Allora Buonasera a tutti e ancora una volta siamo qui ospiti di casa la terza e siamo stasera con Roberto Bizzocchi professore dell'università di Pisa che ha appena pubblicato con noi Romanzo popolare come I Promessi Sposi hanno fatto l'Italia Cioè questo libro qui che adesso Scusate la col la telecamera non si sa mai dove inquadra precisamente e con Alessandro Barbero che naturalmente tutti quanti voi conoscete e saramo un po' a fare una sorta di Match intorno a questo libro perché appunto eh È un un libro che recupera i Promessi Sposi e la figura di Manzoni cercando
di inserirli all'interno del contesto storico in cui sono stati Il libro è stato scritto in cui Manzoni ha operato e si è formato culturalmente e cercando anche di eh valutare il cioè di di di dare una una opinione sul Manzoni politico non soltanto sull'aspetto letterario no Roberto se possiamo dire così ehm quindi ci sembra che appunto dal libro emergano tutta una serie di parole chiave su cui appunto mi piacerebbe stimolare i nostri due ospiti perché come dire su Manzoni sulla lingua sulla Nazione sul ruolo della religione nell'identità italiana ha detto cose piuttosto rilevanti che forse
oggi diciamo nel tempo in cui tornano di moda parole come Dio Padre e famiglia forse Appunto ci sarebbe da dir qualcosa no perché anche anche il ruolo della donna diciamo è trattato nel libro e ed è un ruo un aspetto Secondo noi piuttosto innovativo diciamo di Manzoni rispetto al suo tempo e e rispetto al suo tempo quindi eh so che Sandro aveva già cominciato nel backstage del nostro incontro come dire a come a scaldare i guantoni insomma E aveva da Scherzo ovviamente aveva già qualche stimolo da lanciare su questo Insomma No beh ma ecco io
farei magari una premessa che è questa ehm il Manzoni e i Promessi Sposi hanno un ruolo così colossale nella Storia della letteratura italiana e anzi nella storia della Nazione Italiana Che inevitabilmente tutti gli italiani si imbattono in loro a scuola anche se prima nel backstage Abbiamo appreso che ci sono licei italiani dove gli insegnanti Si rifiutano di far leggere Manzoni ma comunque appunto di Manzoni tutti gli italiani hanno sentito parlare a scuola e molti hanno letto delle cose a scuola Questo è inevitabile però è anche credo drammatico perché Manzoni ha alcune caratteristiche che secondo me
lo rendono necessariamente poco piacevole se non del tutto antipatico dal punto di vista di un teenager Eh non so se questo valga anche per i quindicenni o i diciassettenni di oggi perché non li conosco Certamente valeva per quelli di 40 anni fa 45 cioè quando io ho letto Manzoni a scuola voglio dire che il Manzoni Eh quella che all'epoca era l'assoluta modernità della sua lingua Ovviamente oggi non si percepisce più e anzi specialmente nella sua poesia si percepisce come dire qualcosa che agli occhi di un ragazzo stavo per dire di nuovo di un ragazzo di
oggi Mi correggo di un ragazzo di 45 anni fa appariva assolutamente vecchio retorico mortalmente retorico cosa che non è in verità probabilmente eh E non era Certamente al tempo del Manzoni ma sto solo facendo questa premessa per dire che probabilmente molti di noi del Manzoni a scuola si sono fatti un'idea sbagliata Così come l'ideologia del Manzoni che ha indubbiamente una dimensione di di moderatismo e una forte dimensione religiosa Ecco sono tutte cose che secondo me i 17 anni non sono il momento migliore per capire queste cose e per entrare in sintonia con queste cose e
a me sembra che uno degli scopi del libro di Roberto sia proprio quello di dire attenzione perché in realtà scordatevi il fatto che a scuola vi siete annoiati leggendo gli inni sacri o I Promessi Sposi perché qui noi siamo di fronte a un personaggio e a un libro che sono cruciali per capire per capire il nostro paese ecco tantè vero che il sottotitolo è come I Promessi Sposi hanno fatto l'Italia Allora intanto però io volevo fare una domanda preliminare e cioè Roberto questo libro viene spacciato dalla la terza come un libro Sui Promessi Sposi ma
in realtà a me sembra che sia più un libro sul Manzoni a tutto tondo che non specificamente Sui Promessi Sposi o no Allora intanto prima di risponderti voglio dire subito che non sono sono d'accordo su una delle due cose che hai detto cioè che forse 15 anni non è proprio l'età migliore per apprezzare Manzoni anche se non saprei poi dire suggerire quando farlo leggere sull'altra cosa invece non sono d'accordo che sia un moderato ma questo adesso ci arriviamo e allora è è dunque come sai meglio di me il titolo Il sottotitolo la copertina li decide
Giovanni Carletti n la sua grande esperienza e quando ha detto guarda guarda mettiamo come sottotitolo come come I Promessi Sposi hanno fatto l'Italia io gli ho detto Ti ti commento con una parola magari magari l'avessero fatte e non altre cose ma Eh sì è un libro che vuole arrivare Promessi Sposi fa tutto un percorso e sul Manzoni giovane su opere che hai citato prima Secondo me quella a scuola non si leggono più dubito che ci sia qualcuno che fa leggere gli inni sacri o anche la delchi se non i cori insomma però sono opere importanti
nella formazione di Manzoni anche molto diverse dai Promessi Sposi e mi è sembrato importante farlo questo percorso proprio per arrivare a sostenere che non è un moderato Certo è un cristiano quindi ma Mettiamola subito fuori la questione la questione del del pacifismo è contro la violenza perché è un cristiano non perché è un moderato quindi e e in realtà su tante cose è radicale comincio già a mettere le le cose nel forno o o andiamo No no vai vai vai Sì perché il tema Scusami il tema è ci siamo entrati Eh Come dire ci dovrei
riflettere un po' per trovare un'espressione migliore di moderato però il punto credo che qui sia che tu stai parlando di una sostanza eh della posizione del Manzoni e io parlavo più di un'apparenza cioè a prima vista leggendo certi suoi commenti sembra un maestro appunto della sfumatura della posizione mediana e così via o può sembrarlo a una lettura superficiale questo volevo dire Poi so benissimo il libro l'ho letto eccezionalmente dato che ne dobbiamo parlare so benissimo che la tua tesi è che penso si possa condividere Appunto e che Manzoni in realtà non è un moderato nel
senso classico del termine però c'è una patina e io mi riferivo esclusivamente alla sensazione esteriore che può provare un ragazzo leggendo certi passi certi commenti o cose del genere Ecco Dopodiché Appunto non è un moderato Invece questo vale la pena di no il libro Io l'ho scritto è un libro che in realtà adesso non voglio fare dell'autobiografia Comunque ce l'ho nella pancia da un pezzo ma un pezzo lunghissimo ma ehm l'ho scritto perché insomma in questi ultimi anni decenni in Italia ne sono successi tutti i colori no dovunque ne sono successi di tutti i colori
e sempre ne succedono di tutti i colori Io insomma che ero in Italia ho pensato quello che succedeva in Italia anche all'immagine dell'Italia in Europa no e mi son detto ma per la conoscenza che ho io dei Promessi Sposi mi pare che c'erano delle risposte per certi versi radicali sempre coraggiose molto nette Certo c'è questo problema della fortissima impronta religiosa ma quella o o c'è o non c'è No io personalmente non la condivido questa fede di Manzoni però penso anche che che lui la propone in un modo ricco e libero quindi è di per sé
positiva e poi c'è il fatto che comunque il cattolicesimo il cristianesimo nella versione Cattolica è una componente talmente centrale nella storia d'Italia che i conti bisogna farci e poi ho detto se uno si mette in pace con questa cosa qui che naturalmente è una cosa difficile per alcuni mettersi in pace con questo Io però sono riuscito e poi per altri non è nessun problema perché chi crede il romanzo ha degli insegnamenti non solo attuali ma forti radicali e quindi ho scritto questo libro Pens Roberto scusa se ma quando parli Appunto Di radicalismo cosa intendi Quali
sono le caratteristiche Allora numero uno questo aspetto perché sennò diventiamo cioè rischiamo di di andare Ha ragione il primo che mi viene in mente l'immagine del potere Cioè la capacità di testare il potere dimostrarne tutte le le le disonestà le furbizie eccetera è una denuncia altro che moderata Radical missima Questa è una l'atteggiamento verso il popolo Anche qui c'è la vecchissima questione voi siete un po' più giovani di me Non so se ve la ricordate Ma negli anni 70 c'era la grande questione è abbastanza di sinistra Manzoni è abbastanza di sinistra Leopardi no Leopardi è
più di di sinistra di Manzoni cose che rilette oggi anche da parte di grandi studiosi ci sembrano un po' e ma insomma lui il popolo l'ha messo al centro della sua attenzione ha fatto di due popolani gli eroi la questione della donna la vogliamo spendere subito la teniamo dopo perché è la cosa che che mi contester anno di più ma della quale sono più convinto senti dato che l'hai introdotta faccio solo un un rapidissimo intervento sulla questione della donna tu chiudi il libro eh Chiudi il libro dato che dicendo sostanzialmente che Renzo e Lucia hanno
hanno non so quanti figli dell'uno e dell'altro sesso eh Non farò battute scadenti sul fatto che all Lor i sessi erano soltanto due non non se ne discuteva ulteriormente eh ebbe diversi figli e li fecero studiare gli uni e gli altri la battuta scadente nasce dal fatto chei sul fatto di tutti altre appunto tutti tutti vuol dire vuol dire Appunto tut di entrambi di entrambi i sessi Ecco così come la nostra Costituzione dice tutti i cittadini sono uguali senza distinzione di sesso e non potrebbe essere più chiaro di così e tu concludi dicendo che quindi
Lucia è trattata alla pari di Renzo non è solo la protagonista femminile della storia I Promessi Sposi sono scritti anche per lei VB I Promessi Sposi sono scritti anche per lei Sono assolutamente d'accordo però senti la frase che tu citi è Renzo volle che imparassero tutti a leggere e scrivere Non so se mi spiego Renzo volle com'è questa cosa voglio dire È un'idea che tu ti hai avuto da sempre che ti o che ti sei fatto più di recente anche sulla spinta della maggior sensibilità che noi abbiamo per questo problema cruciale l'idea che nell'ideologia del
Manzoni ci sia anche Appunto una parità di genere o qualcosa che che va in quella direzione l'hai sempre pensato com'è questa cosa Visto che tu hai introdotto sempre pensato e lo penso ancora Cioè qui Secondo me bisogna dis intanto bisogna fare non importa che lo dica un po' di proiezione storica ci sono delle cose che da Manzoni No non è che da Manzoni non ci possiamo aspettare da nessuno scrittore del primo 800 ci possiamo asare Cioè non dimentichiamoci che il libro pubblicato Nel 1840 di fatto è scritto nel 22-23 e la prima edizione del 27
la prima pubblicazione del 27 quindi siamo due secoli fa esattamente 200 anni fa quindi ci sono delle cose che non ci possiamo aspettare no l'attenzione a sessi e a sensibilità sessuali diverse da maschio e femmina non è che la possiamo trovare nei per si sposi non possiamo trovare neanche l'idea della Libertà sessuale Ma anche questa è relativamente recente no Cè una cosa di cui siamo convinti da una cinquantina d'anni Forse anche meno Poi tanta gente non ne è convinta neanche oggi no i i maschi che che pensano che la sessualità delle Femmine gli appartiene Ce
ne sono anche oggi no Sì scusa ti interrompo un attimo vero è che invece nella Francia del 700 eh a livello sociale a cui apparteneva Manzoni se uno legge marivo o legge sherl della Cla eccetera l'impressione che invece in quel mondo lì in quell' Elite ovviamente ristrettissima e e e non italiana Certo ecco E che però manz in cui Manzoni si è nutrito anche no Sì lo è assolutamente e in realtà diciamo quando prima citavo gli autori francesi del 700 Ma avrei potuto citare che ne so Le affinità elettive di gote no Era per dire
che nei in altri paesi c'era comunque nella letteratura una una capacità di mettere sullo stesso piano Uomini e Donne considerandoli nel gioco dell'amore del sesso come partner in grado No di fare Ecco in Manzoni su questo questo non interessa questa dimensione più di tanto a Manzoni Ecco però appunto non siccome tu hai detto a quell'epoca non si sarebbe neanche potuto mi veniva da chiedermi se in Italia non si sarebbe potuto o se forse semplicemente invece di tirare in ballo le epoche perché noi storici abbiamo sempre questo rischio no Roberto di dire Beh quello vive In
quell'epoca lì e In quell'epoca lì le cose si fanno in quel modo ma poi sono anche sempre come dire gli individui e le loro scel no ecco è chiaro che la dimensione sessuale del gioco sessuale in cui altri autori si divertono a far vedere uomini e donne protagonisti alla pari a lui certo questa cosa non interessa però Senti per come dire non dico archiviare Ma per aggiungere ancora un dettaglio a questo ultimo discorso che abbiamo fatto una delle cose che volevo chiederti era espressa nel modo più banale e sciocco possibile ma Manzoni che percepisce di
vivere fra due secoli L'un contro l'altro armato e lui secondo te e questa è la cosa stupida Non bisognerebbe dire queste cose ma in realtà poi noi funzioniamo anche così è un uomo del 700 o è un uomo dell'800 fra quei due secoli lui in quale dei due si colloca Eh sì questa è una bella domanda ma del 700 ho fatto un libro per dire questo Cioè è uno che riesce Secondo me a portare i valori del 700 nell'800 e questa è una cosa che sembra una cosa indietro No e invece no è una cosa
progressista perché su certe cose stavano andando drammaticamente indietro e lui dice alto là ci sono delle cose lo dice in un'opera che adesso forse chi ci ascolta non ha presentissimo che si chiama osservazioni sulla morale Cattolica che non Non dico che invito a leggere perché allora sembra veramente che esageriamo Ma insomma è un'opera bellissima e preparatoria e Promessi Sposi la scrive per difendere il cattolicesimo perché Sismondi uno storico calvinista aveva scritto insomma gli italiani sono pessimi perché sono cattolici e allora lui naturalmente è un italiano un cattolico un patriota vuole l'Italia unita vuole gli austriaci
fuori dall'Italia dice no attenzione e quindi gli risponde sul cattolicesimo e però questo aioni sulla morale Cattolica fanno l'apologia del cattolicesimo facendo i conti con quello che lui chiama lo spirito del secolo cioè i lumi e a un certo punto lo dice proprio attenzione perché corriamo il rischio quando qualcosa è finito male e ovviamente l'idea lì è quella che a loro sembrava e a qualcuno può sembrare anche oggi la degenerazione della Rivoluzione francese col terrore la ghigliottina troppo disinvolta eccetera eccetera dice quello che ci sembra è finito male ci fa giudicare male anche Quello che
è venuto prima e lo dice ma quello che è venuto prima è un'eredità irrinunciabile ed è l'eredità dei lumi quindi in questo senso è stato veramente un nuovo del Settecento che nell'800 con tutto quello che c'era di nuovo di positivo ma anche di più pesante di più Poi dopo parliamo della nazione Gianni Se sei d'accordo no E ha detto beh no a certe cose non rinunciamo Non si torna indietro su certi valori che abbiamo conquistato poi come dici te giusto cioè perché lo fa nel 22 Insomma già già farlo nel se l'avesse fatto nel 48
forse potevamo discuterne No diciamo Ma no lo fa anche prima la morale Cattolica è del 19 esatto Cioè lui c'è questa famosa cosiddetta conversione no che raccontano che poi naturalmente non è vero che un giorno a Parigi nella chiesa di Saint rock e lui era un pochino nevrotico come persona si trova in in una calca da solo eccetera Allora improvvisamente ha questa visione invece c'è un tutto un percorso molto elaborato complesso di riavvicinamento alla Fede Dopo la fase atea che aveva avuto no e e però questo percorso lo fa sempre mantenendo il contatto forte con
la sua formazione che era una formazione non solo per ragioni familiari era il nipote di Cesare Beccaria l'autore dei delitti e delle pene ma anche per convinzione sua è una formazione illuministica e questa cosa non l'ha mai abbandonata del resto la famosa ironia di Manzoni nei Promessi Sposi è l'ironia di Voltaire in un punto C'è un punto del libro in cui ho cercato di farlo vedere È proprio l'ironia di Voltaire se si leggono questi due autori ravvicinati Si vede che è stato il suo grande ispiratore questo e scusate questo mi permette anche di dire Siccome
è arrivato un commento da una delle persone che ci stanno seguendo che si chiede fino a che punto si possono mettere di fronte Manzoni e Casanova che appartengono a epoche diverse Ecco in realtà a epoche diverse fino a un certo punto a generazioni diverse senza dubbio Casanova credo fosse ancora vivo quando è nato Manzoni Ma certamente avrebbe potuto essere suo nonno però però hanno comunque delle radici comuni appunto in questo Settecento illuministico che dura parecchie generazioni Non come dire non influenza una sola lo dico perché appunto qualcuno da quelli che ci ascoltano come dire trovava
strano il confronto Secondo me non è così strano proprio perché appunto Manzoni è l'ultimo uomo del 700 in un certo senso Sì sì insieme con Leopardi naturalmente che lo è tanto anche lui ma adesso non mettiamo in mezzo Leopardi Sennò no Perché senò riapriamo il derby diciamo no no no la famosa coe del derby che è se era più progressista Leopardi No invece forse Gianni è il momento di parlare un po' della nazione perché mi sembra che parlando di 700 800 questa cosa dobbiamo tirare fuori una grossa parte del libro tratta di questo no Sandro
hai avuto anche tu l'impressione Assolutamente sì E io volevo se se vuoi Volevo entrare nell'argomento in questo senso parlando non soltanto a Roberto Bizzocchi che ha scritto un libro sul Manzoni Ma Roberto Bizzocchi storico dell'età moderna Il punto è questo Manzoni polemizza con Sismondi il quale attribuisce la decadenza degli italiani al cattolicesimo poi in realtà Sismondi scrive la storia delle Repubbliche italiane nel Medioevo cioè la storia dei comuni che nella grande narrazione della storia italiana sono stati poi assunti come uno dei momenti gloriosi della storia italiana fino ad oggi no Barbarossa Legnano Alberto da Giussano
e e invece e invece tu dici anche che al Manzoni tutto sommato l'Italia comunale Non è che piacia poi tanto proprio perché è un'Italia divisa che non ha nessuna idea di una nazione Comune ma il punto è Sismondi all'inizio dell'800 può dare per scontato che gli italiani sono un popolo in completa decadenza che l'Italia fa schifo e cercare i motivi di questo e in qualche misura e Ecco quello che ti volevo chiedere è intanto ho ragione ad aver l'impressione che gli intellettuali italiani si sono abbastanza accodati a questa idea e Sì siamo un paese in
decadenza perché siamo oppressi dallo straniero perché siamo divisi perché siamo un Volgo disperso e così via quando in real e forse hanno perfino esagerato questa cosa perché mi sembra che nello studio della storia dell'Italia moderna del 500 del 600 del 700 venga fuori da tutte le parti il fatto che l'Italia continuava in realtà essere un grande paese da tanti punti di vista con una lingua che era rimasta una delle lingue internazion con una posizione nella musica nel teatro importantissima nell'arte ancora in generale con una stima internazionale per carità per la cultura italiana magari non per
l'Italia le sue condizioni economiche e le sue plebi Ecco ma con un ruolo anche militare certo al servizio di potenze straniere ma mi sembra che vista da come l' raccontate Tu e i tuoi colleghi l'Italia del 56 e 7 non sia quel paese in spaventosa dissoluzione che invece viene un po' fuori dall'immagine che ne danno i nostri stessi intellettuali risorgimentali No no su questo sono assolutamente d'accordo perché è un dato di fatto eh cioè nelle discussioni a volte si parla di opinioni e di interpretazioni Ma ci sono anche i fatti se Dio vuole effettivamente non
c'è dubbio che i Manzoni questa dimensione di ostilità appunto tranne nella delchi dove Non a caso forse c'è anche un po' di partito preso nel senso che altri storici alla sua epoca avevano già intuito che alla fine i romani e i Longobardi si erano Fusi e che er quanti lumbard è un unico popolo e invece Manzoni non lo vuole accettare questa cosa perché nella delchi ha ancora questa idea che invece bisogna far vedere la sofferenza degli italiani oppressi dallo straniero Però anche lì Comunque i protagonisti sono i Longobardi e quindi comunque in ogni caso non
c'è è questa demonizzazione di un nemico contro il quale noi ci definiamo carichi di rancore e di ostilità cioè semmi la tragedia no dei Longobardi che si trovano a essere i dominatori finché dura E che poi verranno scalzati da qualcun altro ma in fondo son presi anche loro in questo tritacarne della storia no Quindi questo assolutamente sì e e mi sembra che in questa prospettiva possa rientrare anche un'altra cosa a cui volevo accennare e io Endo il libro mi sono reso conto di una cosa che non avevo così chiara che Manzoni è estremamente lucido nel
denunciare gli orrori dell'antica Roma gli orrori dell'imperialismo Romano della visione del mondo Romana Ecco in questo in contrasto molto netto eh Con tutta con tutta credo la sua epoca ci sono queste pagine in cui lui appunto di fronte ai discorsi sulla virtù degli antichi evoca invece le stragi ma massacri le torture e questo è molto molto interessante c'è anche quel passo in cui in cui sembra sembra quasi Brecht quando sgrida Plutarco perché racconta che Catone ha fatto questo e ha fatto quello e poi dice Ma alla gente Questo per la gente questo cosa ha voluto
dire avresti fatto meglio raccontarcelo Plutarco e qui veramente Appunto sembra quando dice lo dico perché i ragazzi di oggi magari non tutti l'hanno così presente no quando dice Ah Giulio Cesare conquistò la Gallia da solo non aveva con sé nemmeno un cuoco Ecco questo è un aspetto molto molto affascinante di Manzoni direi No hai visto Sandro che non è un moderato Manzoni è come Brecht è un comunista c'è C'è un punto in cui l'ho avvicinato ad Engels Allora mi tirate dentro all prossima domanda Che vi volevo fare perché cioè l'altra non a caso l'abbiamo chiamato
questo questo libro Romanzo Popolare No perché uno degli aspetti centrali è proprio la rappresentazione del Popolo cioè Ma che idea ha Manzoni del Popolo Cioè è un'idea c'è c'è del populismo in Manzoni in qualche modo come perché no no no no no non c'è del populismo però c'è allora non è neanche come dire se se vedo che abbiamo qui a destra gente che scrive eccetera immagino che siano persone che leggono che leggono molto che Aman eh se uno va a riprendere in mano I Promessi Sposi non si deve aspettare i Miserabili di Victoria Hugo Cioè
ci sono degli scrittori dell'800 che hanno un senso del popolo che ti prende alla strozza qui e ti fa piangere no mi ricordo io quando ho letto i Miserabili dico ma ma Manzoni non è così non perché sia meno radicale o meno comunista come di Ma perché è ancora molto uno scrittore del setc quindi è sempre molto raziocinante poco sentimentale eccetera ha fatto però Un'operazione che all'interno della letteratura italiana è un'interpretazione non interpretazione operazione rivoluzionaria Cioè non dimentichiamoci di di quello che era la la letteratura italiana anche in autori sommi contemporanei di Manzoni la classicità
la tradizione aulica i grandi personaggi Plutarco le vite parallele gli eroi eccetera i contadini fanno parte solo della letteratura satirica antiv vill Nesca oppure son le pastorelle dell'Arcadia diciamo oppure sono le pastorelle dell'Arcadia oppure sono torno a citare un'altra volta Leopardi perché insomma c'è anche parti e sono queste figurine della Recanati che lui et Terna con questa genialità un po' fuori dal tempo no ma Manzoni ha preso due contadini brianzoli li no brianzoli del Lago e li ha messi lì e ne fa dei protagonisti e scrive arriviamo finalmente a parlare della lingua sennò il tempo
qui Scorre non parliamo della lingua però senti Roberto dire una una cosa a margine di questo e poi chiudiamo parlando della lingua Ovviamente i Manzoni prende crea dei contadini con affetto e con attenzione Io ho sempre avuto la sensazione che non siano dei contadini dell'inizio del seic ma sono dei contadini Lombardi della fine del 700 inizio 800 Def neanche no Sandro neanche non sono neanche contadini Lombardi dell'epoca di Manzoni mi pare che sia stato Moravia che ha detto Ah ma prova si sposi Manzoni è uscito lì dalla Villa Dov'è di Cormano e ha guardato e
ha fatto il diario di quello che guardava Ma figuriamoci se i contadini Lombardi del primo 800 Non parliamo di quelli del primo 600 erano così compiti e così a modino Allora qui c'è la grande operazione l'altro giorno un mio amico mi ha detto ma Lucia è un personaggio ideale o reale e gli ho detto Peppino è un personaggio propagandistico Non è una parolaccia c'è questo elemento programmatico nei Promessi Sposi È fortissimo da tanti punti di vista ritorniamo un attimo su una cosa che abbiamo accennato prima ehm Gertrude le nostre amiche sono soprattutto donne studiose del
monachesimo dell'età moderna Ci hanno spiegato che c'erano un sacco di ragazze che Erano felicissime di andare in Mon c'erano delle grandi vocazioni E comunque c'erano tanti che dicevano vabbè Questo è il mio piano di vita che mi prepara la situazione in cui sono nata e Va bene Manzoni polemizza ha fatto benissimo perché deve rappresentare il pericolo di certe prepotenze e deve sostenere il diritto di scelta di una ragazzina ma non è che ha rappresentato una situazione mediana ha fatto proprio una scelta di battaglia e il romanzo È tutto così è tutto non tiriamo in ballo
la colonna inf fame senò non finiamo più no parliamo di lingua allora dai sì sìamo di anche se la colonna infame questo diciamolo ampass tutti noi noi tre chi ci ascolta a tutti noi abbiamo letto i Promessi Sposi in un libro che c'aveva un'introduzione il commento a ognuno dei 38 capitoli non aveva figure Al massimo ne aveva una sulla sovracoperta e non aveva la colonna in fame ma nella testa di Manzoni i professi Sposi si leggono con le illustrazioni che lui ha curato insieme con l'incisore Gonin e con la colonna infame Il che vuol dire
aiutiamo la gente che fa fatica a leggere come Renzo mettendogli le figure cioè il più importante romanzo della nostra letteratura è un libro con le figure ma non per i bambini per la gente che sta imparando a leggere e poi signori Ho dovuto fare un lieto fine perché è un romanzo Il genere romanzesco Anche se io l' aborro e però deve finire bene eccetera ma lo sappiamo bene che la realtà è più dura del romanzo e la stor della coronna in fame è un testo tragico piacce o non piacce qualcuno non piace un testo tragico
arriviamo alla lingua Sì hai dato ci hai dato ci hai dato come dicono i ragazzi oggi hai spoilerato tutto però così diciamo ci già ci dici che che ci preannunci già la fine Insomma così No andiamo sulla lingua andiamo sulla lingua andiamo sulla lingua comincio da una aneddoto eravamo a Rimini e leggevamo il il dialogo fra eh Renzo e don abondio quando quando don abondio Cerca di abbindola fare no e e a un certo punto e non gli vuole dire il nome del prepotente che e a un certo punto Renzo dice le prometto che fo
uno sproposito se non mi dice il nome di quel ribaldo no E mi ricordo mio compagno che alza la mano dice professoressa che vuol dire fo cioè fo è l'uso Toscano e credo No Toscano Toscano orientale Fiorentino Senese poi forse un pochino marchigiano Umbro forse ma di poche parti d'Italia per dire faccio No la famosa risciacquatura dei panni narno non dobbiamo dimenticarci che la riscat natura dei panni narno che dà questa patina un pochino fiorentin reggiante al romanzo come lo leggiamo che qualche volta è anche e soprattutto una popolarizzazione della lingua poi anche qui è
una questione di punti di vista come diceva Sandro in apertura Mi immagino che per uno dei ragazzi di 15 anni che vediamo per la strada oggi noi non li vediamo in classe perché quelli che vediamo in classe sono un po' più grandi ma e sia un po' impegnativo anche dal punto di vista linguistico ma non dimentichiamoci che sono passati 200 anni quando lui ha scritto Non è che ha solo fiorentin zzato ha spazzato via La patina aulica posso fare due esempi Gianni Sì sì rapidi sennò non diamo tempo a Sandro di rispondere su Allora il
primo è l'uso di lui lei come soggetto che è una cosa Fiorentina nel 120 è una cosa Fiorentina e Manzoni la fa propria però Questo significa che quando i due bravi vedono arrivare Renzo nella prima versione quella non fiorentin reggiante si dicono uno con l'altro egli Esso e invece Nel 1840 poos Sandro ride dicono Eccolo è lui E noi come diremmo egli adesso o Eccolo è lui unro Altra cosa è l'accusativo Con l'infinito Allora per chi non ha fatto il liceo classico l'accusativo Con l'infinito è una costruzione Latina che Nel 1820 usano ancora i letterati
italiani e quindi nel 1827 Manzoni scrive La Badessa rispose doler le assai che e poi nel 40 scrive La Badessa rispose che le dispiaceva molto noi come diremmo ancora oggi la seconda che hai detto no e quello lì è stato Manzoni certo naturalmente ci sono anche correttamente nel tuo libro gli esempi opposti di quando Manzoni nel 27 scriveva io muoio e poi invece sente il bisogno di correggere in io Moio perché perché la la governante di sua nipotina che è di Firenze gli ha detto Da noi si dice Moio E allora però lo capiamo Moio
e lenzuolo sì No no ma io Gianni a te a me lenz solo ci sono un po' strano però capiamo cosa vuol dire certo Senti io se volete chiuderei parlando della lingua evocando un signore che tu tratti maluccio devo dire il sommo Isaia Grazia Dio Ascoli il quale appunto Aveva aveva un'idea viene dopo Naturalmente quando però evidentemente l'italiano non è stato ancora fatto nonostante i Promessi Sposi siano già usciti da un pezzo e l'Ascoli l'Ascoli trova che questa idea di mandare maestri Fiorentini in tutta Italia per insegnare ai ragazzi a dire io Moio non sia
proprio ideale e che in fondo insegnando alla gente a leggere a scrivere e così via si formerà in modo più spontaneo No un italiano comune e che in ogni caso anche i dialetti vanno benissimo queste sono cose che oggi ci piacciono enormemente Io sono del tutto a favore naturalmente a me non mi piacciono Dopodiché tu appunto l'Ascoli lo tratti Maluccio perché quando fai il confronto tra lui e la sua e la risposta di Manzoni si vede da che parte sta il cuore dai per lasciare i nostri ascoltatori perché ormai purtroppo l'ora si è fatta Volevo
chiedervi un consiglio da dare appunto a chi ci ascolta Su quale pagina di Manzoni rileggere diciamo così proprio un flash visto che magari forse m sposi non hanno fatto l'Italia però hanno contribuito sicuramente un pochino a formare ciascuno di noi e sono stati parte della nostra formazione Allora Quale quale pagina consigliereste qual è la cosa che vi viene in mente che vi è piaciuta di più dei Promessi esposi che vi ricorder reste con più che consiglieresti di andarsi a rileggere mi preso la sprovvista Non l'avevamo concordata e quindi adesso mi metto in difficoltà io mi
rifiuto di rispondere ma mi sento di dire una cosa che da ragazzo non avrei mai creduto cioè che tutti i Promessi Sposi vale la pena di leggerli e che sono un romanzo molto divertente e questo è una ovvietà forse ma quando io lo studiavo a scuola non l'avevo capito Ecco io io io mi ricordo personalmente posso dire che è una pagina che mi A parte tutta la storia della Monica di Monza che secondo me è meravigliosa ma anche l' salta al forno è una pagina strepitosa che andrebbe anche anche la versione dei Promessi paperi di
topol che avevano fatto sul Topolino che era una cosa è molto molto divertente Io comunque già ne avrei detto l'inizio del secondo capitolo di Gertrude Non mi ricordo se l'1 e il 12 quello in cui dice Ci sono dei momenti in cui l'animo dei giovani come un fiore sullo stelo e rischia di essere preso e condizionato Se uno fa Il prepotente lì Bisogna avere un rispetto Massimo quella è una pagina straordinaria ti prende il cuore Sì quella è una pagina bellissima Sì Va bene allora c'hai c'hai steso Roberto c'hai steso con questa citazione Hai steso
tutti quanti anche perché la ricordiamo ricordiamo di averla letta in tempi in cui appunto eravamo giovani e probabilmente ci sentivamo capiti in quella anche da quella pagina no E quindi va bene Allora io vi ringrazio tantissimo di essere stati qui Alessandro ringrazio Roberto e Ringrazio tutti quanti ci hanno seguito e spero di rincontrare presto per continuare a parlare di questo e di altri libri a presto