La prima rivoluzione industriale

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Chiara Spalatro
La Rivoluzione industriale, avvenuta in Inghilterra tra Settecento e Ottocento, rappresenta la più g...
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Ben ritrovati ragazzi prima di entrare nel vivo della lezione vi chiedo di osservare questo dipinto rappresenta una fabbrica siamo in una Filanda dove un centinaio di operaie lavorano sotto l'occhio vigile di alcune sorveglianti ma non sono le ragazze ad azionare i fusi e a far girare le matasse Loro sono solo attente che i fili non si spezzino a tutto il resto ci pensano delle macchine nel Medioevo e fino ai primi anni del 700 la filatura e la tessitura venivano svolte in casa con l'invenzione della macchina a vapore Nella seconda metà del Settecento le cose cambiano
radicalmente nascono le fabbriche ed inizia la rivoluzione industriale la più grande svolta storica dell'umanità per il dominio sulla natura dopo la rivoluzione agricola dell'età neolitica con la parola industria si definisce quel tipo di attività economica che partendo da materie prime ricavate dalla terra o disponibili in natura le trasforma in prodotti da destinare alla vendita in passato questa trasformazione era compiuta totalmente dagli artigiani nelle botteghe o o nelle Manifatture dove il lavoro veniva svolto prevalentemente a mano OSS servendosi della forza motrice dell'acqua o del vento per far muovere le macchine laddove Queste erano presenti a partire
dalla seconda metà del Settecento il modo di produrre le merci ed organizzare il lavoro cambiò radicalmente la scoperta di Come utilizzare l'energia del Vapore prodotto portando l'acqua qu ad ebollizione in una caldaia portò vantaggi incalcolabili la forza motrice del Vapore era molto più potente di quella muscolare di uomini ed animali Inoltre le macchine usate in passato come ad esempio i mulini potevano funzionare solo vicino ad un corso d'acqua o in presenza di vento invece le macchine a vapore erano disponibili sempre ed ovunque perché erano alimentate dal Carbone che poteva essere facilmente conservato e trasportato Ma
andiamo con ordine e cerchiamo di capire come mai la rivoluzione industriale avvenne proprio in Inghilterra l'Inghilterra era Come già sappiamo il paese più ricco e sviluppato del 700 possedeva molte colonie E una potente flotta commerciale l'economia inglese era molto Fiorente e tra aveva notevoli ricchezze anche dell'Agricoltura a partire dal 600 lo Stato aveva introdotto alcune leggi favorevoli ai grandi proprietari terrieri che intendevano investire denaro per migliorare lo sfruttamento delle proprie terre fu introdotto Infatti il sistema dei campi chiusi che fu una delle cause principali della Rivoluzione Industriale vediamo in breve di che cosa si tratta
A differenza dei campi aperti coltivati direttamente dai contadini e gestiti in maniera feudale con scarso rendimento i campi chiusi erano gestiti in modo capitalista Che cosa significa i campi inglesi venivano recintati e fatti coltivare Da braccianti salariati cioè stipendiati la produzione non era finalizzata come nel Medioevo all'autoconsumo Ma si produceva per il mercato nacquero così vere e proprie aziende agricole che grazie anche all'introduzione di nuove colture e di nuovi sistemi di coltivazione consentirono un notevole aumento della produttività dei terreni e di conseguenza un aumento delle entrate i soldi guadagnati dalla vendita dei prodotti dell'Agricoltura e
dell'allevamento costituivano il capitale e venivano poi reinvestiti in migliorie negli stessi campi oppure nello sviluppo delle Industrie proprio la grande disponibilità di capitali cioè di denaro da investire per costruire nuove macchine e creare le fabbriche fu una delle due condizioni essenziali che permisero la nascita dell'Industria proprio in Inghilterra l'altra fu la presenza di fonti energetiche in particolare del carbone che serviva per alimentare le macchine a vapore e far funzionare le fabbriche ulteriori fattori determinanti per lo ruppo dell'Industria in Inghilterra oltre alla disponibilità di capitali e di energia furono un aumento della popolazione una grande disponibilità
di manodopera dovuta alla migrazione di molti contadini verso le città un sistema politico solido una mentalità aperta e dinamica che favorì lo sviluppo economico e le innovazioni tecniche A proposito di innovazioni dal 1750 in Inghilterra aumentò spaventosamente il numero dei brevetti non sapete che cosa sono ve lo spiego I brevetti sono letteralmente dei documenti brevi che garantiscono l'autore di un'invenzione l'esclusiva della sua applicazione La maggior parte di queste invenzioni fu applicata all'industria Tessile l'Inghilterra era sempre stata famosa per la lavorazione della lana a cui si aggiunse nel 700 il cotone Fibra più economica e resistente
che proveniva dalle colonie le due attività praticate dall'industria Tessile erano la filatura e la tessitura la filatura consiste nel ricavare un filo da una massa di fibre irregolari e di lunghezza variabile che vengono unite insieme mediante la torcitura tradizionalmente questo lavoro veniva compiuto a mano e le fibre venivano a volte su un fuso ciò permetteva di produrre pochi etti di materiale al giorno La Tessitura consiste invece nel produrre un tessuto intrecciando dei fili Grazie ad un telaio anche questo lavoro veniva eseguito a mano Fin dall'antichità nel 700 per lavorare il cotone vennero costruiti nuovi filatoi
in grado di ritorcere diversi fili contemporaneamente e di ottenere così un prodotto più resistente nel 1733 John K inventò la spoletta volante che automatizzate situra e successivamente fu costruita una macchina che rendeva la filatura molto più rapida tra la fine del 700 e all'inizio dell'800 furono costruiti e perfezionati filatoi e telai interamente meccanici mossi all'inizio dall'energia dell'acqua e poi da quella del Vapore Ma chi inventò la macchina a vapore e Come avvenne questa scoperta l'energia del Vapore era nota Fin dall'antichità ma il modo di sfruttarla per far muovere delle macchine fu ideato da James Watt
un tecnico scozzese nel 1765 prima di lui Deni papen aveva inventato la pentola a pressione Ed in seguito il tecnico Thomas newcomen aveva realizzato una rudimentale macchina a vapore utilizzata per azionare le pompe che toglievano l'acqua dalle miniere di carbone l'idea rivoluzionaria di James Wat inventore della macchina a vapore fu quella di riuscire a trasformare il movimento verticale di un pistone spinto dall'energia del Vapore in un movimento rotatorio grazie al quale far muovere Fil e telai meccanici la macchina a vapore di James Watt non fu applicata solo all'industria ma anche al settore dei trasporti determinando
una vera e propria rivoluzione i trasporti delle merci in Inghilterra avvenivano principalmente su vie d'acqua su fiumi e canali più di rado per via terra perché le strade erano scomode e di carri lenti il brevetto della macchina a vapore di watt determinò un grande fermento tra gli inventori che cominciarono a pensare una volta scaduta l'esclusiva di Wat ad una soluzione per applicarla ai trasporti il primo a riuscirci fu lo statunitense Robert falton che nel 1803 fece muovere un battello usando l'energia del Vapore nacque così il battello a vapore qualche anno dopo esattamente nel 1814 In
Inghilterra il figlio di un fuochista George Stevenson riuscì a costruire una locomotiva che fu chiamata Rocket cioè razzo poiché correva 60 km all una velocità impensabile per un carro trinato da cavalli presto nacque la prima linea ferroviare della storia che univa Liverpool a Manchester e ne seguirono tante altre poiché l'Inghilterra oltre che di carbone era ricca anche di ferro materiale che serviva per costruire le rotaie e i treni ma anche le stazioni Infatti i treni Oltre alle merci trasportavano anche passeggeri offrendo la possibilità di viaggiare velocemente e comodamente con lo sviluppo dei trasporti Le fabbriche
cominciarono a sorgere soprattutto intorno alle grandi città poiché qui vi era abbondanza di manodopera rappresentata da tutti quei contadini che in seguito all'introduzione dei campi chiusi avevano perso il il lavoro e si erano trasferiti in città in cerca di fortuna essi lavoravano come operai nelle fabbriche e ricevevano un salario molto basso per il loro lavoro con questi soldi dovevano comprare il pane e gli abiti per sé e per la propria famiglia ed affittare una casa dove vivere nacque così una nuova classe sociale formata appunto dagli operai le loro condizioni di vita e di lavoro erano
durissime lavoravano senza sosta non meno Di 14 ore al giorno in condizioni igieniche pessime soggetti al rischio di incidenti sul lavoro e privi di assistenza sanitaria o pensionistica le condizioni di lavoro delle donne e dei bambini poi erano ancora più disumane queste categorie più deboli erano maggiormente sfruttate pagate ancor meno degli uomini e nel caso delle Donne costrette a lavorare anche in gravidanza o subito dopo aver partorito i bambini età erano mandati a lavorare nelle fabbriche e nelle miniere e trattati come piccoli Schiavi con stipendi da fame spesso gli operai e le operaie dormivano addirittura
nelle fabbriche in enormi dormitori che servivano per riposarsi durante la notte senza neppure ritornare a casa con la rivoluzione industriale anche l'organizzazione del Lavoro cambiò radicalmente mentre l'artigiano tradizionale costruiva un prodotto seguendo il ciclo di lavorazione da inizio alla fine nelle fabbriche l'intero ciclo di lavorazione era suddiviso in una serie di operazioni distinte ciascuna delle quali veniva eseguita da un gruppo di operai che si specializzano in quella ed ignoravano tutte le operazioni precedenti o successive questo sistema applicato in breve tempo in tutte le fabbriche fu chiamato divisione del lavoro e fu ideato dall'economista scozzese Adam
Smith nel 1776 così si otteneva il massimo risultato con il minimo degli sforzi rendendo però l'operaio un una semplice appendice della macchina costringendolo a lavorare a ritmi serrati ed alienandosi l'industrializzazione in Inghilterra cambiò radicalmente il volto del territorio nacquero nuove città industriali e sorsero grandi quartieri operai alla periferia delle città questi quartieri erano affollatissimi e malsani e le città erano inquinate dai fumi altamente nocivi della combusione del carbone che faceva funzionare le macchine a vapore presenti nelle fabbriche anche le trasformazioni sociali furono notevoli nacque come abbiamo già visto la classe operaia ed acquistò sempre più
importanza la classe dei Borghesi imprenditori o capitalisti cioè di coloro che investivano il proprio denaro nelle fabbriche e che le gestivano allo stesso tempo diminuì moltissimo l'importanza degli Artigiani perché la gran parte dei prodotti veniva ormai realizzata nelle fabbriche in quantità enormemente maggiori e a costi enormemente più bassi questi prodotti venivano venduti per la maggior parte agli operai stessi che rappresentavano il mercato dei consumatori cioè di coloro i quali erano costretti ad acquistare beni di consumo non potendoli più produrre da se stessi come in passato tutti questi cambiamenti interessarono nel 700 solo l'Inghilterra successivamente intorno
alla metà dell'800 le industrie Si diffusero anche in Belgio Francia Germania Italia e Stati Uniti nel 1870 si concluse la prima fase della rivoluzione industriale e cominciò la seconda assai più prodigiosa grazie a nuove scoperte e invenzioni che cambiarono ancora una volta il modo di lavorare e vivere ma questa ragazzi è un'altra storia e prometto che ve la racconterò presto rimanete connessi per oggi è tutto Ciao ciao dalla vostra prof
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