[Musica] cari amici era l'inizio dell'estate del 1806 quando Ippolito Pindemonte uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo italiano componeva il primo canto di quello che avrebbe dovuto essere un poema in quattro Canti intitolato i cimiteri ma l'anno successivo seppe che anche il suo gran amico Ugo Foscolo aveva composto un Carme A lui stesso dedicato e intitolato dei Sepolcri Ecco le parole di Pindemonte quando Seppi che uno scrittore d'ingegno non ordinario Ugo Foscolo stava per pubblicare alcuni Suoi versi a me indirizzati sopra I sepolcri l'argomento mio che nuovo più non parami cominciò allora A spiacerà abbandonai il
mio lavoro Insomma l'amico lo aveva un po' potremmo dire bruciato sul tempo il carme Dei Sepolcri 295 versi ende Cas Sillabi sciolti fu composto tutto d'un fiato nell'agosto del 1806 la pubblicazione della Lirica avvenne nell'aprile del 1807 per l'editore Bettoni di Brescia Ma insomma cimiteri Sepolcri tombe che stava succedendo In effetti l'argomento era d'attualità e in questo senso possiamo dire che il kme dei Sepolcri si presenta come poesia occasionale fu cioè occasionata appunto da un preciso fatto di cronaca contemporanea il famigerato editto di Saint clou emanato da Napoleone il 12 giugno 1804 quindi un paio
d'anni prima con tale disposizione dettata da esigenze igienico sanitarie ma anche da principi egualitari veniva stabilito che le tombe dovevano essere collocate fuori dai centri abitati e dovevano avere lapidi uguali questo in Francia ma era facile prevedere che l'editto sarebbe stato presto esteso anche al Regno d'Italia che ricordate era stato istituito da Napoleone nel 185 ed era direttamente soggetto alla Francia tutto ciò accese Naturalmente il dib battito e le discussioni questo dunque il motivo occasionale del karme come ci conferma anche l'epigrafe che il poeta volle premettere ai versi la state vedendo si tratta di una
citazione di un antico precetto Romano però non contenuto nelle leggi delle 12 tavole come Foscolo erroneamente pensava bensì nel del legibus di Cicerone siano sacri sunto imperativo del verbo essere jura i diritti deorum manium letteralmente degli Dei inferi una metonimia per indicare i defunti quindi insomma siano sacri i diritti dei defunti la citazione era chiaramente polemica nei confronti dell'editto di Napoleone e voleva sottolineare il religioso sacro rispetto dovuto ai defunti e sancito sin dai tempi più antichi oltre che da questo motivo ionale il kme dei Sepolcri fu però sollecitato anche da altri motivi più remoti
diciamo e più specificamente letterari già nella seconda metà del Settecento si erano Infatti diffuse in area britannica alcune particolari tendenze poetiche l'una denominata poesia sepolcrale appunto o cimiteriale i cui massimi esponenti furono Thomas Grey e Edward young e l'altra poesia ossian dal titolo di una raccolta dello scozzese James mcpherson i canti di ossian e entrambe queste tendenze poetiche avevano dato origine in tutta Europa e anche in Italia ad una sorta di moda letteraria tale tipo di poesia era animata da una particolare sensibilità per le tematiche del sepolcro da cui appunto poesia sepolcrale della tomba della
notte e gli studiosi hanno riconosciuto nel carme Dei Sepolcri chiarissimi riferimenti alla raccolta pensieri notturni di Thomas Grey apparsa già nel 1748 e anche una certa aria ossianesimo peso poeta e professore universitario di fama internazionale Melchiorre Cesarotti che non solo insegnava letteratura italiana all'Università di Padova e le cui lezioni erano ascoltate con ardore guardacaso da Ugo Foscolo ma a Venezia frequentava il salotto buono di Isabella teotochi Albrizzi la prima fiamma del poeta di Zante bene non mi dilungo sul carattere di questa poesia ossian e sepolcrale comunque importantissima per quello che di essa c'è alla base
dell'ispirazione dei Sepolcri ma ho già messo in programmazione un mio video dedicato ad essa e lo troverete nel mio canale a breve Eh tutto questo però era per dirvi che alla base dei Sepolcri non c'è solo l'Editto di sa clou Ma tutta una sensibilità eh poetica diffusasi già nel secolo precedente e che Foscolo aveva ben interiorizzato ricordate Infatti il kme è del 1806 e Ciò significa che Foscolo aveva già composto il sonetto A Zacinto con quell'ultimo verso tristissimo per una illacrimata sepoltura aveva già scritto il sonetto In morte del fratello Giovanni e aveva anche già
scritto l'or con quella scena in cui Jacopo va a visitare le tombe dei grandi in Santa Croce Insomma noi sappiamo che nell'immaginario poetico di Foscolo Il sepolcro aveva già occupato un posto centrale facendosi simbolo di un mondo di affetti e diventando mito e illusione Dun intorno a ito a questa immagine simbolica Foscolo costruisce una serie di meditazioni Ecco in fondo non altro che questo rappresenta il karme una successione di immagini di episodi Ecco leggere I sepolcri è un po' come passeggiare lungo il corridoio di una galleria d'arte nel quale sono stati appesi tanti quadri che
però sviluppano tutti una medesima tesi essenziale fra l'uno e l'altro quadro vi è necessaria amente uno stacco ma il discorso è unitario un quadro ci mostra la tristezza delle tombe senza nome quello dopo i cimiteri medioevali per poi passare alle tombe di Santa Croce al campo di battaglia di Maratona si balza da Parini a Alfieri a Omero dall'ammiraglio Nelson ad Aiace dall'Italia di oggi a distrutta ma il tutto riuscendo a mantenere ben salda la tesi essenziale e con quella stessa concentrazione che si potrebbe ottenere nei 14 versi di un sonetto grazie alla forza energica della
personalità inconfondibile di questo poeta ecco Ma a proposito di questo ho parlato più volte di tesi essenziale Cioè di un discorso unitario che tiene insieme conferisce coerenza ai vari quadri come li abbiamo chiamati Cioè a vari episodi alle varie sezioni del karme come un filo rosso Ecco che lo percorre tutto conferendo ad esso unitarietà e che si può così sintetizzare l'antitesi fra realtà e illusione Dunque realtà e illusione un'antitesi che si era già affacciata nell' Ortis quando Jacopo attaccando il filosofo cioè colui che con la nuda ragione nega Le illusioni aveva detto ma intanto senza
di se io non sentirei la vita che nel dolore Ecco Ortis però non aveva avuto fino in fondo la forza di crederci e si era ucciso Foscolo invece nei Sepolcri la eleva a religione La religione delle illusioni e ne fa la ragione stessa del vivere il karma in realtà parte proprio dall'aspetto razionale e si apre con una domanda retorica All'ombra dei cipressi e dentro l'urne confortate di ano è forse il sonno della morte mend duro cioè la morte è meno tragica se le nostre ossa verranno sepolte All'ombra dei cipressi e saranno confortate dal pianto dei
nostri cari e la risposta sottintesa è ovviamente no La morte non è meno tragica ma ecco che da questo che come dicevo è l'aspetto razionale si passa poi ad un crescendo di azioni sempre meno aride e sempre più alte le tombe sono inutili per i morti questo è vero aspetto razionale ma sono utili per i vivi sono una Nobile illusione Ed ecco che inizia a delinearsi il valore affettivo del sepolcro sapere che una tomba chiuderà il nostro corpo e una lapide serberà il nostro nome ci consola in vita dandoci l'illusione che che non morremo del
tutto e dopo la nostra morte consolerà i nostri cari donando loro una ulteriore illusione quella di poter ancora dialogare con noi sebbene al nostro posto ci sarà solo un cenere muto come Foscolo aveva già scritto nel sonetto In morte del fratello Giovanni e come in un crescendo dicevo prima dal valore affettivo si passa a quello civile e patriottico del se polcro le tombe dei grandi sono di ispirazione per gli animi grandi a egregie cose il forte animo accendono l'urne dei forti o Pindemonte recita un famosissimo verso il 151 Il sepolcro può risvegliare senso civile e
patriottico negli spiriti magnanimi attraverso l'esempio degli Spiriti magnanimi del passato e Foscolo aveva sicuramente bisogno di questa illusione deluso com'era nelle sue aspirazioni libertarie la Rivoluzione Francese non aveva saputo generare che una nuova tirannide Napoleone era di sua natura tiranno e aveva tradito vendendo Venezia Agli austriaci l'analisi foscoliana della situazione Sociale Italiana era desolante come scriveva egli stesso in un suo articolo l'Italia un paese con preti e frati ma senza sacerdoti con una plebe ma senza un popolo a fronte di tutto questo non restava che la speranza o l'illusione che una voce la voce dei
forti defunti levandosi dal passato potesse parlare a chi era capace di intendersi Dunque valore affettivo valore civile ma per Foscolo Il sepolcro ha un potere ancora più grande può essere cioè ispiratore di poesia Ne parleremo però meglio leggendo il karme in questa video lezione vi ho voluto dare l'inquadramento storico e la chiave di lettura della Lirica ma 295 versi meritano sicuramente una video lezione a parte o forse anche altre due quindi vi aspetto alla prossima voi però non dimenticate se il video vi è stato utile e vi è piaciuto Lasciatemi un bel like e iscrivetevi
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