che significano anche le città che si trovano sulla costa della Turchia le città delle isole dell'egeo tutte raccolte sotto il controllo di Atene non c'è un'idea statale in tutto ciò c'è un'idea che ricorda più un'organizzazione di controllo in qualche modo anche un'organizzazione di taglieggi atori l'idea originaria è che attorno ad Atene appunto nella lega di Delo si organizzino tutte le città della Grecia che temono i Persiani e tutte insieme contribuiscano a mantenere una flotta che possa combattere quella persiana una flotta che in realtà più volte viene impiegata e più volte sconfigge
i Persiani fino ad arrivare a una pace non si sa quanto formale e quanto invece una pace semplicemente di fatto che esclude la presenza persiana in tutto l'egeo originariamente i contributi alla flotta potevano essere dati o in danaro o con delle navi un po' alla volta anche per la la spinta ateniese ma con la totale complicità degli alleati il contributo diviene un contributo solo in danaro il foros e Esistono le le iscrizioni abbiamo i reperti epigrafici nei quali ci sono questi elenchi di decine e decine di città con la cifra che devono pagare ogni anno
certo all'inizio Il sistema è un sistema che combatte i Persiani quindi il foros questo denaro versato Agli ateniesi vede un preciso Contraccambio poi un po' alla volta la pressione persiana scompare ma bisogna continuare a pagare il foros e gli ateniesi diventano più esigenti nelle esazioni anzi gli ateniesi cominciano a impiegare questo denaro all'interno della loro città e immaginano addirittura di potersi permettere dei momenti espansivi terrestri per cui ci sono una serie di spedizioni verso soprattutto verso Nord verso la Beozia che sfociano in quella che poi secondo alcuni è addirittura una prima guerra del Peloponneso il
meccanismo di potere degli ateniesi genera anche fra quelli che una volta erano i loro alleati e che adesso sono i loro sudditi una serie di vere e proprie rivolte di tentativi di uscita dalla di Delo non c'è più il pericolo persiano e allora sono prima i Sami poi sono gli eubei gli abitanti di quella grande isola che si trova a nord dell'Attica a dichiarare la loro uscita dalla Lega di Delo Ma ogni volta gli ateniesi si presentano in armi che molto determinati per imporre nuovamente la partecipazione alla lega e quindi il pagamento del forus intanto
anche la situazione interna ad Atene cambia nasce quel sistema che verrà chiamato di democrazia radicale la società ateniese è in qualche modo complessa Atene è la la più vivace delle città greche gli ateniesi sono intraprendenti per definizione e la loro società vive a cavallo di due gruppi sociali Esistono i proprietari terrieri tutto il mondo a loro collegato che sono legati a una politica di rapporto con la terra è un sistema tradizionale anche un sistema di rappresentanze che Affida a pochi le decisioni a coloro che possiedono la terra e che quindi hanno degli interessi e appare
normale a loro che a decidere sia Chi ha interesse nelle questioni non chi non ha nulla e quindi non si capisce perché debba decidere Dall'altra parte invece si sviluppa sempre di più un ceto Di nulla tenenti però legati al commercio alla navigazione alle costruzioni navali quindi all'artigianato e anche semplicemente allo stare al Remo una trireme imbarca quasi 200 persone di equipaggio e quindi Coloro che stanno al Remo diventano importanti per la città e chiedono sempre di più di partecipare alla vita pubblica la partecipazione alla vita pubblica avviene attraverso le magistrature che diventano sempre più numerose
e che sono a pagamento nel senso quotidianamente chi ricopre una carica ad Atene riceve un piccolo emolumento è una sorta di assistenzialismo generalizzato una consociativa una società nella quale il denaro pubblico ottenuto spesso attraverso le contribuzioni degli alleati si rovescia su tutta la cittadinanza le magistrature ad Atene vengono estratte a sorte perché il sorteggio fra gli aventi diritto è il meccanismo tipico della democrazia almeno della concezione ateniese della democrazia solo maggiori ossia la strategia i 10 capi della città che vengono nominati ogni anno queste magistrature maggiori sono elettive quasi tutte le altre invece sono affidate
sulla base di un sorteggio famose per esempio la la partecipazione alle giurie un sorteggio che permette questa distribuzione di denaro praticamente a tutta la città a fronte di questo sistema ateniese molto dinamico espansivo che ha bisogno di allargarsi sempre di più per per mantenersi in vita per mantenere lo slancio che ha sta il sistema Spartano che è un sistema bloccato Sparta ha raggiunto una sorta di punto di equilibrio attorno alla metà del vio secolo avanti Cristo più di C anni prima della guerra del Peloponneso e lo ha raggiunto attraverso la conquista della messenia la messenia
è la regione immediatamente a ovest della Laconia la Laconia è la la regione Dove si trova Sparta la regione più fertile del Peloponneso e forse di tutta la Grecia con l'invasione della messenia e la sottomissione dei messeni gli Spartani hanno organizzato un sistema chiuso in qualche modo immobile un gruppo di famiglie non numerosissime si calcola che i capi famiglia che portavano le armi cioè coloro che portavano le armi come spartia Perché i capi degli spartani si chiamano spartiati non siano mai stati più di 2000 quindi un gruppo di persone compresi le donne i bambini i
figli cadetti che non non Partecipavano alla forma di di potere compiuto non avevano la piena cittadinanza poteva essere un gruppo che non arrivava alle 10.000 persone e si trovava a controllare un Praticamente sterminato se comparato a quello delle altre città della Grecia Ora il sistema Spartano è sostanzialmente un sistema di alleanze un sistema di deterrenza si potrebbe dire la forza militare spartana si basa su la capacità di tenere insieme gli alleati e di imporre l'idea dell'imbattibilità spartana perché poi la forza militare reale in termini numerici che gli Spartani potevano esprimere era bassa e soprattutto non
avevano alcun interesse di conquista di espansione ulteriore del loro sistema già avevano grossi problemi a controllare la tutto il sud del Peloponneso che nel nel sistema Laconia messenia era quello che dava loro da mangiare D'altra parte il sistema Licurgo che si immaginava organizzato da questo politico da questo statista Spartano non si sa nemmeno quando comunque nei nei primi anni del del sesto secolo avanti Crist non prevedeva il denaro a Sparta non si batteva moneta il sistema era un sistema fortemente legato agli scambi ai rapporti personali al baratto al favore rituale e a fianco di questo
nonostante l'esibizione e il il costante ricordo della durezza della vita spartana In sostanza gli spartiati maggiorenti Spartani passavano la vita fra la palestra le feste e i Sisi che erano le mense comuni degli spartani solo degli uomini che si ritrovavano insieme a cena tutte le sere e davano sfogo al loro spirito gli Spartani erano famosi per le battute da ricordare che era proibito tornare a casa dal sisio portando una fiaccola perché voleva evitare che si tornasse a casa ubriachi noi ci sentiamo ancora alle 8 della sera domani sempre su Radio 2 Buonasera da Sergio [Musica]
Valsania perché scoppia la guerra del Peloponneso fra Spartani e ateniesi Tuci il grandissimo storico Che ci racconta questa guerra ci dà due ordini di spiegazioni ci dà delle spiegazioni immediate di eventi concreti che succedono e ci dà una spiegazione teorica una spiegazione strategica potremmo dire la parte tattica degli eventi si sviluppa in luoghi diversi e fa parte pressione espansiva ateniese anche commerciale soprattutto commerciale che va ad urtare contro gli interessi non degli spartani ma degli alleati degli spartani un episodio importante è quello di corcira corcira era una colonia Corinzia che si trova in contrasto con
una sub Colonia c'è una colonia dei corcira epidamno nella quale c'è stato un un colpo di stato sono andati al potere i democratici come li chiamiamo oggi Ora gli epidamn Esi chiedono sostegno ai corc che lo rifiutano E allora si rivolgono direttamente ai Corinzi che invece decidono di intervenire ora si crea una situazione di contrasto per questo intervento corinzio in zona corcira è l'attuale Cefalonia i Corinzi arrivano con una squadra navale ma sono battuti dai corc si riorganizzano e si preparano questo episodio avviene nel 435 ma nel 433 i Corinzi si sono organizzati hanno investito
di più e si preparano a tornare per riaffermare la loro egemonia il loro diritto di intervento nella zona A questo punto spaventati icir si ateniesi chiedendo ad Atene di intervenire in loro sostegno contro Corinto qui l'episodio si fa anche più incerto perché gli ambasciatori dei corcan balenare Agli ateniesi la grandissima utilità di un'alleanza con loro però gli ateniesi sono di scatenare una una guerra di fare partire un confronto con il peloponnesiaci e quindi mandano una squadra di osservazione div 20ti triremi questa squadra di osservazione compie il Periplo del Peloponneso e partecipa in modo abbastanza strano
allo scontro fra e coresi lo scontro fra la squadra Corinzia forte di 80 triremi e quella corcira forte di 60 avviene presso le isole sibota è è una battaglia che Tucidide descrive segnalando il basso livello tecnico del combattimento C combattevano come i peloponnesiaci non come gli aten avevano i ponti ingombri di armati di armati anche Con l'armatura oplitica e non combattevano manovrando ma praticamente schiantandosi gli uni contro gli altri e poi combattendo una battaglia quasi terrestre Certo i peloponnesiaci sono un po' indietro come arte nautica rispetto Agli ateniesi comunque combattono sostanzi con tecniche pari e
i Corinzi riescono questa volta a guadagnare un certo sopravvento sui corcira flotta ateniese ci sono le 20 triremi ateniesi che sono lì con compito di osservazione di sostegno insomma gli ateniesi quando i loro amici corcira alla zona della Battaglia si avvicinano minacciosi in perfetta formazione i Corinzi capiscono che non possono insistere e devono rinunciare a quella che considerano la loro giusta vendetta sui corcira i Corinzi si ritirano ma sono molto seccati per quello che accade e sono molto seccati con gli ateniesi anche per un altro episodio l'episodio di potidea che sta avvenendo nella parte est
della Grecia potid è una città della calcidica anche questa città della calcidica che è quella regione che finisce anche quella con tre lunghi Promontori calcidica adesso c'è Monte Atos La Repubblica monastica più grande praticamente che ci sia in Europa potidea è Colonia Corinzia e riceve ogni anno da Corinto un magistrato una sorta di luogotenente corinzio un addetto a controllare il sistema politico di potidea e a controllare la correttezza dei rapporti con la madre Patria potidea però è anche città della lega di Delo che paga il foros annuale Agli ateniesi in un momento Evidentemente gli ateniesi
temono che la presenza di un magistrato che viene da Corinto possa suscitare dei momenti anti ateniesi in una regione che considerano Abbastanza delicata per cui impongono a potidea di scacciare il magistrato annuale che viene da Corinto e anche di abbattere le mura perché l'abbattimento delle Mura chiaramente impedisce ogni tentativo di ribellione perché mette la città alla mercè anche di una piccola spedizione nemica i podei Si rifiutano a questo punto da Atene parte una spedizione per ricondurre potidea alla ragione e da Corinto parte una spedizione per sostenere Ensi di potidea quindi a corcira si è quasi
combattuto all sibota nei pressi di corcera si è quasi combattuto fra Corinzi e ateniesi app potidea si combatte fra Corinzi e ateniesi a potidea gli ateniesi assediano i Corinzi C'è poi il famoso decreto di Megara Megara è una città che si trova sulla costa del Peloponneso Fra l'attica e il Peloponneso ed è una città commerciale una città che data la sua posizione È vicina a Corinto non è lontana da Atene si trova nel Peloponneso non è neanche distante da Argo nella sua posizione ha delle difficoltà trovare un sistema di alleanze che la garantisca in questa
serie di giri di walzer potremmo dire si trova a un certo punto in contrasto con Atene e allora gli ateniesi stabiliscono di chiudere ai megaresi tutti i mercati della del loro Impero della lega di Delo questo praticamente esclude Megara dalla possibilità di se non con Corinto per via di terra taglia via Megara dal novero delle città commerciali e navali anche i megaresi quindi trovano motivo di fortissima irritazione nei confronti degli ateniesi che cosa possono fare tutte queste città del Peloponneso sistema Spartano alle quali si uniscono i beoti che anche loro hanno dei motivi di contrasto
con gli ateniesi dalla cui egemonia Si sono liberati con la battaglia di coronea pochi anni prima e che però vedono costantemente questo desiderio degli ateniesi attraverso la loro base fidatissima di platea di ingerire nelle nelle vicende della Beozia succede che forse d'accordo forse addirittura in una specie di piccolo congresso degli alleati degli spartani gli ambasciatori dei Corinzi dei Beoti dei megaresi e anche di altre città che hanno piccoli o grandi motivi di contrasto con Atene si rivolgono agli Spartani perché intervengano perché facciano che cosa Perché esercitino la loro responsabilità di direzione politica della Lega del
Peloponneso il sistema degli spartani si basa sulla loro autorevolezza sul fatto che la loro direzione politica e militare viene accettata dalle altre città del Peloponneso adesso sono chiamati a difendere gli interessi dei loro alleati da un'ingerenza ateniese secondo Tucidide la ragione della guerra sta in questo sta nel fatto che gli Spartani a un certo punto hanno paura della forza espansiva del sistema ateniese temono che il loro sistema venga danneggiato in maniera forse irreparabile dall del sistema ateniese che comincia a logorare alcune parti del sistema Spartano Corinto è la grande città commerciale del Peloponneso è fedele
alleato degli spartani è danneggiata pesantemente dall'attività militare e politica degli ateniesi i beoti sono amici degli spartani sono una società in qualche misura anche simile a quella spartana oligarchica e protestano per le ingerenze ateniesi e chiedono l'aiuto degli spartani se gli Spartani non partecipano a questo momento di lotta contro gli ateniesi rischiano di rimanere tagliati fuori dalla lotta e soprattutto di vedere messa in discussione la loro egemonia in qualche modo loro sono responsabili di tutto il sistema greco Lo stile e le forme narrative di Tucidide sono abbastanza particolari sono molto precise per esempio Tucidide ama
ricorrere al discorso diretto discorso fra virgolette riportando le parole precise poi chiaramente si tratta di un artificio roro non poteva avere i resoconti stenografici di interventi occorsi in luoghi lontani e diversi e soprattutto in ambedue i campi anche in momenti molto riservati però la la sua capacità di trasmettere in questa maniera diretta il pensiero esesso nelle varie occasioni è un grande strumento di sintesi estremamente efficace e molto efficace è l'intervento che ci viene riportato da Tucidide dei Corinzi davanti alla Pella l'assemblea degli spartani degli spartiati più esattamente ovvero degli aventi diritto al voto di quei
2000 proprietari di piccoli appezzamenti Terrieri che consentivano loro praticamente di vivere senza lavorare e di partecipare alla mensa comune il sisio degli spartani che è il momento di socializzazione e di tenuta anche di coagulo della società spartana i Corinzi sostanzialmente denunciano l'attività sfrenata degli ateniesi la loro insaziabilmente lenti di non voler fare le cose di rimandare le decisioni però non c'è più Temp dicono i Corinzi non potete pensare di rimanere in qualche modo fuori dalla storia in questa sorta di strano Paradiso che vi siete costruiti e in effetti è improbabile che gli Spartani desiderino veramente
entrare in guerra però sono preoccupati e il conflitto fra l'idea della Pace e l'idea della guerra ci viene raccontato di nuovo da Tucidide con due discorsi in prima persona la Pella Ascolta gli ambasciatori Ascolta I Corinzi Ascolta I beoti Ascolta I megaresi Dopodiché tutti gli estranei vengono fatti uscire e quindi è improbabile che Tuci esattamente che cosa viene detto tutti gli estranei vengono fatti uscire e poi fra di sé gli Spartani decidono Come comportarsi Tucidide ci riferisce due interventi per stabilire Come comportarsi il primo intervento è quello del re del re di Sparta Di archidamo
che parla a lungo intervento è più secco bruciante di uno degli efori gli efori sono i cinque magistrati annuali che vengono eletti dagli Spartani che praticamente dirigono tutta la politica cittadina quando non si tratta di guerra perché praticamente i re di Sparta hanno solo il diritto a sedere nella gherusia che sarebbe una sorta di corte suprema spartana di 30 anziani poi i re hanno diritto di comandare l'esercito in guerra e hanno diritto a doppia porzione quando si mangia Questi sono i poteri dei due re di Sparta questa monarchia congiunta quindi davanti alla Pella per decidere
della guerra e della Pace parla prima re archidamo il re anziano più prestigioso e poi parla uno degli efori stelida noi ci sentiamo domani alle 8 della sera sempre su Radio 2 a risentirci da Sergio [Musica] Valzania Tucidide nel suo racconto fa parlare in prima persona il re di Sparta archidamo E poi foro stelida parlano di fronte all'assemblea degli spartani per decidere della guerra o della Pace il re archidamo è per la pace il suo un intervento lungo nel quale spiega in qualche modo anche le ragioni della guerra ma sostiene che le ragioni della Pace
sono prevalenti soprattutto perché Sparta non ha ancora secondo lui gli strumenti per poter combattere contro una grande potenza navale e Mercantile come Atene c'è una frase particolarmente significativa nel nel discorso di archidamo il re dice ai suoi cosa vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli la guerra l'intervento di replica di stelida è secco brevissimo e praticamente dice una cosa sola adesso mai più l'equilibrio di potere di Potenza all'interno del mondo greco sta cambiando se noi deludiamo i nostri alleati questa volta forse non ci sarà un'altra occasione per riequilibrare azione all'interno del mondo greco e rischiamo
di consegnare Agli ateniesi un'egemonia irreversibile la votazione avverrà per separazione dell'assemblea da una parte quelli che sono per la guerra dall'altra quelli che sono per la pace quelli per la guerra sono molto più numerosi così nell'inverno Fra il 432 e il 431 gli Spartani votano per la guerra la guerra però non comincerà direttamente fra Spartani e ateniesi la guerra comincia In Beozia con un colpo di mano dei tebani ai danni dei plateesi platea è una città particolare è una città in qualche modo sacra alla memoria della grecità Perché vicino alle sue Mura che si è
combattuta nel 479 la battaglia finale del confronto fra greci e persiani sotto le mura di platea l'Armata greca comandata dallo Spartano Pausania ha sconfitto definitivamente gli invasori persiani la morte di onio il generale persiano fu il segnale della rotta per i Persiani che da allora non hanno più tentato o non sono più riusciti a raggiungere la Grecia Ebbene questa piccola città è fedelissima ad Atene è fedelissima ad Atene da un governo democratico sul tipo di quello ateniese contro questa città contando su degli aiuti interni alla città qualcuno dei maggiorenti è favorevole a riportare platea in
aria beota 300 tebani irrompono all'alba nella città Qualcuno ha aperto loro le porte in realtà i tebani vogliono solo cambiare l'allineamento politico di platea però i plates non sono d'accordo i tebani pensano di controllare la città realtà non è così perché i plateesi resistono riescono a organizzarsi le donne tirano i mattoni le tegole delle case dai tetti anche i bambini combattono e poi i tebani non conoscono la città platea come tutte le le cittadine greche complicata vie strette angoli ciechi e quindi i plates anche se presi sorpresa riescono ad avere il sopravvento sugli assalitori hanno
il sopravvento riescono a chiuderli in una casa riescono a convincerli alla resa E poi proditoriamente secondo i tebani Perché vengono meno alle condizioni di resa li uccidono tutti la guerra comincia nel sangue anche se è riuscita a sfuggire al primo attacco dei tebani beoti platea viene ugualmente assediata Intanto in primavera nella primavera del 431 l'Armata spartana entra in Attica entra in Attica con l'intento di devastare i campi bruciare le case Pericle ha Previsto questa questa mossa E ha calcolato che i danni che gli Spartani possono infliggere all'attica non sono un danno strategico per gli ateniesi
per cui l'attica la regione attorno ad Atene controllata da Atene Dove vive una parte dei suoi cittadini non sarà difesa tutti gli ateniesi si rifugiano dentro il grande sistema fortificato che fu costruito ancora da Temistocle il sistema fortificato che garantisce ad Atene il collegamento col suo porto col Pireo sistema viene chiamato le lunghe Mura appunto per per Com è organizzato in realtà si tratta di una striscia di terra che collega la città al mare e garantisce alla città la possibilità di rifornirsi via mare in qualche modo gli ateniesi abbandonano la terra per trasformarsi in una
specie di Isola un'isola che non ha delle spiagge ma ha delle Mura ma comunque una scelta per il mare e contro la terra in fondo la la guerra del Peloponneso comincia come guerra fra una grande potenza navale Atene e una potenza puramente terrestre come Sparta archidamo rimane alcune settimane col suo corpo d' invasione in Attica c'è stata anche un una discussione sui danni che una simile operazione potesse infliggere agli invasi soprattutto si è detto che in una stagione nella quale il grano È ancora verde e non si può bruciare con attrezzature abbastanza rudimentali è difficile
sradicare un ulivo o tagliare completamente i vigneti e poi un esercito di invasione resta un esercito e non si può immaginare che si sottoponga a lavori pesantissimi di distruzione manuale dei beni del nemico comunque l'esercito Spartano è costruito in maniera tale Da dover tornare nel Peloponneso sono quasi tutti contadini i combattenti le truppe degli alleati di Sparta per cui devono tornare ai loro campi per lavorare i loro campi intanto gli ateniesi partendo dal Grande Porto del Pireo con le loro triremi si sono recati lungo le coste del ponneso e con una serie di piccoli sbarchi
di azioni Potremmo dire di commando si sono dati a danneggiare il territorio del nemico soprattutto quello limitrofo alla costa Comunque il primo anno di guerra si chiude esattamente come Pericle aveva previsto il colpo degli spartani non è andato a Segno perché gli ateniesi rifiutato la battaglia campale invece i danni al Peloponneso sono stati pari se non superiori a quelli che i peloponnesiaci sono riusciti a infliggere all'attica il secondo anno di guerra si apre Praticamente come il primo con l'invasione dell'Attica portata dall'esercito peloponnesiaco sempre comandato da archidamo e ateniesi che si stringono all'interno del loro sistema
fortificato protetti dalle lunghe Mur Però già il secondo anno di guerra c'è un imprevisto scoppia la peste ad Atene la peste viene dall'oriente Però sicuramente la costrizione di tutta la popolazione ateniese Dietro le Mura a aggravato i danni eh del morbo sicuramente le condizioni igieniche sono pessime e inoltre si è commesso un errore Atene sta assediando ancora potidea la città dei Corinzi che non ha voluto rinunciare ai propri rapporti con la madre patria e proprio l'assedio di potidea è stata una delle cause scatenanti della guerra siccome ci sono dei problemi a proseguire l'assedio viene mandato
un corpo di spedizione di rinforzo a potidea viene mandato dalla città nella quale la peste già scoppiata per cui il morbo viene trasferito anche fra gli assedianti di potidea e anche fra Lis si hanno moltissime vittime che gli ateniesi abbiano un momento di incertezza su sulla conduzione della guerra appare evidente dal fatto che dopo 15 anni nei quali era stato consecutivamente rieletto stratego ogni anno per quest'anno Pericle non viene rieletto anzi gli viene Imposta una multa non sappiamo bene esattamente la ragione ma sappiamo che non è rieletto stratego e viene multato in qualche modo gli
ateniesi lo considerano colpevole per la la disgrazia che si Sta battendo su di loro comunque le cose non vanno malissimo per gli ateniesi certo la peste è una un fatto molto grave ma Atena è una città demograficamente ricca e poi nell'inverno fra il 30 e il 29 Finalmente si arriva alla conclusione dell'assedio di potidea è stato un assedio molto duro perché anche se podde è una città sul mare è una città Nella calcidica d'inverno fa freddo Fa molto freddo fra gli assedianti C'è stato anche un Combattente d'eccezione si potrebbe dire è un Combattente famosissimo c'era
Socrate fra gli assedianti e Quando verrà processato Socrate ricorderà di essere stato a combattere a potidea per la Patria Comunque potidea si arrende anche se ci saranno degli strascichi per la resa di potidea gli ateniesi hanno sempre da ridire Secondo molti le condizioni di resa sono state troppo lievi troppo miti infatti è stato consentito agli abitanti di allontanarsi con tutto quello che riuscivano a portare addosso che dopo un assedio durato quasi 2 anni viene considerato molto mite però i I generali sostengono che già l'essere riusciti a portare in fondo la campagna vincendola va considerato un
successo e comunque Atene ruscita a dimostrare che non si può uscire dalla sua Alleanza senza andare incontro a delle gravi punizioni il terzo anno di guerra forse anche sulla scia della caduta di potidea e del fatto che gli ateniesi sono riusciti a bloccare la il golfo di Corinto Pericle viene rieletto alla strategia alla massima magistratura non riuscirà però a svolgere completamente il suo mandato perché la peste uccide anche lui molto si è detto sul fatto che Atene dopo appena 2 anni e mezzo di guerra si vede privata del suo capo carismatico e della sua mente
strategica i grandi estimatori di Pericle pensano che la sua conduzione Avrebbe potuto aiutare molto Atene durante la guerra i detrattori invece sostengono che pericles si è scomparso nel momento migliore per lasciare un grande nome ai posteri dato che dopo aver trascinato Atene nella Guerra È scomparso e quindi di come la guerra si svilupperà non porta responsabilità Fatto sta che la guerra Comincia a diventare anche guerra navale O almeno i Corinzi e gli Spartani vorrebbero farla diventare tale i Corinzi devono farla diventare tale Corinto è una città commerciale Conta su un porto su due Porti anche
perché esiste lismo di Corinto non lo stretto di Corinto quindi Corinto si trova Eh punto di passaggio fra il mare dell'est e quello dell'ovest il golfo di Corinto che separa la Grecia continentale dal Peloponneso è una lunga strada carreggiabile e un mare tranquillissimo nel quale il trasporto delle merci costa molto poco e quindi i Corinzi che controllano questa posizione di passaggio praticamente fra il mare geo e il Mare Adriatico lo Ionio sono una città assolutamente commerciale se gli ateniesi bloccano l'uscita del golfo di Corinto il commercio corinzio ne rimane distrutto e allora i peloponnesiaci con
la loro flotta cercano di la situazione affrontano davanti a naupatto la flotta ateniese comandata da formione il vantaggio numerico è per i peloponnesiaci ma il vantaggio nautico di formione è enorme formione con 40 navi sconfigge 50 navi peloponnes allora Pensa che ci sia stato un vuoto di comando manda altri comandanti più bravi e allora i peloponnesiaci con un vantaggio ancora superiore sfidano di nuovo formione in mare formione accetta la sfida e i peloponnesiaci questa volta riescono a vincere il primo impatto E allora formione si ritira mentre formione si ritira e peloponnesiaci si lcio in avanti
all'inseguimento ma non sono capaci di mantenere compatta la formazione e quindi per inseguire gli ateniesi rompono la loro formazione si disperdono Allora gli ateniesi voltano le loro navi tornano all'attacco e sconfiggono nuovamente i peloponnesiaci l'arrivo di altre 20 triremi ateniesi farà sì che sia precluso per sempre O almeno per la durata della guerra il passaggio del golfo di Corinto ai Corinzi che per questo rimarranno molto astiosi nei confronti degli ateniesi anche se la guerra per loro sarà rovinosa ci sentiamo domani sera sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 a risentirci da Sergio [Musica]
Valsania [Musica] il quarto anno di guerra sembra aprirsi favorevolmente agli Spartani la peste ad Atene si è placata e l'esercito Spartano invade di nuovo l'attica Però succede soprattutto una di quelle cose che sembrano segnare Una svolta nella guerra o potrebbero segnare una svolta della guerra uno dei maggiori alleati o comunque dei maggiori sudditi dei maggiori membri dell'impero ateniese si ribella l'isola di Lesbo la città di Mitilene denuncia l'accordo con Atene e chiede ai peloponnesiaci di essere sostenuta nella lotta contro Atene nella lotta che subito gli ateniesi iniziano per riprenderne il controllo la prima cosa che
fanno i peloponnesiaci è inviare uno specialista il generale saleto a dirigere le operazioni militari a Mitilene per difendersi dal corpo di spedizione ateniese appena arrivato Però questo non basta bisogna mandare una flotta mandare la flotta peloponnesiaca nell'egeo nel mare controllato dagli ateniesi n nella zona che gli ateniesi considerano assolutamente di loro pertinenza la difesa dell'isola di Lesbo per questo ci sono dei ritardi dei gravi ritardi è solo un anno dopo l'inizio della rivolta che il navarco alcida parte con la squadra peloponnesiaca e arriva in ritardo Arriva che Mitilene è già caduta mano Agli ateniesi la
caduta di Mitilene è complessa ma anche molto significativa nel suo sviluppo Innanzitutto la caduta della città non avviene perché gli assedianti sono riusciti a irrompere nella città né perché gli assediati hanno finito è successo un episodio di quelli che i greci chiamano di stasis cioè di lotta interna per difendere la città il comandante Spartano saleto ha pensato si dovessero distribuire le armi ai cittadini si dovessero armare più cittadini possibile si è rivelato per lui un errore tragico perché una volta armati i popolari si sono ribellati agli oligarchi che avevano diretto la rivolta e Hanno imposto
la resa della città in qualche modo saleto ha armato i nemici interni che esistevano dentro la città è stato sconfitto saleto viene subito ucciso e poi si apre ad Atene il dibattito di fronte all'assemblea su come si debbano trattare i vinti è un dibattito al quale Tucidide dà molto spazio perché Tucidide riflette molto su sulla prassi sulla necessità Tucidide non è come Erodoto non pensa che esista un bene una giustizia fuori dal mondo è è un grande materialista e anche questo gli ha garantito un grande futuro che per noi è un presente come storico e
come modello di scrittura storica la punizione per gli abitanti di metilene che hanno tentato di liberarsi dal Giogo dell'Alleanza con gli ateniesi un'alleanza che si concretizza nella necessità di pagare una tassa un balzello verrebbe da dire un pizzo con una parola Sicili Agli ateniesi in cambio daii un pericolo che in realtà non esiste più cleone che è diventato il capo della della parte più estrema della Fazione più estrema ad Atene propone una punizione esemplare uccidere tutti gli uomini e vendere donne bambini come schiavi cleone riesce anche a fare aare dall'Assemblea questa risoluzione E allora parte
una nave da Atene per dare queste istruzioni ai comandanti ateniesi che hanno vinto lo scontro di Mitilene hanno vinto l'assedio hanno conquistato Mitilene e dire loro che l'assemblea ha preso questa decisione chi non è d'accordo con cleone però riesce giorno dopo a fare riconvocare l'assemblea l'assemblea si riconvoca e in questa seconda assemblea c'è un grande confronto oratorio O almeno Tucidide racconta e riferisce di questo confronto fra cleone e diodoto il confronto è su che cosa convenga fare più che su che cosa sia bene fare cleone sostiene che una punizione esemplare farà sì che nessun altro
osi ribellarsi ad Atene invece diodoto sostiene che questo è un modo per impedire ripensamenti se Mitilene verrà punita in maniera feroce ogni altra città che dovesse imboccare quella strada combatterà fino allo stremo delle forze prima di cedere diodoto ricorda anche che alcuni mitil enesi sono rimasti amici degli ateniesi sono stati loro a dare la città ad Atene per cui usare clemenza È un'arma politica prima che un'arma semplicemente di benevolenza non è un gesto solo benevolo ma è è un gesto politicamente corretto non sappiamo se sono solo queste considerazioni o anche considerazioni umanitarie quelle che fanno
sì che l'assemblea ateniese cambi il proprio parere e allora viene armata una seconda nave che deve andare a Mitilene a portare il Contrordine ad Atene ci sono gli ambasciatori mitil enesi che sono stati mandati dagli abitanti della città per per orare la loro causa davanti all'assemblea hanno del danaro e pagano così bene i rematori di questa seconda nave che arriverà prima la notizia del cambiamento della posizione dell'assemblea che la notizia della condanna dei mitil enesi per cui Atene sarà dura con Mitilene verranno abbattute le mura verranno affidate a dei Cleri ateniesi Quindi praticamente i milites
hanno perso la proprietà delle loro terre lavoreranno i campi degli ateniesi ma non hanno perso la loro vita alcida Intanto con la flotta peloponnesiaca è arrivato nei pressi di Mitilene ma ha scoperto di avere fatto tardi e allora il più rapidamente possibile Torna dietro torna verso il Peloponneso riattraversa tutto l'egeo l'episodio della crociera di alcida è un episodio abbastanza controverso in qualche modo Tucidide cerca di farci capire che si tratta di una fuga che alcida ha sempre paura di essere intercettato dagli ateniesi Certo è che era da praticamente da una cinquantina d'anni che l'egeo non
vedeva una flotta che non fosse ateniese in qualche modo la crociera di alcida è o potrebbe essere il segnale di un riscatto peloponnesiaco e poi per una flotta soprattutto per una flotta a remi lo stare in mare e eh l'addestramento degli equipaggi è una componente essenziale nella possibilità di esistere però la flotta peloponnesiaca si deve trasferire rapidamente dal fronte est dal fronte dell'egeo al fronte ovest a corcira dove c'è stato un clamoroso ribaltamento di alleanze all'inizio della guerra i democratici erano sostenuti dai Corinzi e quindi dai peloponnesiaci mentre invece gli oligarchi i maggiorenti erano sostenuti
dagli ateniesi in uno dei confronti che poi hanno determinato l'inizio della guerra adesso c'è stato un ribaltamento di alleanze questo ribaltamento delle alleanze coincide con una sorta di guerra civile a corcira nella quale alla fine ad avere la meglio sono i democratici all'inizio l'intervento della della flotta peloponnesiaca che riesce a sconfiggere la flotta corcira sia in grado di spostare il peso i piatti della Bilancia di modificare l'equilibrio a favore degli oligarchi ma ancora una volta l'intervento della flotta ateniese di fronte alla quale Ammiraglio alcida non ha il coraggio di di rischiare la sua flotta fa
sì che prevalgano i democratici e ancora una volta la vicenda finisce in uno spaventoso bagno di sangue e raccontando di corcira che Tucidide sottolinea come la guerra del Peloponneso sia una guerra enda che ha tutte le caratteristiche della guerra civile non solo in quanto è combattuta da spartani ateniesi che in fondo sono le due anime della Grecia ma anche perché nelle città i sostenitori dell'una e dell'altra parte si affrontano si combattono all'interno della città e si combattono con una ferocia che fino a quel momento era sconos il 426 si è concluso con l'episodio di corcira
il 425 si apre con una nuova spedizione navale ateniese come sempre i peloponnesiaci organizzano la loro invasione dell'Attica che si è dimostrata strategicamente inutile ma sembra essere la loro unica arma per cui ripetono una specie di rituale Intanto una squadra ateniese si sta dirigendo verso corcira e addirittura verso la Sicilia perché l'impianto strategico ateniese è larghissimo gli ateniesi cominciano a immaginare una guerra che coinvolga la grecità nel suo senso più vasto quindi dalla parte orientale che arriva alle dell'attuale Turchia alla parte occidentale la Magna Grecia anche Pericle aveva immaginato interventi ateniesi nella Magna Grecia aveva
addirittura fatto fondare la colonia di Turi la Magna Grecia ha dei problemi per gli ateniesi perché La colonizzazione della Magna Grecia ha prevalenza Dorica quindi a prevalenza peloponnesiaca mentre invece gli ioni che sono più vicini Agli ateniesi che parlano anche il loro dialetto Hanno sviluppato la loro colonizzazione più verso est comunque una squadra ateniese si sta spostando sta faccendo il Periplo del Peloponneso per arrivare nella Magna Grecia gli ateniesi sviluppano un progetto secondario potremmo dire dice Tucidide che è una tempesta spere la squadra in quella che allora si chiamava la baia di Pilo adesso si
chiama la baia di navarrino lì fra l'altro si è svolta la battaglia che ha determinato la nascita della Grecia come Stato moderno La battaglia fra angl Franco russi e Turco egiziani nella quale la flotta turco egiziana fu distrutta e che portò alla nascita della Grecia moderna come Stato indipendente bene Si tratta di una Baia molto accogliente caratterizzata dal fatto di essere chiusa da un promontorio che scende da nord a sud e poi una lunga isola l'isola di sfacteria che prosegue la nella nel verso del del promontorio da nord a sud e chiude quest'ampia Baia della
spedizione ateniese fa parte lo stratego L'ex stratego fa parte de mosten Il generale Deen che non ha il grado di stratego Ma è stato autorizzato a compiere missioni particolari ed è lui che individua in questo in questo promontorio di Pilo il luogo nel ostruire un insediamento ateniese in territorio peloponnesiaco tucide dice che i due strategi che comandano la squadra non avrebbero voglia di perder tempo lì a Pilo però la tempesta continua sono bloccati gli ateniesi non amano stare con le mani in mano e allora anche se non hanno gli strumenti da da muratore portando le
pietre con le mani e portando l'argilla sulle spalle stando Chini e tenendo le mani intrecciate dietro la schiena in modo che l'argilla non scivoli giù dalla schiena e lavorando alcuni giorni costruiscono una specie di fortezza o comunque rafforzano in maniera molto sistematica e molto efficace di lo rafforzano e rendono possibile la sua difesa anche a pochi uomini contro molti uomini la flotta riparte restano poche triremi con un gruppo di opliti e di anche qualche armato leggero che difendono Pilo Pilo una rocca ateniese in territorio peloponnesiaco Domani sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2
a risentirci da Sergio Valsania la notizia della creazione della fortificazione di Pilo crea una specie di panico fra i peloponnesiaci e gli Spartani in parolare capiscono subito che Pilo per loro è un pericolo grave Pilo si trova in una zona poco abitata della costa della messenia la messenia è la regione che gli Spartani hanno sottomesso Dopo tre guerre sanguinosissima e che costituisce in qualche modo la loro Colonia in patria in messenia sono le grandi proprietà terriere degli spartiati dei capi degli spartani quindi dei peloponnesiaci che permettono il loro sistema di vita sono terre coltivate dai
messeni che si trovano in condizione iloticina e di che vivere sostanzialmente abbastanza bene alla comunità spartana La Fortezza di Pilo fornisce agli il Loti ai messeni la possibilità di fuggire la possibilità di cambiare vita basterebbe per loro andare a Pilo dagli ateniesi e poi sarebbero fuori dal sistema Spartano in più si può immaginare che fra i messeni ancora uno spirito di rivolta che potrebbe coagularsi attorno a questa presenza ateniese a Pilo per cui l'esercito che aveva invaso l'attica viene richiamato e anche la flotta viene richiamata a Pilo subito si tenta un assalto immediato alla rocca
di Pilo l'assalto viene comandato da brasida brasida è il più brillante dei Generali che gli Spartani abbiano al momento brillante è anche estremamente aggressivo estremamente disponibile a mettersi in gioco lui comanda personalmente l'assalto dal mare l'attacco dal mare brasida è con la flotta da un po' di tempo è stato fra i consulenti inviati contro formione inviati nel tentativo di aprirsi la strada nel Golfo di Corinto di eliminare il blocco ateniese al golfo di Corinto è una figura di grande prestigio fra gli Spartani e lui comanda l'assalto con grandissima determinazione deene ha capito qual è il
punto chiave della difesa di Pilo è una spiaggetta Su quella spiaggetta strettissima gli Spartani potrebbero sbarcare Allora ha disposto lì i suoi uomini migliori i suoi opliti più solidi appoggiati da alcuni Arcieri da parte di terra non c'è nulla da fare a parte di terra le fortificazioni sono state fatte molto bene e la Grecia classica non conosce macchine da edio E comunque gli Spartani non hanno avuto il tempo di fornirsi sbarcare questa piccola spiaggetta circondata da falsi fondali da scogli che spuntano dall'acqua ed è lì che de mosten si prepara a difendersi è lì che
Ida ordina alle sue navi di accostare una trireme non è esattamente un mezzo da sbarco e sotto costa manovra con una certa difficoltà quindi il timoniere il nocchiero della nave di brasida ha delle perplessità delle paure avvicinarsi alla riva perché teme di rischiare lo scafo ma brasida non ha dubbi la riconquista di Pilo è così importante che non si può salvare la nave per non riprendere Pilo è più importante sconfiggere gli ateniesi e riprendere questo Lembo di Peloponneso che avere una trireme in più quindi ordina di accettare ogni rischio però è anche complicato scendere da
una trireme sotto costa completamente armati per cui l'assalto lo sbarco fallisce brasida tenta in ogni modo di scendere dalle triremi e di conquistare la spiaggia tenta così tanto che viene ferito il suo scudo cade a terra e gli ateniesi se ne impadroniscono i compagni di brasida riescono a recuperare il corpo ferito del loro comandante ma devono ritirarsi mosten è riuscito nella prima parte del suo progetto è riuscito a impedire agli Spartani di riconquistare Pilo con un assalto improvviso è necessaria una nuova tattica un nuovo approccio alla conquista di sfac E allora gli Spartani puntano al
Blocco è chiaro che anche se Esiste qualche polla d'acqua addirittura un po' salata alla quale gli ateniesi possono abbeverarsi se bloccati non hanno speranza di resistere e allora si procede a un blocco da terra e dal mare e per rendere più efficace questo blocco gli Spartani spostano un contingente d' sull'isoletta di sfacteria l'isoletta che si trova di fronte a Pilo spostano un contingente di 420 opliti che deve controllare l'isola e impedire in questo modo il movimento Agli ateniesi intanto si cerca legname per organizzare qualche macchina d'assedio però la squadra sta and in Sicilia riceve notizia
di quello che sta avvenendo a Pilo E allora torna indietro forse si è trattato di una mossa concordata comunque improvvisamente la flotta ateniese ricompare all'alba la flotta peloponnesiaca come accade praticamente sempre non è in grado di contrastare quella ateniese gli ateniesi irrompono nella Rada nella Baia di Pilo affrontano la flotta peloponnesiaca e i peloponnesiaci scappano spingono le navi a Riva e Scendono dalle navi si danno alla fuga a quel punto gli ateniesi agganciano le triremi peloponnesi che per portarsele via Allora c'è uno scatto d'orgoglio dei peloponnesiaci che legano le navi dall'altra parte e cercano di
riportarle sulla riva e allora c'è questo lungo tiro e molla che poi in qualche modo viene vinto in questa gara di tiro alla fune hanno il sopravvento i peloponnesiaci perdono pochissimi metri Remi però hanno perso il controllo del mare il controllo del m attorno a Pilo è tornato decisamente in mano ateniese Pilo non è più bloccata però è bloccata sfacteria sull'isola di sfacteria si trovano 420 opliti peloponnesiaci Spartani e sono bloccati Questo è un momento di ribaltamento della situazione bellica gli Spartani che il fatto che 420 dei loro fra i quali anche una componente molto
elevata di spartiati ossia proprio della dei cittadini degli uguali dei cittadini con pieni diritti civici spartani che una componente così elevata della loro cittadinanza a rischio sia sufficiente per determinare l'esito della guerra In fondo la guerra Non l'hanno voluta loro l'hanno voluta i loro alleati gli Spartani l'hanno combattuta la stanno combattendo da 4 anni hanno invaso tre volte l'attica non è servito a nulla adesso che c'è un rischio reale per una parte della loro popolazione probabilmente si tratta quasi di un Deo dei maggiorenti spartani Laer non vale più la pena diere combattuta ci si può
mettere d'accordo e allora stipulano una tregua la garanzia della tregua è costituita addirittura dalla consegna della flotta peloponnesiaca Agli ateniesi è il pegno che garantisce la serietà delle intenzioni spartane e poi si contrattano delle dosi quotidiane di rifornimento consentono di trasportare sull'isola di sfacteria gli Spartani bloccati e si aprono le trattative degli emissari spartani Vanno ad Atene e di fronte all'assemblea chiedono che si aprano le trattative di pace dicono che sono disposti a concedere molto ma che chiedono Agli ateniesi di sul fatto che la guerra è una cosa strana a volte si è fortunati a
volte si è sfortunati forse non è il caso di approfittarsene troppo quando si è fortunati però si trovano di fronte cleone cleone che interpreta nella maniera più dura e rigorosa la guerra fra Sparta e Atene o meglio la posizione egemonica di Atene e la ricerca della massima egemonia possibile E allora cleone chiede una cosa che sa di non poter ottenere e la fa chiedere all'assemblea degli ateniesi chiede che le discussioni sulle condizioni di pace avvengano in pubblico e questo gli Spartani non lo possono fare le condizioni di pace dovrebbero essere favorevoli Agli ateniesi e pesanti
soprattutto per gli alleati degli spartani Non tanto per loro ma per i loro alleati e gli Spartani non possono dimostrare in pubblico di essere disponibili a cedere molto dei loro alleati in cambio della Pace possono dopo aver ottenuto la pace imporre ai loro alleati le condizioni ma non possono discuterne pubblicamente non possono dichiarare pubblicamente quanto sono disponibili a safare i loro alleati se non dopo che la pace è stata chiusa e allora di fronte a questa richiesta di cleone che cleone riesce a far passare l'assemblea ateniese anche i disponibilissimi plenipotenziari spartani devono tornare a sfacteria
e dire che la pace non si può avere gli ateniesi non restituiscono le navi che hanno avuto impegno per garantire la tregua e così la flotta peloponnesiaca è di fatto scomparsa però L'estate sta finendo a sfacteria sono bloccati i 420 Spartani e la flotta ateniese Controlla il mare attorno all'Isola ma una piccolissima striscia di terra protetta dalla fortezza di Pilo una striscia di terra così piccola che non c'è posto per far attraccare le navi gli ateniesi sono costretti a mangiare ai banchi di voga ai banchi dei remi e in più sono costretti a bere l'acqua
di Polla leggermente salmastra che c'è a Pilo sanno bene inoltre che con l'arrivo della stagione brutta dovranno abbandonare il blocco sfacteria Dove si trovano i 420 spartani che vengono riforniti faticosamente dei nuotatori che la notte attraversano la baia per portare loro qualche cosa da mangiare diventerebbero di nuovo liberi perché gli ateniesi non possono tenere una flotta di triremi attorno di sfacteria in inverno a comandare gli ateniesi c'è un uomo importante di Atene nieta che però in qualche modo è il il capo dei moderati ad Atene e si sa essere amico degli spartani E allora cleone
riesce a fare richiamare nieta ad Atene per avere conto e ragione di quello che sta avvenendo a sfacteria perché è stato cleone che praticamente ha rifiutato la pace vantaggiosa che gli Spartani offrivano e gli Spartani offrivano quella pace per la liberazione dei 420 dis sfacteria Se adesso li liberasse l'inverno gli ateniesi non avrebbero nulla da quella che invece è una grande vittoria tattica e forse addirittura cleone è sempre aggressivo E allora in assemblea accusa Nicia di non avere il coraggio di non avere la capacità tecnica per catturare quti 420 spartani In fondo non sono tantissimi
e le forze di nieta sono molto superiori Allora Nicia Lancia una sfida a cleone dice se pensi sia così Se sei così bravo vacci te ti cedo il comando e vai tu a sfacteria contro 420 opliti spartani catturali tu e l'assemblea comincia ad apprezzare questa proposta Tucidide ama o perlomeno si sente affine a Nia e molto poco affine a cleone E allora descrive questa scena come se cleone fosse in imbarazzo forse lo è davvero comunque cleone fa una promessa all'assemblea dice che tornerà entro 10 giorni portando i prigionieri e Tucidide dice i più saggi erano
contenti di questo perché pensavano che avrebbero avuto o i prigionieri spartani oppure avrebbero visto cleone in difficoltà tale di fronte all'assemblea che in fondo valeva la pena per liberarsi di cleone di non avere i prigionieri spartani il comando passa da Nice a cleone che subito associa a sé Demostene e parte con lui portando con sé soprattutto degli armati alla leggera noi ci sentiamo lunedì sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 sentirci da Sergio [Musica] Valsania arrivato a sfacteria cleone chiede la resa degli spartani che la rifiuta la notte stessa cleone fa imbarcare sulle
navi che abitualmente pattugliano l'isola i suoi uomini riesce a cogliere di sorpresa Le sentinelle spartane l'isola di sfacteria non è piccola e gli Spartani sono abituati a vedere le navi ateniesi che anche la notte incrociano attorno all'Isola Alla ricerca delle barchette con le quali gli Loti tentano di rifornire gli opliti bloccati a sfacteria e de mosten riescono a fare sbarcare sull'isola 10.000 uomini molto rapidamente di fronte a loro si organizzano i 420 spartani ormai diventati anche meno perché hanno perso qualcuna delle sentinelle colta di sorpresa i 400 opliti di epit si trovano di fronte così
1le opliti ateniesi con l'appoggio di altri forse 9000 comunque di altre migliaia di Fanti leggeri davanti ai 400 opliti spartani di epit Ada il comandante as sfacteria epit Ada sa di non avere molte speranze nella battaglia E allora decide per la tattica più diretta attaccare i 400 spartani avanzano in formazione con compatta nella loro falange verso i 1le opliti ateniesi Ma gli ateniesi non vogliono lo scontro neanche 1000 contro 400 perché sanno che potrebbero persino perderlo è capitato che gli Spartani anche in condizioni di Forte inferiorità riuscissero con la solidità della loro falang ad avere
il sopravvento su formazioni anche molto più numerose della loro deene affida il combattimento alla fanteria leggera e allora sono le frecce i sassi ogni tipo di proiettile che viene lanciato contro gli opliti Spartani mentre quegli ateniesi si ritirano e contro la fanteria leggera gli opliti armati pesantemente e chiusi nella loro formazione non possono fare molto fa molto caldo è una giornata afosa in più Gli spartani non hanno avuto il tempo di mangiare in più c'è stato un incendio sull'isola E allora tutto il terreno è coperto di cenere cenere che va negli occhi in bocca dappertutto
e poi i sassi le pietre Appena gli Spartani si avvicinano gli ateniesi si ritirano e alla fine sono gli Spartani che devono ritirarsi si ritirano sulla punta Nord dell'isola in una zona che praticamente è una specie di fortezza si ritirano lì si preparano a difendersi dall'attacco concentrato degli ateniesi anche se non hanno molte speranze non possono più essere riforniti quindi probabilmente dovranno cedere per fame però il capo dei messeni che sono presenti lì dalla parte degli ateniesi riesce a trovare un sentiero di montagna C'è sempre un sentiero che passa dietro line un sentiero che consente
di prendere gli Spartani alle spalle prenderli alle spalle e quindi improvvisamente gli Spartani che resistono a questa serie di attacchi degli ateniesi si vedono bersagliati anche da dietro a questo punto potrebbero forse essere sopraffatti ma cleone non li vuole uccidere cleone vuole dei prigionieri da portare ad Atene e allora dice ai suoi di fermarsi l'attacco si ferma gli Spartani e gli ateniesi si guardano negli occhi si confrontano sono a pochi metri di distanza e allora la proposta la proposta di arrendersi gli Spartani battono la Lancia Sullo scudo per far capire che sono disponibili a parlarne
epada È morto il comandante il vicecomandante è ferito gravemente rimane stifone il terzo in comando È lui che segue le trattative e le trattative sono molto semplici gli Spartani non possono arrendersi se non hanno l'autorizzazione dal loro comando Allora uno scambio di messaggi L'ultimo dei quali dice comportatevi come volete ma senza perdere L'onore e gli Spartani pensano ormai di avere dato abbastanza Come si suol dire e si arrendono sono 292 dei 420 che avevano iniziato la battaglia e sono quasi tutti feriti verranno portati ad Atene dove resteranno qualche anno Intanto la guerra sembra aver preso
un bruttissimo corso per gli Spartani l'episodio di sfacteria ha indebolito il loro credito la loro autorità all'interno del mondo greco e soprattutto Sparta È priva di una strategia non sa che cosa fare per vincere la guerra o per tentare di rimettere in moto una prospettiva vincente della guerra le invasioni dell'Attica non servono a nulla Ormai il mare è completamente perduto Però forse c'è una strada una strada che viene indicata da brasida brasida il miglior comandante Spartano è rimasto ferito nei combattimenti attorno a sfacteria però è guarito e adesso organizza crea un disegno strategico e lo
strumento per rendere Conc questo disegno strategico lo strumento è abbastanza semplice si liberano degli Loti si assoldano dei mercenari si pagano col denaro corinzio e si costituisce quindi un'armata che sia in qualche modo spendibile che sia possibile rischiare basta mettere in gioco la preziosissima armata Nazionale spartana che poi rischia di trovarsi coinvolta in disastri come quella di sfacteria e poi si spende questo esercito per via di terra cercando di aggredire quelle città sottomesse ad Atene che siano raggiungibili per via di terra e l'unica zona dove gli Spartani possono arrivare a piedi e la calcidica la
calcidica sotto la Tracia anche il vantaggio di essere vicina al regno di perdicca che è disponibile in cambio di un sostegno militare Spartano a rifornire questo esercito in chiave antien diese perché anche per dicca ha paura degli ateniesi della loro possibilità di allargarsi di estendere la loro area di influenza e Allora brasida comincia a organizzare il suo esercito dalle parti di Corinto che deve finanziare l'operazione e si trova coinvolto con le sue nuove truppe in un confronto più che una battaglia un confronto dalle parti di Megara nieta sta tentando di conquistare Megara e si trova
improvvisamente di fronte l'esercito di brasida non se l'aspettava e non si aspettava che la città fosse così ben difesa è la prima vittoria di brasida Senza neppure combattere niets vede l'esercito di brasida schierato E pensa che non sia opportuno combattere contro quell'esercito nel tentativo di occupare Megara E così nieta si ritira e brasida può partire per il suo viaggio verso nord il suo viaggio nel tentativo di colpire Atene dove è ancora possibile colpirla nell'unica zona del suo impero raggiungibile a piedi non è facile risalire dal Peloponneso alla Tracia E perché i beoti sono alleati dei
peloponnesiaci Ma poi bisogna attraversare tutta la Tessaglia per la regola del gioco a scacchiera siccome i beoti sono nemici degli ateniesi i tessali tendono a essere amici degli atenesi però brasida riesce a passare in velocità e poi può contare su l'amicizia delle famiglie nobili dei tessali che peraltro sono ostili ai beoti ma non molto ostili agli Spartani ai peloponnesiaci che sono più lontani e poi dice Tucidide che brasida per essere uno Spartano era bravo a parlare gli Spartani parlano poco si dice laconico per dire uno che parla poco spartani parlano per battute di solito Anzi
Plutarco ha raccolto proprio dei volumi di battute degli spartani e addirittura di battute delle spartane riconoscendo che a Sparta anche l'elemento femminile aveva una grande vitalità comunque brasida invece aveva anche delle capacità oratorie che riesce a spendere In qualche occasione spiegando le sue intenzioni Comunque il viaggio di brasida della sua armata è sorprendente tantè coglie di sorpresa la cittadina di acanto siamo già in autunno e ci sono tutti i grappoli d'uva sulle viti e sono pronti per la vendemmia e i cittadini di acanto improvvisamente vedono comparire l'Armata spartana lacedemone che invade tutta la campagna loro
scappano si ritirano nelle Mura della città e poi aspettano di sentire che cosa vogliono questi soldati assolutamente inaspettati all'inizio non hanno nemmeno capito di chi si tratti e ancora una volta brasida mostra la sua capacità di parlare è quasi un ricatto quello che fa Brasi dagli AC Cantini dice Io sono venuto a liberarvi sono venuto a liberarvi dal Giogo ateniese dalla necessità di pagare il foros Agli ateniesi però se voi non volete essere liberati mi mettete in una condizione tremenda perché il vostro non voler essere rischia di essere un cattivo esempio per gli altri che
io debbo liberare E allora se non volete essere liberati Io sono costretto a distruggervi non sappiamo quanto le minacce di brasida sulla città potrebbero essere realizzate Certo è che c'è tutta l'uva nei campi c'è un'annata di lavoro accanto addirittura quando comincia a battere moneta mette il grappolo d'uva sulle sue monete è un grande produttore di uva e di vino e poi le condizioni di resa Praticamente sono sono molto buone L'unica cosa che chiede brasida è che smettano di pagare le tasse Agli ateniesi e chi non vuole smettere di pagare le tasse e così accanto prima
città della calcidica apre le sue porte Bras Anfipoli è la chiave del sistema ateniese in Tracia Il posto si chiamava le nove strade prima di chiamarsi Anfipoli prima che gli ateniesi costruissero questa Colonia una delle loro pochissime colonie che praticamente è un centro di raccolta anche per abitanti di origine greca della Regione quindi si chiamava le strada era un posto di grande traffico e soprattutto è il luogo dove c'è il ponte sullo strimone quindi è il luogo nel quale si passa dalla zona Ovest alla zona est della Tracia o il rovescio è già inverno quando
brasida con i suoi arrivano dalle parti di Anfipoli E infatti sta nevicando con un colpo di mano riescono a conquistare il ponte strimone Dopodiché arrivano Praticamente prima dell'alba attorno alla città e riescono a catturare moltissimi abitanti di quelli che dormono fuori città Dopodiché ancora una volta brasida può esibirsi nelle sue capacità retoriche chiede di essere ascoltato dagli abitanti e ancora una volta offre delle condizioni giudicate Ottime per chi si deve arrendere ad Anfipoli c'è addirittura un responsabile ateniese esiste una presenza militare ancorché molto limitata degli ateniesi però le condizioni di brasida Oltre agli ostaggi che
tiene in mano sono molto buone perché brasida dice Chi vuole rimanere in città Rim chi vuole andarsene a 5 giorni di tempo per farlo e può portare con sé quello che vuole delle condizioni veramente Ottime per chi poi non è che ha tantissima voglia di rimanere in campo ateniese e quindi la città si prepara a passare in campo Spartano tanto sta avvenendo una specie di corsa perché il comandante ateniese ha mandato un messaggio aello che forse il suo superiore il suo collega che è proprio Tucidide quello che poi scrive la guerra del Peloponneso e Tucidide
si precipita con le sue triremi per arrivare a soccorso del collega per dimostrare la perché anche gli ateniesi mostrino i muscoli sotto le mura di Anfipoli per competere in qualche modo con le richieste di brasida forse basterebbe riuscire a convincere gli Anfipoli a non aprire le porte agli Spartani e gli Spartani dovrebbero ritirarsi non possono certo iniziare un assedio in inverno ma Tuci di arriva tardi e Anfipoli passa dalla parte degli spartani e dopo Anfipoli una dopo l'altra continuano a passare dalla parte degli spartani tutte le città della calcidica torone ha un forte presidio ateniese
che riesce ad asserragliarsi nel porto praticamente nella Cittadella del Porto E allora brasida offre un premio al primo che riuscirà durante l'assalto arrivare in cima alle Mura dei difensori e però Le Mura dei difensori sono preparate abbastanza malamente in parte sono mura di case e difensori caricano in cima a queste loro Mura sia l'acqua per spegnere gli incendi eventualmente appiccati che i sassi da lanciare in testa agli assalitori e poi ci salgono anche loro e poi queste mura crollano da sole Prima ancora dell'assalto degli spartani E allora il premio per la conquista di torone viene
dato al tempio brasida dà alla dea le 30 Mine che aveva promesso Per chi scalato per primo le mura di torone un'altra delle città che passano sotto il suo controllo nella calcidica noi ci sentiamo domani alle 8 della sera sempre su Radio 2 a risentirci da Sergio [Musica] Valsania la spedizione asida nella calcidica incia ha creato dei problemi dei problemi grossi Agli ateniesi possiamo dire che gli abbia messo paura o comunque ha creato dei timori tant'è che dopo quasi 10 anni di guerra si arriva a una tregua una tregua che dovrebbe basarsi sul mantenimento dello
status quo una tregua in vista di una possibile pace però è giusto la situazione della calcidica di di brasida che mette alla prova Questa tregua perché le città della calcidica continuano anche durante la tregua a voler passare dalla parte degli spartani a voler uscire dall'area di controllo ateniese e per Atene è importante sia il valore strategico di quelle città perché sono le città che garantiscono la rotta che collega Atene al Ponto e quindi alla sua fonte alimentare gli ateniesi mangiano il grano coltivato in Ucraina nella zona attorno alla Crimea sia il valore politico importantissimo gli
ateniesi non vogliono che altre città escano dalla Lega di Delo smettendo così di pagare il loro contributo ad Atene e ci sono alcuni episodi di defezione dal campo ateniese a quello Spartano che sembrano essere successive al momento della stipula della tregua Ma brasida sa di avere degli amici in quelle città che si sono Fidati di lui quindi non è disponibile restituirle Agli ateniesi e praticamente a mettere i suoi amici in mano alla vendetta ateniese quindi l'anno di tregua che pure si realizza in tutta la Grecia non si realizza di fatto in calcidica e quindi l'intero
meccanismo che sembrerebbe portare alla pace si arresta si arresta anche perché cleone ancora una volta è riuscito a convincere l'assemblea degli ateniesi che è più sicura la guerra della Pace e come è riuscito a piegare gli Spartani assediati a sfacteria Adesso sarà in grado di sistemare la situazione calcidica purché affidino a lui il comando e gli diano forze necessarie cosa che gli ateniesi puntualmente fanno intanto brasida ai suoi bravi problemi con perdicca il suo alleato che gli chiede degli interventi militari a sostegno del suo regno quindi nel 422 arriva cleone con le nuove forze ateniesi
e trova brasida impicciato dalla necessità di sostenere un fronte abbastanza largo e soprattutto Ormai in crisi col suo alleato per dicca con il quale ha avuto dei grossi problemi di intervento militare richiesto e poi non sostenuto brasida e cleone sono i due campioni della guerra in qualche modo sono le due personalità che a Sparta e ad Atene impersonano anche Nella prassi l'idea che la guerra Si possa vincere e quindi si trovano a fronteggiarsi e a combatterla nella calcidica la guerra comincia a avere il suo punto di decisione in zone sempre più lontane da Sparta e
Atene la guerra diventa la guerra di tutto il mondo greco anche in calcidica cleone dimostra di essere un comandante di valore riesce a utilizzare la sua superiorità che è la superiorità navale quindi Una superiorità anche negli spostamenti spostarsi a piedi richiede un sacco di tempo non ci sono nemmeno delle buone strade e spostarsi per mare permette di spostarsi e soprattutto di arrivare nei luoghi praticamente di sorpresa e così una serie di che brasida aveva conquistato vengono riconquistate da cleone torone per esempio dove erano state offerte 30 Mine all'ad Dea perché le mura della città praticamente
erano crollate davanti agli Spartani e cleone riesce con una doppia finta presentandosi prima da un lato e poi dall'altro a riprendere la città mentre brasida che tentava di raggiungerla a piedi arriva in ritardo e perde così una delle sue conquiste ma anche altre città perché cleone riesce a intervenire rapidamente a spostarsi in maniera imprevista e poi cleone dispone di un'armata fresca superiore a quella di brasida può intervenire con una decisione maggiore e finisce che brasida si ritrova ad Anfipoli Anfipoli è una città che lo ama come dimostrerà anche in seguito addirittura che gli attribuisce gli
onori che si attribuiscono a un fondatore L'unico problema di cleone è il tempo lui sta vincendo la guerra di calcidica Ma i suoi cominciano a fargli fretta perché la buona stagione sta per finire e nessuno vuole rimanere a combattere in calcidica d'inverno si ricordano i tempi di potidea l'assedio di potidea è stato tremendo anche per gli assedianti poi c'è la situazione politica ateniese restare in calcidica o in traccia significa non riuscire a controllare quello che può succedere ad Atene magari un nuovo ribaltamento nell'opinione dell'assemblea e magari la decisione di sospendere una guerra che sembra volgere
al meglio ed è Probabilmente questo complesso di ragioni che spinge cleone a sfidare brasida ad una battaglia campale cleone sa che brasida è ad Anfipoli col suo esercito e allora si sposta davanti ad Anfipoli con tutti i suoi e si schiera battaglia lo schierarsi a Battaglia è un momento decisivo se brasida accetta la battaglia rischia di perderla Perché cleone sa di essere più forte ma se non accetta la battaglia ammette in qualche modo di trovarsi in uno stato di inferiorità cleone conta sulla seconda ipotesi spera di non dover combattere la battaglia ma di riuscire a
conquistare una Vittoria d'immagine una vittoria simile a quella conseguita da Brasi da davanti a Megara quando era stato nieta che non aveva avuto il coraggio di combattere contro di lui e allora cleone schiera il suo esercito davanti ad Anfipoli dice Tucidide che brasida aveva un esercito così malale equipaggiato che non voleva schierarlo a Battaglia per non alzare troppo il morale del nemico Certo brasida si trova in calcidica ormai da un paio d'anni anche di più e non gli giungono rifornimenti di nessun tipo o quasi di nessun tipo da Sparta dal Peloponneso si trova lì bloccato
però sa con certezza che quella è la sua grande occasione battere cleone significa aver vinto la guerra comunque avere in presso alla guerra una svolta decisiva e Allora prepara un piano di battaglia assolutamente innovativo sta con tutto il suo esercito dentro la città però lo organizza in maniera particolare organizza una falange scelta Lui è un grande comandante di fanterie è un grande comandante in genere un grande occhio è un generale ano quindi una persona che ha passato moltissimo tempo a riflettere sulla guerra ha sentito molte storie sulla guerra le conversazioni spartane a cena durante i
Sisi sono anche rievocazioni e racconti di fatti del passato e allora sa che la falange oplitica ha un punto debole e che se si riesce a colpire in quel punto Può darsi si riesca a farla sbandare completamente e la falange che sbanda si sfascia gli uomini perdono la loro coesione e allora brasida decide di rischiare un colpo solo Praticamente come un'arma una pistola caricata con un colpo solo però prendendo bene la mira si riesce a centrare il bersaglio frattanto gli esploratori ateniesi sono arrivati sotto le mura di Anfipoli e si chinano a guardare sotto le
porte sotto le porte della città a vedere cosa si riesce a scorgere in quella sottile fessura che rimane fra piano della strada e il livello della porta che permette alla porta di muoversi e da quella sottile fessura vedono che ci sono moltissimi piedi di uomini in armi e vedono zoccoli di cavalli Allora tornano indietro da cleone gli dicono che forse gli Spartani si preparano a combattere cleone è contrario alla battaglia decide che la sua dimostrazione di forza è stata sufficiente e ordina di iniziare a ritirarsi verso eone eone è la base navale degli ateniesi una
volta era il porto di Anfipoli adesso le due località si sono separate Anfipoli è rimasta in mano spartana la città verso l'entroterra mentre invece il porto è rimasto in mano ateniese e allora lentamente partendo dall'ala sinistra gli ateniesi cominciano a ritirarsi muovere un esercito formato da alcune migliaia di persone è complicato e l'esercito ateniese che si sta ritirando da Anfipoli verso eone ha un'accelerazione nel movimento che lo rende un po' più debole Nel senso che l'ala destra quella composta dal meglio della falange ateniese ha un'accelerazione rispetto al resto dei reparti brasida capisce che c'è un
momento di confusione secondo Tucidide Almeno vedendo come hanno girato la testa cioè vede che la posizione degli opliti ateniesi che compongono la falange non è perfetta la falange in qualche modo si sta indebolendo E allora alla testa del suo reparto scelto dei suoi opliti migliori si slancia fuori da Anfipoli si slancia fuori da Anfipoli e questo piccolo reparto poche centinaia di persone forse nemmeno 200 si schianta nella falange ateniese colpendola esattamente dove brasida ha deciso che si dovesse colpire e succede una di quelle cose che poi hanno reso famosi gli Spartani in combattimento Il centro
è pieno la falange ateniese è molto più numerosa del reparto che l'ha colpita però per il gioco delle spinte delle contros spinte per la paura anche che prende chi combatte in quella situazione Improvvisamente Come un'ondata si propaga per tutta la falange ateniese che si sbanda e si disperde intanto altre truppe spartane stanno uscendo da Anfipoli e si precipitano addosso all'esercito ateniese che si sta praticamente lique faacoa spinta La rotta è spaventosa gli ateniesi perdono alcune centin dei loro opliti migliori cleone stesso viene ucciso da un peltasta Mirc ino ovvero da un Fante armato alla leggera
della città di Mirko gli Spartani subiscono perdite lievissime hanno appena sette Caduti ma uno di loro è brasida è morto praticamente quando i combattimenti stavano terminando è stato ferito in città riceve la notizia che la battaglia è vinta Anzi è stata una grande vittoria però si spegne e scomparso cleone scomparso brasida vinta la guerra di calcidica da parte degli spartani è aperta la strada per giungere a una pace O almeno è possibile trovare un momento di conciliazione fra Spartani e ateniesi stanno combattendo da 10 anni cominciano a immaginare a convincersi che non sia possibile per
nessuna delle due parti vincere la guerra e allora forse vale la pena trovare un punto di accomodamento la pace viene stipulata si chiama la pace di nieta e in realtà vorrebbe garantire lo status quo congelare la situazione come la guerra l'ha prodotta ma non risolve il problema della spaccatura che si è creata nel mondo greco fra lega di Delo e impero ateniese e praticamente tutti gli altri noi ci sentiamo domani sera alle 800 della Sera come sempre su Radio 2 a risentirci da Sergio [Musica] Valsania nella primavera del 421 viene ratificata la pace la pace
cosiddetta di nieta perché è lo stratega ateniese nieta la figura di spicco l'uomo che vuole la pace riesce a ottenerla dopo 10 anni di guerra si arriva alla pace ma che pace è quella raggiunta faticosamente dalla dirigenza spartana dal re pleisto an natte e dal re Agi dei due re della strana monarchia doppia degli spartani con gli strategi ateniesi guidati da nieta è una pace che gli Spartani hanno voluto molto ma che i loro alleati mal sopportano anzi più esplicitamente gli alleati degli spartani rifiutano le condizioni di pace raggiunte dai leader della loro coalizione perché
questo perché come abbiamo visto già all'inizio la guerra non era stata voluta dagli Spartani erano stati i loro alleati i Corinzi I beoti i megaresi a insistere perché si combattesse contro L'impero di Atene dopo 10 anni L'impero di Atene è ancora lì assoluta intatto Anzi la pace firmata dagli Spartani e da Nia è una pace che per la prima volta dà piena legittimazione all'Impero ateniese e questo è esattamente quello che gli alleati di Sparta non vogliono Quindi è una pace molto incerta Anche perché gli ateniesi stessi o almeno una parte degli ateniesi non pensa di
aver ottenuto abbastanza dalla guerra in fondo hanno dimostrato di essere completamente padroni del mare la strategia periclea ha dimostrato che le invasioni dell'Attica effettuate dall'esercito Spartano non riescono a intaccare il sistema ateniese né il suo sistema di rifornimenti né il suo sistema di rapporti con le popolazioni sottoposte del Mar Egeo quindi gli unici che veramente sono convinti della Pace sono gli Spartani e presto a questa pace insistono per aggiungere anche un'alleanza con Atene nel tentativo di stabilizzare ancora di più Il sistema raggiunto questo sistema della Grecia su due gambe come è stato detto però gli
elementi centrifughi gli elementi di rottura della Pace sono molto forti dicevamo da una parte Corinzi beoti megaresi anche gli abitanti dell'eleate e non la firmano dall'altra gli ateniesi non vedono in quella pace l'arresto dello sviluppo del loro Impero il loro Impero ha bisogno di ingrandirsi e deve ingrandirsi sempre di più In più ad Atene è successa una cosa si potrebbe dire Ovvero si è affacciato un Nuo personaggio un nuovo personaggio che è destinato a caratterizzare diciamo quasi fino all'ultimo momento la prosecuzione di questa guerra del Peloponneso che secondo Tucidide dura ininterrottamente per 27 anni nonostante
questo tipo di Pause come la pace che viene raggiunta al deimo anno di guerra è la figura di Alcibiade Alcibiade è il nipote di Pericle Alcibiade è uno degli uomini più ricchi di Atene un giovane che si affaccia alla politica Secondo alcuni addirittura Troppo giovane ancora per affacciarsi alla politica Però come si suol dire il ragazzo scalpita il ragazzo di ottima famiglia con ottimi rapporti vuole assolutamente partecipare alla vita politica di Atene che è l'unica vita possibile per un maggiorente di una città greca del V secolo avanti Cristo e il suo ingresso in politica è
un ingresso alla grande ovviamente comincia con delle ostentazioni anche di danaro partecipa coi suoi Cocchi ai giochi di Delfi e si piazza oltre che Primo Piazza Tre dei suoi Cocchi nelle prime quattro posizioni è un uomo capace di affascinare è un uomo che ha ottimi rapporti fra l'altro è grande amico e allievo di Socrate Ma chi è Alcibiade Alcibiade è un uomo che ha tutte le virtù si potrebbe dire giovane bello intelligente ricco simpatico buon Parlatore di ottime frequentazioni capace di convincere di ottima famiglia Questo è vero però al CIB anche tutti i difetti è
arrogante ambizioso egoista non riconosce praticamente nessun valore non si lega a nessuna tradizione che non sia quella dell'emergere come individuo al cbia del ricco dovrebbe schierarsi con la fazione dei possidenti Però capisce che da quella parte non c'è posto per lui da quella parte Ormai c'è nieta che è in qualche modo il leader dei moderati se vogliamo chiamarli così con una parola probabilmente sbagliata e allora il ciade decide di essere il capo dei democratici di riprendere la tradizione dello zio peric la tradizione anche di cleone e la politica dei democratici è la politica dell'espansione dell'impero
ateniese e quindi Alcibiade dà una grossa spinta affinché gli ateniesi riprendano la loro politica di espansione territoriale prima dello scoppio della guerra del Peloponneso gli ateniesi avevano tentato una politica territoriale verso nord verso la Beozia Ma la sconfitta di corone aleva privati di ogni speranza in quella direzione verso Ovest verso Delfi Ma lì erano stati gli Spartani che avevano scacciato i loro alleati ti Focesi da Delfi avevano ripristinato la libertà dell'oracolo adesso con la pace di nieta si apre una possibilità di intervento per gli ateniesi addirittura nel Peloponneso La Ritirata degli spartani dalla guerra contro
Atene aveva lasciato molto delusi i loro alleati mentre il gioco delle alleanze degli accordi della diplomazia faceva sì che fosse scaduto un accordo trentennale fra Sparta e Argo l'altra grande città del Peloponneso sempre sconfitta dagli Spartani ma non per questo domata non per questo rassegnata a un ruolo di sottomissione nei confronti degli spartani addirittura l'antagonismo Fra argivi e spartani aveva fatto sì che gli argivi non partecipassero a alle guerre contro i Persiani gli Spartani avevano combattuto a fianco degli ateniesi contro i Persiani erano stati fra i protagonisti della guerra anche a Salamina nonostante la flotta
fosse la flotta costruita da Temistocle col denaro degli ateniesi fosse la flotta ateniese il comandante formalmente era Spartano quindi gli Spartani erano stati in primissima fila nella lotta contro i Persiani e questo era bastato perché gli argivi non partecipassero adesso gli ex alleati di Sparta possono guardare ad Argo come a un nuovo punto di riferimento in un tentativo di creare un'entità politica che si contrapponga all'Impero ateniese e in questo stranamente sono sollecitati dal Alcibiade il gioco delle alleanze in Grecia è veramente molto particolare Allora questi due elementi l'entrata in politica di Alcibiade la sua elezione
ancora giovanissimo a stratego nel 420 per l'anno 420 419 la strategia non rispecchiava la nostra cesura dell'anno ma iniziava in primavera e quindi arrivava fino alla primavera successiva Alcibiade dicevo è il ritorno di Argo sulla scena politico-diplomatica della Grecia classica fanno sì che si crei un'entità politica in qualche modo filo ateniese antis spartana che agisce nel Peloponneso negli anni che vanno dal 20 al 18 e che si contrappone a Sparta con l'appoggio di Atene teoricamente suo alleato per cui la situazione è veramente complicatissima Però sostanzialmente si tratta di un geniale grimaldello organizzato proprio da Alcibiade
per mettere in ginocchio il sistema Spartano per spezzarle l'unità e ovviamente il completamento di questa manovra deve essere militare bisogna rinverdire la vittoria di FAAC teria bisogna umiliare anche militarmente Sparta e farlo nel suo territorio per questo al cbio non è più stratego ma è presente sul luogo teoricamente come Ambasciatore nel 418 si organizza un esercito che comprende gli argivi che comprende 1000 opliti ateniesi che comprende gli elei che comprende gli abitanti di mantinea che riunisce Insomma tutte le forze che Alcibiade riesce a contrapporre agli Spartani nel Peloponneso potrebbe essere l'occasione per rompere il sistema
Spartano che si basa sul controllo totale del Peloponneso di questa Penisola che è diventata un'isola col taglio del canale di Corinto nel secolo scorso Anzi ormai due secoli fa E l'operazione militare sembra giungere a compimento l'occasione è un piccolo contrasto fra due città tegea e mantinea sono due piccole città del centro del Peloponneso comandato da agide i l'esercito Spartano è in campo all'inizio addirittura sembra che esegua una falsa manovra finisce intrappolato fra le mura di Argo e esercito nemico Addirittura è a rischio di essere attaccato da due lati però re agide riesce ad allontanarsi da
Argo riesce a raggiungere mantinea e lì finalmente avviene la battaglia avviene la battaglia che è una battaglia assolutamente decisiva perché da una parte abbiamo il rinnovarsi di una strategia terrestre degli ateniesi e dall'altra parte invece abbiamo la verifica ultima e unica possibile della potenza spartana tutta la strategia di Pericle si basava sul fatto di non affrontare gli Spartani in una battaglia terrestre Alcibiade pensa di poterlo fare insieme agli alleati e pensa di poterlo fare in pieno territorio Spartano Per questo la battaglia di mantinea 418 3 anni dopo che è stata firmata la pace di nieta
teoricamente sono alleati gli Spartani e gli ateniesi e invece vicino a questo piccolo paesino del Peloponneso centrale si fronteggiano due eserciti forti ciascuno di circa 10.000 uomini Tucidide ci racconta in maniera molto precisa la battaglia di mantinea ci descrive esattamente gli schieramenti iniziali e poi descrive quel po' di manovra che avviene in quella che è la battaglia classica oplitica che somiglia molto a una mischia di rugby due falangi strettissime che si scontrano Ebbene qui forse Basta dire che la battaglia si svolge in maniera classica tranne che per un piccolo particolare il piccolo particolare è che
all'inizio della Battaglia agide Il re degli spartani ritiene necessario fare un piccolo aggiustamento nella sua formazione che è una sorta di massa compatta di opliti che stanno spalla contro spalla tutti gli scudi allineati in fila questo provoca un po' di confusione Però provoca anche l'estensione dello schieramento Spartano con un vantaggio sulla sua destra ora eh Il Combattente oplitico ha la tendenza a spostarsi verso destra per cui questo meccanismo questo spostamento di agide enfatizza lo spostamento verso destra di tutta la macchina spartana Al momento dell'impatto la destra spartana è avanzata questo aumenta di molto la forza
di spinta della falange spartana e in effetti se sulla sinistra l'esercito Spartano subisce una piccola sconfitta sulla destra conquista una grande vittoria una grande vittoria che si trasmette a tutta la formazione la falange come abbiamo già avuto occasione di dire è una formazione molto delicata la falange trova la la sua forza la sua coesione nell'estrema rigidità nel rispetto delle posizioni una volta che la falange si rompe anche per il tipo di armi che sono indossate dai Combattenti ha pochissima possibilità di resistere e la falange degli alleati la falange degli argivi degli ateniesi degli elei si
spezza non riesce a resistere alla spinta soprattutto dell'ala destra spartana e va in pezzi gli uomini si danno alla fuga nei campi gli Spartani come loro tradizione non li inseguono ma ci pensano i loro alleati inseguirli e inseguirli e ucciderli gli ateniesi sono lontani dall' Attica devono scappare a lungo devono passare da Argo Ma anche lì sono accolti male la battaglia di mantinea si trasforma per chi aveva tentato di sfidare gli Spartani in una battaglia terrestre sul loro terreno in un vero e proprio disastro un disastro che immediatamente ridà agli artani anche quella stima incondizionata
sulla quale in fondo si basa il loro sistema politico dopo mantinea i Corinzi gli elei i megaresi i loro alleati tradizionali che per un momento avevano pensato di raccogliersi intorno agli argivi tornano al fianco degli spartani e questo è diciamo il la chiusura decisiva della possibilità ateniese di intervenire nel Peloponneso la prima mossa di Alcibiade è fallita ci risentiamo domani sera sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 [Musica] Buonasera Alcibiade ha visto la sua entrata in politica il suo primo progetto non realizzato la sconfitta di mantinea ha chiuso Agli ateniesi la porta di
accesso al Peloponneso e quindi sostanzialmente alla parte continentale della Grecia gli ateniesi devono rimanere in Attica questo piccolo promontorio questa specie di penisoletta un po' arida e brulla della quale si considerano autoctoni E in fondo non è la parte pregiata della Grecia classica la parte migliore dal punto di vista agricolo la più fertile E appunto Il Peloponneso in particolare la valle dell'e eurota dove Appunto Si sono sistemati gli Spartani il fallimento della politica di Alcibiade ridà corpo fiato anima all'altra possibile politica espansionistica ateniese che è la politica navale la politica di conquista e di rafforzamento
di tutto l'egeo ma si potrebbe dire l'egeo è già tutto ateniese Ebbene è vero nel 416 aanti Crist tutto l'egeo e ateniese a parte una piccola isoletta una piccola isoletta che si considera tutt'ora neutrale e rifiuta di pagare ad Atene i tributi si potrebbe pensare che in fondo L'eccezione conferma la regola non è quello che pensa Nietzsche nietz nominato stratego per il 415 416 non crede che si possa lasciare la piccola isola in questa situazione di neutralità Dobbiamo considerare che in realtà non c'è la guerra fra Spartani e ateniesi non è una provocazione non è
una situazione bellica si tratta semplicemente di una piccola città su una piccola isola che si è chiamata fuori dalla grande organizzazione politica che è stata organizzata dagli ateniesi la grande organizzazione politico-militare che permette ad Atene di dominare su tutte le città della Grecia che si affacciano sull'egeo in particolare su quelle insulari sulle quali può esercitare la forza della propria presenza navale e che a questa potenza navale pagano un contributo un contributo capace di sostenerla un contributo capace di sostenere la potenza navale anche di pagare la costruzione del Partenone di distribuire denaro praticamente a tutti gli
ateniesi per ricoprire le cariche pubbliche Ecco questa piccola isola abitata da coloni d'ori quindi di origine spartana si chiama Melo nieta è già sbarcato a Melo qualche anno prima ha tentato di convincere un po' con le buone un po' con le cattive gli abitanti a entrare nell'Impero ateniese nella lega Attica nella lega di Delo non c'è riuscito erano tempi di guerra non non c'era disponibilità di mezzi adesso c'è disponibilità di mezzi e nietz torna a Melo e lì Noi non sappiamo esattamente cosa avvenga nei dettagli però Tucidide su quell'episodio ha scritto uno dei passaggi più
famosi della sua opera il dialogo fra gli ateniesi e i Meli Tucidide Immagina ricostruisce non sappiamo fino a che punto arrivi la finzione fino a che punto ci siano dei documenti dietro a quello che scrive Tuci Comunque il grande storico greco Immagina che ci sia un dialogo proprio fra i rappresentanti degli ateniesi e i rappresentanti dei Meli gli ateniesi dicono non potete resistere alla nostra forza dovete cedere in fondo non vi chiediamo molto Vi chiediamo semplicemente di iniziare a pagare i contributi per il mantenimento della flotta i Meli rispondono ma perché dovremmo Dov'è la giustizia
in quello che ci chiedete Ci chiedete una cosa ingiusta e chi chiede le cose ingiuste chi impone le cose ingiuste va contro gli dei e gli ateniesi replicano che queste non sono discorsi di questo mondo sono discorsi di un altro mondo il mondo nel quale viviamo noi è il mondo della politica dei rapporti di forza Anzi Chi ha la forza e non la usa per questo stesso va incontro alla rovina Perché dà l'impressione negli altri di essere timorosi per cui gli ateniesi devono imporre il proprio potere ai Meli perché altrimenti altri potrebbero seguire il loro
esempio E allora i Meli immaginano che gli Spartani possano venire in loro soccorso che la grande ingiustizia che vogliono fare gli ateniesi susciti un moto di ribellione in tutta la Grecia c'è un moto di orrore Ma gli ateniesi continuano a ribattere che l'unico discorso vero è il discorso della forza e che anzi i Meli hanno adesso la possibilità di cedere al potere ateniese a delle condizioni in fondo non troppo gravose se resistono rischiano di mettere in gravissimo pericolo la loro città quasi nella Sicurezza di venire annientata in cambio di un sogno i Meli in questo
sogno ci credono e resistono resistono per tutto un inverno gli assedi dell'età classica sono sempre molto lunghi perché non esistono macchine non esistono cannoni non esistono strumenti nemmeno quelli abbastanza sviluppati dei romani per assediare una città lo strumento dell'assedio è la fame e nieta pone d'assedio la città di Melo mantiene l'assedio e alla fine costringe i Meli alla resa e lì impone con una violenza assoluta il potere di Atene tutti i Meli adulti in età di portare le armi sono uccisi le donne e i bambini Vengono venduti come schiavi la piccola isola di melo Viene
divisa in cleruchia ossia in appezzamenti affidati a coloni ateniesi e di fatto smette di essere un'entità autonoma e diventa un piccolo pezzettino di Atene diventa un piccolo pezzettino di Atene ma diventa anche il simbolo della violenza degli ateniesi nei confronti degli altri Greci della violenza degli ateniesi nei confronti di chi vive nel loro Impero di Melo si parlerà ancora altre volte sia nella storia di Tucidide che in quella di Senofonte Nietzsche ha risolto con la massima brutalità la questione di melo ha razionalizzato i confini interni dell'impero ateniese in fondo ha dimostrato che c'è ancora qualche
cosa da fare che non sia la guerra verso l'estero che non sia quell'impegno ulteriore oltre al conflitto al confronto con gli Spartani che Pericle aveva sconsigliato Alcibiade in ince ha grandi sogni e Alcibiade rappresenta molto bene L'ideale ateniese l'ideale ateniese che è un ideale di lotta contro il mondo di sogni assoluti di Sfide che sembrano al limite del possibile e che poi molto spesso invece vengono realizzate E qual è il grande sogno di Alcibiade Il sogno di Alcibiade in qualche modo è la conquista del mondo ma il mondo greco è diviso in due parti c'è
la parte ionica la parte orientale quella che va da quella che oggi chiamiamo Grecia alle coste di quella che oggi chiamiamo Turchia che infatti è ricca di città greche Efeso Smirne sono città all'epoca greche e una parte invece occidentale la parte che poi sarà chiamata della Magna Grecia quindi la parte che comprende tutta la Costa orientale della Sicilia Catania Siracusa addirittura Agrigento che non è proprio sulla costa occidentale il mondo orientale il mondo Ionico quello dell'egeo è già sotto il controllo di Atene il Peloponneso la parte continentale della Grecia ha dimostrato di per resistere alla
penetrazione degli ateniesi E allora Alcibiade sogna e fa sognare ai suoi concittadini la possibilità di conquistare l'altra parte la parte che manca la parte siciliana della Grecia un sogno grandioso dice Tucidide che quando Alcibiade comincia a fare balenare questa prospettiva questo sogno questa idea un po' da far west da nuove frontiere ad Atene si cominciano a fare disegnini tutti sono lì che col bastoncino disegnano in terra sulla polvere La rotta la possibilità di conquista la mappa stentata di questi luoghi e però dice Tucidide nessuno si rendeva conto che la Sicilia è grande come il Peloponneso
che la città di Siracusa La più importante città della Sicilia è una città che ha quasi le dimensioni di Atene si tratterebbe di un nemico potentissimo da sfidare ovviamente una sfida ha bisogno anche di un'occasione di un momento catalizzatore per questo confronto e il il momento catalizzatore viene offerto da un piccolo confronto fra Segesta e Selinunte i segest an vengono ad Atene e chiedono l'aiuto degli ateniesi vengono ad Atene Fra l'altro Portando del denaro dei lingotti d'argento e garantendo che nei loro templi di questi lingotti ce ne sono moltissimi e che loro possono pagare la
guerra che vengono a chiedere possono pagare l'aiuto che chiedono agli Spartani contro gli abitanti di di Selinunte ma soprattutto contro gli abitanti di Siracusa perché il sogno di Alcibiade è il sogno di conquistare tutta la Magna Grecia tutta la Sicilia Orientale tutta la zona della Sicilia dove i greci si sono insediati e quindi occorre molto denaro occorre una grande spedizione ma non tutti sono d'accordo con Alcibiade Tucidide racconta con molti dettagli La grande assemblea nella quale il popolo di Atene decide la spedizione di Sicilia due sono gli oratori che si confrontano e possiamo immaginare che
siano rappresentativi dei due modi di pensare che ci sono ad Atene nei confronti della spedizione da una parte Alcibiade che magnifica le grandi prospettive che questa izione a le grandi prospettive di arricchimento di guadagno di allargamento dell'impero e in qualche modo anche delle prospettive di Sogno delle prospettive di conquista di qualche cosa che quasi non si conosce dall'altra c'è nieta nieta il ragionevole nieta che dice per fare una spedizione del genere occorrono mezzi immensi non possiamo rischiare di fare una grande campagna che poi si risolve in un rovescio e la Sicilia è lontana per raggiungere
la Sicilia da Atene bisogna fare il Periplo del Peloponneso per cui occorre un'armata che parta con dimensioni straordinarie e forse non ce la possiamo permettere ma l'assemblea insiste Anzi le parole di nieta sono le parole che stimolano tutti gli altri che intervengono a dire che occorrono più mezzi che bisogna impegnare la città a fondo e quindi la spedizione che nasce in qualche modo sulla base delle richieste dei sestani per un intervento contro Selinunte e contro Siracusa anche per le parole di nieta diventa sempre di più una grandiosa spedizione che viene mandata per assoggettare la Sicilia
quindi in qualche modo Alcibiade e nieta si TR trovano d'accordo nel proporre all'assemblea Nel chiedere all'assemblea uno sforzo straordinario di fare una cosa che Atene aveva fatto solo anni prima in una grande campagna d'Egitto peraltro persa rovinosamente contro i Persiani della cui memoria ormai ci si era dimenticati era rimasto il ricordo di questa grande spedizione verso sud nel tentativo di aiutare un'indipendenza dell'Egitto dalla Persia che avrebbe potuto spalancare I Granai dell'Egitto ad Atene adesso il tempo è così lontano che si può sognare una nuova spedizione una nuova grande spedizione alla conquista di quello che è
il Far West dei Greci Ovviamente i capi di questa spedizione non possono che essere Alcibiade e nieta che sono indicati sia a gran voce da tutta l'assemblea e che sono i portatori di queste due idee diverse in realtà il comando è affidato ad Alcibiade sotto il controllo di nieta che dovrebbe in qualche modo rappresentare una moderazione un segno di saggezza per calmare le intemperanze di questo grande comandante ateniese di questa figura capace di dominare e di trascinare eh di questa personalità Poderosa potente ma anche prepotente che ancora giovanissimo riesce a risvegliare negli ateniesi una capacità
che poi non è difficile questo è nel loro carattere comunque riesce a risvegliare un sogno grandioso ci sono ovviamente delle piccole preoccupazioni delle piccole preoccupazioni attorno a questa personalità forse troppo esuberante delle piccole preoccupazioni che si trasformano anche in degli atteggiamenti in degli atteggiamenti che poi precipitano in quello che sarà il problema delle Erme il problema delle Erme che in realtà per noi adesso moderni è una piccola cosa però accade mentre si prepara la spedizione per la Sicilia che una notte vengano profanate le Erme le statuette votive che sono sparse un po' dappertutto in giro
per Atene è un brutto segno Chi è stato il profanatore delle Erme si parla di queste cose e intanto proseguono i lavori per la Egitto noi ci sentiamo domani sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 sempre con Sergio Valsania [Musica] Arrivederci le Erme sono delle piccole statuette votive che sono poste un po' in giro per tutta Atene delle Erme Che cos'è noi la chiamiamo decapitazione In realtà i tratti salienti di queste rozze figurine sono due soli sono la testa e l'organo maschile che cosa è stato tagliato ma probabilmente tutte e due le cose
in questo si è fatto scempio delle Erme in una notte ad Atene Atene è una città brutta possiamo dire una città fatta di un sacco di piccole casette ammucchiate le une sulle altre raccolte intorno a questa bellissima costruzione dell'acropoli che è una costruzione fatta tutta di edifici votivi e poi attorno al grande spiazzo della Gor Per il resto sono piccole casette piccoli vicoli molto Bui la sera e Comunque non si sa chi è stato a decapitare le Erme però i sospetti corrono e si pensa che possa essere stato un gruppo di giovani scatenati e il
giovane scatenato per eccellenza ad Atene Alcibiade si sospetta che lui con i suoi amici abbiano fatto questa bravata di aggirarsi la notte magari un po' alticci magari anche del tutto ubriachi Alcibiade Sicuramente è un intemperante Alcibiade ne fa di tutti i colori probabilmente ha avuto un'amicizia molto stretta con Socrate Alcibiade è bellissimo siamo in un'epoca nella quale i rapporti Anche fra uomini non sono condannati Ma non è che al cibi dee non ami le donne Anzi le ama moltissimo e molti ateniesi sono gelosi di lui è un uomo CAP di generare entusiasmi ma anche di
creare attorno a sé odi profondi e poi ha uno stile di vita che certo non è uno stile dimesso si pensa che lui forse sia stato il colpevole della decapitazione delle Erme ma lui è il capo di un'armata di un grandioso esercito che si sta raccogliendo ad Atene quindi nessuno osa dire che bisogna processare al ciade e poi la manovra politica forse non prevede di affrontare Alcibiade nel momento nel quale è alla testa dell'esercito quindi si parla del fatto che Alcibiade possa essere stato irresponsabile insieme a degli amici sconsiderati di questa profanazione però niente viene
fatto e all'inizio dell'estate del 415 la spedizione parte Tucidide ci dice che è la più grande spedizione navale che sia mai stata fatta 134 triremi delle quali 100 ateniesi trasportano 5100 opliti più i cavalli più tutta la fanteria leggera più le salmerie più una parte di marinai questa enorme flotta Salpa da Atene in un clima di festa assoluta le navi sono tutte decorate sono imbandierata ci sono festoni statue ed è una grande festa una di quelle feste che la guerra riesce a produrre poi la guerra ha bisogno anche di feste ha bisogno di momenti di
splendore anche per nasc la sua faccia vera suo volto crudele la flotta Salpa e si dirige verso la Sicilia è comandata dal Alcibiade da Nia e anche da un terzo stratego lamaco una figura minore che però è portatore di una strategia diversa ancora da quella degli altri due comandanti Alcibiade per una strategia Imperiale vuole andare in Sicilia e raccogliere il consenso di tutte le città della Sicilia a una grande alleanza con gli ateniesi contro Siracusa nieta è per un'operazione di prestigio Sostanzialmente è per Mostrare i muscoli per far vedere che Atene è potente magari combattere
anche con i sestani contro Selinunte e poi il più rapidamente possibile tornare a casa lamaco invece è per sferrare immediatamente un colpo diretto contro Siracusa Fra l'altro gli ateniesi hanno in questo momento un grande vantaggio i siracusani non lo sanno di avere quest'immensa flotta che sta andando verso di loro sostanzialmente non lo sanno perché non ci credono Noi siamo in un mondo di informazione totale noi viamo la televisione i telegiornali i giornali ci viene detto continuamente quello che succede anche in posti lontanissimi fra Atene e Siracusa ci sono giornate intere di viaggio in mare a
quei tempi non ci sono particolari scambi commerciali Siracusa è una città che vive completamente nell'ambito dorico sostanzialmente una di quelle città che scamb con il Peloponneso del grano in cambio di prodotti peloponnesiaci però si tratta ancora di città sostanzialmente agricole quindi senza grossi scambi senza un grande viavai e soprattutto senza grossi scambi con Atene certo qualcuno è arrivato qualcuno lo ha detto Guardate che gli ateniesi stanno per invadere la Sicilia o comunque sognano di invadere la Sicilia però a usa non ci si crede molto Forse lamaco ha ragione forse un colpo improvviso avrebbe successo però
il vero capo della spedizione è Alcibiade e quindi Alcibiade riesce a imporre la sua linea la sua linea di soste frequenti di tentativo di approccio con le città greche dell'Italia del sud e della Sicilia nel tentativo di portarle da alla parte degli ateniesi il tentativo sostanzialmente fallisce perché perché sono città doriche perché ormai la voce su che cosa sia l'impero ateniese si è sparso alcune città chiudono addirittura le mura e si rifiutano di rifornire la flotta e nel frattempo ad Atene si è deciso di incriminare formalmente al ciade per la decapitazione delle Erme si invia
una nave veloce la salamina a raggiungere la flotta e a intimare ad Alcibiade di tornare ad Atene è il momento di svolta della guerra secondo Tucidide perché privo di Alcibiade il comando ateniese non ha più la determinazione e nemmeno il quadro strategico di quello che sta facendo Comunque la salamina arriva presso la flotta greca e intima dal ciade di tornare ad Atene Alcibiade non protesta solo dice che tornerà con la sua nave perché Alcibiade è un grande un grande personaggio è una figura di prestigio non è lui che si fa imprigionare lui torna in città
con la sua nave quindi lascia il comando annice all lamaco e con la sua trireme segue la salamina nella rotta che dalla Sicilia riporta verso Atene costeggiando il Peloponneso le navi da guerra greche come sappiamo sono navi che non sono fatte per lunghe navigazioni hanno bisogno di soste frequenti non si mangia neppure sulla nave vi considerato scomodo non è usuale per mangiare la nave attracca l'equipaggio scende si mangia una trireme ha un equipaggio di 180 persone una cosa spaventosa a parte la parte olfattiva poi comunque non manca lo spazio fisico dove stare quindi la salamina
e la nave di Alcibiade sono costrette a fare frequenti soste Durante una di queste soste Alcibiade scompare Alcibiade non vuole tornare ad Atene e non vuole essere processato per la decapitazione delle Erme il processo politico ad Atene come abbiamo visto è uno strumento del dibattito è lo strumento attraverso il quale si mettono in crisi i potenti Pericle stesso è stato processato ed è stato anche condannato gli amici di Pericle sono stati processati as spasia la celebre compagna di Pericle anche lei ha subito un processo e Pericle ha dovuto piangere davanti ai giurati per farla assolvere
Alcibiade non vuole passare da tutto questo e allora lungo le coste del Peloponneso quando le navi sono attraccate con alcuni amici scompare scompare dallo sguardo degli ateniesi perché in realtà sappiamo dove va va da degli amici degli amici fidati va a Sparta dai suoi amici spartani perché Alcibiade ha molti amici a Sparta è una delle caratteristiche delle grandi famiglie della Grecia essere un potente essere uno dei maggiorenti di una città significa avere molti amici fra i maggiorenti delle altre città e allora il ciade in fugga da Atene si rifugia presso gli Spartani che lo accolgono
molto bene chi trova Alcibiade a Sparta Trova gli ambasciatori dei Corinzi gli ambasciatori dei siracusani gli ambasciatori dei Beoti trovo una città in in pieno fervore in grande animazione perché nell'estate del 415 tutti stanno di nuovo chiedendo agli Spartani di intervenire G stanno chiedendo di intervenire a sostegno di Siracusa di rientrare decisamente nella guerra perché restare fuori dalla guerra potrebbe significare consegnare tutta la Magna Grecia Agli ateniesi e quindi sostanzialmente ridurre il Peloponneso a isola assediata una grande isola assediata e Alcibiade può portare il suo contributo di consigli e il suo contributo di consigli è
quello di intervenire con la massima durezza non solo a Siracusa ma anche di intervenire in Attica Nella prima fase della guerra nei primi 10 anni della guerra c'erano state numerose invasioni dell'Attica Ma erano invasioni stagionali l'Armata spartana si era trattenuta al massimo per 40 giorni in Attica devastando i campi e bruciando le casette poi era sempre rientrata il nuovo grande consiglio di Alcibiade O almeno Tucidide ce lo consegna come consiglio di Alcibiade Tucidide è un fan di Alcibiade quindi gli fa disegnare sia la strategia degli ateniesi che quella degli spartani il consiglio di Alcibiade è
andate in Attica e costruite una base permanente in Attica in modo da costringere gli ateniesi dentro le loro mura e a impedire loro di uscire e soprattutto costringi a ricevere i loro rifornimenti solo via mare senza mai poter utilizzare le strade dell'Attica e gli Spartani fanno buon orecchio a quello che Alcibiade dice loro c'è un modo particolare che hanno gli Spartani di accorrere a sostegno degli alleati e anche questa volta dopo i consigli di Alcibiade le pressioni dei Corinzi le pressioni dei Beoti le pressioni dei megaresi le pressioni soprattutto dei siracusani decidono di comportarsi come
secondo loro costume caricano gilippo uno dei maggiorenti della città di assumere il comando della difesa di Siracusa Quelli sono i rinforzi che gli Spartani mandano a Siracusa un generale di grande prestigio E allora la guerra fra Sparta e Atene riprende con l'invio di un uomo gilippo a Siracusa nel frattempo la situazione dei siracusani sembrava abbastanza problematica perché con uno scatto di energia nieta organizza una grande finta e riesce ad arrivare addirittura alle porte di Siracusa e a conquistare le pipole che sarebbe un cucuzzolo di montagna che domina la città praticamente che taglia i collegamenti fra
la città e l'entroterra però Nan non concepisce la guerra di Alcibiade la guerra di annientamento nieta ha un'idea della guerra come guerra di rapporti nieta spera o comunque Spera ancora e in fondo continuerà per tutto il corso della campagna in questa speranza spera di potersi accordare con i maggiorenti di Siracusa non crede nella soluzione militare non crede di riuscire a piegare Siracusa con la forza o comunque Spera di riuscire ad accordarsi con Siracusa invece che a conquistarla militarmente E allora dopo questa prima grande dimostrazione di forza e anche di capacità problema di nietz che ha
una inferiorità di Cavalleria la cavalleria siracusana è molto forte e tradizionalmente molto capace quindi dei problemi di movimento ma nonostante questo riesce in un piccolo capolavoro tattico riesce ad arrivare alla fine dell'estate sotto le mura di Siracusa e a mostrare la forza degli ateniesi ai siracusani probabilmente Nietzsche interpreta questa operazione non come un'operazione militare quanto come un'operazione politico militare vuole mostrare la forza per dare fiato al di chi a Siracusa è per la trattativa nietz Immagina che ci sia e Tucidide continua a dirci che nietz ha dei rapporti con i siracusani fino alla fine della
campagna Comunque quando arriva l'autunno nietz torna a Catania abbandona il blocco di Siracusa e torna a Catania e decide di svernare lì in attesa di una ripresa della campagna per l'estate successiva Questa è una grave perdita di tempo però fa parte di quella concezione non aggressiva che in fondo caratterizza il comando di nietz in Siracusa Abbiamo visto che niets non è che sia contro l'uso della forza a Melo l'ha usata in maniera assolutamente spregiudicata probabilmente Nietzsche ritiene di non avere forza sufficiente per piegare la Sicilia e quindi nell'inverno fra il 15 e il 14 si
ritira a Catania insieme all lamaco che non ha autorità sufficiente per opporgli e immagina che la cosa migliore da fare sia risparmiare le forze durante l'inverno e non lorar in un assedio che Immagina di non essere ancora in grado di sviluppare Comunque la prima primavera vedrà un grande sforzo offensivo degli ateniesi contro Siracusa e vedrà l'arrivo dello Spartano gilippo sullo scacchiere siciliano ci risentiamo lunedì prossimo sempre su Radio 2 sempre alle 8 della sera e io vi saluto Sergio alzania e vi aspetto lunedì [Musica] prossimo [Musica] nella primavera del 414 avanco la guerra fra Sparta
e Atene che in qualche modo si era fermata o era rimasta sopita per 6 anni e mezzo quasi set è ripresa al massimo della sua violenza reag di Sparta sta conducendo una spedizione in Attica nella regione di Atene con l'obiettivo di fortificare la località di De celeia e di imporre all'attica la presenza costante dell'esercito Spartano sul fronte occidentale come potremmo chiamare quello siciliano nieta si prepara a sferrare il grande attacco a Siracusa nieta non era convinto della spedizione Anzi era contrario a che Atene attaccasse Siracusa però ormai si trova lui unico comandante alla testa della
grande armata che gli ateniesi hanno voluto mandare in Sicilia gli ateniesi e in particolare Alcibiade che però ha dovuto abbandonare il comando e anzi si è addirittura rifugiato a Sparta Fra l'altro le male lingue parleranno di una storia d'amore fra lui e la moglie del re di Sparta del re dell'invasore dell'Attica e Alcibiade a Sparta ha anche spiegato davanti all'assemblea Quali sono i progetti degli ateniesi e soprattutto quali secondo lui sono le possibili contromosse degli spartani fra queste contromosse molto sollecitata anche dagli Ambasciatori Corinzi e Beoti oltre che dai siracusani stessi c'è l'appoggio di di
Sparta a Siracusa questo appoggio si sta già concretizzando perché il generale gilippo è già partito ormai alla volta della Sicilia anche se ha dei dubbi sulle capacità di tenuta di Siracusa gilippo sta organizzando delle truppe di rinforzo ma non sa ancora se Siracusa è caduta le informazioni si muovono lentamente passano attraverso mille incertezze nella Grecia classica non esiste la televisione non ci sono i giornali non ci sono I comunicati stampa non c'è nemmeno la radio Questo sistema di informazione così puntuale e agile per cui gilippo con quattro navi quattro sole navi contro le 140 di
cui dispone nietz è partito alla volta di Siracusa ma si è fermato in Sicilia è sta raccogliendo truppe Che intende portare al rinforzo della città se la troverà ancora libera anche qui abbiamo una grande dimostrazione dell'ascendente e dell'autorità di un generale Spartano nell'antichità i siracusani hanno chiesto di essere Aiutati hanno chiesto di essere sostenuti nella Guerra durissima che stanno combattendo contro gli ateniesi gli Spartani hanno accettato e quindi hanno mandato i rinforzi che mandano loro hanno mandato una persona perché assumesse il comando della Difesa nella primavera del 414 Intanto nieta è arrivato a Siracusa c'era
già stato alla fine dell'estate precedente ha preferito passare l'inverno a Catania con tutto l'esercito e la flotta adesso nella primavera dell'anno successivo Finalmente si decide a trasferire tutto il suo esercito fuori Siracusa nel tentativo di prendere la città Siracusa sorge in cima a un promontorio da questo promontorio si allunga la penisoletta l'isoletta di Ortigia i punti strategici di Siracusa sono sostanzialmente tre il piccolo porto il porto che è a nord dell'isoletta di Ortigia Praticamente il cuore della città poi il grande porto a sud di Ortigia rinchiuso da Ortigia e dal promontorio del Plemmirio e poi
verso la terra ferma l' pipole l' pipole è una montagno una Collin Ona Comunque è un'altura che domina la città n il punto centrale della Difesa e anche il punto Ale di ogni possibile attacco per chiudere da terra Siracusa bisogna controllare le pipole per chiuderla dal mare bisogna controllare il grande porto nieta è molto abile nella prima parte della campagna riesce a conquistare subito con un primo assalto le pipole guadagnandosi di nuovo il vantaggio dalla parte terrestre e riesce a conquistare a occupare rapidamente anche il Plemmirio così Controlla di fatto uno dei due capi che
chiudono il grande porto e quindi ne ha l'accesso e la possibilità di utilizzarlo in permanenza praticamente la disposizione delle truppe a Siracusa nella prima vera del 414 è nella parte nord del Grande Porto la città la parte sud del Grande Porto il grande accampamento ateniese e poi a ovest della città dove c'è l' pipole dove c'è L'unico luogo di collegamento aperto fra la città e la Sicilia e quindi fra la città e la sua possibilità di rifornirsi ci sono gli ateniesi che controllano la montagna e che vogliono bloccare la città le possibilità di Vittoria di
un assedia in epoca Greco classica dipendono sostanzialmente dalla capacità di affamare i difensori non ci sono grandi macchine da guerra né se ne vedranno di realmente efficaci fino all'epoca Romana per cui solo Chiudendo con una lunghissima barriera con un muro difensivo la possibilità di transito di giorno ma soprattutto di notte per i difensori si può impedire loro di rifornirsi e quindi alla lunga aamar e costringerli alla resa naturalmente l'elemento tattico di queste situazioni si impernia tutto nella possibilità E nella capacità di costruire il muro di difesa e di difenderlo soprattutto nel momento della costruzione da
parte dei contrattacchi dei difensori per cui nell'estate del 4 14 gli ateniesi sono impegnati nella costruzione di un lungo muro che blocchi completamente ogni uscita da Siracusa il muro viene costruito partendo da sud e lentamente si arrampica lungo questa montagna abbastanza brulla adesso ma abbastanza brulla anche Allora esiste proprio sulle pipole una rocca un castello fortificato che si chiama Eurialo quel castello fortificato diviene il punto dove i siracusani appuntano i loro sforzi di riconquista perché mentre gli ateniesi tentano di costruire un muro che da nord a sud tagli il promontorio sul quale si trova Siracusa
i siracusani tentano di costruire un controm duro che da est a ovest tagli in direzione opposta il promontorio e lasci libera una strada di accesso sembra che gli ateniesi riescano nel loro obiettivo quando in piena estate Finalmente arriva gilippo arriva gilippo con 4000 uomini che ha raccolto in Sicilia probabilmente anche Ass soldoni con il denaro dei Corinzi arriva gilippo improvvisamente alle porte di Siracusa in vista di Siracusa e con un assalto improvviso attraversa le linee ateniesi ed entra in città è un grande momento per i siracusani perché possono vedere tangibilmente che hanno qualcuno che sta
correndo il loro aiuto appena arrivato in città a Siracusa gilippo Capisce subito Quali sono i termini tattici della situazione e decide subito di reagire all'avanzata ateniese alla quasi completamento del muro ateniese a chiusura di Siracusa e organizzate tutte le truppe presenti a Siracusa lancia un assalto con l'intento di conquistare di nuovo leuri Alo e soprattutto conquistare i magazzini I depositi di materiali che gli ateniesi hanno ammassato per completare il muro lo scontro viene vinto dagli ateniesi che riescono a respingere il tentativo dei siracusani comandati da gilippo ma qui si vede la capacità tattica la la
scienza bellica della quale gilippo è padrone Perché già il giorno successivo gilippo ritenta la battaglia però questa volta ha disposto le stesse truppe in maniera diversa E questo cambiamento di disposizione sul terreno sono delle truppe che lui non conosce che ha imparato a conoscere il giorno prima quindi adesso sa quanto valgono e come le può impegnare questa nuova disposizione è sufficiente a respingere gli ateniesi a conquistare l'e urial e a incendiare i depositi di legname che gli ateniesi hanno organizzato per chiudere il muro da questo momento in poi la salvezza di Siracusa non è più
in discussione perché la possibilità di bloccare la città e quindi di iniziare un vero assedio che la porti alla resa per fame è sfumato non solo perché gilippo continua ad attaccare continua ad attaccare costringendo costantemente gli ateniesi a cedere pezzo pezzo il territorio che controllano e quindi a chiuderli nel loro accampamento e a costringerli nella zona bassa nella zona malsana che si trova attorno al Porto Grande Nia si accorge che è sfumata la possibilità di conquistare Siracusa In più la presenza di gilippo rende molto più deboli rapporti che pure ha con i maggiorenti siracusani Dai
quali Sperava di farsi consegnare la città quindi nieta prende una decisione particolare ovvero vorrebbe prendere una decisione particolare nietz vorrebbe abbandonare il comando Allora scrive ad Atene scrive una lettera Acc corata nella quale dice che lui sta male che non può più comandare e che se gli ateniesi vogliono veramente conquistare Siracusa non è più sufficiente l'esercito di cui dispongono per cui sostanzialmente consiglia di ritirare l'esercito di richiamarlo in patria fin quando è ancora pienamente efficiente O almeno di richiamare in patria lui che fra l'altro sembra soffrisse veramente di nefrite per cui non stava benissimo e
soprattutto nella zona semip paludosa che c'è a sud del Porto Grande cominciava a soffrire Veramente anche ambiente fisico nel quale ormai stava da alcuni mesi l'accorato appello di nieta giunge ad Atene Ma gli ateniesi si sa non abbandonano le loro imprese se nieta dice che le forze non bastano per completare la missione a Siracusa gli ateniesi decidono di mandare dei rinforzi e incaricano deene il generale che ha vinto a sfacteria una delle loro figure più prestigiose di comandare questi rinforzi de mosten si organizza e arriva finalmente in Sicilia a Siracusa nella primavera del 413 il
suo arrivo già di per sé è un clamoroso successo psicologico i siracusani erano convinti di essersi Salvati di essere riusciti a bloccare il tento ateniese di avere piegato la volontà di Nia sostanzialmente L'inverno era passato in maniera tranquilla e ora sembrava che un nuovo sforzo potesse essere sufficiente per respingere definitivamente Nietzsche allontanarlo dalla città invece arriva una nuova squadra migliaia di opliti decine di triremi Atene ha fatto uno sforzo decisivo per piegare Siracusa e Siracusa incassano Il colpo deene è un comandante di provata esperienza e diversamente da Nia Pensa che le cose si possano fare
solamente in fretta e quindi propone immediatamente al comandante all'ormai sofferente nieta di tentare subito un colpo di mano contando sulla freschezza delle truppe appena arrivate e sull'abbattimento psicologico dei siracusani per l'arrivo dei rinforzi ateniesi deene ha la caratteristica di essere un esperto di Fanteria leggera non è un comandante di opliti anche sfacteria ha vinto con l'uso della fanteria leggera ha combattuto molto nella Grecia che possiamo chiamare del nord che ormai rispetto alla Grecia attuale non lo è più in arcania in questi posti qui a nord di Delfi poco a nord di Delfi per cui propone
un attacco particolare Un colpo di mano notturno e quindi praticamente pochissimi giorni dopo essere sbarcato organizza le sue truppe quelle di nieta e le scatena in un attacco notturno l'attacco è rivolto ovviamente alle linee siracusane che collegano le urial alla città tagliando il muro con il quale gli ateniesi avevano tentato di bloccare la città la conquista di quelle difese aprirebbe di nuovo per gli ateniesi la possibilità di bloccare la città e allora nella notte con l'aiuto solo della luce della luna gli ateniesi attaccano è un attacco improvviso sferrato di notte le sentinelle dei siracusani vengono
sopraffatte e poi vengono sopraffatti anche i primi rinforzi che accorrono poi però il buio Conf degli ateniesi perché gli ateniesi non conoscono quei luoghi e i siracusani sì allora l'assalto ateniese si ferma e poi succedono degli episodi strani per esempio con gli ateniesi ci sono degli alleati d'ori degli alleati Dori che vincono stanno vincendo E allora Alzano il peana il canto di Vittoria dei Dori Ma gli ateniesi sanno che quello è il canto di vittoria degli spartani prendono paura si fermano fra tanto corso gilippo alla testa dei rinforzi delle truppe che sono pronte a difendere
il muro gli ateniesi vengono Fermati cominciano a ritirarsi comincia la rotta una rotta che avviene in un terreno scosceso al buio con l'armamento oplitico che è molto pesante e gli ateniesi corrono senza sapere dove cascano nelle Forre inciampano perdono le armi la sconfitta è pesantissima de capisce immediatamente che ormai è finita Atene ha sferrato il colpo col massimo della violenza che gli era possibile non è riuscito bisogna andarsene e È questo ciò che propone a nieta noi ci risentiamo domani sera alle 8 della sera sempre su Radio 2 Grazie buonasera da Sergio [Musica] Valsania [Musica]
demene ha capito dopo la sconfitta nel tentativo di riconquistare le pipole che Siracusa non cadrà mai in mano ateniese e quindi propone a nieta di abbandonare la Sicilia di tornare a casa di accettare la sconfitta come un fatto compiuto certo Niet non ha voglia di tornare a casa sa che gli ateniesi Non sono affatto ben disposti nei confronti dei loro Generali sconfitti hanno processato A volte anche i vincitori ma tornare ad Atene come sconfitto è anche pericoloso fisicamente alcuni sono stati condannati a morte comunque accetta la decisione di Demostene Anche perché essendo con Demostene può
sperare di appoggiare su qualcun altro la decisione di aver abbandonato il progetto nel quale al cibi de 2 anni prima aveva precipitato Atene per cui si fanno i preparativi si carica tutto quello che si può caricare sulle navi e ci si prepara a partire sappiamo che giorno era sappiamo che era il 27 agosto del 413 a.co perché lo sappiamo perché quel giorno Anzi quella notte ci fu un eclisse di Luna un eclisse totale di luna gli ateniesi sono superstiziosi sono superstiziosi e Nietzsche è molto superstizioso interpreta negativamente l'eclisse di luna è strano perché Tucidide un
po' de ride Niet per la sua Sup e un po' constata che per uno che vuole scappare il fatto che la luna si nasconda dovrebbe essere un segno positivo non un segno negativo comunque nietz a fronte dell'eclisse di Luna decide che si deve aspettare che non si può partire a fronte di un segno così infausto qualcuno sostiene che nieta stia anche pensando che i suoi rapporti con i siracusani potrebbero ancora condurre a un accordo con la città a un rovesciamento di campo a un passaggio di Siracusa in campo ateniese senza bisogno della sconfitta militare Comunque
non si parte le navi vengono ritirate a terra vengono Scaricate e ci si predispone a lasciare passare del tempo non si sa bene perché usani hanno visto tutto hanno visto che gli ateniesi vogliono andarsene e si sentono così forti da non desiderare più questo epilogo della guerra i siracusani e gilippo che li comanda lo spartano gilippo vogliono punire chi li ha attaccati e quindi attaccano attaccano gli ateniesi rovesciando in qualche modo la situazione soprattutto riescono a conquistare il promontorio che chiude il Porto Grande a sud il promontorio del Plemmirio cosicché adesso gli ateniesi si trovano
con le loro navi e col loro accampamento in una Rada le cui due punte i due Promontori che la chiudono sono tutti e due in mano nemica da una parte Ortigia e dall'altra il Plemmirio adesso il problema degli ateniesi non è più solo partire ma riuscire a partire però possono contare sulla loro flotta le triremi non sono navi che si conservano bene quelle di Niet hanno già 2 anni e non è stato possibile effettuare una buona manutenzione ci sono le 73 di demen di fronte a loro ci sono marinai meno esperti però marinai che hanno
capito che il combattimento dentro le acque chiuse di questa Rada del Porto Grande di Siracusa può essere condotto in maniera diversa dal tradizionale combattimento navale in mare si considera un errore lo speronamento prua contro prua perché distrugge ambedue le navi che lo effettuano però i siracusani anche ben consigliati dai loro amici peloponnesiaci immaginano che dato che le le capacità nautiche di una nave da impiegare sostanzialmente in acque chiuse non devono essere levate è possibile rinforzare molto la prua creare delle specie di arieti galleggianti in modo da potere colpire di prua le navi nemiche senza sconvolgere
la struttura della propria nave e quindi modificano le loro triremi in maniera tale da combattere una battaglia diversa dal solito gli ateniesi fanno un primo tentativo di uscire di aprirsi il mare di tornare al mare che in fondo è il loro elemento naturale il mare è la zona della quale sono padroni è l'elemento strategico della loro politica il controllo del mare per cui basta uscire dalla Rada del Porto Grande per essere di nuovo liberi per poter tornare a casa il primo tentativo però fallisce queste triremi corazzate organizzate dai siracusani riescono a schiantare le prue delle
navi ateniesi E comunque a impedire loro di guadagnare il Largo però gli ateniesi riprovano ma questa volta la situazione ancora peggiorata Perché i siracusani sono riusciti a creare una catena continua di sbarramenti che chiude tutto il porto grande e quindi la flotta ateniese deve spezzare questo sbarramento per uscire si fa un nuovo sforzo si imbarcano tutti gli uomini atti alle armi che si riescono a recuperare nell'accampamento ateniese che ormai è pieno di feriti e di malati È un assalto quasi disperato però la forza della disperazione non è sufficiente ancora una volta i siracusani riescono a
prevalere E questa volta ci sono addirittura dei segni di fuga le navi degli ateniesi vengono qualche volta abbandonate rifiutano il combattimento un po' troppo spesso nonostante la nuova sconfitta nieta e Demostene vorrebbero di nuovo tentare la via del Mare sanno che quella è la strada giusta ma i loro equipaggi Si rifiutano Si rifiutano di tentare di nuovo di affrontare un nemico che li ha sconfitti due volte in quello che pensavano fosse il loro elemento naturale e d'altra parte se in mare gli ateniesi sono superiori la loro superiorità sta Nella Manovra nella capacità di fare volteggiare
le pesanti triremi nella possibilità di manovrare ci sono delle manovre classiche nelle quali sono maestri nelle acque chiuse del Porto Grande non si può manovrare molto hanno navi più vecchie di quelle del nemico e in più le prue corazzate dei siracusani fanno strage Non è più la via del mare quella attraverso la quale Nietzsche e deene possono fuggire se non si può sfuggire con le navi bisogna fuggire a piedi perché ormai la situazione per gli ateniesi bloccati nella zona paludosa a sud di Siracusa è disperata a piedi comporta molti problemi Uno è che non si
ha più la forza per andare verso nord verso l'amica Catania bisognerà fuggire verso sud l'altra che molti non ce la fanno nemmeno a fuggire a piedi devono restare non possono andare devono essere abbandonati in mano a nemici nemici che si presentano come crudeli e molto determinati e quindi con le lacrime agli occhi che Nietzsche e Demostene si mettono in cammino alla testa dei loro uomini due giorni dopo l'ultima delle loro sconfitte navali Ma i siracusani non accettano nemmeno questo la famosa Cavalleria siracusana ha preceduto gli ateniesi e controlla i passaggi E comunque gli ateniesi non
hanno più il rapporto di forze sufficiente per potersi difendere dagli attacchi dei siracusani i due contingenti di De mosten e di nieta si allontanano perché è difficile coordinarsi in un territorio sconosciuto il primo ad arrendersi è Demostene e nieta continua nella sua lenta avanzata in questa campagna abbastanza mossa della Sicilia a sud di sempre incalzato dai siracusani Fino a quando c'è un momento di sbandamento totale dei suoi uomini stanno camminando da tutto il giorno hanno sete hanno fame sono stanchi arrivano al fiume asine raggiunto il fiume non capiscono più niente Sono come accecati dalla sete
le fila si rompono e gli ateniesi si verso il fiume per bere affondano le mani nell'acqua senza nemmeno pensare alla propria difesa senza nemmeno accorgersi di quello che sta succedendo l'acqua presto si tinge di rosso il sangue degli ateniesi scorre a Fiume Plutarco racconta che nieta si sia gettato lui in persona ai piedi di gilippo supplicandolo di fermare il massacro non si sanno le cifre di quello che accade certo anche nieta è costretto ad arrendersi succedono molte cose normali Ma strane come succedono quando ci sono i disastri alcuni ateniesi si fanno passare per schiavi perché
sanno che nei confronti degli ateniesi i siracusani sono particolarmente incattiviti altri vengono trafugati di quelli che si arrendono non tutti vengono messi insieme consegnati alla comunità dei vincitori Chi ha vinto ruba dal bottino Anche gli uomini per venderli lui come schiavi Certo è che la punizione nei confronti degli ateniesi sarà violentissima e sarà violenta anche nei confronti dei due comandanti de mosten e nieta che sono caduti in mano ai siracusani gilippo li vorrebbe salvare Qualcuno dice perché soprattutto Nietzsche ha ottimi rapporti con gli Spartani gilippo è uno Spartano altri dicono che è semplicemente perché gli
Spartani non sono violenti e raramente uccidono i loro prigionieri praticamente mai altri più maligni pensano che gilippo vorrebbe portare i due comandanti vinti a Sparta per poter esibire dei Prigionieri di prestigio comunque non c'è niente da fare per loro i siracusani odiano i loro aggressori e vedono nei loro comandanti i rappresentanti dell'aggressione e decidono di metterli a morte gli altri prigionieri ateniesi verranno gettati nelle latomie pochi si salveranno da questa lunga prigionia praticamente quasi mangiare si dice che i siracusani fossero disponibili a liberare solo gli ateniesi capaci di recitare i brani delle Troiane la tragedia
che racconta le durezze della guerra il sangue degli ateniesi scorre a fiumi la notizia del disastro di Siracusa arriva ad Atene in una maniera strana viene portata da uno straniero che va da un barbiere al Pireo nel porto di Atene e così come si chiacchiera coi Barbieri parla del disastro di Siracusa ma ancora non lo sapeva nessuno in città il barbiere smette di radere il cliente e corre corre tipo filippide di maratona Corre ad Atene e grida Ah Siracusa Siracusa l'esercito è distrutto niets e de most ne sono morti e allora viene arrestato il barbiere
che sta portando questa notizia viene arrestato Come disfattista come se propal asse notizie tendenziose cominciano anche a torturarlo per punirlo quando poi anche da altre fonti arriva la notizia certo Dopo il disastro siracusano Dopo il disastro siciliano Atene cambia anche la sua curva demografica è cambiata rispetto all'inizio della guerra ormai Atene ha meno abitanti e in più fuori dalle sue Mura si trovano accampati gli Spartani non sono proprio sotto le mura però il controllo dell'Attica ormai non è più degli ateniesi possono attraversarla solo armati in piccoli gruppi non si può più fare la tradizionale processione
per eleusi la processione che è per le feste panatenaiche la processione dal Partenone fino a eleusi che collega i due grandi templi del culto ateniese non si può fare bisogna andarci per mare gli ateniesi controllano ancora il mare ma tutto il territorio attorno alla loro città è divenuto territorio conteso prima linea e oltre questo Alcibiade colui che ha pensato la spedizione di Sicilia che poi ha dovuto abbandonarla non per colpa sua però che sicuramente ha scelto lui di andare a Sparta per vendicarsi di quello che gli avevano fatto gli ateniesi al cibi dicevo sta sando
sta agendo sta tramando perché sostanzialmente ama Atene O almeno ama stare ad Atene e vorrebbe tornarci che cosa esattamente abbia fatto Alcibiade non lo sappiamo sappiamo però che succedono delle cose dei fatti degli avvenimenti dietro ai quali c'è la sua mano non sappiamo in che misura ma continueremo a parlarne domani sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 Buonasera da Sergio [Musica] Valsania Alcibiade è sicuramente il personaggio dominante la seconda fase della guerra fra Sparta e Atene è un ateniese Tima famiglia nipote di Pericle ricco bello sulla cui personalità forse è molto indicativo un
aneddoto che si racconta A proposito di timone d'atene che era famoso per odiare tutti timone d'atene odiava l'umanità però quando vedeva Alcibiade sorrideva sorrideva felice e si arrivò a chiedergli perché di questo atteggiamento perché forse anche tu ami Alcibiade e timone d'atene rispose No non lo amo però lui porterà grandi rovine a tutti e Alcibiade Sicuramente è una persona che incarna ciò che di negativo aveva in sé Atene e come riesce a incarnare anche quello di positivo forse gli manca quel senso egualitario che è poi la la cosa migliore di Atene il cui Eco arrivato
fino a noi quest'idea di una democrazia sempre più estesa una democrazia che si estende che diventa rigorosa Però anche molto chiusa gli ateniesi avevano una concezione della democrazia che si limitava Agli ateniesi maschi e figli di genitori ambedue ateniesi comunque Alcibiade che ha dato dei consigli agli Spartani che ha contribuito a riportarli nella guerra contro Atene Anche se forse sarebbe accaduto lo stesso perché la spedizione in Sicilia era un evento troppo grave perché potesse continuare a lasciare fuori Sparta dal conflitto che ormai abbracciava tutta la grecità Alcibiade forse consiglia forse addirittura aiuta gli Spartani a
prendere contatti a prendere veri contatti con il gran re con l'imperatore dei Persiani perché gli Spartani dovevano avere Questi rapporti per due ragioni una strategica tattica e l'altra molto semplice diretta esisteva un conflitto aperto fra i Persiani e gli ateniesi per il controllo delle città greche e sostanzialmente di tutta la Costa di quella che adesso chiamiamo Turchia della Turchia occidentale che vedeva moltissimi insediamenti Greci una fiorente colonizzazione greca anche basata sulle molte isole sul do de caneso e sulle altre isole dell'egeo che si trovano lì e vedeva anche una presenza invece nella parte continentale di
popolazioni soggette ai persiani una zona di attrito quindi che aveva anche determinato attorno al 500 quindi praticamente quasi un secolo prima della guerra fra Sparta e Atene il grande conflitto fra greci e persiani questa frizione rimaneva e dato che era Atene che dominava quelle città i Persiani erano naturalmente nemici degli ateniesi persiani nemici degli ateniesi spartani nemici degli ateniesi la loro Alleanza era un fatto naturale forse Alcibiade contribuì a stimolare gli Spartani e a dare loro la possibilità di incontrare gli emissari del gran re le ragioni strategiche che inducono gli Spartani ad allearsi con i
Persiani sono una di ordine economico Nel senso che gli Spartani non hanno danaro come sappiamo non hanno un sistema fiscale non hanno città sottomesse non hanno fisicamente il denaro in Laconia è proibita la circolazione del denaro e fare la guerra contro Atene significa fare una guerra navale la guerra navale significa avere in mare delle triremi ogni trireme comporta circa 180 persone a bordo che vanno pagate perché altrimenti non vivono altrimenti non combattono ormai siamo anche a una guerra di mercenari gli Spartani non hanno soldi il re di Persia ne ha in quantità quasi illimitata se
paragonato con le possibilità economiche della Grecia e poi la guerra contro Atene va portata contro L'impero di Atene è una guerra strana quella contro L'impero di Atene perché non è tanto una guerra contro Coloro che sono sottomessi Agli ateniesi Ma è una guerra contro la loro sottomissione Agli ateniesi perché in realtà le ribellioni contro gli ateniesi contro le imposizioni ateniesi sono frequentissime si è ribellata Samo si è ribellata Mitilene tutte le volte gli ateniesi sono riusciti a soffocare queste rivolte Anche perché i peloponnesiaci non sono riusciti a giungere in tempo il loro soccorso la parola
libertà è la parola chiave della propaganda spartana fin dall'inizio i peloponnesiaci hanno sostenuto più o meno in buona fede ma comunque sono riusciti a imporre nella loro propaganda il fatto che loro portano la libertà loro liberano dal Giogo degli ateniesi e quindi la guerra va portata nell'egeo nell'egeo e quindi in prossimità dei territori del gran re Questo è quello che accade dopo la campagna di Sicilia i tre elementi strategici consigliati da Alcibiade si concretizzano uno dopo l'altro e l'ipotesi ateniese di fare la guerra tutta in territorio avversario se non in Attica cedendo l'attica al nemico
però conservando la propria capacità offensiva in modo da poter attaccare in qualsiasi momento qualsiasi punto del territorio nemico attraverso l'uso della flotta Si capovolge ormai i peloponnesiaci sono riusciti con il denaro del gran re con un faticoso accordo con i persiani a penetrare nel sistema ateniese e a costringere gli ateniesi a combattere per difendere il loro impero la situazione nell'Impero persiano nella parte dell'Impero Persiano che fronteggia l'egeo è abbastanza complicata Nel senso che ci sono due satrapi farn bazzo e tissaferne che hanno Responsabilità diverse però hanno anche atteggiamenti diversi nei confronti degli spartani atteggiamenti che
poi sui tempi lunghi comporteranno cambiamenti anche nel rapporto fra Spartani e Persiani e condizioneranno in maniera pesante tutto lo sviluppo della guerra come si inserisce di nuovo al ciade in questo nuovo panorama della guerra in questo scacchiere che vede il confronto fra Spartani e persiani da una parte e ateniesi dall'altra si inserisce in una maniera molto complessa perché prende contatto con i comandanti della flotta ateniese che si trova a Samo e fa loro una promessa o comunque suggerisce loro una possibilità la possibilità attraverso i suoi rapporti personali di incrinare l'alleanza fra Spartani e persiani O
almeno di trasferire una certa benevolenza di tissaferne verso gli ateniesi questo modificherebbe radicalmente i rapporti di forza nell leeo e forse permetterebbe Agli ateniesi di riprendere il controllo di un impero che comincia a sgretolarsi Ma cosa dice Cosa promette Cosa fa capire Qui non sappiamo esattamente come vanno le cose sappiamo però che Alcibiade convince alcuni dei comandanti della flotta ad andare ad Atene a sostenere il partito oligarchico che si prepara un colpo di stato anche la storia del colpo di stato oligarchico ad Atene è una storia complicata Perché Perché il colpo della spedizione di Sicilia
è stato devastante per la città ed è stato devastante per coloro che questa spedizione avevano sostenuto avevano spinto Anche perché molti di quelli che erano stati favorevoli alla spedizione nella spedizione avevano trovato la morte Quindi è una Atene diversa quella nella quale si agitano complotti quella nella quale il potere nelle assemblee è passato di mano quello nella quale avvengono omicidi politici dice Tucidide nessuno aveva più il coraggio di parlare con nessuno per esprimere le proprie idee basta l'idea che anche la flotta possa essere d'accordo per un cambiamento dell'ordinamento politico che si riescono a fare passare
in assemblea in realtà attraverso una procedura che sembra legale che forse era legale si riescono a far passare in assemblea delle leggi che modificano l'assetto della città alcuni maggiorenti riescono di fatto a prendere il potere ad Atene a privare la boulet a privare l'organismo tradizionale di governo democratico della città dei suoi poteri a sospendere il pagamento dei magistrati in carica che era una delle chiavi del sistema Democratico ateniese a bloccare il sistema dell a sorte di una serie di magistrature insomma a modificare in senso oligarchico abbastanza stretto l'organizzazione politica di Atene A questo punto però
occorre l'assenso della flotta Bisogna che la flotta di Samo manifesti il suo accordo in modo da poter intavolare quelle trattative di pace con gli Spartani che sembrano necessarie al nuovo gruppo oligarchico al potere ad Atene l'assenso dalla flotta non verrà mai nel 411 Atene si trova di fatto spaccata in due in città sono al potere gli oligarchici che addirittura cominciano a realizzare delle fortificazioni al Pireo non si capisce bene perché non hanno il coraggio di dirlo ma forse sono fortificazioni il Pireo e il porto di Atene per impedire il rientro dei democratici che invece controllano
assolutamente la flotta di Samo la flotta di Samo si autoproclama essenza della città i capi della flotta dicono ai marinai Noi siamo Atene e c'è molto di vero in quello che sostengono perché la forza di Atene la sua di vivere e di restare egemone delle città dell'egeo che che dipendono dal lei sta appunto nella flotta quest'idea che Atene sia la flotta è sostanzialmente condivisa anche dagli Spartani tant'è che tutti i tentativi degli oligarchici di arrivare a una forma di pace separata verrebbe quasi da dire fra Atene e e Sparta che lasci fuori la flotta di
Samo non hanno successo perché probabilmente poi sono cose non sappiamo con esattezza gli Spartani non riconoscono un governo ateniese che non controlli la parte militare della città che non controlli la flotta in fondo Atene non sono le sue Mura ma Atene la sua flotta e cosa fanno addirittura marinai e i comandanti della flotta pensano di poter richiamare fra di loro a comandarli a riprendere la grande avventura del mare della conquista questa avventura in qualche modo fuori anche dalle possibilità fisiche di chi la voleva intraprendere questa avventura di di essere padroni del mare e di poter
Sognare di allargare il proprio potere su tutto richiamano Alcibiade Alcibiade aveva partecipato a suscitare il colpo di stato oligarchico Alcibiade viene richiamato dai democratici è la figura centrale di Atene di quegli anni viene richiamato dalla flotta per comandare la flotta perché a lui conoscono l'intelligenza il Carisma la capacità strategica la capacità politica per comandare la flotta e quindi una persona che Atene aveva esiliato una persona che era stata in campo avverso durante la guerra viene richiamata a comandare la flotta dalla flotta stessa Buonasera Ci risentiamo domani sempre alle 8 della seme su Radio 2 di
nuovo Buonasera da Sergio [Musica] valsan quando Alcibiade raggiunge la flotta ateniese a Samo Ormai il colpo di stato degli oligarchi ad Atene si è spento si è spento praticamente da solo non ha avuto la forza di imporsi sulla cittadinanza il rifiuto della flotta di accettare modifiche istituzionali ad Atene ha portato a un piccolo tentativo di Atene di staccarsi dalla flotta Ma le fortificazioni al Pireo sono state abbattute Praticamente dalla folla e si è dovuti presto passare a ad accettare prima il ritorno ai 5000 Cioè a una forma di oligarchia più allargata e poi a ripristino
degli assetti istituzionali tradizionali dall'altra parte il problema dei rapporti fra Atene e le città sottomesse è diventato molto complicato perché le insurrezioni si sono susseguite rapidamente una dopo l'altra le città delle isole della costa di quella che adesso è la Turchia E anche di tutta la zona della calcidica quella dove aveva combattuto Brasi d' anni prima insorgono si ribellano Si rifiutano di pagare i tributi gli Spartani sono molto attivi nella regione sono molto attivi anche perché dispongono di una flotta pagata dal Gran re attraverso i suoi satrapi Però anche lì ci sono dei problemi farn
bazzo che è uno dei satrapi della regione è sostanzialmente favorevole agli Spartani tissaferne invece conduce una politica un po' diversa tissaferne pensa questo e è un ragionamento che Tucidide esplicita in maniera era abbastanza chiara tissaferne Pensa che non convenga al Gran re quindi non convenga ai persiani né la vittoria degli ateniesi né quella degli spartani al Gran re conviene che i greci combattano fra di loro e quindi l'aiuto dato agli Spartani deve essere sufficiente a mantenere la guerra Ma non sufficiente a farla vincere agli Spartani perché una vittoria decisiva degli spartani sugli ateniesi porterebbe secondo
lui automaticamente alla pura e semplice sostituzione di Sparta ad Atene nel ruolo di Rivale del gran re nel controllo delle città greche dell'egeo in particolare di quelle non insulari di quelle che si trovano come Efeso proprio sulla costa dell'attuale Turchia questa politica del sostegno ma di un sostegno ragionato che non si spinge mai a fondo è una delle grandi spiegazioni di quello che succede del perché la guerra continui a protrarsi perché gli Spartani possono cogliere dei successi ma tissaferne che in realtà è il è colui che dispone della della leva economica nella regione non è
mai disponibile a schiacciare l'acceleratore si potrebbe dire fino a farli vincere davvero certo anche Alcibiade Ci mette del suo un po' la sua amicizia con tissaferne un po' la sua indubbia capacità un po' anche i suoi rapporti con i maggiorenti delle città dell'impero per cui da quando torna in campo al ciade la situazione comincia a cambiare la situazione comincia a cambiare e ci sono anche le vittorie militari le vittorie navali degli ateniesi le vittorie navali Che culminano con l'episodio di cisico l'episodio di cizico è una grande battaglia navale nella quale il comandante Spartano il navarca
Spartano mindaro tenta di sconfiggere la flotta ateniese in mare ancora una volta come è già capitato E come continuerà a capitare anche in futuro gli ateniesi dimostrano di essere praticamente imbattibili in mare aperto l'equilibrio delle forze Acc cisico esiste per cui non non è una battaglia che abbia un esito già scontato anche la l'esperienza delle marinerie dovrebbe essere teoricamente simile Però cizico è una grandissima Vittoria ateniese è una grandissima Vittoria ateniese perché distrugge la flotta spartana E perché mindaro muore nel nel combattimento alla fine della battaglia il messaggio che giunge a Sparta dal vicecomandante è
un messaggio di disperazione un messaggio che si conclude non abbiamo più la flotta non abbiamo più denaro non sappiamo cosa fare farn bazzo per la verità dice che le navi sono andate perdute ma in realtà gli equipaggi si sono salvati quasi tutti le grandi battaglie navali dell'antichità venivano combattute praticamente sotto costa fino addirittura all'epo si continuerà a combattere grandi battaglie navali sotto Costa se lo sconfitto è abbastanza abile Nautic di solito riesce a raggiungere la costa e a scappare a piedi abbandonando le navi in mano al vincitore e quindi farn bazzo può dire Gli spartani
in fondo abbiamo solo perso dei pezzi di legno di legname ne abbiamo tanto però l'impressione della Vittoria di C È un'impressione grandiosa un'impressione tale che al ciade il vincitore viene eletto stratego ad Atene nel 408 la sua elezione a stratego apre la via al suo ritorno in città Alcibiade è stato richiamato dalla flotta ha combattuto con la flotta ha salvato le sorti dell'impero ateniese nell'egeo ma non è mai stato ad Atene da quando è partito con la flotta per Siracusa nel 415 non è più tornato ad Atene non ha più avuto il coraggio anche di
tornare ad Atene lui è stato esiliato lui è è stato un traditore è tornato dai suoi compagni d'arme ma non è tornato dai suoi concittadini con l'elezione alla di stratego la massima carica degli ateniesi che ogni anno leggevano 10 strateghi che erano i capi della città Alcibiade può tornare in città e il ritorno di Alcibiade in città è una grande festa è il grande momento della rivincita ateniese praticamente sembra che si chiuda una grande parentesi la parentesi si è aperta con la partenza di Alcibiade il suo ritorno in città è festoso quanto è stata la
sua partenza il peso della presenza di Alcibiade ad Atene è dimostrato anche dal fatto che dopo 7 anni praticamente si può rifare la grande processione delle feste panatenaiche di nuovo la processione va a piedi da Atene ad eleusi gli Spartani Che pure sono in Attica occupano decelea re agide e a decelea con l'esercito Spartano non hanno il coraggio di intervenire è un momento magico per Atene e è Alcibiade che in questo momento trova anche il riscatto per quello che era stato il suo capo di imputazione lui era stato accusato di empietà era stato accusato di
avere decapitato le Erme e il fatto che gli venga affidata la processione sacra per eleusi lo riconcilia completamente con la città Comunque dopo essere tornato ad Atene da trionfatore dopo avere diretto la processione eleusina al ciade deve tornare al lavoro perché la guerra non è finita perché il denaro persiano continua ad arrivare agli Spartani e soprattutto perché è cambiata la direzione politica In Persia in quell'area dell'attuale Turchia che è più direttamente interessata alla guerra fra Sparta e Atene tissaferne il Satrapo che aveva continuato come si direbbe In termine calcistico a fare la melina ad appoggiare
gli Spartani ma senza sostenerli troppo è stato messo sotto accusa davanti al Gran re il quale ha deciso di sostituirlo con il suo figlio secondogenito suo figlio secondogenito che si chiama Ciro e che è un adolescente giovanissimo arriva sembra quindicenne arriva a prendere il suo nuovo incarico che è quello di atore sia militare che civile di tutta la regione sotto il controllo dei Persiani che si affaccia sul mar Geo Alcibiade Quindi quando torna a comandare la flotta come il suo incarico richiede si trova con una situazione leggermente cambiata nell'egeo e con un nuovo navarca Spartano
il navarca spartano eletto per il 408 è una delle grandi personalità che ogni tanto Sparta è capace di produrre è Lisandro che per qualche tratto del suo carattere per la sua spregiudicatezza per la sua ambizione quasi illimitata ricorda al ciade quindi in qualche modo Alcibiade può guardarsi nello specchio quando torna al comando della flotta ateniese e la figura dello Spartano che si trova riflessa dello Spartano che così tanto gli somiglia conta questa volta su dei vantaggi Conta su dei vantaggi che vengono da la sua capacità di stringere un patto molto forte di mete su quella
che a noi oggi sembra una vera amicizia con Ciro con il responsabile della politica persiana nell'area dell'egeo Lisandro è uno Spartano in qualche modo particolare è uno Spartano che ha la capacità di trattare con quelli che i greci considerano i barbari e quindi ha la capacità di accettare le forme della regalità persiana i greci Hanno sviluppato un profondo senso della democrazia una democrazia che ha limiti diversi da città a città però gli Spartani si chiamano gli uguali questo senso di uguaglianza poi è la la radice anche della democrazia moderna questa pari dignità fra uomo e
uomo la società persiana è molto diversa la società persiana è ferocemente gerarchizzata il capo sta assolutamente al di sopra degli altri Lisandro è capace di accettare questo tipo di differenza di accettare di porsi in qualche modo sotto al suo interlocutore è un problema culturale prima che un problema di rapporti gerarchici è l'accettazione di forme di cultura e di manifestazioni del potere poco conosciute dai greci e spesso disprezzate dai Greci comunque Lisandro riesce a farsi dare da Ciro mezzi economici praticamente illimitati una delle prime operazioni belliche va definita bellica anche questa che Lisandro può fare col
denaro di Ciro è la guerra dei prezzi per i rematori delle triremi Aumentando il compenso da due a tre oboli al giorno questo comporta il fatto che i rematori delle triremi ateniesi scappano per andare a fare il rematore sulle triremi spartane che pagano meglio La guerra è la guerra quando diventa guerra economica guerra di denaro si fa anche così a fianco di questa politica di confronto anche economico Lisandro sviluppa anche una strategia dell'attenzione Lisandro rifiuta La grande battaglia navale con la flotta di Alcibiade e soprattutto rifiuta di misurarsi con Alcibiade presente questo fa sì che
i tempi si allunghino però l'allungarsi dei tempi con il vantaggio economico è a favore di Lisandro e degli spartani Alcibiade non può stare sempre al comando della flotta perché Alcibiade deve andare continuamente in giro fra le città alleate per farsi pagare la partecipazione la tassa delle città e comunque la partecipazione economica alla guerra degli alleati sottoposti di Atene in un periodo di forte insurrezionalisti che si chiama il foros il denaro che le città della Lega Attica devono pagare ad Atene perché se non è lui presente è più difficile ottenere questo denaro e quindi Alcibiade costretto
spesso a lasciare la flotta la preziosa flotta ateniese in mano ad altri Buonasera Ci sentiamo domani sempre alle 800 della Sera sempre su Radio 2 Buonasera di nuovo da Sergio [Musica] Valsania nella primavera del 407 la guerra fra Spartani e ateniesi ha raggiunto una sorta di punto di equilibrio sono successe due delle cose che Pericle nei suoi famosi discorsi all'inizio delle ostilità Sono passati più di 20 anni però in fondo è stato Pericle che ha spinto Atene alla guerra ed è stato Pericle che ha disegnato quelle che avrebbero dovuto essere le linee strategiche della guerra
stessa Pericle dicevo aveva avvertito i suoi concittadini di non tentare nel corso della guerra imprese che estendessero il conflitto gli ateniesi lo hanno fatto ugualmente su istigazione di Alcibiade e sono andati incontro al di Siracusa l'altra cosa negativa che è capitata Agli ateniesi o l'altra intuizione degli spartani è stata l'alleanza con la Persia tenere in mare una flotta è molto costoso e gli Spartani non hanno denaro per cui Per loro sarebbe stato impossibile lo hanno fatto hanno il denaro per mantenere una flotta in mare verso L'apporto persiano L'apporto persiano che ormai attraverso il giovane Ciro
nuovo responsabile per il gran re di tutte le terre persiane dell'attuale Turchia attraverso Ciro dicevo gli Spartani hanno il denaro per tenere in mare una flotta cosa resta Agli ateniesi per per continuare la guerra resta la grande figura di Alcibiade che nel qu 8 è stato rieletto stratego è tornato ad Atene in un clima di festa e riassunto il comando della flotta e una certa superiorità tattica sicuramente gli ateniesi sono ancora i migliori marinai e i migliori combattenti a bordo delle triremi di queste strane Navi delle quali non sappiamo esattamente quale fosse la forma ma
che avevano bisogno di notevoli competenze per essere utilizzate al meglio nel 407 le due flotte quella spartana pagata dal denaro persiano e quella ateniese Si fronteggiano si fronteggiano in un tratto di mare molto stretto nel senso che gli ateniesi sono a Samo nella loro base tradizionale Nell'isola che hanno controllato in maniera sempre più severa cacciandra ormai Samo è fedelissima e lì sta di base la loro flotta Samo che tutt'ora fa parte della Grecia è in realtà vicinissima alla costa dell'attuale Turchia e praticamente fronteggia Efeso Efeso è la base nella quale Lisandro ha organizzato e i
suoi cantieri i suoi depositi e dove si trova la flotta spartana quindi uno stretto braccio di mare che oggi si percorre praticamente in un'ora e mezzo mi pare di traghettino e che anche allora in poche ore sulla forza dei Remi era possibile Attraversare le due flotte si fronteggiano nella primavera del 400 con propensioni al combattimento leggermente diverse Alcibiade è riuscito a tornare ad Atene perché ha vinto la battaglia di cisico perché è riuscito a piegare nel 410 la flotta spartana a conquistare una grande vittoria in mare e a scatenare un meccanismo praticamente di riconquista degli
ex alleati ateniesi che si erano allontanati staccati che avevano gettato Il Giogo dell'imperialismo ateniese e che sono costretti dopo cisico almeno in parte a tornare sotto il controllo ateniese ad al cbia degli ateniesi chiedono adesso una nuova grande vittoria dopo cizico farn bazzo che è il Satrapo della parte Nord dell'attuale Turchia della Costa turca farn bazzo dicevo aveva detto agli Spartani Non preoccupatevi abbiamo perduto solo del legno di alberi ne abbiamo tanti e in effetti col denaro di Ciro e con l'abilità di Lisandro gli Spartani hanno costruito una nuova flotta sono passati poco più di
due anni da cisico e Alcibiade e di fronte al problema di battere nuovamente e in maniera decisa la flotta SP solo che Lisandro è consapevole del piccolo svantaggio nel quale si trova del piccolo svantaggio tattico nel quale si trova per cui cerca di evitare lo scontro O almeno cerca di evitare il grande scontro navale nel quale sa forse di non avere la tecnica la perizia nautica la capacità di sconfiggere gli ateniesi Alcibiade Si raccomanda con il suo aiut con il suo vicecomandante che si chiama Antioco Si raccomanda con Antioco di non accettare scontri parziali di
mantenere semplicemente un atteggiamento di sorveglianza nei confronti della flotta spartana questo nei periodi nei quali è costretto ad allontanarsi a lasciare il comando per utilizzare il suo prestigio presso le città alleate per recuperare il denaro a mantenere la flotta erano flotte costosissime ogni trireme aveva a bordo circa 200 persone e le 200 persone andavano pagate ormai alla tariffa di quattro oboli al giorno imposta da Ciro e Lisandro col loro meccanismo praticamente di lotta anche economica per recuperare personale Add detto al Remo c'era stata anche questo conflitto fra Spartani e ateniesi E chi pagava di più
I Mercenari che poi combattevano a bordo delle navi per cui mentre al cbed si allontana Antioco in comando dovrebbe mantenere un atteggiamento molto chiuso certo le triremi non possono restare in porto dicevo Noi non sappiamo esattamente com'è fatta una trireme abbiamo delle indicazioni letterarie delle indicazioni iconografiche ma la forma esatta di questa nave c'è in parte sconosciuta Sappiamo che in qualche modo era una grandissima barca da voga le sue caratteristiche principali sono la velocità un sacco di Remi su ogni fiancata che dovevano essere mossi sincronicamente da un equipaggio allenato per cui le triremi devono uscire
in mare tutte le flotte hanno bisogno di addestramento la trireme e gli equipaggi delle triremi hanno bisogno di essere mantenuti costantemente in esercizio devono essere addestrati altrimenti poi nel momento del combattimento è molto difficile che i vogatori riescano a produrre quelle performance che sono necessarie e che esista quel coordinamento fra Chi comanda la nave e sta al Tim e chi invece sta al Remo e deve partecipare anche con con le sue capacità col suo tempismo col suo sincronismo a far evolvere a far fare le evoluzioni necessarie allo scontro navale alla trireme per cui costantemente in
quello stretto braccio di mare che c'è fra Samo ed Efeso avvengono delle uscite in mare a scopo di addestramento abbiamo una sorta di immensa zona nella quale a turno Spartani e ateniesi scendono in mare per addestrarsi non sappiamo quanto Antioco l'amico che Alcibiade ha lasciato in comando a Samo sia responsabile di quello che accade certo Lisandro è uno Spartano e gli Spartani sono famosi per la loro abilità nella metis nell'arte di trarre in inganno l'avversario Fatto sta che alcune triremi di Antioco si trovano in mare e sono ingaggiate da quelle di Lisandro Antioco non si
rende conto immediatamente di quello che succede ma è costretto a chiamare rinforzi è costretto a fare uscire un po' alla volta la flotta d' Samo per affrontare gli Spartani che si trovano in una formazione molto migliore lo scontro è molto duro e non è uno scontro che abbia un esito assoluto certo gli ateniesi sono battuti nella battaglia che poi sarà chiamata la battaglia di nozio gli ateniesi perdono 15 triremi gli equipaggi si salvano riescono ad abbandonare le loro navi e a tornare a Sam un po' a nuoto un po' sulle altre navi ateniesi le perdite
non sono pesanti però si è rotto l'equilibrio gli ateniesi non hanno più la possibilità di affrontare la flotta spartana al completo Alcibiade non era in comando al momento però viene accusato viene accusato di aver lasciato il comando a un compagno di bagordi anziché a un ufficiale che avesse l'esperienza sufficiente e poi si è rotto quel magico rapporto che Alcibiade in anni e anni aveva ricreato dal momento della sua fuga quando doveva essere processato per lo scandalo delle Erme della decapitazione dell'ermetismo ad Atene Non fosse altro che fonti di grandi disgrazie per questo basta il l'incidente
di nozio basta la piccola sconfitta per convincerlo che forse non è opportuno ripresentarsi ancora una volta Alcibiade si imbarca su una trireme armata da un equipaggio fedelissimo e fugge lascia ancora gli ateniesi al loro destino Questa volta non fugge dagli Spartani forse non lo accetterebbero una seconda volta non vorrebbero accogliere il vincitore di cisico e invece va in traccia al cibia del ricchissimo a terra e possedimenti quasi dovunque quindi si allontana lascia la flotta ateniese è il grande momento del predominio Spartano Però anche gli Spartani hanno i loro problemi problemi in qualche modo giuridici il
vincitore di nozio colui che è stato capace di battere Dopo anni sono almeno 3 anni che gli Spartani sono sulla difensiva nella zona D leceo Lisandro dicevo che è stato capace di battere la flotta ateniese se ne deve andare il vincitore di nozio deve andarsene perché Perché è scaduto suo comando la carica di navarca per gli Spartani dura un anno e non è rinnovabile Anzi la carica di navarca può essere ricoperta per un solo anno e per una sola volta nella vita e quindi Lisandro deve lasciare la flotta e affidarla al suo sostituto Ma perché
gli Spartani hanno questa regola severissima perché un comandante come and che ha dimostrato sia di sapere gestire la politica internazionale sia di saper combattere sul campo deve sottostare a questa regola che ci sembra arcaica lontana la ragione È semplice e assurda al momento stesso la società spartana è una società sostanzialmente immobile alla fine del V secolo gli Spartani sono nella forma istituzionale nella quale si trovano da circa 200 anni sono la più stabile delle democrazie greche il loro sistema istituzionale basato sull'equilibrio dei poteri fra i due re gli efori E l'assemblea degli uguali degli uomini
liberi è un sistema che viene guardato come modello da tutta la Grecia Addirittura C'è chi ad Atene Pensa che si debba modificare il sistema istituzionale ateniese per trasformarlo in qualcosa di simile a quello Spartano il prezzo per questa ricchezza enorme le città greche spesso sono dominate da contrasti da scontri c'è un susseguirsi di rovesciamenti di poteri invece gli Spartani vivono nella continuità Ma hanno anche loro paura dell'emergere delle personalità dell'emergere di leader che cerchino di imporsi sulla città con meriti particolari e in effetti durante le guerre persiane abbiamo un accenno con Pausania che è il
comandante dell'esercito Spartano vincitore a platea sui persiani su mardonio abbiamo un accenno dicevo di un potere che si allarga troppo Sparta è una piccola città gli Spartani 20 la cittadinanza piena sono pochi sono appena 2000 il loro assetto istituzionale è un assetto istituzionale che si è sviluppato che la tradizione dice è stato pensato da Licurgo per una piccola comunità che non affronta grandi imprese per loro portare la guerra nell'egeo ai confini della Turchia È una cosa assolutamente nuova assolutamente non prevista non hanno l'attrezzatura ideologica istituzionale per farlo e hanno paura che la guerra travolga il
loro sistema istituzionale come in parte sta già avvenendo sicuramente ci sono momenti di tensione a Sparta nel prendere la decisione di richiamare Lisandro dopo 20 anni di guerra richiamare Lisandro significa rischiare di rimettere in gioco un buon risultato acquisito non richiamare Lisandro significa però mettere in discussione una tradizione istituzionale significa attribuire a Lisandro dei poteri che nessuno spartiata aveva avuto prima di lui e quindi dopo questo momento di conflitto Lisandro vincitore viene richiamato e al suo posto arriva callicratida Buonasera da Sergio Valsania ci risentiamo lunedì come sempre alle 8 della sera come sempre su Radio
[Musica] 2 Lisandro nell'inverno tra il 407 e il 406 cede il suo comando a callicratida ma non lo fa volentieri né assiste volentieri a questo cambiamento di comando il suo amico Ciro il giovane Ciro il figlio del re di Persia che sta finanziando generosamente la guerra degli spartani contro gli ateniesi Anzi possiamo forse dire che ci sia una sorta di accordo fra Ciro e Lisandro per non aiutare questo passaggio delle consegne Innanzitutto Lisandro restituisce il tesoro della squadra la parte di denaro che ha ancora con sé a Ciro non passa anche la cassa al suo
successore e questo è un problema non da poco e poi all'interno della flotta fra gli ufficiali subalterni gli aiutanti di Lisandro c'è proprio quasi un momento di ione nei confronti di callicratida Insomma il nuovo comando viene assunto in un momento di tensione di tensione tale che callicratida è costretto a riunire gli ufficiali e rappresentanti degli alleati e dire loro che lui non è venuto in proprio è stato mandato dagli Spartani e che se loro non sono d'accordo tutto quello che devono fare è venire con lui a spart e affrontare il problema davanti all'assemblea il timore
reverenziale che circonda l'assemblea degli spartani il prestigio che ha Questa istituzione è sufficiente per placare gli animi per placare gli animi dei Greci però perché poi callicratida ha bisogno del denaro di Ciro e allora anche lui si incammina alla volta di Sardi per parlare con il rappresentante del potere persiano nella regione e Ciro Ha un atteggiamento sdegnoso nei suoi confronti gli concede Sì un appuntamento però glielo concede fra qu giorni gli chiede Insomma di fare anticamera in qualche modo callicratida a differenza di Lisandro crede che esista una dignità dei Greci superiore a quella di quelli
che considera barbari è un uomo all'Antica in questo senso è uno che è abbastanza contrario a una guerra di greci contro Greci pagata con loro dei Persiani Insomma callicratida non è disponibile a umiliarsi davanti a un persiano e quindi se ne va senza avere ricevuto il denaro Immagina che se si deve fare la guerra saranno altri a pagare da qualche parte i soldi verranno pur fuori e da qualche parte i soldi vengono nel senso a pagare sono i chii Anche perché sono stati assediati dagli ateniesi i chii sono sotto assedio per cui si mettono una
mano in tasca Come si suol dire e mandano dei soldi a callicratida pregandolo di intervenire e callicratida interviene interviene molto bene questo generale rude e abbastanza altezzoso secondo la tradizione più potente più classica degli spartani Sicuramente callicratida è un uomo semplice e arrogante come sono tutti gli Spartani soprattutto quando si trovano in missione all'estero fuori dal loro contesto sociale abituale e inizia col denaro dei chi senza più pensare ai soldi dei Persiani inizia una campagna una campagna navale contro la squadra ateniese che è sotto il comando di conone conone è soprannominato l'amico del mare è
un grandissimo generale ateniese che è un grandissimo Ammiraglio ateniese che continuerà la sua carriera per anni anche dopo la fine della guerra però L'equilibrio è rotto L'equilibrio è rotto in favore degli Sparta e evidentemente anche callicratida ha una conoscenza tecnica notevole non ci sono grandi battaglie navali Fra callicratide e conone però c'è un susseguirsi di piccoli episodi che continuano a ridurre la flotta ateniese a una sorta di guerra di logoramento nella quale callicratida riesce a mantenere e ampliare continuamente il suo vantaggio conone subisce una serie di piccole sconfitte e soprattutto subisce la sconfitta logistica Alcibiade
col suo prestigio era riuscito a finanziare e a tenere insieme la flotta ateniese per conone questo è più difficile e quindi conone vede le sue forze ridursi fin quando è costretto con 40 triremi a Mitilene è bloccato nel porto di Mitilene con i resti della flotta ateniese dell'egeo la guerra rischia di finire se queste 40 triremi vengono costrette ad arrendersi e bloccate come sono hanno solo la possibilità di difendersi ma sono bloccate e il blocco finisce sempre con la resa per fame di chi è bloccato se queste 40 triremi cadono in mano spartana La guerra
è finita perché senza flotta Atene non può difendersi con una manovra abilissima conone riesce a far uscire la più veloce delle sue navi dalla Rada di Mitilene perché vada ad Atene e informi di quello che sta succedendo la manovra riesce sappiamo gli ateniesi sono i migliori marinai della Grecia e in quel momento probabilmente del mondo a forza di Remi riescono a battere in velocità le navi del blocco e ad arrivare ad Atene l'informazione sicura precisa di quello che sta succedendo getta gli ateniesi nella preoccupazione e allora viene mandata subito una piccola squadra di rinforzo appena
12 triremi la squadra di rinforzo viene da callicratida il momento per Atene è gravissimo gli ateniesi hanno proverbialmente una grandissima forza di carattere sembra che sia cascato loro il cielo sulla testa però sanno come reagire tutta la città si mette al lavoro tutta la città si mette a costruire navi ad armare navi nella primavera del Atene tutto un cantiere per mettere insieme una nuova flotta con la quale andare a liberare conone bloccato a Mitilene si ricorre a ogni risorsa della città a ogni risorsa economica ma soprattutto ogni risorsa umana ogni trireme abbiamo già detto imbarca
quasi 200 persone per formare gli equipaggi della nuova flotta gli ateniesi sono disposti promettono la libertà agli schiavi promettono la cittadinanza ai meteci Chi sono i meteci i meteci sono gli uomini liberi che vivono ad Atene ma non sono ateniesi e quindi non hanno né il diritto di voto in assemblea né il diritto a ricoprire le cariche le magistrature a pagamento che sono un modo di ridistribuzione del reddito della democrazia ateniese non possono quindi sedere fra i giudici dei Tribunali Non possono partecipare a quelle distribuzioni di grano e di altre vettovaglie che ogni tanto la
città può permettersi Comunque è un momento di ricompattamento di tutta la cittadinanza addirittura si nominano otto strategi per comandare questa nuova flotta la nuova flotta ateniese che viene costruita Praticamente exnovo per andare in soccorso di conone fra questi otto strategi c'è anche Pericle il giovane il figlio di Pericle a spasia l'ultimo discendente diretto dell'iniziato della guerra addirittura sono 140 le trireme che nell'estate del 406 riescono a presentarsi nell'egeo orientale dalle parti di Mitilene di Lesbo callicratida ha un problema un grosso problema di natura strategica lui dispone di una flotta potente che forse è in grado
di affrontare e sconfiggere quella ateniese però deve decidere se tentare il tutto per tutto in uno scontro unico e decisivo oppure se abbandonare il blocco di Mitilene aspettare che passi l'estate e aspettare che le risorse ateniesi per tenere in mare la flotta si esauriscano Atene ha dovuto vuotare la città per mettere in mare la nuova flotta non può permettersi di tenere costantemente impegnata tutta la sua popolazione di artigiani di commercianti di lavoratori ancora i pochi che restano di Agricoltori tenerli in mare continuamente la la flotta di callicratide è una flotta di mercenari potrebbe aspettare semplicemente
certo dovrebbe rinunciare al Blocco di Mitilene dovrebbe consentire alle 40 triremi di conone di uscire in mare e soprattutto dovrebbe accettare di dipendere nuovamente dall'oro di Ciro ne è arrivato di danaro quando Crati ha cominciato a vincere e a vincere in maniera sensibile il denaro di Ciro anche se non in grande quantità ha ricominciato ad arrivare callicratida è è uno Spartano all'Antica non vuole dipendere dal denaro di un Persian callicratida decide per la battaglia triremi a Mitilene per continuare il blocco e con addirittura 90 triremi si dirige incontro alla flotta ateniese lo scontro avviene alle
arginuse che sono poco più che dei piccoli scogli non distanti appunto da Mitilene gli ateniesi contano su 140 triremi gli Spartani ne hanno solo 90 ma sono navi più grosse forse addirittura più e sicuramente contano su equipaggi migliori e meglio addestrati gli equipaggi degli spartani sono dei professionisti gli equipaggi degli ateniesi invece come abbiamo visto Sono reclutati praticamente fra tutta la popolazione della città noi riusciamo a immaginare a stento una battaglia navale combattuta con le triremi già immaginare una trireme per noi è difficile Nel senso che non sappiamo esattamente come fossero fatte queste navi sulla
base di ipotesi Addirittura una è stata ricostruita da un'università americana si chiama Olimpia E chi volesse vederla la trova in secco Nel porto del falero ad Atene dopo averla costruita gli americani l'hanno regalata alla marina militare greca che poi l'ha trasferita in questo museo e l'Olimpia questa ultima trireme costruita è stata anche in mare con un equipaggio di studenti americani ai banchi di voga però esattamente come fossero queste navi non lo sappiamo erano una sorta di velocissima scialuppa che aveva una capacità di manovra basata sulla CAP di utilizzare il Remo e Il Timone in maniera
combinata comunque 90 navi per callicratida 140 per la squadra ateniese cratia sceglie una tattica abbastanza rischiosa dispone le sue navi in una lunghissima fila nel tentativo di avvolgere quelle ateniesi vuole capitalizzare il suo vantaggio il vantaggio di avere navi migliori e probabilmente più maneggevoli gli ateniesi invece avanzano una formazione compatta ogni stratego comanda un contingente e le navi sono disposte in una sorta di grande quadrato la manovra di avvolgimento degli spartani Ha un inizio abbastanza buono ma poi sostanzialmente non regge gli ateniesi riescono a reagire e riescono a spezzare le due formazioni lo scontro passa
da uno scontro fra squadre organizzate a uno scontro fra piccoli gruppi di triremi nelle quali il numero comincia a prevalere sulla qualità della singola nave alla fine l'ala sinistra degli spartani entra in confusione e il momento decisivo della Battaglia è uno speronamento la nave di ctida effettua uno speronamento contro una trireme ateniese nell'urto che è violentissimo callicratida viene sbalzato in mare scompare fra le onde senza più il comandante gli Spartani si sbandano la sconfitta spartana è di proporzioni enormi solo 20 delle 90 triremi riescono ad allontanarsi delle nove triremi alle vestite direttamente da Sparta Solo
una si salva gli ateniesi hanno riconquistato il controllo del mare però mentre la battaglia non è ancora finita comincia ad alzarsi il il vento della tempesta il mare si agita e questo agitarsi del mare sembra la conferma della promessa che aveva fatto il Dio Apollo agli Spartani all'inizio della guerra se vi impegnerete a fondo io sarò con voi per vincere E se non vi impegnerete a fondo sarò con voi lo stesso Ci risentiamo domani alle 8 della sera sempre su Radio 2 Buonasera da Sergio [Musica] Valsania una grande vittoria quella delle arginuse gli ateniesi hanno
riconquistato il controllo del mare però il vento che si è alzato alla fine della battaglia Segna in qualche modo un disastro non solo gli ateniesi non possono inseguire i resti della flotta spartana sconfitta le 20 trireme che si sono salvate riescono a raggiungere Mitilene e ricongiungersi con le 50 che si trovavano lì e che callicratide aveva lasciato a bloccare la squadra di conone ma soprattutto il vento la tempesta che segue subito la battaglia impedisce che si riescano a salvare i naufraghi gli ateniesi hanno perso 25 triremi alle arginuse ogni trireme imbarca 200 persone quindi quasi
5000 ateniesi sono finiti in mare alle arginuse e non è possibile recuperarli non è possibile non viene fatto e non si tratta di equipaggi qualsiasi si tratta di cittadini ateniesi subito dopo la battaglia gli otto strateghi ateniesi che hanno vinto capiscono che qualche cosa non va due fuggono non tornano ad Atene gli altri sei appena tornati vengono messi sotto processo hanno vinto hanno salvato Atene hanno liberato conone bloccato a Mitilene hanno riconquistato il predominio sull'egeo però non hanno salvato i naufraghi e il processo agli strateghi delle arginuse sarà una delle pagine in qualche modo più
tristi e incomprensibili della storia di Atene abbiamo il ricordo la memoria il racconto degli interventi di Socrate Socrate era nella giuria che doveva decidere il destino degli strateghi dei sei strategi delle arginuse che sono presenti al processo Socrate si batte si batte con ogni energia nel tentativo di salvarli o almeno nel tentativo di fare giudicare separatamente i casi dei sei strategi di fare un giudizio ad personam probabilmente lui spera di riuscire a salvare almeno Pericle il giovane il figlio di Pericle giudicato da solo Forse si sarebbe salvato Almeno lui ma il pubblico che viene ad
assistere al processo è vestito al lutto tutti quelli che hanno avuto uno dei loro cari uno dei loro familiari morto alle arginuse sono venuti ad assistere al processo che è pubblico che all'aperto vestiti al lutto L'effetto è è spaventoso sulla giuria gli strateghi delle arginuse vengono condannati tutti a morte e giustiziati intanto la situazione degli sconfitti dei superstiti della flotta di callicratida non è buona si sono rifugiati a Chio nell'isola ormai fedelissima agli Spartani l'isola che per due volte è stata bloccata e assediata dagli ateniesi e per due volte è stata liberata dagli Spartani solo
che c'è un problema c'è un problema di paghe c'è un problema di sopravvivenza addirittura sembra che che ci siano dei casi di ammutinamento così gravi che il comandante Spartano è costretto a minacciare III spiegando loro che se i soldati se i marinai non ricevano la paga è possibile che assalino la città e i chi ancora una volta sono costretti a mettere mano alle loro risorse e a fornire al comandante Spartano di che pagare degli anticipi ai suoi uomini la situazione in qualche modo si stabilizza nella zona di Chio e dell'egeo orientale mentre si mandano a
Sparta degli ambasciatori Ambasciatori a Sparta li mandano un po' tutti II per primi altri alleati degli spartani della costa e anche Ciro cosa dicono questi Ambasciatori dicono tutti stessa cosa ridateci Lisandro Lisandro l'anno prima aveva vinto aveva dimostrato di avere l'astuzia sufficiente per affrontare gli ateniesi e per non accettare degli scontri troppo rischiosi callicratida ha dimostrato di essere un vero Spartano un grande comandante Però ha anche dimostrato di osare quante volte ancora saranno Capaci gli Spartani i loro alleati e loro di Ciro di costruire una nuova flotta ne hanno persa una a cizico ne hanno
persa un'altra alle arginuse non è possibile andare avanti così bisogna richiamare il migliore l'uomo che riesce a saldare con le sue amicizie con le sue capacità gli interessi di tutti quelli che combattono insieme agli Spartani contro gli ateniesi certo per fare questo bisogna infrangere una regola Però dicono tutti gli ambasciatori degli alleati non è una grande regola e soprattutto in momenti di grande difficoltà bisogna anche avere il coraggio di infrangere le regole gli Spartani hanno mandato callicratida potuto imporre ai loro alleati la scelta del comandante e i loro alleati e gli Spartani stessi hanno pagato
in maniera molto pesante questa decisione non è possibile imporla una seconda volta per cui si arriva a una soluzione in qualche modo di compromesso o una soluzione di accordo con gli alleati che salva la faccia a chi a Sparta voleva il mantenimento delle regole tradizionali non sarà Lisandro il navarca per la prossima stagione però Lisandro sarà il suo braccio destro praticamente Lisandro comanderà senza avere la carica di navarca raggiunto questo accordo Lisandro parte per assumere il comando flotta spartana dell'egeo orientale Il ritorno di Lisandro alla flotta è una grande festa Lisandro è un uomo abbastanza
frugale non gli interessa lo sfarzo personale si racconta che dopo la sua morte i fidanzati delle figlie fossero multati peroro A sposarle dopo avere scoperto che in realtà non esiste un patrimonio di Lisandro Lisandro uomo potentissimo vincitore di battaglie uomo che ha ricevuto dai persiani denaro a profusione non aveva un patrimonio personale così grande come i fidanzati delle figlie speravano Evidentemente non erano così disinteressati e innamorati del le ragazze da pensare di poterle sposare per la loro bellezza e intelligenza e per la fama del padre per questo furono multati però Lisandro amava i momenti di
festa amava il riconoscimento formale della sua persona e del suo ruolo per questo il suo ritorno è una grande festa una grande festa e anche un fervere di attività dopo avere riorganizzato la flotta aver dato disposizioni per nuove costruzioni per nuovi armamenti Lisandro corre a sardi da Ciro e lì Ciro lo accoglie con grande gioia facendogli anche dei discorsi strani che seo Fonte ci riporta in maniera abbastanza confusa perché Ciro dice Lisandro guarda tutti i soldi che mi aveva dato mio padre per la guerra ne ho finiti ho speso anche del mio Lisandro resta un
po' turbato ma non ti occupare te ne do ancora ce ne ho Ecco gli dà un sacco di soldi Anzi dice Ciro mio padre sta male io devo tornare nella capitale a Babilonia a vedere come vanno le cose Ti lascio il comando di tutta la regione sei tu il capo in mia sostituzione Ti lascio le chiavi del tesoro Fai come vuoi e quindi Lisandro non ha problemi nella ricostruzione D della flotta anche gli alleati capiscono che il momento è decisivo e quindi accorrono in massa potremmo dire non c'erano le bandiere Ma sotto le bandiere di
Lisandro Fra l'altro Lisandro tornando a Sparta nell'anno nel quale è stato navarca callicratida ha avuto modo di incontrare agide il re agide i e di parlare a lungo con lui agide vive ormai da anni in Attica a decelea e si è fatto un'idea Chiara di come funziona Atene e di Qual è la vena giugulare potremmo dire del sistema ateniese agide ha visto che sono moltissime le navi che arrivano ad Atene da Est e che l'occupazione dell'Attica da parte degli spart costringe a compiere il doppiaggio di Capo suo per raggiungere la città capo sunio dove c'è
il tempio di Poseidone il Signore delle acque Evidentemente per tenerlo tranquillo lì dove il mare rischia di essere più agitato e quindi agide ha capito che Atene mangia del grano che viene dall' scizia dalla Crimea dal Mar Nero Quella è la rotta del grano di Atene i grandi produttori di grano dell'antichità sono tre La Sicilia l'Egitto l'Ucraina la scizia la Crimea Atene ha tentato tutte e tre le strade possiamo dire è stata sconfitta in Egitto è stata sconfitta in Sicilia per cui il grano il suo grano deve arrivare per forza da Est e quindi agide
può dire a Lisandro Guarda che la vena giugulare di Atene passa dai Dardanelli dal Bosforo dove c'è ora Istanbul dallo stretto se tu controlli lo stretto hai affamato Atene ricostruita la flotta Lisandro si dirige verso gli stretti la sua è una grande flotta quella ateniese è una grande flotta si fronteggiano in un paesino che si chiama egospotami Anzi egospotami è il paesino piccolissimo dove la flotta ateniese getta L'Ancora Anzi viene tirata in secca come si faceva a quell'epoca per fronteggiare quella spartana Lisandro da Efeso è risalito lungo tutta la la Costa dell'attuale Turchia ha doppiato
il capo dove si trovava e si è posto esattamente in quella zona dove si stringe per la seconda volta la Costa fra l'Europa E l'Asia un punto è Bisanzio l'altro punto È quello dove si trova egospotami la penisola di Gallipoli Dove si trovava all'epoca kinema gli Spartani sono nella zona Sud nella zona turca in un posto che si chiama lampsaco che è una era una piccola cittadina però con un porto sufficiente ad accogliere la flotta gli ateniesi si mettono proprio di fronte a loro ai gspot ami in una grande spiaggia potremmo dire in un posto
che non ha delle protezioni né naturali né artificiali gli ateniesi si dimostrano abbastanza sicuri di poter vincere la battaglia gli Spartani sono arrivati per primi si sono posti lì per bloccare il passaggio gli ateniesi vogliono in qualche modo contro bloccarli costringerli a rimanere chiusi nel porto o costringerli alla battaglia il giorno dopo essere arrivata la flotta ateniese esce in mare e e si dispone davanti all lampsaco viene da egospotami e si dispone davanti all lampsaco Lisandro ha ordinato agli equipaggi di imbarcarsi e gli equipaggi sono tutti pronti ai Remi ma non esce in mare passa
così tutta la mattina gli ateniesi sono schierati a Battaglia gli Spartani non escono in mare Alla fine Verso metà della giornata si ritirano e prendono la via per egospotami Allora Lisandro ordina alla sua nave veloce alla sua nave da esplorazione di seguire gli ateniesi è una nave così veloce che non teme di essere raggiunta e aggredita dagli ateniesi di seguirli e di vedere come si comportano il comportamento degli ateniesi è abbastanza Ale per quell'epoca tornano ai gospi tirano in secca le triremi che venivano normalmente tenute in secca era erano fatte di legno non troppo stagionato
avevano sempre bisogno di costante manutenzione tirano in secca le triremi e poi si organizzano per mangiare all'epoca non esistevano servizi di sussistenza si organizzava come poteva Nel senso che con la paga quotidiana riuniti in piccoli gruppi i marinai i rematori e gli uomini che dovevano combattere imbarcati sulle navi si disperdono per la campagna vanno alla ricerca di chi può vendere loro da mangiare oppure rubacchiato organizzano Insomma un Desco tutti gli ateniesi vanno a mangiare e la nave veloce di Lisandro torna a riferire noi ci sentiamo domani sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2
a risentirci da Sergio [Musica] Valsania davan rifiutato la battaglia gli ateniesi si sono schierati con le loro 100 e passa triremi Lisandro ha lasciato gli uomini imbarcati ai posti di combattimento ma non è uscito dal porto e gli ateniesi si sono ritirati sono andati a mangiare succede il giorno successivo e poi il giorno dopo e il giorno dopo ancora e tutte le volte una nave veloce spartana Controlla che cosa accade nella flotta ateniese Controlla che le navi vengano tirate in secca e che gli equipaggi si spargano nel piccolo entroterra nel piccolo paesino di egospotami per
procurarsi di che mangiare il quarto giorno nel campo ateniese si presenta Alcibiade Alcibiade in quel periodo vive in un castello una casa fortificata emente in una sua proprietà della Regione e vede quello che sta accadendo Allora si presenta ai comandanti ateniesi per dare il suo consiglio le avverte dice Guardate Lisandro è un grande comandante ed è un uomo dotato di astuzia forse egospotami non è il posto giusto dove tenere la flotta forse la flotta conviene tenerla in una zona più cercare un approdo magari più scomodo ma che sia possibile proteggere che sia difeso da delle
fortificazioni i comandanti ateniesi sono molto Bruschi con Alcibiade gli dicono che non è più lui a comandare che sono loro che comandano e che non hanno bisogno dei suoi consigli al cbed se ne va pensando che forse c'è qualche cosa che non va nel comando ateniese secondo Plutarco al ciade ha il sospetto che ci sia il tradimento comunque lui l'avvertimento lo ha dato ha compiuto O almeno si racconta che abbia compiuto questo ultimo atto di affetto nei confronti della sua città la figura di Alcibiade è una figura nella quale il gesto di generosità non è
molto collegato la sua figura è più una personalità arrogante ambiziosa decisa però questa sua Ultimo momento di rapporto con la sua città è un momento di generosità gratuita si potrebbe dire Comunque i consigli di Alcibiade non vengono accettati intanto Lisandro dà le sue istruzioni per il giorno successivo Questa volta la nave veloce che sarà incaricata di seguire la flotta ateniese deve prepararsi a lanciare un segnale particolare per la quinta volta consecutiva gli ateniesi si presentano davanti all lampsaco a sfidare la flotta spartana e per la quinta volta consecutiva gli Spartani non escono in mare questa
volta però la nave veloce l'esploratore che segue la flotta ateniese quando questa si ritira all'ordine di controllare che tutto accada come al solito però questa volta deve segnalare da lontano che cosa ha visto se tutto è accaduto come al solito deve segnalarlo facendo luccicare uno scudo alzato in cima all'albero così dopo poche ore lì lo stretto è 3 km quindi ci hanno messo abbastanza poco per tornare ai gspot ami dopo poco più di un'ora probabilmente Lisandro vede questo luccichio sull'orizzonte il luccichio dello scudo di bronzo che viene mosso e che brilla sotto il sole Allora
capisce che è venuto il momento la flotta spartana esce in mare sono 3 km dicevamo vogando Dion probabilmente non ci mettono molto più di mezz'ora tre quarti d'ora e poi arrivano in pieno assetto da combattimento sulla flotta ateniese che invece è tirata in secco e che non ha gli uomini ai posti di combattimento gli ateniesi si sono sparpagliati per tutta la regione solo conone l'amico del mare che è presente anche lì ha organizzato i suoi uomini in maniera accorta le sue 20 navi le sue 20 triremi riescono a prendere il mare e ad allontanarsi prendono
il mare e si allontanano solo per fuggire però tutto il resto della flotta non riesce a combattere su alcune navi ci sono solo due ordini di vogatori su tre su alcune navi un solo ordine non sono in grado di combattere e Allora le navi vengono catturate e vengono catturati anche i marinai gli Spartani sbarcano e Cercano praticamente con un rastrellamento tutti gli ateniesi e tutti i loro alleati che si sono dispersi per mangiare nei dintorni di egospotami egospotami non è nemmeno una battaglia è un annientamento è una grande trappola nella quale Secondo alcuni anche col
tradimento Lisandro riesce a fare cadere l'intera flotta ateniese si salva solo conone con 20 triremi si salva conone per portare ad Atene la notizia del disastro la repressione che viene fatta da Lisandro sui prigionieri catturati è veramente feroce tutti gli ateniesi vengono uccisi gli alleati subiscono pene non altrettanto violente però Lisandro vuole fare vedere che lui utilizzerà il pugno di ferro con tutti gli ateniesi che riesce a catturare questo atteggiamento È come un'onda che attraversa tutto l'egeo e che fa nascere un fuggi fuggi di tutti gli ateniesi che si trovano presso tutti gli alleati Come
arriva la notizia della sconfitta e dell'atteggiamento di Lisandro si organizza un Fugi Fugi generale tutti gli ateniesi si riversano verso Atene tutti gli ateniesi vogliono porsi sotto la protezione del sistema fortificato della capitale l'atteggiamento di Lisandro è dovuto anche a delle considerazioni strategiche Lisandro comporta in due modi da una parte è particolarmente generoso con quelli che sono stati le vittime dell'impero ateniese Fra l'altro Lui fa spargere la notizia di avere riportato a Melo gli ultimi Meli ricordiamo forse l'episodio raccontato da Tucidide con grandi dovizia di particolari soprattutto con grande attenzione a agli elementi ideologici del
conflitto fra Atene e Melo questa piccola città su una piccola isola che voleva rimanere neutrale che invece viene aggredita dagli ateniesi viene conquistata i cui uomini vengono messi a morte mentre le donne e i bambini sono venduti come schiavi Ebbene i pochi superstiti di questa grande tragedia vengono reined a Melo da Lisandro dopo che gli ateniesi che si erano appropriati delle loro terre sono Fuggite invece nei confronti degli ateniesi Lisandro è durissimo è durissimo Anche perché sa che più gente si rifugia ad Atene più facile sarà far cadere la città per fame il sistema fortificato
di Atene Infatti è praticamente imprendibile la città può solo cadere per fame e comunque l'assedio va fatto e l'assedio comincia il sistema fortificato di Atene ha un senso in quanto garantisce alla città di avere uno sbocco al mare e questo sbocco al mare Dovrebbe collegare Atene col suo impero e quindi farne una specie di Isola una città che non ha paura di essere aggredita da terra perché ha a questo legame col mare fin quando Atene è collegata col mare questa è l'idea delle lunghe mura di questo sistema che collega lungo alcuni chilometri che collega il
porto del Pireo con Atene fin quando la città è collegata dal mare La città è libera e imprendibile ma adesso il mare è sotto il controllo di Lisandro dal mare Lisandro da terra i due re di Sparta agide e Pausania con i loro eserciti bloccano completamente la città Atene è destinata a cadere però la città è così preda delle convulsioni di questa fine della guerra che non riesce a trovare un modo per arrendersi non riesce a trovare un accordo interno per porre fine alla guerra e poi Esiste il terrore il terrore di quello che può
accadere Agli ateniesi dopo che si saranno Arresi gli ateniesi hanno dei nemici feroci che combattono contro di loro da quasi 30 anni in Attica adesso ci sono i beoti ci sono i Corinzi che hanno fatto sacrifici indescrivibili per vincere la guerra e gli ateniesi hanno paura di loro quasi più degli spartani alla fine ci si convince che Si debbono aprire delle trattative le trattative riesce a farsele affidare teramene teramene è una vecchia conoscenza è stato uno degli artefici del colpo di stato oligarchico del 411 ad Atene è un uomo che ha tentato di modificare gli
assetti istituzionali ateniesi poi quando ha capito che il colpo di stato Era fallito è stato uno di quelli che ha riaccompagnato Atene verso il sistema più Democratico con il quale è organizzata ancora adesso teramene riesce a farsi affidare l'incarico di andare dagli Spartani di andare a Sparta e trattare la capitolazione della città teramene usa un trucco un piccolo artifizio per piegare la volontà degli ateniesi si presenta agli Spartani alisandro al re Pausania che in quel momento è il re Spartano di maggior prestigio e dice loro di non avere fretta resterà a lungo teramen presso gli
Spartani aspettando intanto che ad Atene le privazioni aumentino che la popolazione sia veramente provata dalla fame e dalla mancanza di tutto in modo che sia disponibile ad accogliere le condizioni di resa che verranno imposte fra i vincitori il dibattito è aspro Fra l'altro perché beoti e Corinzi hanno un'idea precisa su come si debbano trattare gli sconfitti secondo loro i maschi vanno passati a fil di spada e la città va battuta Atene non deve più esistere hanno sofferto troppo per causa sua la posizione degli spartani è diversa Sparta non ha combattuto la guerra per distruggere Atene
Sparta ha combattuto la guerra perché Atene aveva tentato di distruggere il sistema Spartano e ancora gli anziani di Sparta gli efori i re sperano di riuscire a mantenere un sistema della Grecia che sia a quello precedente la società spartana è una società molto conservatrice una Società Agraria contadina molto gerarchizzata abbastanza immobile loro non vogliono assolutamente dei cambiamenti radicali già ne hanno dovuti vedere troppi Già hanno dovuto allearsi con i Persiani hanno dovuto mandare i loro comandanti a combattere nell'egeo sulle coste della li della Caria della Frigia di quei posti che adesso sono riuniti nella Turchia
per cui sono per la conservazione di Atene purché Atene rientri in quel sistema della Grecia che loro conoscono cioè nel sistema delle città la polis è il simbolo della Grecia classica e la polis è quello che vedono che vogliono gli Spartani una comunità non troppo grande che viva all'interno di un sistema di comunità e che sia in qualche modo regolato dalla direzione spartana non era riuscito gilippo a salvare la testa di Nia e di Demostene sconfitti a Siracusa Ma gli Spartani riescono a salvare Atene la loro ione prevale viene Imposta agli alleati Anche perché sono
gli Spartani che stanno vincendo la guerra non i Corinzi nei beoti sono gli Spartani che controllano la flotta e il rapporto con i Persiani che pagano la flotta gli Spartani dicevo riescono a imporre il loro pensiero per cui quando teramene torna dopo essere stato a lungo presso gli Spartani torna in questa città affamata e sconvolta dal terrore può dire loro che le condizioni di resa sono in fondo accettabili quello che chiedono e che impongono gli Spartani è che venga sciolta la lega che tutte le città della Grecia siano libere che nessuno debba pagare più il
foros la tassa ad Atene in cambio della Protezione che Atene fornisce loro e che che questo accordo venga garantito con l'abbattimento del sistema fortificato che collega Atene al Pireo delle lunghe mura e con la riduzione della flotta ateniese a sole 12 triremi 12 triremi Evidentemente così una cosa più formale che reale però sono condizioni che salvano Atene che salvano la città e sono condizioni che devono essere accettate perché la città sta morendo di fame ci sentiamo domani come sempre alle 8 della sera come sempre su Radio 2 a risentirci da Sergio [Musica] Valsania il 16
del mese di munichione che non sappiamo esattamente a che giorno risponda perché il calendario attico è un calendario variabile con i mesi che si aggiustano un po' nel corso dell'anno ancora l'astronomia e la scienza dei calendari non ha raggiunto la perfezione attuale sappiamo che i giorni dell'anno non sono tondi tondi in una in una rivoluzione della terra attorno al sole per cui i calendari devono essere aggiustati anche il nostro c'ha tutto il sistema degli bisestili Insomma il 16 del mese di munichione che è un mese primaverile per cui siamo alla fine di aprile o forse
ai primi di maggio al suono dei Flauti vengono abbattute le lunghe mura di Atene nel 404 è il momento che Senofonte nelle sue elleniche segnala come momento della fine della guerra Andro il vincitore di egospotami l'uomo che ha permesso agli Spartani di battere la flotta ateniese che ha battuto la flotta ateniese comandando quella spartana che ha bloccato la città costringendolo all'assedio esige grandi festeggiamenti in quell'occasione vuole dare un significato preciso alla sua vittoria e in effetti Sembrerebbero esserci delle ragioni per festeggiare è finito il più grande conflitto che i greci hanno combattuto al loro interno
la parola d'ordine dell'Alleanza spartana fin dall'inizio della guerra è stata eleutheria libertà e quindi la vittoria sugli ateniesi dovrebbe significare il ritorno alla libertà alla scelta delle proprie istituzioni rifiuto di pagare il foros la tassa il balzello che gli ateniesi avevano Esatto Per alcuni decenni Ebbene tutto ciò non accade ovvero accade in misura molto limitata la grande festa che segna o vorrebbe segnare la fine definitiva dell'egemonia ateniese sulle città della orientale dell'egeo è in realtà la festa di Lisandro è lui che ha impedito anche sotto la spinta di re pausani e Re agide di Sparta
che la città di Atene venisse Distrutta come avrebbero voluto Corinzi e Beoti però è anche lui che impone i primi tratti della politica estera spartana dopo la V probabilmente i vincitori spartani sono quelli che hanno pagato il prezzo più caro della guerra anche se non è stato un prezzo né di sangue non hanno avuto moltissimi morti si sono limitati a fornire il personale per la direzione politica delle operazioni gli ufficiali in comando né di denaro gli Spartani notoriamente non ne hanno non battono meno moneta però hanno pagato in termini istituzionali interni la loro società Il
loro modello di vita che è rimasto abbastanza statico per 200 anni è rimasto sconvolto da quello che è successo durante la guerra soprattutto sono emerse personalità come Appunto quella di Lisandro che immaginano di poter avere un ruolo proprio nella vita politica della Grecia e anche più in là della Grecia immaginano di poter coltivare delle ambizioni personali che a Sparta invece tradizionalmente andavano sacrificate all'interesse collettivo e alla continuità della vita comunitaria Sparta ha sconfitto Atene e facendo così ha creato un gigantesco vuoto nel sistema sociopolitico potremmo dire della Grecia classica un gigantesco vuoto che è chiamata
a riempire Ma che forse non ha la capacità di riempire la tradizione dei testi sulla guerra del Peloponneso e sul periodo successivo c'è arrivata in maniera abbastanza strana Allora non c'era la stampa non c'erano i libri si scrivevano rotoli e poi questi rotoli di solito di pergamena dovevano essere copiati e copiati e venivano copiati perché il materiale Si deterior e poi tutto si consuma si sciupa le copie che ci sono pervenute che non sono copie dei rotoli ma sono manoscritti a loro volta copia delle copie raccolgono la guerra del Peloponneso in una prima parte sotto
il nome di Tucidide poi in una seconda parte sotto il nome di Senofonte unita con i fatti che seguirono questo scherzo della storia della tradizione manoscritta ci fa riflettere molto sull'esistenza stessa di qualcosa che sia stata la guerra del Peloponneso Tucidide sceglie un periodo di 27 anni di quasi 30 anni da individuare con come guerra del Peloponneso Però noi sappiamo che il confronto fra ateniesi e spartani era cominciato già prima c'è chi parla di una prima guerra del Peloponneso poi di una seconda guerra del Peloponneso all'inizio di quella che Tucidide Chiama Guerra del Peloponneso poi
c'è un'interruzione di quasi 7 anni durante i quali gli Spartani si ritirano dalla guerra addirittura si alleano conli ateniesi e poi c'è la parte finale della guerra ma l'abbattimento delle lunghe Mura non è la fine politica di Atene Anzi e non è neppure la fine politica della guerra fra Spartani e atenesi si apre Solo un quarantennio di egemonia spartana un quarantennio di egemonia spartana che terminerà con l'emergere della nuova Potenza tebana ma nel corso di questo quarantennio di nuovo Spartani e ateniesi si affronteranno sia in terra che in mare gli Spartani vinceranno in terra a
nemea ma lo stesso anno conone l'amico del mare colui che non era stato sconfitto ai gspot ami vincerà la flotta spartana cido nel 394 E questa volta saranno le navi ateniesi a essere finanziate dall'oro persiano così come l'oro persiano servirà a pagare la ricostruzione delle lunghe Mura Insomma noi dobbiamo immaginare che questo arco di tempo che possiamo situare fra le guerre persiane e la battaglia di cheronea nel 338 quando Filippo il macedone il papà di Alessandro Magno di fatto assume il controllo di tutta la Grecia è un periodo nel quale esiste una pluralità di comunità
greche che si ritengono vogliono essere libere e hanno un'elevatissima conflittualità al loro interno una conflittualità che porta una serie di scontri a dei lunghi periodi di guerra da brevissimi periodi di pace all'interno di questo periodo che dura dal 480 circa al 338 per cui sono più di un secolo e mezzo Tucidide inventa o sottolinea 27 anni di guerra particolarmente accesa particolarmente dura la sua capacità di individuare questo periodo e la sua straordinaria capacità di raccontarcelo ha fatto sì che proprio quegli anni lì siano diventati gli anni della guerra per eccellenza e abbia dato anche questo
estremo risalto alla contrapposizione fra Spartani e ateniesi cerchiamo di vedere Allora i protagonisti sia le comunità che le persone di questa guerra del Peloponneso Come si comporteranno subito dopo le comunità gli ateniesi sconfitti si vedono imporre da Lisandro uno di quei governi che Lisandro ama che ha tentato di imporre in tutte le occasioni nelle quali gli è stato possibile ed è un governo durissimo il governo che passerà alla storia come il governo dei 30 tiranni Lisandro è molto amico di Ciro del figlio cadetto del gran re del del re di Persia e evidentemente qualcosa della
sua mentalità gerarchica gli piace moltissimo così quando vince ad Atene impone un governo che rifiuta in maniera assoluta La Tradizione Democratica ateniese in realtà Cri e gli altri 29 tiranni fra i quali compreso anche teramene l'uomo che ha curato le trattative che però ha una tradizione più di moderato che di di estremista tirannico dicevo il governo dei 30 tiranni nasce anche da una tradizione propria di Atene perché Crizia per esempio il protagonista di un dialogo socratico Socrate stesso ovvero Platone per bocca di Socrate ricorda che l'arte del Governo è un'arte che va appresa quindi bisogna
affidarsi a chi sa governare non a chi viene eletto a governare perché non tutti ne sono capaci i 30 tiranni Hanno un progetto politico abbastanza Bizzarro comunque insolito il loro modello è sicuramente quello di Sparta anche se l'organizzazione di Sparta ne fa una città sostanzialmente Democratica democrazia abbastanza limitata però il gruppo degli uomini liberi spartani che sono 2000 maschi adulti quindi Se contiamo anche le loro famiglie sono abbastanza numerose sono certo più dei 30 tiranni ateniesi però il loro progetto è spegnere la vitalità commerciale La vitalità artigianale industriale di Atene e portarla a essere una
città conv vocazione agricola sostanzialmente il sogno di tutti i conservatori è ricreare La società dei Padri la società agricola per fare questo Crizia e i 30 tiranni si macchiano praticamente di ogni tipo di infamia commettono soprusi uccidono processano senza ragione alla fine arriva addirittura a far uccidere teramene stesso che in qualche modo era il leader dell'opposizione all'interno del gruppo dei 30 finirà che neppure gli Spartani appoggeranno più i 30 per cui quando trasibulo e Gli esuli democratici si presenteranno in armi al Pireo come al solito la zona più Democratica della città più della città gli
Spartani pur presenti non interverranno a sostegno dei 30 tiranni Crizia morirà combattendo con lo scudo in mano e così si chiude l'esperienza tirannica ad Atene e la vita della città riprenderà sulla base di un accordo di pacificazione rispettato fino a un certo punto se c'è stato l'accordo di pacificazione i sostenitori gli amici sostenitori dei 30 tiranni si allontanano da Atene si rifugiano a eleusi e creano una specie di antistato oligarchico mentre Atene si avvia a diventare una democrazia moderata non più la la democrazia radicale po periclea la democrazia di Leone la democrazia di Alcibiade ma
una una democrazia forse più simile a quella immediatamente successiva al colpo di stato del 411 il quando aveva governato teramene e Tucidide aveva detto che Atene non era mai stata governata meglio a eleusi si crea questo antistato oligarchico che pochissimi anni qualche mese fin quando nel 400 un colpo di mano permette Agli ateniesi di riconquistare anche eleusi a questo punto avviene uno di quegli eventi che Tutti conoscono che la storia ha sottolineato in mille modi Ma i cui particolari politici le cui implicazioni politiche di solito sfuggono c'è il processo Socrate il processo e la condanna
a morte a Socrate nel 399 A CR subito dopo che gli oligarchi di eleusi sono caduti nella trappola che consegna elusi ai democratici ateniesi il processo a Socrate chiaramente un processo politico Ma è un processo politico col quale i democratici vogliono chiudere una ST Socrate senz'altro non è uno dei leader degli oligarchici ateniesi però è indubitabile che tutte le personalità forti di Atene sono stati suoi allievi o sono suoi amici Crizia per primo ma anche Alcibiade è stato suo allievo Senofonte è stato suo allievo e abbiamo forti sospetti sul fatto che Senofonte fosse il comandante
della Cavalleria il comandante della guardia particolare dei 30 tiranni e Socrate nei dialoghi che ci riferisce Platone sicuramente non ha una posizione Democratica non pensa che la decisione del potere su chi debba gestire il potere possa essere affidata a chi non sa come e poi Socrate ha delle abitudini Lacon zanti va in giro sempre con lo stesso vestito va in giro scalzo fa una vita molto sobria fa una vita spartana e il processo di Socrate e la sua condanna forse rappresentano la nascita del nuovo equilibrio ad Atene e anche la voglia di con l'episodio della
guerra contro gli Spartani Socrate aveva combattuto contro gli Spartani e lo ricorda Durante il processo aveva combattuto durante l'assedio di potidea Nella prima fase della guerra e aveva combattuto anche a Olinto dove aveva salvato la vita ad Alcibiade e Socrate ricorda che in quelle occasioni era rimasto do stratega gli aveva detto di rimanere per lui combattere con onore per la propria città era il massimo segno di fedeltà alla città ma non gli è sufficiente noi ci sentiamo domani sera sempre alle 8 della sera sempre su Radio 2 Buonasera da Sergio Valsania Lisandro ha vinto la
guerra del Peloponneso ha sconfitto gli ateniesi con il denaro di Ciro Ciro il figlio cadetto di Dario i prediletto dalla madre è stato nominato governatore di pressoché tutta quella zona che oggi chiamiamo Turchia perché Ciro paga così generosamente forz bellico Spartano sappiamo che il suo predecessore il Satrapo tissaferne non era d'accordo su questo appoggio incondizionato tissaferne sosteneva che l'interesse della Persia era mantenere viva la guerra fra Spartani e ateniesi non permettere a una delle due parti di avere il sopravvento probabilmente Ciro sta facendo i propri interessi non gli interessi della Persia la politica dinastica il
sistema dinastico persiano è molto Brutale la successione al trono avviene in linea diretta però in qualche modo tutti i discendenti di sangue dal Gran re ambiscono al trono e l'erede legittimo di solito lo sa E allora la sua risposta a questo pericolo di aggressione al trono di solito è l'eliminazione fisica di tutti i possibili rivali questo lo sa Dario i lo sa la madre di Ciro ed è per questo anche che viene creata per questo giovanissimo rampollo della casata una situazione che dovrebbe consentirgli di disporre di un potere personale sufficiente a resistere a una eventuale
aggressione del fratello maggiore Artaserse al momento della dipartita del padre ma non sufficiente a consentirgli di [Musica] insidiarsi il suo trono una volta che fosse diventato lui gran re Ciro è molto giovane però è ambizioso forse più di Lisandro Ciro sogna di diventare lui gran re e per fare questo ha bisogno di un valido sostegno militare Ciro sa che in tutte le battaglie dell'ultimo secolo di quasi un secolo dal 491 in poi i greci hanno sempre sconfitto i Persiani per questo Immagina che un amico greco Un amico Spartano un maggiorente Spartano possa aiutarlo a sconfiggere
il fratello a costruire un esercito in grado di sconfiggere il fratello e di metterlo sul trono del gran re sul trono di Persia e magari lui in cambio potrebbe aiutare l'amico Lisandro a conquistare quel posizione di eccellenza che Lisandro probabilmente sogna all'interno della società spartana non sappiamo quanto Lisandro quanto gli Spartani nel loro complesso siano gli autori del sostegno che viene dato al tentativo di Ciro Di impadronirsi del trono del fratello Certo è che tutta appena è scomparso Dario i ers è diventato gran re in tutta la Grecia vengono reclutati mercenari vengono reclutati soldati disposti
a partecipare a una grande impresa in Oriente fra di loro c'è anche Senofonte Senofonte chiede consiglio Socrate ma ha già deciso di partire tant'è non gli chiede se partire ma gli chiede come è meglio partire Cosa deve fare prima di partire e così questa armata mista composta da truppe levate dai sudditi diretti di Ciro e da un forte contingente di mercenari greci si incammina verso sud verso Babilonia verso la capitale dell'impero persiano all'inizio Ciro quando riunisce l'esercito non racconta nemmeno Qual è lo scopo della missione lo racconterà dopo che l'esercito si è già inoltrato lungo
queste piste desertiche e lo racconterà elargendo molto danaro e tentando di placare le preoccupazioni forti di quelli che sono con perché sfidare il gran re è senz'altro rischioso è una consapevolezza che attraversa tutto l'esercito il gran re dispone di forze immense anche se Ciro conta sulla solidità della falange greca di questa sorta di arma segreta che porta con sé di questa arma segreta che scatena nella di cunassa nel 401 quando si trova ad affrontare l'Armata del fratello l'Armata dei legittimisti si direbbe oggi la falange greca riesce nel suo compito sfonda l'ala sinistra nemica e continua
ad avanzare continua ad avanzare senza sapere bene dove sta andando ha vinto la propria parte di battaglia e poi si ferma in questo deserto non sanno bene cosa è successo sul resto del fronte le battaglie antiche sono confuse abbiamo già detto non c'è comunicazione è difficilissimo capire esattamente che cosa succede e anche ricostruire gli eventi non è facile tant'è abbiamo relazioni diverse abbiamo storie diverse su cosa succede a cassa certo a cassa Ciro muore e a sera i greci fra i quali c'è anche Senofonte appunto si vedono portare la notizia della morte di Ciro la
loro spedizione è fallita Artaserse ha vinto e adesso per loro è un problema anche tornare a casa il loro ritorno a casa sarà raccontato nelle celeberrime splendide pagine della nabas ma una parte del progetto Spartano o Ciro Spartano non sappiamo come dire per il dopoguerra è fallito nelle regioni persiane che fronteggiano le città della Grecia della Grecia dell'egeo sulle quali gli Spartani adesso un controllo Se non altro di autorità un controllo militare in quella parte della Persia non c'è più un amico ma anzi c'è un nemico una parte consistente del disegno del mondo successivo alla
guerra va in pezzi e riparte immediatamente il confronto fra Persiani e comunità egemone della Grecia quindi Sparta per il controllo e la libertà delle città greche della Costa dell'attuale Turchia gli Spartani sostituiscono gli ateniesi Nel confronto con l'impero persiano persa la speranza dell'aiuto di Ciro in una scalata del potere a Sparta in Grecia Lisandro continua però a occuparsi di politica interna spartana Fra l'altro riesce con una serie di manovre abbastanza abili e giocando appieno il suo potere la sua autorità il suo prestigio a far diventare re agesilao agesilao non è nella linea dinastica non è
figlio primogenito di agide però c'era quella voce sul figlio legittimo di agide che non fosse figlio di agide Ma che fosse figlio addirittura di Alcibiade che era stato a Sparta nella sua famosa vacanza fuggito dall'armata ateniese che combatteva in Sicilia c'era un oracolo che diceva che Sparta sarebbe stata rovinata dalla monarchia zoppa Sparta aveva due re di due famiglie diverse e a gesil Lao era anche zoppo però Lisandro riesce a interpretare l'oracolo come se la parola zoppo non si riferisse alla alla persona ma si riferisse invece a una situazione di non chiarezza nella legittimità a
divenire re e così diventa re agesilao agesilao è una figura che affascina Senofonte che ne scriverà tutto il bene possibile però agesilao è il continuatore della politica di egemonia di Lisandro la politica che porta Sparta a una serie di conflitti continui a impegnare le sue truppe su lungo la costa turca a combattere con tutte le città della Grecia vincendo a nemea però perdendo in mare AC nido e quindi perdendo l'egemonia navale che aveva mantenuto per qualche anno dopo egospotami e poi l'idea di agesilao è che tutto si possa risolvere con l'uso della forza il suo
Rivale In quegli anni è antalcida conosciuto come l'uomo più saggio e più onesto che ci fosse in Grecia in quegli anni è contrarissimo alla politica di guerra è lui che si occupa della pace fra Spartani e persiani anche a costo di abbandonare ai persiani forse il controllo di una serie di comunità greche lungo la costa dell'attuale Turchia e antalcida è anche contrario alle guerre interne alle guerre per esempio contro i tebani una volta che agesilao torna ferito da una campagna di controllo una campagna di ordine pubblico contro i tebani beoti antalcida gli dice ti hanno
ripagato male i tuoi amici per aver insegnato loro a combattere sostenendo che sollecitare le capacità belliche di comunità che in qualche modo potevano essere ostili agli spartani sul lungo periodo non poteva che procurare disastri e per Sparta i disastri arriveranno la pace di antalcida garantisce la prevalenza persiana nell'area orientale e in cambio attribuisce agli Spartani il controllo sul sistema greco della Grecia propriamente detta e nella parte insulare dell'egeo gesil Lao Immagina di interpretare nella maniera più rigorosa queste condizioni di pace così quando i greci si riuniscono a congresso pretende che l'unica città egemone sia Sparta
Tebe è riuscita ad ottenere la prevalenza in Beozia e per cui pretende che i beoti siano rappresentati al congresso come unità e non città per città la Beozia non è vicinissima al pelo ponneso e la richiesta Non è una richiesta che vuole modificare gli equilibri in Grecia Non vuole intaccare la superiorità spartana è semplicemente una pretesa dei tebani di controllo su quella che è la loro regione di riferimento lo stesso a agesilao non vuole E allora manda l'esercito comandato dal re cleomar manda l'esercito in Beozia e lì l'esercito Spartano affronta quello tebano comandato da Epaminonda
lo affronta nella piana di leutra e lì Epaminonda combatte una battaglia nuova una battaglia insolita non schiera la falange in maniera simmetrica rafforza moltissimo l'ala sinistra sa che l'ala sinistra della sua falange incontrerà l'ala destra della falange nemica dove gli Spartani avranno messo il meglio delle loro truppe e allora Invece di mettere sulla sinistra una formazione normale profonda Otto uomini ne mette una enorme profonda 16 uomini grande il doppio una cosa spaventosa Uomini scelti è la la falange sacra comandata dal suo amico pelopida Dopo una scaramuccia di Cavalleria nella quale i beoti hanno il sopravvento
si arriva allo scontro delle falangi è uno scontro breve Ma secco la falange sacra la falange corazzata dei Beoti travolge l'elite dell'esercito Spartano siamo nel luglio del 371 non è una sconfitta grave per gli Spartani anche se hanno subito perdite considerevoli fra i loro uomini di maggior prestigio però sono stati sconfitti e la perdita di prestigio per la sconfitta di leutra sarà sufficiente a distruggere l'intero sistema di egemonia spartana sulla Grecia anni dopo si combatterà mantinea in pieno Peloponneso anche lì gli Spartani non subiranno una sconfitta pesante Anzi riusciranno a far cadere sul campo il
comandante nemico e Pam inonda e Senofonte dopo mantinea scriverà le parole di chiusura del suo racconto delle elleniche e da quel momento in Grecia ci fu più confusione Io vi saluto è finita la nostra guerra del Peloponneso Buonasera da Sergio [Musica] Valsania